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Sulle orme di Julius Kugy MOUNTAIN FESTIVAL 2ª edizione KUGY_mountainFestival:Layout 1 2-07-2009 17:41 Pagina 1

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    JuliusKugyMOUNTAIN FESTIVAL

    2ª edizione

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  • Il Consorzio Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Neveae Passo Pramollo in collaborazione con Turismo FVG e Mon-tura, organizzano la seconda edizione del ““MMoouunnttaaiinn FFeessttii--vvaall”” iinnccoonnttrrii ee aallppiinniissmmoo ccoonn ii ggrraannddii aallppiinniissttii ddeeii ggiioorrnniinnoossttrrii..Il progetto nasce nel 2008 in occasione del 150° anniversa-rio della nascita di Julius Kugy, alpinista e poeta delle Giu-lie, e continua con la seconda edizione ospitando grandialpinisti contemporanei nella cornice della Alpi Giulie.

    “Ricordo esattamente il momento in cui udii per la prima volta ilnome “Alpi Giulie”. Avevo domandato al mio istruttore che montifossero quelli che nelle giornate limpide si vedevano sorgere al dilà del mare. Ed egli nominò le Giulie. Quando mi apparivano..nel ri-verbero luminoso del mare, inondate di luce e di sole, nella lorocalma solenne, così lontane e irraggiungibili, la mia anima le strin-geva in un abbraccio, con tutta la violenza dei suoi sogni. E comeallora, così oggi… per quanti monti io abbia visto, niente uguagliale Giulie”.

    Julius Kugy

    Alpinista e scrittore di avventure di montagna, Julius Kugynacque a Gorizia nel 1858 da una famiglia di commerciantitrasferitasi da Arnoldstein a Trieste; furono la cultura e l’in-teresse della sua famiglia a stimolarlo per la sua futura for-mazione. La magia delle montagne e l’amore per le AlpiGiulie in particolare lo pervasero fin dalla giovinezza e di-vennero gradualmente compito e motivo della sua vita.Compì nel corso degli anni innumerevoli ascensioni sulleGiulie anche nel periodo invernale e aprì numerose nuovevie sempre in compagnia dei valligiani-guide della Val Trentae della Valcanale.Kugy fu uno degli ultimi grandi promotori della Alpi, illustròin tedesco le sue avventure alpinistiche nel libro successi-vamente tradotto “Dalla vita di un alpinista” edito nel 1925.Seguirono altre sei pubblicazioni fino al 1943 tra le quali“Anton Oitzinger, vita di una Guida Alpina”, l’affascinantestoria di Anton, guida alpina di Valbruna, che accompagnòin numerose imprese Julius Kugy e compagni.

    JULIUS KUGY ALPINISTA

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    CALENDARIO ATTIVITA’Venerdì 17 luglio - ore 21.00

    Incontro e proiezione in Piazza Unità a Tarvisio conMaurizio “Manolo” Zanolla

    Venerdì 24 luglio - ore 21.00Incontro e proiezione in Piazza Unità a Tarvisio conNives Meroi

    Sabato 25 luglioEscursione sulle orme di Julius Kugy sulla catena del Mangart con Nives Meroi

    Domenica 26 luglioArrampicata in falesia sulle orme di Julius Kugyin Val Romana con Simone Moroore 21.00Incontro e proiezione in Piazza Unità a Tarvisio conSimone Moro

    Giovedì 30 luglio - ore 21.00Incontro e proiezione in Piazza Unità a Tarvisio conMauro “Bubu” Bole

    Venerdì 31 luglioAlpinismo sulle orme di Julius Kugy sullo Jôf Fuart con Mauro “Bubu” Bole

    Venerdì 31 luglio - ore 21.00Incontro e proiezione nel giardino dell’HotelSaisera a Valbruna con Luca Vuerich

    Sabato 1 agostoAlpinismo sulle orme di Julius Kugy sullo Jôf Fuart con Luca Vuerich

    Giovedì 6 agostoAlpinismo sulle orme di Julius Kugy sulla catena del Mangart con le Guide Alpine del FVG.

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  • Maurizio “Manolo” ZanollaAlpinista - 16/02/1958

    Maurizio Zanolla, cono-sciuto comunementecome "Manolo", è natoa Feltre il 16 02 1958 erisiede a Transacqua diFiera di Primiero nelTrentino. Arrampica daquasi trentacinque anniè guida alpina e mae-stro di arrampicata tut-t’ora in attività. E' stato il primo ita-liano, e fra i primissimial mondo a superarel'8°,il 9°, il 10° e probabilmente l'11° grado, alcuni an-cora irripetuti, ed è il primo arrampicatore dolomitico aportare queste difficoltà anche in montagna superando(già oltre trent' anni fa) alcuni fra i più famosi e difficiliitinerari alpini in assoluta arrampicata libera. E' fra i pionieri dell'arrampicata sportiva mondiale emediterranea e conta al suo attivo oltre migliaia di nuoviitinerari. Ha arrampicato spesso slegato e in montagna,con questo stile ha aperto e ripetuto numerose e peri-colose vie, mentre nello stesso stile è arrivato in falesiafino al 10° grado. Nel 1990 è entrato a far parte del "NOLIMITS TEAM" e proprio nello stesso anno è diventatopopolore al vasto pubblico televisivo, in un programmadi prima serata poichè accetta la proposta di scalare al-cuni famosi Palazzi, Castelli e Torri d'Italia . La sua passione per l'ambiente e la montagna lo ha por-

    Venerdì 17 luglio 2009�

    GLI ALPINISTI

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    �tato a scalare e sciare un po' in tutto il mondo dalleAlpi all' Himalaya, dalla Norvegia all'America , da Ciproal Libano , passando per le isole mediterranee dallaGrecia alla Corsica, dalla Sardegna alle Baleari. Nelle recenti stagioni, nonostante l'anagrafe, aprenuove e difficili vie in Dolomiti e per il suo 50° comple-anno sale “Bimbaluna” nella falesia svizzera di St. Louptuttora classificata 9a/+. Il 19 giugno di quest’anno Ma-nolo, centra la salita a vista dell'8b+ di Rock and Bluesal settore Olimpic Wall di Kalymnos.

    Incontro e proiezioneOre 21,00 - Piazza Unità a Tarvisio

    “Manolo: presentazione di diapositive che raccontano ilmio alpinismo e il mio modo di aver vissuto l'arrampi-cata"

    “Quando ho cominciato a scalare l'arrampicata era tutto fuor-chè numeri. Era ambiente, sogni, libertà, vento e trasgressione.Trad, on-sight e rotpunkt erano una parola sola. Poi l'arrampi-cata è scesa in "piazza" e per un periodo è diventata quasi unaspecie di ossessione, finchè non mi sono messo da una parte aguardarmi, a ridermi addosso e a comprendere che era passatal'età dell'aritmetica. Però, inconsapevolmente, lentamente cistavo ricadendo ma dal giorno che mio figlio mi ha chiesto per-ché, quando parlavamo di montagne, parlavamo sempre di nu-meri, l'arrampicata è ritornata ad essere quello stimolantegioco di ricerca a volte così profondamente personale da nonavere bisogno di null'altro.”

    “Per me andare in montagna è stato sempre questione di sen-timento. Ho sentito un richiamo e l’ho seguito. Non potevofarne a meno. Ancora mi sento chiamare dai monti. Sento illoro richiamo quando son desto e lo sento nei miei sogni de-siosi”. Julius Kugy

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  • Nives Meroi Romano BenetAlpinista - 17/09/1961 Alpinista - 20/04/1962

    Nives Meroi è nata aBonate Sotto (BG). Ro-mano Benet a Tarvisio(UD). Nives è del 1961mentre Romano è del1962. Insieme formanola coppia più famosadell’alpinismo himala-yano, e non solo. Spo-sati dall’89, vivono aFusine, una piccola fra-zione di Tarvisio sper-duta come le montagneche più amano, le bel-lissime e selvagge Giu-lie. Il loro primo “8000insieme” è stato il Nanga Parbat, nel 1998. Un inizio cheha il valore di un tributo e di un “impegno”: come il mi-tico Hermann Bhull, anche loro credono e praticano unalpinismo leggero e senza fronzoli. Facendo sempre ameno dell’ossigeno supplementare e di portatori d’altaquota, e affrontando l’avventura sempre con pochiamici, tra i quali spicca Luca Vuerich.In questo stile hanno salito in successione lo ShishaPangma e il Cho Oyu, nel ’99. Il trittico Broad Peak, Ga-sherbrum II e I, nel tempo record di 20 giorni, nel 2003.Il Lhotse nel 2004, e quindi il Dhaulagiri e il K2 nel2006. Mentre, nel maggio 2007, è arrivata anche la cimadell’Everest. Nell'ottobre del 2008 invece è arrivata lavelocissima salita del Manaslu. 11 Ottomila, vale la penadi sottolinearlo ancora, saliti tutti senza ossigeno esenza l’aiuto di portatori d’alta quota. Ma soprattuttosono lo specchio di un alpinismo (e di una vita) che liha visti sempre insieme. Perché per Romano e Nives lacima e l’avventura himalayana va vissuta appieno solocosì: insieme!

    Venerdì 24 luglio 2009�

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    Incontro e proiezioneOre 21,00 - Piazza Unità a Tarvisio

    “Nient’altro che del bianco cui badare” (A. Rimbaud)

    Il Dhaulagiri: il primo ottomila ad essere tentato ma solopenultimo ad essere conquistato. Era questo l’obiettivo dellanostra spedizione, che volevamo salire nell’ormai usuale“stile libero”. Il 5 maggio 2005 Romano, Nives e Luca rag-giungono la quota di 8157 metri, salendo a un’anticimadella montagna, di 10 metri più bassa della cima principale.Ostacolati dalle proibitive condizioni atmosferiche, che pertutta la stagione premonsonica hanno imperversato sullacatena himalayana, i numerosi tentativi da loro effettuatiper superare quell’ultima manciata di metri resteranno vani.… 17 maggio 2006, un anno dopo. Romano e Nives stannosalendo verso la cima. Luca, ammalato, li segue col bino-colo dal campo base insieme a Leila.

    Leila Meroi Laureata in Scienze Psicologiche Cognitive ePsicobiologiche e specializzata in Neuroscienze Cogni-tivo-Comportamentali ha sempre seguito da vicino le im-prese del team. Nel 2005, in coincidenza dellaspedizione al Dhaulagiri, si è dedicata alla realizzazionesul campo di un particolare progetto di studio sulla sin-tomatologia dell'Edema Cerebrale d'Alta Quota (HACE).

    Escursione sulle orme di julius KugyRitrovo ore 9,00 - Lago inferiore di Fusine

    Camminata alla Svabeza in compagnia di Nives Meroi,rientro per il rifugio Zacchi e l'Alpe Vecchia.

    Difficoltà: escursionistica Attrezzatura: escursionisticaGita gratuita aperta ad una massimo di 30 persone suprenotazione.

    Sabato 25 luglio 2009

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  • Simone Moro Alpinista - 27/10/1967

    Simone Moro alpinistaprofessionista di famamondiale. Nato il 27 ot-tobre 1967 ha realiz-zato 40 spedizionialpinistiche sulle piùalte e remote monta-gne del pianeta. E' sa-lito 10 volte su di unacima di 8000 metri dicui per ben 3 volte sul-l'Everest di cui recente-mente ha compiuto latraversata solitaria sud-nord. Al suo attivo ci sono prime invernali, apertura divie nuove, salite in velocità , 6 vette di oltre 7000 metrie 5 vette di 6000 metri. Oltre all'alpinismo d'alta quota,Simone è anche un arrampicatore su roccia e ghiaccio dialtissimo livello. Ha conseguito la medaglia d'oro alValor Civile dal Presidente della Repubblica Ciampi perun salvataggio estremo che ha compiuto nel 2001 in so-litaria a oltre 8000 metri ad un alpinista inglese che nep-pure conosceva. Per lo stesso motivo è stato premiatoa Parigi dall'Unesco il 9 gennaio 2003 con il Fair Playtrophy come gesto atletico dell'anno e riceve il premioTorretta. Laureato a Milano con 110 e lode in ScienzeMotorie, parla 5 lingue ed è autore di due libri: "Cometasull'Annapurna" ed. Corbaccio arrivato in poco tempoalla sesta ristampa e "8000 metri di vita" di recentis-sima pubblicazione. Simone ha inoltre costruito unascuola in Nepal per 396 bambini, nel villaggio di Syadulcon il contributo e l'aiuto del Rotary Bergamo Ovest.

    Domenica 26 luglio 2009�

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    Incontro e proiezioneOre 21,00 - Piazza Unità a Tarvisio

    “Esplorazioni verticali” di Simone Moro

    Simone racconta le ultime spedizioni invernali al Makalu eShisha Pangma e l'apertura di vie nuove su pareti e monta-gne del Pakistan e del Nepal.

    “Imparai a conoscere solo molto più tardi tutte queste como-dità dell'alpinista moderno.Per molto tempo non conobbi le scarpe da roccia; sui lastronici levavamo semplicamente le calze e le scarpe e s'andavascalzi. Non conoscevo i ramponi a cerniera, ma portavo ferripesanti e lunghi rebbi, tutti d'un pezzo, degli spaccalegna, etalvolta li adoperavo, come fanno i trentani, anche sulla roc-cia. Nei nostri bivacchi non usavamo le coperte, e lo sweater fuper molto tempo un lusso a me sconosciuto.Ci coprivamo con la giubba e ci scaldavamo al fuoco, se c'eralegna...Il nostro equipaggiamento era assai leggero. Piccozza, fune,ramponi e, nel misero sacco, pane, lardo, formaggio, spessoniente altro che un bel pezzo di polenta gialla avvolta in unfazzoletto pulito. Bevanda: acqua di neve.Eppure è strano, allora tutto era più facile di adesso che mi fac-cio portar dietro sacchi rimpinzati di tutte le meraviglie dellamoderna era alpina!”

    Julius Kugy

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    Stage di arrampicata in falesiaRitrovo ore 10,00 - Piazza Unità a Tarvisio

    Tecniche e dimostrazione di arrampicata in falesia conSimone Moro in Val Romana.

    Prenotazione: obbligatoria. Partecipazione: gratuita.

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  • Mauro “Bubu” Bole Alpinista - 21/05/1968

    Mauro ‘Bubu’ Bole ov-vero la straordinaria ir-requietezza e forzadell’arrampicata.Esplosivo, senza freni,eclettico e assoluta-mente imprevedibile iltriestino dalle mille ri-sorse ha sperimentatotutto il possibile.Da giovanissimo (edinesperto) ha affrontatoi “tempi moderni” sullaparete della sud dellaMarmolada, s’è cacciato nelle improbabili discese dellosci estremo, ha vagabondato per falesie e cascate dighiaccio.E’ stato uno degli “inventori” della fiammante esplo-sione del dry-tooling e ha re-interpretato molte vie in“artificiale” delle Dolomiti salendole in libera.Si è confrontato con le difficili vie moderne e ha esplo-rato il mondo dell’alta quota alzando il livello delle dif-ficoltà su roccia.E poi, è uno dei top ice-climber delle gare di ghiaccio,s’è fatto trasportare anche dal vento del windsurf, e s’ègettato nei rally delle quattro ruote.Bubu Bole è tutto e di più, insomma. Un flipper che nonsmette mai girare, inventare, tentare, sempre ed im-mancabilmente con il sorriso e il piglio un po’ mattodella bora di Trieste.

    �Giovedì 30 luglio 2009

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    Incontro e proiezioneOre 21,00 - Piazza Unità a Tarvisio

    “Vivo l’Attimo"

    Il corso della vita è una continua evoluzione, un attimo dopol'altro. Così è stato l'alpinismo che ho vissuto in questi mieiprimi anni di attività, passando dalla roccia al ghiaccio comedal caldo al freddo, senza mai impormi limiti o etiche severe.Ho sempre ascoltato il mio istinto e seguito la mia fantasia,che a volte mi hanno fatto perdere il controllo...Giusto o sbagliato che sia, sono convinto di essermi iscritto allamiglior scuola.

    Uscita alpinistica

    Bubu Bole ripercorre i passi di Julius Kugy sulla “Golanord est allo Jôf Fuart”.

    Primi percorritori: J. Kugy, G. Bolaffio, J. Komac, A. Oit-zinger il 22/09/1901.

    Punto di ritrovo e partenza: Rifugio Pellarini 860 mt. ore18.00 di giovedì 30/07 (pernottamento in rifugio).

    Difficoltà: EA, II° grado con un passaggio di III° grado.

    Attrezzatura: pedule da ferrata, imbrago, cordino com-pleto di dissipatore, moschettoni a ghiera, casco omo-logato, giacca a vento.

    Costo dell’uscita: € 50,00 + pernottamento Prenotazione obbligatoria (max 6 persone)

    “Lo Jôf Fuart non è una vetta singola, isolata, limitata esatta-mente da ogni parte. E' invece, la cima più alta e centrale d'unodei massicci più belli e imponenti delle Alpi Giulie, a fiancodelle punte più nobili della loro corona, superba immagine digrandezza e forza contenuta”. Julius Kugy

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    Venerdì 31 luglio 2009

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  • Luca Vuerich Alpinista - 11/12/1975

    Alpinista polivalente,all’età di 17 anni avevagià salito le più difficilivie delle Alpi Giulie,come il Diedro Cozzo-lino al Piccolo Mangartdi Coritenza, per cimen-tarsi poi sulle più diffi-cili ascensioni dolomi-tiche. Dal 1998, ha am-pliato ulteriormente lasua attività, prendendoparte anche alle spedi-zioni alpinistiche alNanga Parbat, ShishaPangma e Cho Oyu, Ga-sherbrum II versante nord e Mazeno Peak. Nel 2003, in-sieme a Nives e Romano, in soli venti giorni raggiungele cime di tre ottomila: il Gasherbrum I, il Gasherbrum IIed il Broad Peak. Nel 2004 un nuovo successo: sempreinsieme a Romano e Nives, il 16 maggio raggiunge lacima del Lhotse, la quarta cima più alta del mondo coni suoi 8516 metri e, nel 2008, sale il Manaslu, portandocosì a 5 gli ottomila da lui saliti.

    "Prima di tutto la montagna per me è divertimento, e per que-sto l'unica cosa a cui non rinuncerei mai è la compagnia degliamici. Poi, scegliere un'attività piuttosto di un'altra lo sento ri-duttivo, e forse mi porterebbe presto alla noia.Vado in montagna perché mi piace, perché mi rilassa e mi fasentire in piena armonia con la natura. Mi piace vivere questapassione in modo completo senza discriminare una sola tra lesue mille immagini.Penso che ogni attività sia fortemente legata all'altra: ogni sta-gione ha la sua disciplina, così come ogni parentesi della miavita. Arrampicare in falesia o su pannello è divertimento allostato puro e allo stesso tempo ti consente di migliorare anche

    Venerdì 31 Luglio 2009�

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    �su ghiaccio e in montagna, dove oltretutto entra in gioco ancheil fattore psicologico: mi piace l'idea di osare un po' di più; èuna continua sfida.A me piace la polivalenza, anche perché dalle mie parti, sulleAlpi Giulie, c'è solo l'imbarazzo della scelta..."

    Incontro e proiezioneOre 21,00 - Giardino dell’Hotel Saisera a Valbruna

    “Alpi Giulie, montagne nascoste”

    Luca Vuerich, alpinista e guida alpina tarvisiana, presenta unviaggio attraverso le “sue montagne” quelle Alpi che lo hannoformato alpinisticamente preparandolo alle cime più alte delmondo.

    Uscita alpinistica

    Luca Vuerich ripercorre i passi di Julius Kugy sulla “Cen-gia degli Dei”.

    Punto di ritrovo e partenza: Rifugio Corsi ore 18.00 divenerdì 31/07 (pernottamento in rifugio).

    Difficoltà: EA, II° grado.

    Attrezzatura: pedule da ferrata, imbrago, cordino com-pleto di dissipatore, moschettoni a ghiera, casco omo-logato, giacca a vento.

    Costo dell’uscita: € 50,00 + pernottamentoPrenotazione obbligatoria (max 6 partecipanti)

    “Di tutte le classiche e più remote piste dei camosci nelle Giu-lie occidentali si è aperta ora, dopo innumerevoli secoli di si-lenzio, una nuova era per la Cengia degli Dei. …è passato moltotempo prima che il singolare mistero delle Giulie occidentalifosse risolto, prima che questo ampio, meraviglioso ponte cheunisce la valle di Rio Freddo con la vetta dello Jôf Fuart appa-risse finalmente chiaro alla mia vista, uscendo da un mondomistico e favoloso, fatto di celesti muraglie di roccia e di cupeprofondità abissali.” Julius Kugy

    Sabato 1 agosto 2009

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  • Uscita alpinistica notturna

    Alba sul Monte Mangartsalita per la via Normale con leguide della Scuola Alpinismo e Sci Alpinismo FVG.

    Itinerario abbastanza semplice che si svolge su tracce disentieri e su roccette con difficoltà inferiori al primogrado ma che richiede esperienza e grande attenzione.Breve sentiero attrezzato.

    Punto di ritrovo e partenza:ore 24.00 in piazza Unità Tarvisio.

    Difficoltà: EA.

    Attrezzatura: pedule da ferrata, imbrago, cordino com-pleto di dissipatore, moschettoni a ghiera, casco omo-logato, giacca a vento.

    Costo dell’uscita: € 25,00 Prenotazione obbligatoria

    "... un altra volta, al fine di poter tentare molto per tempo ilpassaggio della cresta, vi salimmo al chiaro di luna: io non di-menticherò mai quella marcia per le petraie illuminate comeper magia, mentre l'astro notturno vestiva di luce la roccia e lecenge - strade sotto la luna - e i laghi scintillavano laggiù nel-l'abisso. Avvolti nei nostri mantelli, si stette a lungo in cima adammirare quel paesaggio lunare, finchè ci vedemmo circondatida effetti di colore addirittura favolosi, quando ad oriente siannunciò l'aurora e quando apparve il sole, rosso, incande-scente, mentre la luna era ancora alta in occidente, restia adabdicare”.

    Julius Kugy

    �Giovedì 6 agosto 2009

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    Il programma di gite alpinistiche sulle Alpi Giulie conti-nua con le Guide Alpine della Scuola Alpinismo e Sci Al-pinismo FVG che propongono un ricco calendario diascensioni che rispettano filologicamente i percorsi ori-ginali e che grazie all’assistenza delle guide, garanti-scono quella sicurezza che Kugy predicò come primavirtù dell’alpinismo. Salite che per una precisa sceltaetica di rispetto, si snodano per i canali e le cenge, perle vie dei camosci e i brevi risalti rocciosi.Tra le molte proposte:

    sabato 8 e domenica 9 agostoCRESTA DEL MANGART

    domenica 16 agostoJÔF DI MONTASIO VIA AMALIA

    sabato 22 e domenica 23 agostoJÔF DI MONTASIO VIA DOGNA

    domenica 23 agostoJÔF FUART - ANITA GOITAN

    sabato 05 e domenica 06 settembreJÔF FUART GOLA NORD EST

    sabato 12 e domenica 13 settembreCIMA DEL VALLONE - CENGIA KUGY

    domenica 20 settembrePONZA DI MEZZO (TAMAR - KUGY)

    Potete richiedere il calendario completo delle gite "Sulle Orme di J. Kugy" a:Consorzio di Promozione Turisticadel Tarvisiano, Sella Nevea e Passo PramolloTel. 0428 2392 - Fax 0428 2306 e-mail: [email protected] www.tarvis iano.org

    ASCENSIONI SULLE ALPI GIULIE�

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  • “Scendiamo dunque dalle Alpi Giulie. Nel bagliore del tramonto. Lavia è stata lunga, abbiamo camminato per tutta una vita. Dai primiaccenni della primavera montana fino alla neve invernale, daoriente a occidente. E qui, all’estrema ala occidentale delle Giulie,mi fermo un istante a riguardare. Io saluto le grandi vette avvolte nelle nubi, saluto la pace tranquilladelle valli. Il mio cuore è gonfio di gratitudine, ma negli occhi milampeggia l’orgoglio. Io so chi sono quassù. So che non morirò suquesti monti, in queste valli. Qui e là la mia memoria sarà traman-data da chi mi conobbe, ai figli e ai nipoti; e quando il ricordo per-sonale sarà spento, quando la tradizione sarà impallidita, il mionome suonerà ancora tra queste pareti con aria di leggenda. Equando i monti saranno passati in rivista, io sarò al mio posto e vipresenterò, o schiere luminose delle Giulie; io sarò il vostro alfiere”.

    Julius Kugy

    Sulle orme di Julius Kugy

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    Per qualsiasi ulteriore informazione e prenotazioni:

    Consorzio di Promozione Turisticadel Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo

    Tel 0428 2392 - Fax 0428 2306 e-mail: [email protected]

    www.tarvis iano.org

    COMUNE DI TARVISIOCOMUNITÀ MONTANA DEL GEMONESE,CANAL DEL FERRO E VAL CANALE

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