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AL CUORE
DELL’
EVANGELIUM VITAE
4° incontro
EVANGELIUM VITAE
Il Vangelo della vita sta al cuore
del messaggio di Gesù (n. 1)
Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori,
abbi pietà di noi
• Ogni minaccia alla dignità e alla
vita dell'uomo non può non
ripercuotersi nel cuore stesso
della Chiesa, non può non
toccarla al centro della propria
fede nell'incarnazione redentrice
del Figlio di Dio.
EVANGELIUM VITAE
EVANGELIUM VITAE CAPITOLO IV
L'AVETE FATTO A ME PER UNA NUOVA CULTURA DELLA VITA UMANA
• «Voi siete il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le
sue opere meravigliose» (1 Pt 2, 9): il popolo della vita e per la
vita
• «Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio» (Sal 139/138,
14): celebrare il Vangelo della vita
• «Che giova, fratelli miei se uno dice di avere la fede ma non ha
le opere?» (Gc 2, 14): servire il Vangelo della vita
• «Dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo»
(Sal 126/125, 3): la famiglia «santuario della vita»
• «Comportatevi come i figli della luce» (Ef 5, 8): per realizzare
una svolta culturale.
• Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta» (1
Gv 1, 4): il Vangelo della vita è per la città degli uomini
EVANGELIUM VITAE
CONCLUSIONE
• «Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di
sole» (Ap 12, 1): la maternità di Maria e della Chiesa
• «Il drago si pose davanti alla donna... per divorare il bambino
appena nato» (Ap 12, 4): la vita insidiata dalle forze del male
• «Non ci sarà più la morte» (Ap 21, 4): lo splendore della
risurrezione
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
«Si deve cominciare dal rinnovare la cultura
della vita all'interno delle stesse comunità
cristiane.
Troppo spesso i credenti, perfino quanti
partecipano attivamente alla vita ecclesiale,
cadono in una sorta di dissociazione tra la
fede cristiana e le sue esigenze etiche a
riguardo della vita,
giungendo così al soggettivismo morale e a
taluni comportamenti inaccettabili».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «Dobbiamo allora interrogarci, con grande
lucidità e coraggio, su quale cultura della
vita sia oggi diffusa tra i singoli cristiani, le
famiglie, i gruppi e le comunità delle nostre
Diocesi (EV p.to 95)».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «Il primo e fondamentale passo per
realizzare questa svolta culturale consiste
nella formazione della coscienza morale
circa il valore incommensurabile e
inviolabile di ogni vita umana. È di somma
importanza riscoprire il nesso inscindibile
tra vita e libertà.(EV p.to 96)».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «Non meno decisiva nella formazione
della coscienza è la riscoperta del legame
costitutivo che unisce la libertà alla verità.
[…] È essenziale allora che l'uomo
riconosca l'originaria evidenza della sua
condizione di creatura, che riceve da Dio
l'essere e la vita come un dono e un
compito:
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «solo ammettendo questa sua nativa
dipendenza nell'essere, l'uomo può
realizzare in pienezza la sua vita e la sua
libertà e insieme rispettare fino in fondo la
vita e la libertà di ogni altra persona. EV
p.to 96)».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «In particolare, è necessario educare al
valore della vita cominciando dalle sue
stesse radici. È un'illusione pensare di
poter costruire una vera cultura della vita
umana, se non si aiutano i giovani a
cogliere e a vivere la sessualità, l'amore e
l'intera esistenza secondo il loro vero
significato e nella loro intima correlazione.
EV p.to 97)».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «Non ci si può, quindi, esimere dall'offrire
soprattutto agli adolescenti e ai giovani
l'autentica educazione alla sessualità e
all'amore, un'educazione implicante la
formazione alla castità, quale virtù che
favorisce la maturità della persona e la
rende capace di rispettare il significato
«sponsale» del corpo. EV p.to 97)».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «L'opera educativa non può non prendere
in considerazione anche la sofferenza e la
morte. In realtà, esse fanno parte
dell'esperienza umana, ed è vano, oltre
che fuorviante, cercare di censurarle e
rimuoverle. Ciascuno invece deve essere
aiutato a coglierne, nella concreta e dura
realtà, il mistero profondo. (EV p.to 97)».
«Comportatevi come i figli della luce»:
per realizzare una svolta culturale
• «Anche il dolore e la sofferenza hanno un
senso e un valore, quando sono vissuti in
stretta connessione con l'amore ricevuto e
donato. […] «l'indole salvifica dell'offerta
della sofferenza, che vissuta in comunione
con Cristo appartiene all'essenza stessa
della redenzione (EV p.to 97)».
RIASSUMENDO…
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità.
2) Sessualità, amore nella castità per la
maturazione della persona.
3) Sofferenza e morte.
RIASSUMENDO…
Balza subito all’occhio che questi sono i
tabù più profondi della nostra società e
anche, ahimè delle nostre parrocchie.
Se i punti sopra citati non saranno rimessi al
centro della nostra esistenza e della nostra
battaglia allora parlare della difesa della vita
è un parlare a vanvera, è un’illusione.
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• «Rivolgendomi con questa Enciclica a voi,
Confratelli nell'Episcopato, intendo
enunciare i principi necessari per il
discernimento di ciò che è contrario alla
«sana dottrina», richiamando quegli
elementi dell'insegnamento morale della
Chiesa che sembrano oggi
particolarmente esposti all'errore,
all'ambiguità o alla dimenticanza.
• «(E qui Giovanni Paolo II cita san Paolo:)
Verrà giorno, infatti, in cui non si
sopporterà più la sana dottrina, ma, per il
prurito di udire qualcosa, gli uomini si
circonderanno di maestri secondo le
proprie voglie, rifiutando di dare ascolto
alla verità per volgersi alle favole»
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• Punto 29: « (…) nell'ambito delle
discussioni teologiche postconciliari si
sono sviluppate (…) alcune
interpretazioni della morale
cristiana che non sono compatibili
con la «sana dottrina» (2 Tm 4,3)»
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• «Si è determinata, infatti, una nuova
situazione entro la stessa comunità
cristiana, che ha conosciuto il diffondersi
di molteplici dubbi ed obiezioni, di ordine
umano e psicologico, sociale e culturale,
religioso ed anche propriamente teologico,
in merito agli insegnamenti morali della
Chiesa.
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• «Non si tratta più di contestazioni parziali
e occasionali, ma di una messa in
discussione globale e sistematica del
patrimonio morale, basata su
determinate concezioni antropologiche ed
etiche. (…) si respinge la dottrina
tradizionale sulla legge naturale,
sull'universalità e sulla permanente validità
dei suoi precetti; (…)»
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• «Così, tanto per esemplificare, l’idea di
persona sacra e inviolabile sin dal
concepimento è un messaggio religioso o
un esito di qualche elucubrazione
filosofica? Per un cristiano solo Dio è
assoluto, per cui tutto ciò che è umano
non può essere che storico, contestabile,
non assoluto, relativo»
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
relativismo pseudo cattolico
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
relativismo pseudo cattolico
• «Il cristiano, pena la sua metamorfosi in
idolatra, può predicare l’assolutezza di
qualche cosa umana, compresi lo Stato e
magari proposte etiche presunte
razionali?»
DARIO ANTISERI cattolico, è affermato
studioso di filosofia e ordinario di
metodologia delle scienze sociali presso la
facoltà di scienze politiche della Luiss
• Al punto 56: «(…) alcuni (teologi) hanno
proposto una sorta di duplice statuto della
verità morale. Oltre al livello dottrinale e
astratto, occorrerebbe riconoscere
l'originalità di una certa considerazione
esistenziale più concreta. Questa, tenendo
conto delle circostanze e della situazione,
potrebbe legittimamente fondare delle
eccezioni alla regola generale
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• « e permettere così di compiere
praticamente, con buona coscienza, ciò
che è qualificato come intrinsecamente
cattivo dalla legge morale. In tal modo si
instaura in alcuni casi una separazione, o
anche un'opposizione, tra la dottrina del
precetto valido in generale e la norma
della singola coscienza, che deciderebbe
di fatto, in ultima istanza, del bene e del
male.»
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• «Su questa base si pretende di fondare la
legittimità di soluzioni cosiddette
«pastorali» contrarie agli insegnamenti
del Magistero e di giustificare
un'ermeneutica «creatrice», secondo la
quale la coscienza morale non sarebbe
affatto obbligata, in tutti i casi, da un
precetto negativo particolare.”»
1) Nesso inscindibile tra vita libertà e verità
VERITATIS SPLENDOR
• «La Cristianità ha insegnato agli uomini ad
essere casti come i pagani pensavano
dovessero esserlo le donne oneste;
• la moralità contraccettiva insegna che le
donne devono essere così poco caste
come i pagani pensavano dovessero
esserlo gli uomini»
Elizabeth Anscombe, allieva di Wittgenstein,
nel saggio scritto nel 1972 in difesa di
Humanae vitae
2) Sessualità, amore nella castità
• «In passato il teologo moralista parlava di
castità; oggi preferisce parlare di
sessualità. Non è semplice mutazione di
terminologia. La differenza lessicale
include un cambiamento di mentalità e
sensibilità»
Tullio Goffi in Etica sessuale cristiana
1972 Edizioni Dehoniane Bologna
2) Sessualità, amore nella castità
2) Sessualità, amore nella castità
• «[Il teologo] se per caso nel conversare gli
sfuggiva la parola sesso o sessualità
sentiva di doversi scusare presso i suoi
ascoltatori»
Tullio Goffi in Etica sessuale cristiana
1972 Edizioni Dehoniane Bologna
Dagli anni 70 in poi, il teologo si scusa se
inopinatamente gli sfugge la parola
«castità». Se ne vergogna profondamente.
E’ la porno teologia!
2) Sessualità, amore nella castità
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• I corifei della “nuova morale”, che in Italia
furono teologi come don Enrico Chiavacci
don Leandro Rossi e don Ambrogio
Valsecchi, salutarono come maestri del
nuovo corso morale Wilhelm Reich e
Herbert Marcuse
2) Sessualità, amore nella castità
Negli anni '30 a Vienna, Wilhelm Reich
diresse, per un certo periodo, un
"Consultorio di Igiene Sessuale". Da questa
esperienza sul campo, Reich trae due
importanti conclusioni:
• la maggior parte delle popolazione soffre
di patologie psichiche di vario genere;
• tutti i disturbi e le patologie di carattere
psichico, senza eccezione e senza
distinzione, sono frutto della repressione
sessuale imposta dalla società borghese.
2) Sessualità, amore nella castità
Herbert Marcuse è stato uno dei pensatori
più influenti del Novecento, soprattutto è
nota la passione che per lui avevano gli
studenti in rivolta nei tardi anni sessanta.
Il suo pensiero, intrinsecamente anti-
autoritario, rispecchiava la volontà di
cambiamento radicale che animava la
protesta dei giovani in tutto il mondo
occidentale
2) Sessualità, amore nella castità
Per i sessantottini fu anche molto importante
il concetto di "liberazione dell'eros", inteso
non solo come liberazione sessuale, ma
come liberazione delle energie creative
dell'uomo dal condizionamento della società
repressiva
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• Nel nuovo “Dizionario morale”, Enrico
Chiavacci sosteneva che “la vera natura
umana è di non aver natura” e che l’uomo
è tale per la “tensione” che la sua
coscienza esprime, indipendentemente dai
“divieti” della morale tradizionale
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• Valsecchi affermava la necessità di
svincolarsi da una concezione della
morale che facesse appello a una
fondazione metafisica della natura umana.
Unico peccato, radice di tutti gli altri, quello
“contro l’amore”, e unica virtù, quella di
assecondare l’amore, naturalmente e
non soprannaturalmente inteso.
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• È come una che si alza al mattino e dice:
«Oggi non è più proibito il rapporto
prematrimoniale». Siccome è una struttura
culturale, non è la parola di Dio. Quindi
possiamo anche renderci conto che a un
certo punto che va storicizzata e va
dunque anche mutata.
VALSECCHI
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• I nuovi moralisti, definiti da qualcuno
“pornoteologi”, sostituivano alla
oggettività della legge naturale, la
“persona”, intesa come volontà
progettante, sciolta da ogni vincolo
normativo e immersa nel contesto storico-
culturale, ovvero nell’ “etica della
situazione”
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• Chiavacci, Rossi e Valsecchi,
contestarono pubblicamente, nel 1974, la
posizione antidivorzista della Conferenza
episcopale, ma continuarono ad essere
per molti anni i “moralisti” più in vista della
Chiesa italiana
2) Sessualità, amore nella castità
«PORNOTEOLOGICI»
• «C’è una stretta connessione tra la
limpidezza delle intenzioni nel trasmettere
la Parola e la correttezza oggettiva dei
suoi contenuti»
• Omelia al funerale di Chiavacci
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2332 La sessualità esercita un'influenza
su tutti gli aspetti della persona umana,
nell'unità del suo corpo e della sua anima.
Essa concerne particolarmente l'affettività,
la capacità di amare e di procreare, e, in
un modo più generale, l'attitudine ad
intrecciare rapporti di comunione con altri.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2337 La castità esprime la raggiunta
integrazione della sessualità nella persona
e conseguentemente l'unità interiore
dell'uomo nel suo essere corporeo e
spirituale.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2337 La sessualità, nella quale si
manifesta l'appartenenza dell'uomo al
mondo materiale e biologico, diventa
personale e veramente umana allorché è
integrata nella relazione da persona a
persona, nel dono reciproco, totale e
illimitato nel tempo, dell'uomo e della
donna.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2337 La virtù della castità, quindi,
comporta l'integrità della persona e
l'integralità del dono.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2341 La virtù della castità è strettamente
dipendente dalla virtù cardinale della
temperanza, che mira a far condurre dalla
ragione le passioni e gli appetiti della
sensibilità umana.
• 2345 La castità è una virtù morale. Essa è
anche un dono di Dio, una grazia, un frutto
dello Spirito. Lo Spirito Santo dona di
imitare la purezza di Cristo a colui che è
stato rigenerato dall'acqua del Battesimo.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2347 La virtù della castità si dispiega
nell'amicizia. Indica al discepolo come
seguire ed imitare colui che ci ha scelti
come suoi amici, si è totalmente donato a
noi e ci ha reso partecipi della sua
condizione divina. La castità è promessa
di immortalità.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2347 La castità si esprime particolarmente
nell'amicizia per il prossimo. Coltivata tra
persone del medesimo sesso o di sesso
diverso, l'amicizia costituisce un gran bene
per tutti. Conduce alla comunione
spirituale.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2348 Ogni battezzato è chiamato alla
castità. Il cristiano si è rivestito di Cristo,
modello di ogni castità. Tutti i credenti in
Cristo sono chiamati a condurre una vita
casta secondo il loro particolare stato di
vita. Al momento del Battesimo il cristiano
si è impegnato a vivere la sua affettività
nella castità.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2360 La sessualità è ordinata all'amore
coniugale dell'uomo e della donna. Nel
matrimonio l'intimità corporale degli sposi
diventa un segno e un pegno della
comunione spirituale. Tra i battezzati, i
legami del matrimonio sono santificati dal
sacramento.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2362 « Gli atti coi quali i coniugi si
uniscono in casta intimità, sono onorevoli
e degni, e, compiuti in modo veramente
umano, favoriscono la mutua donazione
che essi significano, ed arricchiscono
vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli
sposi stessi ».
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
La sessualità è sorgente di gioia e di
piacere: « Il Creatore stesso [...] ha stabilito
che nella reciproca donazione fisica totale
gli sposi provino un piacere e una
soddisfazione sia del corpo sia dello spirito.
Quindi, gli sposi non commettono nessun
male cercando tale piacere e godendone.
Accettano ciò che il Creatore ha voluto per
loro. Tuttavia gli sposi devono saper restare
nei limiti di una giusta moderazione ».
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2363 Mediante l'unione degli sposi si
realizza il duplice fine del matrimonio: il
bene degli stessi sposi e la trasmissione
della vita. Non si possono
disgiungere questi due significati
o valori del matrimonio, senza
alterare la vita spirituale della coppia e
compromettere i beni del matrimonio e
l'avvenire della famiglia.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2365 La fedeltà esprime la costanza nel
mantenere la parola data. Dio è fedele. Il
sacramento del Matrimonio fa entrare
l'uomo e la donna nella fedeltà di Cristo
alla sua Chiesa. Mediante la
castità coniugale, essi rendono
testimonianza a questo mistero di fronte al
mondo.
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2370 «Al linguaggio nativo che esprime la
reciproca donazione totale dei coniugi, la
contraccezione impone un linguaggio
oggettivamente contraddittorio, quello cioè
del non donarsi all'altro in totalità: ne
deriva non soltanto il positivo rifiuto
all'apertura alla vita, ma anche una
falsificazione dell'interiore verità dell'amore
coniugale, chiamato a donarsi in totalità
personale.»
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2370 [...] La differenza antropologica e al
tempo stesso morale, che esiste tra la
contraccezione e il ricorso ai ritmi
temporali [...], coinvolge in ultima analisi
due concezioni della persona e della
sessualità umana tra loro irriducibili »
2) Sessualità, amore nella castità
Catechismo della Chiesa Cattolica
• 2371 « Sia chiaro a tutti che la vita
dell'uomo e il compito di trasmetterla non
sono limitati solo a questo tempo e non si
possono commisurare e capire in questo
mondo soltanto, ma riguardano sempre il
destino eterno degli uomini »
2) Sessualità, amore nella castità
• «La pillola trasforma Romeo e Giulietta in
un pezzo da museo, giacché il prezzo che
esige è l’accelerazione della perdita
dell’appartenenza reciproca e, alla fine, la
morte dell’amore»
Max Horkheimer,
filosofo della scuola di Francoforte
2) Sessualità, amore nella castità
• Negli USA e in GB, la curva dei divorzi
riprende a salire non tanto dopo la
rivoluzione sessuale del 1968, ma ben
prima, all’inizio degli anni ’60, cioè nel
periodo in cui la pillola contraccettiva entra
sul mercato e raggiunge le donne inglesi
ed americane.
Renzo Puccetti
«I veleni della contraccezione»
2) Sessualità, amore nella castità
• In Inghilterra, infatti, negli anni ’60 i divorzi
raddoppiano e nel decennio successivo
triplicano (complessivamente in venti anni
si verifica un incremento del 600%)!!!
Renzo Puccetti
«I veleni della contraccezione»
2) Sessualità, amore nella castità
• Anche in Francia i divorzi crescono, ma
con un ritardo rispetto ai due Paesi
anglosassoni, coincidente con il ritardo di
sette anni e mezzo nell’approvazione della
pillola, avvenuta in Francia il 28 dicembre
1967.
Renzo Puccetti
«I veleni della contraccezione»
2) Sessualità, amore nella castità
• Ci si può chiedere se la progressione della
contraccezione e l’indebolimento del
matrimonio siano due fenomeni solo
contemporanei, oppure legati da un
rapporto di causalità.
Renzo Puccetti
«I veleni della contraccezione»
2) Sessualità, amore nella castità
• La risposta fornita dagli economisti in base
ai calcoli è che, seppure la contraccezione
non abbia costituito l’unico fattore, essa ha
favorito il divorzio in misura addirittura
maggiore delle modifiche legislative volte
a semplificare il divorzio stesso.
Renzo Puccetti
«I veleni della contraccezione»
“Affermiamo che è immorale accettare o
imporre la sofferenza. Crediamo nei valori
morali di ogni individuo; ciò implica che lo
si lasci libero di decidere della propria
sorte.”
[ manifesto sull’eutanasia che è stato redatto
nel 1973, pubblicato da “Le Monde” e
firmato da alcuni premi Nobel come
Monod, Pauling, Thomson]
3) Sofferenza e morte
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
« Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili,
come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata
dai vostri padri, ma col sangue prezioso di
Cristo, come di agnello senza difetti e senza
macchia »
(1 Petr. 1, 18-19)
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
« Dio infatti ha tanto
amato il mondo che
ha dato il suo Figlio
unigenito, perché
chiunque crede in lui
non muoia, ma abbia
la vita eterna »
(Gv 3, 16 )
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
Cristo vince il peccato con la sua obbedienza fino alla morte,
e vince la morte con la sua risurrezione.
BEATO DON CARLO GNOCCHI
«Poveri bimbi di guerra! Chi, come
me, li ha visti in Albania, in Grecia,
in Croazia, in Russia, a torme
scomposte, macilenti, randagi,
stecchiti nella fame e nella morte,
non riuscirà più a trarsene dagli
occhi l’immagine funerea e
conturbante.»
BEATO DON CARLO GNOCCHI
« Ma di tutta questa massa di dolore
innocente, così intima, così pura e così
vasta, quanta è andata a Cristo e
all’umanità? E quanta al contrario è
andata perduta, perché nessuno si è
curato adeguatamente di indirizzarla
verso la sua meta naturale, che è
Cristo?
BEATO DON CARLO GNOCCHI
«E così la passione redentrice di Cristo e
la vita soprannaturale della Chiesa,
hanno perduto, per sempre, uno dei
tesori più preziosi, destinato ad
assicurare alla prima la sua pienezza
ed al mondo la redenzione e la pace,
assai più e assai meglio che non le
faticose arti della politica, gli sforzi
colossali della finanza e le abili
contrattazioni della diplomazia umana.»
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
Nella Croce di Cristo non solo si è
compiuta la redenzione mediante la
sofferenza, ma anche
la stessa sofferenza umana è stata
redenta.
BEATO DON CARLO GNOCCHI
«La cura degli ammalati, le arti della
medicina, la carità verso i sofferenti, la
lotta contro tutte le cause dell’umana
sofferenza sono una vera e continua
redenzione «materiale» che fa parte
della redenzione «totale» di Cristo e di
essa ha tutto l’impegno e la dignità»
PEDAGOGIA DEL DOLORE INNOCENTE
1956
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
« Completo nella mia carne quello che
manca ai patimenti di Cristo, in favore
del suo corpo che è la Chiesa»
(Col. 1, 24 )
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
« Santa Veronica vive in
modo profondo la
partecipazione all’amore
sofferente di Gesù, certa
che il “soffrire con gioia”
sia la “chiave
dell’amore”»
(BENEDETTO XVI UDIENZA
GENERALE - Mercoledì, 15
dicembre 2010 )
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
Muore nel 1727, dopo una dolorosissima agonia
di 33 giorni che culmina in una gioia profonda,
tanto che le sue ultime parole furono:
“Ho trovato l’Amore, l’Amore si è lasciato vedere!
Questa è la causa del mio patire. Ditelo a tutte, ditelo a tutte!”
LO SGUARDO SULLA SOFFERENZA
Soffrire
allora
è gioia e letizia
per ogni essere umano.
Marcello Callegari
EVANGELIUM VITAE
• Nel Libro dell'Apocalisse il «segno
grandioso» della «donna» (12, 1) è
accompagnato da «un altro segno nel
cielo»: «un enorme drago rosso» (12, 3),
che raffigura Satana, potenza personale
malefica, e insieme tutte le forze del male
che operano nella storia e contrastano la
missione della Chiesa.
EVANGELIUM VITAE
Gesù stesso ci ha mostrato col suo esempio
che preghiera e digiuno sono le armi
principali e più efficaci contro le forze del
male (cf. Mt 4, 1-11) e ha insegnato ai suoi
discepoli che alcuni demoni non si
scacciano se non in questo modo (cf. Mc 9,
29). Ritroviamo l'umiltà e il coraggio di
pregare e digiunare, per ottenere che la
forza che viene dall'Alto faccia crollare i muri
di inganni e di menzogne
SANTI MARTIRI INNOCENTI
• Antifona al Benedictus
Bambini innocenti
furono uccisi per Cristo;
lattanti, massacrati dal re.
Senza macchia,
seguono l'Agnello dovunque vada.
Cantano in eterno: Gloria a te, o Signore
EVANGELIUM VITAE
• L'Agnello immolato vive con i segni della
passione nello splendore della
risurrezione. Solo lui domina tutti gli eventi
della storia: ne scioglie i «sigilli» (cf. Ap 5,
1-10) e afferma, nel tempo e oltre il tempo,
il potere della vita sulla morte.
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà. Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.