facoltà di architettura psicologia della percezione l06 a.a. 2001/02 prof. walter gerbino

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Facoltà di Architettura PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE L06 a.a. 2001/02 prof. Walter Gerbino

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Page 1: Facoltà di Architettura PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE L06 a.a. 2001/02 prof. Walter Gerbino

Facoltà di Architettura

PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONEL06

a.a. 2001/02

prof. Walter Gerbino

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Max Wertheimer(1880-1943)

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15.4.1880: Born in Prague1890-1898: attends the Neustädter Gymnasium in Prague1898-1901: studying jurisprudence at the University of Prague; attending lectures in psychology, musics, philosophy, physiology, history of arts1901-1904: studying philosophy and psychology at the universities of Prague (Ehrenfels, Marty), Berlin and Würzburg1905: received his doctorate (his dissertation: "Tatbestandsdiagnostik", supervisor: Külpe)1905-1912: private university studies at psychological institutes in Berlin, Würzburg, Frankfurt, at physiology institutes in Prague and Vienna, at psychiatric hospitals in Prague, Frankfurt, and Vienna, at the ethno-music institute in Berlin1906: controversy with C.G. Jung about word association technique1910-1914: working on the fundamental ideas of Gestalt theory and decisive experiments on Gestalt laws with Wolfgang Köhler and Kurt Koffka in Frankfurt1912: Habilitationsschrift at the Handelsakademie Frankfurt: "Experimentelle Studien über das Sehen von Bewegung"1912-1916: Privatdozent in Frankfurt1916-1922: Privatdozent in Berlin; first contacts with Albert Einstein1921: co-founder of the Journal "Psychologische Forschung" (with Köhler, Koffka, Goldstein, Gruhle)1922: appointed ausserordentlicher Professor of psychology1922/1923: "Untersuchungen zur Lehre von der Gestalt"1923: Max Wertheimer marries Anna Caro (four children: Rudolf, born 1924; Valentin, born 1925; Michael, born 1927; Lise, born 1928)1929-1933: professor of psychology at the University of Frankfurt1933: emigrates to the United States via Czechoslowakia1933-1943: faculty member of the New School for Social Research, "The University in Exile," New York City1943: finishes his work on "Productive Thinking"12.10.1943: dies in New Rochelle, New York

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www. .edu

Biografia e testo di Gestalt Theory, 1924:http://www.geocities.com/HotSprings/8646/

Testo della riduzione inglese di Untersuchungen..., 1923:http://psychclassics.yorku.ca/Wertheimer/Forms/forms.htm

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"The basic thesis of gestalt theory might be formulated thus:there are contexts in which what is happening in the whole cannot be deduced from the characteristics of the separate pieces, but conversely; what happens to a part of the whole is, in clear cut cases, determined by the laws of the inner structure of its whole."

Max Wertheimer, Gestalt theory. (translation of lecture at the Kant Society, Berlin, 1924)

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Max Wertheimer (1923). Untersuchungen zur Lehre von der Gestalt, II, Psychologische Forschung, 4, 301-350.

Ricerche sulla teoria della Gestalt: riduzione in lingua italiana a cura di Walter Gerbino in L. Anolli et al. (1996), Psicologia generale, Bologna, Cisalpino.

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“Normalmente, questa fila viene percepita come una sequenza di gruppetti di punti ab/cd/ef..., e non come a/bc/de...Per la maggior parte delle persone è impossibile vedere la seconda soluzione lungo tutta la fila simultaneamente.”

§1

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“Intendo proprio vedere, non semplicemente capire. [Qui] si impone una serie di gruppetti obliqui, inclinati da sinistra in basso a destra in alto, con la struttura ab/cd/ef... La struttura alternativa a/bc/de [...] è molto più difficile da realizzare.”

§2

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“Inoltre [a/bc/de] è quasi impossibile da percepire con la stessa evidenza simultaneamente, per tutta la lunghezza della costellazione. Se poi sforzandoci riusciamo a ottenere tale risultato, esso si rivela assai più labile del primo, probabilmente per la difficoltà di mantenere stabile la fissazione e l’attenzione.”

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“ceg/fhk/iln [...] è praticamente impossibile da vedere simultaneamente su tutto l’insieme.”

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“...non si vede (o si coglie soltanto con difficoltà) un’altra segmentazione in via di principio adeguata, e cioè kebadiq/lfchp/mgo/n.”

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“...[a sinistra] si vedono tipicamente delle colonne verticali e [a destra] delle righe orizzontali.”

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“Se la costellazione contiene pochi punti, allora è più facile vedere la configurazione alternativa; ma il risultato non è più così chiaro, e tutto diventa instabile. Per esempio [...] a/bc/de/f diventa più accessibile.”

§3

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“Sarebbe un errore assumere che [...] sia più facile ottenere la riorganizzazione [quando] ci sono meno punti. Questo ragionamento fallace si baserebbe sull’assunto:«Maggiore è il numero di punti, maggiore è la difficoltà a raggrupparli». In realtà, aumentando i punti si ostacola solo l’organizzazione artificiosa. [...] Non è affatto auto-evidente che un numero più basso di punti dia luogo a risultati più semplici, più certi, più chiari.”

§5

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“A parità di altre condizioni, le unificazioni si attuano in base alla distanza minore (fattore della vicinanza).”

§6

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“Sia data una fila di punti equidistanti, distinti a due a due per colore, su un campo omogeneo. [...] Domina la configurazione che raggruppa gli elementi uguali.”

§8

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“Sia data [...], ancor meglio, una matrice bidimensionale. [A sinistra] si vedono le verticali; [a destra] le orizzontali.”

§8

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“A parità di altre condizioni, tendono a unificarsi gli elementi simili (fattore della somiglianza).”

§8

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Esempio descritto a parole e visualizzato con la scala di punti

§10

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“Nella forma finora trattata, la legge della somiglianza rappresenta un caso limite. Agiscono nello stesso senso non soltanto l’uguaglianza/diversità, ma anche la maggiore o minore somiglianza.”

§11

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“Se si confronta questo principio, che riguarda l’ampiezza della variazione, con quello della vicinanza, sembra possibile formulare un principio generale che li abbracci entrambi. [...] Se si trovasse che le differenze di intensità e di qualità possono [...] essere coordinate con quelle spazio-temporali, ecco che tutti gli esempi precedenti potrebbero essere considerati come casi particolari del principio della vicinanza.”

§11

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“I due fattori possono cooperare [...] oppure agire uno contro l’altro.”

§12

“ Che cosa accade quando [...] sono presenti due di tali fattori?”

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“... oppure agire uno contro l’altro. [...] Se si usa il criterio della prima impressione, la configurazione a/bc/de... risulta più frequente. Indipendentemente da ciò, il risultato tipico è una serie disordinata. È difficile ottenere simultaneamente il raggruppamento ab/cd/... lungo tutta la fila.”

§12

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“[Quando] vicinanza e somiglianza sono contrapposte [...] prevale la somiglianza.”

§13

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“[A sinistra], dove vicinanza e somiglianza agiscono nello stesso senso, prevalgono i raggruppamenti verticali.[A destra] la somiglianza si dimostra più forte della vicinanza.”

§14

“In questo modo si può determinare la forza delle tendenze.”

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Vicinanza e articolazione senza resti

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§18

“Il principio della vicinanza vale anche nel movimento stroboscopico.”

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§18

“Il principio della vicinanza vale anche nel movimento stroboscopico.”

b

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§19-20

Fattore del destino comune

“Cambiamento pro-strutturale, a carico di elementi già fenomenicamente unificati.”

a

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§19-20

Fattore del destino comune

“Cambiamento pro-strutturale, a carico di elementi già fenomenicamente unificati.”

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§19-20

Fattore del destino comune

“Cambiamento anti-strutturale, in cui vengono accomunati dal medesimo destino elementi appartenenti a gruppi statici differenti.”

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§19-20

Fattore del destino comune

“Cambiamento anti-strutturale, in cui vengono accomunati dal medesimo destino elementi appartenenti a gruppi statici differenti.”

b