idul 2010 reti e protocolli. internet.. idee principali in questa lezione reti: aspetto logico della...
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IDUL 2010
RETI E PROTOCOLLI. INTERNET.
IDEE PRINCIPALI IN QUESTA LEZIONE
Reti: Aspetto ‘logico’ della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a
bus Trasmissione dei dati: commutazione di pacchetto (Packet-
switching) Protocolli
Internet e TCP/IP Application level:
Client / server Email Web
EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATICI
Il modello centralizzato
Negli anni settanta, prevalse il modello time-sharing multi-utente (il modello centralizzato) che prevede il collegamento di molti utenti ad un unico elaboratore potente attraverso terminali Terminale: un dispositivo hardware, usato solo per inserire
dati e ricevere dati per la visualizzazione (per esempio, con tastiera, schermo, mouse, ma senza capacità di elaborazione)
Il modello distribuito
Se gli elaboratori sono collegati tra di loro, possono condividere le risorse
Ogni utente ha a disposizione una macchina (per esempio, un personal computer, come nel laboratorio) su cui lavorare, ma può anche condividere le informazioni e le risorse con gli altri utenti
L’informatica distribuita offre molteplici vantaggi rispetto al modello centralizzato
Il modello distribuito: (s)vantaggi rispetto al modello centralizzato
Flessibilità: In un sistema centralizzato, in caso di guasto
all’elaboratore centrale nessuno può lavorare Nel caso distribuito invece, la rottura di una macchina
blocca un solo utente mentre gli altri possono continuare a lavorare
Di contro: Macchine separate richiedono installazioni separate del
software e dell’hardware, riparazioni individuali, protezione individuale dai virus, ecc.
In un sistema centralizzato il problema dei guasti può essere affrontato rendendo ridondante il server (p.es. dischi RAID)
Il modello distribuito: (s)vantaggi rispetto al modello centralizzato
Economicità: In termini di costi, la diffusione dei PC personali è stata la
spinta che ha portato alla produzione di massa e quindi al crollo del costo dell’hardware.
La rete costa poco.
Di contro: I PC sono quasi sempre sovradimensionati rispetto ai
compiti che devono eseguire. Gli utenti comprano potenza che non usano.
Il modello distribuito: (s)vantaggi rispetto al modello centralizzato
Sicurezza Mantenere i propri dati su PC assicura la massima libertà
su cosa condividere e cosa no. Se i dati sono su un server, dobbiamo fidarci del grado di
privacy promesso dai gestori del server
Di contro: I PC singoli possono essere rubati o danneggiati più
facilmente dei server. Sono anche più soggetti a virus (ma meno ad attacchi web)
COS’E’ UNA RETE
Un insieme di calcolatori AUTONOMI collegati tra di loro tramite una connessione fisica o radio, che si scambiano dati tramite protocolli di comunicazione.
IL PUNTO DI VISTA FISICO: TIPI DI RETI
Le reti possono essere classificate sulla base della loro TOPOLOGIA TECNOLOGIA DI TRASMISSIONE SCALA
TOPOLOGIA
Reti PEER to PEER Consistono di molte connessioni individuali tra coppie di
elaboratori
RETI PEER-to-PEER
Vantaggi: Semplicita’ Basso costo
Svantaggi: Utilizzabile solo per pochi nodi (tipicamente non
piu’ di 5)
Attenzione a non confondere “reti peer to peer” con “scambio dati peer-to-peer”; nel secondo caso I computer coinvolti non sono direttamente collegati
RETI A STELLA / HUB
(Tipica architettura per LAN di tipo Ethernet) I nodi sono tutti collegati a un nodo centrale detto
HUB
Hub
RETI A STELLA: VANTAGGI E SVANTAGGI
TOPOLOGIA: RETI LINEARI (A BUS)
Reti lineari (broadcast) Hanno un unico canale di comunicazione (dorsale) condiviso da
tutte le macchine della rete
I messaggi inviati da un elaboratore vengono ricevuti da tutti ma solo l’elaboratore destinatario elaborerà il messaggio, gli altri elaboratori lo ignoreranno
(Altra architettura molto usata per Ethernet)
RETI A BUS: VANTAGGI E SVANTAGGI
SCHEDE DI RETE
Necessarie su ogni computer collegato in rete
Parallele o seriali Dotate di numero MAC
(Media Access Control)univoco
Tra le periferiche più economiche
TECNOLOGIA DI CONNESSIONE
La trasmissione di dati tra calcolatori puo’ avvenire tramite MEZZI GUIDATI: linee fisiche che portano il
messaggio al ricevitore. (Esempio: doppino telefonico, fibre ottiche)
MEZZI NON GUIDATI: irradiazione di segnali nello spazio. (Satelliti, wireless)
MEZZI GUIDATI
MEZZI NON GUIDATI
CARATTERISTICHE DELLA TRASMISSIONE
Capacità del canale (larghezza di banda) misurata in Mbps (Megabit al secondo)
Grado di attenuazione del signale(ripetitori)
Interferenza(cavi schermati o meno)
Numero dei ricevitori
SCALA DELLE RETI
Reti locali: LAN (Local area networks) si possono usare connessioni specializzate dedicate solo a trasmissione di segnali digitali
Reti a lunga distanza (WAN, Wide Area Networks) si cerca di sfruttare le reti esistenti, in particolare la rete telefonica, che pero’ e’ progettata per trasmettere dati analogici. Uso crescente di connessioni in fibra ottica
Internetil risultato della connessione tramita gateway di WAN,
ottenendo una rete globale.
TRASMISSIONE DIGITALE / ANALOGICA
Nel caso di trasmissioni a breve distanza su doppini telefonici fatti per portare segnali analogici, occorre un metodo per trasformare dati in forma digitale in analogica, e viceversa.
Il MODEM (MODulatore DEModulatore) Visto che il modem (come il fax) produce suoni
udibili, non si può usare se la linea è utilizzata per una telefonata vocale.
Ormai quasi interamente ripiazzato dall' ADSL (dove possibile)
ADSL
Negli ultimi anni i modem analogici sono stati soppiantati dalla tecnologia DSL (Digital Subscriber Link), in particular A(symmetrical)DSL (download veloce, upload lento) ADSL (<8Mbps), ADSL2 (<12Mbps), ADSL2+ (<24Mbps)…
queste velocità si riferiscono al download Uso di frequenze inaudibili (>25KHz) per trasmettere i segnali in
formato digitale su doppino telefonico, senza interferire con il segnale vocale.
Uso di filtri alle prese telefoniche per separare i due segnali. Velocità effettive dipendenti dalla distanza percorsa dal segnale Non disponibile su tutte le linee (dipende da presenza di DSLAM;
tecnologie sorpassate quali MUX, UCR; distanza dalla centralina)
ADSL e Digital Divide
Vista la quantità di servizi che passano su rete digitale, la esclusione da una connessione ADSL comporta problemi crescenti.
Nonostante la presenza di centraline telefoniche adatte all’ADSL nelle città la situazione nelle aree rurali ed in quelle sotto centraline che non possono essere convertite all’ADSL rimane insoddisfacente (vedi. http://it.wikipedia.org/wiki/Copertura_ADSL )
Possibile soluzione: reti wireless (UMTS, HDSPA, Wi-Max). Problemi: troppi standard in competizione; necessità di ulteriori frequenze radio.
Digital Divide
Da cosa si resta esclusi restando esclusi dal mondo digitale?
Uso di base del computer (videoscrittura, email; lavoro) SE non si ha banda larga (ma uso del MODEM):
Nessun servizio che richiede di essere reperibili on-line (visto che la linea è commutata): ad esempio VOIP (telefonia via internet)
Difficoltà a scaricare siti web di dimensioni sempre crescenti Difficoltà a scaricare (magari in automatico) aggiornamenti
software (inclusi aggiornamenti antivirus) Difficoltà nelle ricerche su web Niente radio/TV via internet (per la TV non basta una ADSL
“lenta”)
I MECCANISMI DELLE RETI
Come avviene effettivamente la trasmissione dei dati?
TRASMISSIONE DEI DATI: COMMUTAZIONE DI PACCHETTO
Ogni messaggio diviso in pacchetti numerati di dimensione fissa
Ogni pacchetto contiene l’indirizzo del computer destinatario e del computer mittente
Ogni pacchetto e’ inviato separatamente e potenzialmente almeno può usare un percorso completamente diverso
COMMUTAZIONE DI PACCHETTO (PACKET SWITCHING)
PACKET SWITCHING
Dati
Packet
MittenteDestinatario
PACKET SWITCHING
Controllo Parte di dati
PACKET SWITCHING
PACKET SWITCHING
PACKET SWITCHING
I pacchetti non arrivano necessariamente nell’ordine giusto; il destinatario aspetta che arrivino tutti prima di ricostruire il messaggio
Ogni pacchetto occupa la connessione per un tempo molto breve. Potenzialmente, i pacchetti possono essere inviati in parallelo.
LA RETE COME STRUMENTO DI COMUNICAZIONE
L’uso fondamentale di una rete è quello di consentire la comunicazione tra i nodi
I nodi si scambiano dei dati sotto forma di messaggi codificati in forma digitale
Ogni messaggio è caratterizzato da un mittente, un destinatario, e un insieme di informazioni che costituiscono il corpo del messaggio
PROTOCOLLI
Affinché questa comunicazione possa avvenire in modo corretto si deve definire un protocollo di comunicazione Come nella vita reale si stabiliscono delle convenzioni per
il comportamento tra gli individui, nel caso della comunicazione tra gli elaboratori un protocollo definisce quell’insieme di regole che il nodo mittente e il nodo destinatario devono seguire per interagire tra loro
PROTOCOLLI
Un protocollo specifica: A che velocità vengono trasmessi i messaggi; Come verificare la correttezza del messaggio; Come segnalare che il messaggio è stato ricevuto; Dove inviare il messaggio (addressing) ed attraverso
quale percorso (routing)
STANDARD
Come nel caso della codifica dei dati, sono necessari degli STANDARD internazionali per garantire che la comunicazione avvenga senza errori e confusioni Esempio: TCP/IP
Comunicazione nelle reti – protocolli
Un protocollo “monolitico” che realizzi tutte le funzionalità necessarie per la comunicazione tra elaboratori in rete è difficile da realizzare
Inoltre, se cambia qualche componente della rete, si deve modificare l’intero protocollo
Per ridurre la complessità di progettazione la maggior parte dei protocolli è organizzata come una serie di livelli Il numero dei livelli, il loro nome, le funzionalità
differiscono da una rete ad un’altra
Comunicazione multilivello
Per ogni coppia di livelli adiacenti esiste una interfaccia
Le convenzioni usate nella conversazione sono il protocollo Si tratta di un accordo tra i partecipanti su come deve
avvenire la comunicazione
Al di sotto del livello più basso c’è il mezzo fisico che serve per il trasferimento dei dati
Comunicazione multilivello: lo standard ISO - OSI
Modello teorico di riferimento per definire le caratteristiche della comunicazione multilivello
OSI: Open Standard Interconnection
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Modello teorico di riferimento per definire le caratteristiche della comunicazione multilivello
OSI: Open Standard Interconnection
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
Servizi per utilizzo delle rete
Comunicazione end-to-end
Indirizzamento, routing tra reti
Per esempio:
Ethernet, TokenRing, 802.11
ethernet, doppino,..
Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
ETHERNET
Serie di protocolli a livello DATA LAYER e PHYSICAL LAYER sviluppati meta’ anni 70 che ha soppiantato tecnologie precedenti
Idee chiave: NODI connessi da SEGMENTI Messaggi inviati in blocchi chiamati FRAMEs Scheda internet ed indirizzi MAC x ogni nodo Ethernet REPEATER ogni certo numero di
segmenti Protocollo per OSSERVARE COLLISIONI
INTERNET
La reti delle reti: collega fra loro reti locali, metropolitane, geografiche e singoli computer di
tutto il mondo
INTERNET
Una macchina è in Internet se: utilizza il protocollo TCP/IP ha un suo indirizzo IP (Internet Protocol) ed ha la capacità di spedire pacchetti IP a
tutte le altre macchine su Internet
Come funziona Internet Un aspetto importante di Internet è la sua topologia distribuita
e decentrata
N7
N3
N4
N5 N6
N2N1
• In questo modo se un percorso è interrotto o troppo trafficato i dati possono prendere strade alternative
• Questo aspetto deriva dalla storia (militare) di internet (vedi:http://www.youtube.com/watch?v=9hIQjrMHTv4 )
LIVELLI DI PROTOCOLLI INTERNET
I DUE PROTOCOLLI DI BASE: TCP / IP
Insieme, si occupano di: Dividere il messaggio in pacchetti Instradarli Assicurarsi che arrivino (tramite meccanismi di
conferma della ricezione e segnalazione di errori)
Network layer: IP
Internet può essere vista come una collezione di sottoreti diverse (eterogenee) connesse tra loro (internetworking)
La “colla” che tiene insieme le varie sottoreti è l’Internet Protocol (IP)
Permette di trasportare i dati dalla sorgente alla destinazione, sfruttando la presenza di reti intermedie lungo il percorso
Application
Transport
Network
Link & Physical
Network layer: IP
Ogni computer collegato ad Internet possiede un indirizzo univoco detto indirizzo IP (32 bit)
I 32 bit di un indirizzo IP sono suddivisi in 4 campi da 8 bit ciascuno Per esempio: 10000000 00010100 00111110 10101011
Di solito si usa una rappresentazione formata da 4 numeri decimali separati da un punto Per esempio: 128.10.2.30
Network layer: IP
Gli indirizzi IP devono essere univoci Per questo motivo è stata istituita una
organizzazione, Internet Assigned Number Authority (IANA) (emanazione di ICANN, un organismo del governo americano), preposta ad assegnare gli indirizzi IP garantendone l’univocità
Quando vi collegate ad Internet da casa è il provider che vi assegna un indirizzo IP scegliendolo tra quelli che ha acquistato
(dunque IP diversi in sessioni diverse)
IP: il problema del numero
La numerazione IP garantisce >4 miliardi di indirizzi. Sembrano tanti ma:– Dispositivi internet portatili (p.es. Smartphone,
netbook) e mercati emergenti (Cina, India, Brasile) Soluzione 1: Indirizzi “privati” nelle sottoreti– I nodi di una LAN possono avere indirizzi identici a
quelli altri nodi in altre reti, ma questi indirizzi non sono visibili dal resto di internet (IP pubblico/privato)
– La rete ha un nodo gateway che smista i messaggi tramite un meccanismo di Network Address Translation (NAT)
Ipv4 vs. IPv6
Entro circa 2 anni si prevede che gli indirizzi IP saranno esauriti
Soluzione a lungo termine: passare ad un sistema con indirizzi di 4 numeri di 32 bit (IPv6)
La migrazione è in corso, e potrebbe assumere il carattere di una emergenza.
Ipv6 da 2^128 indirizzi: abbastanza per poter assegnare indirizzi univoci a qualsiasi oggetto o posto sul pianeta.
Verso una internet delle cose (Uniform Resource Identifier per qualsiasi risorsa, vedi http://www.ietf.org/rfc/rfc3986.txt.)
Network layer: IP
IP fornisce anche l’instradamento (routing) dei pacchetti tra mittente e destinatario
Protocollo di routing: Scopo: determinare un “buon” percorso nella rete tra
sorgente e destinazione Percorso “buono”: in genera significa “più corto” La topologia della rete può cambiare (qualche router o
link si può guastare)
Transport layer
Il compito del livello Transport è quello di fornire un trasporto affidabile dall’host di origine a quello di destinazione, indipendentemente dalla rete utilizzata
In Internet il protocollo di questo livello è chiamato Transmission Control Protocol (TCP)
Application
Transport
Network
Link & Physical
Application layer
Si colloca al di sopra del livello Transport ed è il livello nel quale viene svolto il “lavoro utile” per l’utente
In questo livello si trovano diversi protocolli, alcuni relativi alle applicazioni che usiamo abitualmente in Internet HTTP: HyperText Transfer Protocol Pagine web SMTP: Simple Mail Transfer Protocol Invio E-Mail POP: Post Office Protocol Scaricamento E-Mail FTP: File Transfer Protocol Trasporto File SSH: Secure Shell login criptato su un
computer remoto
Application
Transport
Network
Link & Physical
I PROTOCOLLI INTERNET
IP
TCP UDP
HTTP FTP SMTP TELNET DNS… …
Application layer
Transport layer
Network layer
Link + physical layer
APPLICATION LAYER: POSTA ELETTRONICA
Un’applicazione Internet che permette lo scambio di messaggi tra gli utenti collegati alla rete
È necessario fornire: L’indirizzo del mittente L’indirizzo del destinatario Il corpo del messaggio
Gli indirizzi devono avere un formato ben preciso non sono sensibili alla differenza tra maiuscole e
minuscole.
HEADER DI UN MESSAGGIO
From: Roberto Zamparelli <[email protected]>To: Caio Sempronio <[email protected]>CC: Massimo Poesio <[email protected]>Subject: Posta elettronicaDate: 24/02/2010
Caro Caio, ….
POSTA ELETTRONICA: DUE APPROCCI
Scaricare la posta dal server al proprio computer, La posta attende sul server, da dove viene scaricata
tramite i protocolli POP ed inviata tramite il protocollo SMTP.
Una volta ricevuta, la posta risiede su mio computer Posso leggerla o rispondervi scollegato dalla rete
Oppure, consultarla sul web tramite un browser. La posta resta sul browser; lettura e composizione
venegono effettuati tramite il browser. Posso accedere alla posta da qualsiasi computer,
purchè connesso ad internet
Sistemi “ibridi” (p.es. protocollo IMAP)
Application layer: DNS
Gli indirizzi IP numerici sono difficili da ricordare Si usano quindi degli indirizzi simbolici che
sono più significativi per l’essere umano dit.unitn.it, essex.ac.uk, developer.netscape.com
Questi nome vengono tradotti in indirizzi IP numerici mediante il Domain Name System (DNS)
Gli indirizzi simbolici hanno un formato come quello seguente… nome5.nome4.nome3.nome2.nome1
Application layer: DNS
Sono costruiti a partire da uno schema gerarchico di nomi basato sul concetto di dominio
gnu
com edu gov mil net org au it zw
unitn unito
lett dit
www www
di
www
www
… …
www.gnu.org
www.lett.unitn.it
root
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
NUOVI DOMINI TOP-LEVEL
Oltre a .com, .it, .edu ecc., sono stati recentemente aggiunti una serie di nuovi domini di primo livello non nazionali (generici)
P.es. biz, info, name, museum Vedi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Domini_di_primo_livello_generici
Application layer: DNS
Ogni dominio deve essere in grado di “risolvere i nomi” dei calcolatori di sua competenza
Si usano i domain name server, che gestiscono la corrispondenza tra nomi simbolici e indirizzi IP numerici Quando un’applicazione deve collegarsi ad una risorsa
di cui conosce il nome logico (ad es. www.unitn.it), invia una richiesta al suo name server locale, ottenendone l' IP
A volte non si riesce a “collegarsi a internet” solo perchè il DNS è irragiungibile (soluzione: selezionare un altro DNS)
INTERNET: STORIA IN BREVE
1962: inizio del progetto ARPANET: creare una rete sperimentale che collega siti universitari e governativi negli USA
1964: prima LAN (Lawrence Livermore Labs) 1973: Metcalfe pubblica paper su Ethernet 1974: Kahn & Cerf propongono idee di base 1978: separazione di TCP da IP 1990: 3000 reti e 200.000 computer (detti host) 1992: viene collegato il milionesimo host Agli esordi il numero di host cresce in modo esponenziale
mentre in questi anni si osserva un rallentamento, con incremento annuo del del 6%
2002: hanno accesso ad Internet 457 milioni di persone (di cui 174 milioni negli Stati Uniti)
Situazione attuale
Vedi http://www.internetworldstats.com/stats.htm
Popolazione mondiale 6,845,609,960
Utenti Internet 1.966.514.816 Percentuale utenti 28.7 % Crescita 2000-2010 444.8 %