il ghs e il clp (regolamento ce n....

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Dr. Mariano PUDDA - ARPA Sardegna 1 IL GHS e il CLP (Regolamento CE n. 1272/2008) Giornata di studio sul REACH Cittadella Universitaria di Monserrato 18 Dicembre 2009

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Dr. Mariano PUDDA - ARPA Sardegna 1

IL GHS e il CLP(Regolamento CE n. 1272/2008)

Giornata di studio sul REACHCittadella Universitaria di Monserrato

18 Dicembre 2009

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Che cosa è il GHS(GLOBALLY HARMONIZED SYSTEM OF CLASSIFICATION

AND LABELLING OF CHEMICALS)

E’ Il nuovo sistema internazionale per classificare ed etichettare sostanze e preparati pericolosi.

Tutto il mondo potrà adottare questo sistema in modo tale che la classificazione ed etichettatura sia unica e non ci siano più problemi di “dialogo”tra paesi diversi (es. Europa ed USA)

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Il GHS nasce come un programma volontario mondiale di armonizzazione della Classificazione ed Etichettatura delle sostanze e dei preparati chimici (miscele) con l’obiettivo di stabilire una base comune e coerente per il pericolo chimico

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situazione attuale

Attualmente i prodotti chimici sono regolati da diversi sistemi di classificazione in relazione a� diversi settori interessati (ambienti di lavoro,

trasporto, commercio, ecc..) � diverse normative di riferimento (nazionali,

comunitarie e internazionali)

Tali differenze non sono più giustificabili

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Sostanza – tossicità acuta orale LD50 = 257 mg/kg

� GHS � Pericolo (Teschio e tibie incrociate) categoria 3� Trasporto � Liquido: bassa pericolosità; solido: non pericoloso� EU � Nocivo (Croce di S . Andrea)� USA � Tossico� Canada � Tossico� Australia � Nocivo� India � Non - tossico� Giappone � Tossico� Malaysia � Nocivo� Thailandia � Nocivo� New Zeland � Pericoloso� China � Non pericoloso� Corea � Tossico

situazione attuale: un esempio

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esigenze

SISTEMI DIVERSIobbligano i produttori ad adeguare i sistemi di classificazionea seconda dei paesi in cui producono o esportano.

Necessità di una base comune per

� identificazione

� comunicazione

del pericolo chimico

classificazione

etichetta

scheda di sicurezza

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La prima versione del GHS, altrimenti conosciuto come The Purple book, è stata pubblicata nel 2003, rivista nel 2005 e poi nel 2007.

cenni storici

Sito Ufficiale: http://www.unece.org/trans/danger/publi/ghs/officialtext.html

Il lavoro sul GHS è cominciato con la Conferenza delle Nazioni Unite “Ambiente e sviluppo sostenibile”, tenutasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. Tra i vari programmi per una corretta gestione delle sostanze dal punto di vista ambientale era stato previsto un programma di azione intitolato “Armonizzazione della classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche”

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OBIETTIVI

� migliorare la protezione della salute umana e dell'ambiente, creando un sistema internazionale comprensibile di comunicazione del pericolo.

� fornire criteri riconosciuti di classificazione per i paesi senza un sistema esistente.

� agevolare il commercio internazionale di sostanze chimiche i cui rischi siano stati adeguatamente valutati e individuati su base internazionale.

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SISTEMI PRESI A RIFERIMENTO:

�Raccomandazioni ONU sul trasporto�Direttive Europee su sostanze e preparati�Normativa Canadese su ambienti di lavoro,

consumatori e pesticidi�Normativa USA su ambienti di lavoro,

consumatori e pesticidi

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CRITERI PER L’ARMONIZZAZIONE

� MANTENERE i livelli di protezione esistenti

� Classificazione basata sulle caratteristiche intrinseche della sostanza (pericolo e NONrischio)

� TUTTI i sistemi dovranno essere modificati

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flessibilità

� I criteri e i valori limite che definiscono le varie classi e categorie di pericolo sono uguali per ogni tipo di regolamentazione

�Ogni regolamentazione può decidere di escludere dal suo campo di applicazione alcune classi e categorie.

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Cosa cambia per sostanze e preparati pericolosi

1. Vengono modificati i criteri per la classificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi

2. Si aggiungono nuove informazioni come “avvertenze”

3. Vengono modificate le frasi di rischio e i consigli di prudenza

4. Si sostituiscono i simboli di pericolo con pittogrammi

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Il sistema UE per la classificazione, etichettatura e imballaggio (ancora utilizzato) è stato sviluppato negli ultimi 40 anni e si basa su tre strumenti principali:

� La Direttiva sulle Sostanze Pericolose (67/548/CEE che ha avuto 31 adeguamenti al progresso tecnico (ATP).

� La Direttiva sui Preparati Pericolosi (1999/45/CE)

� L’Allegato II del Regolamento REACH; (inizialmente la Direttiva sulle Schede di Sicurezza - 91/155/CEE)

IL SISTEMA UE PRIMA DEL REGOLAMENTO CLP

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sistema UE GHS - Similitudini

� sistema equivalente di comunicazione del pericolo (etichettatura e scheda di sicurezza)

� coprono approssimativamente gli stessi pericoli

� criteri di classificazione simili

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� Il GHS definisce altre classi di pericolo e usa parzialmente altri criteri e altri valori limite

� Cambia alcuni elementi di etichettatura� Usa un approccio differente per le miscele� Aggiunge nuove informazioni come

“avvertenze”� Si sostituiscono i simboli di pericolo con

pittogrammi

sistema UE GHS - Differenze

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Esempio: valutazione di tossicità acuta orale

sistema UE GHS

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sistema UE GHS

Esempio di applicazione all’etichettatura

Etichettatura GHS Attuale etichettatura UE

Categoria di pericolo

avvertenza Indicazione di pericolo

pittogramma

1 Pericolo(danger)

Fatal ifswallowed

H 301

Indicazione di pericolo

Frase di rischio

Simbolo

T+R28 Molto tossico in caso d'ingestione

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sistema UE GHS

CANCEROGENIEtichettatura GHSAttuale etichettatura UE

R45 può provocare il cancroR49 può provocare il cancro per inalazioneR46 può provocare alterazioni genetiche ereditarieR40 possibilità di effetti cancerogeni -

�può provocare il cancro/sospetto di�può provocare alterazioni genetiche/sospetto�può provocare effetti tossici al sistema riproduttivo�provoca/può provocare danni a organi target

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� L’Unione Europea ha deciso di adottare formalmente il nuovo sistema di classificazione, mediante il cosiddetto regolamento CLP:

Regolamento CE n. 1272/2008 del 16/12/2008 Classification, Labelling and Packaging of

substances and mixtures[pubblicato in G.U.C.E. il 31/12/2008]

che prevede una fase di transizione, con la succes-siva abrogazione definitiva delle attuali normative in materia di classificazione delle sostanze e dei pre-parati pericolosi.

GHS = programma volontario mondiale di armonizzazione

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PERIODO DI TRANSIZIONE

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Struttura: 7 titoli per un totale di 62 articoli + 7 allegati

� Titolo I: Questioni generali� Titolo II: Classificazione dei pericoli� Titolo III: Comunicazione dei pericoli per mezzo della

etichettatura� Titolo IV: Imballaggio� Titolo V: Armonizzazione della classificazione e della

etichettatura delle sostanze e inventario delle classificazioni e delle etichettature

� Titolo VI: Autorità competenti e attuazione� Titolo VII: Disposizioni comuni e finali

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Allegati

� Allegato I - Disposizioni relative alla classificazione e all’etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose.

� Allegato II - Disposizioni particolari relative all'etichettatura e all'imballaggio di talune sostanze e miscele.

� Allegato III - Elenco delle indicazioni di pericolo, informazioni supplementari sui pericoli ed elementi supplementari dell'etichetta.

� Allegato IV - Elenco dei consigli di prudenza� Allegato V - Pittogrammi di pericolo� Allegato VI - Classificazione ed etichettatura armonizzate di talune

sostanze pericolose� Allegato VII - Tabella di conversione dalla classificazione secondo la

direttiva 67/548/CEE alla classificazione secondo il presente regolamento

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L’Allegato VI

fa riferimento al 29°ATP (in quanto recepito da TUTTI gli stati membri) della 67/548/CEE (in Italia con il D.M. del 16 ottobre 2007 (G.U. n. 79 del 3 aprile 2008).

alcune sostanze hanno già subito un aggiornamento della classificazione con il 30°e il 31°ATP che sono stati pubblicati come direttive: (2008/58/CE e 2009/2/CE)

il 30°e il 31°ATP sono stati recepiti nel nel 1°ATP del Regolamento CLP ossia il Regolamento CE n. 790/2009 del 10 agosto 2009, pubblicato in GUCE il 05/09/2009, che modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, il regolamento (CE) n. 1272/2008

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IL REGOLAMENTO CLP (Classification/Labelling/Packaging)

� Si uniforma ai principi generali del GHS Armonizzando i criteri per la classificazione e le norme relative alla etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose.

� Si applica per la classificazione di sostanze e miscele, inclusi i biocidi e gli antiparassitari e riguarda l’immissione in commercio e l’uso

� assicura la coerenza con il Regolamento REACH;� prevede un passaggio il più possibile non traumatico dal sistema corrente al

nuovo sistema;� Evita di alterare gli scopi e il livello di protezione rispetto al precedente sistema

UE� Assicura una consistenza con le norme di trasporto� Subentra all’Allegato I della Dir. 67/548/EEC� Subentra al Titolo XI (Inventario di Classificazione ed Etichettatura) del Reg.

REACH� Si avvicina il più possibile al formato e alla terminologia GHS, ad esempio

usando il termine “miscela” invece di “preparato”, pur mantenendo i concetti su cui si basano il Regolamento REACH e la legislazione comunitaria.

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Inoltre:

� Include tutte le Classi di Pericolo del GHS� NON include le categorie che non fanno parte del

sistema UE precedente� Mantiene i “casi” del sistema UE non previsti dal

sistema GHS:– Pericolo per lo strato di ozono– Regole speciali di etichettatura (Allegato II), ad es:

EUH014 [R14] Reagisce violentemente con l’acquaEUH066 [R66] L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle

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Obbliga (art. 4)

� Fabbricanti, importatori e utilizzatori a valle a classificare (in conformità al titolo II) le sostanze e le miscele prima di immetterle sul mercato

� I fornitori ad etichettare e imballare le sostanze e le miscele immesse sul mercato

� I fabbricanti, i produttori di articoli e gli importatori a classificare le sostanze non immesse sul mercato soggette all’obbligo di registrazione o notifica ai sensi del regolamento REACH.

� I fabbricanti e gli importatori a notificare all’agenzia (ECHA) tali classificazioni ed elementi dell’etichetta qualora questi non siano stati comunicati all’agenzia nelle domande di registrazione ai sensi del REACH.

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� Se una sostanza o miscela è classificata come pericolosa, i fornitori assicurano che tale sostanza o miscela sia etichettata e imballata conformemente ai titoli III e IV prima di immetterla sul mercato.

� i distributori possono utilizzare la classificazione di una sostanza o una miscela derivata in conformità del titolo II da un attore della catena d’approvvigionamento.

� Gli utilizzatori a valle possono utilizzare la classificazione di una sostanza o una miscela derivata in conformità del titolo II da un attore della catena d’approvvigionamento, a condizione che non ne modifichino la composizione.

Altre disposizioni generali

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Il regolamento inoltre

� Stabilisce un elenco di sostanze con le rispettive classificazioni armonizzate e i rispettivi elementi di etichettatura armonizzati a livello comunitario.

� Prevede un inventario (C&L inventory) Istituito e mantenuto dall’agenzia ECHA delle classificazioni e delle etichettature di sostanze, costituito da tutte le notifiche, registrazioni e classificazioni armonizzate. (ai sensi dell’art. 40 ogni fabbricante o importatore che immette sul mercato una sostanza rispondente ai criteri dell’art. 39 deve notificare all’agenzia tutta una serie di informazioni.

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Esclusioni dal campo di applicazione del regolamento CLP

� Medicinali come definiti nella direttiva 2001/83/CE� Medicinali veterinari come definiti nella dir. 2001/82/CE � Prodotti cosmetici come definiti nella dir. 76/768/CEE� Alimenti e mangimi come definiti nel regol. CE 178/2002� Sostanze e miscele radioattive (ambito 96/29/Euratom)� Sostanze o miscele assoggettate a controllo doganale in transito o

in deposito temporaneo.� Sostanze intermedie non isolate� sostanze e miscele usati ai fini di ricerca e sviluppo, non immesse

sul mercato.

I rifiuti quali definiti nella direttiva 2006/12/CE non costituiscono una miscela, una sostanza o un articolo, ai sensi dell’articolo 2.

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ENTRATA IN VIGORE (Art. 62)

� Il regolamento e’ entrato in vigore il ventesimo giorno dopo la sua pubblicazione in GUCE secondo quanto disposto dall’art. 62 del regolamento stesso (ovvero il 20 gennaio 2009)

� I titoli II, III e IV si applicano alle sostanze a decorrere dal 1°dicembre 2010 e alle miscele a decorrere dal 1°giugno 2015.

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Definizioni� Sostanza: un elemento chimico e i suoi composti allo

stato naturale od ottenuti per mezzo di un processo di fabbricazione, compresi gli additivi necessari a mantenerne la stabilità e le impurezze derivanti dal procedimento utilizzato ma esclusi i solventi che possono essere separati senza comprometterne la stabilità o modificarne la composizione.

� Miscela: una miscela o una soluzione composta da due o più sostanze.

� Articolo: un oggetto a cui, durante la produzione, sono dati una forma, una superficie o un disegno particolari che ne determinano la funzione in misura maggiore della sua composizione chimica.

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� Classe di pericolo: natura del pericolo fisico, per la salute o per l’ambiente.

� Categoria di pericolo: suddivisione dei criteri entro ciascuna classe di pericolo, che specifica la gravità del pericolo

� Indicazione di pericolo: frase attribuita a una classe e categoria di pericolo che descrive la natura del pericolo di unasostanza o miscela pericolosa e, se del caso, il grado di pericolo (sostituisce la frase R)Esempio:H222 – aerosol altamente infiammabileH226 – liquido e vapori infiammabiliH319 – provoca grave irritazione oculare.

� Pittogramma: una composizione grafica comprendente un simbolo e altri elementi grafici, ad esempio un bordo, motivo o colore di fondo, destinata a comunicare informazioni specifiche sul pericolo in questione.

Segue Definizioni

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Pittogrammi

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Avvertenza: una parola che indica il grado relativo di gravitàdel pericolo per segnalare al lettore un potenziale pericolo: esistono due gradi di pericolo.� Pericolo: avvertenza per le categorie di pericolo più gravi� Attenzione: avvertenza per le categorie di pericolo meno gravi

Consiglio di prudenza: una frase che descrive la misura o le misure raccomandate per ridurre al minimo o prevenire gli effetti nocivi dell’esposizione a una sostanza o miscela pericolosa conseguente al suo impiego o smaltimento (sostituisce la frase S)EsempioP305 – in caso di contatto con gli occhi:P313 – consultare un medico.

Segue Definizioni

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classificazione

Le classi di pericolo previste dal sistema comprendono:

�aspetti chimico-fisici

�aspetti sanitari

�aspetti ambientali

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Classi di Pericolo di tipo fisico

1. Esplosivi (6 categorie o divisioni)2. Gas infiammabili (2 categorie)3. Aerosol infiammabili (2 categorie)4. Gas comburenti (1 categoria)5. Gas sotto pressione (4 gruppi) [compresso-liquefatto refrigerato-

liquefatto6. Liquidi infiammabili (3 categorie)7. Solidi infiammabili (2 categorie)8. Sostanze autoreattive (7 tipi) [a – b – c – d – e – f - g]9. Liquidi piroforici (1 categoria)10. Solidi piroforici (1 categoria)11. Sostanze autoriscaldanti (2 categorie12. Sostanze che a contatto con l’acqua emettono gas infiammabili (4 cat.)13. Liquidi comburenti (3 categorie)14. Solidi comburenti (3 categorie)15. Perossidi organici (7 tipi) [a – b – c – d – e – f - g]16. Corrosivi per i metalli ( 1 categoria)

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Classi di Pericolo per la salute

1. Tossicità acuta 4 categorie

2. Corrosione/irritazione cutanea 2 categorie (corrosivo e irritante + 3 sottocategorie x corrosivo

3. Danni rilevanti dell’occhio /irritazione dell’occhio4. Sensibilizzazione respiratoria o cutanea5. Mutagenicità delle cellule germinali6. Carcinogenicità 2 categorie (1A effetti noti - 1B effetti

presunti ) e 2 (effetti sospetti)

7. Tossicità riproduttiva8. Tossicità sistemica su organo bersaglio (per singola esposizione)9. Tossicità sistemica su organo bersaglio (per esposizione prolungata)10. Tossicità per aspirazione

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Classi di Pericolo per l’ambiente

1. Tossicità acquatica acuta2. Tossicità acquatica cronica

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ESEMPIO: Categorie di pericolo per la tossicità acuta e corrispondenti stime della tossicità acuta (STA )

i valori possono essere espressi come DL50 (orale e cutanea) CL50 o in stime di tossicità acuta

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L’etichetta

� Nome, indirizzo e n°telefonico fornitore� Quantità nominale della sostanza� Identificazione del prodotto� Pittogramma� Avvertenza� Indicazioni di pericolo� Consigli di prudenza� Informazioni supplementari

Capacità dell’imballaggio Dimensioni in mm

Sotto i 3 litri Almeno 52 x 74

> 3 e < 50 litri Almeno 74 x 105

> 50 e < 500 litri Almeno 105 x 148

> 500 litri Almeno 148 x 210

Dimensioni

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IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO

etichetta

Per le SOSTANZE: identità chimica

Per le MISCELE: identità chimica di tutti i componenti pericolosi

Il termine utilizzato è lo stesso che figura nella scheda dei dati di sicurezza prevista dal regolamento REACH

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etichetta

Pittogramma Composizione grafica che include un simbolo ed altri elementi grafici (bordo e sfondo) destinato a dare un’informazione specifica

CARATTERISTICHEforma: romboCOLORIsimbolo: nerosfondo: biancobordo: rossoDIMENSIONIAlmeno 1/15 della superficie dell’etichetta e non meno di 1 cm2

Esempio di pittogramma: “irritante per la pelle”

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Avvertenza (Parola che indica il livello relativo del rischio e allerta il lettore dell’etichetta per il potenziale rischio.

“PERICOLO”(per le categorie di rischio più elevato)

“ATTENZIONE”(per categorie di rischio inferiore)

etichetta

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Indicazioni di pericolo frase assegnata a una classe di pericolo che descrive la natura dei pericoli di un prodotto pericoloso, compreso il grado di pericolo. (codice univoco "Hxxx" che identifica ogni dichiarazione di pericolosità.)

Esempi:kl

"Facilmente infiammabile liquido e vapore" (H225); "Tossico a contatto con la pelle" (H311); "Nocivo per la vita acquatica" (H402).

etichetta

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Consigli di prudenza frasi (e/o pittogrammi) che descrivono misure precauzionali che dovrebbero essere adottate per prevenire o ridurre al minimo gli effetti negativi derivanti da esposizione ad un prodotto pericoloso, da stoccaggio improprio o da manipolazione di un prodotto pericoloso.(codice univoco “Pxxx“ che identifica ogni consiglio di prudenza.)

etichetta

� generali (codice “P1xx”)� prevenzione (codice “P2xx”)� risposta in caso di fuoriuscita o

esposizione (codice “P3xx”)� stoccaggio (codice “P4xx”)� smaltimento (codice “P5xx”)

Esempi di pittogrammi di prudenza

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Esempio di elementi per l’etichetta di un gas sotto pressione

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Esempio di elementi per l’etichetta di una sostanza con tossicità acuta

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Esempio di elementi per l’etichetta di una sostanza pericolosa per l’ambiente

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Esempio: – Eptano numero EC: 250-610-8

H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili.H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.H315 Provoca irritazione cutanea.H336 Può provocare sonnolenza o vertigini.H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate — Non fumare.P261 Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso.P301+P310 In caso di INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.P302+P352 Incaso diCONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone.P304+P340 In caso di INALAZIONE: trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in

posizione che favorisca la respirazione.P273 Non disperdere nell’ambiente.

PERICOLI

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schede di sicurezza

� Le informazioni fornite consentono al datore di lavoro:- di sviluppare, per la tutela dei lavoratori, misure specifiche per il posto di lavoro; - di prendere in considerazione misure volte a proteggere l'ambiente;

� Forniscono informazioni esaustive di una sostanza e/o miscela per l'uso in luoghi di lavoro

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schede di sicurezza

� 1 identificazione sostanza/preparato e della società produttrice� 2 indicazione dei pericoli� 3 composizione e informazione ingredienti� 4 misure di primo soccorso� 5 misure antincendio � 6 provvedimenti in caso di fuoriuscita accidentale� 7 manipolazione e stoccaggio� 8 controllo dell’esposizione e protezione individuale� 9 proprietà chimico fisiche� 10 stabilità e reattività� 11 informazioni tossicologiche� 12 informazioni ecologiche � 13 considerazioni sullo smaltimento� 14 informazioni sul trasporto� 15 informazioni sulla regolamentazione� 16 altre informazioni

16 punti obbligatori

Indicazioni e informazioni di pericolo

secondo il sistema GHS

Inversione dei punti 2 e 3

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valutazione impatto

OGNI AZIENDA DEVE:

� aggiornare il programma di classificazione ed etichettatura

� riclassificare migliaia di ricette� riformulare il prodotto� cambiare le etichette pre-stampate� stampare le nuove etichette� eliminare le vecchie etichette e le vecchie litografie� rietichettare i contenitori � preparare le nuove SDS (in italiano) + traduzioni� distribuire le nuove SDS

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Inventario delle classificazioni Art. 39 e 40

Ogni fabbricante o importatore, o gruppo di fabbricanti o importatori («il notificante»), che immette sul mercato una sostanza che risponde ai seguenti requisiti …

a) sostanze soggette a registrazione a norma del regolamento (CE) n.1907/2006;

b) sostanze che rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 1, rispondenti ai criteri di classificazione come pericolose.

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NOTIFICA all'agenzia ECHA le seguenti informazioni

a)l'identità del notificante o dei notificanti responsabili dell'immissione sul mercato

b) l'identità della sostanza o delle sostanze, come specificato ai punti da 2.1 a 2.3.4 dell'allegato VI del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH);

c) la classificazione della sostanza o delle sostanze conformemente all'articolo 13;

d) nel caso in cui una sostanza sia stata classificata in alcune ma non in tutte le classi di pericolo o differenzazioni;

e) i limiti di concentrazione specifici o i fattori M,

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Le informazioni precedenti non sono notificate se sono giàstate comunicate all'agenzia nell'ambito di una registrazione a norma del regolamento (CE) n. 1907/2006 o se sono giàstate comunicate da tale notificante.

Il notificante comunica tali informazioni nel formato specificato all'articolo 111 del regolamento (CE) n. 1907/2006.

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Inventario delle classificazioni

Tempistica

� Le sostanze immesse sul mercato a decorrere dal 1°dicembre 2010 sono notificate conformemente al paragrafo 1 entro un mese dall'immissione sul mercato.

� Tuttavia, per le sostanze immesse sul mercato prima del 1°dicembre 2010, le notifiche possono essere effettuate prima di tale data.

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Inventario delle classificazioni

Voci concordate

� Se la notifica di cui all'articolo 40, ha come conseguenza l'iscrizione nell'inventario di cui all'articolo 42 di più voci per una stessa sostanza, i notificanti e i dichiaranti si adoperano per concordare una voce da includere nell'inventario. I notificanti informano l'agenzia di conseguenza.

� L'agenzia realizza e tiene aggiornato, in forma di banca dati, un inventario delle classificazioni e delle etichettature.

� Sono incluse nell'inventario le informazioni notificate a norma dell'articolo 40, paragrafo 1, e le informazioni comunicate nelquadro di registrazioni effettuate in applicazione del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH).

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Inventario delle classificazioni

� Le informazioni contenute nell'inventario che corrispondono alle informazioni di cui all'articolo 119, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) sono accessibili al pubblico.

� L'agenzia consente l'accesso alle altre informazioni riguardanti ogni sostanza inclusa nell'inventario ai notificanti e ai dichiaranti che hanno comunicato informazioni su tale sostanza.

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scadenze Regolamento CLP

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE