musicoterapia 11 - musicaterapia.s3-external · pdf filesicoterapico. musica et terapia...
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musica & terapianumero
11direttore editorialeGerardo Manarolo
comitato di redazioneClaudio BonanomiMassimo Borghesi
Ferruccio DemaestriAlfredo Raglio
Andrea RicciottiFerdinando Suvini
segreteria di redazioneFerruccio Demaestri
comitato scientificoRolando O. Benenzon
Universit San Salvador, Buenos Aires, Argentina
Leslie Bunt Universit di Bristol,
Gran Bretagna
Giovanni Del PuenteSez. di Musicoterapia, Dip. di Scienze Psichiatriche
Universit di Genova
Denis GaitaPsichiatra, Psicoanalista, Milano
Franco GibertiPsichiatra, Psicoanalista,
Universit di Genova
Marco IacovielloConsulente Teatro Carlo Felice, Genova
Edith Lecourt Universit Parigi V, Sorbonne, Francia
Giandomenico MontinariPsichiatra, Psicoterapeuta, Genova
Pier Luigi Postacchini Psichiatra, Neuropsichiatra
Infantile, Psicoterapeuta, Bologna
Oskar SchindlerOrdinario di Foniatria,
Universit di Torino
Frauke SchwaiblmairIstituto di Pediatria Sociale
e Medicina Infantile, Universit di Monaco, Germania
Segreteria di redazione: F
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rione 7, 15052 C
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to (AL) tel. 347/8
423620
pag 1Editoriale
pag 2Aspetti timbrici in musica e in MusicoterapiaPaolo Ciampi
pag 11Il problema del significato in musicoterapia.Alcune riflessioni critiche sullo statutoepistemologico della disciplina, sulle opzionipresenti nel panorama attuale e sui modelli diformazione propostiGiacomo Gaggero
pag 20Il significato dellespressivit vocale neltrattamento musicoterapico di bambini conDisturbo Generalizzato dello Sviluppo (DGS)Antonella Guzzoni
pag 27L'esportabilit spazio-temporale del cambiamentonella pratica musicoterapica: una pre-ricerca Massimo Placidi
pag 33Lascolto come luogo dincontro: un trattamentodi musicoterapia recettiva Giovanni Del Puente, Gerardo Manarolo, Stefano Venuti
pag 48 Armonie e disarmonie nel disagio motorio: una rassegna di esperienzeBruno Foti
pag 54Recensioni
pag 58Notiziario
pag 60Articoli pubblicatisui numeri precedenti
sommario
11numero
Cosmopolis s.n.c.Corso Peschiera 320
10139 Torino011 710209
Labbonamento a Musica & Terapia di Euro 18,00 (2 numeri).Limporto pu essere
versato sul c.c.p. 47371257intestato a
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Paola Grassi
Roberto Rossini
editoriale
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mus
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& terapia
L'undicesimo numero di Musica et Terapia si presen-ta particolarmente ricco e articolato. Il contributo diPaolo Ciampi ci offre una riflessione sul complesso eaffascinante concetto di timbro. Cos' il timbro? Co-me possiamo definirlo? Che ruolo pu acquisire ladimensione timbrica in un contesto musicoterapico?Queste e altre sono le domande che vengono solle-citate da tale lavoro. Gli interrogativi proseguononell'articolo successivo. Giacomo Gaggero affrontainfatti alcune tematiche epistemologiche, centralinel dibattico teorico odierno. Dopo aver descrittouna concezione musicoterapica fondata sul primatodella dimensione psicologica ed una che invece sot-tolinea la peculiarit e le potenzialit terapeutichedell'esperienza musicale l'autore propone una terzavia, caratterizzata da un referente teorico fenome-nologico-esistenziale, quale possibile integrazionefra le due precedenti impostazioni. L'articolo di An-tonella Guzzoni si sposta su di un piano maggior-mente applicativo, pur sotteso da elementi di ricer-ca. L'autrice cerca infatti di convogliare l'apportodell'infant research all'interno dell'approccio musi-coterapico proprio di R.O. Benenzon. Tale modellointegrato di musicoterapia viene poi applicato neltrattamento di bambini con disturbo generalizzatodello sviluppo. Massimo Placidi presenta i risultati diuna sua ricerca volta a valutare la verificabilit deirisultati ottenuti e la loro comunicabilit. Comesappiamo si tratta di una questione centrale nell'at-tuale dibattito sulla scientificit dell'approccio mu-sicoterapico. Musica et Terapia termina con due ar-ticoli centrati su aspetti maggiormente clinici.Il contributo di Giovanni Del Puente, Gerardo Mana-rolo, Stefano Venuti descrive in maniera approfondi-ta l'iter di un trattamento di musicoterapia recetti-va. L'articolo di Bruno Foti precisa gli aspetti che ca-ratterizzano l'approccio musicoterapico nell'ambitodella disabilit motoria e sensoriale. Concludo se-gnalandovi alcuni importanti appuntamenti scienti-fici che ci attendono nel 2005 e nel 2006. Il 21 apri-le 2005 la Provincia di Torino promuove, presso i lo-cali del SERMIG, il convegno Disagio giovanile: lavoce di chi non ce lha. Nel Luglio 2005 (19-23) avrluogo in Australia l11 World Congress of MusicTherapy (www.musictherapy2005.com). Nell'agostodel 2006 si terr a Bologna il prossimo Congresso diPsicologia della Musica (9th International Conferen-ce on Music Perception and Cognition, Bologna,Italy, 22-26 August, 2006) www.icmpc2006org.Sempre nel 2006 la Confiam organizzer il suo VIConvegno dedicato alla musicoterapia dei paesi del-l'est recentemente entrati a far parte dell'unioneeuropea ("Musiche e Musicoterapie a confronto neipaesi dell'est Europa "Settembre 2006, Trieste). Ge
rardo Manarolo
The following article deals with a series of consi-derations on the concept of Timbre, stimulatedby the valuable paper by Jean Claude Rissetpublished on vol. II of the Enciclopedia dellaMusica ed. Einaudi, Torino, 2002.Risset's merit lies above all in presenting thetimbre in its complex and multifacet aspects.The timbre environment for too long has beenneglected, perhaps on account of its unspecifi-city and its manyfold implications.As a final statement of my remarks, I deemedworth considering an overview on further appli-cations to the concept of timbre, namely themusicotherapic approach, an aspect referring totimbre specificity, being based and linked to themusical through complex methods, connected tothe use of music itself.
Il presente articolo intende offrire una serie diriflessioni sul concetto di timbro sollecitate dallalettura dellinteressante articolo di Jean-ClaudeRisset apparso sul volume II dellEnciclopediadella musica, edizione Einaudi, Torino, del 2002.Il pregio del lavoro di Risset risiede nellessere riu-scito a presentare il timbro come aspetto com-plesso e multisfaccettato. Il mondo del timbro,infatti, stato troppo a lungo poco sondato forseanche a causa della sua non precisabilit e delleimplicazioni che lo sottendono.A conclusione di queste mie riflessioni, mi parsoutile e doveroso collegare alle argomentazioniesposte anche un accenno ad implicazioni ulte-riori del concetto di timbro riguardanti lapproc-cio musicoterapico che vive anche esso di aspettitimbrici, essendo legato e fondato sul musicalesecondo modalit complesse per il tipo di utilizzoche postula della musica.
La parola timbro deriva dal nome greco tympa-non, una specie di tamburo a corde; essa vieneimpiegata per designare differenti dispositivi che
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& terapia
Il presente
articolo intende
offrire una serie
di riflessioni
sul concetto di
timbro sollecitate
dalla lettura
dellinteressante
articolo di Jean-
Claude Risset
apparso sul
volume II
dellEnciclopedia
della musica,
edizione Einaudi,
Torino, del 2002
Aspetti timbrici in musica e in Musicoterapia
Paolo Ciam
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puntata una regionedell immaginazione,che da essa ha inizio unmovimento che condu-ce verso quella regio-ne il parlare diqualit timbrica come
cupa o chiara, velata o trasparente, limpida odensa, e cos via - non sono affatto da considera-re solo come vaghe e imprecise caratterizzazionidi propriet altrimenti determinabili in modooggettivo, ma come qualificazioni soggettivenelle quali resta una traccia di quel senso cheogni determinazione oggettiva non potrebbe noncancellare senza residui. (Giovanni Piana,Filosofia della musica, Guerini e Associati, Milano1996, p. 283)
Il timbro come fattore multidimensionale (c.f.r.Jean-Claude Risset, Il timbro, in Enciclopediadella musica, Einaudi, Torino, 2002, vol. II) portain s stesso aspetti cos globali da risultare unacomponente indifferenziata rispetto al suono, epertanto lo si potrebbe considerare come il verosuono della musica.
Nella notazione musicale tradizionale, la specifi-cazione del timbro si riduce allindicazione dellostrumento e del modo di suonarlo (Ivi, p. 90).
molto interessante constatare quanti approccidiversi si siano inventati nel corso dei secoli perrendere pi espressivi gli strumenti musicali, eper renderli, come dir Varese, il pi duttili possi-bile alle esigenze creativo-espressive di composi-tori ed esecutori.Cito ad esempio i suoni armonici flautati otte-nuti su strumenti come archi e chitarre, il frulla-to sugli strumenti a fiato, la sordina per gli otto-ni, gli oggetti inseriti nel pianoforte per prepa-rarlo, la leggera scordatura di alcune file dicanne degli organi ecc.
producono dei suoniben timbratiUn timbro pu esserescuro o chiaro, brillanteo cupo: in effetti il tim-bro sonoro suggeriscedeterminate analogiecon il colore. Il timbro viene designato come il co-lore del suono tanto in inglese (tone-colour)quanto in tedesco (klangfarbe).Il timbro viene spesso indicato fra i parametri delsuono musicale, insieme allaltezza, allintensit ealla durata; tuttavia si tratta di un parametro chenon si lascia circoscrivere facilmente. (Jean-Claude Risset, Il timbro, in Enciclopedia dellamusica, Einaudi, Torino 200