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    La tua azienda in questa guidaSe hai una attivit commerciale in questa citt e ritieni che i tuoi servizi possono essere utili al turista ed in linea alla qualit offerta dalla guida, scrivi a: [email protected].

    Pernottamento: hotel, bed and breakfast, camp-ing ecc.

    Ristorazione: ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, gelaterie ecc.

    servizi: farmacie, officine, negozi in genere, assi-curazioni ecc.

    Con lintento di fornire allutilizzatore della guida un servizio migliore, WeAGoo si riserva di se-lezionare la presenza nelle proprie Guide.

    Eventi: sponsorizza un evento nella guida della tua citt.

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    Sicuramente dovuto alla sua posizione al cen-tro del Mediterraneo, al clima favorevole, alla ricchezza dei prodotti della terra e del mare, nonch alla straordinaria ed unica bellezza dei suoi paesaggi, laspetto che pi di ogni altro ha caratterizzato lintera storia della Sicilia lessere sempre stata oggetto di dominazioni. la sua storia fatta di conquistatori che la hanno dominata, tiranneggiata, distrutta, ricos-truita, amata e soprattutto, nel bene e nel male, resa la straordinaria regione che oggi.

    le prime tracce dinsediamenti umani risal-gono allet preistorica, come dimostrano le pitture parietali e i manufatti neolitici rinvenuti nelle grotte dellAddaura, vicino Palermo, o in quelle delle isole Egadi ed Eolie. i primi abitanti dellisola furono sicani, elimi, ausoni e siculi. Ma un primo, importante sviluppo avviene intorno al iX secolo a.C. quando approdano sullisola i Fenici, fiorente popolo di navigatori e commer-cianti che fondano i primi insediamenti tra cui il futuro capoluogo Palermo. Ai Fenici succeder-anno i greci che daranno vita a importanti colo-nie come Agrigento, Siracusa, Milazzo, Zancle (lattuale Messina), luoghi dove la civilt greca porter un grande fermento artistico e culturale. i greci fondarono citt in tutte le coste, rette ini-zialmente dalle Oligarchie e successivamente dalle Tirannidi. Quella di Siracusa ricordata

    come la Tirannia pi potente capace di sottom-ettere tutte le altre citt. Ma ben presto inizi-arono i conflitti con Cartagine che era riuscita a conquistare Mozia, Panormo e Solunto. le guerre continuarono negli anni sino a quando Roma si sostitu progressivamente ai siracu-sani e sconfisse definitivamente limpero cart-aginese al termine delle tre Guerre Puniche. E nellet romana che la sicilia diviene lassoluta protagonista del Mediterraneo, punto dincontro capitale per i commerci, lindustria navale, la produzione agricola, e questa primazia durer anche in epoca bizantina e poi ancora durante i secoli della dominazione araba. lisola viene prima ordinata come Provincia con un Pretore a Siracusa e due Questori, uno a Siracusa e laltro a lilibeo per poi passare successiva-mente sotto la giurisdizione dellimpero Ro-mano di Costantinopoli. Una nuova era di pace verr vissuta dalla Sicilia illuminata ora anche dalla fede cristiana e dalla cultura bizantina.Ma dall827 lisola venne travolta dallinvasione dei saraceni che la sottoposero ad un duro do-minio. Finalmente, nella seconda met dellXi secolo la Sicilia venne liberata da unarmata cristiana guidata da Roberto il Guiscardo e dal fratello Ruggero i, della famiglia degli Altavilla, che ne avevano avuto mandato dal Pontefice di Roma. Nel 1130 veniva proclamato cos il Reg-no di Sicilia e incoronato Ruggero ii dAltavilia

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    come primo Re. Questi ampli il dominio sicili-ano che si estendeva allora da Montecassino allAlbania alle coste del Nord Africa tunisino e tripolino. Sempre appartenenti alla dinastia Altavilla altri due grandi sovrani come Gug-lielmo I e il figlio Guglielmo II. Presso la corte di Palermo convennero da ogni paese uomini di scienze e di lettere, politici ed artisti facen-done uno splendido centro di cultura internazi-onale. Nel 1189 subentra alla dinastia Altavilla quella Hohenstaufen. Dopo il breve e tragico regno di Enrico Vi si ritorn allantico splen-dore nel 1208 con il figlio, il grande Federico I di Sicilia un grande uomo di Stato e di cultura. la morte di questultimo getta per la Sicilia in uno stato di confusione politica. la corona di Sicilia pass dunque, per investitura pontificia, a Carlo dAngi, fratello dei Re di Francia. Ma quella angioina si rivel una vera e propria oc-cupazione militare della Sicilia e ne consegu la rivolta del Vespro, il luned di Pasqua del 1282, che si origin a Palermo e che diede inizio alla cacciata degli angioini da tutta lisola.

    Per diritto matrimoniale la corona spettava al Re Pietro dAragona che, con il favore della nobilt isolana, venne acclamato Re di Sicilia a Palermo il 4 settembre 1282. Fu cos che la dinastia Aragona di Sicilia subentr agli Angi. Tale dinastia non fu particolarmente autoritaria, influente, e proprio per questo motivo nel corso del Trecento, saranno le grandi famiglie aristo-cratiche ad impadronirsi delleffettivo potere po-litico nellisola grazie alla loro potenza econom-ica e militare. le pi importanti casate tra cui gli Alagona, i Peralta, i Ventimiglia e i Chiara-monte si spartiranno letteralmente il territorio in quattro rispettive sfere di influenza. E il periodo dei Quattro Vicari. Ma nel 1392 gli Aragonesi di Spagna si decedettero a far fronte a queste pericolose autonomie e nel 1415 la Sicilia venne quindi associata alla Corona dAragona e governata, quindi, dai Vicer. Nel Quattrocen-to Re Alfonso il Magnanimo riusc a unificare Sicilia e italia meridionale fondando il Regno delle due Sicilie. la Francia per foment se-gretamente alcune sommosse per tutto il corso del Cinquecento e del Seicento. Ma solo nel 1672 insorse Messina spalleggiata dichiarata-mente dalla Francia di luigi XiV nellambito della guerra contro la Spagna. Ma questa riv-

    olta non ebbe lesito sperato quando nel 1678 i francesi abbandonarono Augusta e Messina e questultima venne severamente punita dalla Corona iniziando cos la sua inarrestabile deca-denza. Allinizio del Settecento la Sicilia venne coinvolta nelle guerre di successione spagnola e polacca (1700-1738). Nellarco di trentanni lisola fu costretta a cedere la sua corona prima ai Savoia, quindi allimperatore dAustria Carlo VI e, infine, a Carlo dei Borbone di Spagna il quale fond la dinastia dei Borboni di Napoli e restitu lautonomia al Regno di Napoli e Sicilia. A causa dellinvasione francese Re Ferdinando di Borbone decise di trasferirsi a Palermo dove, spinto dalle insistenti richieste dellaristocrazia autonomista siciliana si vide costretto a prom-ulgare una Costituzione (1812). Tuttavia la Costituzione ebbe vita breve poich nel 1816 Ferdinando, forte dellaver riconquistato la piena autorit, la soppresse e sciolse il Par-lamento siciliano. Fu cos che nel 1820-21 si ebbe la prima sommossa antiborbonica e nel 1848 scoppi la Rivoluzione grazie alla quale gli indipendentisti costituirono un Parlamento autonomo da Napoli proponendo poi una fed-erazione della Sicilia indipendente con gli altri Stati italiani.la Rivoluzione del 48 venne per repressa con le armi. Infine la guerra del 1861 si con-cluse con lannessione della Sicilia e dellitalia Meridionale al Regno sabaudo ditalia. il 15 maggio 1946 con un decreto legislativo veniva istituita la Regione Siciliana a statuto speciale. Nellaprile 1947 viene cos per la prima volta eletto il parlamento regionale siciliano.

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    TRaGHETTiUno dei principali modi per raggiungere lisola sicuramente il traghetto. la Sicilia dotata di sei importanti porti: il porto di Messina, il pi grande porto naturale attrezzato siciliano, il porto di Palermo, uno degli scali merci e passeggeri pi importanti del Mediterraneo, e i porti di Catania, Trapani, Augusta e Gela. Altri pi piccoli ma fondamentali per il turismo sono i porticcioli di Cefal, San Vito lo Capo e Poz-zallo. Diverse sono le compagnie navali che collegano la Sicilia con le altre regioni italiane e straniere:

    snav - www.snav.it Tratte: Napoli-Palermo (11 ore circa di percor-renza); Civitavecchia-Palermo (14 ore circa di percorrenza).

    Grandi Navi Veloci - www.gnv.it Tratte: Genova-Palermo (20 ore circa di per-correnza); Civitavecchia-Palermo (12 ore circa di percorrenza); livorno-Palermo (19 ore di percorrenza).

    Tirrenia - www.tirrenia.it Tratte: Cagliari-Trapani (11 ore circa); Cagliari-Palermo (14 ore); Napoli-Palermo (10 ore).

    siremar - www.siremar.it Tratte: isole Eolie (con prolungamento su Napoli); isola di Ustica; isole Egadi; isola di Pantelleria; arcipelago delle Pelagie (lampe-dusa e linosa).

    Grimaldi lines - www.grimaldi-lines.comTratte: Civitavecchia-Catania; Civitavecchia-Trapani; Salerno-Palermo; Trapani-Tunisi.

    Tttlines - www.tttlines.itTratte: Napoli-Catania

    il traghetto anche lunico mezzo a dispo-sizione di chi non possiede una propria barca per raggiungere le principali isolette siciliane.

    Partenze per le isole Eolie dal porto di Milaz-zo, Palermo e Cefal.Per maggiori informazioni: www.snav.it, www.

    cOME MUOVERsi iN sicilia

    BUsPer raggiungere in modo comodo e veloce i principali centri siciliani e i pi importanti siti archeologici potete prendere un autobus. Nu-merose sono le compagnie siciliane che servo-no lisola, tra queste Sais, Ast e interbus. Per avere informazioni dettagliate sugli orari e sui prezzi dei biglietti visitate i siti:ast (Azienda Siciliana Trasporti)www.aziendasicilianatrasporti.itinterbuswww.interbus.itsais autolineewww.saisautolinee.it

    TRENOle principali citt siciliane risultano essere ben collegate anche con i treni. Per maggiori in-formazioni www.trenitalia.itNella Sicilia orientale ancora attiva la linea circumetnea che effettua il giro dellEtna, facendo tappa in alcuni paesi alle sue pendici. Per maggiori informazioni www.circumetnea.it

    iN aUTOUna volta arrivati in Sicilia il modo migliore per visitare lisola noleggiare unauto presso una delle diverse compagnie di noleggio auto (auto europa., easyCar.it, Europcar, Hertz, Mag-giore, Rent.it, SiNCAR Rent).la Sicilia dispone di varie autostrade, che col-legano tra loro le principali citt della regione.la18 Messina - catania, collega le due mag-giori citt della Sicilia orientale, attraversando Taormina, Giarre, Acireale. la18 siracusa - Rosolini, collega Siracusa con alcuni dei mag-giori centri della sua provincia, come Avola, Noto, Rosolini. la19 Palermo catania, il tratto autostradale lungo 193 Km che attraver-sa le provincie di Palermo, Caltanissetta, Enna e Catania. la20 Palermo - Messina unisce Palermo a Messina. la29 Palermo - Mazara del Vallo e la diramazione Alcamo - Trapani, collegano il capoluogo con la parte occidentale della regione. la Ra15 o Tangenziale di Ca-tania un asse viario di fondamentale impor-tanza della lunghezza di 24km che permette di oltrepassare il centro urbano di Catania. lautostrada catania siracusa.

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    gnv.it, www.tirrenia.it, www.usticalines.it

    Partenze per le isole Egadi e Pantelleria dal porto di Trapani.Per maggiori informazioni: www.tirrenia.it, www.usticalines.it

    Partenze per lampedusa dal porto di Agrigen-to (Porto Empedocle).Per maggiori informazioni: www.tirrenia.it, www.usticalines.it

    Partenze per Ustica dal porto di Palermo.Per maggiori informazioni: www.tirrenia.it, www.usticalines.it

    Da/PER laEROPORTOla Sicilia una delle regioni italiane pi allavanguardia nel traffico aereo, lisola do-tata infatti di 5 aeroporti: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, Aeroporto Fontana-rossa di Catania, Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, Aeroporto di Pantelleria e Aeroporto di lampedusa.

    aeroporto Falcone Borsellino PalermoSituato a circa 35 chilometri da Palermo, laeroporto Falcone Borsellino collegato al centro cittadino attraverso il treno Trinacria Express. la durata del tragitto di 45 minuti circa, con fermate a Stazione Centrale, Ves-pri, Orleans, Notarbartolo, Francia e Piraineto; mentre il costo del biglietto di 5,80. E pos-sibile raggiungere il centro anche con il bus au-tolinea Prestia & comand, attivo dalle 6.30 alle 24.00, con partenze ogni 30 minuti. Durata del tragitto 50 minuti circa, con fermate Stazi-one Centrale, Piazza Giulio Cesare, Politeama, Via lazio (angolo via libert) e via Belgio. il biglietto acquistabile in pullman al prezzo di 6,10. laeroporto dotato anche di un servizio Taxi attivo dalle 06.00 alle 24.00, situato alluscita dellArea Arrivi. la tariffa va dai 35 ai 45 a seconda della zona da raggiungere. coop. Trinacria: +39 091 225455coop. autoradio taxi: +39 091 513311

    Per raggiungere gli altri comuni vicini bisogna affidarsi alle linee di autobus extraurbani:autolinee segesta tel. +39 091 6167919 - www.interbus.it

    Trapani ore 7.45 - 10.45 - 13.45 - 16.45 Aeroporto ore 9.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 Tariffa: 9,60

    DallAeroporto ad Agrigento/Porto Empedocle e viceversa: autolinee sal tel. +39 0922 401360 - www.autolineesal.it Porto Empedocle - 06.30 - 9.30 - 14.30 Agrigento - 06.50 - 9.50 - 14.50 Aeroporto - 10.15 - 13.15 - 19.30Tariffa: 12,10

    DallAeroporto a Menfi, Sciacca, Ribera e vice-versa: autolinee Gallo tel. +39 091 6171141 - www.autolineegallo.itAeroporto ore 14.55 Ribera ore 05.30 - 12.00 Sciacca ore 06.00 -12.30 - 16.00*Menfi ore 06.30 -13.00 - 16.30* Tariffe: Sciacca 9,40; andata/ritorno 15,80Ribera 10,40; andata/ritorno 17,40 Menfi 8,50; andata/ritorno 14,20

    aeroporto Fontanarossa catanialaeroporto Fontanarossa il primo scalo si-ciliano e del Mezzogiorno, e il sesto a livello nazionale. laeroporto collegato al centro di Catania dallautobus urbano aliBUs 457, attivo dalle ore 5.00 alle 24.00 con partenze ogni 20 minuti (tariffe urbane). Per chi invece preferisce la comodit attivo 24 ore su 24 un servizio di taxi. Radiotaxi +39 095 330966 Servizio notturno +39 095 386794www.radiotaxicatania.org.

    Per raggiungere gli altri comuni vicini bisogna affidarsi alle linee di autobus extraurbani:a.s.T. Tel. +39 095 7461096Via luigi Sturzo, 220 - 95100 Catania www.aziendasicilianatrasporti.itCollega laeroporto con Avola, Caltagirone, Carlentini, Grammichele, ispica, lentini, Maz-zarrone, Mirabella imbaccari, Modica, Noto, Palagonia, Piazza Armerina, Pozzallo, Ro-solini, S. Michele di Ganzaria, Scicli, Sigonella.

    circumetnea Tel. +39 095 541250www.circumetnea.itCollega laeroporto con Adrano, Misterbianco,

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    Patern e Randazzo, linguaglossa, Fiume-freddo, e altri comuni limitrofi.

    Etna Trasporti Tel. +39 095 532716Via DAmico, 181 - 95100 Catania www.etnatrasporti.itCollega laeroporto con Aidone, Fiumefreddo, Gela, Giardini Naxos, Recanati, licata, Piazza Armerina, Ragusa, Marina di Ragusa, S. Croce Camerina, Taormina, Valguarnera, Vizzini.

    Giuntabus Tel. +39 090 673782 / 675749 Via Terranova, 8 - 95100 Messina www.giuntabustrasporti.comCollega da Aprile a Settembre laeroporto con il porto di Milazzo.

    interbus Tel. +39 095 532716 Via DAmico 187 Catania www.interbus.itCollega laeroporto con Agira, Avola, Catenuo-va, leonforte, Nicosia, Nissoria, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Regalbuto, Siracusa.

    sais Trasporti Tel. +39 095 536168Via DAmico, 181 - 95100 Catania www.saistrasporti.itCollega laeroporto con Agrigento, Caltanis-setta, Canicatt.

    sais autolinee Tel. +39 0935 524111 Corso Sicilia, 20 - Enna www.saisautolinee.itCollega laeroporto con Enna, Messina, Paler-mo.

    aeroporto Vincenzo Florio TrapaniSituato a 15 chilometri di distanza dalle citt di Trapani e Marsala, laeroporto Vincenzo Florio facilmente raggiungibile da svariati punti di interesse. il centro di Trapani colle-gato allaeroporto dal servizio bus asT, attivo dalle 5.40 alle 0.30. il biglietto acquistabile alla cifra di 4,50. Oppure dai diversi taxi che stazionano alluscita dellaerostazione, di fron-te le porte di accesso principali. il prezzo della corsa minima di 13,50, con scatto iniziale di 2,70.

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    chiese ..................................................pag 1palazzi .................................................pag 5musei ...................................................pag 9monumenti e strutture..........................pag 13teatri.....................................................pag 21varie .....................................................pag 23

    taormina.........................................pag 10nicolosi...........................................pag 16catania ...........................................pag 20siracusa .........................................pag 26ragusa............................................pag 32modica ...........................................pag 38piazza armerina .............................pag 42agrigento........................................pag 46realmonte.......................................pag 52palermo..........................................pag 56calatafimi-segesta..........................pag 62erice ...............................................pag 66

    dove mangiare ...............................pag 94mappa............................................pag 96

    DA ViSiTARE

    TiP (tourist informations in pills)

    Lorenzo Cuppini Verducci

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    Taormina, terra dove fioriscono i limoni come la definisce il celebre poeta tedesco Goethe offre uno spettacolo naturale che forse mai il pubblico di un teatro ha avuto innanzi a s. Celebrata e amata dal poeta, la citt ha una storia antichissima, la cui fondazione risale infatti al 358 a.C. quando arrivarono profughi greci dalla vicina colonia di Naxos. Proprio la sua origine greca fa s che la citt assuma fin da subito fattezze e caratteri tipici di questa civ-ilt; lagor, lacropoli posta al vertice del Monte Tauro e il Bouleuterio, sede del consiglio citta-dino (dal greco boul: consiglio). il vero capo-lavoro di architettura greca per il celeberri-mo teatro risalente al iii secolo a.C.. Dichiarata provincia romana nel 212 a.C. lo rest fino a quando pass sotto il dominio dellimpero Ro-mano dOriente. Fu un periodo positivo con lavori di ristrutturazione delle numerose strut-ture greche che culmin con ledificazione ex novo di alcune opere architettoniche, ricordate e apprezzate tuttoggi; come le famose Nau-machie. in seguito la citt fu declassata a sem-plice colonia a causa di unalleanza infelice con Sesto Pompeo, che usc sconfitto dalla guerra

    contro Ottaviano, e pass sotto il dominio dei bizantini; essi riuscirono a restituire a Taormina lantico splendore rendendola capitale della Si-cilia Orientale. Sono visibili anche ai nostri oc-chi segni dellalta considerazione che i bizantini avevano di questa citt, infatti furono proprio loro a costruire due roccaforti, una situata sul Monte Tauro e laltra sul picco di Mola. il peri-odo di dominazione araba, dal 902 al 1079, fu invece caratterizzato da una forte violenza che gli arabi dimostrarono nei confronti di Taorm-ina, distruggendo buona parte della citt. E per merito degli arabi la costruzione del Palazzo Corvaia. Con larrivo dei Normanni la situazione cambi, si andava sempre pi affer-mando la vicina citt di Messina e questo fece perdere dimportanza Taormina che conobbe tuttavia un periodo despansione a causa della diffusione del Cristianesimo che riport il fior-ire del tessuto urbano. Taormina rest sempre una citt amata da poeti, artisti e scrittori, come Goethe, soprattutto a causa del paesaggio suggestivo e del clima tranquillo e mite che lha sempre caratterizzata; nonostante la sempre pi accentuata perdita dimportanza e prestigio.

    TaORMiNa

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    UFFiciO iNFORMaZiONi TURisTicHE AAST - Ufficio Informazioni Turistichelargo Santa Caterina - Taormina Tel. +39 0942 23243Fax +39 0942 24941 [email protected]

    NUMERi UTili Carabinieri 112Polizia di Stato 113Vigili del Fuoco 115Emergenza sanitaria 118Viaggiare informati (CCiSS) 1518 cliMa Taormina gode di un clima mite e dolce. in in-verno le temperature massime oscillano tra i +7 e i +10 C, mentre lestate registra massime che toccano i 30 C. la primavera gradevole, con temperature massime che raggiungono i 20 C, lo stesso vale per lautunno che regala ancora belle giornate e temperature accettabili.

    NEllE ViciNaNZEGiardini Naxos ...............................Km.5,7Acireale..........................................Km. 42Messina .........................................Km. 52Nicolosi ..........................................Km. 58Catania ..........................................Km. 71Augusta .........................................Km. 100Siracusa.........................................Km. 119

    Palazzo Corvaja Archer10 (Dennis)

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    DuomoPiazza Duomo - Taormina

    La Cattedrale fortezza, cos venne definito il Duomo, fu edificata intono al 1400 sui ruderi di una piccola chiesetta di epoca medi-evale e dedicata a San Nicola di Bari. Ha una struttura a croce latina con tre navate, nelle due laterali trovano posto i sei altari minori. Di notevole interesse il portale principale, ristrutturato nel1636, con un grande rosone scolpito dispirazione rinascimen-tale.

    Museo ArcheologicoSalita Badia Vecchia - Taormina

    il Museo Archeologico ha sede nel Palazzo della Badia Vecchia. Sono esposti alcuni materiali provenienti dagli scavi recenti di Taormina, effettuati tra il 1984 e il 1998 dalla Soprintendenza di Messina. Nelle tre sale sono esposti reperti di periodo ellenistico, cio risalenti al iV secolo a.C., e ancora ceramiche e rari con-tenitori in vetro di et romana; non mancano frammenti di vasi in protomaiolica del tredicesimo secolo e maioliche rinascimentali.

    castello saracenosalita castello - Taormina

    Questo castello sovrasta la citt, detto saraceno perch nel Xiii secolo fu ricostruito dagli arabi sul sito di un castello pre-esistente. Ha forma trapezoidale ed dotato di una torre, che era adibita come torre di vedetta. Ancora oggi si possono notare le cisterne per la raccolta delle acque piovane ed un corridoio sotterraneo per il deposito di vettovaglie ed armi.

    Piazza 9 aprilePiazza 9 aprile - Taormina

    la piazza pu essere considerata il salotto pi elegante della citt; caratteristici sono i bar allaperto e gli artisti che dipingono ritratti e paesaggi. Dalla balconata si ammira un magnifico pano-rama che abbraccia lEtna, la baia di Naxos e i ruderi del teatro antico di Taormina.

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    corso Umberto icorso Umberto i - Taormina

    E piacevole passeggiare lungo questa via tranquilla, legger-mente in salita, chiusa a valle da Porta Messina ed a monte da Porta Catania e fiancheggiata da bei negozi, ristoranti e caff. Ai lati della via si dirama un intrico di stradine che offrono inattesi scorci e profumi, come quello della frutta di marzapane e della pasta di mandorle dei laboratori di pasticceria. Prima dellinizio del corso, appena fuori Porta Messina, si trova la seicentesca Chiesa di S. Pancrazio.

    OdeonVia Don Giovanni Bosco, 31 - Taormina

    Nel mondo greco-romano, lOdeon era un piccolo teatro destinato alle rappresentazioni musicali e letterarie. lOdeon di Taormina un autentico gioiello di architettura romana su cui, nel corso dei secoli, furono costruite diverse strutture. Molto probabilmente, il monumento fu costruito nel ii secolo d.C. su un tempio greco piantico, oggi nascosto dalla Chiesa di Santa Caterina che risale al XVii secolo.

    Palazzo corvajacorso Umberto i - Taormina

    il nucleo originario del palazzo era una torre realizzata dagli ara-bi tra il 902 e il 1079; la torre aveva forma cubica, proprio come la Kaba della Mecca. Si possono notare i differenti stili che si sono succeduti; arabo il coronamento della torre, gotiche-catalane le bifore del salone ed il bel portale daccesso al palazzo, norman-na la sala del Parlamento. Il nome attuale delledificio si riferisce alla nobile famiglia dei Corvaja, che vi abit dal 1538 al 1945.

    Chiesa di San PancrazioViale san Pancrazio, 31 - Taormina

    la chiesa di San Pancrazio, vescovo e patrono di Taormina, ri-salente al XViii secolo in stile barocco, sorge sulle rovine di un tempio greco dedicato a Giove Serapide, i cui blocchi di pietra del basamento sono ancora ben visibili allesterno. il patrono di Taormina si festeggia il 9 luglio, ma solo ogni quattro anni si svolge la festa solenne, durante la quale sia la Vara di San Pan-crazio che quella di San Pietro vengono portate in processioneper le vie del paese.

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  • antiquariumVia Teatro Greco, 59 - Taormina

    E il piccolo museo archeologico allinterno del teatro greco-ro-mano nel quale sono ospitati preziosissimi reperti archeologici che nei secoli sono stati recuperati nella zona di Taormina e per decenni erano stati affidati provvisoriamente al grande museo di Siracusa.

    Teatro GrecoVia Teatro Greco 59 - Taormina

    E sicuramente il monumento antico pi importante e meglio con-servato di Taormina. Ledificio fu costruito molto probabilmente nel iii secolo a.C.; venne realizzato in un punto panoramico mer-aviglioso, da cui si ammirano la mole dellEtna e il Mar ionio. il teatro di Taormina, per dimensioni, il secondo della Sicilia dopoquello di Siracusa; da anni ormai la splendida cornice di eventi culturali e di premi di livello internazionale.Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ingresso 8, ridotto 4.

    Villa comunaleVia Bagnoli croci, 79 - Taormina

    la Villa Comunale era originariamente il parco dellabitazione di lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese cugina della regina Vittoria, che visse a Taormina dal 1884 e spos il sindaco di quel tempo, Prof. Salvatore Cacciola. il parco per desiderio di lady Florence fu realizzato come un tipico giardino allinglese in cui furono collocate molte specie di piante rare.

    isola BellaVia isola Bella - Taormina

    il nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che diffuse in tutto il mondo il valore artistico dellisola; chia-mata anche la perla del Mediterraneo. lesigua distanza dalla costa a volte, a causa della marea, si annulla, rendendola una penisola. Nel 1998 fu istituita riserva naturale, gestita dal WWF, poi dalla Provincia di Messina e di recente passata in gestione al CUTGANA, centro di tutela ambientale dellUniversit di Catania. AR

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    la zona fu sicuramente oggetto di stanzia-mento arabo ma furono i normanni, spinti dalla Chiesa romana, a costruire i monasteri. Marzi-ale, il Vescovo di Catania, ordin nel 1359 la costruzione di un monastero presso lantico os-pizio come da volere di Federico ii dAragona, estimatore della bellezza del luogo. Da quel momento, con il graduale predominio del Monastero di S. Nicola allArena e con la sua trasformazione in sede abbaziale, prese il via una concentrazione stabile di personale con la conseguenza di dar vita ad un vero e proprio insediamento attorno al XiV secolo.

    Nonostante la sua bellezza Nicolosi fu vittima di molte sventure a causa della sua ubicazione sulle pendici del vulcano: terremoti ed eruzioni si susseguirono negli anni. Nonostante ci, il borgo crebbe costantemente e acquis impor-tanza, tanto che nel 1447 divenne feudo del Principe di Patern e fu amministrato da suoi procuratori che risiedevano a Malpasso. Dopo le eruzioni del 1536 e del 1537 ed il terremoto del 1542 i monaci di S. Nicola abbandona-rono il monastero ma il paese continuava ad ingrandirsi verso sud, attorno alla Chiesa che, nel 1601 divenne parrocchia. Ma lo sfrutta-mento agricolo venne reso quasi impossibile dalle eruzioni, dalle carestie e dalle pestilenze che indebolirono la popolazione facendo rie-mergere il fenomeno del brigantaggio. Ancora una volta, nel 1633, un violento terremoto ed una nuova e terribile eruzione distrussero case e decimarono la popolazione. Ne consegu un arresto nello sviluppo in tali anni e lesiguit

    numerica degli abitanti che, nel 1653 ammon-tavano a soli 515. A dare il colpo di grazia gi-unse poi una delle pi terribili eruzioni storiche dellEtna, quella del 1669 che raggiunse Cata-nia. Nicolosi venne sommersa da uneruzione che cess l11 luglio lasciando come segno i Monti Rossi, il pi grande dei coni laterali etnei. Gli abitanti scappati per salvarsi ripopolarono la zona spostandosi dalla montagna alle zone a valle, paludose, ma non mancando, appena possibile, di recarsi nuovamente a Nicolosi per cercare le rovine delle loro vite precedenti. Questa pratica era vietata e cos venne puni-ta con un rogo di tutte le rovine riportate alla luce, ma anche in questo caso il desiderio di ritornare al paese non venne abbandonato.Finalmente il 4 agosto 1671 venne concesso il permesso di ricominciare a rifabbricare il paese; la cittadina venne ricostruito tenendo conto dellaspetto che aveva prima del 1669 con-servando la fisionomia dellabitato precedente. la popolazione continu progressivamente ad aumentare ed il paese si ingrand verso ovest, nella zona chiamata a sciara. A partire dal XiX secolo vi fu un mutamento dellasse su cui si svilupper poi Nicolosi, verso lEtna, dovuto al taglio dellasse di quella che ora si chiama Via Etnea. la realizzazione avvenne nel 1835 come si evince dalla lapide commemorativa su uno dei due obelischi a Barriera. Nel 1837 il Re Ferdinando approv il progetto, accordando che la strada stessa portasse il suo nome FER-DiNANDA o FERDiNANDEA. la via Ferdinan-dea, poi via Etnea, fu ultimata invece circa 100 anni dopo, in piena epoca fascista.

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    siTi iNTERNET UFFiciali DElla ciTT Per informazioni generali visitate il sito:www.comune.nicolosi.ct-egov.it

    UFFiciO iNFORMaZiONi TURisTicHE Ufficio Informazioni TuristichePiazza V. Emanuele, 32 - NicolosiTel. + 39 095 914488

    Ufficio Turistico Nicolosi NordTel. +39 095 7808546

    Ufficio Turistico Regionale n 14 Nicolosi-EtnaVia Martiri dUngheria, 36 - NicolosiTel. +39 095 911505

    NUMERi UTili Carabinieri 112Polizia di Stato 113Vigili del Fuoco 115Emergenza sanitaria 118Viaggiare informati (CCiSS) 1518 cliMa Nicolosi gode di un clima mite tutto lanno. in estate le temperature sono molto elevate tanto che raggiungono i 30 C di massima, mentre gli inverni non sono mai rigidi, con temperature che oscillano tra i 4 e i 10 C. in primavera e au-tunno le tempereature oscillano invece attorno ai 15-20 C.

    NEllE ViciNaNZECatania ..........................................Km. 17Acireale..........................................Km. 18Taormina .......................................Km. 58Augusta .........................................Km. 61 Siracusa.........................................Km. 80Messina .........................................Km. 102Piazza Armerina ............................Km. 110

    Etna mariocutroneo

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    Museo della civilt contadinaVia Giuseppe Garibaldi - Nicolosi

    Nella casa museo possibile ammirare gli ambienti in cui si svolgevano le attivit contadine tipiche degli abitanti del luogo. il museo offre testimonianze del lavoro e della vita nelle campagne pi precisamente tra il 1800 e il 1900. Fra le stanze presenti tro-viamo langolo cucina, le camere da letto, la ispenza e il cam-maruni i stari. Questultimi costituiscono le parti dello stabile in cui la famiglia svolgeva tutte le attivit quotidiane. Per info: 095910980

    Chiesa Santo SpiritosP4-ii 53 - Nicolosi

    la chiesa risale alla prima met del 1700. Faceva parte delle Chiese Nere, definite cos dalluso della pietra lavica nelle dec-orazioni e nei cornicioni, ma tale aspetto fu modificato in seguito a un intervento ottecentesco che prefer larenaria bianca. il cam-panile si erge in piena autonomia rispetto alla chiesa, presenta un doppio basamento in pietra lavica ed attorniato a diverse altezze che tripartiscono lo spazio dellorologio, del campanile e della guglia.

    Museo VulcanologicoVia cesare Battisti 12-17 - Nicolosi

    il museo fu inaugurato nel 2002 e si divide sostanzialmente in due parti: da una parte troviamo un centro di documentazione con foto e gigantografie del vulcano mentre nellaltra possibile ammirare campioni di prodotti lavici, scorie, cristalli e bombe vul-caniche. Suggestiva la sala proiezione in cui si pu ammirare ilprocedimento dellattivit eruttiva del vulcano. Aperto da marted a domenica dalle 9.30 alle 12.30. Ingresso gratuito.

    Etna - VulcanosP92 - Nicolosi

    E il pi alto vulcano attivo dEuropa, sito sul lato orientale della Sicilia, tra i corsi dei fiumi Alcantara e Simeto. LEtna domina con la sua imponenza tutta la provincia di Catania. le sue eruzioni avvengono sia in sommit, dove attualmente si trovano quattro crateri, sia dai fianchi, fino ad altezze di poche centinaia di metri sopra il livello del mare. le escursioni permettono di vedere le colate di lava attive.

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    Secondo lo storico Tucidide, Catania fu fon-data sul colle oggi detto dei Benedettini attorno al 729 a.C. dai coloni calcidesi di Naxos con il nome di Katane, che vuol dire grattugia, scorticatoio a ricordare il terreno lavico su cui sorge.Nel secolo successivo, il legislatore Caronda diede alla citt un ordinamento di ispirazione moderata, a met tra oligarchia e democrazia. Nel 476 a. C., Catania fu conquistata dal tiran-no ierone di Siracusa che deport gli abitanti da Catania, rifondandola e ripopolandola con siracusani e greci. Gli originari abitanti poter-ono fare ritorno da lentini solamente nel 461. Durante le guerre puniche, la citt fu conquista-ta dai Romani, 263 a. C., e pot mantenere una notevole ricchezza fino allet imperiale, infatti ritroviamo ancor oggi testimonianze ar-chitettoniche del periodo Augusteo. A seguito delle invasioni barbariche e della conquista bizantina nel 535 la citt conobbe un peri-odo di decadenza. Nuova vitalit venne infusa dalloccupazione Musulmana nel iX secolo con una ridistribuzione delle terre e grande ripresa delle attivit agricole e commerciali. Dal 1071, con la conquista normanna, vennero costruite la Cattedrale come chiesa-fortezza e numerosi monasteri ai quali vennero ceduti i latifondi nuovamente istituiti. Questo nuovo assetto ter-

    riero caus una crisi economica che peggior ulteriormente con il terremoto del 1169. Verso la fine del XII sec. e buona parte del XIII, du-rante quella che viene detta et sveva, Feder-ico ii commission la costruzione del Castello Ursino, a completamento della sua opera di fortificazione di questa parte della Sicilia, e so-prattutto quale simbolo del suo potere.

    Con lavvento degli Aragonesi, fine XIII sec., per Catania inizi un nuovo periodo di ripresa e fervore culturale, anche grazie alla rivalit con Palermo. Sempre pi spesso venne scelta quale sede della corte, e qui venne fondata la prima universit siciliana, il prestigioso Siculo-rum Gymnasium. Tuttavia una situazione eco-nomica difficile mal gestita dalla dominazione spagnola, assieme ad un tragico terremoto nel 1693 ed ad uneruzione nel 1669 fecero sprofondare una Catania devastata dagli ac-cadimenti. Segu un periodo di piccole riprese e nuove crisi sino al XiX secolo quando Ca-tania fu eletta capoluogo di provincia ed inizi una costante espansione verso nuove zone. LOttocento vide la citt fiorire splendidamente dal punto di vista culturale, dal punto di vista mondano, letterario, musicale e teatrale tanto da rappresentare, ancor oggi, un centro parti-colarmente attivo e moderno.

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    UFFiciO iNFORMaZiONi TURisTicHE info Point aeroporto internazionale Vin-cenzo BelliniFontanarossa - Catania

    info Point Palazzo MinoritiVia Etnea, 63/65 - CataniaTel. +39 095 4014070

    NUMERi UTili Carabinieri 112Polizia di Stato 113Vigili del Fuoco 115Emergenza sanitaria 118Viaggiare informati (CCiSS) 1518 cliMa Catania gode di un clima mediterraneo, con alcuni connotati di tipo subtropicale e conti-nentale. Gli inverni di breve durata sono car-atterizzati da temperature diurne non rigide e raffreddamenti di notte soprattutto nella piana di Catania e con lavvicinarsi allEtna. lestati sono molto calde ma non umide, grazie alla brezza marina di levante.

    NEllE ViciNaNZEAcireale..........................................Km. 21Nicolosi ..........................................Km. 31Augusta .........................................Km. 47Taormina .......................................Km. 55Siracusa.........................................Km. 65Piazza Armerina ............................Km. 98Gela ...............................................Km. 101Ragusa ..........................................Km. 103

    Fontana dellelefante Moata

  • Museo storico dello sbarco in sicilia 1943Piazzale asia - catania

    E un luogo di trasmissione della memoria storica, elemento fon-damentale per lidentit individuale e collettiva. il Museo non solo una raccolta di antichi reperti, ma un luogo attivo che in-teragisce con i visitatori che dal percorso musegrafico possono trarre, non solo godimento dei beni esposti ma essere stimolati in giudizi e valutazioni. E dedicato allavvenimento storico, durante la seconda guerra mondiale, che avvi la Sicilia e litalia tutta verso la liberazione. 1/11-31/05: 9.00-16.00. 1/06-31/10: 10.00-17.00. Luned chiuso. Ingresso 4.

    Rettilario MediterraneoVia Enrico De Nicola, 18 - catania

    il Rettilario Mediterraneo una struttura attrezzatissima di oltre 200mq di superficie a disposizione di rettili e visitatori. Qui infatti ne sono ospitate diverse specie sistemate allinterno di teche dove ricostruito il loro habitat naturale, e dove si possono os-servare in tutta sicurezza gli esemplari. Tra gli oltre 150 rettili ed anfibi europei ed esotici residenti, si possono vedere testuggini, tartarughe, caimani e serpenti.

    AnfiteatroPiazza stesicoro, 17 - catania

    la sua origine si data generalmente al ii secolo d.C.. Si tratta di uno dei pi grandi, presentando una circonferenza esterna di ben 309 metri, secondo solo allAnfiteatro Flavio a Roma e allArena di Verona. a forma ellittica e conserva, quasi integro, il corridoio inferiore. Poteva contenere 15000 persone. Rimase nel dimenticatoio finch il Principe di Biscari diede ordine di real-izzare degli scavi per recuperarne i resti nel 1904.

    Chiesa di San GiulianoVia crociferi, 1-17 - catania

    Eretta nel XViii secolo su progetto di Vaccarini, presenta una facciata barocca, elegante e convessa dalle linee semplici. linterno, a pianta ottagonale, coperto dalla cupola affrescata da Rapisardi. laltare maggiore unopera pregevole in marmi policromi e bronzi dorati, sovrastato da un Crocifisso del XIV secolo. La chiesa ospita il gruppo scultoreo della Crocifissione, opere di Sozzi, di Abbadessa e un San Giuliano di un anonimo. AR

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    Terme della RotondaVia della Mecca - catania

    Sono delle strutture termali di epoca romana, datate al i-ii secolo d.C. e site nel centro storico di Catania, entro il Parco archeolog-ico Teatro romano e Odeon. Sul sito sorse pure una chiesa di probabile origine bizantina intestata alla Vergine Maria. la singo-lare struttura architettonica, una grande cupola sorretta da pos-senti contrafforti posta su un ambiente quadrato, fece sorgere lappellativo di Rotonda al complesso ecclesiastico.

    Teatro RomanoVia Grotte - catania

    Probabilmente di et imperiale sarebbe stato costruito tra let augustea e quella adrianea. Fu costruito in pietra lavica e deco-rato con statue in marmo. Verosimilmente la scalea era sormon-tata da un colonnato, come in altri teatri di questepoca. i sedili in pieatra lavica, erano rivestiti in marmo. Si creava cos, come pertutti i monumenti catanesi di di et antica, la caratteristica alter-nanza cromatica tra nero e bianco molto suggestiva e peculiare. Ha diametro di 80 mt.

    casa Museo Giovanni VergaVia santanna, 8 - catania

    la casa museo un appartamento al secondo piano di un palaz-zo ottocentesco, fu la dimora in cui Verga trascorse la sua infan-zia e risiedette per lunghi periodi circondato dai familiari e dagli amici pi cari. Dopo la morte di Giovannino Verga, la casa venne acquistata dalla Regione Siciliana ed aperta al pubblico dopo ilrestauro. Al suo interno sono custoditi gli arredi e i libri che ap-partennero a Giovanni Verga.Aperto da marted a sabato dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 14.45 alle 19.30. Ingresso 3.

    castello UrsinoPiazza Federico di svevia, 68 - catania

    Eretto nel 1250, per volere di Federico ii di Svevia, con la fun-zione di complesso difensivo e come simbolo di potere imperi-ale, presenta una struttura possente a pianta quadrata con torri cilindriche. Allinterno ha sede il Museo Comunale che riunisce unampia raccolta archeologica, una pinacoteca, una collezione numismatica, una sala dedicata a vesti e ricami antichi, varie collezioni private e una saletta di bronzi di varie epoche dal XVal XViii secolo.

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    Museo civico al castello UrsinoPiazza Federico di svevia, 1 - catania

    il Museo civico di Catania situato allinterno del Castello Ursino dal 20 ottobre 1934. la riapertura del primo piano del museo (avvenuta nel 1999) permette di ammirare parte delle sculture di epoca ellenistica e romana fra cui spiccano la testa di efebo del Vi secolo a.C. Esiste anche una notevole collezione numis-matica ricca di preziose monete greche e romane, che tuttavia non stata ancora allestita. Per finire una ricca collezione di cra-teri greci. Aperto tutti i giorni 9.00 - 12.00 e 14.30 - 19.00. Domenica fino alle 13.30.

    Fontana dellElefantePiazza Duomo, 10-18 - catania

    Scolpita nel 1736 dal Vaccarini, consiste in una statua risalente allepoca romana di pietra lavica, raffigurante un elefante sor-montato da un obelisco egizio, decorato con geroglifici e simboli relativi a SantAgata. Comunemente chiamato U liotru dai cat-anesi, oggi il simbolo della citt; il nome si deve a una credenzapopolare secondo cui lelefante nero rappresenterebbe il negro-mante Eliodoro, in dialetto liotru.

    cattedrale di santagataPiazza Duomo - catania

    Eretta nel 1094 dal Conte Ruggero, con funzione di chiesa e fortezza, fu ricostruita in stile barocco dopo il terremoto del 1693 da Vaccarini. Allinterno, a tre navate, vi sono ancora el-ementi della costruzione originale come la Cappella della Ma-donna; vi sono inoltre preziosi dipinti e il coro ligneo con storie di SantAgata. il Duomo custodisce le reliquie di SantAgata, patrona della citt, tombe di Re, di Vescovi e del compositore V.Bellini.

    Chiesa della Badia di SantAgataVia Raddusa, 2-6 - catania

    Fu eretta, su progetto di Vaccarini, sulle rovine del Convento di SantAgata, crollato con il terremoto del 1693. Presenta una pianta a croce greca, inserita in un ovale. la facciata, caratter-izzata da superfici concave e convesse, dominata da un por-tone decorato da palme, gigli e corone, simboli di SantAgata. Allinterno, sugli altari, vi sono posizionate statue raffiguranti S. Euplio, S. Giuseppe, S. Agata, limmacolata e S. Benedetto.

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    Nellisolotto di Ortigia sono stati rinvenute tracce di presenze umane risalenti gi al XiV secolo a.C., ma solo a partire dal Viii secolo a.C. si hanno notizie precise sulla fondazione di Siracusa da parte dei Corinzi (734 a.C.). le prime testimonianze risalgono al periodo in cui i Cilliri, indigeni sottomessi a grossi proprietari terrieri, si ribellarono costringendo i Gamoroi a chiedere aiuto a Gelone, tiranno di Gela, che nel 485 a.C. occup Siracusa e ne divenne il signore. A Siracusa trasfer lintera sua corte e ingrand la citt facendo costruire due nuovi quartieri (Neapolis e Tyche) ed una nuova Ago-r, oltre agli arsenali, che trasformarono Sira-cusa in una grande potenza navale. lo stesso Gelone, nel 480 a.C., con il suocero Terone di Agrigento, sconfisse i Cartaginesi comandati da Amilcare ad imera. A Gelone successe il fratello che per venne presto cacciato per la sua crudelt. Da qui in avanti vi fu un periodo di governo democratico. A questo punto la citt partecip alle due guerre ateniesi, che la videro sempre vittoriosa contro la capitale greca. Fu cos che Dionigi pot far realizzare poderose mura a difesa della citt, il Castello Eurialo, e potenziare la flotta. Fu proprio durante il lungo regno di Dionigi, detto il Vecchio, che Siracusa

    raggiunse la sua massima estensione territo-riale; alla sua morte gli successe il figlio che, non certo allaltezza del padre, perse il trono a favore di Timoleonte. Fu questo un periodo di governo prospero per la citt. Nel 212 a.C. i Romani comandati dal console Marcello es-pugnarono la citt, e Siracusa inizi la sua inesorabile perdita di importanza e potenza, restando comunque la capitale dellisola fino al 476 d.C.. inizi cos un periodo di varie domi-nazioni e influenze. Dal 663 al 668 limperatore bizantino Costante ii dichiar Siracusa capi-tale dellimpero dOriente e nello stesso peri-odo il vescovo Zosimo trasfer la Cattedrale nellantico tempio di Atena in Ortigia. Nel Xi se-colo i Normanni diedero nuovo impulso alla cit-t e successivamente, nel Xiii secolo, Federico II di Svevia, la fortific con la costruzione del Castello Maniace. limperatore Carlo V nel XVi secolo per sua iniziativa rafforz ed ingrand le fortificazioni e Siracusa nel 1678 fu dichiarata piazzaforte militare. Successivamente al terre-moto del 1693, Siracusa venne ricostruita sec-ondo i dettami del barocco siciliano. A seguito dellUnit ditalia (1860) vennero abbattute le mura spagnole e realizzato il Quartiere Umber-tino sulla terraferma.

    siRacUsa

    beneath a starry sky

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    iNFORMaZiONi UTili

    siTi iNTERNET UFFiciali DElla ciTT Per informazioni generali visitate il sito:www.comune.siracusa.itwww.provincia.siracusa.itwww.siracusaturismo.net

    UFFiciO iNFORMaZiONi TURisTicHE Ufficio Turistico Provinciale di SiracusaVia Roma 31 - SiracusaTel. +39 800 [email protected] tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 - Do-menica e festivi dalle 9.30 alle 18.30.

    Ufficio TurismoVia Mirabella 29 - Siracusa Tel. +39 0931 464657 - 0931 451111

    NUMERi UTili Carabinieri 112Polizia di Stato 113Vigili del Fuoco 115Emergenza sanitaria 118Viaggiare informati (CCiSS) 1518 cliMa Siracusa gode di un clima mediterraneo costi-ero, con inverni miti e piovosi ed estati torride e siccitose ma ventilate. ad Agosto le tem-perature possono raggiungere i 40 C grazie allazione dello Scirocco. il clima in primavera e autunno mite con possibili episodi alluvionali. NEllE ViciNaNZEAvola..............................................Km. 28Augusta .........................................Km. 36Catania ..........................................Km. 65Modica ...........................................Km. 70Ragusa ..........................................Km. 89Marina di Ragusa ..........................Km. 106Gela ...............................................Km. 141

    Orecchio di Dionisio Dominic Torrisi

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    Anfiteatro RomanoVia Francesco saverio cavallari - siracusa

    LAnfiteatro di Siracusa fra i maggiori edifici romani esistenti in italia. Pur essendo inferiore al Colosseo, supera, per dimensioni, le arene di Verona, Otripoli e Pozzuoli. Storicamente datata al III-IV secolo, la costruzione risale probabilmente alla fine del I se-colo d.C., quando a Siracusa sinsedi la colonia augustea. Persua natura, essa era destinata a ospitare spettacoli cruenti. Nel giardino che precede, sono stati sistemati alcuni imponenti sar-cofagi.

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    Teatro GrecoViale Paradiso - siracusa

    Si trova nel Parco Archeologico della Neapolis, sulle pendici del monte Temenite, e rappresenta il pi importante esempio di ar-chitettura teatrale delloccidente greco. Quasi interamente sca-vato nella roccia, il Teatro era usato per le rappresentazioni, ma anche per le assemblee popolari. in epoca imperiale, la strutturafu adattata per accogliere i giochi circensi, poi cadde in abban-dono per secoli. il teatro si compone di tre parti: cvea, orchestra e scena.

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    Orecchio di Dionisiolargo salvatore Quasimodo - siracusa

    la grande grotta che - per la sua forma di orecchio umano - chiamata comunemente Orecchio di Dionisio, parte della latomia del Paradiso, una delle tante cave scavate dai prigion-ieri di Siracusa, per estrarvi la pietra necessaria alla costruzione degli edifici e dei monumenti cittadini. Lo storico Tucidide e lo stesso Cicerone sostengono che la caverna fu scavata dal ti-ranno Dionisio per farne una prigione.

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    catacombe di san GiovanniVia Padre Pacifico Amato - Siracusa

    Sotto la Chiesa di San Giovanni Evangelista, si espandono le omonime catacombe, sorte intorno alla tomba di San Marciano: meravigliose caverne sotterranee, considerate superiori a quelle di Napoli e Roma. lesteso labirinto risale al iV-V secolo e pare sia stato costruito prima dai Romani, poi dai pagani, dai saraceni e dai greci del basso impero. il complesso costituito intorno a un rettilineo principale, ricavato seguendo il tracciato di un ex acquedotto greco.

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    Museo Archeologico Paolo OrsiViale Teocrito, 66 - siracusa

    E il museo archeologico pi importante della Sicilia. inaugurato nel 1988, si sviluppa su tre piani, per complessivi dodicimila metri quadri. il Museo illustra la preistoria e la storia di quasi tutti i mag-giori siti archeologici della Sicilia centrale e orientale. Vi sono conservate la pi importante documentazione della preistoria, della protostoria della Sicilia e celebri opere di arte greca e ro-mana, ceramiche, marmi, decorazioni architettoniche. Aperto da marted a sabato 9.00-18.00; Domenica 9.00-13.00. Tel. 0931.464022.

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    santuario della Madonna delle lacrimePiazza della Vittoria, 26 - siracusa

    Rappresenta un segno tangibile della piet e della fede dei Sira-cusani. Ledificio fu eretto per ricordare un evento miracoloso: il 29 agosto 1953, in una modesta abitazione vicina, i coniugi Iannuso videro lacrimare uneffige in gesso della Madonna. Lo straordinario fenomeno si ripet nei giorni seguenti e trasform casa iannuso in una specie di santuario, frequentato da una folla crescente. Una commissione nominata dalla Curia riconobbe la natura umana delle lacrime.

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    Basilica di santa lucia Extra MoeniaPiazza santa lucia, 24 - siracusa

    Tradizione vuole che la basilica sia edificata sul luogo in cui Lucia sub il martirio, nel 304, durante le persecuzioni dellimperatore Diocleziano. Sorta in epoca bizantina (Vi secolo), la chiesa fu danneggiata da terremoti e dalla dominazione mussulmana. Fu quindi ricostruita in epoca normanna (Xii secolo) e ristrutturata tra il 1296 e il 1337. linterno a tre navate. Notevole una croce dipinta, di scuola pisana, del Xii secolo.

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    latomia dei cappucciniVia Maria Politi laudien, 5 - siracusa

    la latomia dei Cappuccini la pi grande tra quelle di Siracusa. Il sito fu utilizzato come cava fin dal VI secolo a.C.: con le sue pietre, la citt fu arricchita di case, chiese e monumenti. Dopo la vittoria di Siracusa sugli Ateniesi, i prigionieri greci catturati furono rinchiusi, adibiti ai lavori forzati e lasciati morire allinterno delle Latomie, tra cui quella dei Cappuccini. Alla fine del Cinque-cento, la latomia fu integrata al convento di frati cappuccini.

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    OrtigiaPiazza Archimede - Siracusa

    E il toponimo dellisola che costituisce la parte pi antica della citt. Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx che significa quaglia. la sua estensione non supera 1 km. lisola stata da sempre il cuore della citt, lo testimonia il fatto che sin dallet del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XiV secolo a.C. Ortigia divisa in piccoli quartieri storici.

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    DuomoPiazza Duomo, 18-19 - siracusa

    Il sito ove sorge il Duomo di Siracusa era destinato, fin dallantichit, a ospitare un luogo di culto. la facciata attuale - capolavoro dellarchitetto palermitano Andrea Palma e una delle migliori testimonianze barocche di Siracusa - fu realizzata fra il 1728 e il 1754. Essa sinnalza su unimponente scalinata. linterno a tre navate e a impianto basilicale. Vi si trovano pure quadri su legno e su tela di epoca bizantina, un organo e la can-toria in legno dorato.

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    Museo aretuseo dei PupiPiazza san Giuseppe - siracusa

    il Museo Aretuseo dei Pupi, che si trova in Piazza San Giuseppe, Palazzo Midiri Cadorna, il primo museo monotematico sui pupi in italia. lassociazione Vaccaro-Mauceri apre il sipario sulloperato dei fratelli Vaccaro e sul loro mondo fantastico, dove trovano posto cavalieri cristiani e saraceni, maghi, streghe e creature mostruose. Un percorso arricchito da schede storiche che ripercorrono i punti salienti della loro storia. Per info: 0931465540

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    castello ManiacePiazza Federico di svevia, 7 - siracusa

    la mole possente del Castello Maniace sorge sulla punta es-trema dellisola di Ortigia. Si tratta di una fortezza militare in pietra arenaria, costruita da Federico ii di Svevia fra il 1232 e il 1240, per scopi difensivi, ma forse anche con funzioni di rap-presentanza. il nome della struttura ricorda il generale bizantino Giorgio Maniace che nel 1038 liber - per breve tempo - lisola dagli Arabi, e si premur di fortificarla.

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    Situata nella zona meridionale dei Monti iblei, Ragusa una citt straordinariamente affasci-nante, sia per la sua suggestiva posizione geo-grafica, sia per la ricchezza del suo patrimonio artistico. Numerosi i soprannomi con i quali conosciuta: citt dei ponti, per la presenza di tre strutture molto pittoresche, lisola nellisola o laltra Sicilia per letterati, artisti ed economis-ti, grazie alla sua storia e ad un contesto socio-economico molto diverso dal resto dellisola. la citt si divide in due nuclei, Ragusa inferiore (lantica lbla) e Ragusa Superiore. la differente struttura urbanistica ricorda il suo passato di localit in parte devastata da unintensa attiv-it sismica. In seguito al catastrofico terremoto del 1693 infatti, si procedette alla ricostruzione della citt Vecchia nello stesso luogo della orig-inaria (lbla), e alla costruzione di nuovi edifici in contrada Patro, facendo nascere il primo nu-cleo di Ragusa Nuova. Ragusa ibla costituisce ancor oggi il quartiere storico della citt, con il suo patrimonio di chiese e palazzi barocchi. il centro nuovo, meno ricco di caratteri monu-mentali, impostato invece su un reticolato di tipo moderno, con vie larghe e simmetriche. Ragusa lbla sorse sulle fondamenta dellantica Hybla Heraea, fondata dai Siculi, e sub in seguito linvasione dei Greci, dei quali assimil profondamente usi e costumi. Del periodo greco non rimangono centri abitati, ma solo alcune necropoli. Hybla Heraea mantenne la propria indipendenza fino a met del III secolo a.C. quando, allarrivo dei Romani, tutta la Si-

    cilia divent una provincia Romana. A seguito dello smembramento dellimpero Romano in impero doriente e impero doccidente, la citt pass circa cinque secoli sotto la dominazione bizantina e cambi il nome in Reusia. Durante questo periodo la citt, come la maggior parte della Sicilia, poco difesa dai bizantini, sub con-tinue ripetute scorrerie da parte di Vandali, Goti e Visigoti. le uniche testimonianze rimaste della dominazione bizantina sono alcune tombe, di cui la pi importante quella delle Trabacche nella valletta di Buttino. Nell848 gli Arabi occuparono la citt imponendo duri patti di sottomissione. Dopo una breve ribellione ai Musulmani nell868 e la inevitabile riconquista araba, Reusia divenne Rakkusa o Ragus. Ai Saraceni seguirono i Normanni che, scesi in Sicilia nel 1060, completarono in trentanni la conquista dellintera isola; Ragusa, divenuta contea, fu assegnata da Ruggero I al figlio Gof-fredo, primo conte di Ragusa. E in questo peri-odo che il nome di Ragus divenne definitiva-mente Ragusa. Quando la Sicilia divenne terra degli Svevi con Enrico Vi, la contea di Ragusa divenne demanio del re. Nel 1713, col trat-tato di Utrecht, la Sicilia pass ai Savoia. Con limpresa garibaldina del 1860, Ragusa e la Sicilia entrarono a far parte del Regno ditalia. Nel 1865 la citt fu nuovamente divisa in due, Ragusa inferiore, cio lantica lbla, e Ragusa, quella nuova. Nel 1922 Ragusa inferiore fu chi-amata Ragusa lbla, ma solo quattro anni dopo, nel 1926, Ragusa diventa un solo comune.

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    iNFORMaZiONi UTili

    siTi iNTERNET UFFiciali DElla ciTT Per informazioni generali visitate i siti:www.comune.ragusa.gov.it

    UFFiciO iNFORMaZiONi TURisTicHE a.a.P.i.T. (azienda autonoma Provinciale per lincremento Turistico) Via Capitano Bocchieri, 33 - RagusaTel. +39 0932 621421Fax +39 0932 623476

    infotouristPiazza San Giovanni - Ragusa Tel. +39 0932 684780 Fax +39 0932 [email protected]

    NUMERi UTili Carabinieri 112Polizia di Stato 113Vigili del Fuoco 115Emergenza sanitaria 118Viaggiare informati (CCiSS) 1518Soccorso Stradale 803116Polizia Stradale 035 276300Polizia locale 035 399559

    cliMaSituata nella parte meridionale dei monti iblei, Ragusa gode di un clima mediterraneo di tipo collinare. la sua altitudine determina temper-ature medie pi fredde rispetto a quelle della zona costiera. Gli eventi nevosi nelle zone pi basse della citt (ibla) sono rari, mentre nelle zone pi alte, situate sullaltopiano, si verificano con maggiore frequenza. Ragusa inoltre uno dei pi piovosi capoluoghi di provincia, con pre-cipitazioni che si concentrano particolarmente da ottobre a marzo. le temperature medie di gennaio, il mese pi freddo, vanno da una min-ima di 8C a una massima di 14C, mentre in luglio e agosto si passa da 23C a 31C.

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    Ponte VecchioVia Traspontino, 8 - Ragusa

    il Ponte Vecchio, o Ponte dei Cappuccini (anche chiamato Ponte Padre Scopetta), il ponte pi antico di Ragusa e attraversa la vallata Santa Domenica collegando il centro storico con la parte sud della citt. i lavori iniziarono nel 1837 e si conclusero nel 1843. Carrabile fino agli anni 80 nel 1992 stato restaurato e ripavimentato in pietra locale. Attualmente adibito al solo pas-saggio pedonale e vi vietato il transito ai veicoli a motore.

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    Museo Archeologico IbleoVia Natalelli, 117 - Ragusa

    il museo illustra larcheologia e la storia antica del territorio della provincia di Ragusa, dal neolitico fino alla tarda antichit. lordinamento del museo si avvale di una disposizione dei rep-erti ordinata sia cronologicamente che per aree topografiche. lallestimento del museo caratterizzato da ricostruzioni al verodi limitate porzioni di scavo. Questi ambienti (necropoli, pavi-menti a mosaici), richiamano nel visitatore lidea della funzione degli oggetti esposti. Per info: 0932622963

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    cattedrale di san Giovanni BattistaPiazza san Giovanni, 25-45 - Ragusa

    Prima del terremoto del 1693, sorgeva nella parte ovest dellantico abitato cittadino sotto le mura del castello mediev-ale, dove oggi si trova la chiesetta di Santa Agnese, edificata sulle sue rovine verso la fine del XVIII secolo. Gravemente dan-neggiata dal sisma, venne riedificata al centro del nuovo abitato della cit nella contrada del Patro. il 15 aprile del 1694 fu posta la prima pietra e la chiesa dopo appena quattro mesi era com-pleta. la facciata maestosa.

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    Chiesa di Santa Maria delle Scalecorso Mazzini 88-108 - Ragusa

    Dopo il terremoto del 1693 fu ampliata e in gran parte ricostruita in stile barocco anche se conserva dei tratti gotici (portale e pul-pito). Posta al vertice delle scale che uniscono la citt alta a ibla, il panorama che si pu godere da qui uno dei pi belli di tutta lisola. la chiesa, secondo una tradizione locale, sarebbe stata edificata dai monaci Cistercensi nella prima met del secolo XIII. Ledificio riveste una notevole importanza dal punto di vista ar-chitettonico.

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    Chiesa di Santa Maria dellItriasalita commendatore 8-16 - Ragusa

    la chiesa di Santa Maria dellidria venne costruita nel 1626 e fu inizialmente dedicata a San Giuliano. Danneggiata dal terremoto del 1693, sub una notevole ristrutturazione. la facciata arric-chita da un fastoso portone dingresso e da alcuni maschero-ni. linterno a tre navate raccoglie numerose opere darte. Ha cinque altari. la statua della Madonna che si trova allinterno della nicchia coperta dal settecentesco quadro della Madonna odigitria o dellidria.

    Palazzo cosentinicorso Mazzini, 274 - Ragusa

    E uno dei pi bei palazzi barocchi di ibla. Oggi si presenta in dis-creto stato di conservazione essendo di propriet comunale che lo ha adattato ad asilo. Realizzato probabilmente fra il 1762 ed il 1767, per questa agiata famiglia di ibla, stato abitato sino agli anni cinquanta. lingresso avviene da un imponente portone, de-limitato da due semipilastri corrosi che sorreggono un cornicione riccamente ornato, ubicato al primo numero civico della Salita Commendatore.

    Duomo di san GiorgioPiazza Duomo, 5 - Ragusa

    Si erge nel cuore di Ragusa ibla. Antica chiesa madre della citt prima del 1693, sorgeva allestremit est dellabitato, nei pressi dellattuale Giardino ibleo, dove si trova ancora il grande portale quattrocentesco, di stile gotico-catalano, unica vestigia rimasta dellantico tempio. L edificio fu gravemente danneggiato dal ter-remoto. Nelle cappelle delle navate laterali si trovano tele di al-cuni dei pi celebri artisti del settecento siciliano.

    Ragusa iblaVia conte cabrera 8 - Ragusa

    Ragusa ibla (in siciliano iusu, ovvero che giace sotto) oggi quartiere della citt il fulcro da cui la citt si sviluppata. situato nella parte orientale, sopra una collina. Dopo il terremoto del 1693, il quartiere stato ricostruito in stile tardo-barocco. il quartiere contiene oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi in stile barocco. Nella parte pi orientale, si trova il Giardino ibleo e sono inoltre presenti gli scavi della citt antica, la famosa Hybla.

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  • Chiesa di San GiuseppeVia Orfanotrofio, 9 - Ragusa

    Sorge sui resti della chiesa di S. Tommaso andata completa-mente distrutta nel terremoto del 1693. lopera, attribuita a Ro-sario Gagliardi, rappresenta insieme alla Chiesa di San Giorgio, uno dei gioielli del barocco siciliano. la facciata convessa, di stile composito, suddivisa in tre ordini. linterno presenta una forma ovale. Gli altari, cinque in tutto, sono realizzati in pietra e decorati con vetro dipinto il cui effetto cromatico tale da farlo sembrare marmo.

    Portale di san GiorgioVia dei Normanni - Ragusa

    E il monumento simbolo della citt, fu edificato in stile gotico-catalano nella seconda met del XiV secolo. lantica chiesa di San Giorgio, ebbe la massima attenzione da parte del conte Goffredo che modific, ampli e arricch la primitiva chiesa sia negli aspetti architettonici che nellarredo e nelle dotazioni patri-moniali. Dopo il terribile terremoto del 1693 resta solo il portale. la lunetta sopra larchitrave rappresenta il santo cavaliere che trafigge il drago.

    Giardino ibleoViale Margherita 37 - Ragusa

    Costituisce il pi antico dei quattro giardini principali di Ragusa. la villa di Ragusa ibla fu costruita nel 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali e di buona parte del popolo che lavor gratuitamente per la realizzazione dellopera.lingresso costituito da un mag-nifico viale fiancheggiato da numerose palme, assai ben curato e adornato con panchine ben scolpite, colonne con vasi in pietra scolpiti in forme diverse e una elegante balconata con recinzione in calcare.

    Mura BizantineVia santissimo Trovato - Ragusa

    Si trovano accanto alla Chiesa del santissimo Signore Trovato che si trova alla periferia orientale di Ragusa ibla e dietro la Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio nel quartiere de-gli Archi si trovano i resti di mura bizantine del Viii secolo che facevano parte della cinta muraria difensiva del Castello di Ra-gusa costruito dai bizantini e poi ingrandito dai normanni.

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    Modica certamente uno dei centri urbani pi antichi della Sicilia tanto che si hanno notizie di primi insediamenti conquistati dai greci, della successiva occupazione da parte dei romani, e delle dominazioni da parte di popolazioni bar-bariche sino agli inizi del iX secolo quando ar-rivano i Saraceni.Gli Arabi la conquistarono nell844-45 e tale dominazione musulmana non cesso che due secoli dopo con la conquista da parte dei Nor-manni. Ha inizio cos quello che ritenuto il periodo pi glorioso della storia di Modica la pi grande, ricca e potente contea dellisola. le casate della contea di Modica si batterono vittoriose contro i pi famosi condottieri del tempo e difesero la Sicilia dalle invasioni. Dopo linfluenza normanna Enrico di Svevia si impos-sess del trono di Sicilia e declass Modica a feudo del Demanio statale. Pass quindi agli Angioini e vi rimase fino ai Vespri Siciliani. Sotto il potere Aragonese fu particolarmente celebre la seconda famiglia dei conti di Modica, i Chiaramonte, che diedero il nome anche ad

    uno stile artistico del periodo. la Contea cess di esistere con labolizione della feudalit. Da allora, la storia di Modica non venne pi segna-ta da vittorie o fasti e le testimonianze del suo passato sono aim state perse quasi completa-mente a causa del tremendo terremoto dell11 gennaio 1693: il Portale De leva, la facciata del Carmine, il Portale di S.Maria di Betlemme, la Chiesa ed il Chiostro di S.Maria del Ges. Attualmente Modica una popolosa cittadina di circa 50.000 abitanti, sede di Tribunale e di istituti di istruzione media e superiore.

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    Duomo di San Pietro Ondablv

    Viaggiatore Fantasma

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    siTi iNTERNET UFFiciali DElla ciTT Per informazioni generali visitate il sito:www.comune.modica.gov.itwww.modica.it

    UFFiciO iNFORMaZiONi TURisTicHE Ufficio TuristicoPiazza Principe di Napoli - ModicaTel. + 39 0932 759634Fax +39 0932 [email protected] da luned a Sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Domenica e fes-tivi dalle 10.00 alle 13.00.

    NUMERi UTili Carabinieri 112Polizia di Stato 113Vigili del Fuoco 115Emergenza sanitaria 118Viaggiare informati (CCiSS) 1518 cliMa Allinterno del comune di Modica sono ricon-oscibili dal punto di vista climatico due zone: quella meridionale o costiera e quella settentri-onale o collinare. la citt gode tutto lanno di un clima mite. Dinverno le temperature non scen-dono sotto i 10 C e le precipitazioni nevose sono rare, anche se nelle zone montuose fre-quente la formazione di brina e gelo. le estati sono calde e ventilate.

    NEllE ViciNaNZERagusa ..........................................Km. 15Marina di Modica ...........................Km. 20Comiso ..........................................Km. 32Vittoria ...........................................Km. 40Avola..............................................Km. 46Siracusa.........................................Km. 70Augusta .........................................Km. 94

    Duomo di San Giorgio eraritjaritjaka

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    Duomo di san Pietrocorso Umberto i, 163 - Modica

    Un documento del vescovo di Siracusa ne attesta lesistenza nel 1396, ma la data della sua prima edificazione da collo-carsi dal 1301 al 1350 circa. Fa parte anchesso della lista dei Monumenti eletti patrimonio dellUmanit dellUNESCO. Dan-neggiato dal passare dei secoli e dalle frequenti scosse telluriche in questarea ad alto rischio sismico, fu a pi riprese ricostruito. linterno, a tre navate e con 14 colonne, spettacolare e deco-ratissimo.

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    castello dei contiVia castello 50-76 - Modica

    E il simbolo visivo della citt. in cima ad una rupe, costruito sul pianoro conclusivo di un promontorio roccioso, ha rappresentato per tanti secoli la sede del potere politico e amministrativo di quella che fu la Contea di Modica. Era infatti presidio fortificato militare e carcerario. Recentemente venuto alla luce un sug-gestivo cunicolo sotterraneo scavato nella roccia, che trapassa lo sperone roccioso su cui sorge il Castello: era un passaggio di ronda militare.

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    Torretta dellOrologioVia castello - Modica

    Su una vecchia guardiola militare, ricadente nellarea del vec-chio castello dei Conti, stato apposto nel 1725 un orologio meccanico ancora perfettamente funzionante, i cui complessi meccanismi vengono controllati e riavviati ogni 24 ore circa. Gli ingranaggi che azionano questo orologio esclusivamente in modo meccanico sono visitabili. Dopo le due chiese maggiori di Modica, la torretta del Castello il monumento pi fotografato della citt.

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    Duomo di san Giorgiocorso san Giorgio, 121 - Modica

    il Duomo di San Giorgio in Modica viene spesso indicato e seg-nalato come monumento simbolo del Barocco siciliano tipico di questo estremo lembo ditalia, di cui rappresenta larchitettura sicuramente pi imponente e scenografica. Lo storico dellarte Maurizio Fagiolo dellArco ha dichiarato che tale Chiesa forse andrebbe inserita tra le sette meraviglie del mondo barocco. E inserita invece nella lista Mondiale dei Beni dellUmanit dellUNESCO.

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