Corso di formazione
Coping Power Scuola
Iacopo Bertacchi Psicologo - Psicoterapeuta
Docente Master II Livello Università di Padova
Formatore Centro Studi Erickson - Trento Responsabile Programma Coping Power Scuola
Il modello di intervento
I moduli del programma
Modulo I
Obiettivi a breve e a lungo termine
Modulo I: obiettivi
1 • Favorire lo sviluppo del concetto di traguardo a breve e a
lungo termine
2 • Approfondire il concetto di allenamento e impegno per
raggiungere i traguardi
3 • Consolidare la comprensione del processo di porsi degli
obiettivi e monitorare il loro raggiungimenti.
4 • Individuare i propri traguardi personali
Modulo I: fondamenti
1 • Tutti ci poniamo in ogni momento dei traguardi e cerchiamo di raggiungerli
2
• I traguardi possono riguardare tutte le attività che facciamo: la scuola, lo sport, il tempo libero. Ma anche per migliorare aspetti di sé: imparare a essere meno timido, ad autocontrollarsi, a non reagire alle provocazioni, ad esprimere il dissenso ecc
3
• Per raggiungere un traguardo c’è bisogno di impegno, lavoro, allenamento
• Per raggiungere un traguardo dobbiamo vedere il nostro punto di partenza e di arrivo: nel mezzo ci sono tutti i passi che facciamo per avvicinarsi al traguardo
4
• Saper porsi dei traguardi e cercare di raggiungerli è importante per migliorare molti aspetti di noi, del nostro carattere, per stare meglio con gli altri e con se stessi
Step I Modulo
Step 1 • Attività introduttive: concetto di partenza, percorso, allenamento,
traguardo
Step 2
• Lettura 1° capitolo (I parte) e attività correlate
• Gruppi cooperativi: rappresentazione concetto di “allenamento” e lettura II parte 1° capitolo
Step 3
• Presentazione cartellone, focus su concetto traguardo breve/lungo termine, lista pregi/difetti (diversità come ricchezza)
• Scelta del 1° traguardo a breve termine (I mese) e del premio di classe
Parole chiave
Viaggio
percorso
Partenza/arrivo
Mappa Meta,
traguardo, obiettivo
Preparazione, allenamento
I Modulo Step 1: primo ciclo
Concetto di traguardo e allenamento
Definizione: mappa concettuale
Simulare il raggiungimento di un traguardo con attività
psicomotorie
Visione di filmati Da allenamento fisico a migloramento del
comportamento
che cosa è una mappa
Visione di una mappa: esperienza corporea e riproduzione su foglio
Racconto di una semplice storia
Esercitazione con RETICOLO
Mappa concettuale
I Modulo Step 1: secondo ciclo
Concetto di traguardo e allenamento
Mappa concettuale alla lavagna
Video su raggiungimento
traguardo
Storia di una partenza , di un
allenamento, di un traguardo
INIZIO: chi è il protagonista, quale traguardo sceglie, perché ?
SVOLGIMENTO: come si allena, come si sente, chi lo aiuta?
CONCLUSIONE: ha raggiunto il traguardo? Come si sente il protagonista?
Introduzione al traguardo personale
Come si introduce il concetto di traguardo?
Riprendendo il 1°capitolo
Rappresentazione del concetto di
allenamento nei gruppi
cooperativi
Esempi di traguardi nella vita quotidiana
Illustrando il cartellone delle isole del nostro
viaggio
Concetto di diversità
Il cartellone delle isole
Come si sceglie il traguardo personale
Lista qualità/aspetti di sé da migliorare
Concentrarsi su aspetti da migliorare
Evidenziare i comportamenti che più necessitano di essere migliorati in ambito scolastico
Come si sceglie il traguardo personale
Quale traguardo
per gli alunni più
bravi
Migliorare l’assertività
Obiettivi didattici
Obiettivi fuori dell’orario di lezione
Compiti di responsabilità nella classe, aiuto o
tutoraggio di bambini in difficoltà
Quanto dura un traguardo personale
Il traguardo resta attivo per tutta la durata del modulo, per 1 mese circa (6 traguardi a breve termine per 6 moduli)
• 1 mese
Se viene raggiunto prima della fine del modulo (pesciolino arriva sulla nuova isola) il traguardo diventa automaticamente: “aiuto i compagni in difficoltà”
• meno di 1 mese
Come valutare i comportamenti
• Segnalazione verbale del docente
• Il pesciolino avanza
Messa in atto di comportamenti adeguati:
traguardo personale – regole di classe – comp.
prosociale - partecipazione
• Segnalazione verbale del docente
• Il pesciolino NON avanza
Messa in atto di comportamenti
inadeguati: traguardo personale – regole di
classe – comp. prosociale - partecipazione
Modalità di valutazione delle condotte: condivisa da tutti i docenti
Come valuto i comportamenti
Il pesciolino avanza
L’ alunno si impegna sul traguardo
Partecipo attivamente alle attività di gruppo e
mi impegno nelle attività in classe
L’ alunno ha difficoltà
temporanee seguire il traguardo
Comportamenti prosociali
Si impegna su altre regole della classe o su altri comportamenti da
migliorare
Il pesciolino
avanza
Sistema basato sul principio della gradualità e gratificazione
Come valuto i comportamenti
Se non c’è mai avanzamento
Scelto un traguardo personale tropo
impegnativo
Discussione con alunno e con la
classe sul problema
Si individua un nuovo traguardo più raggiungibile
Trovare altri aspetti dell’alunno da
valorizzare
Trovare altre strategie per
rinforzare
Quando si valuta il traguardo
• Valutazione continua e immediata dopo l’emissione dei comportamenti
• Valutazione più efficace se contingente alla messa in atto dei comportamenti
• Maggiore frequenza e a “piccoli passi” per i bambini più problematici
quotidianamente
• Al termine della settimana, autovalutazione e monitoraggio dei progressi effettuati
• Discussione su difficoltà trovate e come superarle
settimanalmente
Monitoraggio settimanale dei traguardi
1 • L’insegnante chiede ad ogni alunno di autovalutarsi rispetto al
proprio traguardo durante la settimana
2
• Stimolare la metacognizione e auoriflessione sui propri comportamenti e quelli degli altri: focus non solo su quanto si sposta il pesciolino, ma soprattutto sul perché si è spostato
3
• Si discute con l’alunno sulle eventuali difficoltà incontrate nel raggiungere il traguardo e su come superarle, coinvolgendo anche il resto della classe
4
• Viene stimolato il tutoraggio tra pari per far collaborare i bambini e aiutarsi tra di loro.
Traguardo di classe
• Concordato a inizio mese da alunni e docenti
• Può essere: visione di un film, festa in classe, una ricreazione più lunga, breve uscita ecc
Come si sceglie
• raggiungimento della nuova isola da parte di tutti i pesciolini (alunni)
• Monitoraggio costante durante la settimana
come si valuta
Docente: stimola le condotte prosociali, di aiuto e tutoraggio per far arrivare tutti gli
alunni sulla nuova isola al termine del modulo
Perché funziona il sistema dei traguardi
Premio di classe Docenti:
Vedono l’alunno come in grado di migliorarsi
Focus sul comportamento e sugli aspetti positivi
Assunzione di atteggiamenti educativi positivi
(assenza di coercizione, coerenza, interesse per i
bisogni del bambino)
L’alunno gratificato e monitorando i suoi
progressi: senso di autoefficacia condotte positive
Il bambino tende a seguire il suo traguardo
Perché viene gratificato dal
docente (gratificazione)
perché vede concretamente i
suoi progressi (Gradualità)
Crea condizioni per interrompere circoli viziosi
Il docente può gratificare il bambino per i suoi
progressi
Perché funziona il sistema dei traguardi
“Uguaglianza delle opportunità”
Ognuno è valutato per i progressi fatti dal proprio punto di
partenza
tutti abbiamo aspetti positivi e
negativi
Non crea rivalità tra i compagni
Ottica inclusiva
Con i traguardi: anche il bambino problematico può essere valutato positivamente
Rischio: punire il negativo e dare per scontato che ci sia il positivo
Perché funziona il sistema dei traguardi
Modulo II
Consapevolezza delle emozioni e dell’attivazione fisiologica della
rabbia
Modulo II: obiettivi
• imparare ad identificare le emozioni fondamentali ed i diversi segnali fisici associati (le espressioni facciali, posture corporee, tono di voce)
• Imparare ad identificare la componente comportamentale (“cosa vedono gli altri”) cognitiva (“i pensieri dentro la tua testa”) e fisiologica (cosa senti dentro il tuo corpo) di ogni emozione.
• Le emozioni possono essere sperimentate a vari livelli di intensità, da un livello minimo ad un livello massimo (termometro delle emozioni) A ciascun livello corrispondono determinati segnali fisiologici, cognitivi e comportam.
• esistono situazioni che come “molle” ci fanno scattare emozioni diverse
Modulo II: fondamenti
• Tutti proviamo emozioni, bambini, ragazzi e adulti. In ogni istante proviamo emozioni, è una cosa normale, anche se non ne siamo consapevoli. Possiamo dargli un nome e parlarne.
• Tutte le emozioni che proviamo sono accettabili, mentre alcuni comportamenti non lo sono. Sono dunque i comportamenti che devono essere modificati e non le emozioni stesse.
• I nostri sentimenti cambiano costantemente e può essere d’aiuto monitorarli in tempi diversi per diventare maggiormente consapevoli di come ci sentiamo.
• Alcune emozioni possono essere difficili da esprimere e che non sempre è possibile capire come si sente un’altra persona perché può nascondere o avere difficoltà a esprimere le sue emozioni
II Modulo: consapevolezza emotiva e
dell’attivazione fisiologica della rabbia
Step 1 • Lettura 2°capitolo Barracudino e attività correlate
Step 2
• Conoscenza e approfondimento delle 4 emozioni e delle loro componenti (comportamentali, fisiologiche e cognitive) in riferimento ai personaggi della storia: Gruppi cooperativi (3/4 alunni)
Step 3 • Livelli di intensità delle emozioni in riferimento al testo di Barracudino:
costruzione del termometro e inserimento “parole delle emozioni”
Attività introduttive: scelta 2° traguardo individuale e 2° premio di classe
Attività finali: conseguimento 2° premio di classe e Mappa concettuale
Modulo 2 - Step 2
Gruppi cooperativi 3-4 alunni
Individuare una emozione nel testo provata da uno dei
personaggi
individuarne le 3 componenti
fondamentali (fisiologica,
comportamentale e cognitiva) e le motivazioni
Realizzazione di un fumetto e presentazione al resto
della classe
Mimo dell’emozione davanti agli altri gruppi
Modulo 2 – step 3
Gruppi cooperativi 3-4 alunni
Esempi di emozione
provata a vari livelli
Costruzione del termometro
delle emozioni Si inseriscono le parole dei vari
livelli delle emozioni nel termometro
Modulo III
Gestire le emozioni con l’autocontrollo
Modulo III: obiettivi
1 • Apprendere strategie per fronteggiare le emozioni a seconda
della sua intensità.
2 • Sviluppare l’autocontrollo attraverso il dialogo interno
(autoistruzioni, frasi per rimanere calmi, tecniche di distrazione)
3 • Imparare l’autocontrollo attraverso il rilasamento e la
respirazione profonda/diaframmatica
4 • Evitare il conflitto (per la rabbia) e altre attività per calmarsi e
ridurre l’attivazione fisiologica
Modulo III: fondamenti
1 • Tutti possono provare a volte emozioni in modo molto intenso che fanno stare
male (rabbia, paura, tristezza)
2
• E’ importante imparare dei modi per calmarsi prima di perdere il controllo: possiamo abbassare il livello del termometro delle emozioni ed evitare che arrivi ai valori massimi
3 • Se riusciamo a calmarci e a non agire , possiamo fare scelte migliori e
maggiormente ponderate per affrontare quella situazione
4
• E’ più facile utilizzare le tecniche di autocontrollo e pensare a modi migliori per gestire l’emozione quando è ad un livello basso rispetto a quando l’intensità è alta.
Gestire le emozioni con l’autocontrollo
Step 1 • Lettura Introduzione e I Parte - 3° cap. e attività correlate al testo
• Immaginare le modalità di autocontrollo dalle vignette della storia
Step 2 • Lettura II parte - 3° Capitolo e attività correlate al testo
• Il “Termometrone”: sperimentare strategie di autocontrollo
Step 3
• Lettura III parte 3° Capitolo e attività correlate al testo
• Altre strategie di autocontrollo (rilassamento, abbandonare il conflitto, tecniche di distrazione)
Attività introduttive: scelta 3° traguardo individuale e 3° premio di classe
Attività finali: conseguimento 3° premio di classe e Mappa concettuale
Gestire le emozioni con l’autocontrollo
1° STEP: Immaginare le modalità di autocontrollo
dei personaggi
Si mostrano le immagini della II Parte del Cap 3 raffiguranti le prove di autocontrollo che i tre personaggi dovranno
affrontare
Individuare l’emozione del personaggio e il suo livello sul termometro ; poi cosà farà per autocontrollarsi e
come cambierà il suo termometro
2° STEP: Il “termometrone”
Il bambino racconta un episodio in cui si
arrabbiato, lo scrive o lo disegna e sale sul
termometro al livello che ha provato
In base alle strategie messe in atto, proposte da lui stesso o dai compagni, si sposta sul termometro se la rabbia diminuisce o
aumenta
3° STEP: altri modi per autocontrollarsi:
rilassamento, abbandonare il conflitto, distrazione
Rilassamento: esercizio di respirazione
profonda/diaframmatica
Quando non riesco ad autocontrollarmi:
abbandonare il conflitto, strategie di distrazione
Il Termometro delle emozioni
Attività di gestione e controllo della rabbia
Modulo IV
Cambiare punto di vista
Obiettivi
1 • Imparare che le situazioni possono essere viste da diversi punti
di vista e che ciascuno ha il proprio punto di vista sulle cose.
2 • Imparare che si possono mettere insieme i diversi punti di vista
per avere una visione completa.
3 • Imparare a dire Perché? Perché è successo? Per capire le
motivazioni dietro a i comportamenti degli altri
fondamenti
1
• Le situazioni possono essere viste da diversi punti di vista. Diverse persone possono vedere la stessa cosa o situazione in modo diverso. Ciascun punto di vista ha un suo valore.
2
• Ciascuno di noi ha un solo punto di vista sulle cose, (visione limitata) necessità di considerare la prospettiva degli altri per avere una visione completa delle situazioni e risolvere i conflitti
3
• E’ difficile conoscere le intenzioni e motivazioni di un’altra persona, ma è importante sviluppare questa abilità (chiedersi il perché) perché i nostri pensieri sulle motivazioni e intenzioni di una persona influenzano ciò che sentiamo, pensiamo e come reagiamo verso quella persona
IV Modulo: cambiare punto di vista
Step 1
• Lettura 4°capitolo Barracudino e attività correlate al testo (analisi testo, lettura animata, approfondimento tematico)
• Presentazione immagini ambigue e illusioni ottiche
Step 2
• Partendo da immagine conflittuale ambigua (storia Barracudino), produzione di una storia legata all’immagine. Gruppi cooperativi di 4 alunni
Step 3
• Role playng dell’immagine precedente da parte dei gruppi cooperativi, l’insegnante o un alunno fa l’intervistatore-reporter TV. Eventuale videoregistrazione
Attività introduttive: scelta 4° traguardo individuale e 4° premio di classe
Attività conclusive: raggiungimento premio di classe e mappa concettuale
Immagine ambigua
Modulo 4 – Step 2 e 3
STEP 2 Gruppi cooperativi: 4
bambini come i personaggi nella
raffigurazione
Immagine con situazione conflittuale
ambigua che coinvolge vari
personaggi
Interpretare la situazione (cosa
succede, cosa fanno i personaggi, perché,
come si sentono)
Scrivere un breve testo con
l’interpretazione della situazione
Esporre il lavoro al resto della classe e confrontarsi con i
vari gruppi
STEP 3 Role playng sul testo prodotto, fermo immagine; docente Reporter
TV
Modulo V
Problem Solving
Obiettivi
1 • Imparare ad identificare un problema
2 • Imparare a generare più soluzioni di fronte ad un problema
3 • Imparare a individuare le conseguenze delle varie soluzioni e
scegliere la soluzione che si avvicina al mio obiettivo
4 • Imparare a collaborare per risolvere un problema
Fondamenti
1 • A tutti può capitare di avere dei problemi, delle difficoltà con i propri amici,
insegnanti o genitori. Si può imparare ad affrontare i problemi.
2 • E’ importante innanzitutto imparare ad identificare un problema e che ci sono
molti modi per risolverlo
3 • Ogni comportamento/azione ha delle conseguenze, per questo è importante
pensare a tutte le conseguenze prima di scegliere la soluzione più appropriata
4 • I problemi si risolvono più facilmente se impariamo a collaborare con gli altri (i
compagni ci possono aiutare a trovare soluzioni che da soli non troviamo)
V Modulo: problem solving
1 step
• Lettura 5°capitolo Barracudino (I parte) e attività correlate al testo
• Gruppi cooperativi: attività “cerchiamo le soluzioni!”- immedesimarsi nei personaggi della storia per trovare soluzioni al problema
2 step • Lettura 5°capitolo Barracudino (II parte) e attività correlate al testo
• Discussione sulle soluzioni trovate dai personaggi della storia
3 step
• Produzione di una storia con situazione conflittuale, ricerca soluzioni e conseguenze
• role-playing dell’episodio con videoregistrazione
Attività introduttive: scelta 5° traguardo individuale e 5° premio di classe
Attività finali: conseguimento 5° premio di classe e Mappa concettuale
Modulo VI
Le mie qualità
Le mie qualità: obiettivi
1 • Imparare a riconoscere gli aspetti positivi e le qualità
dei compagni: tutti hanno delle qualità
2 • Imparare a riconoscere le proprie qualità
3 • Ricevere un feedback positivo dai compagni
Le mie qualità Fondamenti
1 • Tutti abbiamo delle qualità, basta solo cercare di
vederle. Siamo abituati a vedere gli aspetti negativi
2 • E’ importante imparare a riconoscere le proprie
qualità, capacità e punti di forza
3 • E’ importante imparare a riconoscere le qualità degli
altri e a comunicarle
VI Modulo: le mie qualità
Step 1 • Lettura 6° capitolo Barracudino (I parte) e discussione su possibile finale
della storia: qual è il tesoro?
Step 2 • Lettura 6° capitolo (II parte) e attività correlate
Step 3 • Esercitazione: “Le mie qualità, le qualità dei miei compagni”
No attività introduttive (scelta traguardo e premio di classe)
Attività finali: mappa concettuale
Conclusione del programma
1 • Rendere consapevoli i bambini delle abilità
apprese
2 • ripassare il programma e favorire la condivisione
delle competenze apprese nel percorso.
Conclusione del programma
• Ripasso finale del programma sotto forma di gioco
• Si estraggono domande da una busta e si prova a rispondere
Verifica finale: quiz
• Scrivere o rappresentare con un disegno gli insegnamenti che i bambini si portano con sé al termine del percorso
• Cosa ho imparato su me stesso? sugli altri? sui compagni? sull’insegnante? Sulla classe? Sullo stare insieme? Ecc.
Cosa abbiamo
imparato?