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Design Against War

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INTRODUZIONE

Iraq e Afghanistan ancora in guerra

Nelle guerre contemporanee, il 90% delle vittime sono civili. Una su tre è un bambino.

Operare in contesti di guerra diventa sempre più difficile perché le condizioni di sicurezza continuano a peggiorare e non risparmiano nessuno. “Nel 2017, in Afghanistan, gli episodi di violenza contro gli operatori umanitari sono stati 388, più di uno al giorno. Nel corso dell’anno, le strutture sanitarie che hanno dovuto chiudere temporaneamente per ragioni di sicurezza sono state 143: di queste, quasi un terzo non ha più riaperto.”

“La battaglia di Mosul in Iraq è considerata la più grande battaglia urbana dalla Seconda guerra mondiale e ha avuto un disastroso bilancio di sofferenze, vittime e danni irreparabili: un terzo della popolazione, circa 700.000 persone, è stata costretta a fuggire, oltre 10 mila i civili morti, 3.000 le persone amputate e 8.500 le case che sono state seriamente danneggiate.” (EMERGENCY Report 2017)

Rifugiati, sfollati, migranti: persone in fuga

Negli ultimi anni conflitti, persecuzioni, cambiamenti climatici, mancanza di opportunità di sopravvivenza hanno portato milioni di persone a lasciare le proprie case e i propri affetti affrontando viaggi pericolosi in cerca di sicurezza. “Secondo i dati dell’UNHCR, pubblicati nel 2017, le persone costrette a lasciare le loro case nel mondo sono state 65,6 milioni. Se profughi, richiedenti asilo, sfollati formassero un Paese sarebbe il 21° stato più popoloso al mondo. Solo i rifugiati sono stati 22 milioni e mezzo, di cui il 55% veniva da Paesi in guerra e in particolare da Sud Sudan, Afghanistan e Siria. Il 50% aveva meno di 18 anni. I Paesi che ospitano più rifugiati al mondo sono Turchia, Pakistan e Libano. Solo una minoranza arriva in Europa.” (EMERGENCY Report 2017)

Italia: l’altra guerra

In Italia, la propaganda politica, con la sua retorica della crisi e della minaccia dell’identità nazionale da parte di rifugiati e migranti, alimenta odio e violenza verso esseri umani che non hanno altra colpa se non quella di essere nati dalla parte sbagliata del mondo. La stigmatizzazione del diverso come portatore di problemi economici, sociali e culturali, crea una guerra sociale, del ‘tutti contro tutti’, che fa leva sugli istinti più bassi delle persone. In un clima costante di odio, ignoranza e volgarità, si rischia di perdere la nostra umanità.

PERCHÉ UN CONCORSO DI DESIGN?

Nel 2001 nasce SOSDesign, una mostra-mercato finalizzata alla raccolta e vendita di oggetti, mobili e arredi specificamente donati dal mondo del design durante la Milano Design Week a supporto della raccolta fondi di EMERGENCY. Collateralmente al coinvolgimento primario delle aziende, si raccolse spontaneamente anche una piccola e rappresentativa galleria di schizzi, disegni e prototipi, liberamente donati dai singoli designer, che lasciò prefigurare un possibile approfondimento del pensiero e dello sguardo del mondo dei designer rivolto a quello dei progetti umanitari.

Oggi lanciamo un bando di concorso di idee per designer con due aspettative: - identificare alcuni progetti strategici, potenzialmente “risolutivi” per esigenze pratiche delle missioni di EMERGENCY- introdurre una riflessione sul tema della Guerra e dell’essere Contro la Guerra.

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KICK-OFF WORKSHOP

Casa EMERGENCY, sabato 26 Maggio 2018, open discussion

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Nella primavera 2018 presso CASA EMERGENCY, EMERGENCY e SOSDesign hanno lanciato “Design contro la guerra”, una giornata dedicata al confronto tra il mondo del design e quello umanitario, finalizzato alla definizione del bando di concorso per ambienti, prodotti e servizi per la vita e il vivere in territori e in tempi di guerra. Dalle ore 15 alle ore 17 si è svolto il workshop di Design thinking (facilitato da Nicolas Baudin, Roberta Conditi, Fabio My, Massimo Bruto Randone, Irina Suteu, Pietro Urbani) in cui i partecipanti, iscritti in rete, hanno ragionato collettivamente su 3x3 tematiche:  

GRUPPO AChe cos’è “EMERGENCY”?Che cos’è “Il Design”?Cosa può essere “il Design per EMERGENCY”?

GRUPPO BChe cos’è/Dov’è “La Guerra”?Serve avere un nemico?Come interpretiamo l’Art 11 della Costituzione Italiana?                                    GRUPPO A+BChe cosa significa “Essere Contro”?Che cosa può essere il “Design contro la Guerra”?Quali domande per il bando del concorso d’idee?

Dalle ore 18 alle ore 20, si è tenuto l’incontro pubblico sul concetto di “Emergenza del progetto” (progettare nell’emergenza / per l’emergenza / contro l’Emergenza) con:

Silvia Botti – Direttore di AbitareGiulio Iacchetti – Product DesignerGabriele Rabaiotti – Assessore Lavori pubblici e Casa, Comune di MilanoEnrico Vianello – TAM Associati. Impact design for people, places and rightsFrancesco Zurlo – VicePreside della Scuola di Design del Politecnico di Milanomoderato da Massimo Bruto Randone.

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LINEE GUIDA - SCENARI POSSIBILI, emersi dall’open discussion il 26 Maggio 2018

Ambienti“Luoghi di incontro per la comunità”“Sentirsi a casa”“Spazi temporali e sostenibili”“Spazi informativi per incontrare “il nemico”: umanizzandolo per fermare il conflitto”“Organizzare spazi separati per ogni paziente”“Un luogo dove mostrare alternative alla guerra o al conflitto”“Uno spazio mobile che sia in grado di offrire soluzioni”“Luoghi di gioco e riposo”

Prodotti“Un gioco-oggetto che possa essere utilizzato negli ospedali e che regali spensieratezza, positività e interazione con gli altri”“Un oggetto facile da utilizzare per segnalare un’emergenza”“Un rifugio flessibile e resistente alle bombe”“Un sistema di filtraggio dell’acqua”“Indumenti speciali che non necessitano di lavaggi frequenti”“Un oggetto capace di ‘smaterializzare’ i muri”“Oggetti che migliorino o facilitino la cura”

Servizi“Strumenti per sviluppare un pensiero critico sull’importanza di rimanere umani, per aiutare con gentilezza”“Qualcosa che possa far diventare amici quelli che prima erano nemici, diventando accoglienti, perché possano conoscersi e ricostruire ciò che è stato rotto, fino addirittura ad apprezzare le diversità o le fratture del passato”“Creare un’esperienza di consapevolezza, senza filtri, su che cosa sia la guerra”“Un’App informativa multilingue sui diritti umani tutelati dall’UE”“Un’App che lavori come mediatore culturale”“Un’App che funzioni senza connessione a Internet”

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NOTE SUL TEMA

LA GUERRA

Nick Ut, Vietnam, 8 giugno 1972 Sebastiao Salgado, Ruanda 1994

Mona Hatoum, Remains of the Day, 2016, Rete metallica e legno, Fondazione Prada Milano, 2018

EMERGENCY REPORT 2017Michela, Coordinatrice Centro chirurgico per vittime di guerra di Erbil, Iraq

“Un giorno è arrivato in ospedale un padre in lacrime, stringeva la sua unica figlia illesa tra le braccia e accompagnava il suo unico figlio, ferito, ma ancora vivo. Sua moglie e gli altri tre figli erano morti durante i combattimenti. Pochi giorni dopo arriva una telefonata che gli fa sapere che una delle sue figlie è ancora viva. La bambina ha perso una gamba, ha subito delle ustioni e si trova in un campo di sfollati fuori da Mosul. Abbiamo messo in piedi la ricerca e dopo alcuni giorni è arrivata qui. Si sono abbracciati e baciati, hanno pianto, tutti e quattro stretti in unico abbraccio. Ho visto la guerra, ho visto per anni le conseguenze di questa follia. Non la capirò mai e non esiste nulla a questo mondo che la possa giustificare, nulla che mi faccia credere che questa famiglia paghi un prezzo accettabile per queste guerre ‘necessarie o giuste’.”

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DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO 10 dicembre 1948, Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.Articolo 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

COSTITUZIONE ITALIANA, Articolo 11 22 Dicembre 1947, Assemblea Costituente Italiana

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

KHALED HOSSEINI, PREGHIERA DEL MARE, SEM EDITORE“Dammi la mano. Non ti succederà niente di male”.

EMERGENCY ONG ONLUS è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Report di attivitàhttps://www.emergency.it/wp-content/uploads/2018/05/EMERGENCY-Report-2017.pdf

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CONTRO LA GUERRA

Mahatma Gandhi, Marcia del Sale, 12 marzo 1930

IL DESIGN CONTRO

Si dice che il design, come disciplina della creazione, non possa essere “Contro”, ma sia sempre “a Favore”. A favore di un’azione o di una relazione o di una soluzione all’interno di un mondo che viene osservato, pensato e immaginato con uno sguardo affermativo, propositivo, non oppositivo. Il progetto, l’atto stesso del progettare, allora sembra essere per sua propria natura un’azione sempre positiva, un luogo deputato del pensiero “a Favore”. A Favore di scenari presenti e futuri per cui si disegna una possibile soluzione differente, evoluta, aggiornata.

Ciò nonostante, in certi momenti di inviluppo delle civiltà, il presupposto dell’ottimismo aprioristico del progetto, del design, rischia di essere ingenuo, inattivo, pericolosamente compiacente, e si rafforza l’idea di un ottimismo maggiormente politico, responsabile, condizionato a un sistema di azioni che sono contemporaneamente “a Favore” e “Contro”. Un sistema di analisi e risposte necessarie e vincolanti per contrastare l’impeto e l’imperium di alcune derive di civiltà altrimenti in atto. In questa ipotesi, che il premio Nobel per l’Economia 2018 Paul Romer chiama Conditional Optimism (*) sembrano definirsi due scenari d’azione contrapposti e complementari: uno che delinea tutto ciò verso cui si è “a Favore”, e uno che elenca tutto ciò verso cui si è “Contro”.

(*) “... there are two very different types of optimism,” “Complacent optimism is the feeling of a child waiting for presents. Conditional optimism is the feeling of a child who is thinking about building a treehouse. ‘If I get some wood and nails and persuade some other kids to help do the work, we can end up with something really cool.’” (Paul Romer, Nobel Prize Economics, New York University. His work focuses on understanding how technological innovation and the spread of ideas boosts economic growth).

Nelson Mandela, Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013, Sud Africa

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ESSERE CONTRO LA GUERRA

Elin Ersson, studentessa, diretta Facebook, contro l’espulsione del rifugiato afgano, Swedavia Airline, Göteborg, 23 luglio 2018

“Gli sciocchi si moltiplicano quando i saggi tacciono” - Nelson Mandela, 1918-2013

VERSO UN MONDO SENZA GUERRA

“Molti dei conflitti che a oggi affliggono questi Paesi, riducendo le loro popolazioni a una vita di fame e miseria, sono spesso non dichiarati o deliberatamente taciuti. I massacri però continuano ad aumentare, tanto che ormai è diventato difficile ricordarli tutti. Per la maggior parte di noi, questi eventi appaiono così lontani ed estranei alla vita quotidiana: è facile ascoltare i notiziari, senza però rendersi conto che per ogni bomba, per ogni colpo di mortaio, ci sono persone che lottano per sopravvivere.

Il 90% delle vittime delle guerre dei nostri tempi sono rappresentate da civili, persone proprio come noi, con le stesse necessità, le stesse speranze e gli stessi desideri, per sé e per i propri cari: poter vivere in un mondo sicuro, stare insieme, sentirsi protetti.

Secondo stime recenti, “otto persone nel mondo possiedono la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale, ovvero 3,6 miliardi di persone. Nel frattempo, ogni giorno, una persona su nove va a letto affamata”. E ci sorprendiamo ancora del fatto che sempre più persone decidano di intraprendere viaggi pericolosi in cerca di un futuro migliore” (nel febbraio 2017 Gino Strada, fondatore di EMERGENCY, ha ricevuto a Seul il premio “Sunhak Peace 2017”, assegnato ogni anno a individui e organizzazioni che si sono distinti per il loro contributo alla pace e allo sviluppo umano. (EMERGENCY Report 2017)