Via Farini 6 20154 Milano tel. (+39)0262086626 www.spaziofarini6.com galleria@spaziofarini6.com info@spaziofarini6.com COMUNICATO STAMPA

FRESCOES FROM THE WORLD ALVISE RANIERI-TENTI

inaugurazione: Giovedì 16 febbraio ore 18.30 - 21.30 data mostra: dal 17 febbraio al 17 marzo 2017 orario: da martedì a venerdì 16.00 - 19.00 o su appuntamento dove: Via Farini 6, 20154 Milano tel. 02 6208 6626 galleria@spaziofarini6.com come raggiungerci: M5 Monumentale, M2 Garibaldi, tram/bus 2, 4, 37, 70, BikeMi n.191 La Galleria SPAZIOFARINI6 giovedì 16 febbraio, inaugura la mostra “Frescoes from the world” di Alvise Ranieri-Tenti, nuova promessa creativa nel mondo dell’arte. “Istanti raccolti negli anni in ogni angolo della Terra, momenti di vita strappati come affreschi. Perché tutta la vita in fondo è un gigantesco dipinto che stendiamo sull’intonaco fresco della nostra anima e che poi vi si fissa per sempre” questa in sintesi è l’anima del pensiero e del lavoro di Alvise Ranieri-Tenti. Curioso cronico, Alvise ha vissuto di viaggi, per lui “straordinari strumenti di conoscenza e scoperta” e dopo anni in giro per il mondo, ha deciso di raccontare la sua sensibilità attraverso le immagini che il suo occhio ha raccolto, il suo apparecchio fotografico fissato e il suo cuore trasformato. “Frescoes from the world” è un lavoro eseguito in tecnica mista che parte infatti da scatti fotografici che Alvise ha raccolto nei suoi viaggi e poi da lui trattati ed elaborati manualmente. L’autore prende ispirazione dalla tecnica dell’affresco che da sempre lo affascina, e dall’idea che i colori assorbiti dall’intonaco possono poi essere strappati e trasferiti altrove, e la ripropone col suo stile e interpretazione in questo lavoro, dove le sue fotografie stampate su carta sono poi trasferite da lui su tela con l’aiuto di una sostanza gelatinosa e ritoccate a mano con pigmenti e pennelli, diventando così dei pezzi unici, dei quadri su tela, come strappi di affreschi, o meglio strappi di momenti, strappi di mondo. Alvise Ranieri-Tenti dà priorità assoluta alla creatività e all’emozione. Si emoziona lui stesso nell’atto creativo, rientrando nei suoi ricordi e desideri nascosti e crea “mettendocisi” con le sue mani, fisicamente, aggiungendo segni e pennellate alle sue opere. In quest’atto creativo “rivivo i ricordi e i momenti che mi hanno fatto diventare me stesso, perché hanno rappresentato e rappresentano ancora il mio grande sogno di libertà” e così Alvise riesce a farsi da tramite per emozionare anche tutti noi. In mostra circa 20 opere, tecnica mista (fotografia trasferita su tela o yuta e pigmenti,) pezzi unici monotipi. Su richiesta sono disponibili la biografia dell’autore e le immagini in alta risoluzione.