John Grisham,

La prima indagine di Theodore Boone,

Mondadori, 2011

Classe 2C & prof.ssa B. Giuliodoro

(special credits to Filippo Canuti for all his Lego setting & Margherita Frontini for her Cucciolo Cerca Amici )

a.s. 2015-16

No animals were mistreated for this schoolproject

Theodore Boone era figlio unico e per questo di solito faceva colazione da solo […].

Era l’inizio della primavera e l’aria era fresca e frizzante […].

L’appello era alle 8,40 e lui aveva delle faccende importanti da sbrigare prima della scuola.

(capitolo 1, pag.5-7)

“Allora, signori” – esordì quando furono seduti e in silenzio. Li chiamava sempre “signori”, e per dei tredicenni non c’era complimento più grande. -“Domani vi voglio qui alle otto e un quarto. Andremo al tribunale in autobus e prenderemo posto con largo anticipo. È una gita d’istruzione approvata dal Preside, per cui sarete dispensati dalle altre lezioni. Portatevi i soldi per il pranzo, andremo a mangiare da Pappy’s Deli. Qualche domanda?”

I “signori” pendevano dalle sue labbra, l’eccitazione dipinta sul volto.

“E gli zainetti?” – chiese qualcuno.

“No.” – rispose il professor Mount – “Non si può portare niente dentro il tribunale. Questioni di sicurezza. In fondo si tratta del primo processo per omicidio dopo molto tempo. Altre domande?”

(capitolo 2, pag.20)

“Questa è l’aula principale del tribunale.” – disse Theo con la miglior voce da avvocato che gli riuscì. – “In alto, al centro c’è il banco, dove sta il giudice che presiede al processo. […] Il giudice è Henry Gantry. […] Gantry fa il giudice da circa vent’anni e presiede solo ai processi penali. Gestisce la corte in modo severo ed è molto apprezzato dalla maggior parte degli avvocati. […] Questo è il banco della difesa, dove sarà seduto il signor Duffy, l’uomo accusato di omicidio […]: quarantanove anni, sposato con la signora Duffy, attualmente deceduta. […] Il signor Duffy è accusato di averla uccisa. […] Il suo avvocato è Clifford Nance, probabilmente il miglior penalista in questa parte dello Stato. […] L’avvocato dell’accusa, che si chiama anche pubblico ministero o PM, è Jack Hogan.

(capitolo 2, pag.21-22)

Il portatile di Theo era già collegato al proiettore. […]

Lo studio legale Boone & Boone aveva sede in una vecchia villa di Park Street, a tre isolati da Main Street e a dieci minuti a piedi dal tribunale. […] Lo studio era tenuto da due avvocati, il signor Boone e la signora Boone, che erano partner alla pari in tutti i sensi della parola. Il signor Boone, padre di Theo, aveva da poco superato i cinquant’anni […], era un avvocato immobiliarista, e secondo Theo questa era la specializzazione più noiosa di tutta la giurisprudenza. […]

Dato che occupava da solo il secondo piano, l’ufficio del signor Boone era enorme. Al piano di sotto, a guardia della porta d’ingresso c’era una donna vecchia quasi quanto lo studio. Di nome si chiamava Elsa. […] Theo si avviò lungo il corridoio. […] Marcella Boone era al telefono […]. Tutto era al proprio posto, eccetto le scarpe, che non erano ai piedi, ma parcheggiate lì accanto. Erano scarpe con i tacchi, il che fece capire a Theo che quel giorno era stata in tribunale.

(capitolo 3, pag.27-28-29-31-33)

Theo era sicuro di essere l’unico studente delle medie di Strattenburg ad avere un proprio studio legale. Era un piccolo sgabuzzino che [… ] veniva usato per archiviare vecchi codici ormai desueti. La sua scrivania era un tavolo da gioco, […] la sua sedia era una malconcia poltroncina girevole recuperata dalla spazzatura […]. Sulla sedia era seduto il suo cane, Giudice. […]

Qualcuno bussò alla porta sul retro. […]

“Possiamo parlare in privato?” – chiese Sandy con aria intimidita e nervosa.

(capitolo 3, pag.35-36-37)

Il giudice Henry Gantry tirò la manica destra della sua toga nera in modo da sistemarsela per bene, poi oltrepassò la porta di rovere massiccio che si stagliava dietro il suo banco nell’aula.

Una guardia giudiziaria annunciò all’improvviso: -“Tutti in piedi, entra la Corte!” […]

(capitolo 5, pag.54)

Quando il corpo fu ritrovato, la porta d’ingresso era socchiusa. Il sistema d’allarme era in modalità stand by. Qualcuno aveva portato via i gioielli dalla cassettiera, la collezione di orologi antichi del signor Duffy e tre pistole da un cassetto accanto al televisore, nello studio. Il valore stimato del bottino era di circa trentamila dollari, il decesso era avvenuto per strangolamento.

Il signor Hogan … entrò nel vivo del processo. Presentò la vittima, Myra Duffy […].

La signora Duffy era stata trovata nel salotto della grande casa in stile moderno in cui viveva con il marito. […]

(capitolo 5, pag.56-57) Come finirà il processo? ……..

…. è davvero il signor Duffy il colpevole di

questo efferato delitto?

Read the book & havefun!

….perché c’è tutta questa pizza in giro?

Lies das Buch & habe Spaß!