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Eventi FRIENDS4ARTS, Performance letteraria con sculture e danza Magazine Arte contemporanea Arte contemporanea Aldo Sterchele Simbolismo ed energia n n r r 3 3 Claudia Ronchetti Los Locos Los Locos musica, divertire.. divertendosi Gospel Gospel Italian Gospel Choir Evento a Montecarlo

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musica, arte, cultura

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SOMMARIOSOMMARIO

MMaaggaazziinneennrr 33MENSILE DI ATTUALITA’ COSTUME, ARTE E CULTURA

FRIENDS4ARTS SRL EDITOREvia arrigo boito 320900 monza - tel +39 0392622470

Testata in fase di registrazione presso il Tribunale diMonza, Direttore Responsabile Natale Caccavo; hanno collaborato alla realizzazione di questo nu-mero: Manuela Belli, Tazio Tenca, Claudia Ron-chetti, Guido Magrin, Giovanna Motta, Luigi Melzi,Angelo Petruzzi, Elena Parisi, Sabrina Spartii, ElenaRede, Roberta Tamborra.

EDITORIALE EDITORIALE PAG.3PAG.3

Aldo StercheleAldo Sterchele PAG.4PAG.4

Sabrina Sparti Sabrina Sparti PAG.6PAG.6

Claudia RonchettiClaudia Ronchetti PAG.8PAG.8

Italian Gospel ChoirItalian Gospel Choir PAG.10PAG.10

Latte ArtLatte Art PAG.12PAG.12

Los LocosLos Locos PAG.16PAG.16

Charlie FicicchiaCharlie Ficicchia PAG.18PAG.18

Red Bull Flying BachRed Bull Flying Bach PAG.18PAG.18

Angelo Petruzzi SmoothjazzRadioAngelo Petruzzi SmoothjazzRadio PAG.20PAG.20

Alberto MinardiAlberto Minardi PAG.21PAG.21

4 friends4 friends PAG.22PAG.22

Folco Terzani Folco Terzani PAG.23PAG.23

Giovanna MottaGiovanna Motta PAG.24PAG.24

AforismiAforismi PAG.25PAG.25

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Eccoci di nuovo qui, con le vacanze estive ormai decisamente archiviate anche per i piùritardatari vacanzieri settembrini. Confessate: in vacanza avete zampettato allegramente balli di gruppo

come pulcini nell'aia? Aia? Ahia !!! ho detto "pulcini"? Deve essere per effetto del tormentone dell'estate, già proprio lui: il Pulcino Pio!.Con il web diviso tra sostenitori (pochi) e detrattori (tanti) e alcuni video irriverenti in cui, alla faccia del suo disco di pla-tino e di milioni di visualizzazioni su youtube, il povero pennuto fa anche una brutta fine, diciamocelo, criticare oggi ilPulcino Pio è un po' come sparare sulla Croce Rossa.Sui social network alcuni inorridiscono perché, mentre il pulcino miete allori, valenti artisti formatisi nei conservatori vi-vono una vita di stenti. Il tema ci è sembrato interessante, non tanto per schierarci dalla parte del pulcino o da quella dichi ne avrebbe fatto volentieri un uovo alla coque prima della nascita, ma per allargare il discorso sul tema più generaledel risultato economico della fatica artistica: arte e successo, arte e denaro.Innanzitutto siamo convinti che non possa essere lo studio di una materia artistica in un Conservatorio o in un'Accade-mia, di per sé, a conferire valore artistico o anche solo commerciale; nel senso che "studiare Mozart non significa es-sere Mozart" o saper comporre capolavori da novello Mozart del terzo millennio, così come aver studiato medicina nonsignifica automaticamente che sei Barnard.Ci sono grandi pittori che non hanno mai frequentato accademie e musici-sti eccellenti che non hanno mai studiato e leggevano musica con difficoltà (per esempio Louis Armstrong, che ha im-parato a leggere musica solo dopo essersi già affermato come jazzista).Se invece diciamo che ci sono capolavori di grandi artisti sconosciuti, dipinti, sculture, letteratura, musica, che il pub-blico incolto non valorizza, e poi sottoprodotti che sbancano ai botteghini, allora il discorso diventa assolutamente di-verso e lo sposiamo in pieno. Ma allora il tema è "spinoso", perché una volta che il successo diventa di massa, anchel'opera artistica varca la soglia sottile che la separa dal "prodotto" e qui iniziano i guaiNPer quanto orripilante per i musicisti "colti", il Pulcino Pio (opera o prodotto che sia), incontra i gusti di una certa tipolo-gia di pubblico (come i bambini), a suo modo è perfetto per questo target. Se una filastrocca creata 30 anni fa da un mu-sicista brasiliano, tradotta in Italiano e riarrangiata, diventa anche un successo di massa, un po' per caso, un po' perfortuna e un po' anche per il "baccano mediatico" (generato paradossalmente dagli stessi detrattori), non troviamo nulladi cui scandalizzarsi. Tanti successi sono nati per caso, involontariamente, magari l'artista che li ha generati nemmenoci credeva, o li ha buttati lì come un giocoN (e gli scherzi del "caso" valgono anche in altri campi: chi ricorda come ènata una famosa "pillolina blu"?) . Quello che invece ci scandalizza di più è sentire frasi di disprezzo del tipo: " e che civuole a fare una cosa così?", "la saprebbe fare anche mio figlio di 10 anni" e ci viene subito una domanda provocatoria:anche mettendoti una molletta al naso, sei capace di farlo tu? Anche solo come puro esercizio tecnico? Allora metti infila "3 note 3", quelle 3 giuste che entrano in testa alla gente, e fallo!!!... oppure abbi la dignità di tacere.E se la risposta è: " io non faccio queste cose, non mi abbasso", a noi sembra tanto la volpe e l'uva, ricordando che l'im-menso Ennio Morricone ha arrangiato anche tormentoni come "Guarda come dondolo" o "Abbronzatissima". Il Maestronon ha solo scritto sinfonie per i film più belli della storia del grande Cinema internazionale, e noi gliene siamo grati. Tisembra così sconveniente “progettare” anche tu il tuo tormentone, come per esempio "Alla fiera dell'Est", "Nella vec-chia fattoria" o "Il Catalicammello" ? Magari ci guadagnerai tanto da poterti poi dedicare a tempo pieno a tutta l'Arte chepuoi esprimere, senza doverti occupare di doverla anche vendere per campare. La verità è che non è per nulla facile fare"progettare scientemente" successi. Altrettanto difficile è dipingere come farebbe un bambino, scrivere favole o romanziper bambini, comporre canzoni per bambini: per nulla facile! È vera Arte anche questa e c'è ben poco da dibattere. Conquesto non stiamo dicendo che il tormento del pulcino sia un capolavoro e ci inchiniamo di fronte agli Artisti che congrande dignità non siano interessati, pur sapendolo fare, a creare opere di basso profilo o commerciali o comunque mo-netizzabili. Però in questo caso troviamo incompatibile il sentimento di invidia verso chi invece ha trovato il successocommerciale con prodotti di minore spessore artistico, con chi sa fare cose semplici che fanno divertire la gente, cheaggregano, che uniscono, perché c'è arte anche in questo, nelle canzoni come nelle sinfonie, nei balli di gruppocome nella danza, nel cabaret come nel teatro. Forse occorre un piccolo bagno di umiltà, per capire che perfar entrare la propria Arte nel cuore della gente, prima con quella gente ci si deve parlare, si deve costruireun ponte sul quale far passare le emozioni più profonde di cui si è capaci.A costruire quel ponte, una mano la daremo sempre anche noi di Friends 4 Arts, rimanendo sempre al fiancodi quanti provino frustrazione verso un mercato che non premia l'Arte e gli Artisti, e non tanto perché c'è ingiro il Pulcino Pio, ma perché ci sono altre operazioni che spacciano per Arte quello che non è, perché cisono mistificazioni, quello è il vero nemico da combattere.Friends 4 Arts

EditorialeMagazineLL’’AArrttee ddeell ppuullcciinnoo PPiioo

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Una festa tradizionale, legata ad una delle eccellenzegastronomiche del territorio lombardo, un palazzo me-raviglioso qualificato scenario di mostre e rassegne,un’organizzazione efficiente e creativa, una selezionedi artisti , pittori e musicisti, hanno nel mese di set-tembre vivacizzato il centro di Gorgonzola, in una ker-messe artistica e culturale che ha visto pittura emusica jazz prendere il palcoscenico con una eclet-tica passerella di artisti:Aldo Sterchele, Sabrina Sparti (nella duplice veste dipittrice e musicista), Gianfranco Testagrossa, Antonio

Maio (tra gli organizzatori insieme al Comune, rap-presentato dal vicesindaco Matteo Pedercini e la Pro-loco rappresentata da Donatella Lavelli) e il trio jazzSamoa Wedding . Successo di pubblico, due setti-mane di eventi, con il denominatore comune dellaqualita’ culturale ed artistica della proposta, mista asano divertimento, e perche’ no, per chi se la puo’ per-mettere, da un itinerario enogastronomico tra risotti etaglieri profumati e invitanti. Un mese, quello di set-tembre, che evoca vendemmie e celebrazioni, ed unamesse di opere d’arte come quelle esposte a PalazzoPirola, meritano realmente una segnalazione speciale.

Gorgonzola - Palazzo Pirola

AARRTTEE CCOONNTTEEMMPPOORRAANNEEAA EE JJAAZZZZ ......OONN TTHHEE RROOAADD

L’inaugurazione con gli Artisti e il vicesindaco Matteo Pedercini

Sabrina Sparti trio

Samoa Wedding trio

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I Protagonisti, artisti poliedrici e accomu-nati da una tecnica e una qualita’ unani-memente riconosciuta negli anni, sonostati rappresentati da una selezione delleopere alcune delle quali riportiamo inqueste pagine:

Aldo Sterchele è nato a Milano il 7 Set-tembre 1930. Diplomato al Liceo Classicoha frequentato la facoltà di Architettura alPolitecnico di Milano, conseguendo nelfrattempo anche il diploma presso l'Acca-demia di Brera. Inizia in questo periodo(1960) la sua attività pittorica che andràvia via sviluppandosi ed ampliandosi ri-scuotendo sempre maggiori successi.Moltissime sono oggi le sue mostre per-sonali in Italia e all'Estero recensite daipiù importanti quotidiani e dalle rivistespecializzate.Gianfranco Testagrossa nasce a Milanoil 3 luglio 1948. Pittore, scultore, grafico,autodidatta, dipinge dal 1960. La pitturadi Testagrossa in Affresco- graffito (frescoGraffito) nasce nel 1972. Sempre nel1972 nasce il Manifesto NEO PRIMITIVI-SMO ANNO 2000, formalizzato successi-vamente nel 1989 ed ufficializzato nel1991. Partecipa a tempo pieno alla vitaartistica nazionale dal 1973. Sino ad oggiha allestito 83 mostre personali e ad al-trettante mostre collettive e rassegned’Arte in Italia e all’Estero. Sabrina Sparti, cantante e pittrice. Nataa Milano nel 1966 inizia gli studi di cantolirico col mezzo soprano A. Cordero e diMusica Sacra col maestro Raffaele Foti.La musica Jazz rappresenterà il punto dipartenza di una ricerca appassionatasulle potenzialità vocali e sull'utilizzo dellavoce come strumento musicale.

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Approfondisce i suoi studi d’arte iniziati presso illaboratorio del nonno pittore e fotografo LucianoSparti, frequentando gli ateliers di artisti professio-nisti quali: Aldo Sterchele, pittore, gli scultori AnnaMaria Miglietta e Giacomo Sparasci e la ceramistaMargherita Beltrame. Ha partecipato a numerosemostre di pittura su tutto il territorio nazionale e di-verse sue opere sono state utilizzate come frontcover di cd e libri o in rappresentazioni teatralicome scenografie. Un catalogo di assoluto valore, che ha giusta-mente incontrato il gusto di pubblico e critica.

eventi F4Aeventi F4A

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Alla LUCE delle NOSTRE

LUNEUna presentazione molto originale, quella volutada Claudia Ronchetti, grazie alla collaborazionecon Elena Rede, pittrice e scultrice, che ha vistouna performance di danza, scultura e le letture dialcuni brani del libro da parte della bravissimaLaura Bagarella.In un ambiente suggestivo come la cornice di VillaVenino a Novate Milanese ha raccolto consensinon solo per la propria opera letteraria, l’ennesimadi una serie gia’ ricca di opere, ma anche comeperformer, sia in prima persona, sia come coordi-natrice (con Elena) delle performance dei balleriniMauro e Patrizia, diretti dalla coreografa CinziaMoia. Un gruppo di lavoro, presente anche il no-stro direttore in veste di presentatore, non con-venzionale, come non convenzionale e’ stata laserata, fuori dalle librerie e fuori dagli schemi. Unapiacevole serata tra amici..dell’arte, naturalmente.

Presentato a Villa Venino il nuovo libro di Claudia Ronchetti

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Da sinistra, Laura Bagarella, i ballerini Mauro ePatrizia, la coreografa Cinzia Moia, l’autrice Clau-dia Ronchetti, il nostro Direttore ed Elena Rede.

Sotto e a lato: la copertina del libro di ClaudiaRonchetti, pubblicato a cura di Todariana Editrice,e il tema delle lune rappresentato da alcune scul-ture che completavano la scenografia, opera diElena Rede, a lato con l’autrice

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200 voci, un’enorme energia, ecco il Gospeldell’Italian Gospel Choir diretto da AlessandroPozzetto. Si "tinge" di Gospel l'esaltante aper-tura della II edizione 2012 del “MESE DELLACULTURA E DELLA LINGUA ITALIANA”, pro-mosso dall' AMBASCIATA D’ITALIA NELPRINCIPATO DI MONACO per tutto ottobreproprio a MONTECARLO (MC). Oltre 200cantanti italiani, provenienti da tutto lo "sti-vale", sono stati i protagonisti del concerto del-l'ITALIAN GOSPEL CHOIR, il coro Nazionaleche rappresenta il Bel Paese in questo generemusicale ricco di spirito e fede, insignito dellaMedaglia di Rappresentanza da parte del Pre-sidente della Repubblica Italiana Giorgio NA-POLITANO. Il coro "azzurro", che raggruppasotto un'unica egida tanti cori Gospel da norda sud, il 5 OTTOBRE 2012 nella “GRANDESALLE YAKOV KREIBERG” dell'AUDITO-RIUM RANIERI III°, con una formazione dioltre duecento coristi diretti dal "magico" M°ALESSANDRO POZZETTO. Ad accompa-gnare il maestoso ensamble l'ITALIAN BIGORCHESTRA, gruppo musicale formato da10 maestri diplomati nei migliori Conservatorinazionali capitanati dal M° MAX REPETTI. Unappuntamento unico per la forma e consi-stenza dei protagonisti che non si è mai tenutonel PRINCIPATO DI MONACO. "Questo evento ci onora", così FRANCESCOZARBANO Presidente dell'ITALIAN GOSPELCHOIR, "Cantare a Monaco è cosa per pochi.Il pubblico è esigente, raffinato e chiede sem-pre il meglio. un’esibizione vestita con tanta

Italian Gospel Choireventi f4a

L’esibizione di Katia Ricciarelli con le 200 voci dell’Italian Gospel Choir

La solista, Sherrita Duran

Principato di MOnaco - montecarlo

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umiltà ma sicuramente all'altezza". Ospited'onore, ad impreziosire la performance degli "az-zurri", la celebre soprano KATIA RICCIARELLIche ha deciso di prendere parte all'evento mone-gasco. La "Regina" della lirica si e’ esibita in unomaggio a Lucio Dalla, con il brano Caruso.Un altro grande evento collegato al concerto,un'esposizione dal titolo "L'Arte italiana in Mon-tecarlo" concepita e curata dal noto antiquarioSTEFANO IORI della omonima CASA D’ASTEcon la collaborazione della GLOBART - ART IN-VESTMENT Anna Paparoni, Stefania BuccioGonzato, Rosa Maria Marongiu, AnnunziataFiumi Loosli, Francesca Roehlecke, Pierdome-nico Magri, Marco Querin, Emanuele Panzera,Van Cuvato e tanti altri che hanno esposto, in an-teprima internazionale, le loro opere e creazioniassolutamente da non perdere.. E' invece affidataalla società PAMIFID ART&FINANCE di Lugano(CH) la proposta delle opere d'arte antiche e mo-derne firmate dai grandi quali: Giovanni Bellini,Peter Paul Rubens del periodo italiano, GuidoReni, lberto Burri fino ad arrivare a Lucio Fontana,ed ancora nomi prestigiosi che hanno segnato lastoria italiana nell'arte. Estremamente indirizzataal pubblico raffinato monegasco ed internazio-nale, sarà una rassegna di quadri che rappre-senteranno un insolito percorso dall'antico,moderno fino ad arrivare al contemporaneo. L'esposizione, avrà luogo nella bellissima “SALLETROPARIUM” foyer dell'AUDITORIUM RANIERIIII. Grande classe, musica, preghiere, opered'arte e tante altre emozioni come straordinariabase dell'inaugurazione dell'edizione 2012 del"Mese della Cultura e Lingua Italiana", con la pre-ziosa supervisione dell'Ambasciatore, Sua Ec-cellenza ANTONIO MORABITO che hafortemente voluto questa rassegna sostenuta congrande attenzione dal nostro Ministero degli Af-fari Esteri e che porta, in gloria, l'italianità nelMondo. Il tutto sapientemente ripreso dalle telecamere diFRIENDS4ARTS.

Il nostro Direttore con Sherrita Duran

Katia Ricciarelli, l’Ambasciatore Morabito, Stefano Iori e Francesco Zarbano

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Ebbene sì anche un cappuccino può diven-tare una vera e propria opera d'arte: addio alclassico cacao spolverato sulla schiuma, ibarman di LatteArt disegnano veri e propricapolavori in tazza. Si va dalle più semplicisagome di cuoricini o stelle a veri e propri di-segni iperrealistici come il ritratto di JohnLennon o del Presidente Obama.E ancora fiori, animali, texture, utilizzandocacao o cioccolato fuso, modellandoli abil-mente con un bastoncino di legno.Sfruttando la stessa materia si sta diffon-dendo la MilkArt che prevede la miscela dicoloranti alimentari al latte, per creare effetticromatici divertenti e inattesi.

Milk ArtDOLCEZZA E CREATIVITA’

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AALLDDAA MMEERRIINNIIAALLDDAA MMEERRIINNIILaura Bagarella legge la poetessa dei Navigli

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IL MAGAZINE MENSILE CONSENTE DI PRESENTARE AD UNA COM-MUNITY DI ARTISTI, OPERATORI, CRITICI E AMICI DELL’ARTE, UNA SE-LEZIONE DELLE MIGLIORI PERFORMANCE E DEI MIGLIORICONTRIBUTI ARTISTICI DEL MOMENTO, CON INFORMAZIONI, RE-CENSIONI, BIOGRAFIE, CONSIGLI DA E PER IL MONDO DELL’ARTE EDELLE SUE MOLTE SFACCETTATURE.UNA SINTESI COMMENTATA DA ESPERTI E AMATORI, DESCRITTADAGLI ARTISTI IN UN’OTTICA ESPRESSIVA CHE FOTOGRAFA PER ILPUBBLICO IL PUNTO DI VISTA DELL’AUTORE. UNO SCAMBIO DI ESPE-RIENZE INFORMALE, MA NON PER QUESTO MENO PROFESSIONALEE PATINATA RISPETTO AI MAGAZINE DELL’EDICOLA, CON IL VANTAG-GIO DI ESSERE REALIZZATA DALL’INTERNO, COME UN MODERNOWORKSHOP DEDICATO AGLI OPERATORI, AGLI ARTISTI ED AGLI OR-GANIZZATORI DI EVENTI E GESTORI DI LOCATION DOVE REALIZZAREEVENTI E PERFORMANCE.

FRIENDS 4 ARTS, UN MAGAZINE che e’ FRIENDS 4 ARTS, UN MAGAZINE che e’ UNA COMMUNITY, che diventa UN CLUB, UNA COMMUNITY, che diventa UN CLUB, che e’ UN PORTALEche e’ UN PORTALE, cchhee ddiivveennttaannoo UUNN MMAAGGAAZZIINNEE......

EVENTI : Agenzia Concerti e SpettacoliOrganizzazione e PRMostre d’arte e rassegneConvention aziendali

EDITORIA: Multimedialita’MagazineCataloghiApplicazioni I-PAD

PRODUZIONE: Discografica e musicaleTelevisiva, videoclip e spotWeb, streaming, broadcasting

EDIZIONI : Arrangiamenti e pubblicazioneMUSICALI Spartiti e cataloghi repertorio

Pratiche Siae e diffusioneCREATIVITA’: Agenzia Comunicazione e

promozioneCampagne pubblicitariee comunicazione multimediale

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Los Locos... da 21 anniLos Locos... da 21 anniDiverTIRE DiverTENDOSIDiverTIRE DiverTENDOSI

F4A INTERVISTAF4A INTERVISTA

Abbiamo incontrato Roberto Borillo e Paolo Franchetto,in arte i Los Locos, in un villaggio turistico del Salento,durante una pausa tra una serata e l'altra della loro tour-née estiva, e non abbiamo potuto "resistere alla tenta-zione" di fare loro qualche domanda per Friends4Arts. Los Locos, 21 anni di successi, Macarena, Tum Tum, ElMeneaito, La Vuelta, El dueno del swing, El Tic tic tac, Aise eu te pego, musiche per film e programmi TV (una pertutte Ai Ai Ai - Un medico in famiglia) e ci fermiamo quicon l'elenco, altrimenti riempiamo l'intervista solo di titolidi canzoni: qual è il segreto di una carriera artistica cosìbella e piena di successi?Non esiste un segreto, perchè noi stessi se ne co-noscessimo l'ingrediente avremmo sfornato ancorapiù canzoni di successo...la verità sta nell'entusia-smo e nel seguire comunque il gusto della gente, esoprattutto la loro voglia di divertimento...la nostraè esclusivamente musica fatta per divertire!!!Come duo siete prossimi alle "nozze d'argento", cosastrana nel mondo dello spettacolo; un altro segreto: al-chimia speciale? Amicizia anche fuori del lavoro? Sinto-nia artistica?E' vero, siamo una rarità nell'ambito artistico dove isodalizi si sciolgono spesso e volentieri come neveal sole!!! Sicuramente di fondo c'è un'amicizia dibase che risale dai tempi della scuola, l'altra cosa èche siamo completamente diversi come abitudini estili di vita, quindi alla fine ci si compensa, trovandonel socio quello che non si trova in se stessi...men-tre nel campo artistico siamo in piena sintonia!!!Oggi sembra impossibile pensare ai villaggi turistici, lo-cali da ballo, discoteche, serate in piazza, feste private,senza balli latini e balli di gruppo: praticamente una vo-stra invenzione! Come sono nati i Los Locos e come ènata l'intuizione da cui è partita questa bella avventura?Effettivamente è vero...i balli di gruppo avevano vis-suto già un momento di gloria negli anni '60, graziea canzoni quali "i Watussi", "il Ballo di Simone" ecc,per poi essere rispolverati solo nelle serate revival,mentre nel periodo in cui noi abbiamo avuto l'illumi-nazione (stiamo parlando dei primi anni 90) la mu-sica che si ascoltava in discoteca in quel periodospaziava dall'house, al commerciale, alla techno,quindi quanto di più lontano ci possa essere dal no-stro genere...ed è qui che scatta la folgorazione...! Inquel periodo Roby era un affermato dj, spesso lo

andavo a trovare in qualcuna delle sue serate enon potevamo fare a meno di notare uno strano fe-nomeno...la gente che ballava svogliatamente lamusica da discoteca improvvisamente impazzivaquando passava il disco di Santa Esmeralda o me-glio ancora quando partivano i Gipsy King...quelloera il momento in cui si scatenava la festa. Però aparte un paio di dischi non c'era nient'altro da ag-giungere in quel segmento...quindi ci abbiamopensato noi con le nostre canzoni, che dal Mene-aito in poi sono stati in gran parte grandi successi,tra cui "Macarena", che è solamente la punta del-l'iceberg di tutta la nostra produzione.Tra i vostri successi ci sono cover internazionali e can-zoni originali, premiate con dischi d'oro e di platino.Siete uno dei pochi gruppi italiani riconosciuti all'esteroper quanto riguarda la musica latino americana. Po-tete spiegarci come nasce un vostro pezzo? Qual è ilvostro metodo di lavoro?Nel caso delle cover c'è sempre stato un lavoro diricerca, spesso sono canzoni che ascoltavamo neinostri viaggi in Sudamerica, altre volte ascoltandodecine e decine di dischi...! Nel caso delle canzoniinedite, parte tutto da un ispirazione, da una melo-dia che ti rimbomba in testa, dalle sensazioni di unviaggio..ti siedi al piano (nel mio caso), o imbracciuna chitarra (nel caso di Roby), e piano pianoun'idea diventa una canzone! Poi ci rinchiudiamonel nostro studio e la canzone diventa un disco!!! Riuscite a far muovere la "gamba gamba" proprio atutti, bambini, uomini, signore e, anche se sul palcosiete sempre accompagnati da ballerine bellissime ebravissime, riuscite a far sentire altrettanto brava esensuale nel ballo anche la "casalinga di Voghera".Come fate?Questo è l'altro segreto della diffusione dei nostriballi...la loro semplicità!!! Altrimenti non si chia-merebbero balli di gruppo, ma balli di pochi...! Le

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ragazze che ci accompagnano sul palco ovviamentesono delle professioniste, ma il successo delle nostrecoreografie è determinato dal fatto che tutti, e sottoli-neo tutti, possono divertirsi con noi seguendo i passidelle nostre ballerine, creando un fantastico momentodi aggregazione assolutamente trasversale, sia peretà, ceto sociale e soprattutto per predisposizione alballo!!! Con noi ballano TUTTI...!!! Abbiamo assistito a un vostro spettacolo informale "perpochi amici", davanti al pubblico di 200 persone in un vil-laggio e poi in una piazza con 20.000 persone: avevate lastessa carica e lo stesso entusiasmo in entrambe le si-tuazioni... ma... sarà mica che vi divertite davvero quandosiete sul palco?Questa è un'altra magia...a volte dopo aver viaggiatotutto il giorno, spesso senza aver mangiato e conpoche ore di sonno sulle spalle ti viene da pensare: "eadesso devo fare pure lo spettacolo..!!!"...ma poi, ap-pena sali le scale del palco e parte il primo pezzo,qualsiasi stanchezza, qualsiasi problema svanisced'incanto...c'è un pubblico che è lì per te, che ha vo-glia di divertirsi...non sono bei momenti per tanti dinoi, il panorama attuale è già così grigio...con noi sirespira aria di festa, di vacanza, di spensieratezza...elenergia che ti trasmette la gente è migliore di qual-siasi caricabatterie e noi di rimando la trasmettiamo aloro!!! Infatti il nostro motto è "Divertire Diverten-dosi"!Sappiamo che siete i produttori del gruppo "Village Girls",cantanti e ballerine di talento (per loro avete anche scrittoe arrangiato vari pezzi, tra cui la sigla del film "Sharm elSheik"), avete intenzione di proseguire anche come talentscout e produttori di nuovi talenti?L'inizio della nostra carriera è stata esclusivamentecome produttori...! Negli anni '90 producevamo sva-riate canzoni che spaziavano dalla musica italiana, alrap, all'house, alla techno, che a volte diventavanosuccessi, quali "L'ultimo della Sera" di SirJ (n.1 inFrancia) oppure "Sale Sale (e nn fa male)"fortunatotormentone da discoteca, per arrivare ai giorni nostri

col progetto "Village Girls", curato in prima personada Roby e che sta dando grandi soddisfazioni.Come è cambiato il mondo dello spettacolo negli ultimianni? Ci sono spazi per i giovani? Che consigli vi sentitedi dare a chi dovesse intraprendere oggi una carriera ar-tistica?Il panorama musicale e artistico in Italia, e non solo inItalia, è cambiato radicalmente con l'avvento dei rea-lity e dei talent show. Ormai per un giovane cantante,la speranza di intraprendere una carriera musicale èvincolata quasi esclusivamente a questi format..lecase discografiche stesse (le poche rimaste), nn si fi-derebbero mai di investire in un giovane senza il sup-porto di una trasmissione televisiva di queste, con ilrisultato di sfornare decine di cantanti usa e gettapronti ad essere sostituiti nel cuore dei fans dai par-tecipanti al medesimo show dell'anno successivo!!!Sanremo stesso, con il televoto, si sta trasformandoin un ulteriore vetrina di queste...lo dimostra il fattoche negli ultimi anni, eccezion fatta per Vecchioni, ivincitori sono sempre personaggi usciti dai talent...!!!Ma la bella musica e gli artisti veri non moriranno maie continueranno ad attraversare le mode nei secolidei secoli...mi verrebbe da aggiungere amen, ma que-sta non è una preghiera...è un dato di fatto! Con la loro musica iLos Locos sono riu-sciti dove tutti hannofinora fallito: unifi-care l'Italia, facendoballare tutti, dal Sudal Nord, da Est aOvest, senza distin-zioni di religioni,ideologie, razze,ecc. ecc. Shhhhhhhhh non di-teglielo, se decidessero di "scendere in campo", po-trebbero diventare il primo partito in Italia!!!

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- Fai un tipo di musica decisamente inusuale in Italia. Come ti sei avvici-nato al beatbox? Hai studiato anche musica più "tradizionale"?Direi che non è più inusuale perchè la disciplina del beatbox è semprepiù in espansione.Mi sono avvicinato al beatbox per curiosità, ma tengo a dire che la mu-sica è la mia passione sin da bambino. Ho iniziato a sentire sempre piùla necessità di esprimere ciò che ho dentro, un carattere, e ciò avvienequando suono. Non ho mai studiato musica in modo scolastico, suo-navo il flauto dolce alle scuole medie, poi sempre alle medie (in un altroistituto), ho iniziato a suonare la batteria fino a suonare in un gruppo per un brevissimo periodo all'etàdi 16 anni.- Che progetti hai musicalmente parlando? Com'è il panorama artistico musicale nel tuo campo a MIlano?Non ho grandi che progetti riguardo al beatbox. Resta una mia passione che diffondo con un corso

dove ricopro la figura di insegnante. Rappo da un paio d'anni,aprendo i concerti anche ad artisti ''vetrina'' o comunque cono-sciutissimi nel panorama italiano, e altri nell'underground. Traquesti compaiono: Dogo gang, Bassi Maestro, Clementino,Kaos e dj Craim, Shezan il ragio (con Fabri Fibra ai tempi di Uo-mini di mare), Vacca...e altri.Conosco human beatbox molto forti e tanti altri in continua cre-scita come i miei alunni, già dagli 11 anni in su.Faccio musica in un contesto in cui le opportunità te le devicreare a gomitate. Così come nella vita ci si deve impegnareper raggiungere qualsiasi obiettivo. Se le persone riconosconoun picco di rilievo in un'azione che si compie, si presta atten-zione.

Molti pensano comunque che l'hip hop sia una moda e non una cultura.- Spiegaci un po' le dinamiche di unaCrew. Come lavorate insieme?Prima di etichettare una ''crew'' con un nome, c'è un rapporto che unisce delle persone in una pas-sione. Le dinamiche nella mia crew, sono relative. Organizzazione del tempo per scrivere testi, il miodj per produrre beat, e nonsempre io e il mio socio rap-per, ci riuniamo per quantoriguarda la scrittura. Utilizzoil beatbox nei live e nella vitaquotidiana; discutiamo tracomponenti della ''crikka''per rielaborare pensieri. - Cosa ne pensi dello statodella musica italiana? E del-l'arte?Pensiamo fuori dagli schemidi chi pensa solo a venderela musica. Noi facciamo rap,e pensiamo di poter utilizzareuno strumento potentissimo,la parola; senza comporre pezzi cui testi non dicono nulla e che possono essere apprezzati solo per-chè ''musicali all'orecchio''. Rriguardo l'arte, penso di vivere la più vicina a me, che è soprattutto unacultura: l'Hip Hop.sperando che le persone riconoscano le 5 discipline che la costituiscono nel temposenza farla finire negli archivi come una moda.

bbeeaatt bbooxxIL Ritmo di IL Ritmo di Charly FicicchiaCharly Ficicchia

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BBrreeaakk ddaannccee ee ccllaassssiiccaaQUANDO lo SPONSOR fa bene al talentoQUANDO lo SPONSOR fa bene al talento

"L'alta cultura incontra l'arte urbana" così cita il sito ufficiale del "Red Bull Flying Bach", unospettacolo in tour mondiale che a breve sarà anche in Italia, prima a Firenze, poi a Torino.La crew di ballerini, i FlyingSteps, 10 in tutto, 2 donne e8 uomini, 4 volte campionidel mondo, ballerà per 70minuti, accompagnata daproiezioni di video, e dallamusica classica di JohannSebastian Bach.Uno spettacolo che sta spo-polando in tutta europa conun sold out dopo l'altro, criti-che entusiastiche da parte diesperti e pubblico, un suc-cesso destinato a conti-nuare.let’s dance.....

RED BULL FLYING BACHRED BULL FLYING BACH

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Smooth Jazz Radio Channel nasce nel 2008 dall’intuizione di un gruppodi appassionati di musica jazz che decidono di orientare i loro interessiverso un nuovo genere musicale che in quegli anni andava afferman-dosi anche in Italia, lo Smoothjazz. “La scelta fu obbligata per diverse motivazioni: da molti ascolta-tori ci pervenivano numerose richieste di qualcosa di nuovo e allostesso tempo anche molti artisti iniziarono a comporre musiche inlinea con questo nuovo genere musicale”.Lo Smoothjazz è una costola del jazz tradizionale dal quale sono state eliminate tutte le sonorità ruvide,proprie del genere Jazz rendendolo piacevole da ascoltare e commercialmente più vendibile!Nel corso di questi anni sono stati molti gli artisti italiani che attraverso la nostra radio hanno ottenuto vi-sibilità, pubblico, ed incrementi nelle loro vendite. In questo modo siamo riusciti a realizzare tutti i pre-supposti per occasioni professionali. La responsabile delle selezioni musicali e sviluppo di SJRC èRoberta Zumbo che svolge un valido compito di selezione delle migliaia di tracce che ogni settimana ciarrivano, ricerca di nuovi talenti sparsi nel mondo, e sviluppo di nuove attività collaterali ad essa collegate.Decine di pagine su facebook, gruppi di artisti e di fan, quattro canali video ed un sito internet,http://www.sjrc.altervista.org/ sono alcuni degli elementi che contraddistinguono il nostro lavoro. L’am-ministratore di SJRC è Angelo Petruzzi che è anche responsabile della Petruzzi Entertainment che sioccupa di organizzazione eventi, relazioni professionali con artisti e contratti con manager nonchè rap-presentanza di artisti.Smooth Jazz Radio Channel nasce quindi come supporto e promozione artistica per artisti indipendentiper offrire opportunità, selezionando talenti musicali e musica di qualità. Non percepiamo alcun compenso dagli artisti sotto qualsiasi forma, non chiediamo denaro, nonlo abbiamo fatto, nè lo faremo in futuro: il nostro lavoro si basa principalmente sulle donazioni li-bere e volontarie da parte di chiunque desideri offrire il proprio contributo attraverso le indicazioniche si trovano nella home page del nostro sito.

" LO SMOOTHJAZZ COME FILOSOFIA E STILE DI VITA E NON SOLO COME UN GENERE MUSICALE " Stefania Salvatori (addetta alle recensioni, e alle interviste con gli artisti.)

Il nostro Direttore, Mauro Bottini,Angelo Petruzzi e Franco Nocchi

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Smooth jazz channel oggi vuole mettere in evidenza un artista di famamondiale che ci ha dato la possibilità di poter conoscere più approfondita-mente il corso della sua carriera. Smooth jazz channel vuole essere untrampolino di lancio per le giovani leve, ma anche per chi già, come que-sto artista del quale andremo a parlare ora, ha avuto un successo impor-tante. Stiamo parlando di Alberto Minardi che nell’anno 1985 si èdiplomato in composizione e chitarra classica al Conservatorio di musicadi Santa Cecilia. Ha seguito numerosi stage di perfezionamento classicocon Maurizio Colonna e il direttore d'orchestra Gianluigi Gelmetti. Ha inol-tre ampliato le sue abilità musicali attendendo uno stage di flamenco conGerardo Nunez. Ha studiato chitarra jazz nella scuola "Musicians Insti-tute" di Los Angeles. Negli anni ‘70 ha lavorato come chitarrista conGianni Morandi e Massimo Ranieri. In RAI vanta collaborazioni importanti come quelle con Bruno Canfora,Stelvio Cipriani, Savina, Pino Calvi, Marcello de Martino, e altreancora. Ha partecipato alla realizzazione della colonna sonoradel film "Ultimo tango a Parigi" di Gato Barbieri. Nella stagione‘69/’70 ha suonato al teatro Sistina nella compagnia BramieriMilva, "Angeli in Bandiera". Continua la sua carriera con Lore-dana Bertè e con Mina e Johnny Dorelli in al-cune trasmissioni radiofoniche live. Nel 1997

approda a Los Angeles alla scuola musicale di Hollywood. Alberto Minardi è autore di molte canzoni come "Il ragazzo colciuffo" cantata da Little Tony, "Chi t'adorava se ne va" cantata daGianni Morandi su Gianni Quattro e cantata da Josè Feliciano,“Bikini Blu" cantata dai Vianello (Edoardo Vianello e WilmaGoich) e tante altre. Ha collaborato con l'autore di fama mon-diale Franco Migliacci (autore di “Nel blu dipinto di blu”). Attualmente al-terna l'attività d'autore a quella di attore e, ha partecipato nelle fiction"Romanzo criminale 2” e a "Il peccato e la vergogna 2" di Luigi Parisi.

ARTISTA DEL MESE:ARTISTA DEL MESE:

ALBERTO MINARDIALBERTO MINARDI

A cura di

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Jazz music and �iends:4 amici...ma senza Maria De Filippi

recensionerecensione

Quattro amici, come nella famosa can-zone di Gino Paoli, che questa volta nonsi incontrano al bar ma in sala di regi-strazione, per confezionare 10 pezzi "im-portanti" e fermarli in un gradevolissimoCD.Già il titolo del CD, 4 Friends ci piace par-ticolarmente (chissà perché...), ancorprima di aprire la confezione, e poi è su-bito amore al primo ascolto.

La chitarra di Riccardo Bianchi, il "se-condo più grande chitarrista italiano"(come lo ha simpaticamente definitotempo fa Franco Cerri), crea atmosfere raffinateper la voce delicata di Beatrice Zanolini che simuove con naturalezza e precisione (cantandosia in Brasiliano che in Inglese e, giusto un po-chino, anche in Italiano), per farci viaggiare inuna selezione musicale di pezzi ricercati ma altempo stesso ben noti al grande pubblico, di au-tori stratosferici quali Tom Jobim, Jesse Harris,Caetano Veloso, Bobby Mc Ferrin, solo per ci-tarne alcuni.

Da grande virtuoso del contrabbasso e delbasso elettrico, Marco Ricci, scolpisce con lesue note la struttura ritmica del cd, in modo stra-biliante. E che dire poi dei pregevolissimi assolidi sax (tenore e soprano) e di flauto di un altrograndissimo musicista quale Giulio Visibelli?A dispetto della sua natura minimalista ed es-senziale, tipicamente "unplugged", siamo difronte a un prodotto realizzato con una curaestrema, dove nessuna nota è fuori posto, conl'equilibrio del "niente di più e niente di meno",

per il gusto della perfezione.

Oltre a una particolare lode per gli arrangiamentioriginali di Bianchi, Ricci e Visibelli, una notaspeciale merita la ricerca del suono e il maste-ring di Luca Vittori, con un mix vincente cherende questo disco tecnicamente e artistica-mente perfetto.Ospite illustre dei 4 amici, l'attore Fabio Bezzirecita alcuni versi, come prologo di una raffina-tissima "Io so che ti amerò" (Eu sei que vou teamar), cantata da Beatrice Zanolini sia in Ita-liano che in Brasiliano.

Promosso a pieni voti e con lode questo 4Friends, che si ascolta piacevolmente più e piùvolte ma ci lascia con un grande desiderio: sa-pendo bene che i nostri quattro amici, oltre chegrandi interpreti e arrangiatori, sono anche au-tori, a quando un 4 Friends 2 con qualche loropezzo originale?

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Sicuramente il cognome Terzani non suona nuovo algrande pubblico, ma questa volta a scrivere è Folco,che prende dal padre tutta la pesante eredità del re-porter e racconta la storia di Baba Cesare, santone,tossicodipendente, hippie e sadhu, conosciuto inIndia durante uno dei suoi innumerevoli viaggi.

La storia di Baba Cesare è raccontata in prima per-sona: lui stesso descrive la sua fuga dall'Italia perproblemi con la giustzia, l'abbandono della moglie edel figlio, l'arrivo in India. La vita al limite a Goa, allacontinua ricerca di un assoluto che non viene trovato, nemmeno con le droghe più estreme e dif-fuse tra gli hippie del luogo. Nuovamente il carcere,la morte sfiorata, le donne e infine la decisione diprendere la via della saggezza, intraprendendo ilviaggio "a piedi nudi" per trovare il divino nella na-tura, nella giungla, nelle grotte, privandosi di qual-siasi bene economico e materiale, vivendo di offerte.

Proprio per il dettato, fedele alle parole di Baba Ce-sare, il lettore ha l'impressione di intavolare un veroe proprio dialogo, di esesre seduto davanti a que-sto stravagante personaggio, rapito dai usoi innu-merevoli aneddoti.Un libro per riflettere.

AAAA PPPP iiii eeee dddd iiii NNNN UUUU DDDD IIII ssss uuuu llll llll aaaa TTTT EEEE RRRR ����di FOLCO TERZANI

U� LIBRO, U� CAMI�O, U� COG�AC (O U�ATISA�A, ...VA BE�E A�CHE U� SUCCO ACE)

Una storia per emozionarsi

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MELAGRANA: DELIZIA DI OCCHI E PALATOL'estate è stata calda,lunga,afosa e sofferta. Molti ne hanno parlato come di un'eccezione, un imbarbarimento del clima, un infierire della Natura contro di noi.Eppure non dovrebbe stupirci: non è la prima volta,ne' sarà l'ultima, in cui il clima fa capricci a nostro danno. Forse tutto ciò dovrebbe insegnarciqualcosaU Ma a qualcosa, forse, tutto questo caldo è stato utile: le mele-grane , frutto mediorientale per eccellenza, sono maturate a puntino ( semprechè ad esse non sia mancato un mi-nimo d'irrigazione,ovviamente). Melagrana, frutto bello di colori e sapori che ricordano terre e tempi lontani.Melagrana, frutto che non può mai mancare in una "Natura Morta", e che davvero non manca maiUtanto che alcunidi noi l'hanno prima conosciuto come protagonista di opere d'arte e poi come frutto vero e proprio. Melagrana, cita-zione vetero-testamentaria e protagonista da millenni di ricette da califfi. Quando le Crociate portarono all'Occidenteimbarbarito le conoscenze, le tecniche, le raffinatezze del mondo Islamico, da esso ci vennero anche golose prepa-razioni condite da "nuove" spezie. Proprio nuove non erano,poiché alcune di esse già le troviamo in uso in epocaclassica o tardoantica : ma poi erano divenute troppo difficilmente importabili, oppure il nostro palato "continentale"non le gustava più, o erano per noi troppo costose. Ma il nuovo millennio,quello che si apre con le Crociate, potrà re-cuperare il tempo perduto anche a tavola con preparazioni come questa: la Romània di pollo. Al-Rumàn è,infatti, ilnome arabo per la melagranaU

DOSI PER 4 PERSONE: 1 pollo di circa 1 chilo 2 opp.3 melegrane mature,3 cipolle bianche medie 3 cucchiai di lardo macinato (chiaramente QUESTO ingrediente noncompare nella ricetta Islamica!)1 cucchiaio da tavola colmo con un 1 pizzico di ognuna delle se-guenti spezie macinate:PEPE NERO,NOCE MOSCATA,CHIODI di GAROFANO,CANNELLA,CARDAMOMO e CORIANDOLO1 cucchiaio colmo di AMIDO DI FRUMENTO (evitate quello di mais o lafecola di patate che, nel secolo XII°,non erano ancora conosciuti in Occi-dente) Spezzate il pollo in 4/6 pezzi,se necessario fiammeggiatelo : fate appas-sire le cipolle nel lardo, poi unite il pollo e lasciatecelo cuocere a fuocominimo. A parte, spremete le melegrane tagliandole a metà ed usando uncomune spremiagrumi: filtrate il sugo, mettetelo in una terrina ed incorpo-ratevi l'amido e le spezie,ben mescolando. Aggiungete il tutto al fondo di cottura appena il pollo è pronto,mescolate,lasciate addensare, e ervite. Se volte essere ancor più raffinati, potete servire il pollo senza intingolo, mettendo que-st'ultimo in una bella salsiera a centro tavola, e ogni commensale potrà servirsene a piacere

di giovanna motta

MMeellaaggrraannaa ddeelliizziiaaddii oocccchhii ee ppaallaattoo

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Se dovessi cercare una parola che sostituisce"musica" potrei pensare soltanto a Venezia.

Friedrich Nietzsche

Il compito attuale dell'arte è di introdurre ilcaos nell'ordine.

Theodor Adorno

AAFFOORRIISSMMII EE SSOORRRRIISSIIppaarrllaarree dd’’AArrttee mmiigglliioorraa ll ‘‘uummoorree

L'avvenire gli si presentava sotto forma di un appassionante rebus. In fondo è bello non sapere oggi

quello che accadrà domani.Giovanni Guareschi

Con i libri non ci sono convenevoli. Se trascorriamo la sera con loro è perché ne abbiamoveramente il desiderio.

Marcel Proust

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