le ossa dell'arto superiore

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  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

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    134

    3 Arto superiore

    Scheletro dellarto superiore

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Cingoloscapolare

    Parte liberadellarto

    superiore

    Braccio

    Avambraccio

    Mano

    Polso,ossa carpali

    Regione metacarpale,metacarpali

    Dita della mano,falangi: prossimale media distale

    Clavicola

    Scapola

    Omero

    Radio

    Ulna

    Articolazioneacromioclavicolare

    Articolazionegleno-omerale

    Asse di rotazione del braccio

    Asse della diafisi omerale

    Asse della diafisi dellavambraccio

    Asse diagonaledellavambraccio

    Articolazionedel gomito

    Articolazioneomeroradiale

    Articolazioneomeroulnare

    Articolazioneradioulnareprossimale

    Articolazione radioulnare distale

    Articolazione radiocarpale

    Articolazione mediocarpale

    Articolazioni carpometacarpali

    Articolazioni metacarpofalangee

    Articolazioni interfalangee prossimali della mano

    Articolazioni interfalangee distali della mano

    Gomito

    170

    Fig. 3.8 Ossa e articolazioni dellarto superiore (destra);vedutaventrale.Braccio e avambraccio, analogamente a quanto avviene nellarto inferio-re, formano un angolo esterno di 170, suddiviso in due met dallassetrasversale dellarticolazione del gomito. La linea di connessione tra i

    punti medi delle teste dellomero e dellulna corrisponde allasse di ro-tazione del braccio. Attorno allasse diagonale dellavambraccio vieneeseguito il movimento di rotazione (pronazione/supinazione) del radiorispetto allulna.

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    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Cingolo scapolare

    Piano sagittale mediano

    Piano frontale

    Clavicola

    Articolazione

    acromioclavicolare

    Scapola

    Piano scapolare

    60

    Articolazione

    sternoclavicolare

    Sterno

    60

    60

    25

    25

    0

    40

    10

    0

    a

    b

    Fig. 3.10 a-b Ambito di mobilit del cingolo scapolare rispettoallarticolazione sternoclavicolare. (Secondo [1])

    Le due articolazioni clavicolari formano unarticolazione a sellache sicomporta come ununit funzionale, poich il cingolo scapolare collega-to allo scheletro del tronco solo nellarticolazione sternoclavicolare. Oltreal movimento in avanti e indietro (protrazione e retrazione), sono possibi-li anche un minimo abbassamento (depressione) e un sollevamento (ele-vazione) di notevole entit. La clavicola pu compiere una rotazione di 45attorno alla propria estremit sternale fissa. La mobilit del cingolo scapo-lare comporta un notevole incremento della mobilit dellarto superiore.

    Mobilit del cingolo scapolare:

    elevazione-depressione: 40- 0-10 protrazione-retrazione: 25- 0- 25

    Fig. 3.9 Cingolo scapolare (destra);veduta craniale.Il cingolo scapolare composto da clavicolae scapola. Le due ossa sono

    collegate attraverso larticolazione acromioclavicolare; attraverso larticola-zione sternoclavicolare la clavicola collegata allo scheletro del tronco.

    La clavicola forma un angolo di circa 60 sia con il piano sagittale media-no, sia con il piano scapolare. La scapola stessa si trova nel cosiddetto

    piano scapolare, formante un angolo di 60 rispetto al piano sagittalemediano.

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    3 Arto superiore

    Clavicola

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Estremit acromiale

    Corpo della clavicola

    Tubercolo conoideo

    Estremit sternale

    Estremit sternaleCorpo della clavicola

    Estremit acromiale

    Superficie acromiale

    Linea trapezoidea

    Tubercolo conoideo

    Forame nutritizio

    Solco succlavio

    Impronta del legamento costoclavicolare

    Superficie sternale

    Fig. 3.11 e Fig. 3.12 Clavicola (destra); vedute craniale (Fig. 3.11)e caudale (Fig. 3.12).Lattribuzione di una clavicola isolata a un lato del corpo spesso non semplice. Pu essere daiuto il fatto che lestremit sternale ha unastruttura piuttosto tozza, mentre lestremit acromiale pi appuntita.

    Inoltre sullo scheletro la convessit dellestremit sternale rivolta indirezione ventrale. Sulla faccia inferiore dellosso ci sono due apofisicaratteristiche, a cui sono fissati i due fasci del legamento coracoclavi-colare (Fig. 3.28). A livello mediale si trova il tubercolo conoideo;lateralmente ad esso si osserva la linea trapezoidea.

    3.11

    3.12

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    137

    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Scapola

    Angolo laterale

    Angoloacromiale

    Acromion

    Processo coracoideo

    Incisura della scapola

    Margine superiore

    Angolo superiore

    Fossasopraspinata

    Spinadella

    scapola

    Marginemediale

    Angolo inferiore

    Collo della scapola

    Margine laterale

    Cavitglenoidea

    Fossa sottospinata

    Acromion

    Tubercolo sopraglenoideo

    Processocoracoideo

    Cavit glenoidea

    Tubercolo sottoglenoideo

    Superficie costale

    Margine laterale

    Superficiedorsale

    Processo coracoideo

    Incisura della scapola

    Margine superiore

    Superficie costale

    Acromion

    Faccetta clavicolare

    Cavit glenoidea

    Collo della scapola

    Fossasottoscapolare

    Figg. 3.13-3.15 Scapola (destra);vedute dorsale (Fig. 3.13),laterale (Fig. 3.14) e ventrale (Fig. 3.15).

    La scapola un osso piatto dotato di tre lati e tre angoli. A livello dorsalesi trova una protrusione a forma di T, la spina della scapola, che rappresen-ta unimportante apofisi per i muscoli che ivi originano e si inseriscono.

    Il nervo soprascapolare passa attraverso lincisura della scapo-la, sopra cui decorre il legamento trasverso superiore della scapola(Fig. 3.28). In caso di ossificazione del legamento, si pu verificare

    una compressione del nervo con indebolimento dei muscoli da essoinnervati (sopraspinato e infraspinato), importanti per labduzione ela rotazione esterna dellarto superiore.

    Clinica

    3.13

    3.14

    3.15

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    3 Arto superiore

    Osso del braccio

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Testa dellomero

    Tubercolo minoreo piccola tuberosit

    Cresta del tubercolo minore

    Margine mediale

    Faccia anteromediale

    Fossa coronoidea

    Crestasopraepicondiloideamediale

    Epicondilo medialeo epitroclea

    Troclea dellomeroCondilo dellomero

    Solco intertubercolare

    Tubercolo maggioreo grande tuberosit

    Cresta del tubercolo maggiore

    Tuberosit deltoidea

    Margine laterale

    Faccia anterolaterale

    Cresta sopraepicondiloidealaterale

    Fossa radiale

    Epicondilo laterale

    Testa dellomero

    Collo chirurgico

    Collo anatomico

    Corpo dellomero

    Fig. 3.16 Omero (destra);veduta ventrale.La testa dellomero forma con lasse della diafisi (corpo) un angolo di150-180 (angolo cervicodiafisario). Inoltre la testa presenta una re-

    trotorsionedi 15-30 e una rotazione posteriore rispetto allasse checongiunge i condili distali. Nellarea prossimale della diafisi si trovanolateralmente il tubercolo maggiore e medialmente il tubercolo minore.

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    139

    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Osso del braccio

    Tubercolomaggiore

    Troclea dellomero

    Collo anatomico

    Solco radiale

    Faccia posteriore

    Fossa olecranica

    Solco del nervo ulnare

    Collo chirurgico

    1

    2

    3

    Tubercolomaggiore

    Tubercolo minore

    Collo anatomico

    Testa dellomero

    Solco intertubercolare

    Fig. 3.17 e Fig. 3.18 Omero (destra);vedute dorsale (Fig. 3.17)e prossimale (Fig. 3.18).Dorsalmente si avvolge a spirale attorno al corpo dellomero il solcoradiale, nel quale decorre il nervo omonimo. Sul lato posteriore dellepi-

    condilo mediale, nel solco del nervo ulnaresi trova il nervo ulnare, chepu andare incontro a irritazione di origine meccanica producendo pare-stesie.

    Le fratture dellomero in caso di caduta sono relativamente frequenti.Nelle fratture prossimalipossono verificarsi lesioni dei vasi sangui-gni irroratori(arterie circonflesse anteriore e posteriore dellomero)e del nervo ascellare (p. 200), che decorrono attorno allomero.Nelle fratture della diafisi omeraleo durante il trattamento chirurgi-co di questo tipo di fratture, pu essere lesionato il nervo radiale epu presentarsi il quadro clinico di una paralisi da lesione del nervo

    radiale(p. 203). In questo punto il danno pu essere provocatoanche dalla pressione (lesione da panchina, con riferimento al fat-to di tenere il braccio ciondolante a cavallo del bordo, N.d.C). Lefrat-ture distali possono determinare una lesione del nervo ulnarenellomonimo solco (p. 207). Dato che il nervo molto esposto inquesto punto, quelle del nervo ulnare sono le lesioni nervose pifrequenti nellarto superiore.

    Inserzioni tendinee:1 sopraspinato2 infraspinato

    3 piccolo rotondo

    Clinica

    3.17

    3.18

  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

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    140

    3 Arto superiore

    Ulna

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Incisura trocleare

    Incisura radialeProcessocoronoideo

    Tuberosit dellulna

    Forame nutritizio

    Superficie anteriore

    Margine interosseo

    Circonferenzaarticolare Testa dellulna

    Processo stiloideo dellulna

    Processocoronoideo

    Corpo dellulna

    Margineposteriore

    Superficiemediale

    Superficieposteriore

    Olecrano

    OlecranoIncisura trocleare

    Processocoronoideo

    Incisuraradiale

    Tuberosit dellulnaCresta del supinatore

    Margine interosseo

    Superficie posteriore

    Circonferenzaarticolare

    Processo stiloideodellulna

    Testa dellulna

    Figg. 3.19-3.21 Ulna (destra);vedute ventrale (Fig. 3.19), dorsale(Fig. 3.20) e radiale (Fig. 3.21).

    Per attribuire unulna isolata a un lato del corpo, ci si pu orientare basan-dosi sulla posizione dellincisura radiale, che rivolta in direzione laterale.

    3.19

    3.20

    3.21

  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

    8/22

    141

    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Radio

    Testa del radio,circonferenza articolare

    Collo del radio

    Tuberosit radiale

    Forame nutritizio

    Margine interosseo

    Margine anteriore

    Superficie anteriore

    Processo stiloideodel radio

    Circonferenzaarticolare

    Fossetta articolare

    Testadel radio

    Collodel radio

    Corpodel radio

    Margine interosseo

    Margine posteriore

    Superficielaterale

    Superficie posteriore

    Tubercolo dorsale *

    Testa del radio,circonferenza articolare

    Collo del radio

    Tuberosit radiale

    Superficie anteriore

    Margine interosseo

    Corpo del radio

    Superficie posteriore

    Incisura ulnare

    Superficie articolarecarpale

    Processo stiloideodel radio

    Figg. 3.22-3.24 Radio (destra); vedute ventrale (Fig. 3.22), dorsale(Fig. 3.23) e ulnare (Fig. 3.24).

    Nellassegnare un radio isolato a un lato del corpo, possibile lorientamen-to in base alla posizione del processo stiloideo del radio, che guarda in dire-zione laterale. Lincisura invece orientata in direzione ulnare.

    * Solchi e creste ossee per i tendini degli estensori

    3.22

    3.23

    3.24

  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

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    142

    3 Arto superiore

    Scheletro della mano

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Radio

    Semilunare

    Scafoide

    Capitato

    Trapezio

    Trapezoide

    Ossa sesamoidi

    Falange prossimale

    Osso sesamoide

    Falange distale

    Corpo della falange

    Testa della falange

    Base della falange

    Tubercolo della falange distale

    Ulna

    Osso piramidale

    Pisiforme Ossa del carpo

    Uncinato,uncino delluncinato

    Ossa metacarpali1-5

    Osso sesamoide

    Falangi

    Fig. 3.25 Scheletro della mano (destra);veduta palmare.La mano si divide in carpo (con relative ossa), metacarpo (con ossametacarpali) e dita. Le dita sono composte dalle falangi. Le ossa del

    carpo formano il solco del carpo, il quale rappresenta il fondo del tunnelcarpale (Fig. 3.125). Esso viene delimitato a livello radiale dallo scafoi-de e dal trapezio, e a livello ulnare dal pisiforme e dalluncinato.

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    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Scheletro della mano

    Ulna

    Semilunare

    Pisiforme

    Ossopiramidale

    Radio

    Uncinato

    Scafoide

    Trapezio

    Trapezoide

    Capitato

    Falangeprossimale

    Falange media

    Falange distale

    Tubercolo della falange distale

    Fig. 3.26 Scheletro della mano (destra);veduta dorsale.Il carpo composto da una serie di ossa prossimale e una serie di ossadistale. Nella serie prossimale si trovano, dal lato radiale a quello ulnare,lo scafoide, il semilunare e il piramidale. Questultimo adiacente al

    pisiforme, che un osso sesamoide; esso infatti incluso nel tendinedel flessore ulnare del carpo. La serie distale formata da trapezio,trapezoide, capitato (o grande osso) e uncinato.

  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

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    144

    3 Arto superiore

    Articolazioni clavicolari

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Clavicola Disco articolare

    Legamentointerclavicolare

    Legamento

    costoclavicolare

    Legamentosternoclavicolare anteriore

    Manubrio dello sterno

    Cartilaginedella 1 costa

    Capsula articolare

    Fig. 3.27 Articolazione sternoclavicolare;veduta ventraledi entrambe le articolazioni.Larticolazione sternoclavicolare lunica articolazione dellarto superiorecon lo scheletro del tronco. La cavit articolare dello sterno e la testaarticolare della clavicola sono separate da un disco fibrocartilagineo cheha la funzione di bilanciare la forza di trazione dei movimenti laterali.

    Lapparato legamentoso, molto stabile, composto dai legamenti ster-noclavicolari anteriore e posteriore tra i due elementi scheletrici sul latoanteriore e posteriore, e da un legamento interclavicolare che collega alivello craniale le due clavicole. Dalla cartilagine della 1a costa il legamen-to costoclavicolare decorre fino allestremit sternale della clavicola; ilmuscolo succlavio si estende verso lestremit acromiale della clavicola.

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    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Articolazioni clavicolari

    Articolazioneacromioclavicolare,

    legamentoacromioclavicolare

    Processocoracoideo

    Legamento coracoclavicolare,legamento conoide

    Legamento trasversosuperiore della scapola

    Legamento coracoclavicolare,legamento trapezoide

    Fig. 3.28 Articolazione acromioclavicolare (destra);vedutaventrale.Larticolazione acromioclavicolare lunione articolare tra clavicola e

    scapola. Anche in questarticolazione in genere presente un disco arti-

    colare fibrocartilagineo che suddivide parzialmente la cavit articolare.

    La capsula articolare rinforzata dal legamento acromioclavicolare. Per

    la stabilit dellarticolazione acromioclavicolare importante anche il le-gamento coracoclavicolare, composto da due legamenti indipendenti

    che collegano il processo coracoideo della scapola con la clavicola. Il le-

    gamento conoide si dirige, mediamente, verso il tubercolo conoideo. Il

    legamento trapezoide si inserisce lateralmente sulle facce inferiore e

    acromiale della clavicola lungo la linea trapezoidea (Fig. 3.12).

    Sebbene larticolazione sternoclavicolare sia protetta da uno stabileapparato legamentoso, sono relativamente frequenti, per esempio

    in caso di cadute, le lesionidellarticolazione acromioclavicolare,detta anche articolazione AC (Fig. 3.57).

    Clinica

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    13/22

    146

    3 Arto superiore

    Articolazione scapolo-omerale

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Omero

    Scapola

    Sopraspinato

    Legamento coraco-omerale

    (Recesso ascellare)

    Labbro glenoideo

    Cavit glenoidea

    Testa dellomero

    Bicipite brachiale,

    tendine del capo lungo

    Guaina tendinea intertubercolare

    Bicipite brachiale, tendine del capolungo

    Borsa subacromiale

    Acromion

    Faccetta clavicolare

    Legamento trapezoide

    Clavicola

    Legamento conoide

    Processo coracoideo

    Legamento coracoacromiale

    Labbro glenoideo

    Legamento acromioclavicolare

    Acromion

    Bicipite brachiale,tendine del capo lungo

    Cavit glenoidea

    Tricipite brachiale, capo lungo

    Legamentocoracoclavicolare

    Fig. 3.29 e Fig. 3.30 Articolazione scapolo-omerale (destra);sezione del piano scapolare, veduta ventrale (Fig. 3.29);esposizione della cavit articolare, veduta laterale (Fig. 3.30).La cavit glenoidea della scapola forma, insieme al labbro glenoideo,composto da fibre cartilaginee, la cavit articolare dellarticolazionescapolo-omerale. Si tratta di una classica articolaz ione sferoidale in cuila testa dellomero si articola con la fossa glenoidea della scapola. Lacapsula articolare nasce nel labbro glenoideo e include, nella porzionecraniale di questo, il tendine di origine del capo lungo del bicipite bra-chiale. Il capo lungo del bicipite nasce nel tubercolo sopraglenoideo e

    decorre attraverso larticolazione della spalla, mentre il capo lungo deltricipite origina al di fuori della capsula dal tubercolo sottoglenoideo.La capsula si inserisce nel collo anatomico dellomero, lasciando i tu-bercoli maggiore e minore fuori della capsula articolare. A livello cau-dale, la capsula articolare si estende a formare una piega (recessoascellare). La capsula articolare rinforzata, superiormente e anterior-mente, da vari legamenti (Fig. 3.31) e dai muscoli della cuffia deirotatori (Figg. 3.34 e 3.65). Il tetto della spalla composto dal pro-cesso coracoideo, dallacromion e dal legamento coracoacromiale, ilquale collega le due sporgenze ossee.

    3.29

    3.30

  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

    14/22

    147

    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Articolazione scapolo-omerale

    Articolazione acromioclavicolare,legamento acromioclavicolare

    Legamentocoracoacromiale

    Processo coracoideo

    Acromion

    Legamentocoraco-omerale

    Sopraspinato, tendine Borsa sinoviale

    Legamentocoracoclavicolare,legamento conoide

    Incisura soprascapolare

    Legamento trasversosuperiore della scapola

    Borsa sottotendineadel sottoscapolare

    (Recesso ascellare)

    Sottoscapolare, tendine

    Bicipite brachiale,capo lungo

    Tubercolo maggiore

    Legamentocoracoclavicolare,legamento trapezoide

    Capsula articolareLegamentigleno-omerali: (superiore) (medio) (inferiore)

    Fig. 3.31 Articolazione scapolo-omerale (destra); veduta ventrale.La capsula articolare stabilizzata dai diversi legamenti e dai muscolidella cuffia dei rotatori. Il legamento coraco-omeralesi trova in sedecraniale e decorre dal processo coracoideo irradiandosi verso la facciaposteriore della capsula. I legamenti gleno-omeralisono compostida diversi fasci fibrosi e stabilizzano la parte anteriore della capsula.Dato che anche i muscoli della cuffia dei rotatori sirradiano in direzio-ne superiore, anteriore e posteriore nella capsula, questultima risulta

    pi debole e soggetta a lesioni nella sua parte inferiore. Il legamentocoracoacromialeforma il tetto della spalla insieme al processo cora-coideo e allacromion, al di fuori della capsula. Il tetto della spalla offreulteriore supporto per la fossa glenoidea, stabilizzando la testadellomero da sopra in caso di pressione sullarto poggiato. Gli ele-menti strutturali del tetto della spalla, inoltre, limitano il sollevamentodellarto sul piano orizzontale (elevazione), se nel contempo non vieneruotata la scapola.

    La cavit glenoidea dellarticolazione scapolo-omerale relativamen-te piccola. Per questo motivo, larticolazione ha una grande mobi-

    lit, ma anche soggetta a lesioni. Le lussazionidellarticolazionescapolo-omerale sono tra le lussazioni pi frequenti (p. 159).

    Clinica

  • 8/10/2019 le ossa dell'arto superiore

    15/22

    148

    3 Arto superiore

    Articolazione scapolo-omerale

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Tubercolomaggiore

    Legamento coraco-omerale

    Processo coracoideoLegamento trasverso superiore della scapola

    Spinadella scapola

    Capsula articolare

    9090

    180 170 Antiversione

    40

    40

    Retroversione

    AdduzioneAbduzione

    Elevazione

    00a b

    c

    Rotazione interna Rotazione esterna

    0

    60

    70

    100 90

    Fig. 3.33 a-c Mobilit dellarticolazione scapolo-omerale con e

    senza partecipazione delle articolazioni clavicolari. (Secondo [1])a, b Larticolazione scapolo-omerale unarticolazione sferoidale

    (enartrosi) con tre gradi di mobilit, la pi ampia tra tutte le artico-lazioni del corpo umano. La mobilit per abduzione e antiversioneviene limitata dal tetto della spalla quando i movimenti vengonoeseguiti solo nellambito dellarticolazione scapolo-omerale (lineesottili). In caso di movimenti combinati che coinvolgono le artico-lazioni scapolo-omerali e clavicolari (linee spesse), nei quali la sca-pola viene ruotata, la mobilit aumenta. allora possibile anchelelevazionedellarto superiore sul piano orizzontale. La rotazionedella scapola, resa possibile dallazione del dentato anteriore e del

    trapezio, avviene sin dallinizio del movimento di abduzione.c Per poter analizzare i movimenti di rotazione dellarticolazione del-la spalla (vedi oltre), lavambraccio, che pu essere consideratocome un indicatore, deve essere posizionato in flessione ad ango-lo retto rispetto al gomito. Con larto in estensione si rileva soprat-tutto la rotazione combinata dellarticolazione scapolo-omerale edellavambraccio.

    Mobilit della sola articolazione scapolo-omerale:

    abduzione-adduzione: 90-0-40 antiversione-retroversione: 90-0-40 rotazione esterna-rotazione interna: 60-0-70

    Mobilit dellarticolazione scapolo-omerale insieme

    alle articolazioni clavicolari:

    abduzione-adduzione: 180-0-40 antiversione-retroversione: 170-0-40 rotazione esterna-rotazione interna: 90-0-100

    Fig. 3.32 Articolazione scapolo-omerale (destra); veduta dorsale.

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    149

    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Articolazione scapolo-omerale

    Piccolo rotondo

    Infraspinato, tendine

    Tubercolo maggiore

    Acromion

    Borsa subacromiale

    Sopraspinato, tendine

    Sopraspinato

    Legamento coracoacromiale

    Processo coracoideo

    Legamento coraco-omerale

    Sottoscapolare, tendine

    Guaina tendinea intertubercolare

    Bicipite brachiale,tendine del capo lungo

    Sottoscapolare

    Fig. 3.34 Articolazione scapolo-omerale (destra); veduta laterale.Diversi muscoli contribuiscono alla stabilizzazione dellarticolazione sca-polo-omerale attraverso linserzione dei loro tendini nella capsula artico-lare. Questi muscoli, nel loro insieme, vengono denominati cuffia deirotatori: anteriormente si trova il sottoscapolare, superiormente il so-praspinato, mentre posteriormente si irradiano nella capsula infraspi-natoe piccolo rotondo. Pertanto, il lato inferiore rappresenta la partepi debole della capsula articolare.Nellarea dellarticolazione scapolo-omerale sono presenti diverse cavitsinoviali (borse). Alcune di esse comunicano con la capsula articolare e

    formano delle estensioni di questa. La borsa sottocoracoidea, che si tro-va sotto il processo coracoideo, comunica di solito con la borsa sottoten-dinea del sottoscapolare. Questultimo ricopre il tendine dinserzione ditale muscolo (Fig. 3.31) e si trova spesso in comunicazione con lacavit articolare (Fig. 3.64). La borsa subacromiale si trova invecesul tendine del sopraspinato ed collegata con la borsa sottodeltoi-dea. Queste due borse formano insieme la cosiddetta articolazionesottoacromiale accessoria. Tali borse consentono il movimento sen-za attrito della testa dellomero e dei tendini dei muscoli della cuffiadei rotatori sotto lacromion.

    Le modificazioni degenerative del tendine del sopraspinato sono fre-quenti. Il paziente presenta dolore al sollevamento del braccio. Incaso di abduzione compresa tra 60 e 120 si verifica la compressio-ne del tendine al di sotto del tetto della spalla (sindrome da impin-

    gement). Anche i depositi calcarei di natura degenerativa nellar-ticolazione accessoria sottoacromiale possono esitare in doloroselimitazioni della mobilit della spalla.

    Clinica

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    150

    3 Arto superiore

    Articolazione del gomito

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Epicondilo laterale

    Testadellomero

    Epicondilomediale

    Troclea

    dellomero

    Circonferenza

    articolare

    Collo del radio

    Tuberositradiale

    Incisura trocleare

    Processo coronoideo

    Tuberosit dellulna

    Incisura radiale

    Legamentocollateraleulnare

    Ulna

    Corda obliqua

    Capsula articolare,membrana fibrosa

    Legamentocollaterale radiale

    Legamento anularedel radio

    Collo del radio

    Bicipite brachiale,tendine

    Radio

    Omero

    Omero

    Radio

    Bicipite brachiale, tendine

    Borsa bicipitoradiale

    Epicondilomediale

    Olecrano

    Collo del radio

    Legamento anulare del radio

    Tuberosit dellulna Legamento collaterale ulnare(parte anteriore)

    Legamento collateraleulnare (parte posteriore)Ulna

    Epicondilolaterale

    Legamentoanulare del radio

    Collo del radio

    Olecrano

    Epicondilomediale

    Capsulaarticolare

    Omero

    Legamentocollateraleradiale

    Figg. 3.36-3.38 Articolazione del gomito (destra);vedute ventrale(Fig. 3.36), mediale (Fig. 3.37) e dorsale (Fig. 3.38).Larticolaz ione del gomito unarticolazione composita, in cui omero,radio e ulna si articolano tra loro in tre articolazioni parziali: articolazione omeroulnare:articolazione a cerniera in cui la troclea

    dellomero forma la testa articolare e lincisura trocleare dellulna for-ma la cavit articolare;

    articolazione omeroradiale:articolazione condiloidea in cui la testadellomero funge da testa articolare e la fossetta articolare del radiofunge da cavit articolare;

    articolazione radioulnare prossimale: articolazione trocoide incui la circonferenza articolare della testa del radio funge da testaarticolare e lincisura radiale dellulna funge da cavit articolare.

    La capsula articolare comprende le superfici articolari cartilaginee di tut-te e tre le ossa. La capsula rinforzata da un apparato legamentosoaccessorio. Due legamenti collaterali stabilizzano larticolazione delgomito a livello mediale e laterale. Medialmente il legamento collateraleulnare va dallepicondilo mediale dellomero al processo coronoideo(parte anteriore) e allolecrano (parte posteriore) dellulna. Il legamentocollaterale radiale nasce dalla faccia inferiore dellepicondilo laterale e siirradia nel legamento anularedel radio, che fissato ai lati anteriore eposteriore dellultima e avvolge la testa del radio. Il legamento anulareconsente movimenti guidati di rotazione a livello dellarticolazione ra-dioulnare prossimale.

    Fig. 3.35 Elementi ossei dellarticolazione del gomito; vedutaventrale. Le superfici articolari ricoperte da cartilagine ialina sonorappresentate in blu.

    3.36

    3.37 3.38

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    3

    Epicondilo mediale

    Olecrano

    Epicondilo laterale

    a

    *

    b

    Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Articolazione del gomito

    0

    0

    10

    150

    90 90

    90

    a b

    Fig. 3.40 a-b Triangolo di Hueter.In posizione di estensione dellarticolazione del gomito, gli epicondilidellomero e lolecrano si trovano su una stessa linea immaginaria seosservati da dietro (a). In posizione di flessione formano un triangoloequilatero (triangolo di Hueter, b). Le fratture ossee e le lussazioni pro-

    ducono deviazioni rispetto a tale orientamento triangolare degli epicon-dili; ci importante nella diagnostica radiografica.

    * Clin.: triangolo di Hueter

    Fig. 3.39 a-b Mobilit dellarticolazione del gomito. (Secondo [1])Larticolazione del gomito permette due movimenti distinti: movimenti acerniera tra omero e ulna e tra omero e radio, nonch movimenti di ro-tazione tra omero e radio e tra radio e ulna. Perci le articolazioni parzia-li si comportano, quando lavorano insieme, come unarticolazione acerniera rotante. Larticolaz ione omeroulnare risente in larga misuradella guida rappresentata dalla propria struttura ossea. Mentre la fles-sione viene limitata dalle parti molli rappresentate dai flessori del brac-cio, lestensione limitata dalla struttura ossea dellolecrano. Lassetrasversale del movimento dellarticolazione del gomito posizionatoentro la troclea dellomero (a).I movimenti rotatori vengono guidati dal legamento anulare del radio(b). La rotazione del radio attorno allulna non richiede soltanto movi-menti nellarticolazione radioulnare prossimale, ma anche quella distale.

    (Fig. 3.44). A partire dalla posizione neutra (0), in cui il pollice rivol-to verso lalto, il movimento rotatorio dellarticolazione radioulnare pudar luogo alla supinazione o alla pronazione dellavambraccio (in cui ilpalmo della mano, rispettivamente, rivolto verso lalto o verso il bas-so). Sebbene larticolazione omeroulnare sia, in base alla forma dellesuperfici articolari, unarticolazione sferoidale, multiassiale, essa difatto unarticolazione a cerniera dal punto di vista funzionale. Il legamen-to anulare, infatti, fissa saldamente il radio allulna, impedendo i movi-menti di abduzione e di adduzione.

    Mobilit dellarticolazione del gomito:

    estensione-flessione: 10-0-150 supinazione-pronazione: 90-0-90

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    3 Arto superiore

    Giunzioni delle ossa dellavambraccio

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Corda obliqua

    Articolazione radioulnareprossimale

    Membrana interossea

    dellavambraccio

    Ulna

    Capsula dellarticolazione

    radioulnare distale

    Incisura trocleareLegamento anulare del radio

    Circonferenzaarticolare

    Tendine del bicipite brachiale

    Radio

    Superficie articolare carpale

    Tuberosit

    del radio

    Processo

    stiloideo

    Articolazione radioulnareprossimale

    Legamentoanulare

    del radio

    Collo

    del radio

    Processo

    coronoideo

    Incisura

    trocleare

    Olecrano

    Articolazione radioulnare distale

    Disco articolare

    Testa dellulna

    Processo stiloideo

    dellulna

    Superficie articolare carpale

    Processo

    stiloideo

    del radio

    Fig. 3.43 Articolazione radioulnare prossimale (destra);vedutaprossimale ventrale.Larticolaz ione radioulnare prossimale unarticolazione trocoide facen-te parte dellarticolazione del gomito. Lasse articolare comune delle ar-ticolazioni radioulnari prossimale e distale lasse diagonale dellavam-braccio, che va dalla testa del radio alla testa dellulna.

    Fig. 3.44 Articolazione radioulnare distale (destra);veduta distaledorsale.Larticolazione radioulnare distale rientra nelle articolazioni trocoidi econfina con larticolazione prossimale della mano. formata dalla testadellulna e dallincisura ulnare del radio. La superficie articolare dellar-ticolazione prossimale della mano composta dalla superficie articola-re carpale del radio distale e dal disco articolare che connette larticola-zione radioulnare distale con le ossa carpali prossimali.

    Fig. 3.41 e Fig. 3.42 Connessioni tra le ossa dellavambraccio inposizione di supinazione (Fig. 3.41) e di pronazione (Fig. 3.42)(destra);veduta ventrale.Le ossa dellavambraccio sono collegate dalla spessa membrana inte-rossea dellavambraccio, i cui fasci di fibre collagene vanno prevalente-mente dal radio prossimale in direzione distale verso lulna. A livello

    prossimale, la membrana integrata dalla corda obliqua, che decorrecon orientamento opposto. Le immagini mostrano come il radio vengaportato attorno allulna durante il movimento rotatorio. In posizione disupinazione dellavambraccio, le due ossa si trovano parallele, mentrein posizione di pronazione sincrociano.

    3.41 3.42

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    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Articolazioni del carpo e del metacarpo

    Articolazioneradioulnare distale

    Legamento raggiato del carpo

    Articolazionecarpometacarpale del pollice

    Capitato

    Ossa sesamoidi

    Processo stiloideo dellulna

    Legamento ulnocarpale palmare

    Pisiforme

    Legamento pisouncinato

    Legamento pisometacarpale

    Legamento carpometacarpalepalmare

    Uncino delluncinato

    Legamenti metacarpalipalmari

    Legamenti palmariLegamenti metacarpali trasversi profondi

    Radio

    Processo stiloideo del radio

    Semilunare

    Legamento radiocarpale palmare

    Ulna

    Articolazione radioulnare distale

    Ulna

    Disco articolare

    Legamento collaterale ulnaredellarticolazione del polso

    Articolazione mediocarpale

    Uncinato

    Articolazioni carpometacarpali

    Legamenti metacarpali interossei

    RadioSemilunare

    Articolazione radiocarpale

    Capitato

    Scafoide

    Legamento collaterale radialedellarticolazione del polso

    Trapezoide

    Trapezio

    Articolazionecarpometacarpale del pollice

    1 metacarpale

    Piramidale

    Legamento intercarpaleinterosseo

    Fig. 3.46 Articolazioni del carpo e del metacarpo (destra);vedutapalmare; sezione parallela al dorso della mano.Oltre alle piccole articolazioni del carpo e del metacarpo, si annoveranole due articolazioni del polso. Larticolazione prossimale del polso (articolazione radiocarpica)

    collega le ossa dellavambraccio (cavit articolare) con la serie pros-simale delle ossa carpali (testa articolare) ed unarticolazione condi-loidea. Lulna separata dal piramidale mediante un disco articolare(Fig. 3.44).

    Nellarticolazione distale del polso(articolazione mediocarpica) leossa della serie prossimale e di quella distale del carpo si articolanoluna con laltra lungo una linea ondulata. Anche in questo caso sitratta di unarticolazione condiloidea.

    Le articolazioni carpometacarpali II-V tra ossa del carpo e delmetacarpo e le articolazioni intermetacarpali tra le basi delleossa metacarpali sono, per lo pi, artrodie che consentono una mo-bilit estremamente limitata. Larticolazione carpometacarpaledel pollice (a sella) invece molto mobile e, oltre a flessione edestensione, permette anche labduzione e ladduzione.

    Fig. 3.45 Articolazioni e legamenti della mano (destra);vedutapalmare.

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    3 Arto superiore

    0

    100

    80

    60

    60

    Estensionedorsale

    Flessionepalmare

    Passiva

    Attiva

    Attiva

    Passiva

    b

    Articolazioni del carpo e del metacarpo

    Superficie Sviluppo Scheletro Procedure di imaging

    Legamenti del carpo e del metacarpo

    Legamenti radiocarpali palmare edorsale e legamento ulnocarpalepalmare

    Legamenti collaterali radiale e ulnaredellarticolazione del polso: dai processistiloidei

    Legamenti intercarpali palmari, dorsalie interossei

    Legamento raggiato del carpo: fasciche nascono a stella dal capitato

    Legamento pisouncinato: prosecuzionedel tendine del flessore ulnare del carpoverso luncinato

    Legamento pisometacarpale:prosecuzione del tendine del flessoreulnare del carpo verso il 4oe 5ometacarpale

    Legamenti carpometacarpali palmarie dorsali

    Legamenti metacarpali palmari, dorsalie interossei

    Legamento collateraleulnare dellarticolazione

    del polso

    Legamento collaterale radialedellarticolazione del polso

    Radio

    Legamento radiocarpicodorsale

    Processo stiloideo del radio

    Scafoide

    Legamenti intercarpalidorsali

    Trapezoide

    Legamenticarpometacarpalidorsali

    Legamenti collaterali

    Ulna

    Processo stiloideo dellulna

    Legamenti intercarpalidorsali

    Osso piramidale

    Uncinato

    Capitato

    Legamentimetacarpali dorsali

    Articolazioni metacarpofalangee0

    3030

    aFig. 3.48 a-b Mobilit delle articolazioni della mano. (Secondo [1])Le articolazioni prossimali e distali del polso funzionano come articola-zioni condiloidee e partecipano nel loro insieme al movimento dellamano. Perci per entrambe le articolazioni possono essere indicati assidi movimento combinati che decorrono lungo il capitato. Labduzionedel radio e dellulna hanno luogo prevalentemente nellarticolazioneprossimale del polso, dove lasse combinato dorsopalmare del movi-mento decorre attraverso il centro del capitato (a).Alla flessione palmare partecipa innanzitutto larticolazione prossimale

    del polso, mentre lestensione dorsale avviene soprattutto nellarticola-zione distale. Lasse di movimento trasversale di questi movimenti de-corre, allo stesso modo, attraverso il centro del capitato. La maggiorparte delle altre articolazioni del carpo e del metacarpo costituita daanfiartrosi, la cui mobilit trascurabile. Larticolazione carpometacar-pale del pollice invece assai mobile e, oltre alla flessione e allesten-sione, permette anche i movimenti di abduzione e adduzione. Tali movi-menti possono essere combinati: movimenti circolari e opposizione delpollice, importanti per afferrare gli oggetti.

    Mobilit delle articolazioni della mano:

    abduzione ulnare-abduzione radiale: 30- 0-30 estensione dorsale-flessione palmare: 60-0-60

    Mobilit dellarticolazione carpometacarpale del pollice:

    estensione-flessione: 30-0-40 abduzione-adduzione: 10-0-40

    Fig. 3.47 Articolazioni e legamenti della mano (destra);vedutadorsale.

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    3Muscolatura Anatomia topografica Sezioni

    Articolazioni interfalangee delle dita della mano

    Articolazionemetacarpofalangea

    Falange prossimale

    Articolazioneinterfalangeaprossimale

    Metacarpale

    Falange distale

    Falange media

    Articolazioneinterfalangeadistale

    Legamentocollaterale

    Legamentipalmari

    Articolazioniinterfalangee

    Metacarpale

    Articolazionemetacarpofalangea

    Falange prossimale

    Legamentocollaterale

    Falange media

    Legamento collaterale

    Falange distale

    0

    0

    0

    30

    90

    100

    90

    a

    b

    c

    Fig. 3.51 a-c Mobilit delle articolazioni delle dita. (Secondo [1])Nelle articolazioni metacarpofalangee sono possibili i movimenti di fles-sione ed estensione, come pure labduzione radiale e quella ulnare. Larotazione possibile solo passivamente a dita estese. Larticolazioneprossimale del pollice consente invece solo movimenti a cerniera. Questovale anche per tutte le articolazioni interfalangee mediali e distali, in cui, apartire dalla posizione normale, pu essere eseguita solo la flessione.

    Mobilit delle articolazioni metacarpofalangee:

    estensione dorsale-flessione palmare: 30-0-90 abduzione ulnare-abduzione radiale: (20 -40)-0-(20-40)

    Mobilit delle articolazioni interfalangee prossimali:

    estensione dorsale-flessione palmare: 0-0-100

    Mobilit delle articolazioni interfalangee distali:

    estensione dorsale-flessione palmare: 0-0-90

    Fig. 3.50 Legamenti delle articolazioni delle dita (destra);vedutalaterale. Legamenti collaterali: mediale e laterale. Legamento palmare: ventrale. Legamento metacarpale trasverso profondo: congiunge i legamenti

    palmari con le articolazioni prossimali (Fig. 3.45).

    Fig. 3.49 Articolazioni delle dita (destra); veduta laterale; sezionesagittale.Si tratta delle articolazioni metacarpofalangee e interfalangee delle dita.Le articolazioni prossimalidelle dita (articolazioni metacarpofalangee)sono articolazioni condiloidee tra le parti distali delle ossa metacarpali ele basi delle falangi metacarpofalangee. Larticolazione prossimale delpollice invece unarticolazione trocleare.Nel caso delle articolazioni interfalangee della mano prossimali edistalitra le teste e le basi delle singole falangi, si tratta di articolazionitrocleari.

    Abbreviazionicomunemente utilizzate in ambito clinico: MF= articolazione metacarpofalangea IFP= articolazione interfalangea prossimale IFD= articolazione interfalangea distale

    Clinica