legnaro, 28 marzo 2007 rivelatori per lo spazio dallir alluv emanuele pace dip. astronomia e scienza...
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Legnaro, 28 marzo 2007
RIVELATORI PER LO SPAZIO
dall’IR all’UV
Emanuele Pace
Dip. Astronomia e Scienza dello Spazio
Università di Firenze
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 2Legnaro, 28 marzo 2007
Detectors ideali per lo spazio
Very low noise
Radiation hardness
Solar blindness
Chemical inertness
High sensitivity REQUESTS
Large area
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 3Legnaro, 28 marzo 2007
Charge Coupled Devices (CCD)
CC
D d
i EIT
/SO
HO
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 4Legnaro, 28 marzo 2007
CCD structure & operation
Potential along this line shown in graph above.n p
Ele
ctri
c po
tent
ial
n p
Ele
ctri
c po
tent
ial
Region of maximum potential
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 5Legnaro, 28 marzo 2007
CCD – pixel
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 6Legnaro, 28 marzo 2007
pixe
l bo
unda
ry
Charge packetp-type silicon
n-type silicon
SiO2 Insulating layer
Electrode Structure
pixe
l bo
unda
ry
inco
min
gph
oton
s
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 7Legnaro, 28 marzo 2007
Misurare la carica elettrica
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 8Legnaro, 28 marzo 2007
OD
OS
RDRSW
Output Node Output
Transistor
Reset Transistor
SummingWell
--end of serial register
Vout
CCD readout
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 9Legnaro, 28 marzo 2007
20mOutput Drain (OD)
Output Source (OS)
Gate of Output Transistor
Output Node
Reset Drain (RD)
Summing Well (SW)
Last few electrodes in Serial Register
OD
OS
RDRSW
Output Node
Substrate
Output Transistor
Reset Transistor
SummingWell
Serial Register Electrodes
CCD readout
R
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 10Legnaro, 28 marzo 2007
On-chip amplifierat end of the serial register
Cross section ofserial register
Image Area
Serial Register
CCD chip structure
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 11Legnaro, 28 marzo 2007
Connection pins
Gold bond wires
Bond pads
Silicon chip
Metal,ceramic or plastic packageImage area
Serial register
On-chip amplifier
CCD chip structure
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 12Legnaro, 28 marzo 2007
Wafer di CCD
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 13Legnaro, 28 marzo 2007
HST/ACS
Image courtesy of Ball Aerospace & Technologies Corp.
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 14Legnaro, 28 marzo 2007
HST/ACS
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 15Legnaro, 28 marzo 2007
SUBARU
Legnaro, 28 marzo 2007
PROBLEMI
• Fattori geometrici:
disassamento delle CCD,
presenza di gap insensibili alla radiazione tra una CCD e l’altra
• Perdita di uniformità nella risposta (ogni CCD ed amplificatore ha una propria risposta) aumento della complessità del circuito di acquisizione e del trattamento dati
• Cross-talk tra i vari amplificatori
Mosaici di CCD
Legnaro, 28 marzo 2007
Immagini mirror
immagine grezza immagine corretta
Immagine mirror
NOAO mosaic II (2kx4k x8CCD)at CTIO Blanco telescope
Cross-talk tra amplificatori
Legnaro, 28 marzo 2007 NOAO mosaic (2kx4k x8CCD) at KPNO telescope
M 33 Singola immagine Dithering di 5 immagini
con correzione dei “bad pixel”
Correzioni
Legnaro, 28 marzo 2007
DisassamentoVista ortogonale
al piano otticodifetti correggibili a
posteriori dopol’acquisizione
Gap corretti con “dithering”
corretto usando WCS(World Coord. System)
Fattori geometrici
Legnaro, 28 marzo 2007
Vista del piano ottico correzioni da effettuare
prima della messa in funzione del CCD
Spessore che deve essere minoredella profondità dicampo dell’ottica
Rif: “Performance of the CFH12K. A 12k by 8k mosaic camera for the CFHT prime focus” J-C Cuillandre
La necessità di correggere l’inclinazione dei CCD dipende dalla dimensione del pixel e dalla profondità di campo dell’ottica
Geometria: disassamento
Legnaro, 28 marzo 2007
Per la realizzazione di immagini astrometriche la presenza dei gap produce vuoti nell’immagine realizzata.
CCD mosaico con gap
NGC 3486
Dithering
Legnaro, 28 marzo 2007
Si risolve acquisendo più immagini dello stesso oggetto leggermente traslate l’una rispetto all’altra.
NGC 3486
Dithering
Legnaro, 28 marzo 2007
In questo modo possono essere mascherati altri problemi cosmetici quali pixel e colonne non funzionanti.(bad pixels mask)
NGC 3486
Rif: “The reduction of CCD mosaic data” F.G. Valdes – Automated Data Analysis in Astronomy
Dithering
Legnaro, 28 marzo 2007
KPNO mosaic 8kx8k (FLAT FIELD)
La correzione riguarda
1. guadagno2. electronic bias3. zero level exposure4. dark counts5. flat field
Rif: “The NOAO Mosaic data handling system”, D. Tody
Perdita di uniformità
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 25Legnaro, 28 marzo 2007
Sensibilità nel lontano UV
Il quantum yield aiuta
Ne = E (eV) / 3.65 eV
DEQE = Ne
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 26Legnaro, 28 marzo 2007
Sensibilità nel lontano UV
• Back illumination• Wafer thinning• Ion implantation• Laser annealing
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 27Legnaro, 28 marzo 2007
CCD – efficienza quantica
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 28Legnaro, 28 marzo 2007
CCD – risposta spettrale
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 29Legnaro, 28 marzo 2007
-dopingTecnica messa a punto al JPL/USA – California Institute of Technology
I dispositivi sono modificati con pochi strati atomici di boro depositati mediante molecular beam epitaxy (MBE)
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 30Legnaro, 28 marzo 2007
-doped CCD – efficienza quantica
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 31Legnaro, 28 marzo 2007
E2V Low Light Level CCDRiduce o elimina il CCD read-out noise
L3 CCD
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 32Legnaro, 28 marzo 2007
Image Area Image Area(Architecture unchanged)
Serial register Serial register{Gain register
On-ChipAmplifier
On-ChipAmplifier
The Gain Register can be added to any existing design
Conventional CCD LLLCCD
L3 CCD – architettura del gain register
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 33Legnaro, 28 marzo 2007
Edg
e of
Sil
icon
Image Area
Serial Register
Read Out Amplifier
Bu
s w
ires
Registro seriale del CCD
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 34Legnaro, 28 marzo 2007
Pote
ntia
l Ene
rgy
Gain electrode
Principio del gain register
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 35Legnaro, 28 marzo 2007
Pote
ntia
l Ene
rgy
Gain electrode
Principio del gain register
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 36Legnaro, 28 marzo 2007
Pote
ntia
l Ene
rgy
Gain per stage is <1.015, however the number of stages is high so the total gain can easily exceed
10,000
Principio del gain register
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 37Legnaro, 28 marzo 2007
Gain Sensitivity of CCD65
1
10
100
1000
10000
20 25 30 35 40
Clock High Voltage
Gai
n
Readout Noise of CCD65
0.01
0.1
1
10
100
20 25 30 35 40
Clock High Voltage
Equi
vale
nt n
oise
el
ectr
ons
RM
S
L3 CCD - performance
Signal Level
SN
R
Conventional CCD
LLLCCD
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 38Legnaro, 28 marzo 2007
Dark current
• Corrente di perdita dei fotorivelatori, i.e., la corrente non indotta da fotogenerazione
• Limita la dinamica dei fotorivelatori:– Riduce l’ampiezza del segnale– Introduce un rumore (shot) non eliminabile con densità spettrale– Può variare molto da punto a punto in un rivelatore d’immagini
causando il fixed pattern noise
• Cresce con la temperatura, poiché la concentrazione di portatori intrinseci aumenta in modo proporzionale a
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 39Legnaro, 28 marzo 2007
Rumore termico
• Generato dal moto degli elettroni indotto dalla temperatura in regioni resistive
• ha valor medio nullo, banda spettrale larga e piatta, distribuzione gaussiana dei valori
e densità spettrale
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 40Legnaro, 28 marzo 2007
Raffreddare….
• La corrente di buio e il rumore termico dipendono fortemente dalla temperatura
• Per ridurne il contributo è necessario e sufficiente raffreddare il sensore.
• La temperatura di raffreddamento dipende dalle caratteristiche strutturali ed elettriche del rivelatore
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 41Legnaro, 28 marzo 2007
Raffreddamento
Passivo
Radiatori. Pannelli esterni che irraggiano secondo la legge di Stefan
Liquidi criogenici. Dewars contenenti elio liquido o neon solido
Attivo
TEC. Thermo-Electric Coolers basati su effetto Peltier
Stirling cycle. Criogeneratori che usano elio o azoto gas per liquefarlo
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 42Legnaro, 28 marzo 2007
Schermi termici
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 43Legnaro, 28 marzo 2007
Alcuni esempi di missione
Mission Cooler TempHeat
lift Mass Lifetime
UARS/ISAMS 2 x Stirling 80 K 0.5 W 5 kg 3 years
IRAS Helium cryogen 4 K N/A 70 kg 300 days
STS/BETSE Sorption 10 K 100 mW 10 mins
Cassini/CIRS Radiator 80 K 200 mW 2.5 kg Unlimited
EOS/AIRS 2 x Pulse tube 55 K 1.63 W 35 kg 50,000 hrs
HST/NICMOS Rev. Brayton 65 K 8 W 2 years
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 44Legnaro, 28 marzo 2007
Danno da radiazione
Radiation damage
Degrado elettronica
Displacement
Dose accumulata
Dielectric charging
Single event effect
Degrado delle celle solari
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 45Legnaro, 28 marzo 2007
Displacement
• Non-ionising energy loss (NIEL) include gli effetti del danneggiamento di eventi nucleari elastici o non elastici
• Charge Transfer Efficiency (CTE) misura l’efficienza di trasferimento di un pacchetto di carica nei rivelatori
Si ha quando particelle penetrano nei materiali causando danni al reticolo cristallino. Si generano stati energetici nella banda proibita che causano perdita di efficienza di elettronica e rivelatori oppure dark current.
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 46Legnaro, 28 marzo 2007
Effetti del displacement
La variazione di CTE attesa in orbita per un sensore, tipo un CCD, è calcolata come segue. Si definisce la costante di danneggiamento K(E) come:
dove Phi(E) è il flusso di particelle di energia E, e
Lo spettro differenziale dei protoni mediato su un orbita e attenuato da un dato schermo di alluminio è usato per calcolare l’ammontare del danno causato ad ogni energia del protone. Il danno totale segue dall’integrazione del danno su tutto l’intervallo di energie:
CTE = K(E) (E)
K(E) = C NIEL(E)
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 47Legnaro, 28 marzo 2007
Single Event Effect (SEE)
Il SEE risulta dall’azione di una singola particella energetica
SEE
Single event burnout
SEB
(hard failure)
Single event upset
SEU
(soft error)
Single event latchup
SEL
(soft or hard error)
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 48Legnaro, 28 marzo 2007
SEU
• Provocano errori transienti non distruttivi. Un reset o una riscrittura del componente (memorie) riattivano la normale funzionalità.
• Un SEU appare tipicamente come un impulso transiente nella circuiteria di supporto o logica, o come un ‘bit flip’ nelle celle di memoria o nei registri.
• Un SEU grave si definisce ‘single-event functional interrupt’ (SEFI). Blocca le normali operazioni e richiede un reset di potenza per recuperare le normali funzioni operative.
Definito dalla NASA
“radiation-induced errors in micro-electronic circuits caused when charged particles…lose energy by ionizing the medium through which they pass, leaving behind a wake of electron-hole pairs.”
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 49Legnaro, 28 marzo 2007
Effetto di SEU protonici
• Ionizzare• Provocare ‘spallazione’
I protoni possono
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 50Legnaro, 28 marzo 2007
SEL
• Condizione che genera il malfunzionamento di un dispositivo a causa di una elevata corrente indotta da un singolo evento.
• I SEL sono potenzialmente distruttivi e causa di danni permanenti
• La condizione ‘latched’ può distruggere il dispositivo, ridurre la tensione sul bus, o danneggiare il power supply.
• Un SEL può essere rimosso da un power off-on or power strobing del dispositivo. Se la potenza non viene rimossa rapidamente, può accadere un danno irreversibile dovuto a eccesso di riscaldamento, o rottura delle metallizzazioni o dei bonding.
• Il SEL dipende fortemente dalla temperatura: la soglia di latchup decresce ad alta temperatura e la sezione d’urto cresce.
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 51Legnaro, 28 marzo 2007
SEB
• Condizione che può causare la distruzione del dispositivo a seguito di un’elevata corrente che attraversa un transistor di potenza
• Un SEB causa la rottura del dispositivo
• Il SEB include
• Bruciatura di un power MOSFET,
• Rottura di un gate
• Bits congelati
• Rumore nei CCDs
• Un SEB può essere triggerato in un power MOSFET in stato OFF (alta tensione di drain-source) quando uno ione pesante passando deposita una carica sufficiente ad attivare il dispositivo.
• La suscettibilità ai SEB decresce al crescere della temperatura.
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 52Legnaro, 28 marzo 2007
Detectors ideali per lo spazio
Very low noise
Radiation hardness
Solar blindness
Chemical inertness
High sensitivity REQUESTS
Large area
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 53Legnaro, 28 marzo 2007
CMOS - APS
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 54Legnaro, 28 marzo 2007
Limiti dei CMOS - APS
• Formati ancora ridotti rispetto ai CCD
• Readout noise elevato
• Bassa efficienza quantica (< 50%)
• Basso filling factor (circa 50%)
• Limitato range dinamico (12 bits in analog mode)
• Range spettrale limitato al visibile
Ref. N. Waltham, RAL, UK
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 55Legnaro, 28 marzo 2007
CMOS APS back illuminated @ RAL
Sviluppo di rivelatori CMOS UV sensitive and rad hard
4k x 3k CMOS APS (sinistra) e la versione back-thinned
(destra).
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 56Legnaro, 28 marzo 2007
SOLAR ORBITER
Lancio: maggio 2015
Orbita: Ellittica intorno al Sole con inclinazione crescente fino ad un massimo di 35° rispetto all’equatore solare.
Obiettivi: fare immagini ad altissima risoluzione e misure in-situ ravvicinate
La missione: avvicinandosi a 45 raggi solari, il Solar Orbiter esaminerà l’atmosfera solare con risoluzione spaziale di circa 100 km per pixel. Sul lungo periodo, il Solar Orbiter invierà immagini e dati sulle regioni polari e 3D del globo.
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 57Legnaro, 28 marzo 2007
MCP – principio di funzionamento
Micro-tubo (diam. Tip. 10 m)
Vetro piombato
Alimentazione di 1 kV ai capi
Efficienza typ. < 10%
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 58Legnaro, 28 marzo 2007
MCP – struttura
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 59Legnaro, 28 marzo 2007
MCP
Optical readout Electrons readout
Discrete anodes Continuous position sensors
multianodes
CODACON
MAMA
Charge divisionSignal timing
(Delay lines)
Resistive anodes
W&S
Vernier
Cross Strip
DDL
XDL
MCP readout overview
MCP+phosphor screen+imaging sensor
Best spatial resolution
High GDR (> MHz)
Limited LDR ≤ 100 ct/s
(XMM OM, SWIFT UVOT, ASTROSAT UVIT, …)
HST STIS
Low GDR (~10 KHz)
FUSE
GDR ~1 MHz
SOHO, IMAGE, COS, CHIPS, GALEX
Warning: geometric distortions, count rate dependent
Warning: FEE complex, need ASICs
GDR < 200 KHz
Courtesy of Michela Uslenghi, IASF Milano
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 60Legnaro, 28 marzo 2007
Fotocatodi
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 61Legnaro, 28 marzo 2007
Anodi
Wedge and strips
Delay lines
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 62Legnaro, 28 marzo 2007
MCP e anodi di lettura
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 63Legnaro, 28 marzo 2007
MCP e anodi: montaggio
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 64Legnaro, 28 marzo 2007
ICCD – principio di funzionamento
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 65Legnaro, 28 marzo 2007
Intensified CCD
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 66Legnaro, 28 marzo 2007
MCP: vantaggi
1. Lavora in photon counting mode; il “readout noise” è virtualmente nullo
2. Low background noise: dark counts < 5 counts/cm2s @20°C nell’NUV, assumendo un pixel quadrato di15 m si hanno < 1.110-5 counts/pixels
3. Queste caratteristiche non si degradano con il radiation damage
4. Lunghe tempi di osservazione di oggetti deboli senza interruzione (don’t need multiple exposures for cosmic ray rejection)
5. Photon time tag mode, risoluzione temporale al s (dipende dal sistema di readout)
6. Disponibili solar blind photocathodes e non servono filtri per i red-leaks. Inoltre, è possibile fare misure senza filtri fotometrici, usando le bande definite dai fotocatodi
7. Non richiede sistemi di raffreddamento
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 67Legnaro, 28 marzo 2007
DLL/MCP ALICE Detector Assembly
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 68Legnaro, 28 marzo 2007
GALEX
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 69Legnaro, 28 marzo 2007
FUSE
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 70Legnaro, 28 marzo 2007
Indagare sulle possibili
alternative Wide bandgap
materials
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 71Legnaro, 28 marzo 2007
GaN / AlGaN
E. Monroy, F. Calle, J. L. Pau, and E. MuñozDpto. Ingeniería Electrónica, Univ. Politécnica de Madrid, SpainF. Omnès, B. Beaumont, and P. GibartCRHEA-CNRS, Valbonne, France
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 72Legnaro, 28 marzo 2007
SiC
128 x 128 pixel array pixel size of 25 µm x 25 µm
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 73Legnaro, 28 marzo 2007
Diamond
Eg = 5.5 eV dark current < 1 pA
visible rejection (ratio 10-7) high XUV sensitivity
Highly radiation hard Chemical inert Mechanically robust High electric charge mobility = fast response time Low dielectric constant = low capacitance
Appealing materials for XUV photon detection.
The main properties are hereafter summarized :
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 74Legnaro, 28 marzo 2007
Why diamond
Low young'smodulus
Low young'smodulus
Small band gap
Small band gap
Reactive surface
Reactive surface
Weak BondingWeak Bonding
Difficult to thinDifficult to thin
Dark current
Dark current
Unstable UV response
Unstable UV response
Bulk radiation damage
Bulk radiation damage
Visible lightresponse
Visible lightresponse
ShieldingShielding
HybridHybrid
More opticsMore optics
Phosphor, coating
Phosphor, coating
Back supportBack support
CoolingCooling
Magnetictorque on spacecraft
Magnetictorque on spacecraft
Severe cleanliness
Requirements
Severe cleanliness
Requirements
Power hungryPower hungry
Heavy Heavy
Vibrationproblems
Vibrationproblems
MATERIALPROPERTY
IMAGER PROBLEM
SYSTEM SOLUTION
SYSTEMPENALTY
SPACE SYSTEM IMPROVEMENTSPACE SYSTEM IMPROVEMENT
Higher performances
No cooling
Less optics & no filters
No coatings
No radiation shielding
Mechanical hardness
Low power
Light system
Long durability
Clean environment
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 75Legnaro, 28 marzo 2007
Diamond detectors
hν
Coplanar geometry
hν
Transverse geometry
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 76Legnaro, 28 marzo 2007
Detector technology
Diamond layer
Interdigitated electrodes
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 77Legnaro, 28 marzo 2007
Dark current
-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5-200
-100
0
100
200
scCVD
Electric Field (V/ m)
Cur
rent
(fA
)
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 78Legnaro, 28 marzo 2007
Tempi di risposta
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 79Legnaro, 28 marzo 2007
Tempi di risposta
-10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110
1E-10
1E-9
1E-8
fall time200ms
rise time130 ms
rise time170 ms
Cor
rent
e (n
A)
Tempo (s)
Transitori @ 10keV (@ 1.37E12 ph/s)
rise time222ms
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 80Legnaro, 28 marzo 2007
Electro-optical performance
200 400 600 800 10001E-8
1E-7
1E-6
1E-5
1E-4
1E-3
0,01
0,1
1
10
100
E = 2.8 V/m
UV/VIS > 108
Ext
erna
l qua
ntum
effi
cien
cy
Wavelength (nm)
E. Pace et al., Diam. Rel. Mater. 9 (2000) 987-993. pCVD
GL
E
q
h
P
IEQE
ott
f
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 81Legnaro, 28 marzo 2007
Quantum efficiency
scCVDpCVD
140 160 180 200 220 240
0,1
1
10
100
EQ
E (
e- / ph
)
Wavelength (nm)
1.2 V / m
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 82Legnaro, 28 marzo 2007
Comparison
[1] Naletto, Pace et al, 1994
[2] Wilhelm et al.,1995
100 120 140 160 180 200 220 240 26010-8
10-7
10-6
10-5
10-4
10-3
10-2
10-1
100
101
102
103
EQE CVD Diamond EQE UV enhanced CCD EQE MCP + KBr
EQ
E (e
- / ph
)
Wavelength (nm)
[2]
[1]
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 83Legnaro, 28 marzo 2007
Minimum detectivity
= 210 nm ; EQE = 300
NEP = 5 x 10-11 erg s-1 cm-2nm-1
NEP
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 84Legnaro, 28 marzo 2007
Fluxes & Sensitivity
NEP = 5 x 10-11 erg s-1 cm-2nm-1
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 85Legnaro, 28 marzo 2007
Electronic structures
DM17
DP129
(8,4 ± 0,4) µm
(52,9 ±0,4) µm
(8,4 ± 0,4) µm
(6,8 ± 5) µm (18 ± 1) µm
(54 ± 1) µm
(15 ± 1)µm
250 µm
650 µm
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 86Legnaro, 28 marzo 2007
Prestazioni
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 87Legnaro, 28 marzo 2007
XUV spectral response
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 88Legnaro, 28 marzo 2007
Strutture MIS
AlAli-Diami-Diam
p-Diamp-Diam
HPHT DiamHPHT DiamSubstrateSubstrate
ElectricElectricconnectionconnection
100 200 300 400 500 600 700
0.0
3.0x10-12
6.0x10-12
Photo
Curr
ent (
A)
Time (s)
-50 V PC 160nm -50 V PC 210nm
0 100 200 300 400 500 600 700 800
0.0
1.0x10-12
2.0x10-12
Pho
toC
urre
nt (A)
Time (s)
-20V @160nm -20V @210nm
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 89Legnaro, 28 marzo 2007
Strutture a pixel su MIS
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 90Legnaro, 28 marzo 2007
Proposed devices
Incident radiation
E. Pace et al., ESA Proceedings, SP-493 (2001) 311-314.E. Pace et al., SPIE Proc. 4498 (2001) 121-130.
Diamond layer
Grounded Mesh
Back electrodes
E. Pace, Rivelatori per lo spazio dall'IR all'UV 91Legnaro, 28 marzo 2007
Conclusioni
• La rivelazione di fotoni nello spazio è dominata da dispositivi tipo CCD
• La tecnologia dei CCD si spinge verso:
– Low signal detection (L3 CCD)
– Mosaici
– Miniaturizzazione dell’elettronica di read-out
• La sensibilità nell’UV è molto bassa
• Uso di rivelatori alternativi: MCP o CMOS-APS
• Ricerca di dispositivi alternativi basati su materiali innovativi: GaN, SiC, diamante.
• Lo sviluppo è a livello di ricerca e si avviata la fase sperimentale su satelliti tecnologici