insufficienza mitralica degenerativa: classificazione ... · sopravvivenza totale ... dal 1985 le...
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Insufficienza mitralica degenerativa: classificazione, indicazione
chirurgica e tecniche riparative
Giuseppe Visicchio
“Mitral valve diseases are like women; they more you study the less you understand them” M. Lev
L’ INSUFFICIENZA MITRALICA
La patologia valvolare mitralica è frutto della malattia di tutte le strutture che compongono l’apparato valvolare mitralico
come esso è strutturato:
annulus
lembi valvolari
corde tendinee
muscoli papillari
parete ventricolare sinistra
INSUFFICIENZA MITRALICA DEGENERATIVO/MIXOMATOSA
Floppy mitral valve:
è la più frequente causa di MR per mancato accollamento e prolasso dei lembi “ballooned”, allungamento delle corde tendinee con chiusura asimmetrica delle cuspidi e dilatazione dell’annulus > 50%. Tale patologia può rendere le corde così fragili e soggette a rottura da aggravare i sintomi in modo acuto.
MODIFICAZIONI MIXOMATOSE
• LIEVI: Interessamento di un solo lembo valvolare
• MODERATE: Interessamento di entrambi di entrambi i lembi
• SEVERE: Interessamento di entrambi i lembi che presentano numerosi aneurismi
Attraverso un ETE preoperatorio si deve valutare:
•L’annulus (misura del diametro antero-posteriore, DAP:D. anteriore>1,35)•I lembi (spessore, calcificazioni, vegetazioni, ridondanze dei lembi (Malattia di Barlow), analisi della cinetica con studio di eventuali jet da rigurgito•Le corde tendinee la cui rottura si traduce in un flail leaflet con eversione del margine libero di un lembo verso la auricola sx con ampia anomalia di coaptazione•I muscoli papillari e parete del ventricolo sx (soprattutto nella MR ischemica)
Oggi le indicazioni si sono estese ai pazienti asintomatici o paucisintomatici (classe NYHA I o II) ma con segni evidenti di disfunzione ventricolare sinistra:
•FEVS < 60%
•Diametro telesistolico ventricolare sinistro > 45 mm
Nei pz asintomatici, con FEVS conservata (>60%), TSDVS > 45mm la chirurgia riparativa è proposta se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:
Rischio operatorio < 2% eliminando pz con co-morbidità associate
Insufficienza Mitralica Severa confermata all’ Ecografia e riparabilità delle lesioni
Possibilità di un ETE intraoperatorio
Nei pz > 75 aa con FEVS conservata ed asintomatici è auspicabile la proposta di una sorveglianza periodica ogni 6 mesi intervenendo solo in caso di comparsa di sintomi
Pz asintomatici con IM severa è indicato l’intervento di plastica mitralica allorchè un Eco pre-operatorio (ETE)
dimostra che esiste un IM severa riparabile e l’intervento può essere portato avanti con basso
rischio di mortalità e complicanze:
•Prolasso di uno o di entrambi i lembi
•Lembi non eccessivamente ispessiti
•Annulus, corde tendinee e mm.papillari non calcifici
• 93 pazienti (patologia degenerativa/mixomatosa)
• Età media 47.2 ± 10.2
• 35% F – 65% M
• 57% NYHA I – 43% NYHA II
• Annuloplastica anello circonferenziale 69 pz
semi-anello 24 pz
•ANNULOPLASTICA MITRALICA
TECNICA DI KAY
INSERZIONE DI RINGS PROTESICI
INSERZIONE DI ANELLI DI PERICARDIO AUTOLOGO
TECNICA DI DE VEGA PER LA MITRALE
•PLASTICA DEL LEMBO POSTERIORE
RESEZIONE QUADRANGOLARE DEL LEMBO
ACCORCIAMENTO DELLE CORDE TENDINEE SECONDARIE
EDGE TO EDGE (ALFIERI TECNIQUE)
ANNULOPLASTICA
•PLASTICA DEL LEMBO ANTERIORE
ACCORCIAMENTO DELLE CORDE TENDINEE
RESEZIONE TRIANGOLARE
EDGE TO EDGE (ALFIERI TECNIQUE)
TRASPOSIZIONE DI CORDE TENDINEE
INSERZIONE DI CORDE ARTIFICIALI
Riduzione dell’annulus mediante il posizionamento a livello commisurale di punti singoli di polipropilene, rinforzati da pledget. I punti vengono passati a livello delle commissure sulla parte anteriore e un po’ più
distanti dalle commissure sulla parte posteriore dell’anello per cui l’annulus anteriore mantiene la sua
lunghezza mentre l’annulus posteriore si riduce e viene spinto verso quello anteriore facilitando la
migliore coaptazione dei lembi valvolari. E’ utilizzata nella insufficienza mitralica post-ischemica e
post-reumatica. Ha prevalentemente un significato storico.
ANNULOPLASTICA DI KAY
INSERZIONE DI RING PROTESICI
ANELLO CLASSICO DI CARPENTIER (CARPENTIER-EDWARDS)
ANELLO DI COSGROVE-EDWARDS
PHYSIO RING DI CARPENTIER-EDWARDS
TECNICA CHIRURGICA DI POSIZIONAMENTO DI RING PROTESICI
Valutazione della valvola mitralica: un allargameto dell’annulus è causa dell’insufficienza valvolare
Scelta della giusta misura: la misura corretta è data dalla larghezza del lembo anteriore tirato avanti e disteso da un uncino
Misura della distanza intercommissurale ed allineamento delle tacche del misuratore ai punti di sutura precedentemente posti in corrispondenza delle due commissure
Le suture a questo punto devono essere differenti sull’annulus posteriore (fibro-elastico) e anteriore (fibroso) in modo da ridurre la lunghezza dell’annulus posteriore
Impianto dell’anello sull’annulus mitralico
Test della tenuta valvolare
L’impianto è completo
CRITERI DI INCLUSIONE
•Insuff. Mitralica cronica degenerativa
•Ritmo sinusale post-operatorio
•Rigurgito post-operatorio nullo o lieve
•No procedure associate
197 pazienti (Febbraio 1993 – Luglio 1994)
Età media: 58 ± 13 aa
61% M
73% patologia degenerativa
90% Insufficienza mitralica isolata
Follow-up 5aa (99% dei pazienti)
133 pz: 77 anello Carpentier- Edwards
56 anello di pericardio autologo
Dopo la sternotomia si isola un patch di pericardio (circa 4 x 5 cm2)
Pulizia dal tessuto adiposo
Fissazione in soluzione titolata al 0,65% di glutaraldeide per 15’
Sciacquata in sol. Salina per altri 15’
Prima dell’impianto si prende una striscia a forma di “C” grande 0,5 – 0,7 cm
La lunghezza è proporzionata al lembo anteriore della mitrale come per gli anelli protesici e si adatta alla BSA
PPA in definitiva non risulta altrettanto affidabile rispetto ai rings protesici per definire la stabilità ed il modellamento dell’annulus mitralico perché peggiorando la coaptazione dei lembi contribuisce al rigurgito mitralico
Si verifica quando il lembo anteriore della mitrale ostruisce in parte il tratto di efflusso del ventricolo sinistro (LVOT)
Cause: Cardiomiopatia ipertrofico-ostruttiva
Complicanze dell’Infarto miocardico
Complicanze delle plastiche della valvola mitralica
MECCANISMI DI FORMAZIONE DEL SAM
•Avvicinamento tra il setto e il punto di coaptazione dei lembi valvolari. E’ causato dall’allungamento del lembo anteriore con aumento dell’area del lembo anteriore esposta al flusso del VS
•Durante le manovre chirurgiche di plastica la VM è spostata in avanti posizionandosi verso il LVOT ed esponendo il LAM più direttamente al flusso del LVOT
•Il sovraccarico di volume peri e post-operatorio causa uno spostamento a sx del setto che causa ostacolo al flusso del VS e restringimento del LVOT
DIAGNOSI DI SAM
ETE o ETT 2D DopplerSi evidenziano
•porzioni del LAM che protrudono nel LVOT
•VS piccolo o SIV protruberante fino alla chiusura del punto di coaptazione
SINTOMATOLOGIA
1. DISPNEA
2. ANGINA
3. PALPAZIONI
4. ARITMIA
5. SINCOPE
6. INSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA
7. COMBINAZIONE DI SINTOMI
8. IPOVOLEMIA SI PRESENTA CON SINTOMI PIÙ ACCENTUATI (IPOTENSIONE MARCATA, OLIGURIA, TACHICARDIA, ESTREMITÀ FREDDE)
9. IPERVOLEMIA DETERMINA AUMENTO DELLE PRESSIONI POLMONARI
Questo esperimento utilizza cuori di ovini adulti.
Sono state descritte differenze tra il cuore ovino e quello umano per cui il limite di questo lavoro sta nelle difficoltà di applicazioni di questo modello per l’uomo.
Inoltre il follow-up su questi animali non è analogo a quello per l’uomo considerando che gli ovini sono stati randomizzati soltanto per i gruppi in cui è stato impiantato la protesi. Inoltre 2 animali sono andati persi al follow-up.
Tuttavia rimane l’importanza scientifica di questo modello di studio e dei risultati ottenuti anche sulla base degli analoghi risultati ottenuti sui cuori suini da Van RjiK-Zwikker GL, Circulation,1990
RESEZIONE QUADRANGOLARE DEL LEMBO POSTERIORE (P2)
Probabilmente la più frequente situazione che si osserva nelle insufficienze mitraliche di natura degenerativa è il prolasso del lembo posteriore (P2)
Può essere dovuto a rottura o allungamento delle corde tendinee
Localizzazione dei margini prolassanti e individuazione delle corde tendinee che vengono tirate per evidenziare la porzione da escindere
Il segmento prolassante è escisso
Taglio dell’annulus posteriore (sliding annuloplasty)
Sliding anuloplasty è consigliata quando la resezione quadrangolare del LPM supera 1,5 cm
In questo modo si riadatta il lembo posteriore all’annulus mitralico ridotto
Un anello protesico può essere aggiunto per ricreare la forma nativa della valvola
Qualora ci si trovi di fronte ad un lembo anteriore ridondante (A2) può essere d’aiuto una resezione triangolare dello stesso con ripristino della normale ampiezza del LAM
Tuttavia tale tecnica viene utilizzata in casi selezionati e spesso in associazione alla resezione quadrangolare del LPM
TECNICHE DI RESEZIONE DEL LEMBO ANTERIORE
Se è rotta una corda mediana o paramediana del LAM si può operare anche una trasposizione di corde tendinee dal LPM con annesso un segmento del LPM in cui si opera una resezione quadrangolare senza sliding annuloplasty
TRASPOSIZIONE DI CORDE TENDINEE
SOSTITUZIONE DI CORDE TENDINEE MEDIANTE SUTURE
IN ePTFE
Esame dell’apparato sottovalvolare ed individuazione della corda rotta
Si passano 2-3 punti di ePTFE attraverso la testa fibrosa del muscolo papillare
Ogni braccio della sutura è quindi suturato sul margine libero del lembo laddove era inserita la corda nativa
La lunghezza delle corde è determinato valutando le corde del lembo controlaterale o distendendo il ventr. Sx.
Il numero delle corde è variabile da 2 a 16
Nessun insuccesso è legato a rottura delle corde artificiali ma queste possono aver causato un allungamento delle corde native adiacenti perché sono state impiantate senza rispettare le giuste lunghezze creando stress alle corde native
Dal 1985 le corde tendinee con ePTFE sono utilizzate sempre di più sostituendo le tecniche classiche di accorciamento o trasferimento delle corde tendinee
1985 – 1990: 30% ePTFE
1990 – 1998: 90% ePTFE
Le corde vengono del tutto coperte da tessuto fibroso e da un singolo strato di cellule endoteliali entro il primo anno dall’impianto
EDGE to EDGE
L’IM deve essere corretta suturando assieme i lembi mitralici soltanto laddove il rigurgito lo richiede. In particolare il margine libero del lembo malato deve essere ancorato al corrispettivo margine del lembo opposto dove è localizzato il jet. In questo caso si creerà una valvola a doppio orificio. Se il jet è paracommissurale si creerà una valvola a singolo orificio ridotto.
Ispezione dell’apparato sottovalvolare. Identificazione delle corde tendinee: la metà anatomica dell’orificio mitralico è identificata dalla convergenza dei 2 gruppi di corde
Un punto centrale di Prolene 4/0 è utilizzato per testare la simmetria degli orifici
Sutura continua lungo il margine libero dei lembi A2 e P2
CARATTERISTICHE PRE-OPERATORIE
1992 – 2000: 902 IM di cui 861 (95,5%) sottoposti a plastica.
260 edge to edge (155M : 105F) 31.9% NYHA I 26.1% NYHA II 40.0% NYHA III 1.9% NYHA IV
23.9% FA
93.0% FEVS > 45%
CARATTERISTICHE OPERATORIE•83.5% EDGE TO EDGE SINGOLA
•80.0% ANNULOPLASTICA (non richiesta in caso di annulus non dilatato o di annulus estremamente calcifico) che ha richiesto 3 mesi di anticoagulazione•Area valvolare globale > 2.5 cm2 in tutti i casi•17.7% procedure associate•CPB time 54 ± 14.9
Follow-up completo per tutti i pazienti vivi alla dimissione
1.LA CREAZIONE DEL DOPPIO ORIFICIO VALVOLARE ALTERA L’EMODINAMICA?
2.LA FORMA DEL DOPPIO ORIFICIO ALTERA L’EMODINAMICA?
3. IL FLUSSO ATTRAVERSO IL DOPPIO ORIFICIO PUO’ ESSERE VALUTATO ATTRAVERSO IL DOPPLER ?
SINGOLO ORIFICIO
DOPPIO ORIFICIO UGUALE (RATIO 1:1)
DOPPIO ORIFICIO DISEGUALE (RATIO 1:2)
AREE ANALIZZATE: 1,5 – 2,25 – 3 cm2
3 CONFIGURAZIONI: singolo orificio, ratio 1:1, ratio 1:2
Vmax: velocità max del flusso a valle di ciascun orificio
Vcen: velocità max al centro di ogni flusso
ΔPmax: gradiente pressorio max attraverso la valvola
CONCLUSIONI•La velocità del sangue e dunque i suoi gradienti pressori sono variabili indipendenti dal numero degli orifici e dal rapporto tra essi e dipende esclusivamente dalla area totale degli orifici
•Il Doppler rappresenta un valido strumento per la valutazione delle velocità e pressioni nelle mitrali “edge to edge”
•La performance emodinamica delle valvole a doppio orificio è analoga a quella nativa di ugual EOA
CONCLUSIONI•QUALORA POSSIBILE VA SEMPRE ASSOCIATA ALL’EDGE TO EDGE UNA ANNULOPLASTICA
•LE CONTROINDICAZIONI SONO RAPPRESENTATE DALLA PRESENZA DI ANELLO VALVOLARE CALCIFICO O DA INSUFFICIENZA MITRALICA DI NATURA REUMATICA
Limiti
1. Assenza di dati circa l’eziologia del rigurgito mitralico
2. Assenza di dati circa la sede anatomica che determina l’insufficienza mitralica
3. Assenza di dati sulle procedure chirugiche operate
4. Elevato numero di pazienti persi al follow-up
Questionario SF - 36 che presenta 8 marcatori di buona salute:
•Caratteristiche fisiche
•Caratteristiche sociali
•Limitazioni attribuibili a problemi fisici
•Limitazioni attribuibili a problemi emozionali
•Salute mentale
•Vitalità
•Dolore
•Percezione generale della salute
CONCLUSIONIGli interventi di plastica valvolare mitralica rappresentano nella stragrande maggioranza dei casi la scelta nella correzione della insufficienza mitralica perché garantiscono:
•Mantenimento della geometria della valvola
•Riduzione dell’anticoagulazione cronica
•Eccellenti performances a lungo termine
•Ridotta incidenza di endocarditi
Gli unici limiti sono rappresentati da:
•Necessità di una migliore diagnostica Eco per una valutazione 3D della valvola
•Maggior durata della curva di apprendimento chirurgico
•Capacità di operare numerose possibili tecniche anche in tempi urgenti
•Maggiori possibilità di complicanze immediate