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______________________________________________________________________ Alessandro Fischetti [email protected] 1 L’analisi di oltre 2000 bilanci di imprese “residenti” nelle province di Monza, Como, Lecco, Sondrio, Varese. Ore 16,30 Introduzione Gabriella Meroni – Presidente Piccola Confindustria Monza e Brianza Ore 16,45 Presentazione Osservatorio PMI lombarde Swiss Merchant CorporaBon Alessandro Fische: ; Swiss Merchant Corpora?on Ore 17,15 Tavola rotonda: ViAorio Benede: ; Borsa Italiana, ProgeAo ELITE Pietro Palella STMicroelectronics Gabriella Meroni – OMR Italia SpA Alessandro Fische: ; Swiss Merchant Corpora?on Moderatore Pamela Barbaglia, 1 London Bureau Chief, Mergermarket – The Financial Times Group Ore 18,15 Domande del pubblico Seguirà aperiBvo Osservatorio Le Imprese di Monza e Brianza a confronto con le altre province lombarde 20 NOVEMBRE 2013 Confindustria Monza e Brianza 1 Viale Petrarca 10 ,Monza R.S.V.P. [email protected] 039.3638225

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  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    L’analisi  di  oltre  2000  bilanci  di  imprese  “residenti”  nelle  province  di  Monza,  Como,  Lecco,  Sondrio,  Varese.  

                 

    Ore$16,30$$$Introduzione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Gabriella!Meroni!–!Presidente!Piccola!Confindustria!Monza!e!Brianza!!Ore$16,45$$$Presentazione$Osservatorio$PMI$lombarde$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$Swiss$Merchant$CorporaBon!$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$Alessandro!Fische:!;!Swiss!Merchant!Corpora?on!!!Ore$17,15$$$Tavola$rotonda:$!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ViAorio!Benede:!;!Borsa!Italiana,!ProgeAo!ELITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pietro!Palella!STMicroelectronics!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Gabriella!Meroni!–!OMR!Italia!SpA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Alessandro!Fische:!;!Swiss!Merchant!Corpora?on!!Moderatore!Pamela!Barbaglia,!1!!London!Bureau!Chief,!Mergermarket!–!The!Financial!Times!Group!!!!!!Ore$18,15$$Domande$del$pubblico$

    !

    !Seguirà!aperiBvo!!

    Osservatorio$$Le$Imprese$di$Monza$e$Brianza$a$confronto$con$

    le$altre$province$lombarde!!

    20$NOVEMBRE$2013$Confindustria!Monza!e!Brianza!1!Viale!Petrarca!10!,Monza!

    Swiss!Merchant!CorporaBon,!società! !con!sede!a!Lugano!aJva! nel! seKore! del! private! equity,! ha! realizzato!un’indagine!su!quasi!duemila!piccole!e!medie!imprese!con!sede! opera?va! nelle! province! lombarde! di! Monza;Brianza,!Lecco,!!Como,!Varese,!Sondrio.!Scopo$dell’analisi$è$di$monitorare$il$tessuto$imprenditoriale$regionale$e$di$organizzare$un$osservatorio$permanente,$ fornendo$daB$staBsBcamente$ uBli$ a$ conoscere$ la$ capacità$ delle$ PMI$lombarde$ di$ reagire$ alla$ crisi.! L’analisi,! ;! u?lizzando! i!principali! indicatori! economico/finanziari! ! quali! giro!d’affari,! EBITDA,! posizione! finanziaria! neAa,! a:vità!all’estero;! ! evidenzia! che,! nonostante! una! riduzione! in!termini!di!volumi!d’affari!e!marginalità,! le!PMI!mostrano!di! avere! ;! a! dispeAo! del! difficile! momento! ;! solide! basi!anche! nel! confronto! con! l'andamento! economico;finanziario!delle!grandi! imprese.!L’incontro$è$ l’occasione$per$discutere$cosa$sta$realmente$accadendo$in$una$delle$aree$ più$ dinamiche$ del$ Paese$ e$ confrontarsi$ sulle$possibili$ opportunità$ e$ soluzioni$ a$ sostegno$del$ tessuto$imprenditoriale$lombardo.$!Swiss! Merchant! CorporaBon! è! a:va! nel! seAore! del!private!equity,!principalmente!in!qualità!di!advisor!a!fondi!chiusi! di! diriAo! europeo! che! investono! in! aziende! non!quotate,! di! dimensioni! medio! piccole.! Da! qualche! anno!offre! la! propria! esperienza! alle! PMI! con! servizi! di!consulenza! mira?! a! operazioni! di! finanza! struAurata,!ristruAurazione!del!debito!e!procedure!concorsuali.!!

    [email protected]$039.3638225$

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    PICCOLE  E  MEDIE  IMPRESE:  SOFFRONO  LE  PICCOLE,    

    RESISTONO  LE  PIU’  STRUTTURATE  

    Comunicato  Stampa  

    Milano, 20 novembre – Soffrono le aziende di piccole dimensioni, resistono le aziende più strutturate che utilizzano in maniera produttiva il credito loro concesso. E’ questa la fotografia scattata a circa 1200 piccole e medie imprese, attive in diversi settori economici – ad esclusione di società immobiliari e finanziarie - con sede operativa nelle province di Monza Brianza (367), Varese (338), Como (263), Lecco (177), Sondrio (48). L’analisi - condotta da Swiss Merchant Corporation, società di advisory e Private Equity specializzata nel settore delle PMI, ha analizzato i bilanci 2010-2012 delle imprese di cinque province lombarde con ricavi tra 5 e 25 milioni e maggiori di 100 milioni e suddividendo ulteriormente il campione in classi - per dimensione, solidità, modello di business - alla ricerca di fattori esogeni in grado di spiegare le performance aziendali. Le aziende esaminate hanno generato, nel 2012, ricavi pari a 14,3 miliardi di euro, in leggero calo (-3,5%) rispetto al 2011 e un utile netto pari a 96 milioni, più che dimezzato rispetto all’anno precedente. Anche la marginalità operativa e la redditività sono scesi di 1-2 punti percentuali.

    Difficoltà che non hanno impedito, tuttavia, alle PMI di aumentare il livello di occupazione, cresciuto nel 2012 di 500 unità. In flessione dell’11,4% rispetto al 2011 gli investimenti, mentre il livello di indebitamento è sceso a 9,7 mld di euro contro i 9,9 mld del 2011 confermando un indice di solidità patrimoniale e finanziario stabile. Il PIL prodotto in queste aree è rimasto sostanzialmente stabile (4,2 mld di Euro): hanno sofferto di più Lecco e Varese con una riduzione dei ricavi rispettivamente dell’8% e del 4%. Sondrio è stata l’unica provincia in cui il campione ha mostrato ricavi stabili, mentre Monza e Brianza grazie alle ottime performance dal punto di vista del volume d’affari e delle marginalità conferma il proprio ruolo di primo piano all’interno dell’economia lombarda.

    Il dettaglio dell’analisi sulle sole imprese della provincia di Monza e Brianza mostra che nel corso del 2012 le aziende con un fatturato compreso tra 5 e 7 milioni hanno subito una brusca frenata registrando una discesa del fatturato di circa il 12%. Un dato leggermente migliore è stato registrato per le PMI con un fatturato compreso tra 7 e 12 milioni (-5,6%) mentre le aziende più strutturate - con un fatturato compreso tra i 12 e i 25 milioni - sono riuscite a chiudere l’anno sostanzialmente in pareggio. Anche in termini di redditività netta le differenze sono evidenti a seconda della dimensione; le aziende più grandi e strutturate hanno, infatti, registrato una redditività netta positiva, un livello di indebitamento inferiore e una maggiore capacità di aumentare gli investimenti, in controtendenza rispetto al resto del campione.

    Il dato che suscita maggiore curiosità - commenta Alessandro Fischetti di Swiss Merchant Corporation - riguarda l’analisi sull’utilizzo del credito da parte delle imprese virtuose (STAR*1) rispetto alle imprese con maggiori difficoltà (STUCK**2). Infatti ad ogni milione di finanziamenti erogati al primo gruppo corrispondono circa 7 milioni concessi alle imprese che oggi mostrano evidenti segnali di crisi e che pertanto sembrerebbero aver utilizzato il credito in modo sbagliato; i numeri, infatti, confermano che tali imprese, in crisi già nel 2010, hanno generato perdite complessive per oltre 60 milioni di Euro e ridotto l’occupazione di 180 unità.

                                                                                                                   1  Imprese  con  Variazione  dei  Ricavi  maggiore  del  7%  e  basso  profilo  di  rischio  2  Imprese  con  Variazione  dei  Ricavi  minore  di  0%  ed  elevato  profilo  di  rischio  

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    Un risultato che impone una riflessioni importante sull’utilizzo delle risorse del sistema bancario.

     EXECUTIVE  SUMMARY  –  ANALISI  PMI  CON  SEDE  LEGALE  NELLE  PROVINCE  A  NORD  DI  MILANO  

     

    PRINCIPALI  EVIDENZE  

    • Contrariamente   a   quanto   evidenziato   nel   2011,   l’analisi   dei   bilanci   al   2012   fa  registrare  una  frenata,  seppur  modesta,  della  crescita  dei  ricavi.  

    • La   contrazione   dei   ricavi   è   più   marcata   all’interno   del   segmento   delle  piccole   imprese   (ricavi  5-‐7  milioni)  che  presentano  al  contempo  un  maggior  grado  di  indebitamento  complessivo  in  relazione  alle  altre  classi  (7-‐12,  12-‐25)  

    • Nonostante   la   contrazione   del   volume   d’affari,   grazie   a   l’ottimo   profilo  Patrimoniale   (indebitamento   fisiologico   e   buona   patrimonializzazione),   le  imprese   hanno   sostanzialmente   mantenuto   un   buon   profilo   di   rischio  complessivo.  

    • Nonostante   la   conseguente   riduzione   dei  margini   il   sistema   ha  mantenuto   o  addirittura   accresciuto   l’occupazione   a   conferma   del   buon   stato   di   salute  generale.  

    • Dal   punto   di   vista   geografico   le   aree   che   sembrano   aver   sofferto  maggiormente   sono   Lecco   e   Varese   (-‐8   e   4%   la   rispettiva   variazione   dei  ricavi)  probabilmente  per  una  maggiore  concentrazione  di  Piccole  imprese  rispetto  agli  altri  aggregati.  

    • Non   sembra   invece   aver   influito   il   settore   industriale   o   il   modello   di  business;  in  ciascun  settore  o  modello  di  business  sono  presenti  imprese  STAR,  STUCK,  RUNNERS  o  STABLE   in  proporzioni  simili  a  quelle  registrate  sull’intera  popolazione.  

    • L’analisi   dell’indebitamento  mostra  come   le   imprese  “Stuck”  abbiamo  attinto  maggiormente  alle  risorse  finanziarie  del  paese.  Per  ogni  milione  di  “Credito”  concesso  alle   Imprese  Star,  ne  sono  stati  concessi  7  alle   imprese  che  oggi  mostrano   evidenti   segnali   di   crisi   e   che   insieme   (nell’area   di   Monza   e  Brianza)  hanno  generato  perdite  e  una  riduzione  dell’occupazione  di  quasi  200  unità  

    • L’analisi  su  14  “Grandi  imprese”  del  territorio  (Ricavi  >  100  milioni)  mostra  una   sostanziale   ripresa   e   sembrerebbe   confermare   e   anticipare   il   trend   di  ripartenza  dell’economia  che  sta  emergendo  dai  primi  outlook  sui  dati  2013.  

       

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    IL  CAMPIONE:  

    L’analisi  approfondita  è  stata  realizzata  su  PMI  con  le  seguenti  caratteristiche:  • Ricavi,  al  2012,  compresi  tra  5  e  25  Milioni  di  Euro  o  superiori  a  100  milioni  • Sede  legale  in  una  delle  seguenti  province:  

    o Monza  e  Brianza  o Lecco  o Como  o Varese  o Sondrio  

    • Esclusione  delle  società  immobiliari  e/o  Finanziarie    Esclusi  i  bilanci  che  presentavano  anomalie  di  vario  genere,  sono  stati  elaborati  e  riclassificati  1207  bilanci  

    o 1193  Piccole  e  medie  imprese  1193,  con  una  Media  Ricavi  di  €  12.023.166  o 14  Grandi  Imprese    

     

     

       Dalla   popolazione   di   oltre   2580   bilanci,   sono   stati   scartati   1218   soggetti   per  mancanza  di  informazioni  contabili  determinanti  ai  fini  del  presente  lavoro  quali  ad  esempio:  

    • Suddivisione  dei  debiti  tra  finanziari  e  non  • Suddivisione   dei   debiti   finanziari   tra   quota   a   breve   e   quota   a   medio-‐lungo  

    termine  • Suddivisione  dei  crediti  in  commerciali  e  non  • Altre  cause  

       

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    LE  PRINCIPALI  EVIDENZE  EMERSE  DALL’ANALISI  DELLE  1193  PMI:  

     Di  seguito  sono  riportati  solo  alcuni  brevi  commenti;  per  ogni  ulteriore  approfondimento  è  sufficiente  fare  riferimento  alle  tabelle  e  ai  grafici  allegati.  

    L’ANDAMENTO  ECONOMICO  

    o Riduzione  dei  Ricavi:  I  ricavi  complessivi  del  campione  sono  €  14.343.637.292  in  calo  del  3.48%  rispetto  allo  stesso  dato  registrato  nel  2011.  

    o Riduzione  delle  Marginalità:  Marginalità  Operativa,  Redditività  Operativa,  ROI  e  ROE  in  flessione  di  1-‐2  punti  percentuali  (come  indicato  i  figura)  

    o PIL  prodotto:  Sceso  da  4.3  a  4.2  Mld  di  Euro  

     

    LA  SITUAZIONE  PATRIMONIALE  

    o Riduzione  degli  investimenti:  in  flessione  del  1.14%  rispetto  al  2011  o Indebitamento:  in  calo  in  valore  assoluto  (da  9.9  Mld  a  9.7  Mld)  ma  in  crescita  il  

    rapporto  Debiti  /  Ricavi  

    OCCUPAZIONE  

    o Numero  dipendenti:  In  crescita  di  circa  500  unità  o Costo  del  personale  /  costi  totali:  in  crescita  (circa  +1%)  

     

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    DISTRIBUZIONE  PER  CATEGORIA  

     

     o *Per  la  definizioni  fare  riferimento  all’appendice      La   tabella   riporta   la   distribuzione   delle   imprese   per   categoria.   Emerge   che  ben  475  PMI  (identificate  da  Star  e  Stable)  su  1193  (il  40%)  mantengono  un  ottimo  profilo  di  rischio  indipendentemente  dalla  crescita  del  volume  d’affari  positiva  (“Star”)  o  negativa  (“Stable”).  Le  314  imprese  Stuck  rappresentano  il  26%   del   totale.   331   imprese   (to   investigate)   richiedono   ulteriori  approfondimenti  prima  di  essere  associate  ad  una  categoria.  

    PROFILO  DI  RISCHIO  DELL’INTERO  CAMPIONE  

    Nonostante  i  segnali  evidenti  di  una  contrazione  del  business  e  delle  marginalità,  a  livello  aggregato,  l’ottima  struttura  patrimoniale  delle  PMI  in  esame,  garantisce  un  profilo  di   rischio   complessivo   “basso”   (Leanus  Score  Verde  o  >3).  Ottima   la  liquidità  in  rapporto  ai  Ricavi.  Appare  invece  insufficiente  la  capacità  di  generare  cassa  operativa  ed  eccessivo,  in  termini  di  durata,  il  ciclo  del  circolante.    

         

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    Alcune  temi  ricorrenti  su  cui  riflettere  con  il  conforto  dell’analisi  numerica.  

    TEMA  NR  1  

    Qual  è,  se  esiste,   la  correlazione  tra   i  risultati  di  un’impresa  e   il  settore   in  cui  opera?  Esistono  settori  in  cui  il  numero  di  buone  (o  cattive)  imprese  è  maggiore?  

    TEMA  NR  2  

    E’   vero   che   la   piccola   impresa   è   più   flessibile   e   ha   maggiore   capacità   di  adattamento  alle  condizioni  di  mercato?  

    TEMA  NR  3  

    L’eccessiva   pressione   fiscale   può   essere   considerata   una   causa   primaria  delle  difficoltà  imprenditoriali?  

    TEMA  NR  4  

    I  mini-‐bond  e  la  finanza  in  generale  sono  la  soluzione  attraverso  cui  passare  per   rilanciare   l’economia?   I   nuovi   strumenti   daranno   nuova   linfa   al  sistema?  

    TEMA  NR  5  

    Qual’è   stato   l’impatto   della   crisi   sull’occupazione   del   sistema   delle   PMI  lombarde  

       Di   seguito,   per   ciascun   “tema”,   mostreremo   ciò   che   risulta   dall’analisi   delle  imprese  residenti  nella  provincia  di  MB  e  dal  confronto  con  le  imprese  delle  altre  province  lombarde.      

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    TEMA  NR  1  

    Qual  è,  se  esiste,  la  correlazione  tra  i  risultati  di  un’impresa  e  il  settore  in  cui  opera?  Esistono  settori  in  cui  il  numero  di  buone  (o  cattive)  imprese  è  maggiore  della  media?  I  dati  sembrerebbero  confermare  che  tale  correlazione  non  è  significativa.    La   tabella   che   mostra   la   distribuzione   delle   imprese   “STAR”3  per   modello   di  business  (“Trader”,  “Traditional”,  “Services”)4  e  per  Provincia,  conferma  tale  tesi  mettendo  in  evidenza  l’assenza  di  concentrazione  di  imprese  “STAR”  o  “Stuck”  in  un   singolo   gruppo   composto   da   imprese   che   condividono   lo   stesso  modello   di  business.  

     Distribuzione  delle  imprese  STAR  per  Modello  di  business  e  Provincia  

     Nella  provincia  di  MB,  ad  esempio   il  numero  di   “STAR/Services”  rappresenta   il  23%   del   totale  mentre   nella   provincia   di   Como   il   10%   o   addirittura   0%   nella  provincia  di  Sondrio.    

    Distribuzione  (%)  delle  imprese  STAR  per  Modello  di  business  e  Provincia  

     L’assenza   di   correlazione   è   stata   ulteriormente   confermata   dalla   verifica  dell’effettiva   attività   svolta   dalle   imprese   STAR   del   campione.   Anche   tale  approfondimento  ha  confermato  la  tesi  mettendo  in  evidenza  che  si  annoverano  tra   le   STAR   imprese   appartenenti   a   tutte   le   tipologie   di   attività,   incluse   quelle  tradizionalmente   considerate   in   forte   declino   (edilizia,   tessile,   etc.).   Di   seguito  riportiamo  a  titolo  di  esempio  alcuni  dei  codici  attività:  

    • Lavori  di  Meccanica  Generale  

                                                                                                                   3  Imprese  che  nel  2012  hanno  registrato  una  variazione  dei  Ricavi  maggiore  del  7%  e  un  basso  profilo  di  rischio  misurato  dal  Leanus  Score.  4  Le  imprese  “Trader”  sono  quelle  che  acquistano  e  rivendono  aggiungendo  scarso  valore  aggiunto  ai  prodotti  e  servizi  commercializzati.  Le  imprese  “Traditional”  sono  le  tipiche  imprese  manifatturiere.  Le  imprese  “Services”  sono  le  imprese  di  servizi.    

    STAR MB STAR VA 20 STAR CO 20 STAR LC 20 STAR SO 20 Totale STAR TOTALE MB TRADER 21% 10% 8% 0% 40% 13,7% 15,4% TRADITIONAL 56% 79% 81% 80% 60% 71,8% 72,2% SERVICES 23% 10% 11% 20% 0% 14,5% 12,4% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100,0% 100,0%

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    • Costruzione  edifici  e  infrastrutture  • Fabbricazione  di  mobili  per  arredo  domestico  • Fabbricazione  materie  plastiche  • Fabbricazione  di  calzature  • Fabbricazione  di  poltrone  e  divani  • Produzione  di  paste  alimentari,  di  cuscus  e  di  prodotti  farinacei  simili  • Commercio  autovetture  • Fabbricazione  di  altri  articoli  in  materie  plastiche  

     Anche   l’analisi   delle   imprese   STAR   per   dimensione   (misurata   dal   volume  d’affari)  e  per  modello  di  business,  conferma  la  tesi.  

     Dispersione  delle  imprese  STAR  per  Ricavi  ed  EBITDA  %  

    Un’ultima  riflessione  riguarda  le  caratteristiche  delle  imprese  STAR  apprezzabile  dal  grafico  che  segue.  Si  può  notare,  infatti,  analizzando  l’asse  orizzontale,  che  le  buone   imprese   per   meritare   la   “stelletta”   non   necessariamente   devono   aver  registrato   performance   economiche   eccellenti.   Nel   gruppo,   infatti,   sono   incluse  imprese  che  pur  avendo  un  EBITDA  negativo,  sono  cresciute  e  hanno  mantenuto  un  ottimo  profilo  di  rischio  complessivo.  

     Dispersione  delle  imprese  STAR  per  Ricavi  ed  EBITDA  %  

       

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    TEMA  NR  2  

    La   piccola   impresa   ha   maggiore   capacità   di   adattamento   alle   condizioni   di  mercato?    Sembrerebbe   di   no.   Benché,   come   indicato   in   precedenza,   al   gruppo   STAR  appartengano   imprese  di  ogni  dimensione,   il   confronto  dei  principali   indicatori  delle   imprese   con   Ricavi   tra   5   e   7   milioni   di   Euro   e   quelli   delle   imprese   di  dimensioni  maggiori   (7-‐12  e  12.25)  mostra   le  maggiori  difficoltà   incontrate  dal  segmento  delle  piccole  imprese    

    Indici  di  Bilancio  per  Classe  dimensionale.  Totale  Campione  di  1193  imprese  

     Infatti,   tutti   gli   indicatori   di   Crescita,   Efficienza   e   Redditività   sono   largamente  peggiori  nel  gruppo  5-‐7  rispetto  ai  gruppi  7-‐12  e  12-‐25.    I  ricavi  del  primo  gruppo,  ad  esempio,  hanno  fatto  registrare  una  contrazione  di  oltre  il  10%  contro  una  sostanziale  tenuta  del  gruppo  imprese  medi  grandi.    Nonostante   le   peggiori   performance   anche   il   gruppo   delle   piccole   imprese   ha  mantenuto   un   buon   livello   di   affidabilità   testimoniato   da   un   Leanus   Score  “Verde”.      

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    Le   tabelle   che   seguono   riportano   rispettivamente   i   dati   di   sintesi   per   classe   di  fatturato  di  tutte  le  province  e  della  sola  provincia  di  MB.  

     Dati  di  sintesi  per  classe  di  fatturato  –  Tutte  le  province  

       Dati  di  sintesi  per  classe  di  fatturato  –  Monza  e  Brianza  

         

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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    TEMA  NR  3  

     L’eccessiva   pressione   fiscale   può   essere   considerata   una   causa   primaria  delle  difficoltà  imprenditoriali?    Qualche   giorno   fa   un   quotidiano   titolava   “Un’impresa   su   otto   chiude   in   rosso  per  il  pressing  del  Fisco”.    L’affermazione  genera  immediatamente  una  sensazione  di  fastidio  nei  confronti  del   sistema   e   rievoca   tutte   le   difficoltà   derivanti   dalla   gestione   dei   carichi  amministrativi.      Tutto  ciò  giustifica   l’affermazione  secondo   la  quale  è   il  peso  del   fisco  ad  essere  responsabile  del  risultato  economico  delle  imprese?    I  dati  riportati  di  seguito  sulle  imprese  oggetto  dell’analisi  e  confermati  a  livello  nazionale   dicono   in   maniera   inequivocabile   che   il   fisco   incide   sul   risultato   di  conto  economico   in  misura   inferiore  al  2%  (2.1%  se   si   considerano   le   imprese  STAR)    

    Conto  Economico  Riclassificato  

     

       Per   analizzare   in   dettaglio   abbiamo   riportato   nella   tabella   il   Conto   Economico  riclassificato  di  3  gruppi  di  imprese  Lombarde:  

    • Grandi  imprese  (ricavi  >  100  milioni)  • Totale  PMI  osservatorio  Milano  Laghi  • Totale  Imprese  STAR  residenti  nella  provincia  di  MB  

  • ______________________________________________________________________  Alessandro  Fischetti  [email protected]  

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     Nelle   “Grandi   Imprese”   lombarde   l’incidenza   delle   Imposte   sui   Ricavi   è   pari   al  1.2%.  Su   tutta   la   popolazione   di   PMI   delle   province   lombarde   tale   percentuale   sale  invece  all’1.5%.    Per  capire  se  il  dato  è  fortemente  influenzato  dalle  performance  aziendali,  è  stato  isolato  il  gruppo  delle  imprese  “Star”  della  province  oggetto  dello  studio.    Anche  in  questo  caso  l’incidenza  delle  imposte  sui  Ricavi  supera  di  poco  il  2%.    L’obiezione   ricorrente   a   tale   evidenza   si   basa   almeno   su   3   affermazioni  principali:  

    • L’Incidenza   delle   imposte   va   calcolato   sul   “Reddito   Ante   Imposte”   e   non   sui  Ricavi.    

    • Il  dato  non   tiene  conto  del   “cuneo   fiscale”  e  di  altre   tasse  annegate  nei   costi  di  gestione.  

    • Il  dato  non  tiene  conto  delle  altre  imposte  (es.  IMU)  inserite  in  bilancio  sotto  la  voce  “Altri  costi  di  Gestione”  

     Certamente   tali   obiezioni   impongono   le   necessità   di   approfondire   il   tema  ricordando  ad  esempio   la   sensibilità  del  Reddito  Ante   Imposte  alle  modalità  di  contabilizzazione   del   magazzino,   oppure   rettificando   il   dato   “Imposte”  includendo   anche   la   quota   degli   “altri   costi   di   gestione”   relativa,   ad   esempio,    all’IMU  o  ad  altre  imposte.    Ad   oggi   non   siamo   in   grado   di   fornire   il   dato   opportunamente   rettificato  sull’intero  campione  delle  imprese  lombarde;  riteniamo  però  (avendo  effettuato  alcuni   carotaggi)   che   l’introduzione   di   tali   rettifiche   condurrebbe   ad   un   valore  delle   “imposte   rettificate”   molto   simile,   anche   se   lievemente   superiore,   alle  percentuali  indicate.    Nonostante   la   mancanza   di   dati   sufficienti   per   effettuare   l’approfondimento  indicato,  abbiamo  ritenuto  di  richiamare  l’attenzione  su  questa  rilettura  del  peso  fiscale  sulle   imprese  con   l’obiettivo  di  aiutare  coloro  che  amano  la  verità  a   fare  chiarezza  e  focalizzare  l’attenzione  sulle  cause  reali  delle  difficoltà  delle  imprese.          

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    DOMANDA  NR  4  

     I   mini-‐bond   e   la   finanza   in   generale   sono   la   soluzione   attraverso   cui  passare  per  rilanciare  l’economia?  I  nuovi  strumenti  daranno  nuova  linfa  al  sistema?    L’opinione  largamente  diffusa  è  che  le   imprese  per  crescere  abbiano  bisogno  di  nuova   finanza   e   che   a   causa   della   stretta   creditizia   tale   crescita   non   possa  avvenire.    I   dati   analizzati   sembrerebbero   invece   confermare   la   tesi   opposta,   tesi   che   i  principali  osservatori  stanno  sostenendo  tempo,  secondo  la  quale  la  crisi  sarebbe  stata  determinata  proprio  dall’effetto  opposto,   ovvero  da  un  eccesso  di   credito  indiscriminato  e  non  correttamente  collegato  alle  effettive  esigenze  dell’impresa.    I  dati  infatti  dimostrano  che  la  maggior  quota  di    finanziamenti  è  stata  erogata  a  favore  di  imprese  “Stuck”5.  In  media  per  ogni  milione  di  Euro  di  Finanza  (MLT,  Breve,  Leasing)  erogato  alle  imprese  “STAR”,  le  imprese  “STUCK”  ne  hanno  ricevuti  circa  7  o  piu’.  Il  dato  ancor  più  sorprendente  è  che  complessivamente,  le  buone  imprese    

       (“STAR”)  hanno  generato  utili  (+  21  milioni)  e  occupazione  (+100)  chiedendo  al   sistema   “solo”   47   milioni   di   credito;   le   imprese   “Stuck”,   invece,   hanno  generato   perdite   per   62  milioni   e   ridotto   l’occupazione   di   180   unità;   +   500  

                                                                                                                   5  Imprese  che  hanno  registrato  nel  2012  una  variazione  negativa  dei  ricavi  e  hanno  un  profilo  di  rischio  misurato  dal  Leanus  Score  molto  elevato  

    Valori''medi'per'impresa'

    Star'(000'euro)'

    Stuck'(000'euro)'

    MLT$ 550$ 1.926$

    Breve$Termine$

    271$ 2.997$

    Totale$$escluso$leasing$

    821$ 4.923$

    Totale$$incluso$leasing$

    1.204$ 8.837$

    U@le$Per$impresa$

    512$ C$682$

    Variazione$Dipenden@$

    +2,5$ C2$

    4X$

    11X$

    6X$

    7X$

    Le$imprese$STUCK$hanno$oOenuto$

    credito$per$795.000.000$di$Euro$

    •  Perdita:$C62.000.000$•  Variazione$Dipenden@:$C$180$

    Le$imprese$STAR$hanno$oOenuto$

    credito$per$47.000.000$di$Euro$

    •  U@le:$21.000.000$•  Variazione$Dipenden@:$+$100$

    Per$ogni$milione$di$Credito$alle$imprese$“Star”,$le$imprese$Stuck'ne'hanno'consumato'7.$

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    mila  euro  di  utile  per  impresa  STAR  contro  una  perdita  di  quasi  700  mila  Euro  per  impresa  STUCK.  

         I   differenti   risultati   dei   2   gruppi   utilizzati   per   il   confronto   sono   visibili   nella  tabella  che  segue.    

    Dati  di  sintesi  STAR  e  STUCK  –  Monza  e  Brianza  

     In   questo   contesto,   è   quindi   ipotizzabile   che   i  mini-‐bond   potranno   dare   nuova  linfa  al  sistema  delle  PMI?    Per   provare   ad   azzardare   una   risposta   bisognerebbe   ricordare   che   la   finanza,  erogata  sotto  qualsiasi  forma,  prevede  un  momento  di  erogazione,  un  periodo  di  utilizzo,  il  pagamento  di  un  interesse  e  il  rimborso  del  capitale  erogato.    Quali  imprese  sono  oggi  nelle  condizioni  adatte  a  poter  dare  sufficienti  garanzie  e/o  sono  in  grado  di  presentare  progetti  e  piani  di  lavoro  credibili?    Certamente  andrebbero  escluse   le  STUCK  (anche  se   l’analisi  delle  emittenti  che  hanno  già  collocato  i  Minibond,  sorprendentemente,  sembrerebbe  confutare  tale  affermazione)   e   tutte   le   imprese   che   hanno   già   un   eccessivo   grado   di  indebitamento,   imprese   che   hanno   consumato   credito   nel   modo   sbagliato   e  molto  probabilmente  non  saranno  neanche  in  grado  di  rimborsare  il  credito  già  ottenuto.  Teniamo   a   sottolineare   che   STUCK   non   è   sinonimo   di   incapacità  imprenditoriale   o   assenza   di   speranze,   ma   di   necessità   di   intervenire  

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    strutturalmente   sulla   gestione   del   business   in   maniera   differente   rispetto   a  quanto  fatto  in  passato.    Ciononostante   va   ricordato   che   le   imprese   identificate   come   “Stuck”   lo   erano  anche  nel  2010  come  emerge  chiaramente  dall’analisi  che  segue.    Confronto  tra  gruppo  star  e  stuck  –  Monza  e  Brianza  e  analisi  delle  Stuck  nel  triennio  2010-‐2012  

     Se  quanto  emerge  dall’analisi  delle  imprese  di  Monza  e  Brianza  fosse  confermato  a  livello  nazionale,  allora  sarebbe  legittimo  ipotizzare  che  le  STAR  (o  comunque  le  imprese  solide)  saranno  le  potenziali  candidate  a  ricevere  nuova  finanza.      Gli   imprenditori   virtuosi,   coloro   che   hanno   fatto   ricorso   al   debito   solo   per  esigenze   fisiologiche   di   gestione   dell’impresa   e   che   hanno   saputo   restituire   al  sistema  le  risorse  finanziarie  dopo  averle  fatte  fruttare  a  tal  punto  da  ripagare  gli  interessi  e  creare  nuova  ricchezza  per  l’azienda,  hanno  davvero  bisogno  di  nuovi  strumenti  finanziari?.    La   nostra   convinzione   è   che   i  mini-‐bond   aggiungono   un   ulteriore   arnese   nella  cassetta  degli  attrezzi  del  sistema  bancario,  ma  probabilmente  oggi  il  sistema  ed  in   particolare   le   imprese   in   difficoltà   ha   bisogno   d’altro;   le   imprese   hanno  bisogno   di   sostegno   concreto   nel   percorso   di   acquisizione   di   nuovi   clienti,   di  semplificazione   delle   procedure   amministrative,   di   maggiore   flessibilità   nel  rispetto  delle  regole  e  di  un  sistema  bancario  che  sappia  dare  risposte  (oltre   la  finanza)  in  maniera  moderna  ed  efficiente.          

    Sintesi'imprese'Stuck'periodo'201032012'

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    DOMANDA  NR  5  

     Qual   è   stato   l’impatto   della   crisi   sull’occupazione   del   sistema   delle   PMI  lombardo?      Il  costo  del  lavoro  complessivo  del  campione  delle  imprese  lombarde  è  cresciuto  di  oltre  23  milioni  di  euro  (+  1%).  Tale  crescita  corrisponde  a  un  incremento  del  numero  di  dipendenti  pari  a  circa  500  unità.    Le  sole  39  imprese  “Star”  della  provincia  di  Monza  e  Brianza  a  cui  si  riferisce  il  grafico  seguente  hanno  contribuito  a  tale  incremento  con  circa  100  unità.    Sembrerebbe  quindi  che,  nonostante  tutto,  il  sistema  lombardo  sia  stato  in  grado  di  mantenere  o,  addirittura,  accrescere  l’occupazione.      

    Incremento  dell’occupazione  determinato  dalle  imprese  “Star”  della  provincia  di  MB  

       Il   valore   indicato   è   un   “saldo”,   seppur   positivo,   tra   nuovi   posti   di   lavoro   e  cessazioni.  Il  dato  non  deve  far  dimenticare  tutti  coloro  che,  a  causa  delle  ragioni  che  abbiamo  provato  ad  approfondire   in  questo   lavoro,  hanno  perso   il  posto  di  lavoro   senza   più   ritrovarlo   e   che   pertanto   non   devono   essere   considerati   una  statistica.        

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    Per  maggiori  informazioni:  

     

    Alessandro  Fischetti  

    [email protected]  

     

    Elena  Bianchi  

    [email protected]      

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    Appendice    Definizioni  

    Leanus  Score:    Indicatore   proprietario   che   valorizza,   rispetto   allo   Z-‐Score   di   Altman,   la   situazione  finanziaria  dell'impresa  nel  breve  termine  e  la  qualità  del  ciclo  del  circolante.  Il  Leanus®  Score,   che   si   misura   sulla   stessa   scala   dello   Z-‐score   di   Altmann,   è   positivo   per   valori  superiori  a  3,  Negativo  per  valori  inferiori  a  1.8  

    Per  maggiori  dettagli:    http://www.leanus.it/pages.php?idpagina=283#.UnoaLZTfyA8    

    Categoria  STAR  Un'impresa   viene  definita   Star   quando   i   suoi   ricavi   crescono  più  del   7%  e   il   Leanus®  Score   è   maggiore   di   3.   Tali   imprese   abbinano   ad   una   forte   crescita   una   situazione  patrimoniale  e  finanziaria  solida  sia  nel  breve  che  nel  lungo  periodo.  

    Categoria  Runners  Un'impresa   viene   definita   Runner   quando   i   suoi   ricavi   crescono   più   del   7%,   ma   il  Leanus®   Score   è   minore   di   1.8,   ovvero   registra   una   ridotta   o   pessima   solidità  economico/patrimoniale  e  finanziaria  

    Categoria  Stable  Un'impresa  viene  definita  Stable  quando  i  suoi  ricavi  non  crescono,  ma  il  Leanus®  Score  è   maggiore   di   3.   Tali   imprese,   sebbene   la   crescita   limitata   o   negativa,   hanno   buona  solidità   economico/patrimoniale   e   finanziaria   e   pertanto   una   probabilità   di   default  bassa  e  non  sperimentano  stress  finanziari  nel  breve  periodo.

    Categoria  Stuck  Un'impresa  viene  definita  Stuck  quando  i  suoi  ricavi  non  crescono  e  il  Leanus®  Score  è  minore  di  1.8.  Tali   imprese  corrono  il  rischio  di  default  o  di  subire  tensioni   finanziarie  nel  breve  periodo,  inoltre  la  loro  redditività  non  è  sostenuta  da  una  sensibile  crescita  dei  ricavi  che  può,  al  contrario,  essere  anche  negativa.  

    Categoria  “To  Investigate” Un'impresa  appartiene  alla  categoria  To  Investigate  quando  i  suoi  ricavi  crescono  tra  lo  0%  e  il  7%  e  il  Leanus®  Score  è  compreso  tra  1.8  e  3.  Tali  imprese  necessitano  ulteriori  approfondimenti   in   quanto,   sulla   base   dei   dati   pubblici   disponibili,   non   è   possibile  attribuirgli  nessuna  delle  altre  categorie  Leanus®