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MENSILE € 4,20 - PDF € 2,80 (Italia - Estero) ANNO XXIX - N. 18 - 2015 LUNEDI’ 26 OTTOBRE 2015
www.etribuna.com...dal 1986
(continua a pag. 2) (continua a pag. 2)
Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma Aut C/RM/13/2015
RAPPORTI AMBASCIATE
a cura di Adriana Caccia
Hong Kong
strategy to guide its climate lend-ing around the world, setting aminimum of 25% of all EIBlending in support of climate.
“Our new climate strategy
focuses on enhancing the impact
of climate funding, increasing fi-
nancing for adaptation to cli-
mate change, unlocking new sup-
port from private capital, and
ensuring that every project we
help finance minimises emissions
and is as resilient as possible to
climatic uncertainties”, addedHoyer.
The Lima meeting providedan opportunity for governmentsand institutions involved in inter-national climate finance to iden-tify opportunities for scaling-uptheir efforts in the run up to COP21 meeting in Paris at the end ofthe year.
The EIB is the world’slargest multilateral lender for cli-mate related projects. In 2014 itprovided loans totalling USD25.4 billion for initiatives direct-ly beneficial to climate changemitigation or adaptation acrossEurope and around the world.
EIB sets new 35% target for climate lendingin developing countries
the world over the next 5 years.
We must do all we can to unlock
new investment in countries es-
pecially vulnerable to climate
change, including those with
low-lying coastal areas and re-
gions exposed to desertification,
drought, and flooding. The EIB
now expects its lending for cli-
mate projects to represent over a
third of its support in those coun-
tries”, said Werner Hoyer, Presi-dent of the European InvestmentBank Group.
Confirmation of the expectedincrease in EIB lending for cli-mate investment comes weeksafter the EIB adopted a new
The European InvestmentBank (EIB), the world’s largestlender for climate related pro-jects, will increase the proportionof its lending in support of cli-mate related investment in devel-oping countries from 25% to35%.
Speaking at a meeting of fi-nance Ministers and multilateralfinancial institutions at the IMF -World Bank annual meetings inLima, Werner Hoyer confirmedthat the European InvestmentBank will increase climate lend-ing in countries identified by theUNFCCC and the OECD as be-ing especially vulnerable to theadverse impacts of climatechange.
“The EU Bank will provide
well over USD 110 billion for
climate action projects around
La globalizzazione dell’eco-
nomia mondiale ha contribuito
ad alimentare il flusso di investi-
menti effettuati in Paesi diversi
da quello dove è insediato il cen-
tro della loro attività (investi-
menti diretti esteri o IDE).
Nell’Unione Europea, la re-
cente crisi finanziaria ha deter-
minato una contrazione dei flussi
di IDE in entrata nel 2011, ac-
centuatasi nel 2012 con l’esplo-
sione della crisi del debito sovra-
no. Dall’ultimo rapporto pubbli-
cato dalla Banca d’Italia è emer-
so inoltre un ritardo del bel paese
rispetto ai principali partner
dell’eurozona (Germania e Fran-
cia) evidenziato dal rapporto tra
lo stock di IDE e il PIL.
Lo stock di IDE in entrata in
rapporto al PIL del nostro paese,
già storicamente inferiore, è cre-
sciuto meno sia rispetto agli in-
vestimenti italiani diretti all’este-
ro (moltiplicandosi di solo 3 vol-
te nel periodo considerato) sia ri-
spetto all’analoga statistica perFrancia e Germania, che attiranooggi investimenti esteri in misurapiù che doppia rispetto all’Italia.
Dallo scoppio della crisi fi-nanziaria vi è stato però un anda-mento divergente in Italia tra lostock di investimenti esteri inuscita e quello di IDE in entrata,in rapporto al Pil.
La divergenza osservata tra leconsistenze di IDE è riconducibi-le alla dinamica dei flussi di inve-stimenti esteri: quella degli IDEin uscita si è mantenuta vivace,verosimilmente riflettendo il per-sistente processo di internaziona-lizzazione delle imprese italiane afronte di una domanda internastagnante, quelli in entrata in uncontesto economico interno assainegativo, hanno conosciuto unnetto rallentamento nella mediadel periodo, non essendo più so-spinti dalle privatizzazioni, comenella seconda metà degli anni no-vanta, né dalle acquisizioni ban-carie che li avevano sostenuti nelbiennio 2006-2007. Tra il 2008 eil 2012 gli investimenti direttidell’Italia all’estero sono stati pa-ri a circa 30 miliardi di euro, inlinea con la rilevazione effettuata
L’ITALIA DEGLI IDE
Vivaci in uscita, dimezzati in entrata
The European Commissionand the European InvestmentFund open up access to financefor microenterprises, mobilising€237 million in loans to sup-port 20,000 European micro-en-terprises.
20,000 micro-enterprises willget access to loans worth €237million under the European Pro-gramme for Employment and So-cial Innovation (EaSI).
The European InvestmentFund (EIF), which manages theEaSI guarantee on behalf of theEuropean Commission, and sixmicrofinance institutions are si-gning guarantee agreements thatwill open up access to finance formicroenterprises. The EuropeanCommission will contribute with€17 million to the guarantees si-gned, which are expected to re-sult in microloans worth €237million.
The six guarantee agreementstarget those who wish to start orfurther develop their own micro-enterprises, in particular peoplewho have difficulties in enteringthe job market or in accessing fi-nance.
These first deals, enablingloans contracts to micro-enterpri-ses, will be signed between theEIF and Qredits Microfinancie-
ring (The Netherlands), Associa-tion pour le Droit à l'InitiativeEconomique (France), Microfi-nance Ireland (Ireland), PerMicro(Italy), Laboral Kutxa/ Caja La-boral Popular (Spain) and Nexte-bank (Romania), covering sixcountries and only 5 months afterthe launch of the EaSI initiative.
In total, the EaSI Guaranteeof €96 million is expected toprovide a leverage of more than€500 million in loans over the2014-2020 period in order to pro-mote jobs and growth in Europefor the next 15 years, unlocking atotal of 30,800 microloans and1,000 loans to social enterprises.The €96 million guarantee formicrofinance or social financeproviders is managed by the EIFon behalf of the European Com-mission.
The EIF will not provide di-rect financial support to enterpri-ses but will implement the faci-lity through local financial inter-mediaries, such as microfinance,social finance and guarantee in-stitutions, as well as banks activeacross the EU-28 and additionalcountries participating in the Ea-SI programme. These intermedia-ries will deal with interested par-ties directly to provide supportunder the EaSI Guarantee.
European Commission and EIF mobilise €237 million
in loans to support 20,000European micro-enterprises
L’Asi ha formalizzato tre im-portanti accordi bilaterali aGerusalemme, nel corso della66ma edizione dello Iac del 12ottobre scorso. Si tratta di tre di-versi Memorandum di Intesa. Ilprimo, siglato con l’AgenziaSpaziale Israeliana (Isa), riguardalo sviluppo della missione con-giunta Shalom (Spaceborne Hy-perspectral Applicative Land AndOcean Mission).
L'accordo, siglato pressol'Ambasciata Italiana diGerusalemme dal presidente del-l'Asi Roberto Battiston e dal di-rettore generale di Isa MenachemKidron, alla presenza dell’ambas-ciatore Francesco Talo, intenderafforzare la cooperazione ascopo pacifico tra le due agenzienel campo dell’osservazione dellaTerra. La Missione Shalom saràoperativa nel 2021 con un singolosatellite e sfrutterà le tecnologieiperspettrali nelle bandeVnir/Swir/Pan per applicazioniscientifiche e commerciali.
Gli altri due memorandum
IAC 2015
Firmati dall’Asi tre accordibilaterali
Campagna Abbonamenti 2016
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in 3 click
Su questo numero parlano di Hong Kong
Antonello De RiuConsole Generale d’Italia a Hong Kong e Macao a pag. 5
Gianluca MiranteDirettore per Italia dell’HKTDC a pag. 6
Mario BoselliPresidente Associazione Italia - Hong Kong a pag. 11
Fabio De RosaPresidente della Camera di Commercio Italiana
in Hong Kong e Macao a pag. 10
IAC 2015
Firmati dall’Asi tre accordibilaterali
pag. 2 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 economia interna
formalizzati a Gerusalemme -riguardanti diversi ambiti dellaformazione - sono stati siglati conl’Isu (International Space Univer-sity, istituzione multidisciplinaredi Alta formazione dedicata all’u-so pacifico dello Spazio, basata aStrasburgo) e con Sgac (SpaceGeneration Advisory Commit-tee), organizzazione non gover-nativa supportata da una largarete internazionale di studenti eprofessionisti del settore spaziale,tra i 18 e i 35 anni di età).
Il primo mira specificata-mente a dare agli studenti italianimaggiori opportunità di pros-eguire gli studi all’ISU di Stras-burgo, per meglio sviluppare
conoscenze e competenze richi-este nel settore aerospaziale. Ilsecondo, invece, punta a favorirela cooperazione e il sostegno aglistudenti universitari italiani (alivello di laurea, master e dottora-to) e giovani professionisti permigliorare il loro coinvolgimentonella comunità spaziale inter-nazionale.
Sempre nel corso dello Iac,nella nuova sessione speciale in-teractive presentation un pool diesperti ha nominato i vincitoridelle 5 sessioni tematiche.L’iniziativa ha visto la massicciapartecipazione italiana a comin-ciare dal primo screening di 220proposte. Nell’ambito della cate-goria Space and Society sono ar-rivate due finaliste italiane:Veronica La Regina e Silvia Cic-carelli. La presentazione di SilviaCiccarelli, coadiuvata dal teamdel progetto Green Air, è risultatavincitrice della selezione.
M. L.
Solo il 16% degli italiani og-gi preferisce effettuare i propriacquisti online, ma c’è un bacinopotenziale di 30 consumatori su100 che, pur non avendo ancorapraticato l’e-commerce, sonopronti a farlo nell’immediato fu-turo. A mostrarlo è una indaginecampionaria del Centro studiUnioncamere effettuata in colla-borazione con Swg, che sonda lemodifiche dei comportamenti diconsumo legate al web.
E di questo le imprese cheancora non ritengono Internetuna risorsa vincente per la com-petitività dovranno tener rapida-mente conto. In Italia, secondol’ultimo Rapporto Unioncamere,il 40% degli imprenditori dichia-ra che internet non serve allapropria attività. Il popolo deiweb consumer invece, anche nelnostro Paese, è in fortissima cre-scita, tanto da aver già radical-mente rivoluzionato alcuni setto-ri commerciali, in particolarequelli legati al turismo e al tem-po libero, alla tecnologia e aiprodotti editoriali, ambiti neiquali oltre il 60% degli intervi-stati ha già fatto acquisti online.
“Italian web consumer in au-
mento, mostra la nostra ricerca”,commenta il Presidente di Union-camere, Ivan Lo Bello. “Ma an-
che che il made in Italy – aggiun-
ge – è sempre più ricercato sulle
grandi piattaforme online inter-
nazionali. Insomma, l’e-commer-
ce rappresenta senza dubbio una
chance molto importante per le
nostre imprese. E proprio per so-
stenere una migliore conoscenza
delle opportunità offerte dal digi-
tale, che le Camere di commercio
sono impegnate in diversi proget-
ti con partner importanti fra i
quali Google”
L’indagine mostra che il webnon sta cambiando solo il mododi acquistare, ma anche le formedi vivere e gustare il processo diacquisto. Il negozio tradizionalenon appare destinato a scompari-re ma da questo processo di cam-biamento può uscirne rinnovato erafforzato. Ciò che ancora con-vince il 51% di italiani a preferi-re lo store al web è soprattutto lapossibilità di vivere l’esperienzadiretta della merce, il contattoumano e la fiducia che ne deriva,la consegna immediata dellamerce. I 16 italiani su 100 cheinvece sono web consumer stabi-li – e sono prevalentemente be-nestanti, iperconnessi e spesso
nel periodo 2003-2007. Nello stesso periodo gli IDE
destinati al nostro paese si sonosostanzialmente dimezzati (dacirca 20 a 10 miliardi). Tuttavia,nel 2014 le operazioni di investi-mento diretto estero in Italia so-no tornate a crescere permetten-do di contabilizzare 291 opera-zioni per un valore di 21,9 mi-liardi, 4,9 miliardi in più rispettoal 2013.
S e c o n d oquanto rileva-to dall’Ufficiostudi dellaCgia l’incre-mento delleIDE in Italianel 2014 è sta-to di 3,5 puntipercentuali, ilmiglior risul-tato a livelloeuropeo che lascia ben speraresul fatto che il nostro paese stiatornando sui radar degli investito-ri esteri.
La maggior parte delle impre-se estere che investono in Italiaproviene dall’Europa occidentale(3.378) e dal Nord America(976), mentre il settore con ilmaggior numero di imprese conpartecipazioni estere è quello delcommercio all’ingrosso (33%),seguito dall’industria manifattu-riera (29%). A livello territorialeè il Nordovest l'area che riceve ilpiù alto numero di investimenti.Secondo la Cgia nel 2013, ultimoanno in cui i dati sono disponibiliper ripartizione geografica, ilvecchio triangolo industriale haattirato il 65 per cento circa degliinvestimenti totali. Seguono ilCentro (18,5% del totale), il Nor-
E-commerce: 3 italiani su 10 pronti a fare acquisti online
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e prodotti chimici in Marocco(30,1% dell’export verso quelPaese), metalli di base e prodottiin metallo (20,8%) verso la Tuni-sia, macchinari in Egitto (26,4%)e Giordania (21,6%), moda(26,7%) in Libano, prodotti mani-fatturieri non specializzati verso loStato palestinese (46,4%). Milanoimporta, invece, soprattutto tessilidal Marocco (38,4% delle impor-tazioni milanesi dal Paese) e dallaTunisia (41,8%), metalli di base eprodotti in metallo dall’Egitto(19,7%), prodotti manifatturieridal Libano (38,3%), prodotti edi-toriali dallo Stato Palestinese(56,9%) e sostanze e prodotti chi-mici dalla Giordania (82,6%). Daun’elaborazione della Camera dicommercio di Milano su dati Istat.
E’ l’Egitto il Paese verso cui laLombardia esporta di più, 372 mi-lioni di euro nei primi sei mesidell’anno su un totale di 1,5 mi-liardi di export a livello nazionale(27,8%), di cui 174 milioni (13%nazionale) provengono da Milano.La Tunisia il Paese da cui si im-porta di più, 222 milioni di euronei primi sei mesi del 2015. Daun’elaborazione della Camera dicommercio di Milano su dati Istat.
Interscambio con Lombar-
dia per merce: si esportano mac-chinari in Egitto (28,3% dell’ex-port verso quel Paese nei primisei mesi del 2015) e Giordania(27,6%), sostanze e prodotti chi-mici in Marocco (20,2%), metallie prodotti in metallo in Tunisia(22,4%), moda tra abbigliamentoed accessori in Libano (19,4%),mezzi di trasporto nello Stato pa-lestinese (48,4%). Si importanoinvece soprattutto tessili, abbi-gliamento e pelli dall’Egitto(29,2% dell’import dal Paese) edalla Tunisia (42,3%), prodottialimentari dal Marocco (35,5%),prodotti dell’attività di trattamen-to rifiuti dal Libano (41,5%), so-stanze e prodotti chimici dallaGiordania (59,6%), prodotti deiservizi di informazione e comuni-cazione dallo Stato palestinese(56,9%). Da un’elaborazione del-la Camera di commercio di Mila-no su dati Istat.
Interscambio con la Lom-
bardia - prime merci per Paese:
la Lombardia importa soprattuttopetrolio greggio dall’Egitto men-tre sono i prodotti chimici e ferti-lizzanti il prodotto più esportato.Il pesce il prodotto più importatodal Marocco mentre si esporta in
primo luogo prodotti chimici efertilizzanti. Abbigliamento laprincipale voce delle importazionilombarde dalla Tunisia mentre siesporta soprattutto metalli di base.Dallo Stato Palestinese si impor-tano prodotti editoriali e si espor-tano autoveicoli. Esportiamo ab-bigliamento in Libano ed impor-tiamo rifiuti e gioielli. Dalla Gior-dania si importano prodotti chimi-ci di base e vi si esportano mac-chine di impiego generale.
Interscambio con Milano
per merce: si esportano sostanze
AREA MENA
Egitto primo Paese per l’exportdella Lombardia
residenti in piccoli comuni – so-no motivati soprattutto dalla con-venienza, dalla vastità dell’offer-ta, dalla facilità e comodità del-l’acquisto.
Siti di recensioni, forum,community e siti comparatori diofferte sono i canali che i webconsumer italiani ritengono piùattendibili. Solo gli under 35 e iconsumatori più impulsivi e me-no istruiti invece danno maggiorcredito ai social network o allapubblicità. Ma c’è anche un altroaspetto da tener presente riguar-do alle modifiche del comporta-mento dei consumatori: l’intera-zione tra utilizzo del web e visitanel negozio. Il 60% di chi com-pra sia in negozio, sia online ten-de a fondere questi due ambitinel processo di acquisto: ricercail prodotto in rete, si reca in ne-gozio a provarlo, ricerca l’offertamigliore sul web, poi decide diacquistarlo in store o online. Ma-gari sullo stesso sito della catenavisitata anche fisicamente. A pat-to che l’offerta sia vantaggiosa.
L. R.
dest (13,8%) e il Sud (2%).Generalmente le imprese
multinazionali effettuano un in-vestimento diretto secondo unapproccio OLI (Ownership, Lo-cation, Internalisation), quandocioè si realizzano 3 ordini di van-taggi, legati al diritto di proprietà(ownership-specific competitiveadvantages); alle caratteristichedel paese scelto per la localizza-
zione (loca-tion advanta-ges); a van-taggi di inter-nalizzazione,cioè più ampibenefici deri-vanti dal ren-dere internea l l ’ impresa(tramite l’ac-q u i s i z i o n edell’impresa
fornitrice) fasi produttive a mon-te e a valle, che precedentementeerano svolte da imprese estere(internalisation advantage). InItalia è proprio la mancanza dibenefici dipendenti dalla localiz-zazione a disincentivare gli inve-stimenti esteri.
La Cgia ha infatti sottolineatoche tra le ragioni che “allontana-no” gli investitori stranieri dal no-stro Paese vi sono proprio “l’ec-
cessivo peso delle tasse, le diffi-
coltà legate ad una burocrazia ar-
caica e farraginosa, la proverbiale
lentezza della nostra giustizia civi-
le, lo spaventoso ritardo dei paga-
menti nelle transazioni commer-
ciali, il deficit infrastrutturale e il
basso livello di sicurezza presente
in alcune aree del paese”.
REK
L’ITALIA DEGLI IDE
Vivaci in uscita, dimezzati in entrata
(dalla prima pagina)
L’analisi Cgiariflette il persistente
processo diinternazionalizzazionedelle imprese italiane
(dalla prima pagina)
Terza pagina Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 3
pagina a cura di Barbara Sala
che il governo deve affrontare. Le specificita’ di questa re-
gione sono dunque tante, nel be-ne e nel male. Ma “i miei perso-
naggi - osserva Rabbi - non sono
molto diversi da altri della stessa
generazione, alla ricerca della
propria individualita’, dell’amo-
re, del viaggio”. Anche se al sud,aggiunge, “crescono piu’ in fret-
ta, arrivano prima all’eta’ del la-
voro, facilitando cosi’ il distacco
dalla famiglia”. Rabbi da cinqueanni vive a Teheran, e gli piace lostile di vita della grande citta’.“Ma il sud mi manca sempre”,ammette, tanto da essere ora im-pegnato a scrivere un romanzoambientato negli stessi luoghi,“quasi che da qui li vedessi me-
glio”. Anche in Iran, osserva an-cora lo scrittore, “il sud viene
presentato come un luogo lonta-
no”, ma l’importante, sottolinea,e’ che la geografia non lo con-danni ad uno stereotipo. “Credo
che presto sentiremo parlare di
piu’ del Sud, anche del mondo -
conclude - le attuali ondate mi-
gratorie hanno un valore simbo-
lico, e’ ora che il Nord cominci a
saldare i suoi debiti verso il
Sud”.
breve termine. “Poi la porta sa-
ra’ aperta alle compagnie petro-
lifere, con una ripresa del livello
di vita e anche della crescita cul-
turale”. Il riferimento al petrolionon e’ casuale: la regione delKhuzestan nel sud-ovest, da cuiRabbi proviene, ne e’ pieno, co-me di risorse idriche e naturali.Una fortuna e una maledizione.Queste risorse hanno condotto aduno sviluppo industriale primache altrove, che ha concorso allosviluppo del Paese pur lasciandoil Khuzestan piu’ povero di altreregioni. Ma l’industrializzazionelo ha anche reso “una porta della
modernita’”, alimentando unatradizione letteraria in cui spicca-no - cita lo scrittore - figure comeAhmad Mahmoud, Sadegh Chu-bak e Mohammad Ayoubi, e ispi-rando cineasti come Amir Nade-ri, Naser Taghvai e KianushAyari. Il Khuzestan e’ dunque un“sud contemporaneo”, la cui po-polazione “non e’ marginalizza-ta, ma connessa”, oltre che com-posta da una molteplicita’ dicomponenti etniche e culturalidiverse, dagli arabi sciiti aibakhtiari che rappresentano unadelle maggiori sfide ambientali
“Il personaggio in cui mi
identifico di piu’? Quello del pri-
mo racconto, quello che corre
sempre. Non solo perche’ an-
ch’io amo correre, ma perche’ lo
vedo come se lo facesse lungo un
ponte che sta crollando dietro di
lui. E’ un po’ la mia generazione:
sentiamo che molte opportunita’
si sono perse, e che dobbiamo
sfruttare le possibilita’ che ci re-
stano”. Mehdi Rabbi ha 35 anni,è stato ospite al Festival di Inter-nazionale a Ferrara, per presenta-re la traduzione italiana della suaprima raccolta di racconti, ‘Quel-l’angolino tranquillo a sinistra’,edito da Ponte 33 nella traduzio-ne di Mario Vitalone. “Rispetto
alle generazioni precedenti sen-
tiamo che dobbiamo fare di piu’ -prosegue - ma anche che abbia-
mo davanti un terreno vergine,
un futuro da afferrare”. Nonostante la disoccupazione
di cui soffrono i giovani in Iran ela necessita’ di arrangiarsi conquello che si trova. Come anchelui ha dovuto fare. Certo, l’accor-do sul nucleare aiutera’, ma non a
'Quell'angolino tranquillo a sinistra', edito da Ponte 33
Italia e Iran a confronto,nord e sud del mondo
A Ferrara presentazione di Mehdi Rabbi
sente”. Esse rappresentano, inol-tre, una straordinaria testimo-nianza storica perché, come ri-corda il curatore Fabio Benzi,costituiscono “un cadenzato e
memorabile commento… alle vi-
cende di un Ventennio drammati-
co e complicato, un esercizio di
vita e di stile al tempo stesso,
frutto di un’osservazione certa-
mente di parte ma di altezza cer-
tamente singolare”. Le illustra-zioni di Sironi, con la loro satiraferoce e la loro ironia sferzante,prendono di mira soggetti esclu-sivamente politici come i partitiavversari, la vecchia classe go-vernativa liberale, la stampa filo-democratica, le ricche democra-zie dell’America, della Francia edell’Inghilterra e il comunismorusso.
Fino al 10 gennaio 2016 ilCasino dei Principi e il CasinoNobile di Villa Torlonia ospitanola mostra Mario Sironi e le illu-strazioni per “Il Popolo d’Italia”1921-1940. Curata da FabioBenzi, con la consulenza storicadi Monica Cioli e con l’organiz-zazione della Galleria Russo, l’e-sposizione raccoglie 345 illustra-zioni realizzate da uno dei piùgrandi protagonisti dell’arte ita-liana del ‘900 per il quotidianoufficiale del Partito Fascista. Lamostra rappresenta un’occasioneunica per far conoscere al grandepubblico un aspetto fondamenta-le dell’opera di Sironi: quello diillustratore e, più precisamente,di “disegnatore politico”, atti-vità alla quale si dedicò con ap-passionato fervore tra il 1921 e il1942 dopo un’adesione piena edentusiasta agli ideali del regime.
Le vignette che compongonoil percorso espositivo, realizzateper la maggior parte tra il 1921 eil 1927, provengono da un cor-pus di oltre 2000 disegni e costi-tuiscono il maggior sforzo illu-strativo della carriera di Sironi,tanto da poter essere consideratea tutti gli effetti non solo unaparte essenziale della sua produ-zione artistica ma, per moltiaspetti, anche “la più alta e pos-
Centinaia di disegni e vignette
Sironi e le illustrazioniper il “Popolo
d’Italia”Esposte a Roma fino a gennaio
stenziali, parlerà di Cervello e
Libertà; e Cesare Pietroiusti –diventato artista dopo una laureain medicina e una specializza-zione in clinica psichiatrica –che ha spiegato al pubblicocos’ha di speciale la libertà di unartista. Nella seconda sessione: ilneurobiologo dell’apprendimen-
to AntonioM a l g a r o l i ,dell’Univer-sità San Raf-faele di Mila-no, che har a c c o n t a t oche cosa ha dispeciale il
cervello degli adolescenti; il so-ciologo dei media Marco Gui,che si è occupato delle differen-ze individuali e sociali nella frui-zione di internet, e in particolaredi “disuguaglianza digitale” suisuoi studi sui Nativi Digitali; lagiornalista e scrittrice CristinaGiudici per un racconto sui gio-vani islamisti italiani; mentre lagiornalista Yasemin Taskin haparlato del declino della demo-crazia in Turchia e del ruolo deigiovani e delle tecnologie digita-li nelle proteste. Ha partecipatoalla maratona di arte e scienzaanche Armando Massarenti, filo-sofo ed epistemologo.
La mostra, ideata e prodottada Fondazione Golinelli e curatada Giovanni Carrada e CristianaPerrella, prosegue fino al 22 no-vembre al MAMbo Museo di Ar-te Moderna di Bologna.
Nell’ambito della mostra“Gradi di libertà” a Bologna,all’Opificio Golinelli si è tenutoun evento speciale, una maratonadi approfondimento, riflessione ediscussione attorno a una grandedomanda: che cos’è davvero lalibertà? L’evento, progettato econdotto da Giovanni Carrada eCristiana Per-rella, i curato-ri della mo-stra, si è sno-dato in duesessioni dedi-cate rispetti-vamente acervello e li-bertà e giovani e libertà, durantele quali scienziati, artisti e testi-moni dialogheranno col pubbli-co. Nel corso dell’incontro,aperto al pubblico, si è parlatodei gradi di libertà della menteumana e della libertà degli artisti,di come il cervello prende le de-cisioni, del perché l’adolescenzasia l’età in cui si può diventarepiù o meno liberi, di tecnologiedigitali intese come strumenti dilibertà o al contrario come limiti,e di arte e scienza intese come“palestre” di libertà. Tutto in re-lazione alla nostra vita, ai proble-mi e alle opportunità del nostrotempo.
Nella prima sessione hannopreso parte: il neurologo Salva-tore Aglioti, docente di Neuro-scienze Cognitive e Sociali al-l’Università di Roma La Sapien-za, studioso di neuroscienze esi-
A Milano è tempo di Invi-deo: la mostra internazionale divideo e cinema oltre compie 25anni e si svolgerà fino al 1 no-vembre. Un’edizione importanteper il festival, organizzato daAiace Milano e per la direzioneartistica di Romano Fattorossi eSandra Lischi. Unica e longevavetrina italiana interamente dedi-cata alla video arte e al cinemadi avanguardia, Invideo sceglieda sempre il meglio della produ-zione video contemporanea, conparticolare attenzione agli autoriUnder 35 e ai pionieri dell’artesperimentale. Il risultato di que-sta ricerca artistica è un fittoprogramma che condensa in cin-que giornate proiezioni, antepri-me, incontri con gli autori, ma-ster class e approfondimenti te-matici. La selezione internazio-nale – nata dalla visione di oltremille opere pervenute – si com-pone di trentasette titoli, metàdei quali proposti in anteprimaper l’Italia. Cinque i video italia-ni. Il titolo dell’edizione, elabo-rato a partire dai video ricevuti,mette in mostra i Future Past, asuggellare l’importanza dellamemoria e della storia per lacreazione di nuovi linguaggi.Ecco allora che la Selezione siconfigura come un sapiente an-dirivieni, divertito e impegnatoallo stesso tempo, fra memorie etecnologie innovative.
In programma anche la primapersonale italiana dedicata a Jac-ques Perconte, artista francesepioniere nell’uso pittorico del di-gitale che proporrà alcune operesulla metamorfosi del paesag-gio, realizzate ispirandosi alle vi-brazioni luminose dell’impres-sionismo e trasformate in un pu-ro evolversi di colore grazie al-la resa pittorica delle stratifica-zioni di pixel.
Si rinnova la sinergia conil Piccolo Teatro che ospiterànel Chiostro Nina Vinchi l’in-contro sull’importanza del teatrocome luogo di resistenza. Perl’occasione sarà proposto Nuovo
teatro in Kosovo di Anna MariaMonteverdi, il video che ritrae leprove dello spettacolo del2013 La distruzione della Torre
Eiffel di Jenton Neziraji, pièce ri-velatasi profetica rispetto ai tra-gici episodi di Charlie Hebdodello scorso gennaio. Per i 25 an-ni Invideo ha il piacere di ospita-re Felice Pesoli, suo cofondatorenel 1990 e condirettore per moltianni, proponendo un estratto inanteprima da Prima che la vita
cambi noi, film che sarà presen-tato alla prossima edizione delTorino Film Festival che raccon-
ta le memorie milanesi della se-conda metà degli anni ‘60 e ‘70dei movimenti giovanili beat,hippie e freak con le intervisteinedite a Claudio Rocchi e Gior-gio Cerquetti.
Forte della collaborazionecon il MFN Milano FilmNetwork, anche quest’anno lakermesse si rivolge alle scuole,proponendo due appuntamenti(una matinée per le superiori eun laboratorio per bambini) voltiad educare le giovani generazio-ni al linguaggio audiovisivo. Inprogramma anche un workshoprivolto a docenti, educatori e for-matori per acquisire competenzee attivare percorsi di produzioneaudiovisiva in classe o altri con-testi educativi.
Coinvolto anche il Piccolo Teatro e lo Spazio Oberdan
Invideo: in mostrai Passati Futuri
A Milano la XXVesima edizione della kermesse
Tra le iniziative anche una maratona
di riflessioni
A confronto medici, esperti, giornalisti e scrittori
Gradi di libertà in mostra a Bologna
pag. 4 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 economia estera
di agosto 2015 in termini di fascedi prezzo non è cambiata rispettoallo stesso periodo nel 2014.Continua a stringersi la quota deifarmaci della fascia 50-150 rublia confezione (dal 18,8% in ago-sto 2014 al 16,2% nel mese diagosto 2015), mentre aumentadello 0,8% la quota dei farmacidella fascia 150-500 rubli a con-fezione (dal 45,3% nel mese diagosto 2014 al 46,1% in agosto2015). Il gruppo dei prodotti del-la fascia piu’ economica (menodi 50 rubli a confezione) scendeleggermente (dal 7,2% al 7,0%).
I farmaci dai 500 rubli in sualla fine del terzo mese dell'esta-te del 2015 hanno raggiunto laquota del 30,7%, 2,0% in più ri-
spetto all’agosto 2014. Il 57%dei farmaci venduti sul mercatonell’agosto 2015 sono di fabbri-cazione nazionale se conteggiatiin espressione naturale, mentre intermini di valore la loro quota èdel 25%.
Il 52% del venduto e' compo-sta da farmaci su prescrizionemedica, e il 48% - i medicinalida banco..
Il volume del mercato nazio-nale degli integratori alimentariin valore in agosto 2015 è dimi-nuito dell’8,1% rispetto a luglio,ed è stato pari a 2,1 miliardi dirubli. In termini di volume, ilmercato al dettaglio di integratorialimentari nel terzo mese dell'an-no 2015 è diminuito del 9,4% ri-spetto allo stesso periodo del2014 ed e’ stato pari a 18,3 mi-lioni di confezioni. Il prezzo me-dio specifico per confezione è di-minuito del 4,5% e si è attestatoa 113,5 rubli.
Fonte: Ice
Il volume del mercato deimedicinali in valore dalle farma-cie si è ridotto in agosto 2015 del5,1% rispetto a luglio e ha rag-giunto 39,7 miliardi di rubli (Iva18% inclusa). Nel terzo mesedell'estate 2015 il mercato deimedicinali in volume è stato paria 249,9 milioni di confezioni, il4,6% in meno rispetto allo stessoperiodo nel 2014.
Il costo medio della confezio-ne del farmaco sul mercato russonel mese di agosto 2015 rispettoal mese di luglio è diminuitodell’1,05% e si attesta a 134,7rubli. Secondo l’indice Laspey-res in agosto 2015 i prezzi in ru-bli sono scesi dello 0,7%. Invecein dollari l'indice dei prezzi è di-minuito del 10,9%. Dall'iniziodel 2015 l'inflazione nel compar-to dei medicinali in vendita nellefarmacie nazionali ha raggiuntoil 5,9% in rubli e il 10,3% in dol-lari USA.
La struttura del mercato com-merciale dei medicinali nel mese
RUSSIA
Ridotto in agosto il volume del mercato
dei medicinali Uno dei progetti d'ingegneria
più importanti dell'ultimo decen-nio, il terzo set di chiuse per l'am-pliamento del canale di Panama, èentrato nella fase conclusiva: i la-vori hanno raggiunto il 95% deltotale previsto e il processo di col-laudo delle strutture e dei sistemiinstallati sta dando risultati positi-vi in tutti i settori.
É quanto annunciato da Gru-poUnidos por el Canal (GUPC),che include la spagnola Sacyr,l'italiana Salini Impregilo, la bel-ga Jan de Nul e la panamenseCusa. Il completamento dell'ope-ra, che ha richiesto quasi setteanni di realizzazione e oltre cen-to milioni di ore di lavoro, è pre-visto per aprile 2016.
Lavori quasicompletati per
l’ampliamento delCanale di Panama
per la comunicazione di massa.La conferenza ha fornito va-
ri spazi di riflessione agli attoridel turismo internazionale, co-me gruppi di discussione sulruolo dei viaggiatori stessi nelturismo online, tavole rotondededicate allo sviluppo di nuovestrategie di marketing e al mi-glioramento degli strumenti di-gitali del Paese nonché seminaritenuti direttamente da rappre-sentanti di Facebook, TripAdvi-sor e Twitter.
Durante la conferenza un ac-cento particolare è stato postosul nuovo marchio lanciato dalPresidente Kenyatta lo scorsomese: Make it Kenya. Il brandsarà uno strumento utile persponsorizzare il turismo suimaggiori social network.
Fonte: InfoAfrica
KENIA
Conclusa E-Tourism, la conferenza sulle strategie del turismo digitale
Si è conclusa il 6 ottobre laconferenza sull’E-tourism, unevento di due giorni interamen-te dedicato al turismo digitaleospitato dall’Hotel Interconti-nental di Nairobi.
La conferenza, sponsorizza-ta dall’Hotel Intercontinental eda VISA, aveva l’obiettivo dicreare un ponte di collegamentotra le imprese keniane del setto-re turistico e i più grandi espertidi turismo online, come peresempio TripAdvisor, Twitter,Expedia e Facebook.
Il focus della conferenza èstato concentrato su come valo-rizzare l’uso dei social media
per sviluppare la parte digitaledel settore turistico del Paese.L’amministratore delegato di E-Tourism frontiers, DamianCook, ha infatti messo l’accentosu come il turismo online possarisultare fondamentale per lacrescita del settore non solo inKenya, ma in tutto il continente.
Il numero di utenti kenianidei principali social media, tracui Facebook e Twitter, è infattiraddoppiato nell’ultimo anno inKenya, arrivando ad un totale di4,2 e 4,3 milioni di iscritti nelprimo quadrimestre del 2015 emostrando come internet rappre-senti già uno strumento chiave
L’Europa ha già superatoi target 2020 per le emissioni
L’Unione europea ha rag-giunto e superato, con 5 anni dianticipo, i target di riduzione del-leemissioni fissati per il 2020. Loha detto il Commissario per ilClima e l’Energia, Miguel AriasCañete, lanciando una relazionedell’Agenzia europea dell’am-biente. Il rapporto rivela che igas serra, al 2014, sono calati del23% rispetto ai livelli del 1990.Le ultime proie-zioni degli Statimembri mostra-no che l’Unioneeuropea si stadirigendo versouna riduzionedel 24% entro il2020 con le mi-sure attualmen-te in vigore,chesalirà al25% grazie aquelle aggiunti-ve già program-mate.
ARGENTINA
Produzione agricolain aumento nella
stagione 2014-2015
Taipei è classificata al 37o trale 71 città al mondo ed è al 4o po-sto tra le città asiatiche in termini dilivello salariale, mentre è classifi-cata al 26o in termini di città piùcare al mondo, secondo il reportUBS Prices and Earnings 2015 ri-lasciato il 18 settembre.
Il livello salariale di Taipei è ilquarto, dopo Tokyo, Hong Konge Seoul, mentre i suoi affitti sonorelativamente più alti rispetto aTokyo e Seoul secondo il report.
Hong Kong è la città più carain Asia in termini di affitti, conl’affitto mensile per un bilocalearredato pari a 4.410 US$ ed untrilocale non arredato per un im-porto di 4.220 US$. E’ seguito daTaipei, dove un bilocale arredatopotrebbe essere pari a 2.030 US$al mese ed un trilocale non arre-dato pari a 2.740 di US$.
Il report UBS Prices and Ear-nings mostra che i lavoratori diZurigo, Ginevra e Lussemburgohanno i salari lordi più, seguite daquelli a New York, Miami, Cope-naghen, Sydney, Oslo, Los Ange-les e Chicago. Mentre le 10 cittàpiù costose del mondo sono Zuri-go, Ginevra, Oslo, Copenaghen,Londra, New York, Chicago,Auckland, Sydney e Tokyo.
Il report UBS Prices and Ear-nings esamina i prezzi, salari ed ilpotere d’acquisto dei lavoratori di-pendenti in 71 città al mondo. Ilreport, pubblicato all’incirca ognitre anni dal 1971, raccoglie oltre68.000 punti di dati che riflettonogli eventi economici che hannomodellato il mondo.
TAIWAN
Salari al 37moposto nel mondo.
Quarti in Asia
La produzione agricola dellastazione 2014-2015 in Argenti-na è cresciuta del 13% conclu-dendo con 116 milioni di ton-nellate: lo riferisce l’istituto pri-vato Investigaciones Económi-cas Sectoriales (IES), ricordan-do che la stagione precedente laproduzione si era assestata sui102 milioni.
Per segmento, la soia ha re-gistrato un record storico con61,4 milioni di tonnellate, parial 15% in più rispetto al raccol-to precedente che già aveva fat-to segnare un record. Il mais haottenuto un volume “accettabi-le” con 27 milioni di tonnellate,il 7,1% rispetto al ciclo prece-dente.
Per quanto riguarda leesportazioni, il loro valore haraggiunto i 17,6 milioni di dol-lari nel mese di agosto, riflet-tendo un calo del 11,1%. Il vo-lume delle esportazioni è statodi 52,3 milioni di tonnellate,con un incremento del 16,7%.Del volume venduto all'estero,il 53,4% è rappresentato da ce-reali non lavorati, il 35,9% dacereali, il 17,5% da oleaginose.
Non è stato, dunque, troppo
difficile per il vecchio conti-
nente rispettare gli impegni,
che il mondo ambientalista da
sempre giudica poco ambiziosi.
Tuttavia, alcuni Paesi come
Belgio, Irlanda, Lussemburgo e
Austria mancheranno sicura-
mente il target del 20% fissato
dalla strategia 20-20-20.
Il calendario completo degli eventi è visionabile nel sitowww.festivaldelladiplomazia.eu
RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 5
fornitore di Hong Kong e il se-condo tra quelli europei, in salitarispetto al quarto posto del 2012(quando il valore del suo inter-scambio si attestava a 7,1 miliar-di di USD) e al terzo del 2013(7,7 miliardi, +8,15%), conesportazioni in crescita del 8,17%rispetto al 2013, per un valore dibeni pari a 8,36 miliardi di USD.Nell’ultimo anno, dunque, l’Italiasi dimostra il Paese europeo piùdinamico nel settore delle espor-tazioni verso Hong Kong, prece-duta dalla sola Gran Bretagna(con un valore di 17,5 miliardi diUSD, che pure ha segnato un calodi oltre il 10% del proprio ex-port), mentre consolida ulterior-mente le proprie posizioni rispet-to a tutti gli altri maggiori com-petitors UE: sia la Germania (con
Per l’Italia, Hong Kong rap-presenta il terzo partner commer-ciale in Asia dopo Cina e Giap-pone, con un interscambio bilate-rale a fine 2014 (dati ICE su fon-te World Trade Atlas e HongKong Census Department) pari a11,7 miliardi di USD, segnandoun incremento dell’8,3% rispettoall’anno precedente, con un saldoattivo del nostro Paese pari a ben4,6 miliardi di USD grazie all’ec-cellente andamento delle esporta-zioni italiane. Nel 2014 l’inter-scambio commerciale Italia-Hong Kong ha contribuito per il13% a quello tra Hong Kong el’UE-25. Il dato conferma il posi-tivo trend di crescita già registra-to nel corso degli anni precedenti.
Nel 2014, infatti, l’Italia è sta-ta il tredicesimo più importante
Relazioni bilaterali incentrate sugli scambi economici
anni (2010-2014) è rimasto abba-stanza stabile, di poco al di sottodelle 200 unità annuali (un livel-lo analogo a quello italiano),mentre il numero di trademarks èin costante crescita, avendo supe-rato le 15 mila unità nel 2014.
Ad occuparsi di combattere laviolazione e la contraffazione dimarchi, brevetti e proprietà intel-lettuale è il Dipartimento delleDogane di Hong Kong. Il nume-ro di casi di sequestro di beni earresti è stabile negli ultimi anni:nel 2013 si sono avuti 850 casi,di cui 143 hanno riguardato pro-dotti italiani (17%); nel 2014, afronte di un totale di 720 casi,146 sono stati a danno di beni
Il sistema legale di protezionedella proprietà intellettuale adHong Kong è piuttosto evolutodal punto di vista legale. Il prin-cipale strumento legislativo per itrademarks rimane il TradeMarks Ordinance – Cap. 559 eTrade Marks Rules – Cap. 559/Adel 2003, che disciplinano il si-stema di registrazione di marchie brevetti, mentre in anni più re-centi sono stati introdotti svariatiemendamenti di portata generalesino all’ultimo del 2014, ancoraall’esame del Consiglio Legisla-tivo, sul settore digitale. Le stati-stiche del Dipartimento dellaProprietà Intellettuale indicanoche il numero di brevetti registra-ti ad Hong Kong negli ultimi 5
Come proteggere efficacemente il proprio marchio
aziendale ad Hong Kong
un valore di 7,67 miliardi diUSD), che la Francia (7,1 miliar-di di USD), infatti, evidenzianoun lieve arretramento nelle loroesportazioni rispetto al 2013, ri-spettivamente pari al -2,69% e -2,21%, che fa loro perdere ade-renza rispetto alle prime due po-sizioni.
A dimostrazione del dinami-smo del nostro export, la quotaitaliana sull’esportazioni globaliverso Hong Kong è salita dal1,29% al 1,34% tra il 2012 e il2014. In lieve aumento anche ilnostro import da Hong Kong, pa-ri a 3,14 miliardi di USD (inclusi-vo dei prodotti e servizi locali edelle ri-esportazioni che dalla Ci-na continentale arrivano in Italiatramite questa Regione Ammini-strativa Speciale), con una cresci-ta del +0,6%; si tratta, in questocaso, di un dato che posiziona ilnostro Paese al 21simo posto fra ipaesi clienti di Hong Kong.
seminario organizzato dai princi-pali studi legali italiano e locale;la seconda, nel 2016 dovrebbeprevedere un convegno sull’at-trazione degli investimenti cinesiin Italia via Hong Kong, con l’e-ventuale presenza di rappresen-tanti istituzionali italiani e localie un panel di esperti, rivolto aifondi d’investimento e ai grandigruppi locali.
Come si muovono gli inve-
stimenti italiani?
In materia di investimenti as-sistiamo ad un interesse crescen-te da parte di fondi di privateequity qui basati per possibili ac-quisizioni di aziende italiane sot-to forma di capital investmentpuro, lasciando alla parte italianacontinuare il management del-l’impresa e/o collaborazione atti-va, condividendo con la parte ita-liana strategie di sviluppo e con-duzione dell’impresa. I settori diriferimento sono la moda, ilfood&beverage, l’automotive, lameccanica strumentale di alto li-vello, la cosmesi, l’elettronica.
In quali settori?
I settori maggiormente rap-presentati dalle nostre aziende ri-guardano la finanza, la logistica ela moda/lusso, i servizi professio-nali, la consulenza, l’enogastro-nomia e design. Oltre ai tradizio-nali settori del Made in Italy, visono aree sulle quali comincia amanifestarsi un interesse da parteitaliano, quali le nuove tecnolo-gie, la green economy e le indu-
strie creative. Piu’ in generaleHong Kong intende porsi come ilprincipale hub asiatico nel settoretecnologico e delle startup e i set-tori di piu’ immediato interessesono quelli dell’Internet delle co-se (incluse le “tecnologie indos-sabili”), del biomedicale e dellafin-tech, ovvero la digitalizzazio-ne dei servizi finanziari. Tramitela propria agenzia di promozionedegli investimenti esteri (InvestHK) e i due centri di ricerca/incu-batori governativi, il Cyberport eil Parco Scientifico e Tecnologi-co, il Governo locale ha introdot-to una serie di servizi e agevola-zioni per promuovre l’innnova-zione e attirare talenti da tutto ilmondo, a cui si aggiunge una reteestesa di incubatori privati, centridi ricerca e business angels inter-nazionali.
Sempre a proposito di inve-
stimenti italiani: come si muo-
ve il mondo delle startup?
La presenza italiana a HongKong nel settore delle startup e’ancora relativamente limitata, mavi sono positivi segnali di cresci-ta in tal senso. Il Consolato Ge-nerale d’Italia sta svolgendoun’intensa azione di informazio-ne e di assistenza diretta, sia ri-volta al mondo accademico inItalia, sia a professionisti, socie-ta’ e consulenti che si rivolgonoa noi. Queste attivita’ vengonosvolte anche attraverso la diffu-sione delle informazioni sulleopportunita’ offerte in questosettore (tra cui una scheda pub-blicata sul portale InfomercatiEsteri Hong Kong alla sezioneapprofondimenti), l’organizza-zione di incontri con possibili in-vestitori e con partner di ricercae molto altro.
Un’iniziativa che ha avutoparticolare successo da parte ita-liana riguarda il “Soft-landingprogramme” del Parco Scientifi-co di Hong Kong, un programmarivolto a Universita’ e centri di
ricerca stranieri interessati ad av-viare collaborazioni nel settoredel trasferimento tecnologico aHong Kong e in Cina. Siamo sta-ti una delle organizzazioni chehanno sostenuto ufficialmente ilprogetto, promuovendolo pressoil nostro sistema accademico tra-mite il Ministero degli Esteri edella Cooperazione internaziona-le e la risposta italiana e’ statamolto positiva, con 90 progettipresentati su un totale di 440 eben 10 progetti selezionati su 31.
Qual è il ruolo del Consola-
to all’interno delle relazioni
economiche tra Italia e Hong
Kong?
La promozione del nostroPaese a Hong Kong si rivolge inlarga parte alla sfera economica,ma non si esaurisce con essa. Lacultura gioca un ruolo essenzialee di crescente importanza nelrafforzamento dei rapporti bilate-rali. In tal senso vorrei introdurreun’iniziativa coordinata dal Con-solato Generale appena presenta-ta alla stampa locale. L’iniziativasi chiama “Bellissima Italia”, unarassegna composta da circa qua-ranta eventi, specificatamente ri-volti alla promozione della cultu-ra e dello stile italiani. L'edizione2015, in programma dalla fine disettembre all’inizio di dicembre,si concentra sulla musica lirica econtemporanea, le arti visive, ilfood and wine, con possibilità didegustazione dei nostri miglioriprodotti, e più in generale sullostile italiano, applicato al designe alla moda.
L’intento è di raggruppare, inun unico contenitore, gli eventiorganizzati autonomamente dasoggetti pubblici e privati attivi aHong Kong e Macao al fine diaccrescerne la visibilita’ pressola comunità locale, anche a fina-lita’ sociali ed educative.
Tribuna Economica
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scali tra le Parti. Si e’ trattato diun risultato molto atteso e forte-mente sostenuto dal ConsolatoGenerale - in raccordo con lecompetenti Autorita’ del nostroPaese e con il Governo locale.L’auspicio del mondo imprendi-toriale e’ che la positiva conclu-sione dell’Accordo - che avra’effetto a fini fiscali dal 1° gen-naio 2016 per l’Italia e dal 1°aprile 2016 per Hong Kong, rap-presenti un passaggio strategicoper la successiva esclusione diHong Kong dalle nostre “blacklist”. Qualora vi siano effettiva-mente le condizioni per procede-re in tal senso tale risultato ga-rantirebbe un credito d’immagineper il nostro Paese e potrebbe fa-vorire un maggiore interesse peroperazioni di investimento daparte dei grandi detentori di capi-tali (locali, ma soprattutto Main-land) qui basati. Ricordo chel’Unctad posiziona Hong Kongal secondo posto al mondo siacome destinazione, che comefonte di Investimenti diretti esteri(IDE).
Quali sono le azioni portate
avanti al fine per aiutare a
comprendere tale accordo?
Per accrescere la consapevo-lezza dei benefici dell’ Accordoappena concluso e per promuo-vere un maggiore flusso di inve-stimenti verso il nostro Paese ilConsolato Generale co-organiz-zera’ una serie di iniziative dipublic diplomacy; la prima, entrola fine del 2015, riguardera’ un
Hong Kong è una realta’ di-namica che offre molto a chi dal-l’Italia decide di visitarla o di al-lacciare relazioni commerciali oeffettuare investimenti. Nono-stante la sua limitata estensionegeografica e la sua popolazioneridotta, Hong Kong è una prota-gonista in ambito finanziario ecommerciale e un partner strate-gico dell’Italia in Asia, terzo pergrandezza dopo Cina e Giappo-ne. “Il nostro insterscambio com-
merciale nel 2014 ha raggiunto
11,7 miliardi di USD (dato ICE),
segnando un +8,3% rispetto
all’anno precedente, con un sal-
do attivo del nostro Paese pari a
4,6mld di USD, grazie all’eccel-
lente andamento delle esporta-
zioni italiane” rivela AntonelloDe Riu, Console Generale d’Ita-lia a Hong Kong e Macao inapertura di intervista. “Ben il
18% dell’import totale di Hong
Kong dall’UE proviene dall’Ita-
lia”, prosegue. “Il calo comples-
sivo dell’import globale di Hong
Kong (-6%) nel periodo gennaio-
agosto 2015 dovuto a una piu’
generale flessione del settore re-
tail, ha inciso anche sul nostro
export, calato del 9,33%, ma no-
nostante cio’ l’Italia si conferma
il secondo fornitore di Hong
Kong a livello europeo e il 13mo
a livello mondiale”.
Console De Riu, nell’agosto
2015 è avvenuto il completa-
mento delle procedure per
l’entrata in vigore dell’Accor-
do sulle doppie imposizioni tra
Italia e Hong Kong. Di che cosa
si tratta esattamente?
L’entrata in vigore dell’Ac-cordo per evitare le doppie impo-sizioni fiscali tra Italia e HongKong, avvenuta il 10 agosto2015, contribuira’ a rafforzareulteriormente i rapporti economi-ci bilaterali, attraverso uno stru-mento che tra i tanti benefici di-retti e indiretti ha il pregio diportare chiarezza nei rapporti fi-
“L’accordo sulle doppieimposizioni fiscali contribuirà
a rafforzare i rapportieconomici bilaterali”
A sostenerlo durante la nostra intervista,Antonello De Riu, Console Generale d’Italia
a Hong Kong e Macao
(continua a pag. 10)
pag. 6 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 RAPPORTI AMBASCIATE
tassazione controllata, società
cosmopolita di origine anglosas-
sone e con l’“inglese” come lin-
gua ufficiale, sono elementi che
fanno si che, anche se le culture
sono diverse, ci sia un approccio
facile per chiunque voglia aprirsi
una porta commerciale in quel-
l’area del mondo.
Il libero flusso di merci, capi-
tali e informazioni di Hong Kong
è di fondamentale importanza
per il successo negli affari. Le
merci entrano ed escono in esen-
zione d’imposta, le informazioni
sul mercato cinese sono le mi-
gliori disponibili, e il dollaro di
Hong Kong è liberamente con-
vertibile.
Escludendo i classici settori
di traino delle rispettive econo-
mie, come e dove c’è spazio per
intensificare le relazioni econo-
miche ed industriali?
In Italia c’è un potenziale
enorme che, in molti casi, può
essere introdotto a Hong Kong,
poiché vi è una particolare predi-
lezione per i prodotti italiani. Si
tratta di lavorare dal lato Italia,
come accennavo poco fa, valo-
rizzando una presenza aggregata.
In questo modo, anche aziende in
altri settori, quelli non prevalenti,
possono essere facilitati nell’en-
trata in questo mercato.
Il settore dei servizi a Hong
Kong è preponderante ed è in
grado di supportare la robusta
crescita di domanda delle azien-
de internazionali che stanno
espandendo la loro presenza nei
mercati asiatici, da un lato, e del-
le aziende cinesi che stanno am-
pliando i loro network all’estero,
dall’altro. Design, marketing, li-
censing, intrattenimento, finanza,
logistica, ICT, proprietà intellet-
tuale, l’offerta di servizi è com-
pleta e ha standard qualitativi
unici al mondo.
Sono sempre maggiori le
opportunità offerte da Hong
Kong alle aziende italiane an-
che attraverso HKTDC. Quali
sono novità e progetti in corso?
La principale novità su cui
stiamo puntando è la Small Or-
der Zone: un servizio innovati-
vo lanciato nel 2012 e introdot-
to in 13 fiere con lo scopo di fa-
cilitare il commercio internazio-
nale. Si tratta di un servizio che
continua a riscuotere grande
successo tra i visitatori e gli
espositori delle manifestazioni
fierist iche organizzate da
HKTDC e mette a disposizione,
in fiera, un’area dedicata all’e-
sposizione e alla vendita di pro-
dotti selezionati e di qualità, di-
sponibili per ordini di quantita-
tivi flessibili e a prezzi facil-
mente consultabili.
Con oltre 73.000 prodotti, il
servizio Small Order Zone è
inoltre disponibile sul portale di
HKTDC (www.hktdc.com) e ri-
sponde alle necessità concrete
del mercato che richiede mag-
giore dinamicità ed elasticità
per l’approvvigionamento dei
prodotti. La Small Order Zone è
ideale per rispondere alle esi-
genze specifiche delle piccole e
medie aziende italiane, costi-
tuendo un valido canale e-com-
merce e un primo approccio al
mercato a costi assolutamente
contenuti.
Sempre maggiori opportu-
nità per le aziende italiane
HKTDC continua anche que-
st’anno una forte promozione
nei confronti delle aziende ita-
liane, organizzando missioni im-
prenditoriali da e verso Hong
Kong, nonché seminari, confe-
renze, workshop e forum per
aiutare le aziende, con l’obietti-
vo di far conoscere le opportu-
nità offerte dai mercati cinesi e
asiatici. In particolare, dopo il
successo di “Think Asia, Think
Hong Kong” che si è tenuto a
Milano lo scorso ottobre, a Pa-
lazzo Mezzanotte, una ventina
di eventi si sono susseguiti su
tutto il territorio italiano.
Il prossimo seminario, dal ti-
tolo “Hong Kong: Asia’s Life-
style Trendsetter and Central Bu-
siness District” sarà a Milano
all’Excelsior Hotel Gallia, il
prossimo 24 novembre.
Tribuna Economica
(© Riproduzione riservata)
Trade Development Council,
per aiutarci a comprendere me-
glio Hong Kong e i rapporti
con l’Italia:
Dott. Mirante, nel 2014 lo
scambio commerciale tra Ita-
lia e Hong Kong ha contribui-
to per i l 13% a quello tra
Hong Kong e l’UE-25. Quale
significato assume per lei que-
sto dato?
Hong Kong ha un’economia
basata sulle Pmi. Questa caratte-
ristica strutturale gli permette di
interagire meglio col sistema im-
prenditoriale italiano. Ci possono
essere delle differenze da non
sottovalutare, ma questo è un
elemento di vantaggio aggiuntivo
non di poco conto.
Con oltre 300 aziende italiane
presenti stabilmente e un tasso di
crescita interessante, il passaggio
a Hong Kong è diventato sempre
più appetibile e alla portata delle
Pmi, soprattutto se ben organiz-
zate e aggregate.
Mentalità e formazione oc-
cidentale posizionano Hong
Kong ai vertici in tutte le clas-
sifiche internazionali relative al
business climate e un hub,
aperto agli investitori esteri,
per i mercati asiatici. Come ap-
procciarsi al mercato?
Migliaia di aziende interna-
zionali hanno scelto Hong Kong
come partner per il proprio suc-
cesso per fare affari nella Cina
continentale. Qualunque sia il
modello di business, i vantaggi
economici e commerciali offerti
da Hong Kong parlano da soli.
Regole chiare, trasparenza,
Hong Kong è considerata l'e-
conomia più libera al mondo e
un importantissimo centro finan-
ziario, economico e commercia-
le, nonostante la sua popolazione
ridotta e la sua limitata estensio-
ne geografica.
Hong Kong è la capitale fie-
ristica dell’intera Asia ed il
luogo prediletto per i comprato-
ri ed espositori internazionali,
molti dei quali provenienti dal-
la Cina continentale. Le fiere
commerciali di Hong Kong so-
no appuntamenti di primaria
importanza per le società inte-
ressate ad acquistare le ultimis-
sime linee di prodotti a prezzi
competitivi, e a vendere i pro-
pri prodotti a compratori cinesi,
del sud-est asiatico e di ogni
parte del mondo. Inoltre, le fie-
re a Hong Kong sono occasioni
ideali per identificare partner
commerciali e interagire con un
mercato dinamico, cogliendo le
ultime tendenze e strategie di
ogni settore. HKTDC organizza
più di 30 fiere internazionali al-
l’anno: 10 sono le più impor-
tanti in Asia nei rispettivi setto-
ri industriali e 4 sono le più im-
portanti al mondo.
L’Hong Kong Trade Deve-
lopment Council (HKTDC) è
l’Ente responsabile dello svilup-
po e della promozione del com-
mercio di Hong Kong e assiste le
aziende che intendono utilizzare
Hong Kong come piattaforma
commerciale per l’accesso al
mercato cinese e ad altri mercati
asiatici.
Tribuna Economica ha in-
tervistato Gianluca Mirante,
Direttore Italia di Hong Kong
Hong Kong,il centro dei servizi in Asia
Tribuna Economica intervista Gianluca Mirante, Direttore per l’Italia
dell’Hong Kong Trade Development Council
liane) a decidere di stabilire ilproprio quartier generale operati-vo in tutta l’Asia ad Hong Kong.
Come noto, nonostante il pas-saggio alla sovranità cinese, HongKong gode di una giurisdizioneseparata dalla Cina, il cui regimefiscale, legale e finanziario segueregole e normative differenti.
I vantaggi del sistema socie-
tario e legale. Nel caso in cuil’imprenditore decida di operarein Cina congiuntamente con unpartner cinese (al fine di benefi-ciare dell’insieme delle conoscen-ze di mercato e delle relazioni diaffari che il soggetto locale puòaver maturato nel corso delle pro-prie precedenti attività) è necessa-rio sin dalla preliminare fase dipianificazione strategica dell’in-vestimento valutare attentamentealcune peculiarità della normativasocietaria locale.
Al riguardo, sebbene attual-mente la normativa cinese si siapositivamente evoluta per quantoconcerne gli aspetti relativi allagovernance e alle principali tema-
tiche dell’operatività delle societàdi capitale, qualora si debbano af-frontare operazioni di fusione, ri-strutturazioni o mutamenti del-l’assetto azionario potrebbero sor-gere delle problematiche legate aquestioni burocratiche o a lacunenormative che porterebbero a si-tuazione di stallo decisionale(dead lock) che appaiono di nonrapida soluzione.
La volontà di evitare tale ri-schio induce moltissimi investito-ri a costituire la joint venture conil socio cinese nella Regione Am-ministrativa Speciale di HongKong e, tramite tale società, effet-tuare l’acquisto dell’intera parte-cipazione sociale nella target ci-nese a totale partecipazione stra-niera (WFOE, ovvero Wholly Fo-reign Owned Enterprise).
Così operando, si ha modo difar ricadere sulla controllata cine-se gli effetti delle operazioni so-cietarie che avvengono sulla hol-ding di Hong Kong, ove è possi-bile beneficiare di una normativasocietaria di impronta britannica equindi maggiormente idonea atrattare le più complicate strutturee operazioni societarie.
Fondamentale quanto ad effi-
cacia sotto il profilo pratico, inparticolare per controversie di na-tura commerciale, considerare ilfatto che Hong Kong ha da sem-pre e costantemente sviluppato eincentivatol’arbitrato e il ricorso amodalità alternative di risoluzionedelle controversie, diventandouna tra le più grandi ed affidabiligiurisdizioni internazionali in ma-teria.
A tale rilevante motivazionedi ordine societario si affiancanoulteriori valutazioni che possonosuggerire la scelta di Hong Kongcome piattaforma strategica pereffettuare l’investimento in Cina.
I vantaggi del sistema fisca-
le. Il sistema fiscale è uno dei me-no gravosi tra le economie svilup-pate, con un’impostazione sem-plice e tassi molto bassi, ove nonsono tassate plusvalenze, dividen-di o successioni.
Gli utili derivanti da attivitàcommerciali conseguiti da societàdi capitali sono soggetti ad un’ali-quota pari al 16.50%; al riguardonon si deve dimenticare che sonosoggetti a tassazione esclusiva-mente i profitti provenienti da
porto franco di Hong Kong lamaggior parte delle merci, sia inentrata che in uscita, è assoluta-mente libera e non sono previstidazi doganali (Exempted articles).
Da non sottovalutare il legamepolitico ed istituzionale di favoreche lega Hong Kong alla madre-patria cinese; fondamentale al ri-guardo è il Closer Economic Part-nership Arrangement (CEPA),primo accordo di libero scambioconcluso il 29 giugno 2003 tra Ci-na e Hong Kong che, in alcunecircostanze, ha apportato ai beni eservizi di Hong Kong vantaggiesclusivi di accesso al mercatodella Cina continentale.
Le ragioni dell’investimento
in Cina tramite Hong Kong. Lacertezza del diritto, assicurata daun sistema di leggi e un sistemagiudiziario di stampo anglosasso-ne (common law), oltre ad un’am-pia disponibilità di servizi nei set-tori finanziario e legale, rappre-sentano le principali ragioni chehanno spinto migliaia di societàstraniere (tra cui centinaia di ita-
Hong Kong rappresenta oggiuna location privilegiata per tutticoloro che intendano fare busi-ness con il mercato asiatico, pri-mo tra tutti quello del gigante ci-nese e ciò grazie ad una politicafiscale e amministrativa che l’haconnotata nell’ultimo ventenniocome l’economia “più libera almondo”.
Sebbene non esistono specifi-ci incentivi per l’investimentoestero, sono soprattutto le politi-che fiscali ed amministrative fortied efficaci e collaudate competen-ze finanziare e bancarie a fare diHong Kong la prima scelta perchi voglia investire in Cina e unodei più attraenti centri affaristiciper potenziali investitori.
La politica di attrazione degliinvestimenti esteri praticata dalGoverno si basa sulla libertà esull’apertura del mercato con po-che e limitate restrizioni; nellamaggior parte dei casi l’investito-re estero può investire in qualsiasiimpresa e possederne fino al100% del patrimonio netto ed ilcapitale e gli utili possono essereliberamente reimpatriati senzacontrolli valutari.
Inoltre, in virtù dello stato di
Partner ideale per il business in Cina e Asia
(continua a pag. 7)
CREATIVE INDUSTRIES
DESIGN ARREDO-CASA
HI-TECH / BIO E NANOTECNOLOGIA / PROTEZIONE AMBIENTALE
STRUMENTI PROMOZIONALI
DOVE INVESTIRE
Le cosiddette “industrie creati-ve” (Creative industries) rappresen-tano uno dei volani di crescita piùinnovativi dell’economia di HongKong che il Governo presieduto daCY Leung intende ulteriormenterafforzare e sostenere, anche conprogrammi di finanziamento. Tra isettori maggiormente sviluppati visono l’industria audiovisiva, la mu-sica, il design, l’architettura, i fu-metti, l’intrattenimento digitale el’animazione. Sulla base delle stati-stiche più recenti, il settore contri-buisce a circa il 4,6% del PIL con
un numero di addetti supriore alle189.000 unità. Audiovisivo Perquanto riguarda in particolare l’au-diovisivo, Hong Kong vanta un’in-dustrria un’industria molto attiva etra le più sviluppate al mondo: ilvalore degli investimenti pro-capiteè il più alto fra i Paesi dell’Asia eal terzo posto nel mondo.
Hong Kong non solo è un im-portante centro di distribuzione diprodotti audiovisivi esteri ma, daqualche anno, i talenti locali stannoguadagnando notorietà anche al difuori del propri confini, con film
che sono apprezzati ed acquistati inOccidente. Negli ultimi anni, inol-tre, la Cina continentale è diventataun importante mercato per i filmprodotti a Hong Kong che conta ol-tre 1.600 aziende di produzionenell’audiovisivo nel suo comples-so, circa 15.000 addetti e associa-zioni di produttori molto attive.Ogni anno, organizzazioni culturalidei paesi di tutto il mondo organiz-zano a Hong Kong festival, rasse-gne e retrospettive di artisti celebriche vengono seguiti e apprezzati daun pubblico maturo e curioso.
Le importazioni totali di mobili
di Hong Kong sono aumentate del
3,1% nel 2012. I valori delle impor-
tazioni da Cina e Italia sono aumen-
tati rispettivamente del 2,2% e
4,8%. Dopo la Cina che domina il
mercato con il 74% di quota, si po-
siziona l’Italia che a sua volta è pre-
minente nel segmento medio-alto di
mercato.
E’ da considerare al riguardo
che è attiva a Hong Kong una nutri-
ta schiera di architetti ed interior de-
signer italiani che giocano un im-
portante ruolo nella diffusione del
lighting, dei mobili per ufficio e per
l‘arredamento di produzione nazio-
nale. Nonostante i prodotti cinesi
siano dominanti nel mercato, sulla
base di un rapporto qualità-prezzo
particolarmente attraente, Hong
Kong rimane tuttavia un centro stra-
tegico per le aziende che propongo-
no prodotti a più alto valore aggiun-
to o dove l’aspetto design è rilevan-
te. In effetti, uno degli elementi di-
stintivi della presenza del Made in
Italy nel mercato di Hong Kong è il
design, nella sua più ampia accezio-
ne: mobili, articoli per illuminazio-
ne, oggettistica da regalo e per la ca-
sa, autoveicoli e, più recentemente,
elicotteri e nautica da diporto. Il de-
sign è una componente essenziale
del successo dei prodotti italiani: si
puo’ affermare che circa il 10% del
totale importato dall’Italia a Hong
Kong sia costituito da prodotti ad al-
to contenuto in termini di design.
Il Governo e gli Enti scientifici
di Hong Kong stanno investendo
con forza sullo sviluppo dei settori
ad alta tecnologia, in particolar mo-
do per quanto concerne la protezio-
ne ambientale, le bio/nano tecnolo-
gie, con la consapevolezza che
Hong Kong potrebbe affermarsi nel
continente asiatico non solo come
hub finanziario e commerciale, ma
anche come polo internazionale nei
settori a più alto tasso di tecnologia
e scienza applicata.
Il Parco della Scienza e della
Tecnologia di Hong Kong, che at-
tualmente ospita 200 imprese e cir-
ca 6.000 addetti operanti nei settori
dell’high technology, mette a dispo-
sizione degli investitori esteri strut-
ture, attrezzature, servizi specializ-
zati e, soprattutto, la propria vici-
nanza geografica e culturale con un
mercato di enormi dimensioni come
quello della Cina continentale. E’
già dal 2004 che la Cina ed Hong
Kong hanno stretto Accordi di col-
laborazione tecnologica ed avviato
progetti di sviluppo e ricerca appli-
cata cofinanziati dalle istituzioni
governative dei due Paesi. I progetti
sono stati dedicati alla ricerca appli-
cata nello sviluppo di veicoli elettri-
ci, diagnostica e bioanalisi, energie
rinnovabili e salvaguardia ambien-
tale, in particolar modo il trattamen-
to dei rifiuti e delle acque reflue.
RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 7
Hong Kong e non quelli prove-nienti dall’estero.
Inoltre, non sono certo da tra-scurare gli interessanti scenari chepotrebbero aprirsi una volta cheentrerà definitivamente in vigorela convenzione contro le doppieimposizioni stipulata tra l’Italia edHong Kong, che porterà alla pro-babile esclusione di Hong Kongdalle liste black-list previste dalsistema tributario nazionale.
In tal caso nei confronti diHong Kong non troveranno piùapplicazione le disposizioni antie-vasive ed antielusive e i principalivantaggi per la controllante italia-na riguarderanno: la non applica-zione del regime di tassazione pertrasparenza CFC ai sensi degli ar-ticoli 167 e 168 del DPR 22 di-cembre 1986, n. 917 (TUIR); per-tanto, gli utili derivati da societàresidenti in Hong Kong sarannoeventualmente soggetti a tassazio-ne unicamente con un’aliquotapari al 16,50%; l’applicazionedella participation-exemption sudividendi corrisposti da società diHong Kong a favore di società re-sidenti in Italia, ove saranno tas-sati ad un’aliquota pariall’1,375%; regime ordinario dideducibilità dei costi provenientida soggetti residenti a HongKong.
Inoltre, in un’ottica di pianifi-cazione fiscale, con l’eventualeesclusione di Hong Kong dalle li-ste black-list risulterà ancora piùconveniente strutturare l’investi-mento in Cina attraverso la crea-zione di una holding a HongKong (che a sua volta deterrà lapartecipazione della sussidiariacinese) rispetto ad un investimen-
to diretto.Il reddito prodotto in Cina dal-
la sussidiaria cinese sarà, infatti,ivi assoggettato all’imposta sulreddito delle società con aliquotadel 25% e il dividendo, al mo-mento della sua erogazione allacasa madre residente ad HongKong (che detiene almeno il 25%del capitale della società cinese),subirà una ritenuta alla fonte nellamisura ridotta del 5%, così comeprevisto dalla convenzione perevitare le doppie imposizioni invigore tra Cina e Hong Kong.
Per ciò che concerne la tassa-zione in capo alla società di HongKong, la normativa fiscale localeprevedel’esenzione totale per iredditi prodotti al di fuori del ter-ritorio della stessa. Da ciò ne con-segue che il dividendo provenien-te dalla controllata cinese, non es-sendo considerato territorialmenteprodotto in Hong Kong, non saràivi soggetto ad ulteriore imposi-zione ai fini dell’imposta sul red-dito e, inoltre, non soggiacerà adalcuna ritenuta alla fonte al mo-mento del pagamento al socio ita-liano.
Al contrario, nel caso di un in-vestimento diretto nella Repubbli-ca popolare cinese, il reddito pro-dotto in Cina dalla sussidiaria ci-nese sarà sempre ivi assoggettatoall’imposta sul reddito delle so-cietà con aliquota del 25% ma ildividendo, al momento della suaerogazione alla società controllan-te italiana, subirà una ritenuta allafonte a titolo di imposta del 10%.
Fonte: NewsMercati, Natale Galimi
Partner ideale per il business in Cina e Asia
Gli strumenti marketing chevengono proposti per la mag-gior parte dei settori oggettodella promozione sono sostan-zialmente i seguenti: Partecipa-zioni fieristiche La fiera rap-presenta ancora uno degli inve-stimenti che presenta il miglio-re rapporto costo/beneficio, amaggior ragione a Hong Kong,i cui appuntamenti internazio-nali, destinati esclusivamente abuyers e addetti ai lavori, cata-lizzano la presenza di operatoriprovenienti da tutto il mondo.
La partecipazione a colletti-ve nazionali consente anche diusufruire di una maggiore forzadi impatto sul mercato in quan-to consente al “Sistema Paese”di presentarsi unito e compatto.Non va sottovalutato il fattoche i prodotti italiani vengonoscelti dai consumatori esteri an-che per il loro contenuto intrin-seco di “Italia” che viene per-cepita come sinonimo di storia,cultura, qualita’ e well being.
Promozione con la GDO(Grande Distribuzione Orga-nizzata). Alla luce dei positivi
riscontri registrati in occasionedelle iniziative finora realizza-te, vengono suggeriti accordidi collaborazione con le princi-pali catene di negozi e super-mercati per la promozione del-l’enoagroalimentare. Attivitàpubblicitarie L’attività promo-pubblicitaria, sebbene impe-gnativa a livello finanziario, èparticolarmente consigliata pertutte quelle aziende che, purproducendo un “Made in Italy”di qualità, non hanno un“brand” immediatamente rico-noscibile, soprattutto nei setto-ri food & wine e “fashion”. In-fatti, il grande pubblico e glioperatori specializzati di HongKong, e più in generale, deiPaesi dell’area Asia-Pacifico,sono influenzati in misuramaggiore che in altre aree delmondo dalla pubblicità, soprat-tutto se veicolata da riviste diprestigio ed autorevoli che sti-molano e orientano le loroscelte d’acquisto.
Fonte:
InfoMercatiEsteri
(da pag. 6)
pag. 8 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 EMBASSIES REPORTS
Secretary for Commerce &Economic Development GregorySo says the Government will al-locate an additional $10 millionto launch the Matching FundScheme to support the tourismsector.
Speaking to reporters aftermeeting with the tourism indus-try today, Mr So said tourist at-tractions can apply for the funduntil October 14. The fund canbe used for overseas promotionsuntil March.
Attractions applying for thefund can work with hotels, travelagencies, retailers or airlines todo joint marketing campaignsand offer concessions. TheTourism Board will approve theapplications in October.
Mr So said the overall num-ber of tourists in the first half ofSeptember fell 1.7% year-on-year. Mainland visitors dropped0.2%, while there were 6.4%fewer overseas tourists.
Visitor numbers dropped0.1% in the first eight months ofthe year. Tourists from the Main-land rose 0.8%, while non-Main-land visitors fell 3.4%.
Mr So said the tourism indus-try is entering an adjustment pe-riod, due to the comparativelystrong exchange rate comparedwith other Asian countries, slowglobal economic growth, relax-ation of visas in other countries,as well as recent events againstMainland visitors.
Meanwhile, in response tothe court judgment regarding thejudicial review on the proposedbroadcast-type mobile televisionservice of Hong Kong MobileTelevision Network, Mr So saidthe Government welcomes thedecision.
More fundsto boost tourism
grow by 11 per cent to around$1.4 trillion in 2015, rising fur-ther to $1.5 trillion in 2016 and$1.7 trillion in 2017.
The Director-General of In-vestment Promotion, Dr SimonGalpin, said, “It is very encour-aging to see Hong Kong rank
second in global FDI flows with
both record amounts of inflows
and outflows.”
Dr Galpin continued, “The
numbers highlight Hong Kong’s
role as a ‘super-connector’ and
a conduit for direct investment.
Foreign investors use Hong
Kong as a base to then invest in
the rest of China and the region.
Mainland companies increasing-
ly use Hong Kong as a platform
to make global investments and
acquisitions.”
Invest Hong Kong (In-vestHK) welcomed the results ofthe United Nations Conferenceon Trade and Development(UNCTAD) World InvestmentReport (WIR) 2015, in whichHong Kong came second inglobal foreign direct investment(FDI) flows (see Note) for thefirst time.
According to the UNCTADreport, Hong Kong registeredFDI inflows of US$103 billion in2014, a year-on-year increase of39 per cent. It puts Hong Kongsecond only to Mainland China(US$129 billion) and ahead ofthe US (US$92 billion), the UK(US$72 billion) and Singapore(US$68 billion).
In terms of outflows, HongKong also ranks second (US$143billion), following the US(US$337 billion) and ahead ofMainland China (US$116 bil-lion), Japan (US$114 billion) andGermany (US$112 billion). Thereport said that the increase ofoutflows from Hong Kong in2014 was partly a result ofbooming cross-border mergerand acquisition activity.
Globally, inflows fell by 16per cent to $1.23 trillion in 2014,as a result of fragility of theglobal economy, policy uncer-tainty for investors and elevatedgeopolitical risks. Looking be-yond 2014, the report says that asustained recovery is in sightwith global inflows projected to
Hong Kong ranks secondin global FDIin new record
der pressure.“The Greek debt crisis contin-
ues to drag down the recovery of
the European Union economy,”
said Mr Kwan. “While the Chi-
nese mainland has introduced
stimulus measures, economic
growth there continues to moder-
ate. In addi-
tion, as the ex-
tent of the re-
cent renminbi
depreciation
is far smaller
than for other
S o u t h e a s t
Asian curren-
cies, it will
have little im-
pact on Hong
Kong’s ex-
ports.”
Mr Kwan added that whilethe United States’ economicgrowth will remain stable, theimminent interest rate hike willlikely increase volatility in capi-tal flows and exchange rates inthe emerging markets. “The
global economy now faces sever-
al potential risks and the trading
environment for the rest of the
year will be challenging,” hesaid.
Export Sentiment for Ma-
jor Markets Drops. HKtdc Prin-
cipal Economist (Global Re-
search) Daniel Poon said that the
third quarter Export Index
dropped 9.7 points from the pre-
vious quarter, to stand at 37.1.
Indices fell for all sectors except
jewellery, with the toy industry
suffering the biggest slide from
52.5 to 35.6. The export index
for the machinery industry was
40.7, while for other industries
including electronics, clothing,
jewellery and timepieces, the in-
dex fell below 40.
Negative sentiment dominat-
ed the key markets, with indices
for the US, the EU, Japan and the
Chinese mainland all moving
lower. In particular, the index for
the EU was the lowest at 42.8.
Mr Poon said that the Trade Val-
ue Index also fell to 42.6. Only
the timepiece industry main-
tained its value index above the
50 mark (51.4), indicating that
Hong Kong timepiece traders
generally believe that prices will
stay at present levels, though
room for further increases was
limited.
In addition, the Purchasing
Index in the third quarter was
38.2, suggesting that purchasing
sentiment had trended lower.
Uncertainties in the globaleconomic environment have af-fected exporter confidence inHong Kong, according to the lat-est Export Index announced bythe Hong Kong Trade Develop-ment Council (Hktdc). For thethird quarter of 2015, the ExportIndex plungedto 37.1, downfrom 46.8 inthe previousquarter, itslowest levelsince thefourth quarterof 2012. Areading belowthe watershed50 mark re-flects negatives e n t i m e n tamong exporters. Meanwhile, theHktdc has revised its 2015 exportgrowth forecast, from three percent to zero per cent.
Lingering Concerns. HKtdcDirector of Research NicholasKwan said at press conferencethat, due to worse-than-expectedglobal economic performanceand lingering concerns about aneconomic downturn, HongKong exports are inevitably un-
Global uncertainty drags down HKtdc export index
Latest Developments
Hong Kong’s economy expanded by 2.8% year-on-year inreal terms in the second quarter of 2015, up from 2.4% in thepreceding quarter of 2015, which was mainly attributed to theresilient domestic demand, while the external sector remainedweak. Growth in private consumption expenditure grew stron-gly by 6.0% year-on-year in the second quarter of 2015, from5.3% in the first quarter of 2015. Investment expenditure gained6.5% year-on-year in the second quarter of 2015, further to the7.5% growth in the first quarter of 2015. On the external front,total exports of goods saw year-on-year decline of 3.6%, downfrom an a meagre 0.4% gain in the first quarter of 2015, whe-reas exports of services fared better, posting year-on-yeargrowth of 1.0% in the second quarter. For 2015, Hong Kong’sexternal demand is expected to be constrained by the unsteadyglobal trade environment and slow recovery of most economies,but domestic demand will remain a stable growth driver. In thelatest round of review in August, the government revised its fo-recast of Hong Kong’s economic growth from 1-3% to 2-3% for2015 as a whole.
Dragged by the visibly slower growth in tourist arrivals andweaker tourist spending, the value of retail sales, in nominalterms, dropped 1.8% year-on-year in January-July 2015, after asmall decline of 0.2% in 2014. Yet the labour market conditionsremain tight. The seasonally adjusted unemployment rate stoodat 3.3% for Jun-Aug 2015, close to the lowest level in 17 years.Meanwhile, Hong Kong’s consumer prices rose 3.4% year-on-year in January-August 2015, after rising by 4.4% in 2014.Looking ahead, inflationary pressure should be contained in thenear term, as the softening trend in global food and commodityprices should keep external price pressures in check, while localcost pressures will likely stay moderate.
In 2014, a total of 60.8 million visitors, equivalent to 8.4 ti-mes of the size of Hong Kong’s local population, were recorded,with those from the Chinese mainland accounting for 78% of thetotal. In January-July 2015, visitor arrivals to Hong Kong increa-sed 1.0% year-on-year, after rising by 12% in 2014, while thosefrom the Chinese mainland saw a stronger year-on-year growthof 2.3%, after rising by 16% in 2014. In 2014, total tourism ex-penditure associated to inbound tourism amounted to HK$359billion, an increase of 8.5% from the previous year.
The four pillar economic sectors of Hong Kong are: tradingand logistics (23.9% of GDP in terms of value-added in 2013),tourism (5%), financial services (16.5%), and professional servi-ces and other producer services (12.4%). On the other hand, thesix industries which Hong Kong has clear advantages for furtherdevelopment are cultural and creative, medical services, educa-tion services, innovation and technology, testing and certifica-tion services and environmental industries, which together ac-counted for 9.1% of GDP in terms of value-added in 2013.
Infrastructure Developments
The Hong Kong-Zhuhai-Macao Bridge (HZMB) consists ofthree parts, including the main bridge, boundary crossing facili-ties of Hong Kong, Zhuhai and Macao, and link roads of the th-ree places. The HZMB is of special strategic value in furtherenhancing the economic development of Hong Kong, Macao andthe Western Pearl River Delta region (Western PRD). It will si-gnificantly reduce the cost and time for travellers and for theflow of goods between Hong Kong and the Western PRD, acce-lerating the economic integration of the PRD and its neighbou-ring provinces, and increasing its competitiveness. Constructionof the project has started in December 2009.
Meanwhile, the Hong Kong section of the Guangzhou-Shenzhen-Hong Kong Express Rail Link (XRL) will be 26-kmlong, running from the terminus in West Kowloon to Shenzhen,Dongguan and Guangzhou with significantly reduced journey ti-me. More importantly, it will become part of the 16,000 km na-tional high-speed rail network now being developed in fullsteam, fostering closer economic ties between Hong Kong andthe mainland. Upon completion of the railway, the travelling ti-me from Hong Kong to Beijing and Shanghai will be shortenedto about 10 and 8 hours respectively. Construction of the projecthas commenced for completion in 2017.
Besides the cross-boundary endeavours, the government hasundertaken other large-scale infrastructure projects to improvethe local transportation system, promote long-term developmentfor arts and culture, and provide quality living space to citizens.On the extension of the mass transit railway system, the WestIsland Line has been opened, while the Kwun Tong Line Exten-sion, South Island Line (East) and Shatin to Central Link are ex-pected to complete in 2015, 2016 and 2021 respectively. The go-
The third
quarter Export
Index dropped
9.7 points from
the previous quarter,
to stand at 37.1
(continues to page 9)
EMBASSIES REPORTS Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 9
Amid the mainland’s eco-nomic slowdown, many Chineseenterprises continue to aggres-sively invest overseas. Accord-ing to the latest data released bythe United Nations Conferenceon Trade and Development(Unctad), Chinese outbound for-eign direct investment (Fdi) rosefrom US$101 billion in 2013 toroughly US$116 billion in 2014,making China the world’s third-largest source of FDI for threeconsecutive years.
Mr Wong said that HongKong’s services sector shouldtap this trend by supporting moremainland enterprises in theiroverseas investment. The HktdcResearch Department surveyed330 mainland enterprises in May,of which more than 90 per centwere from the Bohai Rim region,including Shandong and Beijing.Among the survey’s objectiveswas to understand the intentionsof mainland enterprises in trans-forming, upgrading and seekingoverseas partners.
Strong Demand for Hong
Kong’s Professional Services.The survey also studied the de-mand for professional services inthe region, following similarstudies in the Pearl River Deltaand Yangtze River Delta in thepast two years.
The results showed that 96
per cent of the enterprises sur-veyed would consider, or had al-ready committed to increasinginvestment to boost competitive-ness in the next one-to-threeyears through transforming andupgrading. The investment goalsof these Bohai Rim enterprisesincluded improving product de-sign and technology R&D capa-bilities, which accounted for 45per cent of all the enterprises sur-veyed. Some 61 per cent of themsaid that their focus was mainlythe domestic market, while 29per cent said they would focusmore on exploring mature mar-kets. Twenty per cent of the re-spondents said they would targetemerging overseas markets. MrWong said the response indicat-ed that, similar to those fromYangtze River Delta, Bohai Rimcompanies are focused more onthe domestic market than over-seas markets. Their strategy dif-fered from those of Pearl RiverDelta-based companies, whichplaced equal emphasis on bothdomestic and overseas invest-ment.
The survey also revealed that
the types of professional servicessought by Bohai Rim companiesinclude financial services, suchas banking and financing, as wellas legal and accounting services.In addition, 88 per cent of themsaid they would seek overseaspartners and were particularly in-terested in cooperating with for-eign brands. Respondents indi-cated that they were prepared toinvest in foreign enterprises todevelop overseas/mainland salesnetworks.
Most enterprises surveyed(60%) expressed interest in usingHong Kong’s professional ser-vices to seek partners and con-duct related business activities.“The Bohai Rim region has great
demand for professional services
for foreign investment,” said MrWong. “Despite being a long
distance from Hong Kong, these
companies have a good impres-
sion of Hong Kong services. As
mainland outward investment ac-
tivities gather pace, including
from the Bohai Rim region,
Hong Kong services providers
will see more opportunities.”
Hong Kong: Preferred“Going out” Platform for Bohai
Rim Enterprises
ment and professional or consul-tancy services accounting for 10%.
Director-General of Invest-ment Promotion Simon Galpinsaid the survey results demon-strate Hong Kong's continued ap-peal to global founders as one ofthe fastest growing startup hubsin the world, noting that a bigpart of InvestHK's job is to assiststartups and promote the startupecosystem in Hong Kong.
He added that InvestHKplans to conduct these polls moreregularly so that it can effective-ly adjust its promotion strategybased on the latest findings anddevelopments.
The department's 2016 Start-meupHK Festival will be heldfrom January 23 to 30 to pro-mote Hong Kong as a “super-connector” and one of theworld's fastest growing ecosys-tems for innovative startups, in-vestors and enterprises.
An Invest Hong Kongsurvey of 40 co-work space, in-cubator and accelerator locationsin Hong Kong has revealed1,558 startups were registered intheir premises, a 46% increaseover last year.
The survey conducted in Au-gust showed there were 3,721staff employed by the startups - arise of 56%, and 4,535 worksta-tions available in these locations,a jump of 60% compared to ayear ago.
In terms of origin, 43% of thefounders were from overseas, in-cluding the Mainland and Tai-wan; 50% were Hong Kong lo-cals; and the remaining 7% wereHong Kong returnees.
Top sectors included informa-tion, computer and technologywhich accounted for 19%; hard-ware (IoT, prototypes and wear-ables) accounting for 14%; and e-commerce/supply chain manage-
Startup ecosystem grows 46%
Renminbi deposits in HongKong dropped 1.5% to RMB979billion in August while overallforeign-currency deposits rose2.1%, the Monetary Authoritysaid. Total deposits with autho-rised institutions increased1.2%, with Hong Kong-dollardeposits increasing 0.4%.
The total remittance of ren-minbi for cross-boundary tradesettlement was RMB727.9 bil-lion, compared to RMB583.6billion in July. Total loans and
advances fell 0.4% in August.Loans for use in Hong Kong, in-cluding trade finance, rose 0.3%,while loans for use outside HongKong decreased 2.2%.
As Hong Kong-dollar loansdecreased while Hong Kong-dol-lar deposits increased, the HongKong-dollar loan-to-deposit ratiofell to 78.5% at the end of Au-gust from 79.7% a month earlier.
Seasonally adjusted HongKong-dollar M1 increased 2.6%in August and expanded 15.5%year on year. Unadjusted HongKong-dollar M3 increased 0.3%in August and rose 10% from ayear earlier.
Renminbi deposits
down 1.5%
Hong Kong is second world-wide for foreign direct invest-ment flowing in and out of thecity The mainland topped the listof the world's most popular desti-nations for foreign direct invest-ment while Hong Kong camesecond last year amid lacklustreglobal economic performance,according to the UN Conferenceon Trade and Development.
About US$103 billion incross-border investment - 40 percent more than the previous year- poured into Hong Kong, whilethe mainland registered inflowsof US$129 billion, a year-on-year increase of about 4 percent, the institution's World In-vestment Report 2015 said.
This compared favourablywith a 16 per cent fall in globalinflows during the same period,because of fragility of the globaleconomy, policy uncertainty forinvestors and elevated geopoliti-cal risks, the report said. In termsof outflows, Hong Kong rankedsecond, with US$143 billionmoving out of the city last year.It followed the US$337 billion inthe United States and surpassedthe mainland's US$116 billion.
Simon Galpin, director gen-eral of government agency In-vest Hong Kong, said yesterdayit was encouraging to see thecity rank second in global for-eign direct investment flows. Hesaid foreign investors used HongKong as a base to then invest inthe rest of China and the region.
Secondworldwide forforeign direct
investment in & out
vernment has also announced the Railway Development Strategy2014, providing a framework for planning the further expansionof Hong Kong's railway network up to 2031 to cover areas inha-bited by about 75% of the total population and about 85% of jobopportunities. Besides, a new cruise terminal has been developedat the former Kai Tak Runway, with two alongside berths, wellequipped with supporting facilities to accommodate the concur-rent berthing of two mega cruise vessels (with gross tonnage ofup to 220,000).
As the busiest cargo gateway and one of the 10 passenger air-ports in the world, the Hong Kong International Airport (HKIA)is expected to reach its full capacity in the next few years. TheExecutive Council has approved the expansion HKIA into a th-ree-runway system. The Airport Authority is moving ahead withplanning work with the aim of starting construction in 2016 forcompletion in 2023.
Turning to the port, the government has released findings ofthe Study on the Strategic Development Plan for Hong Kong Port2030 and the Preliminary Feasibility Study for Container Termi-nal 10 at Southwest Tsing Yi. The findings reveal that containerthroughput in Hong Kong will continue to see growth in the co-ming years. In order to cope with a projected future increase inthroughput up to 2030, it is necessary to enhance the handling ca-pacity of the existing container terminals and related infrastructu-ral facilities, which include upgrading Stonecutters Island PublicCargo Working Area to a modern container handling facility forocean-going or river trade vessels, enabling the River Trade Ter-minal to become a terminal for both ocean-going and river tradevessels, providing additional barge berths at the Kwai Tsing Con-tainer Terminals to relieve congestion caused by the increase ofriver cargo throughput, and making better use of land and otherfacilities around the terminals to enhance operational efficiencyand accommodate future growth in transhipment.
Budget and Government Initiatives
The Chief Executive, Mr C Y Leung, in his 2015 Policy Ad-dress delivered on 14 January 2015, unveiled new measures toboost the economy, increase housing supply and harness the po-tential of Hong Kong people. On the economic front, the govern-ment will continue to provide support to the pillar industries oftrading, financial services, shipping, tourism and professional ser-vices, as well as emerging small industries with great potential.On housing, Mr Leung provided a comprehensive report on theconcerted efforts being made to make available more land forhousing and commercial development, and to achieve the govern-ment's 10-year housing target of 480,000 units. Besides, MrLeung also announced a series of initiatives in poverty allevia-tion, elderly care, environmental protection, health care, educa-tion and youth development, and a new five-prong strategy to ad-dress the challenges brought about by demographic change, in-cluding plans to extend the retirement age, nurture local man-power, attract talent from outside Hong Kong and help womenand the underprivileged enter the workforce.
In the 2015-16 Budget announced on 25 February 2015, Fi-nancial Secretary John Tsang proposed a number of support andtax measures, and offered a range of initiatives to reinforce HongKong's long-term economic development. These include encoura-ging start-ups and technological enterprises by expanding the Mi-crofinance Scheme and injecting HK$5 billion to the Innovationand Technology Fund; promoting cultural and creative industriesby adding HK$200 million to the Film Development Fund; andaugmenting the competitiveness of the pillar industries by ear-marking HK$23 million in the coming three years for offering IPconsultation, manpower training and other services to SMEs.
The Mainland-Hong Kong Closer Economic Partnership Ar-rangement (CEPA) was firstly concluded in 2003. Thereafter, thetwo sides broadened and enriched the content of CEPA and si-gned ten Supplements between 2004 and 2013, expanding marketliberalisation and further facilitating trade and investment for theeconomic cooperation of the two places. At present, all productsof Hong Kong origin, except for a few prohibited articles, can beimported into the mainland tariff free under CEPA. Hong Kongservice suppliers enjoy preferential treatment in entering into themainland market in various service areas. There are also agree-ments or arrangements on mutual recognition of professional qua-lification.
On 18 December 2014, the Agreement on Achieving BasicLiberalization of Trade in Services in Guangdong was signed forimplementation on 1 March 2015. The Agreement adopts a hy-brid approach of positive and negative lists to set out the liberali-sation measures in the Guangdong province applying to HongKong. The breadth and depth of liberalization surpass the pre-vious measures for early and pilot implementation in Guangdong.
(from page 8)
pag. 10 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 RAPPORTI AMBASCIATE
d’affari di Hong Kong, abbinatialla qualità, ai bassi costi di pro-duzione e al mercato dei beni diconsumo in crescita che attual-mente contraddistinguono l'areadel PRD.
Nella regione del Pearl RiverDelta si concentra anche la mag-gior parte dei consumatori piùricchi e con il più alto livello dispesa. Il PIL pro capite e i prezzial dettaglio nella regione delGreater Pearl River Delta sonosignificativamente più alti rispet-to alle altre regioni del Cina con-tinentale, incluse la regione deldelta del fiume Yangtze nei din-torni di Shanghai e la regione delBohai nei dintorni di Pechino.
Questa favorevole combina-zione di fattori, fa del Pearl Ri-ver Delta l'area prediletta per lesocietà internazionali che sonoalla ricerca di una via di accessoal mercato cinese particolarmen-
Il rapido sviluppo economicodella Cina ha creato importantiopportunità che si manifestanoprincipalmente in due aree del-l’economia, e più precisamenteattraverso un mercato per beni eservizi in rapida espansione e at-traverso una sofisticata base diproduzione per produttori e ri-venditori.
Le aziende di successo sannoche la Cina non è un singolomercato, bensì una serie di mer-cati regionali. Al momento at-tuale, le società estere si concen-trano per la maggior parte sulPearl River Delta (PRD), una re-gione ubicata nella punta meri-dionale della Cina Popolare inprossimità di Hong Kong.
Perché concentrarsi sulla
regione del Greater Pearl Riv-
er Delta? Questa regione offretutti i vantaggi dei servizi inter-nazionali e delle opportunità
GREATER PEARL RIVER DELTA
La Regione con i consumatoripiù ricchi e a più alto livello di spesa
imposte relative ai periodi impo-nibili che iniziano il, o successi-vamente al, 1° gennaio del 2016.
A Hong Kong: con riferimen-to alle imposte della RegioneAmministrativa Speciale di HongKong, per ciascun anno di accer-tamento che inizia il, o successi-vamente al, 1° aprile del 2016(ovvero dell’anno solare succes-sivo a quello in cui l’Accordoentra in vigore).
Il 10 agosto 2015 le Autoritàdi Hong Kong hanno dato riscon-tro alla notifica italiana dell’av-venuto completamento delle pro-cedure richieste dalla propria le-gislazione per l’entrata in vigoredell’Accordo sulle doppie impo-sizioni tra Italia e Hong Kong.
L’accordo è pertanto in vigoredal 10 agosto 2015 e, ai sensi del-l’Articolo 28, avrà effetto in Ita-lia: con riferimento alle imposteprelevate mediante ritenuta allafonte, ai redditi realizzati il, o suc-cessivamente al, 1° gennaio del2016 (ovvero l’anno solare suc-cessivo a quello in cui l’Accordoentra in vigore); con riferimentoalle altre imposte sul reddito, alle
TrattatoItalia-HK per
evitare le doppieimposizioni
te strategica e a basso rischio.Che cosa offre Hong Kong.
La partnership con una società diHong Kong vi offre due evidentivantaggi: decenni di esperienzanel commercio internazionale eknow-how abbinato alla rete dicontatti commerciali in Cina.
Le società di Hong Kong la-vorano in Cina da 25 anni, e og-gi costituiscono il principale in-vestitore esterno in tutte le cittàpiù importanti come Guangzhou,Pechino e Shanghai. I produttoridi Hong Kong dispongono di ol-tre 60.000 siti produttivi e opera-tivi nella regione del PRD, e im-piegano circa 10 milioni di per-sone.
La regione del Pan-Pearl
River Delta . La regione delPan-PRD è una potente area eco-nomica con una popolazione pa-ragonabile a quella dell’interaUnione Europea. Nelle sue noveprovince, si concentra più di unterzo del PIL della Cina. Il bino-mio con Hong Kong rappresentail motore della crescita economi-ca della Cina meridionale.
propria garanzia incondizionata
fino all'80% delle nuove linee di
credito messe a disposizione da
parte delle Banche autorizzate ad
operare nel Paese. Il cliente al-
l'atto della messa a disposizione
della linea di credito paga una
commissione aggiuntiva al Go-
verno, che utilizza le commissio-
ni stesse per costituire un fondo
che serve ad assorbire eventuali
perdite da mancata restituzione
dell'importo del credito.
In realtà, almeno sino ad ora,
l'operazione si e' rivelata un
enorme successo, ed il Governo,
grazie a percentuali di default
(mancato ripagamento) molto
basse, ha addirittura ottenuto un
guadagno dall'intera operazione.
Questo Sistema si basa sul fatto
che il Governo di Hong Kong
gode di altissimo merito crediti-
zio (“AAA”), ed in Italia sarebbe
difficile da replicare visto che il
nostro Paese ha una valutazione
di BBB, e dunque la garanzia di-
venterebbe maggiormente "ri-
schiosa" per le Banche che ero-
gano
Agevolazioni di altra natura?
Una sola: tassazione massima
per le imprese, al lordo delle
eventuali deduzioni, del 16.5%.
Un sogno per qualsiasi imprendi-
tore Italiano.
Moneta: qual è il futuro del
Renminbi?
IL CNY, o RMB, entrera' nel
corso del 2016 tra le monete con-
siderate “di riserva” per i Gover-
ni. Questa operazione risulta fon-
damentale per il futuro della mo-
neta, che ancora non e' libera-
mente convertibile fuori dalla
Repubblica Popolare Cinese. Da
segnalare che la Cina ha creato
dei centri “offshore” di scambio
del RMB fuori dai confini nazio-
nali (Hong Kong, Londra, etc),
per favorire l'abitudine nel tratta-
re la moneta stessa nei grandi
centri finanziari internazionali
Italia-Hong Kong, due so-
cietà molto diverse. Che cosa ci
accomuna?
Pochissimo. Hong Kong, sto-
ricamente di stile anglosassone,
pero', sta rapidamente cambian-
do, trasformandosi in qualcosa di
simile alle grandi citta' Cinesi
(Shanghai, Pechino, Canton). Di-
rei che l'unica citta' Italiana ove
un Italiano che abbia vissuto ad
Hong Kong potrebbe ritrovarsi e'
Milano, dato il carattere indub-
biamente internazionale della ca-
pitale lombarda.
Qual è il ruolo della Came-
ra di Commercio all’interno
delle relazioni economiche tra i
due Paesi?
La Camera di Commercio,
che impiega 8 dipendenti a tem-
po determinato, e' cresciuta pa-
recchio negli ultimi anni, affer-
mandosi come un importante
“hub” utilizzato per gli incontri
tra aziende Italiane che si avvici-
nano a questo mercato e le azien-
de di Hong Kong e Cinesi. Oltre
il 50% degli iscritti alla Camera
di Commercio non e', infatti, Ita-
liano, e cio' e' risultato l'elemento
che l'ha differenziata da molte
Camere di Commercio Italiane
presenti in altri Paesi, anche
Asiatici.
S.B.
(© Riproduzione riservata)
la comunità Italiana di Hong
Kong e i suoi membri.
Già a inizio 1999 la Camera di
Commercio Italiana ha ricevuto il
riconoscimento ufficiale dal Go-
verno Italiano. Da allora la Came-
ra è cresciuta sino a diventare
un’organizzazione capace, in
partnership con il Consolato Ge-
nerale Italiano e con l’Agenzia
ICE, di provvedere un valido sup-
porto alle societa’, sia italiane che
locali.
Oggi, alla Presidenza della
Camera siede Fabio De Rosa: 52
anni, laurea in Giurisprudenza
conseguita presso la Universita’
Statale di Milano, avvocato, già
direttore della Filiale di Banca In-
tesa a Hong Kong e Responsabile
per la Banca in Asia è Cavaliere
della Repubblica dal 2010 e No-
minato Business Ambassador dal
Governo di Hong Kong nel 2014.
Dott. De Rosa, nell’intervi-
sta dello scorso anno faceva ri-
ferimento ad alcune agevola-
zioni messe a disposizione da
Governo e Banche; potrebbe
spiegarci meglio come funzio-
nano?
Il Governo di Hong Kong da
anni cerca di favorire le piccole e
medie aziende, supportando con
Hong Kong gode di un regi-
me fiscale molto favorevole che
offre bassissimi tassi d’interesse.
Il sistema prevede l’imposta sul
reddito societario, delle persone
fisiche, beni immobili, veicoli e
autoveicoli, beni e servizi e im-
poste minori. Hong Kong adotta
un sistema di tassazione su base
territoriale pertanto le persone fi-
siche e giuridiche, residenti e
non, sono soggette ad imposizio-
ne solo per la parte dei redditi
generati nel territorio. I dividendi
e gli interessi pagati da società
residenti ad imprese non residen-
ti non sono soggetti a ritenuta. Le
royalties corriposte da imprese
residenti ad imprese non-residen-
ti sono soggette ad un prelievo
nella misura del 4,95%, la cui
aliquota sale al 16,5% nel caso in
cui il pagamento di royalties av-
venga tra soggetti correlati. Non
esistono impostazioni di alcun ti-
po sui capital-gain. Le immobi-
lizzazioni tecniche godono di un
regime fiscale d’ammortamento
accelerato (60% del cespite nel
corso del primo esercizio e suc-
cessivi ammortamenti annuali
variabili tra il 10% e il 30% del
valore residuo).
All’intero di questo contesto
di, attiva dal 1997, si inserisce a
Camera di Commercio Italiana in
Hong Kong e Macao, societa’ le
cui radici risalgono all’Italian
Business Association, costituita
nel 1993 con lo scopo di pro-
muovere scambi commerciali tra
Hong Kong, Cina e Italia; allo
stesso tempo la Camera stabili-
sce una piattaforma comune per
Una garanzia incondizionatagenera il successo
del sistema Hong KongFabio De Rosa, Presidente della Camera
di Commercio Italiana in Hong Kong e Macao,risponde alle domande di Tribuna Economica
protetti in termini di IPR, risulta-no “unactionable” non avendoterminato il processo di “recor-dation” con le Dogane di HongKong. Per la “recordation” è ne-cessario che il proprietario delmarchio e/o copyright fornisca:la documentazione a supportodella titolarità del marchio e/ocopyright e della infrazione subi-ta da sottoporre alle dogane dipersona oppure via email; la de-signazione di un “examiner”competente per ispezione dellamerce sequestrata dalle dogane eche possa testimoniare in cortedurante il processo penale.
Fonte: Consolato Generaled’Italia a Hong Kong
nazionali (20%). Il controvaloredelle merci è stato rispettivamen-te di 4,2 e di 1,9 milioni di HKDnei due anni.
Al fine di rafforzare l’effetti-va applicabilità delle norme a di-fesa della proprietà intellettuale,l’Ufficio delle Dogane ha stabili-to recentemente un sistema di re-gistrazione - cosidetto “recorda-tion” - che permette loro di inter-venire direttamente a seguito delsequestro della merce per verifi-carne l’autenticità ed avviare im-mediatamente un procedimentopenale, che si può svolgere paral-lelamente a quello civile, ma conun maggiore effetto deterrente.
Ad oggi, diversi marchi ita-liani, pur essendo regolarmente
Come proteggere efficacemente il proprio marchio
aziendale ad Hong Kong
(da pag. 5)
RAPPORTI AMBASCIATE Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 11
fonte: elaborazione su dati istat
Tra i principali motivi si se-
gnalano: 1) l’altissima densità di
popolazione e le relativamente
scarse opzioni di svago/attrazio-
ni in città; 2) l’alta capacità di
spesa, con un Pil pro capite tra i
più alti al mondo; 3) l’eccellente
sistema dei trasporti marittimi e
soprattutto aerei, con un aero-
porto ai primi posti a livello
mondiale che collega 170 desti-
nazioni nel mondo (di cui oltre
50 nella RPC), con 900 voli
giornalieri serviti da oltre 100
compagnie e una posizione geo-
grafica strategica in Asia, entro
5 ore di volo si raggiungono tut-
te le principali città asiatiche; 4)
la maggior parte dei cittadini di
Hong Kong parla inglese e il
passaporto della RAS di Hong
Kong non necessita del visto tu-
ristico per visitare oltre 140 pae-
si; 5) le Autorità locali non im-
pongono limitazioni ai flussi in
uscita di persone o di valuta stra-
niera.
Pur non disponendo di stati-
stiche ufficiali sul numero di turi-
sti hongkonghini in Italia, si sti-
ma che siano intorno agli 80-
100.000 ogni anno. Il turista di
Hong Kong si orienta prevalente-
mente verso le nostre grandi città
Il turismo è uno dei pilastri
dell’economia, con un contributo
al PIL del 5% e circa 250.000 ad-
detti. I dati relativi al 2014 indi-
cano un flusso di visitatori pari a
8,4 volte la popolazione locale
ovvero 60,8 milioni (in aumento
del 12% rispetto al 2013) di cui
47,2 milioni dalla Cina continen-
tale (+17,5% rispetto all’anno
precedente).
Nel periodo gennaio-aprile
2015 i visitatori internazionali
sono cresciuti del 10,4% e quel-
lo dei soli turisti cinesi e’ cre-
sciuto del 12,9%. Secondo le
proiezioni del Governo locale i
visitatori cinesi potrebbero rag-
giungere i 70 milioni nel 2017.
Nel 2014 i turisti internazionali
che hanno visitato Hong Kong
hanno speso oltre 359 miliardi
di HKD, in crescita dell’8,5%.
Nel 2013 il totale dei turisti pro-
venienti dall’Italia a Hong Kong
ha raggiunto i 111.836 (-1% ri-
spetto al 2013 che a sua volta
aveva registrato un calo del
2,3%), di cui il 73,5% di sesso
maschile e il 26,5% femminile,
eta’ media 41,9.
Dei 111.836 visitatori italiani,
38.429 hanno transitato a Hong
Kong per un giorno e 73.408 visi-
tatori hanno pernottato almeno
una notte. Per quanto riguarda il
turismo outgoing - per dimensio-
ne dei flussi turistici e per capa-
cità di spesa all’estero - gli
hongkoknghini si posizionano al
quarto posto in Asia e al quattor-
dicesimo al mondo.
TURISMO VERSO HK
Nel 2014 il flusso dei visitatori èaumentato del 12% rispetto al 2013
+10,4% nel periodo gennaio-aprile 2015per i visitatori internazionali
d’arte e lo shopping, mentre i
percorsi agrituristici, i centri di
medie e piccole dimensioni e le
zone balneari sono ancora in se-
condo piano. Sovente la visita in
Italia viene associata ad altri Pae-
si europei.
Le maggiori attrattive del no-
stro Paese sono: ricchezze artisti-
che, patrimonio enogastronomico
e shopping, quest’ultimo in forte
ascesa anche grazie al deprezza-
mento dell’euro rispetto al dolla-
ro americano, e quindi al dollaro
di Hong Kong, legato alla valuta
statunitense. Pur non disponendo
di dati ufficiali, la percezione e’
che molti dei turisti hongkonghi-
ni che gia’ prevedono di recarsi
in Italia nel 2015 includeranno
una visita ad Expo Milano 2015 e
alla Biennale di Venezia. Oltre ai
viaggi di intrattenimento puro,
l’Italia è frequente meta di visite
per affari (data l’intensità dei rap-
porti economico-commeciali, in
crescita), facilitati dai voli diretti
su Roma e su Milano operati dal-
la compagnia di bandiera di Hong
Kong Cathay Pacific, che opera
anche voli in co-sharing su Vene-
zia.
Fonte: Mae/Enit 2015
miche, diplomatiche e culturali
tra Italia e Hong Hong. Quale
pensa sia il futuro di tali rela-
zioni? Verso quali direzioni?
In effetti io ho sempre soste-
nuto l’importanza di Hong Kong
nello scacchiere del Far East per
tutta una serie di relazioni eco-
nomiche, finanziarie, diplomati-
che e culturali con i vari Paesi
dell’area e in primis con la Cina.
La centralità di Hong Kong, gra-
zie alla diffusione della lingua
inglese, alle leggi di impronta
anglosassone, alla presenza di
strutture consulenziali di alto li-
vello è ancora importante nono-
stante la maggiore apertura della
Cina, per accedere a questo
grande Paese. Ciò è tanto più
valido per le imprese di piccole-
medie dimensioni.
Come si stanno spostando
consumi e investimenti?
Il maggior cambiamento degli
ultimi decenni è stato quello di un
grande mutazione di Hong Kong
che da capitale di se stessa è dive-
nuta la capitale di tutto il sud della
Cina, in particolare dell’area del
Pearl River Delta. Questo ha avu-
to ovvie conseguenze sulla realtà
di Hong Kong che è diventata più
terziarizzata e città dello shopping
per i turisti internazionali e cinesi.
A proposito di investimenti:
come, Italia e Hong Hong inve-
stono reciprocamente nei ri-
spettivi Paesi?
Stando alle statistiche molto
accurate dalla banca dati ICE-
Politecnico risultano a inizio
2014, investimenti italiani a
Hong Kong (tutti i settori, non
solo moda): 378 imprese di Hong
Kong partecipate da imprese ita-
liane (+46 rispetto al 2010), per
un fatturato totale di 1,8 miliardi
di Euro e 6.900 dipendenti (di
queste, le partecipazioni di con-
trollo sono 326; +42 rispetto al
2010), per un fatturato totale del-
le 326 imprese di 1,75 miliardi
di euro e 5.600 dipendenti).
Per la moda è disponibile solo
il dato aggregato per l'Asia orien-
tale dove risultano partecipate da
imprese italiane della moda 106
imprese con 212mln di euro di
fatturato e 6mila dipendenti.
Investimenti di Hong Kong in
Italia (tutti i settori, non solo mo-
da): 61 imprese italiane parteci-
pate da capitali di Hong Kong,
per un fatturato totale di 2,8 mi-
liardi di euro e 4.100 dipendenti
(di queste, le partecipazioni di
controllo sono 56; +10 rispetto al
2010), per un fatturato totale del-
le 56 imprese di 2,8 miliardi di
Euro e 4.000 dipendenti).
Anche in questo caso, per il set-
tore moda è disponibile solo il dato
aggregato per l'Asia orientale: ri-
sultano imprese italiane della moda
partecipate da imprese dell'Asia
orientale 22 imprese con 561mln di
euro di fatturato e 2.400 dipendenti.
Tribuna Economica
(© Riproduzione riservata)
prenditori a grandi società).
L’Associazione funge da punto
d’incontro per lo scambio di
informazioni su fatti e politiche
di mercato, su opportunità com-
merciali, canali di distribuzione e
altro ancora.
Con un eccellente livello di
servizi (sia pubblici che privati)
di cui puo' beneficiare una so-
cietà straniera o un singolo ope-
ratore economico interessato ad
effettuare un investimento ad
Hong Kong e una certezza del
diritto, assicurata da un sistema
di leggi e un sistema giudiziario
di stampo anglosassone (com-
mon law), il bassissimo livello di
corruzione, congiuntamente ad
un'ampia disponibilità di servizi
nei settori finanziario, legale e
della logistica, sono solo alcuni
dei principali motivi che rendono
Hong Kong un luogo ideale nel
quale sviluppare un'attività eco-
nomica o imprenditoriale.
Hong Kong vanta una rete di
infrastrutture tra le più efficienti
del mondo. Il suo porto mercan-
tile è al terzo posto in termini di
traffico di container. Il suo aero-
porto è uno dei principali hub
della regione, terzo aeroporto più
trafficato al mondo in termini di
passeggeri e al primo posto per
volume di cargo smistato. L’ae-
roporto collega 160 destinazioni
in tutto il mondo con 900 voli
giornalieri serviti da oltre 100
compagnie e permette di rag-
giungere entro le cinque ore di
volo oltre la metà della popola-
zione mondiale.
Nelle Regione Speciale opera
dal 1984 l’Associazione Italia
Hong Kong che oggi annovera
circa 200 soci (da singoli im-
Tribuna Economica ha incon-
trato il presidente in carica, Cav.
Lav. Mario Boselli, che fra le nu-
merose cariche ricopre anche
quella di Presidente Onorario
della Camera Nazionale della
Moda Italiana, rivolgendogli al-
cune domande in merito alle re-
lazioni economiche tra Italia e
Hong Kong.
Cav. Boselli, qual è il con-
tributo italiano all’economia di
Hong Kong?
I dati dell’interscambio fra
Italia e Hong Kong sono sintetiz-
zati nel dato relativo al 2014, che
per il totale moda è in milioni di
euro: import 65.5, export 2681,8
e il saldo naturalmente attivo per
l’Italia è di + 2616.3. (vedasi ta-
belle)
Lei è da sempre un forte so-
stenitore delle relazioni econo-
“La centralità di Hong Kongè ancora importante per
accedere nel mercato cinese”Tribuna Economica intervista Mario Boselli,
Presidente dell’Associazione Italia Hong Kong
fonte: elaborazione su dati istat
pag. 12 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 aziende
Tribuna Economica in questo numero segue: Bayer, Saipem, Bosch, Intesa Sanpaolo
alle rigorose esigenze di installazio-ne e di manutenzione. Inoltre, laconferenza ha visto Saipem impe-gnata in diversi panel sui progressidella tecnologia sottomarina (Sub-sea Technology Advancements),nonché in alcune presentazioni sullacostruzione e installazione di pipeli-ne (Pipeline Construction & Installa-tion) e sulla gestione dei riser e deltrattamento sottomarino (Riser Ma-nagement & Subsea Processing),che rappresentano attualmente learee di sviluppo più interessanti ecomplesse. Il settore delle acqueprofonde, nel cui ambito sono statiscoperti di recente numerosi campidi gas e petrolio, si attesta comemercato promettente nel medio elungo termine, con una serie di gia-cimenti attualmente in fase di svi-luppo iniziale in Africa Occidentale,Brasile e Golfo del Messico. La capa-cità del settore di rispondere ade-
Saipem ha presentato una seriedi promettenti progetti sottomariniche sta attualmente sviluppando alDeep Offshore Technology Interna-tional Conference & Exhibition aHouston, in Texas. Tra le principalisocietà di servizi per il settoreoil&gas nel mondo, Saipem disponedi molteplici tecnologie innovativedestinate a vari comparti del merca-to subsea, fra cui quello del tratta-mento dell’acqua di mare, del tratta-mento di gas e petrolio, del riscalda-mento elettrico per condotte e risere quello delle installazioni a mare. Lafiera di Houston rappresenta per Sai-pem un’importante occasione permettere in mostra e illustrare i nu-merosi benefici derivanti da questetecnologie. In molti casi, queste ven-gono sviluppate insieme a potenzialiclienti e importanti partner accade-mici e del settore industriale. Sai-pem, per l’occasione, ha illustratoprincipalmente tre innovazioni: Fu-sion Bonded Joint (FBJ) - una nuovatecnologia per il rivestimento dei tu-bi con materiali plastici, sviluppata ecertificata con successo per la posa a“J”; SPRINGS® - un’unità sottomarinadi rimozione dei solfati dall’acqua dimare, sviluppata in collaborazionecon Total e Veolia; Modular Multipi-pe, un nuovo sistema progettato peroffrire un elevato livello di separazio-ne per gravità in acque profonde, fa-cendo fronte contemporaneamente
guatamente e adattare le praticheoperative per lavorare in manierapiù efficiente ne determineranno ilsuccesso. Fiduciosa nella crescita delmercato delle acque profonde nel-l’immediato futuro, che richiederàuna molteplicità di opzioni di pro-cesso per assicurare uno sfruttamen-to economicamente vantaggiosodelle immense riserve di gas e petro-lio che si trovano in giacimenti aprofondità di oltre 3000 metri, Sai-pem vuole cogliere questa impor-tante opportunità per anticipare leprossime sfide tecniche che il mer-cato porrà agli operatori del settore.Di conseguenza, numerosi e intensisono gli sforzi che la società rivolgeallo sviluppo di tecnologie nell’am-bito delle acque profonde, con l’o-biettivo di arricchire il portafoglioaziendale di soluzioni tecniche edesser pronta a offrire al mercato me-todologie complete e competitive.Saipem è attiva nei business di Engi-neering & Construction e Drillingcon un forte orientamento verso at-tività oil & gas in aree remote e in ac-que profonde. Saipem è leader nellafornitura di servizi di ingegneria, diprocurement, di project manage-ment e di costruzione, con distintivecapacità di progettazione ed esecu-zione di contratti offshore e onshoreanche ad alto contenuto tecnologi-co quali la valorizzazione del gas na-turale e degli oli pesanti.
Saipem presentanuovi progetti subsea
al DOT 2015di Houston in Texas
Direttore della Comunicazione delGruppo Bayer in Italia -. “Con questonuovo progetto vogliamo attrarretalenti , idee e “respirare futuro”.Bayer è un gruppo globale con com-petenze chiave nei settori delle LifeSciences, Salute e Agricoltura. I pro-dotti e i servizi sono pensati per ilbenessere delle persone e per mi-gliorare la qualità della loro vita. Allostesso tempo il Gruppo Bayer aspiraa creare valore attraverso l’innova-zione, la crescita e un’elevata redditi-vità. Bayer fonda la propria attivitàsui principi di sviluppo sostenibile esulla responsabilità etica e sociale.Nel 2014, il Gruppo ha impiegato119.000 persone e registrato un fat-turato di 42,2 miliardi di euro. Gli in-vestimenti in conto capitale sonostati pari a 2,5 miliardi di euro men-tre quelli in Ricerca & Sviluppo sonostati pari a 3,6 miliardi di euro. Que-ste cifre comprendono l’area di Busi-ness dei Materiali Polimerici Innova-tivi che è stata portata sul mercatoazionario come Covestro, società in-dipendente, in data 6 ottobre 2015.
Startup di tutto il mondo unitevi!Ispirandosi a questo concetto, Bayerha invitato le startup più innovativea presentare le proprie attività o pro-getti futuri nei settori della Salute edell’Agricoltura. Il primo incontro siterrà il 29 ottobre 2015 nella sedeBayer in Italia a Milano, proprio conl’obiettivo di favorire la cultura del-l’innovazione. Una startup innovati-va può diventare un progetto di suc-cesso, così come conferma la storiastessa di Bayer, nata nel 1893 dalleidee brillanti di un tintore e un im-prenditore di Wuppertal per produr-re coloranti sintetici. Da quella che sipuò definire la prima startup del XIXsecolo, si è originata una società disuccesso a livello globale. La com-munity vuole fare incontrare startupdigitali, biotech o comunque attivein ambito salute, studenti, sviluppa-tori, tecnici, scienziati, biologi,bioinformatici, analisti di businessintelligence, designer, liberi profes-sionisti, società affermate, istituti oorganizzazioni, venture capital, im-prenditori. In sostanza, tutte le figu-re interessate alle scienze della vita.Questo primo incontro dà il via adun approccio completamente nuo-vo, per conoscersi, fare networking epresentare, allo stesso tempo, il pro-gramma “Grant4Apps” dedicato allestartup che operano in ambito LifeSciences. Si tratta di un’iniziativaOpen Innovation di Bayer HealthCa-re (Germania), che offre borse di stu-dio e programmi specifici per nuoverealtà imprenditoriali innovative nelsettore HealthCare. “Bayer è consi-derata un’azienda di innovatori eGrant4Apps ne è una dimostrazioneconcreta”, dichiara Daniele Rosa –
Meetup: Bayerchiama a raccolta
le startup innovativenelle Life Sciences
Nell'ambito delle iniziative le-gate al progetto "Allenarsi per il Fu-turo", dedicato alla formazione eall'orientamento dei giovani, BoschRexroth SpA, azienda del GruppoBosch Italia, ha avviato la speri-mentazione di un percorso di alter-nanza scuola-lavoro potenziata,grazie anche al confronto con laCamera di Commercio Italo-Ger-manica e con l'Ufficio ScolasticoRegionale. Per il "progetto duale" èstato scelto l'ITIS Galileo Galilei,storico istituto milanese che, daglianni quaranta, forma giovani stu-denti attraverso molteplici indirizzitecnico-professionali. Bosch Rex-roth, per un intero anno scolastico,a partire dal mese di ottobre, ospi-terà 16 studenti di una classe IVdell'indirizzo meccatronica dell'ITISGalileo Galilei, al fine di formare iragazzi, in piena alternanza scuola-lavoro, nelle aree tecniche chiavedell'azienda, con particolare atten-zione alle posizioni attualmente ri-chieste dal mercato. Gli studentifrequenteranno, a mesi alterni, lascuola e l'azienda. I due percorsi,scolastico e aziendale, sono statiideati e verranno sviluppati in com-pleta sinergia e unione di intenti. Intermini di competenze, il percorsoin azienda andrà a completare, gra-zie all'esperienza pratica, le cono-scenze teoriche acquisite dagli stu-denti sui banchi di scuola. I docentidella classe sono stati coinvolti fin
dall'inizio del progetto nella defini-zione del nuovo percorso formati-vo, in collaborazione con i managerdelle aree aziendali di inserimento.Al fine di permettere una realeesperienza di ingresso nel mondodel lavoro, il progetto ha previstoun iter standard di selezione, concolloqui conoscitivi individuali e digruppo, prevedendo una fase diorientamento di tre settimane conapprofondimenti relativi sia allecompetenze soft (corso base di co-municazione efficace) sia a quelletecniche (corso base di idraulica di40h – tecnologia-chiave dell'azien-da) e una panoramica dell'organiz-zazione dell'azienda, con incontriapprofonditi con referenti di ognidivisione e servizio. Nel dettaglio,l'inserimento degli studenti riguar-derà le seguenti aree: Aftermarket(focus idraulica), Application Centere Product Management (focus mec-catronica), Officina di Assemblag-gio Tecnica Lineare, Reparto Dise-
gno Tecnico e Progettazione Oleo-dinamica. "Allenarsi per il Futuro" èil progetto che Bosch sta sviluppan-do sul territorio italiano insieme aenti, istituzioni e scuole al fine diproporre e promuovere il sistema dialternanza scuola-lavoro, qualepossibile prospettiva per diminuirela disoccupazione giovanile. Il pro-getto raccoglie una serie di iniziati-ve mirate a orientare i giovani al lo-ro futuro professionale e a proporrea scuole e istituti una formazionepratica, attraverso tirocini o ore dilaboratorio in azienda. A cornice ditutte le attività ci sono i Protocollid'Intesa firmati fra Regioni e Azien-da, volti a favorire l'ingresso deigiovani nel mondo del lavoro attra-verso strumenti quali orientamentopresso le scuole, apprendistato diprimo livello e di alta formazione,formazione continua, formazionetecnica e di specializzazione. Attual-mente il Gruppo Bosch in Italia hasiglato protocolli con le RegioniLombardia, Piemonte, Veneto, FriuliVenezia Giulia, Campania, Abruzzoe Puglia. Bosch Rexroth SpA ha se-de a Cernusco sul Naviglio (Milano)e coordina più di 400 collaboratorisul territorio italiano. La società èimpegnata nel settore dell'Automa-zione Industriale ed è fornitore dicomponenti e sistemi per la movi-mentazione di macchine e lineeproduttive: prodotti e servizi ad altacomponente tecnologica.
Bosch: Connessionetra scuola e azienda
per favorire l'ingressonel mondo del lavoro
no alle banche una gestione semprepiù innovativa e professionale deicrediti deteriorati. Come Intesa San-paolo siamo inoltre convinti diquanto sia sempre più decisivo in-tervenire tempestivamente in que-sto settore, con l’obiettivo di crearele condizioni per un rilancio delleimprese e la salvaguardia dei livellioccupazionali, anche grazie a stru-menti innovativi e competenze spe-cializzate. Federico Ghizzoni, CEO diUniCredit, ha dichiarato: “Sono par-ticolarmente orgoglioso di questainiziativa, una struttura altamenteinnovativa sviluppata da noi in col-laborazione con KKR e Intesa chepotrebbe essere replicata anche inaltri contesti in Europa. In particola-re, è stato un piacere lavorare a que-sto progetto a stretto contatto conIntesa: vogliamo dare il nostro mi-glior contributo nei confronti dimolte società italiane in tempora-nea difficoltà, situazione che ci haspronato a lavorare insieme a unprogetto comune”. Johannes P.Huth, Responsabile KKR per Europa,Africa e Medio Oriente, ha afferma-to: “Siamo grati a Intesa e a UniCre-dit per la loro collaborazione alladefinizione e implementazione diquesto approccio innovativo. Si trat-ta della prima iniziativa in larga sca-la in Italia e in Europa ed è la primaoperazione della piattaforma pa-neuropea lanciata da KKR Credit. Lapiattaforma è interamente finanzia-ta con fondi privati e siamo impa-zienti di mettere a disposizione del-le società italiane finanziamenti alungo termine e competenze indu-striali”.
Intesa Sanpaolo, UniCredit eKKR Credit, parte di KKR & Co. L.P.,una delle principali società globalidi investimento, hanno raggiuntoun accordo in base al quale, al sod-disfacimento di alcune condizioni,le due più importanti banche italia-ne trasferiranno la loro esposizionein crediti ed equity relativi ad un se-lezionato numero di imprese in re-structuring in un veicolo gestito dal-la piattaforma italiana lanciata daKKR Credit. La piattaforma ha lo sco-po di fornire ad alcune medio-gran-di società industriali italiane nuovicapitali e competenze operative,supportando così le banche nellagestione dei propri asset. La piat-taforma ha l’obiettivo di consentirealle società di ritrovare l’equilibrio fi-nanziario, di tornare a crescere e acreare valore a beneficio di tutti glistakeholder, inclusi gli attuali azioni-sti delle società stesse e le banche,che condivideranno i ritorni positiviconseguenti alla ripresa delleperformance delle società e del va-lore dei relativi asset iscritti a bilan-cio. Intesa Sanpaolo e UniCredit, as-sieme a KKR Credit hanno congiun-tamente sviluppato questo proget-to innovativo, inclusa la sua valuta-zione con le autorità competenti. Lapiattaforma sarà aperta in futuro adaltri istituti di credito e società chepossono trarre vantaggio da nuovicapitali e da un ulteriore supportooperativo. Alvarez & Marsal svolgeràil ruolo di preferred Service Provideralla piattaforma. Carlo Messina,Consigliere Delegato e CEO di Inte-sa Sanpaolo, ha commentato: “Lecondizioni attuali dei mercati e inuovi contesti regolatori impongo-
NomineDIGILANT MEDIA COMPANY: La società leader mon-diale nel programmatic advertising per soluzioni pub-blicitarie personalizzate e strategiche ad agenzie ebrand, ha nominato Simone Fortunato a Business Deve-lopment Manager per il mercato italiano.
FCA: Dal 1 novembre 2015 Stefan Ketter assumerà lacarica di Chief Operating Officer della Regione LATAMconservando le responsabilità di Chief ManufacturingOfficer e membro del Group Executive Council.
FINDUS ITALIA: Findus leader in Italia nel settore frozenfood e parte di Iglo Group, ha nominato Amministratore De-legato, Francesco Fattori nella guida del business italiano.
LEASYS SpA: Ubaldo Della Penna è il nuovo DirettoreCommerciale di Leasys SpA, società interamente con-trollata da FCA Bank - joint venture paritetica tra FCAItaly SpA e Crédit Agricole Consumer Finance
MICROSOFT ITALIA: Massimiliano Ortalli è stato no-minato Direttore della divisione Dynamics della filialeitaliana, a riporto di Vincenzo Esposito, Direttore del-la Divisione Piccola e Media Impresa e Partner di Mi-crosoft Italia.
TAGES CAPITAL LLP: La società di asset managementdi Tages Group annuncia la nomina di Jamie Kermischquale Amministratore Delegato
Intesa Sanpaolo, Unicredit e KKR Credit sottoscrivono un accordo
a supporto delle Imprese italiane
pagina a cura di Stefano Piermaria
world news Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 13
Survey respondents reportedless favourable price terms of-fered to counterparties across theentire spectrum of securities fi-nancing and OTC derivativestransaction types for the fourthconsecutive quarter. While previ-ous SESFOD surveys over thepast year had indicated that theoverall tightening was initiallydriven solely by banks domiciledoutside the euro area, responsesto the June 2015 and September2015 surveys show that euroarea-domiciled banks are now al-so contributing to the overalltightening of price terms. Wors-ened general market liquidityand functioning, limited balancesheet availability to back uptransactions and increased inter-nal treasury charges for fundingat the respondent’s institutionwere cited as the main reasonsfor the tightening of price terms.Survey respondents pointed toworsened general market liquidi-ty and functioning, and lessenedcompetition from other institu-tions as explanations for non-price terms becoming lessfavourable. Both price and non-price credit terms are expected totighten further over the nextthree-month reference period
from September 2015 to Novem-ber 2015.
Respondents reported that theliquidity and functioning of mar-kets for the underlying collateral(as opposed to the secured fund-ing market itself) has deteriorat-ed for many types of euro-de-nominated collateral covered inthe survey over the June-August2015 review period, following asimilar deterioration reported inthe previous survey. From alonger-term perspective, morethan 60% of survey respondentsreported that overall liquidityand market functioning in sec-ondary markets has decreasedrelative to five years ago, inmany cases considerably. A re-duction in liquidity was reportedfor nearly all asset classes cov-ered by the survey and was most-ly attributed to a reduced willing-ness on the part of banks to pro-vide capital for market-makingservices as a result of either reg-ulatory changes or changes in in-ternal risk-management prac-tices. More than half of surveyrespondents expect liquidity andmarket functioning to decreasefurther for all asset classes cov-ered by the survey over the nexttwo years.
EU
Support to improveworkplace safety
and labour practices in producing
countries
EIAS study shows the Netherlands is main hubfor taiwanese FDI in europe
EU announces support for theG7's “Vision Zero Fund”, to im-prove working conditions andlabour standards, and establishsustainable business practices inproducing countries.
Commissioner for Interna-tional Cooperation and Develop-ment, Neven Mimica, and Com-missioner Marianne Thyssen, incharge of Employment, SocialAffairs, Skills and Labour Mo-bility, will today announce anEU contribution for the G7's“Vision Zero Fund”. This Fundwill support joint activities ofgovernments, businesses, socialpartners and NGOs in the low in-come countries where goods aremade, to reduce and preventworkplace related deaths, im-prove labour inspections, ensurefair production and help workersto exercise their rights.
Ahead of the G7 Employ-ment and Development Minister-ial Meeting in Berlin on 12-13October, Commissioner Thyssenunderlined: “Every year, 2.3 mil-
lion people die from work related
accidents or diseases around the
world. This is 6300 people every
day. The Commission is strongly
committed to preventing work-
place accidents, promoting fun-
damental labour rights and en-
hancing the level playing field
for companies. We are commit-
ted to upholding the highest stan-
dards, and we are working every
day to prevent human suffering
and economic costs linked to un-
safe workplaces across Europe
and abroad. The G7's Vision Ze-
ro Fund will contribute to im-
proving working conditions and
reduce the health and safety risks
for the hundreds of millions of
people employed in global sup-
ply chains.” CommissionerMimica also said: “Global sup-
ply chains are key generators of
economic growth and decent
work. However, all too often they
include unregulated or unsafe
work environments, poor indus-
trial relations and compromised
workers` rights. The European
Commission is determined to
play its part in fighting this.
That's why we're proud to sup-
port the G7's initiative with a €3million contribution – we want to
do all we can to turn this situa-
tion around and ensure a fair,
level playing field for our busi-
nesses and the people who work
in them.”
The Vision Zero Fund buildson the commitment made at theG7 Summit in Elmau in June2015 to foster sustainable globalsupply chains and to agree onconcrete actions for implementa-tion and follow-up. It will get itsfunding from both public andprivate contributions and will bemanaged by the InternationalLabour Organisation (ILO). Itsfirst pilot activities will start in2016, focusing on the ready-made garment sectors of selectedproducing countries.
ECB - OTC DERIVATIVES MARKETS
Liquidity and functioningof markets for the underlying
collateral has deteriorated
Drawing on the 2014 report“Taiwan’s Outward Foreign Di-rect Investment (OFDI) Into TheEuropean Union And Its Mem-ber States – Quantitative & Qual-itative Research”, the EuropeanInstitute for Asian Studies(EIAS), with the support of theTaipei Representative Office inthe European Union (EU), hasconducted research on 10 leadingTaiwanese enterprises doingbusiness in the EU in order toidentify the key factors that drivetheir activities in Europe.
Taiwanese investors are par-ticularly interested in Northernand Western European countries.The Netherlands, Germany andthe UK are the primary destina-tions of Taiwanese investmentfor numerous reasons, including:Knowledge of English lan-guage/polyglot workforce; Cul-tural affinity; Favorable invest-ment climate; An effective in-coming investment promotionagency; Tax incentives; A pre-existing complete value chain;Business, knowledge and R&Dhubs; An established; Taiwanesebusiness community; A big con-sumer market; Double taxationagreements; Modern infrastruc-ture and transport networks.
The Netherlands. Historical-ly the Netherlands has played therole of ‘bridgehead’ for Tai-wanese firms’ entry into Europe.This is mainly due to its geo-graphical position, excellenttransport links, airports, high-ways, technical schools and uni-
versities, well trained, polyglotand skilled workforce, moderntelecommunication and IT sys-tems and networks, a clear andtransparent legislation and labormarket rules. The Netherlands at-tract the bulk of the Taiwaneseinvestment in Europe and it is al-so the biggest European investorin Taiwan. The Netherlands hasa very active Foreign InvestmentAgency (NFIA) which hasproven to be successful in at-tracting Taiwanese investment.In addition to a good businessclimate, the country also pro-vides good tax benefits to im-porters.
At present some 200 Tai-wanese firms are active in theNetherlands, clustering in NoordBrabant and in the Randstad re-gion.237 Also the Leiden BioScience Park has attracted someTaiwanese investment in thefield of R&D. The Netherlandshas become a hub for ICT tech-nology. The Port of Rotterdam isoften the entry port into the Eu-ropean market. This justifies thechoice of the Netherlands as themain continental distributioncenter for Taiwan companies re-lying heavily on logistics.
The fast expansion of Nether-lands-Taiwan relations is partly
due to the signature of the Dou-ble Taxation Agreement in 2001and Taiwan access to the WTO.A Memorandum of Understand-ing (MOU) was also finalizedbetween the Netherlands Enter-prise Agency (RVO) and the De-partment of Industrial Technolo-gy of the Taiwanese Ministry ofEconomic Affairs. This MOU,renewed in 2013, aims atstrengthening practical coopera-tion among companies, knowl-edge institutions and other orga-nizations of Taiwan and TheNetherlands.
National investment promo-
tion agencies. One of the keystakeholders attracting and pro-moting outward flows of FDIfrom Taiwan to the EU are thenational investment promotionagencies in the respective EUmember states. The NFIA is of-ten mentioned as a prime exam-ple of an effective, constructivestakeholder in managing toleverage the strength and pecu-liarities of the Dutch investmentclimate. In doing so, it managesto attract increasing amounts ofoverseas investment through theguidance and support of bothSMEs and MNCs in setting uptheir respective subsidiaries inthe Netherlands.
PRINCIPALITY OF MONACO
for news and [email protected]
TRIBUNA ECONOMICAN E X T C O U N T R Y R E P O R T
Media partner for the REPORT MONACO
pag. 14 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 world news
Improvements in health, ac-cess to basic services and hous-ing have contributed most toraising standards of living ofMexicans over the past 15 yearsbut further advances are neededto bring well-being indicatorscloser to the average of Oecdcountries, according to a new re-port.
Measuring Well-being inMexico’s States says Mexicoshould improve performance inareas such as quality of educa-tion, safety, poverty levels andquality of jobs. It adds that starkdifferences exist between the dif-ferent states of the country.
According to the multi-di-mensional poverty indicator, asmuch as 76% of the populationof Chiapas lived in poverty in2014 compared with 20% inNuevo Leon, the state with thelowest poverty. The report mea-sures well-being by using the 12dimensions of the internationalframework developed by theOecd: income, jobs, housing,health, access to services, educa-tion, civic engagement and gov-ernance, environment, safety,work-life balance, social connec-tions and life satisfaction.
Presenting the conclusions atthe World Forum on Statistics,Knowledge and Policy inGuadalajara, Oecd Secretary-General Angel Gurría said: “De-
signing the policies that ensure a
higher quality of life for all re-
quires accurate information
about what life is like - not just
at the broad national and inter-
national levels but in our regions
and neighbourhoods, in our
schools and hospitals.”
Also present at the launchwas Eduardo Sojo, President ofMexico’s National Institute ofStatistics and Geography (INE-GI), which collaborated on theproject and launched the one-stop website of well-being indi-cators for the Mexican stateshttp://www3.inegi.org.mx/app/bienestar .
Oecd analysis shows thatstates with similar levels of GDPper person can differ markedly inthe reported level of well-being.The obesity rate in high-incomestates varies from 43% of adultsin Campeche and Tabasco to34% in the Federal District. Ma-ternal mortality rates have beenmore than halved in QuintanaRoo and Queretaro between2000 and 2013, while they wors-ened in Baja California Sur andCampeche.
Academic performance varieswidely between states. Results inthe international Oecd PISA as-sessment tests for 15 year-oldsshow that students in Guerrerolag behind their peers in Aguas-calientes by the equivalent of oneyear of schooling.
Regional differences in ac-
cessibility to services and healthhave narrowed since 2000, duemainly to the reduction of mater-nity and infant mortality ratesand better services provision inthe weakest performing states.But safety, income and jobs haveon average deteriorated acrossthe country. Security has wors-ened in particular in Guerreroand the State of Mexico over thepast five years, while income hasdeteriorated since 2008. In theminority of states where incomehas increased —like Hidalgo,Coahuila and Yucatán—inequal-ity (as measured by the Gini in-dex) has also risen.
By aggregating the results,the report finds that Baja Califor-nia Sur, Sinaloa and Tamaulipasperform better than the Mexicoaverage across all 12 of the di-mensions measured, according tothe latest data available. In Guer-rero, only civic engagement isabove the national value.
The report warns against see-ing well-being scores in eachstate as separate items: well-be-ing dimensions are interlinkedand policies to improve the dif-ferent aspects of well-beingshould not be the sole responsi-bility of a single governmentministry. Integrated whole-ofgovernment and coherent policyresponses are needed.
owners come to find new quali-fied contacts but also to share,during the trade show, an instantof celebration and conviviality.
Nrj Dj Awards. The Nrj DjAwards’ were created in 2012 bythe radio Nrj in collaborationwith the MICS. This ceremonytakes place yearly in the openingof the Mics Monaco in theGrimaldi Forum. The Nrdj DjAwards rewards the best Frenchand International DJs accordingseveral grades.
Just as the Nrj MusicAwards, the Nrj Dj Awards’prize list depends on the public’svotes. During the 2014’s edition,Paris Hilton, Bob SInclar, BigAli, Dj Assad, Steve Aoki, Mar-tin Garrix but also Joachim Gar-raud were presents.
Mics Macau. In May, theMacau International ClubbingShow (Mics) launched its firstedition in Asia by enriching theG2EAsia’s trade show with itspavilion dedicated to nightlifeentertainment, bars and night-clubs.
Following the annual eventsin Monaco, the Mics, in coopera-tion with Reed Exhibition China,exported itself on May 19th, 20thand 21st to the world’s biggestcasino room at the Venetian Ho-
tel Macau in partnership with theGaming International Tradeshow,G2EAsia, which once again wel-comed more than 10,000 visitorsover the period.
During these three days,1,000 international nightlife in-dustry professionals gathered ina fast moving city with a GDP ofover USD 51 billion in 2014, 2million tourists each month andaround 25% of employment sup-ported by casinos.
The nightlife industry playersthat were charmed by the Micsfirst edition innovative concept in-cluded clubs owners; food & bev-erage managers; exhibitors (sound,light, entertainment etc.) …
In addition, two conferenceswere held at Mics highlightingthe nightlife industry’s specificthematic that enabled new con-nections between the profession-als who participated.
Mics, faithful to its reputa-tion, together with the famousClub Cubic at City of Dreams(Top 10 Asia’s club), welcomedmore than 3,000 people whodanced 3 nights away thanks tothe attendance of French DJ’ssuch as Sub Zero, Mike Andreaand Naomie K as well as interna-tional names such as Dj Lia andDJ Katsu.
Thanks to this edition’s suc-cess, Mics and Reeds ExhibitionChina have the pleasure to an-nounce the renewal of MicsMacau on May 18th, 19th and20th 2016.
www.mics.mc
enables to organize your visitthrough targeted and qualifiedappointments’ program selectedby us. The Mics invites, eachyear, more than 100 internationaldecision-makers from thenightlife’s world (nightclubsowners, beverage distributors,restaurants, bars, beaches…) toparticipate to a tailored programof appointments with the ex-hibitors. The participants’ selec-tion is based on several criteriasuch as the turnover, the numberof establishments or the annualinvestment. These appointmentsare akin to speed-meetingsaround round-tables. Participantsare in a special room in order toensure their tranquility and pro-mote their professional ex-changes.
A DJ Festival from midnightto 5a.m in the Mics Club (ashort-lived club speciallyequipped for that event) with aninternational DJ’s program.Pharrell Williams, Martin Garrix,Steve Aoki and Joachim Garraudhave made vibrate the Mics Clubduring the latest editions. Thecombination of business and en-tertainment is the Mics’ strength.This innovative concept seducedthe biggest brands and interna-tional nightlife establishment’s
The Monaco InternationalClubbing Show (Mics) is the firstEuropean trade show dedicatedto the nightlife’s and entertain-ment industry. Created in 2010,the concept is to offer to interna-tional nightlife’s professionals tomeet and to get together inMonaco on November and inMacau on May during 3 daysand 4 nights in a privileged set-ting. The next editions will takeplace on November 4th, 5th and6th 2015 in Monaco and on May18th,19th and 20th 2016 inMacau.
Mics Monaco. In 2014, forits 5th anniversary, Mics Monacowelcomed more than 10 000 visi-tors, 110 brands coming from allaround the world (30 nationali-ties). Mics hosted 6 conferencesand allowed more than 1000Hosted Buyers meetings. Thisedition has generated around 300media publishing.
But what is exactly the
Mics? This event is based on 3
fundamentals axis: A profes-sional trade show from 2p.m to9p.m in the Grimaldi Forum,which gathers the main nightlifeactors and decision-makers.They come to discover or/and topresent new products and mar-ket’s trends. Several exhibitors’grades are embodied: design,beverage, sound, light & video,new technologies, bars equip-ment and services providers. Theaim is to multiply the meetingsopportunities and to promote di-rects trades.
The Hosted Buyers Program
Tribuna Economica is media partner event
MICS: The European trade show dedicated to the nightlife’s
and entertainment industry
OECD, Algeciras, Barcelona andValencia also benefit from auto-mated systems that speed the en-try and exit for containers fromthe terminal.
“From the entrepreneur’s
point of view, it doesn’t matter
whether a specific government
requirement is municipal, re-
gional or central. What matters
is whether it is easy or difficult
to comply with,” said AugustoLopez-Claros, Director of theWorld Bank’s Global IndicatorsGroup, which produced the re-port. “Close coordination be-
tween the different levels of gov-
ernment and institutions is es-
sential to reduce red tape for
small and medium-size firms at
all levels.”
Learning from good local andglobal practices could encouragegovernments at all levels (cen-tral, regional and municipal) tobe more ambitious in moderniz-ing the regulatory framework—not just incrementally, but bold-ly, with comprehensive mea-sures. That could strengthen thebusiness environment, promotehigher productivity and competi-tiveness, and help address unem-ployment and inequality.
La Rioja, the Community ofMadrid and Navarre are the bestplaces in Spain for doing busi-ness, says the World BankGroup’s Doing Business in Spainreport.
But other locations in thecountry also do well on one ormore measures of doing busi-ness, as large variations in time,cost and regulatory requirementsexist in the 17 regions and 2 au-tonomous cities covered by thereport.
Doing Business in Spain, thefirst of its kind, examines busi-ness regulations affecting do-mestic firms across four indica-tors: starting a business, dealingwith construction permits, get-ting electricity and registeringproperty.
While La Rioja, Communityof Madrid and Navarre toppingthe aggregate ranking across thefour indicators, it is easier to starta business in Andalusia, due tothe absence of municipal fees inSeville and the widespread use ofan online start-up platform. Ob-taining a permit to build a ware-house is most efficient in La Rio-ja where the Municipality ofLogroño issues a building permitin just six weeks and at a lowercost than other regions.
But it is easier to get an elec-tricity connection for a ware-house in Catalonia where no ap-provals are required from profes-sional associations and new con-nections are subject to a simpli-fied approval process.
Transferring property is easi-er in Ceuta and Melilla where aspecial tax regime keeps transfertax rates low. The report alsocompares the ease of importingand exporting through five ports:Algeciras, Barcelona, Bilbao,Valencia and Vigo. Althoughthese ports have similar levels ofefficiency as others in the
“La Rioja, Madrid and Navarreare best places
for doing business in Spain”
EUROSTAT
Businessinvestment rate
up to 22.3% in the euro area
In the second quarter of 2015,the business investment rate was22.3% in the euro area, com-pared with 22.0% in the previousquarter. The business profit sharein the euro area was 40.0% in thesecond quarter of 2015, stablecompared with the first quarterof 2015.
These data come from a firstrelease of seasonally adjustedquarterly European sector ac-counts from Eurostat, the statisti-cal office of the European Union,and the European Central Bank(ECB).
Oecd reports wide gapsin well-being across Mexico’s states
world news Lunedì 26 ottobre 2015 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX pag. 15
Germany maintains strong competitive position
World Economic Forum publishes GlobalCompetitiveness Report
Commission invests €16 billion in funding for research and
innovation over next two years
The European Commissionwill invest almost €16 billion inresearch and innovation in thenext two years under Horizon2020, the EU's research and in-novation funding scheme, fol-lowing a new Work Programmefor 2016-17.
The new funding opportuni-ties offered by the Work Pro-gramme are directly alignedwith the policy priorities of theCommission of President Jean-Claude Juncker and will sub-stantially contribute to the Jobs,Growth and Investment Pack-age, the Digital SingleMarket, Energy Union and Cli-mate change policy, InternalMarket with strongerindustry and making Europea stronger global actor.
Carlos Moedas, Commis-sioner for Research, Science andInnovation said: "Research and
innovation are the engines of
Europe's progress and vital to
addressing today's new pressing
challenges like immigration, cli-
mate change, clean energy and
healthy societies. Over the next
two years, €16 billion from
Horizon 2020 will support Eu-
rope's top scientific efforts, mak-
ing the difference to citizens'
lives."
In line with CommissionerMoedas' strategic priorities,Horizon 2020 will be open to in-novation, open to science, andopen to the world. The newWork Programme 2016-17 of-
fers funding opportunitiesthrough a range of calls for pro-posals, public procurements andother actions like the HorizonPrizes, together covering nearly600 topics. The programme'sstructure is a reflection of theoverall flexibility of Horizon2020 which focuses on the EU'slong-term priorities and the mostpressing societal challengeswhile allowing it to swiftly ad-dress emerging problems such asoutbreaks of diseases.
The programme will supporta range of cross-cutting initia-tives: the modernisation of Eu-rope's manufacturing industry(€1 billion); technologies andstandards for automatic driving(over €100 million); the Internetof Things (€139 million) to ad-dress digitalisation of EU indus-tries; Industry 2020 in the Circu-lar Economy (€670 million) todevelop strong and sustainableeconomies; and Smart and Sus-tainable Cities (€232 million) tobetter integrate environmental,transport, energy and digital net-works in EU's urban environ-ments.
In addition, at least €8 mil-lion in funding will be availablefor research on security of EU'sexternal borders to help identifyand prevent human trafficking
and smuggling; €27 million forthe new technologies to help pre-vent crime and terrorism as wellas €15 million for research intothe origin and impact of migra-tion flows in Europe. The newWork Programme will also buildon successes in health research,such as the Ebola-related break-through discoveries already sup-ported by Horizon 2020, by in-vesting €5 million to respond tothe critical outbreak of the dam-aging olive-tree pest Xylella fas-
tidiosa. The new Work Programme is
also set on improving the impactof Horizon 2020 funding. First, itwill ensure more money is avail-able for innovative companiesthanks to new leveraging oppor-tunities supported by the Euro-pean Fund for Strategic Invest-ments (EFSI), in addition to over¬ 740 million dedicated to sup-port research and innovation ac-tivities in nearly 2000 small andmedium enterprises (SMEs).More will also be done to im-prove synergies with other EUfunding programmes, as stressedby President Juncker in his Stateof the Union speech, as well assupport researchers in their ap-plications with clearer guidanceand impact criteria.
The first gas interconnector
between Poland and Lithuania
will end the long lasting isolation
of the Baltic Sea region and
bring the energy needed for a
new economic dynamism to the
region.
The President of the Euro-
pean Commission, Jean-Claude
Juncker welcomed the signing of
the grant agreement on the GIPL
(Gas Interconnector Poland –
Lithuania), the first pipeline con-
necting Poland and Lithuania.
The gas interconnector will end
the long lasting isolation of the
Baltic Sea region and bring the
energy needed for a new eco-
nomic dynamism to the region.
Witnessed by President
Juncker, together with the Prime
Minister of Poland, Ewa Kopacz,
the President of Lithuania, Dalia
Grybauskaité, the Prime Minister
of Latvia, Laimdota Straujuma
and the Prime Minister of Esto-
nia, Taavi Rõivas, today's signa-
ture is also a breakthrough in-
creasing the security of supply
and bringing more resilience to
the European energy market.
A central element of the EU's
Energy Union strategy is bridg-
ing missing links in the energy
infrastructure. The solidarity
shown by the participating mem-
ber states shows how joining
forces can make all parts of the
European Union stronger and
more resilient to potential short-
ages. The participating states are
committed to work together also
in the future to further reinforce
the region's integration into the
EU's internal energy market.
The Commission has com-
mitted itself to creating links that
allow energy to flow where it is
most needed and to ensure that
every member state has access to
at least three sources for energy.
Building missing cross-border
links between the Baltic Sea re-
gion and the rest of the EU ener-
gy market is a priority for the
Commission.
At the occasion of the signa-
ture of the joint declaration,
President Juncker said: “Today's
signature is about European sol-
idarity. It is about leaders taking
responsible decisions to increase
our security and strengthen our
resilience. Today we have done
much more than bringing the en-
ergy isolation of the Baltic States
to an end. We have brought the
region further together. Today
we have agreed on European in-
frastructure that will unite us, in-
stead of dividing us.”
Today's signature will enable
the promoters to start construc-
tion works with the aim of final-
ising the pipeline by December
2019. The Baltic States and
Poland will mandate their Minis-
ters in charge of Energy Policy
to monitor the implementation of
the project and ensure its con-
struction according to the agreed
timeline. At the occasion of the
signing the Heads of State or
Government present issued a
statement confirming their com-
mitment to continue working in
further interconnecting and
strengthening the resilience of
their energy markets.
The World Economic Fo-
rum’s Global Competitiveness
Report was released on Wednes-
day September 30, with Ger-
many rising one place to 4th in
the world. The report, which cre-
ates a composite score drawn
from a country’s performance
across a number of economic
‘pillars’, such as infrastructure,
goods and labour market effi-
ciency, business sophistication
and innovation, noted especially
Germany’s global excellence in
terms of business sophistication,
market dominance and aspects of
education and innovative capaci-
ty, while the market size – Ger-
many is Europe’s largest econo-
my – was also an advantage.
The German economy gener-
ally was denoted as “innovation
driven”, with Germany ranking
third globally in terms of overall
innovation and sophistication
factors.
“The excellent ranking in the
World Economic Forum report
serves to show that Germany’s
strategic direction of becoming a
global R&D and production cen-
tre has been successful,” said
Achim Hartig, Managing Direc-
tor of Germany Trade & Invest.
First gas interconnector Poland–Lithuania ends energy
isolation of the Baltic States
pag. 16 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXIX Lunedì 26 ottobre 2015 finanza
istituzioni sottoscrittrici della
Carta d'Intenti, un accordo che
promuove l'educazione sui temi
dell'economia e della legalità per
migliorare la cultura finanziaria
dei giovani.
Il progetto è ispirato a una
didattica per competenze e
orientato allo sviluppo delle abi-
lità comportamentali necessarie
a compiere scelte finanziarie, in
linea con le migliori prassi in-
ternazionali. Il programma for-
mativo è rivolto a tutti i livelli
scolastici e prevede sessioni de-
dicate agli insegnanti a cura del
personale della Banca d’Italia e
sessioni per i ragazzi svolte dai
loro stessi docenti.
Le scuole che intendono
aderire al progetto possono ri-
volgersi agli Uffici Scolastici
Regionali e alle Filiali della
Banca d’Italia.
La Banca d'Italia avvia il pro-
gramma “Educazione finanziaria
nelle scuole 2015/2016” . Il pro-
getto si inserisce nell'offerta for-
mativa in educazione finanziaria
e alla legalità economica del Mi-
nistero dell'Istruzione, dell'Uni-
versità e della Ricerca. E' svolto
anche in coordinamento con le
BANCA D'ITALIA
Al via il programma “Educazionefinanziaria nelle scuole”
Gli italiani cambiano strate-gia riguardo a come gestire i pro-pri risparmi facendo registrare unvero e proprio boom del rispar-mio gestito, una discesa dellaquota dei titoli di Stato, una ridu-zione degli investimenti in atti-vità reali e una lieve ripresa dellaspesa per i consumi.
Questo è quanto la Banca d’I-talia rileva e diffonde attraversola consueta Relazione annualeche riguarda il 2014.
Lo scenario di fondo cheemerge dall’indagine di Via Na-zionale è che cala l’interesse peri Titoli di Stato e che i risparmia-tori stanno cercando vie più red-ditizie per i loro investimenti.
Nel dettaglio, sottolineaBankitalia, fondi, pensioni, assi-curazioni e altri investitori istitu-zionali hanno fatto incetta di ric-chezza nel 2014 raccogliendo111 miliardi di euro una cifraraddoppiata rispetto all’anno pre-cedente.
L’anno scorso i flussi di de-naro indirizzati verso fondi, po-lizze vita, prodotti previdenzialie gestioni patrimoniali hannorappresentato il 6,9% del Pilmentre erano il 3,1% nel 2013.
rappresenta il 40%.Gli italiani quindi affidano i
loro risparmi principalmente alleassicurazioni (57,5 miliardi) e aifondi comuni distribuiti daglisportelli bancari e postali cheraccolgono liquidità da questistrumenti nell’80% dei casi conuna crescita del 10% rispetto al2013.
Il risparmio gestito è diven-tato per le banche una fonte dal-la quale trarre lauti guadagnicon un utile dei gestori di fondiaperti e di patrimoni individualicresciuto del 22%.
Nel complesso la quota delrisparmio gestito sul totale delleattività finanziarie delle famiglieha raggiunto il 26% ma rimaneancora contenuto rispetto all’areaEuro dove questa percentuale
Il risparmiogestito conquista
gli italiani
Sterzata verso fondi e polizze a scapito dei titoli di Stato
Le compagnie petrolifere del-l’OGCI hanno tagliato le emissio-ni di gas serra del 20% negli ulti-mi dieci anni e hanno presentato ilrapporto “Più energia, meno emis-sioni” nel quale coordinano i pro-pri progetti in vista di una maggio-re collaborazione in aree chiavecome l’efficienza, il gas naturale,la ricerca e gli investimenti.
Da sole forniscono circa il10% dell’energia del mondo equasi un quinto della produzioneglobale di petrolio e gas. Un ruoloche per le dieci compagnie petroli-fere riunite nella OGCI, la Oil andGas Climate Initiative, è però an-che di forte responsabilità nel con-trasto al cambiamento climatico.Per questo gli amministratori dele-gati dei dieci del greggio (BGGroup, BP, Eni, Pemex, RelianceIndustries, Repsol, Saudi Aramco,Shell, Statoil e Total) hanno sigla-to un dichiarazione congiunta invista della prossima Conferenzamondiale sul Clima, il COP21 diParigi, al quale chiedono un accor-do davvero efficace.
Le dieci vogliono fare la pro-pria parte nel piano e condividonol’obiettivo di una limitazione delriscaldamento globale a due gradi,ma sottolineano anche che le at-tuali emissioni globali di gas serranon sono in linea con quell’obietti-vo. Bisogna fare di più, insomma.
CLIMATE CHANGE
Le oil company chiedono al COP21di Parigi un accordo efficace
...1986 ...2016
anniversario30°
crisi). Sulla base dell’ultimo datodisponibile, a giugno scorso il nu-mero complessivo degli affidati insofferenza era pari a 1.188.401 (inprevalenza imprese e famiglie).
In Italia diminuisce, su baseannua, la raccolta a medio e lungotermine cioè tramite obbligazioni,(a settembre 2015: -13,8%, seg-nando una diminuzione su baseannua in valore assoluto di 51,8miliardi di euro), mentre i depositiaumentano – sempre a fine set-tembre 2015 - di 26,4 mld di eurorispetto all’anno precedente (subase annua, +3,3%, +2,7% adagosto).
L’andamento della raccoltacomplessiva (depositi da clientelaresidente + obbligazioni) registra asettembre 2015 una diminuzionedi circa 25,5 mld di euro rispettoad un anno prima, manifestandouna variazione su base annua di -1,3% (-2% il mese precedente),risentendo della dinamica negativa
della raccolta a medio e lungo ter-mine. Dalla fine del 2007, primadell’inizio della crisi, ad oggi laraccolta da clientela è passata da1.513 a 1.681,3 miliardi di euro,segnando un aumento – in valoreassoluto - di quasi 169 miliardi.
A settembre 2015 il tassomedio sul totale della raccoltabancaria da clientela (somma didepositi, obbligazioni e pronticontro termine in euro a famiglie esocietà non finanziarie) in Italia siè collocato all’1,25% (1,26% ilmese precedente; 2,89% a fine2007). Il tasso praticato sui de-positi (conti correnti, depositi arisparmio e certificati di deposito)si è attestato allo 0,55% (0,56% ilmese precedente), quello sui PCTallo 0,96% (0,94% il mese prece-dente). Il rendimento delle ob-bligazioni è risultato pari al3,02%, 3,03% il mese precedente.
Lo spread fra il tasso mediosui prestiti e quello medio sullaraccolta a famiglie e società nonfinanziarie permane in Italia sulivelli particolarmente bassi, a set-tembre 2015 è risultato pari a 209punti base (211 punti base il meseprecedente). Prima dell’inizio del-la crisi finanziaria tale spread su-
perava i 300 punti (329 punti % afine 2007).
Questi dati si aggiungono aquelli pubblicati recentissima-mente dalla Banca d’Italia nelBollettino Economico, confer-mando il netto miglioramentodella situazione economica gen-erale. Nello specifico, le analisidella Banca d’Italia prefiguranoun ulteriore recupero delle con-dizioni produttive nei prossimimesi; si rileva che il clima difiducia delle imprese nel terzotrimestre si è attestato su valorielevati. Inoltre, dalle loro peri-odiche rilevazioni presse le imp-rese emerge che: le aziende han-no ripreso ad accumulare scortedi magazzino e la quota delleaziende che si attende un rialzodella spesa nominale in investi-menti nel secondo semestre del2015 rispetto al primo supera net-tamente quella delle imprese cheprefigura una flessione della spe-sa. Lato famiglie, inoltre, ilsondaggio congiunturale sul mer-cato delle abitazioni condotto inluglio mostra come la quota degliacquisti finanziati con mutuiipotecari è aumentata per il terzotrimestre consecutivo.
sizionati in Italia su livelli ancorapiù bassi. Il tasso medio sul totaledei prestiti è risultato pari al3,34%, minimo storico (3,37% ilmese precedente; 6,18% a fine2007). Il tasso medio sulle nuoveoperazioni per acquisto diabitazioni si è attestato al 2,66%(2,81% il mese precedente; 5,72%a fine 2007). Sul totale dellenuove erogazioni di mutui circa idue terzi sono mutui a tasso fisso.Il tasso medio sulle nuove oper-azioni di finanziamento alle imp-rese si è collocato al 2,05%,1,95% il mese precedente (5,48%a fine 2007).
A seguito del perdurare dellacrisi e dei suoi effetti, la ris-chiosità dei prestiti in Italia è ulte-riormente cresciuta, le sofferenzelorde sono risultate ad agosto2015 pari a quasi 198,5mld, dai197,1mld di luglio 2015. Il rap-porto sofferenze lorde su impieghiè del 10,4% ad agosto 2015 (9,2%un anno prima; 2,8% a fine 2007),valore che raggiunge il 17,3% peri piccoli operatori economici(15,5% ad agosto 2014; 7,1% afine 2007), il 17,7% per le imp-rese (15,2% un anno prima; 3,6%a fine 2007) ed il 7,2% per lefamiglie consumatrici (6,7% adagosto 2014; 2,9% a fine 2007).Anche le sofferenze nette registra-no ad agosto 2015 un aumento,passando da 84,8 miliardi di luglioa 85,9 miliardi di agosto. Il rap-porto sofferenze nette su impieghitotali è risultato pari al 4,78% adagosto 2015 dal 4,68% di luglio2015 (4,41% ad agosto 2014;0,86%, prima dell’inizio della
A settembre 2015 l'ammontaredei prestiti alla clientela erogatidalle banche operanti in Italia,1.825 miliardi di euro è netta-mente superiore, di quasi 144 mil-iardi, all'ammontare complessivodella raccolta da clientela, 1.681,3miliardi di euro. Segnali positiviemergono per le nuove erogazionidi prestiti bancari: sulla base di uncampione rappresentativo dibanche (78 banche che rappresen-tano circa l’80% del mercato) i fi-nanziamenti alle imprese hannosegnato nei primi otto mesi del2015 un incremento di circa il+15,9% sul corrispondente perio-do dell’anno precedente (gennaio-agosto 2014). Per le nuoveerogazioni di mutui per l’acquistodi immobili, sempre nello stessoperiodo, si è registrato un incre-mento annuo del +86,1% rispettoal medesimo arco temporale delloscorso anno. L’incidenza dellesurroghe sul totale dei nuovi fi-nanziamenti è pari, nei primi 8mesi del 2015, a circa il 29%. Asettembre 2015 il totale dei fi-nanziamenti in essere a famiglie eimprese ha presentato una vari-azione prossima allo zero (-0,2%)nei confronti di settembre 2014, -0,2% anche il mese precedente emigliore rispetto al -4,5% di no-vembre 2013, quando aveva rag-giunto il picco negativo. Questo disettembre 2015 per i prestiti ban-cari a famiglie e imprese è ilmiglior risultato da aprile 2012.Positiva a fine settembre la vari-azione annua del totale prestiti al-l'economia (che include anche lapubblica amministrazione),+0,3%. Dalla fine del 2007, primadell’inizio della crisi, ad oggi iprestiti all’economia sono passatida 1.673 a 1.825 miliardi di euro,quelli a famiglie e imprese da1.279 a 1.414 miliardi di euro.
A settembre 2015, i tassi di in-teresse sui prestiti si sono po-
ABI
Positiva a settembre (+0,3%) la variazione annua del totale
prestiti all'economia