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La raccolta della documentazione delle attività didattiche è a cura della docente Napoli Referente lingua inglese Scuola Infanzia Arcobaleno.

Le attività vengono svolte in collaborazione con il team docenti.

The collection of the documentation of the educational activities is organized by the English language contact teacher Naples, Rainbow

Kindergarten school. The meetings carried out in collaboration with the teaching staff.

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http://icsallendepaderno.gov.it/listituto/erasmus-c-l-e-v-e-r-children-learn-english-very-easily-and-rejoyce/





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PORTFOLIO

SCUOLA

DELL’INFANZIA

ARCOBALENO Cassina Amata

Paderno Dugnano, Milano

Anno scolastico 2016/2017





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Risorse Umane del progetto

Dirigente Scolastico

Dott.ssa Antonella Caniato

Responsabile e Coordinatore del Progetto per la scuola dell’infanzia

Docente Elisabetta Zanoni

Referente Inglese per la scuola dell’Infanzia

Docente Teresa Napoli

Docenti del Team di lavoro scuola infanzia

Zanoni, Di Iacovo, Masi, Burga, Cabrini, Brancato, Napoli, Nici, Rebosio.

Nelle attività del progetto interverranno:

Studentessa proveniente dalla Georgia del progetto Educhange, dal 5 di ottobre

al 15 Novembre per 25 ore settimanali;

Insegnante di Madre lingua dall’Irlanda, da gennaio a maggio per 12,30 ore

settimanali.





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PREFAZIONE

Progetto ERASMUS PLUS C.L.E.V.E.R.

Il progetto Erasmus + è un progetto biennale finanziato dall’Europa per le scuole

dell’infanzia per favorire l’acquisizione della L2 fin dalla più tenera età. E’

scientificamente provato che le lingue straniere vengono acquisite dai piccoli molto più

velocemente di quanto possa avvenire in età scolare.

Esso andrà a confluire nel nostro più ampio progetto educativo didattico interculturale

finalizzato a promuovere una convivenza pacifica in una società odierna plurale e

complessa come quella odierna, in cui il dialogo e l’ascolto diventano prioritari nel

favorire una comunicazione incentrata alla condivisione di significati per poter

pianificare un futuro per le nuove generazioni. L’acquisizione di almeno una L.S.

diventa davvero un’esigenza per poter entrare in comunicazione con culture altre e

ampliare gli orizzonti per favorire nelle nuove generazioni fin dalla più tenera età una

forma mentis consapevole dell’altro e propenso da una parte alla collaborazione e

dall’altra ad una forma di competizione per ricercare sempre nuove strategie in vista

dell’efficacia e dell’efficienza. La partecipazione di questo progetto con altri otto

partners e la loro organizzazione del lavoro da svolgere è un esempio esplicativo di una

modalità lavorativa che richiede forte sinergia e alto livello empatico con le figure di

coordinamento e con il team di lavoro, affinché davvero si possa avviare nelle nostre

scuole un insegnamento della lingua degno di far acquisire le competenze richieste dai

nuovi ordinamenti.





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Obiettivi

Insegnare inglese nella scuola dell’infanzia utilizzando CLIL, giochi,

drammatizzazioni e ITC.

Utilizzare la lingua inglese durante le attività quotidiane, integrando il progetto nella

programmazione curricolare.

Implementare le conoscenze linguistiche degli insegnanti.

Condividere nuove metodologie e risorse didattiche con i partners.

Conoscere la cultura di altri paesi per imparare a rispettarle.

Coinvolgere i genitori in tutte le fasi del progetto.

Coinvolgere le autorità locali nella diffusione del progetto.

Metodologia

Essendo un progetto biennale che coinvolge la fascia d’età 4-6 anni ed essendo la nostra

scuola costituita da quattro sezioni eterogenee, si è deciso di lavorare per sottogruppi

omogenei di circa quindici bambini, che verranno coinvolti a giorni alterni a proposte

educative didattiche che tengano conto sia dell’obiettivo prescelto del progetto

Educhange sia delle tematiche inerenti all’ Erasmus+.

I bambini saranno coinvolte in attività motorie, artistiche, musicali per circa 45minuti,

durante le quali si cercherà di utilizzare tutti i canali comunicativi verbali e non verbali.





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Le attività si aprono con un rito iniziale dei saluti e un rito finale di arrivederci. La

rielaborazione finale è parte integrante dell’attività perché permette il processo di

acquisizione dell’autoconsapevolezza e l’abituazione al processo metacognitivo.

• La metodologia utilizzata per eccellenza è il CLIL ((Content and Language

Integrated Learning), che mira all’acquisizione della lingua in modo

spontaneo attraverso “l’immersione linguistica”. Le attività educative

inerenti al progetto di scuola “Un mondo senza Confini” vengono svolte in

L.S., tenendo ben presenti i temi da sviluppare del progetto Erasmus+. Il

CLIL è una metodologia di apprendimento della lingua dove l’aumento

dell’input linguistico è attuato attraverso l’integrazione di metodologie

innovative ( PBL, Problem-based learning, Education throught play, drama,

ITC; esse prevedono che il bambino sia attore protagonista della

costruzione del proprio sapere: l’apprendimento del contenuto diventa

l’obiettivo principale e l’acquisizione di maggiori competenze

comunicative in L2 una conseguenza.





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LA GIORNATA DELLE LINGUE EUROPEE

26/09/2016

Svolgimento della festa

Oggi, Lunedi 26 settembre 2016, i bambini della scuola infanzia Arcobaleno hanno

festeggiato la giornata europea delle lingue.

Con questa festa si avvia il nostro progetto biennale Erasmus + C.L.E.V.E.R.

2016/2018, dedicato alla fasce d’età 4-6 anni e che vede la partecipazione di altri otto

paesi partner europei: Spagna, Portogallo, Romania, Slovenia, Turchia, Lettonia e

Lituania.

A questo progetto è stato dedicato un apposito spazio che è possibile accedere dal

link d’istituto: www.icsallende.it in cui è possibile visionare anche la

documentazione video e fotografica dei bambini

Alle ore 9,30 i bambini di tutte le classi si sono ritrovate in salone a festeggiare le

diverse lingue europee, in particolare quelle degli altri otto. Prima di sventolare le

bandiere i bambini hanno cantato l’inno d’Italia e hanno concluso con un clamoroso

“CIAO” in italiano. Successivamente i bambini hanno salutato i paesi nelle diverse

lingue, conclusasi con l’accoglienza dei compagni più piccoli che sono arrivati alle

10 e che hanno partecipato al saluto delle bandiere.

Infine tre bambini per classe1 hanno partecipato alla videoconferenza conoscendo i

compagni delle altre scuole europee. La videoconferenza è durata circa tre quarti

d’ora e i bambini sono rimasti entusiasti dell’esperienza.

1 Poiché si prevedono parecchie videoconferenze i bambini coinvolti nel progetto parteciperanno tutti a rotazione.

http://www.icsallende.it/





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Figura 1. Conosciamo le bandiere dei paesi partner e come si saluta nella loro lingua

Figura 2. Allestiamo lo spazio per la documentazione





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Figura 3- Sventoliamo le bandiere per un clamoroso “Ciao” In tutte le lingue

Figura 4. Andiamo a sventolare le bandiere in giardino





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IL MOMENTO PIU’ ATTESO:

Attraverso la videoconferenza i bambini dei paesi partner si conoscono e si

salutano. Ogni paese ha preparato un canto o un ballo da far ascoltare/

vedere.

I nostri bambini hanno cantato l’Inno d’Italia e salutato in italiano, in

inglese e nelle nove lingue.

Figura 5.6. Salutiamo i nostri nuovi amici Europei attraverso la LIM





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PREPARAZIONE DELLA FESTA

19- 23 SETTEMBRE

Il progetto Erasmus Plus C.L.E.V.E.R. si inserisce appieno nel nostro progetto

interculturale “Un Mondo Senza Confini”, che è già partito lo scorso anno. I bambini

hanno già avuto modo di conoscere alcuni paesi dell’Europa.

Dopo aver spiegato loro che avremmo conosciuto altri bambini, siamo andati a

cercare sul tablet e su libri questi paesi. Siamo andati a conoscere alcune particolarità

salienti e abbiamo costruito le bandiere

Con l’aiuto delle TIC e dei libri abbiamo ricercato successivamente le scritte dei

saluti nelle diverse lingue, che hanno ricopiato e colorato.

Hanno preparato gli striscioni che sono stati affissi.

Tutti insieme abbiamo cercato di imparare i saluti nelle diverse lingue, ritrovandoci

insieme in giardino e ripassato l’inno d’Italia.





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Figura 6.7.Prepariamo lo striscione da affiggere in salone per allestire lo spazio della nostra documentazione-

Figura 8. Prepariamo le bandiere e le scritte dei paesi





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THE DAY OF EUROPEAN

LANGUAGES

09/26/2016

Today, Monday 26 September 2016, the children of kindergarten Rainbow celebrated

the European Day of Languages. With this festival will start our two-year project

Erasmus + C.L.E.V.E.R. 2016/2018, dedicated to the age groups 4-6 years and with

the participation of eight other European partners countries: Spain, Portugal, Romania,

Slovenia, Turkey, Latvia and Lithuania. To this project has been dedicated a special

space that can be accessed by the institutional link, www.icsallende.it where you can

also view the video and photographic documentation of children.

The party carrying

At 9:30 am the children of all classes came together in the living room to celebrate the

different European languages, in particular those of the other eight. Before waving the

flags, the children sang the anthem of Italy and concluded with a sensational "Ciao" in

Italian. Afterwards the children greeted the countries in the various languages, which

ended with the reception of smaller companions that arrived at 10 and participated in

the greeting of the flags.Finally, three children for the classroom attended the

videoconference knowing the companions of other European schools. The video

conference lasted about three quarters of an hour, and the kids were thrilled with this

experience.

http://www.icsallende.it/





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Preparation of the party

19- 23 September

The Erasmus Plus project C.L.E.V.E.R. falls fully in our intercultural project "A

World Without Borders", which has already started last year. The children have

lready got the opportunity to know some European countries.

After explaining to them that we could have met other children, we went to look on

the tablet and books these countries. We went to learn some important features and

we built the flags

With the help of ICT and the books we researched subsequently written about the

greetings in different languages, that the children have copied and colored.

They prepared the banners that were hung.

All together we have tried to learn greetings in different languages, finding ourselves

together in the garden and revised the anthem of Italy.





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LA RIELABORAZIONE DELLA GIORNATA DELLE

LINGUE EUROPEE

27/09/2016





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LA RIELABORAZIONE DELLA

VIDEO CONFERENZA

Premessa

Il gruppo dei bambini che ha seguito la conferenza viene riunito nuovamente il giorno

dopo (considerato che la video conferenza si era protratta fino alle 11,45, ora di

pranzo) per la rielaborazione: vengono chieste le loro impressioni, emozioni

dell’esperienza vissuta. Vengono poste una serie di domande stimolo per aiutare loro

a ricordare il momento anche con l’aiuto di video e fotografie scattate col tablet il

giorno precedente.

Conversazione

Insegn.: “ Chi ricorda cosa abbiamo fatto ieri?”.

C.: “Abbiamo visto i bambini degli altri paesi!”

S.: “Abbiamo sventolato le bandiere”

C.: “Poi mentre sventolavamo le bandiere abbiamo cantato l’Inno D’Italia”.

G.: “Abbiamo conosciuto i bambini degli altri paesi. Loro ci slutavano… anche loro

sventolavano le bandiere e ci salutavano”.

F.: “Abbiamo salutato in inglese, portoghese, albanese…”

V. “In spagnolese, albanese, …”

Insegn.: “Perché abbiamo salutato in queste lingue?”

C./D.: “Perché parlano….in diverse lingue!” : “ Non parlano l’italiano, è vero!”.





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J.: “Anche loro avevano le bandiere…alcune erano uguali alle nostre!”.

Insegn.: “Come mai erano uguali alle nostre?”.

G.: “Perché abbiamo fatto la festa dell’Inglese e delle altre lingue!”

S. “Anche la mia mamma non parla sempre l’italiano e parla lo spagnolo! ... La mia

nonna è del Perù!”.

M.: “Io mi sono divertita, perché anche loro hanno cantato!”.

A.: “Avevano messo la musica per ballare!”.

S.: “Poi tu dicevi Hello al signore che parlava!”

G.: “Anche noi dicevamo Hello e poi abbiamo detto anche Bye Bye, quando ce ne

siamo andati!”.

Insegn.: “Vi è piaciuto fare questa video conferenza?”:

G.: “Sì tantissimo, mi piacerebbe che i bambini vengono danoi qui a scuola!”.

S.: “Anche a me così giochiamo insieme!”.

G.: “Perché no li invitiamo qui e dormono qui?”.

C.: “Si ma devono prendere l’aereo perché non è vicino!”.

S.: “Io l’ho preso l’aereo quando sono andata dalla mia nonna in Perù!”.

C.: “Se loro non vengono qui, andiamo noi!”.

Jennifer: “Loro ci salutavano con la mano!”

L’attività si conclude con l’elaborazione grafica e la verbalizzazione del loro disegno,

che chi desidera può mostrare ai compagni quando siamo seduti in cerchio per il

momento dei saluti.





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Figura 9: “SIAMO NOI CHE GUARDIAMO I BABINI DEGLI ALTRI PAESI CHE CI SALUTANO”.

Figura 10: “SONO IO CHE SALUTO I BAMBINI: QUESTA E’ LA LIM: SONO I BAMBINI

DEGLI ALTRI PAESI CHE CI GUARDANO”.





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SALUTIAMO AFFETTUOSAMENTE L’ ARRIVO DI ANUKA

Il giorno 5 Ottobre scorso nella nostra scuola è arrivata una studentessa volontaria del

progetto Educhange. Insieme ai bambini si è deciso di farLe una sorpresa: una

calorosa accoglienza con dei saluti speciali un po' in inglese e un po' nella nostra

lingua per dirle grazie di essere con noi e farLe sentire tutto il nostro affetto.

Mentre i bambini si preparano con le loro insegnanti, la referente di inglese ha il

compito di accoglierla e presentarle la scuola. Le viene spiegato la pianificazione

oraria per poter conoscere un po' tutti i bambini e stare un numero equo di ore nelle

quattro sezioni.

I bambini dopo averla salutata con un caloroso “Hello and Welcome in our school”,

hanno cantato la canzone “Rainbow”, visto che ancora non conoscono bene quella dei

saluti e poi le hanno fatto ascoltare delle canzoni in italiano.

Successivamente Anuka dice ai bambini di chiamarla Any: tutti i suoi amici la

chiamano così.

Poiché Any ha portato ai bambini un video di dove abita e della sua famiglia,

decidiamo di divederci in due classi e di andare a vedere con la LIM la sua

presentazione di conoscenza.

Dopo mangiato con i bambini decidiamo di andare in giardino visto che è una bella

giornata soleggiata. Any gioca con i bambini a fare il treno e delle danze. I bambini

sono davvero felici.





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20161005_104104.mp4Cliccare su per vedere il video





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LE ATTIVITÀ DI GRUPPO CON ANY

Poiché per il progetto Erasmus dobbiamo portare avanti il tema dei saluti, con il team si è deciso

che in classe al mattino aspettiamo Any, che arriva alle 9,30, per fare il gioco delle presenze,

durante il quale i bambini si salutano e poi portiamo avanti il discorso del calendario in inglese,

già avviato lo scorso anno.

Alle 10,30 circa le classi si dividono per fasce d’età e un gruppo al giorno lavora con

Any e con la docente referente e quando è possibile con una delle insegnanti referente

dei gruppi. Nel pomeriggio dopo pranzo dalle 13,30 alle 14,30 ella porta avanti con la

collega di sezione il tema sulla Georgia o temi inerenti all’obiettivo prescelto del

progetto Educhange: ….

“Tutti a bordo”

“All a board” è la canzoncina che accompagna il gruppo ad andare nella classe

arancione per svolgere l’esperienza ludica in L.S.. Abbiamo scelto quest’aula, come

tra l’altro lo scorso anno perché innanzitutto non contiene distrattori (giochi e attrezzi

che non permettono ai bambini si stare nell’attività ludica), è silenziosa perché lontana

dalle classi, non contiene molti mobili e molti tavoli e inoltre non meno importante è

l’aula in cui è stata collocata la LIM.

Lo spazio diventa fondamentale per strutturare il setting ed è proprio lo spazio insieme

alla prossemica che diventano fondamentali perché l’attività raggiunga l’obiettivo che

si è deciso di raggiungere. In questa aula si giunge con la valigia di inglese, perché ogni

giorno si parte per andare a conoscere un altro modo di parlare e conoscere un'altra

cultura attraverso giochi, musiche, canzoncine, attività di costruzione.

Si comincia con il rito iniziale dei saluti: i bambini sono invitati a fare un cerchio che

diventa grande o piccolo e poi si ferma e saluta; poi va in su o in giù e quando si ferma

saluta, il treno va a destra e poi a sinistra e quando si ferma saluta.





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Al termine i bambini sono invitati a sedersi in cerchio, cantando “Hallo and what’s

your name” o “Hello and how are you?” nel frattempo che cantano devono guardare

un/a compagno/a a cui passare un’oggetto che prima viene classificato: una palla, uno

specchio, un palloncino,

Quando tutti i bambini hanno salutato e detto il loro nome si comincia l’attività. In

questo periodo è stato stabilito che giochiamo anche con i colori.

Al gruppo dei cinque anni è stata letta la storia di Elmer, il cui libro è stato portato da

un amico pupazzo di Any che abita in Georgia. Il pupazzetto fa una breve

drammatizzazione in inglese e chiede ai bambini di identificare i colori sull’elefantino

variopinto. Successivamente abbiamo fatto il gioco dei palloncini colorati, una sorta di

“Strega comanda colori”, ossia si invitano i bambini a indovinare toccando il

palloncino che è stato chiamato con un colore, per esempio: Touch your blue…. Touch

your green, ecc…

La lezione si conclude chiedendo ai bambini di scegliere il proprio colore preferito e

disegnare qualcosa del colore prescelto.

Successivamente devono rielaborare il disegno rispondendo in inglese.

Al termine si rifà il cerchio e i bambini sia salutano con il cerimoniale con “Good by

and see you later” oppure rifacendo un cerchio e quando il cerchio si ferma si dice By,

By.

Nota osservativa: per i quattro anni si potenzia la lingua nello stesso modo utilizzando

tutti i canali comunicativi. Anche a loro vengono lette storie, ma più semplici. Le

lezioni prevedono sempre un rito iniziale e finale dei saluti per permettere ai bambini

di acquisire la terminologia, aggiungendo parole per arricchire il vocabolario.





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Figura 11. ORE 9,30. IL CALENDARIO.

DALLE 10,30 CIRCA ALLE 11,30

Figura 12. 13. IL RITO DEI SALUTI





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Figura 134. Salutiamo un nuovo amico che ci ha portato un regalo. Il libro dei colori.





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Figura 14. Il momento della lettura





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GIOCHI IN MOVIMENTO

Figura 15. Il rito iniziale dei saluti





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Figura 16 Salto e nomino i colori

Figura 17. Giochiamo con i colori





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Figura 18. Il momento della danza

Figura 19. La rielaborazione grafica

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