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Esercitazione 6 Corso di Frane 2014/2015 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio Corso di FRANE Anno Accademico 2014/2015 Esercitazione 6: Development of a new translational and rotational slides prediction model in Langhe hills (north-western Italy) and its application to the 2011 March landslide event Prof. Ing. Michele Calvello Studente: Alessandra Napoli

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Esercitazione 6Corso di Frane 2014/2015

 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

FACOLTÀ DI INGEGNERIA   

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

 Corso di FRANE

Anno Accademico 2014/2015

   

Esercitazione 6:

Development of a new translational and rotational slides prediction model in Langhe hills (north-western Italy) and its application to the 2011 March landslide event 

Prof. Ing. Michele Calvello Studente: Alessandra Napoli

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Struttura geologica costituita da formazioni sedimentarie di marne, arenarie e scisti.

TRBSsPresentazione del

caso studio:Introduzione

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Govi et al. (1985)

• Analisi di fenomeni franosi storici

• Soglie pluviometriche di innesco

• Pioggia antecedente fino a 60 giorni prima dell’evento franoso

Presentazione del caso studio:

Introduzione

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Presentazione del caso studio:

Inverno 2008/2009

 

nevicate Pioggia(max 252 mm)

Pioggia(max 228 mm)

150 fenomeni franosi(40 scorrimenti traslazionali/rotazionali;

100 frane superficiali)

500 fenomeni franosi(120 scorrimenti traslazionali/rotazionali;

280 frane superficiali)

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Presentazione del caso studio:

Inverno 2008/2009

 

150 fenomeni franosi(40 scorrimenti traslazionali/rotazionali;

100 frane superficiali)

500 fenomeni franosi(120 scorrimenti traslazionali/rotazionali;

280 frane superficiali)

N.B. dal grafico si nota l’importanza del contributo sulla precipitazione antecedente del SWE, rappresentato dalla differenza tra i punti rossi e quelli blu.

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Presentazione del caso studio:

Inverno 2008/2009

 

Grado di eccedenza delle soglie di innesco (pochi mm) non sufficiente a giustificare il numero di eventi occorsi

Contributo SWE Frane superficiali diffuse

Modello di previsione di frane superficiali utilizzato in Piemonte (eventi pluviometrici singoli)

In ambienti sedimentari, il contributo delle precipitazioni antecedenti può essere significativo anche per le frane superficiali

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Presentazione del caso studio:

Modello TRAPS

 

TRAPS= Translational/Rotational slides Activation Prediction System

• valori soglia utilizzati simili a quelli calcolati da Govi

• contributo dello scioglimento della neve

• precipitazione antecedente interpolata utilizzando un modello idrologico distribuito

• soglie mensili costanti

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Presentazione del caso studio:

Validazione TRAPS

Marzo 2011: diffuse nevicate seguite da un rapido aumento della temperatura

Rilevante accumulo di precipitazione antecedente dovuto a scioglimento neve

300 fenomeni franosi(50 scorrimenti traslazionali/rotazionali;

150 frane superficiali)

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Presentazione del caso studio:

Validazione TRAPS

• Gli inclinometri fissi mostrano lo stesso andamento degli spostamenti, con stabilità durante l'inverno 2010-2011 e riattivazione significativa nella primavera successiva.

RERCOMF

• Le misurazioni manuali tra Marzo e Giugno mostrano spostamenti che vengono attribuiti all’evento di precipitazione di Marzo.

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Presentazione del caso studio:

Validazione TRAPS

RERCOMF

Scorrimenti traslazionali/rotazionali

Frane superficiali

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Analisi critica 1Lollino et al. (2006), Time response of a landslide to meteorological events

Riferimenti temporali

• Intervallo di tempo tra l’evento pluviometrico e la risposta del modello TRAPS

• Arco temporale di attivazione dei fenomeni franosi da attribuire all’evento di pioggia

Tempo di ritardo = 9 giorni1 Eventi considerati fino a Giugno 2011

Numero di fenomeni

• Indagini post-evento: spostamenti da 32 inclinometri (27 manuali, 5 automatici) tra Marzo e Giugno

• L’evento pluviometrico ha provocato circa 300 frane.

altri strumenti di monitoraggio

Analisi critica

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Analisi critica

Strumenti di monitoraggio

• GPS: Analisi su area vasta vs inclinometri: informazioni di dettaglio

• Inclinometri: modello di stima degli spostamenti attesi in funzione del grado di eccedenza della soglia pluviometrica

Frane superficiali

• Dipendenza dalla pioggia antecedente

• Applicabilità del modello TRAPS

Pressioni neutre

• 160 piezometri del RERCOMF2

• Analisi di stabilità a scala di pendio

2 Arpa Piemonte-Monitoraggio e controllo

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Bibliografia

Tiranti D., Rabuffetti1 D., Salandin A. and Tararbra M.; 2012; Development of a new translational and rotational slides

prediction model in Langhe hills (north-western Italy) and its application to the 2011 March landslide event; Landslides; DOI: 10.1007/s10346-012-0319-7

Lollino G., Arattano M., Allasia P., and Giordan D.; 2006; Time response of a landslide to meteorological events;

Natural Hazards and Earth System Sciences; DOI:10.5194/nhess-6-179-2006 Arpa Piemonte; MONITORAGGIO E CONTROLLO - Rete Monitoraggio Movimenti Franosi (Rercomf);

www.arpa.piemonte.it