International Solar Energy Society
PRESENTAZIONE RISULTATI DELLO STUDIO PER L‘IMPIEGO DELLE BIOMASSE A FINI ENERGETICI
Brescia- Camera di Commercio, 20 giugno2011
RELATORE: Ing. Paolo Tabarelli De Fatis
1
LA PRODUCIBILITA’ RESIDUA NELLE REGIONI PIEMONTE, LOMBARDIA , VALLE D’AOSTAE NELLE RISPETTIVE MACROAREE
2
ISES ITALIA
ISES ITALIA (sezione nazionale dell’ International Solar Society) è un'Associazione non profit , attiva dal 1978, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e dell’efficienza energetica.
A questo scopo ISES ITALIA svolge le seguenti attività diversificate a seconda dei vari target:
• Informazione tecnica e divulgativa;• Formazione tecnica, normativa ed economica; • Assistenza a istituzioni, organizzazioni, aziende, scuole.
I soci di ISES ITALIA sono soggetti individuali, operatori e aziende del settore delle rinnovabili, enti pubblici locali e nazionali, associazioni di categoria, istituti di ricerca e università, scuole, agenzie energetiche locali.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.isesitalia.it o scrivete a [email protected]
3
Produzione (GWh) da fonti rinnovabili in Italia dal
2000 al 2010 ( Fonte: Autorità per l’energia elettrica e il gas)
4
Evoluzione potenza impianti a biomassa installati in Italia dal 2000 al 2010(fonte: GSE, dati 2010 da “Comuni Rinnovabili 2011” di Legambiente)
5
Che cos’è la BIOMASSA?
Serie di prodotti e sottoprodotti derivati da tre principali filiere :�Agricoltura�Silvicoltura�Allevamenti
Serie di prodotti e sottoprodotti derivati da tre principali filiere :�Agricoltura�Silvicoltura�Allevamenti
“la parte biodegradabile dei prodotti residui provenienti dall’agricoltura
(comprendente sostanze animali e vegetali), dalla silvicoltura e da
industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e
urbani”.
( fonte: D.Lgs. 387/2033,art.2,com.1 lett.a)
“la parte biodegradabile dei prodotti residui provenienti dall’agricoltura
(comprendente sostanze animali e vegetali), dalla silvicoltura e da
industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e
urbani”.
( fonte: D.Lgs. 387/2033,art.2,com.1 lett.a)
FILIERA CORTA(sviluppabile in ambito agricolo, a livello aziendale o di piccolo distretto)
LUOGO DIPRODUZIONEDELLA BIOMASSA
TECNOLOGIAapplicata
PROVENIENZA
DELLA BIOMASSA
•agricoltura( vegetale e/o animale)
• silvicoltura • da industrie
connesse
•agricoltura( vegetale e/o animale)
• silvicoltura • da industrie
connesse
entro il raggio di 70 km dall’impianto di produzione dell’energia elettrica
entro il raggio di 70 km dall’impianto di produzione dell’energia elettrica
Oltre le tradizionali produzioni agro-forestali, e si sta sviluppando il concetto di AZIENDA AGRO ALIMENTARE
Oltre le tradizionali produzioni agro-forestali, e si sta sviluppando il concetto di AZIENDA AGRO ALIMENTARE
6
TRACCIABILITA
DELLE
BIOMASSE
TRACCIABILITA
DELLE
BIOMASSE
→MIPAAF
→GSE
→MIPAAF
→GSE
•Piccole caldaie per riscaldamento
domestico;
•Teleriscaldamento da
ligneo-cellulosiche;
•Piccola cogenerazione (ciclo ORC) da ligneo-
cellulosiche;
•Energia elettrica e
cogenerazione da
biogas;•Energia elettrica e
cogenerazione da oli
vegetali;
•Trigenerazione da oli
vegetali
•Piccole caldaie per riscaldamento
domestico;
•Teleriscaldamento da
ligneo-cellulosiche;
•Piccola cogenerazione (ciclo ORC) da ligneo-
cellulosiche;
•Energia elettrica e
cogenerazione da
biogas;•Energia elettrica e
cogenerazione da oli
vegetali;
•Trigenerazione da oli
vegetali
CARATTERISTICA
→ CV
FILIERE LUNGHEAGRO-INDUSTRIALI
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
STRETTA RELAZIONE TRA SETTORE AGRICOLO E QUELLO INDUSTRIALE
7
NECESSITA UN ELEVATO LIVELLOORGANIZZATIVO
FORTE COINVOLGIMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI
PER
LA
PRODUZIONEDI
BIODIESEL BIOETANOLO
ENERGIA ELETTRICA
DA COMBUSTIBILI SOLIDI E LIQUIDI
FILIERE LUNGHEO AGRO-INDUSTRIALI
ORIENTATE ALLA PRODUZIONE DI
8
BIOETANOLOBIOETANOLOBIOEDIESELBIOEDIESEL ENERGIA ELETTRICAE CALORE
ENERGIA ELETTRICAE CALORE
BIOCOMBUSTIBILI
SOLIDI
BIOCOMBUSTIBILI
SOLIDIBIOCOMBUSTIBILI
LIQUIDI
BIOCOMBUSTIBILI
LIQUIDI
9
FILIERA DEI BIOCOMBUSTIBILI LIGNEO-CELLULOSICI E ARBORICOLTURA A CICLO BREVE
� LA BIOMASSA•Cippato•Legna da ardere•Pellet
� TECNOLOGIA APPLICATA• impianti termici (residenziali)• centrali termiche (teleriscaldamento)• centrali ttermoelettriche
� FONTI DELLA BIOMASSA• SCARTI LEGNOSI derivanti da gestione forestale e attività di segheria
• RESIDUI DA POTATURA provenienti dalla manutenzione del verde
pubblico da frutteti
• LEGNA DA PIOPPICULTURA e ARBORICOLTURA a rapido accrescimento
10
FILIERA DEI BIOCOMBUSTIBILI LIGNEO-CELLULOSICI E ARBORICOLTURA A CICLO BREVE
11
FILIERA DEL BIOGAS
� LA BIOMASSA� Reflui Zootecnici� Scarti di macellazione � FORSU (Frazione Organiche dei Rifiuti Solidi Urbani)
� Agroindustria
� FINALIZZATA ALLA CONVERSIONE TERMOELETTRICA DELBIOGAS
Ottenuto tramite un processo biochimico definito digestione
anaerobica
� TECNOLOGIA APPLICATAMotori a ciclo Otto di piccola e media taglia ( potenza elettrica da 300kW a 3MW)
12
FILIERA DEI BIOCOMBUSTIBILI LIQUIDI EBIOCARBURANTI
LA BIOMASSA
• Biomassa derivante da agricoltura trasformati in
biocarburanti liquidi per processo chimico
(transesterificazione) : olio di colza, di girasole, di palma e di
oliva.
• Gli olii vegetali possono essere usati grezzi per produrre
energia.
• Tecnologia applicata:
•Appositi motori a ciclo Diesel di media e grande taglia
(potenza elettrica da 500 kW a oltre 20MW)
Bioetanolo e Biodiesel sono idrocarburi ottenuti da
materie vegetali
PER
COMBUSTIONE
PERTRAZIONE
13
FILIERA OLIO-ENERGIA
� L’OLIO VEGETALE PURO VIENE IMPIEGATO IN MOTORI DIESEL MODIFICATI
� IL PANNELLO PROTEICO VIENE INVIATO
� AL SETTORE ZOOTECNICO COME MANGIME PER ANIMALI
� OPPURE UTILIZZATO COME COMBUSTIBILE IN IMPIANTI A BIOMASSA SOLIDA
14
METODOLOGIA DELLO STUDIO
STUDIO IN DUE FASI
1. STATO ATTUALE DEL TERRITORIO
E ANALISI DELLE RISORSE
2. CALCOLO ENERGIA PRODUCIBILE NELLE IPOTESI DI
SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE
15
OGGETTO DELLO STUDIO
province
16
FONTE DATI DISPONIBILI
DATI RICERCATI ED ANALIZZATI PER REGIONE , PROVINCIA E MACROAREE
ATLANTE BIOMASSE ENEA 2006
ANNUARIO STATISTICO
REGIONALE
FORSU Frazioni Organiche dei
Rifiuti Solidi
Urbani
ATLANTE BIOMASSE ENEA 2006
BDN 2010SCARTI DIMACELLAZIONE
BDN 2010
ISTAT 2007PATRIMONIO ZOOTECNICO
ENEA 2006/2009
ISTAT 2006PATRIMONIO AGRICOLO
•Ricerca Forestale (INFC) 2008,
•Istat 2006,
•Dati delle Regioni Piemonte e Lombardia,
•Ersaf ( per Lombardia),
• Web
PATRIMONIO FORESTALE
FONTISETTORE
17
UTILIZZAZIONE DELLE BIOMASSE
UTILIZZAZIONE DELLE BIOMASSE LIGNEO-CELLULOSICHE
A. PICCOLE CALDAIE ( CALDAIE A GRIGLIA FISSA)
DA 25 kW A CA. 400-500 kW
CON DEPOSITO CIPPATO E COCLEA DI TRASPORTO
B. CALDAIE A GRIGLIA MOBILE > 500 Kw
CON PROCESSO COGENERATIVI
C. TURBINE A VAPORE > 5 MW A FLUSSO ASSIALE
E MULTISTADIO
TRA 500 kW E 5 MW A SINGOLO STADIO CON FLUSSO ASSIALE O RADIALE
RENDIMENTO ELETTRICO: 35-45 % PER GRANDI IMPIANTI
20-25% PER IMPIANTI MEDI
8-12% PER IMPIANTI PICCOLI
+ RECUPER ENERGIA TERMICA
18
UTILIZZAZIONE DELLE BIOMASSE TURBOGENERATORE ORC ABBINATO CON TELERISCALDAMENTO, MOTORE STIRING,MOTORE A VAPORE
RENDIMENTO ELETTRICO
ORC 12 -18% MOTORE STIRING 12%
MOTORE A VAPORE 6-20%
RECUPERO ENERGIA TERMICA( CIRCA 97-98%)
L’ENERGIA TERMICA PUO’
ALIMENTARE
SIA TELERISCALDAMENTI SIA
GRUPPI FRIGO
+
19
Short Rotation Forestry SRF
DEFINIZIONE:COLTIVAZIONE PER LA PRODUZIONE DI BIOMASSA DI SPECIE FORESTALI A RAPIDO ACCRESCIMENTO(PIOPPI, SALICI, ROBINIA,EUCALIPTO) CON PRESENZA DI PARTICOLARI CONDIZIONI DELTERRENO
RICHIEDE - PRESENZA DI VIE DI COMUNICAZIONE
- FILIERA CORTA (SRF IN PROSSIMITA’ DELL’IMPIANTO)
PER ACCEDERE AD AUTORIZZAZIONI E INCENTIVI
- PRESENZA NELLE PROSSIMITA’ DI UNA RETE ENEL
VALUTAZIONI ECONOMICHE•IMPIANTO SRF VANTAGGIOSO SE COME INTEGRAZIONE AD ALTRE RISORSE•PSR ( Piano di Sviluppo Rurale) DI LOMBARDIA E PIEMONTE HANNO PREVISTO INCENTIVAZIONI •DISPONIBILITA’ DI SUOLI RESIDUALI CON AFFITTI BASSI
20
SHORT ROTATION FORESTSITUAZIONE ATTUALE
SRF IN PIEMONTE: 307 ettari
Soprattutto pioppi PIOPPI
Provincia di Alessandria, Torino, Biella e Cuneo
SRF IN LOMBARDIA: 13,1% del territorio adibito a colture non food di cui oltre ca. 64% a SRF
Principalmente in provincia di Pavia , Lodi, Mantova e Cremona
SRF IN VALLE D’AOSTA: Il territorio risulta non idoneo all’implementazione di SRF
Le principali cause dell’antieconomicità di tale investimento sono:
- mancano zone fertili e pianeggianti
- territorio con basso sviluppo della viabilità
- costi elevati per manutenzione dei boschi e raccolta
21
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI A BIOGAS
IMPIANTO
A
BIOGAS
PRODUCE ENERGIA
ELETTRICA
ENERGIA
TERMICA
MANTIENE
COSTANTE
LA TEMPERATURA
OTTIMALE
DELLA BIOMASSA
DA DIGERIRE
35-55 C
PRODUCEPROCESSODI DIGESTIONEANAIROBICA= DEGRADAZIONE BIOLOGICADELLE SOSTANZA ORGANICABIOMASSE VEGETALI
LIQUAMI ANIMALI
22
CARATTERISTICHE DEGLI ALLEVAMENTI PER LA PRODUZIONE DI BIOGAS ( DIMENSIONE MINIMA)
SOGLIA MINIMA DI CAPI ( CON ALTRI ELEMENTI CODIGESTIVI*):≥ 100 BOVINI
≥ 500 SUINI
SOGLIA MINIMA DI CAPI PER IMPIANTI DI GRANDE DIMENSIONE(SENZA ALTRI ELEMENTI CODIGESTIVI*):
≥ 1000 BOVINI
≥ 2000 SUINI
IL 2% DELLE AZIENDE DEL SETTORE POSSIEDE IL 85% DEL PATRIMONIO SUINO NAZIONALE MENTRE PER IL SETTOREBOVINO ESSENDO LE AZIENDE DI DIMENSIONI PICCOLE SI IPOTIZZANO FORME CONSORTILI TRA ALLEVATORI
*ALTRI ELEMENTI CODIGESTIVI/FERMENTESCIBILI: SCARTI AGRICOLICULTURE ENMERGETICHE p.e.mais,sorgo,cereali vernini, erba medica e altre erbacee
FORSU : frazioni organiche dei rifiuti solidi urbaniSCARTI DI MACELLAZIONE
23
PIEMONTEPATRIMONIO DELLE RISORSE DISPONIBILI
�PATRIMONIO BOSCHIVO
� 870.594 ha di cui 30% non disponibile e 33% di difficile reperimento
� + altri 47.685 ha di superficie arboricoltura da legno
�PATRIMONIO AGRICOLO
� principalmente coltivazione di cereali ( frumento, riso, mais, orzo),
vigneti e frutteti (nocciolo)
� Superficie : ca. 1,2 milione ha
�PATRIMONIO ZOOTECNICO
�2,2 milioni ca. capi di bestiame (bovini, suini, caprini e ovini) a fine 2010 di
�cui bovini 828.000 ca., suini 1.270.000 ca.,caprini 70.000 ca.,ovini 112.000 ca
� prevalente nelle prv. Cuneo e Torino
�Allevamenti suini: 2.429 aziende di cui 320 con > 1000 capi ( tot. ca. 834.000 capi)
� allevamenti bovini: tot. 2.495 aziende con > 100 capi di bestiame
�IN PIEMONTE SI CONCENTRA IL 14% DEI BOVINI ALLEVATI IN ITALIA E L’ 11% DEI SUINI.
24
PIEMONTEPOTENZIALE ENERGETICO DA PATRIMONIO BOSCHIVO
� Legname per uso energetico: 126.620 tonnellate
� Potenza elettrica equivalente potenzialmente installabile: 6.410 kW su 8000 h/anno
� Energia elettrica potenzialmente ricavabile: 51.281.100 kWh e
� Energia termica potenzialmente ricavabile: 198.837.450 kWh t
25
PIEMONTEPOTENZIALE ENERGETICO DA PATRIMONIO AGRICOLO
� Scarti agricoli :
2.838.880 tonn/anno ( paglie,
scarti da potature e lolla di
riso)
�Potenza elettrica
equivalente teoreticamente
installabile: ca. 273.000 kW (base 8000h/anno)
�Producibilità elettrica:
ca. 8.770.000 kWh/anno
�Producibilità termica:
ca. 2.180.000.000 kWh/anno
26
PIEMONTEPOTENZIALE ZOOTECNICO - BOVINI
� BOVINI Produzione di
biogas:
�ca 135 milioni
m3
�Producibilità
elettrica: ca. 300
milioni kWh annue
�Producibilità
termica: ca.
367milioni kWh
annue
27
PIEMONTEPOTENZIALE ZOOTECNICO -SUINI
� SUINI Produzione di
biogas:
�ca 76,9 milioni
m3 (soprattutto
prv di Cuneo)
�Producibilità
elettrica: ca.171
milioni kWh annue
�Producibilità
termica: ca. 209
milioni kWh annue
28
PIEMONTEPOTENZIALE DEGLI SCARTI DI MACELLAZIONE E DELLE FORSU
� SCARTI DI MACELLAZIONETotale biogas ricavabile: 5,7 milioni Nm³/anno
� FORSU
Totale
biogas
ricavabile:
ca. 89 milioni
Nm³/anno
29
LOMBARDIAPATRIMONIO DELLE RISORSE DISPONIBILI
�PATRIMONIO BOSCHIVO
�606.047 ha di cui 73% in montagna,13% in collina e 14% in pianura
� di cui 23.069 ha foreste demaniali
� + altri 44.500 ha di pioppicultura (prv.Pavia,Mantova,Cremona,Lodi e Milano)
�PATRIMONIO AGRICOLO
� principalmente coltivazione di grano, riso, ortaggi e foraggio
� nella pianura prevale coltivazione di barbabietole, patate, granoturco
� inoltre vigneti ( in collina) e pascoli ( alta montagna)
� Superficie: ca.1.044.000 ha
30
LOMBARDIAPATRIMONIO DELLE RISORSE DISPONIBILI
� PATRIMONIO ZOOTECNICO
� 6,7 milioni ca. capi di bestiame (bovini 1,5 mil.ca.,suini 5,0 mil.ca.,
caprini 89.257 ca.,ovini 130.671 ca.)
� Totale aziende zootecniche: 22.370 ( 70% bovini; 19,4% suini)
� Allevamenti suini: 4.341 aziende-alta concentrazione allevamenti
con > 1000 capi
� Allevamenti bovini: tot. 4.241 aziende con > 100 capi di bestiame
LA LOMBARDIA DETIENE IL PRIMATO IN ITALIA SIA PER L’ALLEVAMENTO BOVINO SIA PER QUELLO SUINO
31
LOMBARDIAPOTENZIALE ENERGETICO DA PATRIMONIO BOSCHIVO
� Legname per uso energetico: 401.754 tonnellate
� Potenza elettrica equivalente potenzialmente installabile: 20.300 kW ca
� Energia elettrica potenzialmente ricavabile: 162.710.000 kWh e ca.
� Energia termica potenzialmente ricavabile: 677.960.000 kWh t ca.
32
LOMBARDIAPOTENZIALE ENERGETICO DA PATRIMONIO AGRICOLO
� Scarti agricoli :
3.800.000 tonn/anno ca.
( paglie, scarti da potature e lolla di riso)
�Potenza elettrica equivalente teoreticamente installabile: ca.
370.00 kW ca.(base 8000h/anno)
�Producibilità elettrica: ca. 3 miliardi kWh/ anno
�Producibilità termica: ca. 12 milioni kWh/anno
33
LOMBARDIAPOTENZIALE ZOOTECNICO - BOVINI
� BOVINI
Produzione di
biogas:
�ca 302 milioni
m3
�Producibilità
elettrica: ca. 673
milioni kWh annue
�Producibilità
termica: ca. 822
milioni kWh annue
34
LOMBARDIAPOTENZIALE ZOOTECNICO - SUINI
� SUINI
Produzione di biogas:
�ca 258 milioni m3
(soprattutto prv di
Brescia,Mantova
,Cremona)
�Producibilità elettrica:
ca.575 milioni kWh
annue
�Producibilità termica:
ca. 703 milioni kWh
annue
35
LOMBARDIAPOTENZIALE DEGLI SCARTI DI MACELLAZIONE E DELLE FORSU
� SCARTI DI MACELLAZIONETotale biogas ricavabile: 19 milioni Nm³/anno
� FORSU
Totale
biogas
ricavabile:
ca. 188 milioni
Nm³/anno
36
VALLE D’AOSTAPATRIMONIO DELLE RISORSE DISPONIBILI
�PATRIMONIO BOSCHIVO
� 98.000 ha, 24% del territorio valdostano
� 51% dei boschi di proprietà privata e 49% di proprietà pubblica
�PATRIMONIO AGRICOLO
� L’agricoltura poco diffusa data la conformazione montuosa del territorio
� Colture foraggiere, di patate, vite e alberi di frutta ( soprattutto meli)
� Superficie: ca. 54.600 ha
� PATRIMONIO ZOOTECNICO
� 47.000 ca. capi di bestiame per il 77% bovini
� Lo studio ha infatti considerato solo gli allevamenti di bovini
� Totale allevamenti bovini:1.548
� di cui 22 aziende con > 100 capi di bestiame
37
VALLE D’AOSTAPOTENZIALE ENERGETICO
� Per la Valle d’Aosta il potenziale energetico da patrimonio
boschivo, agricolo,e zootecnico non rappresentano
opportunità interessanti.
� In Valle d’Aosta sono presenti già 5 impianti a biomassa:
1 alimentato, in provincia di Aosta, con reflui zootecnici
da 50 kW
4 alimentati a biomasse legnose.
Vista la difficoltà di reperimento della biomassa legnosa e
l’esistenza sul territorio di 5 impianti è sconsigliata la
costruzione di nuovi impianti.
38
IMPIANTI ESISTENTI E PRODUCIBILITA’ RESIDUAPotenza installata – Potenza installabile (teorica)
PIEMONTE
Impianti a cippato: Potenza elettrica: 157 MW 28 MW
Potenza termica: 165 MW 119 MW
Impianti alimentati con reflui zootecnici :potenziale totale installabile di 120 MW
39
IMPIANTI ESISTENTI E PRODUCIBILITA’ RESIDUAPotenza installata – Potenza installabile (teorica)
LOMBARDIAImpianti a cippato: Potenza elettrica: 199 MW 20 MW
Potenza termica: 80 MW 85 MW
I dati confermano come evidentemente molto material viene comprato
sul mercato oppure proviene da aziende di lavorazione del legno,
che a loro volta, di riforniscono sul mercato
Impianti alimentati con reflui zootecnici: potenziale totale installabile di 120 MW
40
3 ANNI3.610.000 MWh
1,9 milioni Euro
62 qli/ggAlimentato con reflui + silomais
500
kW
5 ANNI175.900 MWh
1.3 milioni Euro
20-30 qli/ggAlimentato con reflui + piccola integrazione silomais
250
kW
7 ANNICa. 386.000 MWh
CA. 415.000 Euro
14qli/gg di silomais
Per Agricoltricon pochi reflui
Con tassazione agevolata
50
kW
FLUSSI DICASSA
CUMULATI
POSITIVI
PRODUZIONE PREVISTA
COSTO D’INVESTIMENTO
Quantitativo di Silomais
REFLUI
VS SILOMAIS
BUSINESS PLAN IMPIANTI A BIOGASCON 8000 ORE DI FUNZIONAMENTO
Il Business Plan non valorizza l’energia termica
41
BUSINESS PLAN IMPIANTI A CIPPATO DA 1 MWCOSTO 5-5,5 MILIONI DI Euro e 8000 h di funzionamento
Il Business Plan non valorizza l’energia termica
ALIMENTATO CON 70% DA SRF SU AREE MARGINALI E RESTODA MERCATO( PRODUCIBILITA’ 12 T/ANNO/HA)
• PRODUCE 7.820.000 MWh
• FLUSSI DI CASSA CUMULATI POSITIVI DOPO 9 ANNI
ALIMENTATO DA LEGNAME ACQUISTATO• PRODUCE 8.637.000 MWH
• FLUSSO DI CASSA CUMULATI POSITIVI DOPO IL PRIMO ANNO
ALIMENTATO AL 70% DA SRF SU AREE FERTILI E RESTO DA MERCATO• PRODUCE 7.819.000 MWh
• FLUSSI DI CASSA CUMULATI POSITIVI DOPO IL QUINTO ANNO
42
MACROAREA 1 RISORSE SFRUTTABILI
BIOGAS
BIOMASSE
• paglie e potature : 860.000 t/a
• lolla di riso e vinaccia: 183.000 t/a
• legname per uso energetico: 160.000 t/a
• superfici coltivate ad arboristeria: 34 ha
• BOVINI 13.902.000 MC/a
• SUINI 7.249.000 MC/a
• FORSU/DIFF 18.860.000 MC/a
• FORSU/NON DIFF 38.208.000 MC/a
• SCARTI MACELLAZIONE 2.372.000 MC/a
43
MACROAREA 1 Totale per tipologia di risorse (mc/anno)BIOGAS
44
MACROAREA 1 – POTENZIALITA’Impianti alimentati da filiera ligneocellulosica
45
MACROAREA 1 – POTENZIALITA’Impianti alimentati da filiera reflui zootecnici
46
MACROAREA 1 – POTENZIALITA’Impianti alimentati da filiera FORSU
47
MACROAREA 2 RISORSE SFRUTTABILI
BIOGAS
BIOMASSE
• paglie e potature : 900.000 t/a
• salsa e vinaccia: 3.700 t/a
• legname per uso energetico: 149.000 t/a
• superfici coltivate ad arboristeria (SRF): 137 ha
• BOVINI 108.000.000 MC/a
• SUINI 95.000.000 MC/a
• FORSU/DIFF 11.4600.000 MC/a
• FORSU/NON DIFF 34.076.000 MC/a
• SCARTI MACELLAZIONE 6.029.000 MC/a
48
MACROAREA 2Totale per tipologia di risorse (mc/anno)BIOGAS
49
MACROAREA 2 – POTENZIALITA’Impianti alimentati da filiera ligneocellulosica
50
MACROAREA2– POTENZIALITA’Impianti alimentati da filiera reflui zootecnici
51
MACROAREA 2 – POTENZIALITA’Impianti alimentati da scarti macellazione
52
MACROAREA 2 – POTENZIALITA’Impianti alimentati da filiera FORSU
53
CONCLUSIONI POTENZIALE INSTALLABILE
MACROAREA 1FILIERA LIGNEOCELLULOSICA 11 MW
MACROAREA 2
FILIERA FORSU 4 MW
FILIERA REFLUI ZOOTECNICI 52 MW
FILIERA SCARTI MACELLAZIONE 2 MW
Via Tommaso Grossi, 6 – 00184 Roma
tel.: +39 06 77073610-11 fax: +39 06 77073612
e-mail: [email protected]
www.isesitalia.it
www.ilsoleatrecentosessantagradi.it
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
ISES ITALIA
54