i laboratori di mantova, milano e torino che...

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Sede di Mantova: Via A.Pitentino, 10/12 46010 Levata di Curtatone (MN) Tel 0376.291712 Fax 0376.293042 e-mail: [email protected] Sede di Milano: Via della Pace, 15c 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel 02.98245376 Fax 02.98246407 e-mail: [email protected] Sede di Torino: Strada del Drosso, 112 10135 Torino (TO) Tel 011-3273991 Fax 011-3273699 e-mail: [email protected] Mandato M/116 Muratura e relativi prodotti Mandato M/119 Pavimentazioni Mandato M/122 Coperture Mandato M/121 Rivestimenti di pareti interne, esterne e soffitti Mandato M/118 Prodotti per ingegneria delle acque di scarico Mandato M/105 Camini e condotti Assistenza nella identificazione delle direttive applicabili al prodotto e individuazione di norme specifiche; Esecuzione delle prove di laboratorio necessarie; Se necessario coinvolgere enti terzi per la certificazione del processo produttivo; Assistenza nella redazione della dichiarazione di prestazione. Marcatura CE dei prodotti da costruzione: piccoli manufatti in calcestruzzo L.T.M. E P.Q.R.S. I LABORATORI DI MANTOVA, MILANO E TORINO CHE ASSISTONO I CLIENTI IN TUTTO IL PROCESSO DI QUALIFICAZIONE DEL PRODOTTO DA COSTRUZIONE.

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Sede di Mantova: Via A.Pitentino, 10/12 – 46010 Levata di Curtatone (MN) Tel 0376.291712 – Fax 0376.293042 e-mail: [email protected]

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Sede di Torino: Strada del Drosso, 112 – 10135 Torino (TO) Tel 011-3273991 – Fax 011-3273699 e-mail: [email protected]

Mandato M/116 Muratura e relativi prodotti Mandato M/119 Pavimentazioni

Mandato M/122 Coperture Mandato M/121 Rivestimenti di pareti interne, esterne e soffitti

Mandato M/118 Prodotti per ingegneria delle acque di scarico Mandato M/105 Camini e condotti

Assistenza nella identificazione

delle direttive applicabili al

prodotto e individuazione di norme

specifiche;

Esecuzione delle prove di

laboratorio necessarie;

Se necessario coinvolgere enti terzi

per la certificazione del processo

produttivo;

Assistenza nella redazione della

dichiarazione di prestazione.

Marcatura CE dei prodotti da

costruzione: piccoli manufatti in

calcestruzzo

L.T.M. E P.Q.R.S.

I LABORATORI DI MANTOVA, MILANO E TORINO CHE

ASSISTONO I CLIENTI IN TUTTO IL PROCESSO DI

QUALIFICAZIONE DEL PRODOTTO DA COSTRUZIONE.

Sede di Mantova: Via A.Pitentino, 10/12 – 46010 Levata di Curtatone (MN) Tel 0376.291712 – Fax 0376.293042 e-mail: [email protected]

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M/118 PRODOTTI PER INGEGNERIA DELLE ACQUE DI SCARICO

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA

PARTE TERZA

Sistema di attestazione 3

Sistema di attestazione 4

Sistema di attestazione 4

Sistema di attestazione 4

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NEL DETTAGLIO DELLA MARCATURA CE

DI

TUBI E PEZZI SPECIALI PREFABBRICATI DI CALCESTRUZZO NON ARMATO, ARMATO O RINFORZATO CON FIBRE D’ACCIAIO

UNI EN 1916:04

Normative Vigenti

In data 23/11/2004 sono finalmente entrate in vigore in forma cogente le normative europee relative ai

manufatti in questione. Sono state recepite e pubblicate in Italia come:

UNI EN 1916:2004 Tubi e accessori di calcestruzzo non armato, rinforzato con fibre e con armature

tradizionali

E’ importante puntualizzare il fatto che tutte le Normative a cui si faceva riferimento in precedenza (sia

Italiane che straniere) non sono più valide né in Italia né nella Comunità Europea e in dettaglio risultano

superate e non più di riferimento:

• DIN 4032 – 4033 – 4034 – 4035 – 4060 • BSI Classe L – M – H

• NF P 16-341 – P 16-342 – P 16-343

• UNI 9534 – UNI E07.64.064.0/1993 – UNI U73.04.096.0/2000 – DMLLPP 08.01.1997 nr 99

Anche le seguenti Norme, attualmente in vigore negli Stati Uniti, a volte richiamate nei capitolati, non

dovrebbero essere più di riferimento in quanto si sovrappongono a norme Europee:

• ASTM C76 – C361 – 478 – C497.

Pertanto i prodotti di cui alla presente nota, per essere commercializzati in Italia e in genere nei

paesi della Comunità Europea, devono essere conformi alle specifiche dettagliate nella Norma sopra

menzionata e devono avere obbligatoriamente la marcatura CE.

Il sistema di attestazione della conformità prevede una dichiarazione di prestazione del fabbricante del

prodotto, in base a:

• prove di tipo iniziali da parte del fabbricante per tutte le caratteristiche essenziali indicate nelle Norme

• controllo di produzione in fabbrica dei parametri relativi alle caratteristiche oggetto delle prove iniziali.

Preparata la dichiarazione di prestazione, il fabbricante apporrà la marcatura CE. La dichiarazione dovrà

essere conservata ed esibita solo su richiesta. Il sistema di attestazione della conformità è di tipo 4 e

cioè è solamente necessaria la dichiarazione di prestazione del prodotto da parte del produttore

secondo le modalità di cui sopra. Non è pertanto necessario l’intervento di un Ente terzo che attesti la

conformità alle specifiche delle Norme UNI EN 1916 (non è cioè necessario che il fabbricante abbia la

certificazione di qualità come per es. ISO 9001:2008). Va da sé che, con la dichiarazione di prestazione, il

produttore si assume tutte le responsabilità di legge.

Il simbolo di marcatura CE e tutte le informazioni conseguenti devono comparire sui documenti commerciali

di accompagnamento (Ddt, fattura, etc). I documenti commerciali con la marcatura CE devono accompagnare

ogni fornitura anche se fanno parte della stessa commessa.

Da quanto sopra detto risulta quindi illegale la commercializzazione di prodotti e manufatti senza la

marcatura CE.

Sede di Mantova: Via A.Pitentino, 10/12 – 46010 Levata di Curtatone (MN) Tel 0376.291712 – Fax 0376.293042 e-mail: [email protected]

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Conclusioni

compiti del Produttore - prove iniziali di tipo (ITT) - controllo di produzione di fabbrica (FPC) - prove successive sui campioni - redazione della Dichiarazione di prestazione del prodotto

A completamento di quanto detto si riportano le normative

attualmente valide per la realizzazione di opere fognarie:

• Non riportando le UNI EN 1916 le classi di resistenza, le tolleranze dimensionali, i ricoprimenti

dell’acciaio, in funzione delle classi di esposizione e condizioni ambientali, ed altre caratteristiche specifiche,

è stata lasciata, da parte della Comunità Europea, la possibilità ad ogni nazione di pubblicare degli

“Addendum” nazionali in cui potevano essere specificate tutte le proprietà che dovevano avere i prodotti e

non indicate nelle Norme; la UNI EN 1916 è stata completata con la pubblicazione, da parte dell’UNI, di un

“addendum” nazionale, la UNI 11364:2010, in cui sono riportate tutte le succitate caratteristiche, fra cui ad

esempio anche le classi minime di resistenza (90 - 135 - 160), cui il progettista potrà fare utile riferimento

nei capitolati

• UNI EN 681-1:2006 Elementi di tenuta in elastomero

• UNI EN 13101:2004 Gradini per pozzetti di ispezione

• UNI EN 1610:1999 Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura.

- Prescrizioni per i materiali

- Prove iniziali di tipo (ITT) per i prodotti finiti con i riferimenti ai metodi di prova

1) Assorbimento d’acqua (UNI EN 1916 p.4.2.6.1 e Appendice F) Lo scopo della presente prova è di valutare l’assorbimento di acqua, per immersione, del

calcestruzzo indurito, definito come differenza tra la massa di un determinato campione immerso

in acqua e la massa dello stesso campione quando è essiccato, espressa in termini di massa del

campione secco.

2) Controllo visivo elementi (UNI EN 1916 p.4.3.2) Le superfici funzionali dei profili del giunto devono essere prive di irregolarità che compromettano una durabile tenuta dell’assemblaggio.

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Sono ammesse screpolature nello strato di boiacca, fessurazioni capillari dovute al ritiro o alla

temperatura con una larghezza superficiale non maggiore di 0,15 mm e, per i tubi in cls armato,

fessurazioni residue causate dalle prove ed aventi la stessa larghezza superficiale limite.

3) Caratteristiche geometriche/dimensionali (UNI EN 1916 p.4.3.3) La lunghezza interna del corpo di un tubo deve essere conforme a quella dichiarata nei documenti di fabbricazione.

I profili dei giunti e le tolleranze sugli assemblaggi dei giunti devono essere conformi a quelle dichiarate nei documenti di fabbricazione.

I gomiti devono essere fabbricati come da figura, siano essi pezzi unici o fabbricati da segmenti di

tubo.

4) Giunti e guarnizioni di tenuta (UNI EN 1916 p.4.3.4)

La lunghezza interna del corpo di un tubo deve essere conforme a quella dichiarata nei documenti Resistenza allo schiacciamento (UNI EN 1916 p.4.3.5 e Appendice C) Lo scopo della presente prova è la valutazione della resistenza allo schiacciamento di un tubo.

Il tubo deve essere posizionato sulla macchina di prova come illustrato nelle figure C.1 o C.2.

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Il risultato di prova deve essere espresso come il carico totale diviso per la lunghezza interna del

corpo e deve essere corretto in base alla configurazione di prova scelta e registrata dal fabbricante per ottenere un risultato di prova effettivo.

Il risultato effettivo della prova Fa deve essere ricavato dalla formula seguente:

Il carico minimo di rottura è dato per metro di lunghezza del tubo in funzione del diametro

nominale. Le classi di resistenza corrispondono al carico minimo di rottura per un tubo del

diametro nominale di 1000 mm.

Forza di carico minima Fa di tubi di calcestruzzo con sezione interna circolare

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5) Resistenza a momento flettente longitudinale (UNI EN 1916 p.4.3.6.1. Appendice D)

Lo scopo della presente prova è la valutazione della resistenza a momento flettente longitudinale

di tubi circolari con DN minore o uguale a DN 250 e lunghezze interne del corpo maggiori di sei

volte il diametro esterno. Il carico deve essere applicato al campione senza vibrazioni improvvise o scosse e a una velocità

uniforme non minore di 6 kN al minuto e non maggiore di 9 kN al minuto.

Disposizione di carico e di supporto (tre punti)

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La resistenza a momento flettente longitudinale deve essere calcolata come:

6) Tenuta all’acqua (UNI EN 1916 p.4.3.7 Appendice E): Lo scopo delle presenti prove è di verificare se gli elementi e gli assemblaggi dei giunti rimangono

a tenuta quando sottoposti alla pressione idrostatica interna specificata; nel caso degli

assemblaggi di giunti quando sono soggetti a deviazione angolare e/o carico di taglio.

a)Prova idrostatica (punto E4) La pressione idrostatica interna deve essere incrementata gradualmente a 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m), misurata dalla linea mediana dell’elemento, e mantenuta per un periodo di 15 minuti, durante il quale si deve valutare la conformità dell’elemento, che non deve mostrare alcuna perdita o altri difetti visibili.

b)Prova di tenuta sugli assemblaggi dei giunti (punto E5)

- Prova di tenuta durante la deviazione angolare Gli elementi devono essere sottoposti ad una inflessione angolare di 12 500/DN in .sez. tubo mm/m o di 50 mm/m, quale che sia il più piccolo, facendo attenzione a garantire che non si verifichi alcun danno strutturale. La pressione idrostatica interna di 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m), misurata dalla linea mediana dell’elemento, e mantenuta per un periodo di 15 minuti, durante il quale si deve valutare la conformità dell’elemento, che non deve mostrare alcuna perdita o altri difetti visibili.

- Prova di tenuta in condizioni di carico di taglio L’assemblaggio del giunto deve essere supportato come illustrato nella figura

Legenda :1 linea mediana della guarnizione di tenuta

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Se si richiede a un carico aggiuntivo Rs di generare una reazione uguale al carico di taglio Fs (vedere figura),

esso deve essere applicato verticalmente, il più vicino possibile alla superficie del bicchiere ad una velocità di circa 10 kN al minuto. La pressione idrostatica interna di 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m) misurata dalla linea mediana degli elementi e un carico di taglio Fs in kilonewton pari a 0,03 volte DN o, deve essere applicati e mantenuti per un periodo di 15 minuti, durante il quale si deve valutare la conformità dell’assemblaggio del giunto.

- Prova di tenuta all’acqua durante una deviazione angolare sotto carico di taglio Come alternativa a prove separate per la deviazione angolare e il carico di taglio, a discrezione del fabbricante è ammesso combinare le due prove.

7) Armatura (UNI EN 1916 p.5.2.1)

L’armatura dei tubi deve essere correlata alla resistenza a schiacciamento minima appropriata in conformità alla loro dimensione nominale e alla loro classe di resistenza.

8) Copriferro (UNI EN 1916 p.5.2.2 e 5.3.3)

Il copriferro minimo deve essere coerente con le condizioni di esercizio (ambiente chimico leggermente aggressivo o ambiente chimico più severo).

9) Resistenza del CLS (UNI EN 1916 p.5.3.2.1)

Il valore verificato di questa resistenza non deve essere minore della resistenza caratteristica di progetto dichiarata dal fabbricante come dichiarata nei documenti di fabbrica. La resistenza caratteristica di progetto dichiarata dal fabbricante nei documenti di fabbrica non deve essere minore di 40 MPa. - N° di prove e frequenza per prove iniziali di tipo (ITT) e per prove di controllo di produzione(FPC) (UNI EN 1916 Appendice H e I)

Prospetto H.1

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Prospetto H.2

Prospetto I.1

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Prospetto I.2

- Punti pertinenti dell’allegato ZA che il produttore deve dichiarare (Marcatura CE)

- Impiego previsto; - Resistenza allo schiacciamento di tubi e raccordi – classe di resistenza; per tubi spinta

anche la resistenza a compressione caratteristica del calcestruzzo ; - Resistenza a flessione longitudinale; - Tenuta all’acqua di tubi, raccordi e giunti; - Durabilità; - Durabilità dei giunti.

Si riportano di seguito esempi delle informazioni da fornire sui documenti commerciali

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NEL DETTAGLIO DELLA MARCATURA CE MARCATURA CE

DI POZZETTI E CAMERE D’ISPEZIONE

DI CALCESTRUZZO NON ARMATO, RINFORZATO CON FIBRE D’ACCIAIO E CON ARMATURE TRADIZIONALI

UNI EN 1917:04

Normative Vigenti

In data 23/11/2004 sono finalmente entrate in vigore in forma cogente le normative europee relative ai

manufatti in questione. Sono state recepite e pubblicate in Italia come:

UNI EN 1917:2004 Pozzetti e camere di ispezione di calcestruzzo non armato, rinforzato con fibre e

con armature tradizionali.

E’ importante puntualizzare il fatto che tutte le Normative a cui si faceva riferimento in precedenza (sia

Italiane che straniere) non sono più valide né in Italia né nella Comunità Europea e in dettaglio risultano

superate e non più di riferimento:

• DIN 4032 – 4033 – 4034 – 4035 – 4060 • BSI Classe L – M – H

• NF P 16-341 – P 16-342 – P 16-343

• UNI 9534 – UNI E07.64.064.0/1993 – UNI U73.04.096.0/2000 – DMLLPP 08.01.1997 nr 99

Anche le seguenti Norme, attualmente in vigore negli Stati Uniti, a volte richiamate nei capitolati, non

dovrebbero essere più di riferimento in quanto si sovrappongono a norme Europee:

• ASTM C76 – C361 – 478 – C497.

Pertanto i prodotti di cui alla presente nota, per essere commercializzati in Italia e in genere nei

paesi della Comunità Europea, devono essere conformi alle specifiche dettagliate nella Norma sopra

menzionata e devono avere obbligatoriamente la marcatura CE.

Il sistema di attestazione della conformità prevede una dichiarazione di prestazione del fabbricante del

prodotto, in base a:

• prove di tipo iniziali da parte del fabbricante per tutte le caratteristiche essenziali indicate nelle Norme

• controllo di produzione in fabbrica dei parametri relativi alle caratteristiche oggetto delle prove iniziali.

Preparata la dichiarazione di prestazione, il fabbricante apporrà la marcatura CE. La dichiarazione dovrà

essere conservata ed esibita solo su richiesta. Il sistema di attestazione della conformità è di tipo 4 e

cioè è solamente necessaria la dichiarazione di prestazione del prodotto da parte del produttore

secondo le modalità di cui sopra. Non è pertanto necessario l’intervento di un Ente terzo che attesti la

conformità alle specifiche delle Norme UNI EN 1917 (non è cioè necessario che il fabbricante abbia la

certificazione di qualità come per es. ISO 9001:2008). Va da sé che, con la dichiarazione di prestazione, il

produttore si assume tutte le responsabilità di legge.

Il simbolo di marcatura CE e tutte le informazioni conseguenti devono comparire sui documenti commerciali

di accompagnamento (Ddt, fattura, etc). I documenti commerciali con la marcatura CE devono accompagnare

ogni fornitura anche se fanno parte della stessa commessa.

Da quanto sopra detto risulta quindi illegale la commercializzazione di prodotti e manufatti senza la

marcatura CE.

Sede di Mantova: Via A.Pitentino, 10/12 – 46010 Levata di Curtatone (MN) Tel 0376.291712 – Fax 0376.293042 e-mail: [email protected]

Sede di Milano: Via della Pace, 15c – 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel 02.98245376 – Fax 02.98246407 e-mail: [email protected]

Sede di Torino: Strada del Drosso, 112 – 10135 Torino (TO) Tel 011-3273991 – Fax 011-3273699 e-mail: [email protected]

Conclusioni

compiti del Produttore - prove iniziali di tipo (ITT) - controllo di produzione di fabbrica (FPC) - prove successive sui campioni - redazione della Dichiarazione di prestazione del prodotto

A completamento di quanto detto si riportano le normative

attualmente valide per la realizzazione di opere fognarie:

• Non riportando le UNI EN 1917 le classi di resistenza, le tolleranze dimensionali, i ricoprimenti

dell’acciaio, in funzione delle classi di esposizione e condizioni ambientali, ed altre caratteristiche specifiche,

è stata lasciata, da parte della Comunità Europea, la possibilità ad ogni nazione di pubblicare degli

“Addendum” nazionali in cui potevano essere specificate tutte le proprietà che dovevano avere i prodotti e

non indicate nelle Norme.

La UNI EN 1916 per i tubi, ad esempio, è stata completata con la pubblicazione, da parte dell’UNI, di un

“addendum” nazionale, la UNI 11364:2010, in cui sono riportate tutte le succitate caratteristiche, fra cui ad

esempio anche le classi minime di resistenza (90 - 135 - 160), cui il progettista potrà fare utile riferimento nei

capitolati; l’integrazione nazionale per la UNI EN 1917 è la UNI 11385:2010.

-.Nomenclatura elementi pozzetto

Legenda 1 Elemento di compensazione

2 Soletta di copertura 3 Elemento condotto verticale intermedio

4 Elemento di base 5 Elemento conico 6 Elemento camera

7 Soletta di riduzione

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- Prescrizioni per i materiali 1) Materiali componenti per il calcestruzzo

Il calcestruzzo deve essere confezionato con materiali conformi alle relative norme armonizzate CE di prodotto. Nello specifico: -CEMENTO : UNI EN 197 -AGGREGATI: UNI EN 12620 -ACQUA: UNI EN 1008 -ADDITIVI: UNI EN 934 -ev.AGGIUNTE(ceneri, fibre acciaio) : UNI EN 450 – UNI EN ISO 10544

2) Acciaio di armatura

Si possono utilizzare acciai lisci, ad aderenza migliorata, profilati o nervati purchè saldabili e conformi alle relative norme armonizzate CE di prodotto . Nello specifico: UNI EN 10025 per acciai laminati e D.M. 14/01/08 per acciai ad aderenza migliorata 3) Guarnizioni di tenuta Conformi a UNI EN 681-1 4) Gradini premontati Nessuna prescrizione - Prove iniziali di tipo (ITT) per i prodotti finiti con i riferimenti ai metodi di prova 1)Resistenza del CLS Da valutare mediante prove su cubetti (UNI 12390-3)per la verifica della resistenza caratteristica fck come dichiarazione del produttore sui documenti di fabbrica in base al proprio sistema di qualità

Qualora nella presente norma europea non sia specificata la conformità degli elementi ai

requisiti strutturali da verificare mediante le prove ordinarie di resistenza, deve essere verificata la

resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo fck tramite prelievo di carote dagli elementi finiti (UNI EN 1917 p.6.8) 2)Assorbimento d’acqua cls (UNI EN 1917 Appendice D) Lo scopo della presente prova è di valutare l’assorbimento di acqua, per immersione, del calcestruzzo indurito, definito come differenza tra la massa di un determinato campione immerso

in acqua e la massa dello stesso campione quando è essiccato, espressa in termini di massa del

campione secco. 3)Controllo visivo elementi (UNI EN 1917 p.4.3.2) Le superfici funzionali dei profili dei giunti devono essere prive di irregolarità che compromettano

una durabile tenuta dell’assemblaggio. Sono ammesse screpolature nello strato di boiacca,

fessurazioni capillari dovute al ritiro o alla temperatura con una larghezza superficiale non maggiore di 0,15 mm e, per elementi armati, fessurazioni residue causate dalle prove ed aventi la

stessa larghezza di superficie di limitazione. 4)Caratteristiche geometriche/dimensionali (UNI EN 1917 p.4.3.3) Determinazione delle misure di sezione ed altezza interne e dello spessore pareti

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5)Resistenza allo schiacciamento elementi “camera o intermedio” (UNI EN 1917 AppendiceA) Lo scopo della presente prova consiste nella valutazione della relativa resistenza allo

schiacciamento di un elemento camera o condotto verticale intermedio Il carico deve essere applicato in modo continuo fino al raggiungimento del carico di prova

specificato

Durante l’applicazione del carico di prova specificato, occorre incrementare il carico ad una

velocità tra i 20 kN/m e i 25 kN/m al minuto, ma non si devono effettuare regolazioni della

macchina di prova quando un elemento comincia a deformarsi rapidamente prima del collasso

finale. Prova di schiacciamento su elementi in disposizione orizzontale

Schema per elementi a sezione circolare od ellittica

Schema per elementi a sezione quadra o rettangolare

6)Resistenza allo schiacciamento elementi “riduzione e chiusura” (UNI EN 1917 Appendice B) Lo scopo delle presenti prove è di valutare la resistenza verticale degli elementi di riduzione e degli elementi di chiusura.

L’apparecchiatura deve consistere in piastre di acciaio o ghisa, attraverso le quali si applica il

carico specificato all’elemento che è supportato lungo il perimetro. La larghezza delle aree di

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contatto con l’elemento deve corrispondere alle condizioni che si raggiungerebbero nella struttura

per la quale l’elemento è stato progettato

Su un elemento, che deve essere supportato come in figura, deve essere applicato verticalmente il relativo carico minimo di schiacciamento Fv in corrispondenza dell’apertura come mostrato nella

figura .In tal modo si deve garantire un incremento del carico continuo e senza colpi, fino al carico ultimo(di collasso) Fu. Infine deve essere registrato tale carico.

Prove di resistenza verticale per elementi di chiusura, solette di copertura e solette di

riduzione Legenda 1 Soletta

2 Piastra di acciaio o ghisa 3 Snodo

4 Piastra di carico da (300 300) mm 5 Appoggio

6 Le solette possono incorporare una scanalatura, in tal caso nella prova si devono prevedere degli spessori di guarnizione 7 Spessore di guarnizione

8 Apertura quadrata 9 Apertura circolare

10 Soletta rettangolare 11 Soletta quadrata

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7)Prove su gradini pre-montati (UNI EN 1917 Appendice E) Lo scopo delle presenti prove è di valutare la resistenza dei gradini pre-montati al carico

verticale e ad una forza di estrazione orizzontale

Prova di carico verticale

Deve essere stabilito un punto al centro della pedata del gradino dal quale misurare l’inflessione.

Il carico deve poi essere applicato centralmente e normalmente sulla pedata del gradino,

come illustrato nella figura E.1 ad una velocità da 1 kN al minuto a 3 kN al min. L’inflessione al carico di prova deve essere registrata dopo che il carico è stato mantenuto

per 1 min. Il carico deve quindi essere rimosso e deve essere rilevata la lettura al centro della

pedata.Devono essere registrate entrambe le letture dell’inflessione.

Forza di estrazione orizzontale La forza di estrazione deve essere applicata al centro della pedata anteriore del gradino,per un

tempo massimo di 60 s, senza contraccolpi, e mantenuta per 1 min.

Disposizione di prova per carico verticale ed estrazione orizzontale Legenda

1 Carico verticale 2 Forza di estrazione

Dimensioni in mm

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8)Tenuta all’acqua (UNI EN 1917 Appendice C): Lo scopo di queste prove è di valutare se un singolo elemento verticale, o un singolo assemblaggio di giunto, mantiene la tenuta all’acqua sotto una pressione idrostatica interna specificata. L’apparecchiatura di ogni prova deve consentire all’elemento o agli elementi di essere ben agganciati, deve consentire una chiusura delle estremità o delle aperture mediante dispositivi appropriati e deve essere in

grado di applicare la pressione di prova idrostatica interna specificata per il periodo di tempo richiesto. La pressione non deve eccedere quella specificata di oltre il 10% e non deve essere minore. Per la prova dell’assemblaggio del giunto, l’apparecchiatura deve contenere due elementi, connessi come indicato nei documenti di fabbrica. L’elemento deve essere saldamente fissato all’apparecchiatura, con le estremità con qualsiasi tubo(i) di collegamento o adattatori chiusi, quindi deve essere riempito d’acqua avendo cura di rimuovere tutta l’aria In tutti i tipi di prova la pressione idrostatica interna deve essere mantenuta per un periodo di 15 min, durante i quali deve essere valutata la conformità dell’elemento (nessuna perdita), prima di ridurre la pressione interna fino a zero.

a)Prova idrostatica su “elemento verticale” (punto C4) La pressione idrostatica interna deve essere incrementata gradualmente fino al relativo livello indicato di seguito: - 40 kPa (0,4 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 4 m) per l’elemento di base di una camera d’ispezione - 30 kPa (0,3 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 3 m) per elementi camera, condotto

verticale intermedio e di chiusura di camere d’ispezione; - 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m) per elementi base pozzetto, camera,

condotto verticale intermedio e di chiusura.

b)Prova di tenuta su “singoli assemblaggi di giunti” (punto C5) I due elementi devono essere assemblati nell’apparecchiatura con un giunto di tenuta o con materiale di tenuta come indicato nei documenti di fabbrica, chiudendo le estremità o le aperture. La pressione idrostatica interna deve essere incrementata gradualmente fino al relativo livello indicato di seguito: - 30 kPa (0,3 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 3 m) per gli elementi camera - 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m) per gli altri elementi

c) Prova di tenuta durante l’inflessione angolare (punto C7.2) Le prove si effettuano su un elemento verticale e un tubo di collegamento o adattatore assemblati Questi devono essere sottoposti ad una inflessione angolare di 12 500/Dim.sez.tubo mm/m o 50 mm/m, quale che sia il più piccolo, facendo attenzione a garantire che non si verifichi alcun danno strutturale.

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La pressione idrostatica interna deve essere incrementata gradualmente fino al relativo livello indicato di

seguito: - 30 kPa (0,3 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 3 m) per gli elementi camera ispezione - 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m) per gli altri elementi

d) Prova di tenuta in condizioni di carico di taglio (punto C7.3) L’assemblaggio del giunto deve essere supportato come illustrato nella figura

Legenda :1 Mezzeria del giunto di tenuta

Se si richiede a un carico aggiuntivo Rs di generare una reazione uguale al carico di taglio Fs (vedere figura), esso deve essere applicato verticalmente, il più vicino possibile alla faccia dell’elemento di base Il carico deve essere trasmesso per mezzo di un supporto a forma di V con un angolo minimo di 120° e lunghezza di 100 mm.

La pressione idrostatica interna deve essere incrementata gradualmente fino al relativo livello indicato di seguito: - 30 kPa (0,3 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 3 m) per gli elementi camera ispezione - 50 kPa (0,5 bar o colonna d’acqua approssimativamente di 5 m) per gli altri elementi Deve quindi essere applicato un carico di taglio Fs in kilonewton pari a 0,03 volte DN

9)Esame dell’armatura e misura del copriferro (UNI EN 1917 p.4.1.1 e p.5.2.2) Sui campioni utilizzati per le prove di schiacciamento, deve essere scoperta l’armatura, per

valutarne la conformità ai dati di progetto,e misurato il copriferro registrandone il valore minimo

rilevato al millimetro più prossimo.

- N° di prove e frequenza per prove iniziali di tipo (ITT) e per prove di controllo di produzione(FPC) (UNI EN 1917 Appendice G+ Appendice H)

Prospetto G.1

Tipo di Prova N° Prove iniziali di tipo ITT

Ispezione ordinaria FPC (N°prove +

frequenza) Resistenza del cls/carota 1 N J*)

Assorbimento acqua 3 S 1 G/mese

Controllo visivo di finitura Ogni elemento sottoposto a prova

Ogni elemento sottoposto a prova

Caratteristiche geometriche:

- elementi - profili dei giunti

3 N Vedere prospetto G.2

3 Y Vedere prospetto G.2

Resistenza allo schiacciamento

3 S per calcestruzzo non armato e rinforzato con fibre di acciaio 1 S per calcestruzzo

armato

Vedere prospetto H.1

Resistenza verticale

3 S per calcestruzzo non armato e rinforzato con

fibre di acciaio1 S per calcestruzzo armato

Vedere prospetto H.1

Gradini pre-montati 3 Z 1 Z/1 000 installati

Tenuta all’acqua: - idrostatica (t ≤ 125 mm)

- assemblaggi di singoli giunti - giunto tra un elemento e un tubo di collegamento o

adattatore

3 W

Vedere prospetto G.2 Vedere prospetto G.2

Vedere prospetto H.2

Vedere prospetto G.2 Vedere prospetto G.2

Armatura

1 N Ciascun elemento di calcestruzzo rinforzato

che sia stato sottoposto

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alla prova del collasso

Copriferro

1 N utilizzando ogni unità che è stata

sottoposta alla prova di schiacciamento

Ciascun elemento che è stato sottoposto alla prova

di schiacciamento o, utilizzando il misuratore di rivestimento 2 N/giorno

LEGENDA

G è la prova per gruppo; J è la prova per 500 prodotti per gruppo, con un minimo di uno al mese; N è la prova per tipo e dimensione nominale; S è la prova per tipo, dimensione nominale e resistenza; W è la prova per tipo, dimensione nominale e stesso spessore di parete uguale; Y è la prova per tipo, dimensione nominale e resistenza prodotta per 1 000, con un minimo di uno per tipo e anno; Z è la prova per tipo di gradino e metodo di montaggio. *) Significa che J si riferisce a carote multiple prelevate dallo stesso elemento (vedere 6.8).

Prospetto G.2

Tipo di Prova N° Prove iniziali di tipo ITT

Ispezione ordinaria FPC (N°prove + frequenza)

1) Assemblaggi di singoli giunti

2) Giunti tra elementi e tubi di collegamento o adattatori: - flessione angolare - carico di taglio

2 assemblaggi di giunti identici

Un assemblaggio ogni 1 000 prodotti ma non meno di una prova all’anno: - avente lo stesso profilo di tenuta (dove applicabile);

- avente lo stesso profilo di giunto che risulta effettivo durante la giunzione; oppure, a discrezione del fabbricante, se la prova iniziale di tipo è stata effettuata con successo con le

tolleranze più sfavorevoli, è consentito verificare solo le dimensioni del profilo del giunto e del profilo di tenuta alla frequenza stabilita nei documenti di

fabbrica, ma non meno di: - un elemento ogni 25 prodotti per ciascuna dimensione nominale e tipo; - un elemento al giorno per ciascuna dimensione

nominale e tipo.

Prospetto H.1 Ispezione della resistenza allo schiacciamento (elementi camera e condotto verticale intermedio) e resistenza verticale (elementi di riduzione ed elementi di chiusura)

Materiale

Prove

Frequenza di prova degli elementi campione della stessa dimensione e resistenza nominale,prodotti

utilizzando una macchina specifica o una struttura produttiva (ispezione normale)

Resistenza allo schiacciamento

Resistenza verticale

Inizialmente o dopo una

interruzione pari o maggiore di 18

mesi

Produzione complessiva

Produzione per settimana (c)

Frequenze di campionamento

Calcestruzzo non armato

Fu Fu Una all’inizio(d) della produzione

<750 elementi Uno ogni 500 elementi prodotti ma non meno di quattro all’anno

≥750 elementi Uno ogni 750 elementi prodotti

Calcestruzzo rinforzato con fibre di acciaio

0,67 Fn + Fu

+ 0,67 Fn Fu Una all’inizio(d)

della produzione <750 elementi Uno ogni 500 elementi

prodotti ma non meno di quattro all’anno

≥750 elementi Uno ogni 750 elementi prodotti

Calcestruzzo armato (ispezione di base)

Fc = 0,8 Fn // Una all’inizio(d) della produzione

<250 elementi Uno ogni 500 elementi prodotti ma non meno di due all’anno

250 ≤elementi < 750 Uno ogni due settimane

≥750 elementi Uno ogni 1 500 elementi prodotti

1,2 Fn // Una all’inizio(d) della produzione

Uno ogni 10 di quelli selezionati per Fc

ma non meno di uno all’anno

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c) Significa cinque giorni in successione di produzione di elementi con stessa dimensione e resistenza nominale. d) Significa escludendo le prove iniziali di tipo ma, dovendo scegliere a caso tutti i campioni , non necessariamente il primo elemento sottoposto a produzione ordinaria. Nota L’effettivo risultato di prova relativo agli elementi camera e condotto verticale intermedio Fa è utilizzato per Fc, Fn e Fu come appropriato (vedere A.5).

Prospetto H.2 Ispezione della tenuta all’acqua (idrostatica dell’elemento verticale)

Spessore parete di progetto (mm)

Massima produzione su giorni di lavoro consecutivi prima di un campionamento con ispezione normale di ogni tipo, dimensione

nominale e stesso spessore di parete a) ≤40 ≤250

40 < sp. ≤ 100 ≤500 100 < sp. ≤ 125 ≤1000

>125 //

a) Se un particolare tipo, dimensione nominale o spessore di parete non è stato prodotto per un periodo di 60 giorni di lavoro consecutivi, deve essere effettuato un campionamento al momento della ripresa della produzione, e questo sarà soggetto ad almeno un campionamento all’anno.

La prova iniziale di tipo(ITT), inoltre, deve essere effettuata:

- all’inizio della produzione di un nuovo tipo di prodotto;

- ogni volta che interviene una modifica significativa nel progetto, tipo di materiale o metodo di

fabbricazione.

- Punti pertinenti dell’allegato ZA che il produttore deve dichiarare(Marcatura CE)

- Caratteristiche geometriche/dimensionali e tolleranze

- Resistenza meccanica (rck del CLS o resistenza allo schiacciamento in base al tipo di elemento)

- Capacità portante dei gradini pre-montati -Tenuta all’acqua (valore pertinente in base al tipo di elemento)

- Durabilità Si riportano di seguito esempi delle informazioni da fornire sui documenti commerciali