divario digitale banda larga davvero per tutti attach s246083

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24 N° 14 LUGLIO 2009 Prove di banda larga Divario digitale Il consulente del Governo sulla banda larga parla di 7,5 milioni di cittadini in digital divide. Il nostro viaggio per l'Italia a caccia di storie e possibili soluzioni.  Ha avuto la buona volontà e il co- raggio di “imparare” internet pas- sati i 60 anni. Ha comprato un pc, un modem e ha cominciato a navi- gare. Cinque anni dopo naviga an- cora a 56 k, non ha mai guardato un video su YouT ube, mai ascolta- to una radio online e ha una lunga lista di siti che vorrebbe visitare ma non riesce a visualizzare. Per- ché non passa alla banda larga? Perché a questo signore che abita nel centro di Genova l’adsl non ar- riva e probabilmente non arriverà mai. È anche di questi casi che è fatta l’Italia del divario digitale, quella che Francesco Caio, super- consulente del Governo sulle te- lecomunicazioni, ha quanticato nel suo recente rapporto in alme- no 7,5 milioni di italiani, contro i 6 milioni di cui si parlava fino a oggi. Caio ci mette dentro non solo chi abita nelle frazioncine di montagna o chi nelle città teorica- mente coperte si ritrova in realtà a bocca asciutta, ma anche coloro che vivono un subdolo digital divi- de di fatto: in teoria hanno l’adsl, ma è così lenta da far rimpiangere perno il mod em anal ogico. Il rapporto Caio Torniamo sull’argomento banda larga a due anni di distanza dal- la nostra prima inchiesta, perché il digital divide in Italia persiste e viene nalmente riconosc iuto: Anche la politica sembra aver - nalmente accolto e fatto proprio,

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24 N° 14 LUGLIO 2009

Prove dibanda larga

Divario digitale

Il consulentedel Governosulla banda largaparla di 7,5 milioni

di cittadini in digitaldivide. Il nostroviaggio per l'Italiaa caccia di storiee possibili soluzioni.

 Ha avuto la buona volontà e il co-raggio di “imparare” internet pas-sati i 60 anni. Ha comprato un pc,un modem e ha cominciato a navi-gare. Cinque anni dopo naviga an-cora a 56 k, non ha mai guardato

un video su YouTube, mai ascolta-to una radio online e ha una lungalista di siti che vorrebbe visitarema non riesce a visualizzare. Per-ché non passa alla banda larga?Perché a questo signore che abitanel centro di Genova l’adsl non ar-riva e probabilmente non arriveràmai. È anche di questi casi che èfatta l’Italia del divario digitale,quella che Francesco Caio, super-consulente del Governo sulle te-

lecomunicazioni, ha quantifi catonel suo recente rapporto in alme-

no 7,5 milioni di italiani, controi 6 milioni di cui si parlava finoa oggi. Caio ci mette dentro nonsolo chi abita nelle frazioncine dimontagna o chi nelle città teorica-mente coperte si ritrova in realtà

a bocca asciutta, ma anche coloroche vivono un subdolo digital divi-de di fatto: in teoria hanno l’adsl,ma è così lenta da far rimpiangereperfi no il modem analogico.

Il rapporto CaioTorniamo sull’argomento bandalarga a due anni di distanza dal-la nostra prima inchiesta, perchéil digital divide in Italia persistee viene fi nalmente riconosciuto:

Anche la politica sembra aver fi -nalmente accolto e fatto proprio,

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26 N° 14 LUGLIO 2009

Divario digitale

Le nostre prove nell'Italia del wi-max

Insieme agli operatori wi-max abbiamo

misurato, con modem forniti e settati

da loro e nei luoghi da loro suggeriti,

la presenza del segnale e la velocità di

navigazione. Non è un test anonimo,

perché non ci sono ancora abbastanza

clienti del wi-max per consentirci di

rivolgerci direttamente ai consumatori

per le nostre misurazioni. I risultati

vanno presi quindi più come una prima

valutazione d’insieme sulla tecnologia.

Le nostre misurazioni

Tutti gli operatori wi-max sono

all’esordio e hanno ancora pochi

abbonati (in Italia si arriva a qualche

migliaio). Questo rende diffi cile valutare

quali potranno essere le prestazioni di

questa tecnologia una volta a regime,

cioè quando ogni antenna raggiungerà

la saturazione (tra i 300 e i 500 utenti

collegati contemporaneamente). Le

prestazioni di Retelit, Mandarin e

Linkem sono abbastanza buone, se ci si

trova vicini alla stazione base, ovvero

l’antenna, e se il router e l’antenna si

“vedono” tra loro. Il posizionamento

migliore per il router consiste nel

collocarlo vicino a una fi nestra, in vista

dell’antenna. Siccome la frequenza

utilizzata dal wi-max è molto alta (3,5

GHz), anche piccoli cambiamenti nella

posizione hanno grande infl uenza sulla

qualità del segnale.

Aria è l’unico operatore che ci ha

concesso di svolgere le prove a casa

di due suoi clienti. La velocità del

collegamento risulta più debole, il

che può essere dovuto alla maggiore

distanza dell’antenna posta su una

collina nei dintorni di Spoleto, rispetto

alla distanza a cui abbiamo eff ettuato le

nostre misurazioni con gli altri operatori.

AcirealeOperatore: Mandarin.

Velocità media in

download: 2620 Kb/s.

Velocità media in upload:

440 Kb/s.

In blu abbiamo colorato le Regioni che per il 

momento risultano orfane: nessun servizio wi- 

max è ancora partito o è in previsione a breve.

Veneto, Piemonte, Lazio, Liguria sono 

le Regioni dove gli operatori wi-max 

ci hanno detto di voler attivare un servizio nei 

prossimi mesi.

In Umbria, Sicilia, Puglia, Lombardia,

Emilia Romagna, Calabria ci sono Comuni 

in cui è già attivo un servizio wi-max.

BariOperatore: Linkem.

Velocità media indownload: 2131 Kb/s.

Velocità media in

upload: 278 Kb/s.

FidenzaOperatore: Retelit.

Velocità media in download: 3952 Kb/s.

Velocità media in upload: 451 Kb/s.

SpoletoOperatore: Aria.

Velocità media in download: 508 Kb/s.

Velocità media in upload: 268 Kb/s.❯  

 Adsl La sigla signifi ca

linea asimmetrica di

collegamento digitale, una

tecnologia che permette

la trasmissione di dati a

velocità elevate sulla linea

telefonica tradizionale.

Hiperlan Acronimo di High

performance radio Local

area network, ovvero reti

locali via radio ad alte

prestazioni. Internet senzafi li prima del wi-max,

utilizza frequenze libere

e quindi più soggette a

interferenze.

 Wi-max Tecnologia per

portare la banda larga in

alternativa all’adsl grazie

ad antenne radio che

trasmettono il segnale

su frequenze licenziate.

Il suo raggio di azione

è più ampio rispetto al

wi-fi : ogni antenna copre

un’area di diversi km

quadrati.

 Umts Tecnologia di

telefonia mobile di terza

generazione: le velocità

teoriche sono 384 kbit al

secondo in scaricamento e

160 in caricamento.

Hsdpa High speed

downlink packet access,

anche noto come Super

umts, connessione via

rete di telefonia mobile

con capacità di banda e

velocità di trasmissione

dati maggiori rispetto

all’umts.

Hsupa High speed uplink

packet access, è una

evoluzione più veloce

dell’hsdpa.

Lte Long term evolution,

è uno standard di

futura applicazione che

rappresenta un’ulteriore

evoluzione dell’umts.

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Quale operatore per quale uso?In mobilità: Vodafone o Tim.

In città: Tre.

In zone rurali o montagnose: Tim.

* Dati rilevati nei nostri percorsi 

27N° 14 LUGLIO 2009

Centro-Sud, ci ha risposto che illancio di wi-max non è previstoprima del 2010. C'è però un accor-do con Aria per mettere in comu-ne le frequenze e vendere wi-maxcon il marchio Aria in tutta Italia.Gli operatori che sono partiti,lo hanno fatto a più di un annodall’assegnazione delle licenze, aparte Linkem che ha installato laprima antenna a ottobre del 2008.L’attesa è stata dovuta a diffi coltàstrutturali e anche a intoppi buro-cratici: non a tutti piace l’idea di al-tre antenne installate sui tetti dei

palazzi (nonostante funzionino apotenze notevolmente inferioririspetto a quelle dei cellulari) e sealcune amministrazioni comunalihanno dimostrato di voler coglierel’occasione per superare il digitaldivide, altre hanno reso la vita piùdiffi cile agli operatori.Per chi si trova senza banda largae spera di attirare nella propria zo-na uno di questi operatori, la solu-zione migliore consiste nell’orga-

nizzare un comitato, raccoglierealmeno 150-200 adesioni, ovveropotenziali abbonati, e contattareil proprio Comune oppure diret-tamente l’operatore che ha vintole licenze nella propria regione.È già successo in un comune, inprovincia di Catania, dove Man-darin, operatore attivo in Sicilia,ha risposto all’appello lanciato dalcomitato “Adsl veloce veramentea Randazzo”, un nome che lasciapoco spazio alla fantasia. È un ca-

so di digital divide di fatto, in cui icittadini hanno l’adsl ma viaggia-no su internet più lenti che conil modem a 56 k. Forse lì a brevearriverà il wi-max.

Nomade contro mobileL’assegnazione delle frequenzeprevedeva l’obbligo per gli opera-tori di totalizzare, entro la fi ne del2010, 60 punti per ogni provincia“assegnata”. E l’assegnazione dei

punti varia a seconda della popo-lazione del singolo Comune coper-

Le nostre prove nell'Italia dell'umts

Velocità media download in Kbit/s* Numero di antenne Nord Italia* 

Velocità media upload in Kbit/s* Numero di antenne Sud Italia* 

Venezia 

Tre

Tim

Vodafone

Wind

Tre

Tim

Vodafone

Wind

Tre

Tim

Vodafone

Wind

Tre

Tim

Vodafone

Wind

Roma 

Bari 

Taranto 

Cosenza Lamezia 

Acireale 

Catania 

Palermo  Messina 

Reggio Calabria 

Napoli 

Terni 

Perugia 

Forlì 

Bologna 

Reggio Emilia 

Trento Bergamo 

Milano 

Torino 

Genova 

1.514

1.111

1.456

647

524

550

363

258

1.209

1.286

946

475

301

387

279

100

Piacenza 

Modena 

Le reti di Tim, Tre e Vodafonehanno dato buone prestazioni sia

nella copertura sia nella qualità di

trasmissione. La copertura di Wind

mostra ancora parecchi punti deboli.

Rispetto ai test svolti lo scorso anno

la situazione è molto migliorata

per Vodafone, che praticamente

raggiunge il livello di Tim.

Nelle aree coperte dall’umts, tra Tim

e Tre non c’è grande diff erenza, ma

al di fuori di queste aree, Tre utilizza

la rete gsm di Tim, perché non ne

ha una propria, e i costi vanno alle

stelle. La copertura umts di Tre è

comunque la migliore, specialmente

lungo le autostrade.

Il protocollo hsupa è stato

pienamente integrato nella rete

di Tim, Vodafone e Tre, mentre

Wind usa solo l’hsdpa, con velocità

di trasferimento dati più bassa.

Nelle zone non coperte da umts,

Vodafone off re un collegamento più

lento, perché non usa lo standard

edge, che rappresenta l'evoluzione

del gprs.

Tim ha la migliore copertura edge(71%) nelle situazioni in cui l’umts

è assente.

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28 N° 14 LUGLIO 2009

Divario digitale

 Una certa idea della rete

Il rapporto Caio smentisce i

dati sul digital divide sempre

riferiti sui documenti uffi ciali e

sbandierati dall’ex monopolista

Telecom. Le persone che non

hanno la possibilità di navigare

in internet decentemente sa-

rebbero, secondo il superconsu-

lente, ben 7,5 milioni. Da tempo

Altroconsumo sostiene la neces-

sità di garantire a tutti l’accesso

all’internet veloce, per risolvere

il problema di quanti nel 2009 si

sentono cittadini di serie B. Te-

lecom ha dimostrato di non aver

alcun interesse a portare l’adsl

dove questa non arriva.

Occorre scardinare, in partico-

lare con l’avvento della rete di

nuova generazione di cui tanto

si parla, quel meccanismo per-

verso secondo il quale il collo di

bottiglia della rete di accesso è

stato fi no ad ora util izzato dal-

l’ex monopolista per ottenere

impropri vantaggi concorrenziali

nei mercati, attraverso la pro-

mozione di off erte integrate e

convergenti. Telecom è e sarà

sempre di più incentivato, per

conseguire un profi tto, a massi-

mizzare la presenza della banda

larga nelle aree metropolitane

più commercialmente redditizie

tralasciando le aree periferiche

e rurali. Questo non corrisponde

all’interesse generale e per evi-

tarlo è necessaria la creazione di

una società separata che gesti-

sca la rete di accesso in maniera

indipendente. Questa società

dovrebbe in prospettiva aprirsi a

partecipazioni azionarie da par-

te di operatori di settore, cioè

i concorrenti di Telecom, così

come eventualmente da parte

dello Stato o di altri enti pubbli-

ci. Solo in un mercato in cui tutti

i giocatori competono ad armi

pari i consumatori possono dav-

vero sperare di vincere.

to e della condizione di divario di-gitale: si fanno più punti coprendoi paesi in totale digital divide (nes-sun tipo di copertura). Laddoveperò un servizio di banda larga giàc’è, il loro scopo è fare concorren-za all’adsl e non all’umts, che fi noad oggi ha prodotto solo off erte atempo o a pacchetti di dati scam-biati, poco convenienti per chi faun uso intenso della rete. Tutti glioperatori wi-max hanno messo apunto tariff e fl at e alcune hannoanche già pronto un servizio vo-ce, tramite VoIP, che consente il

distacco totale da Telecom e l’ab-bandono della linea fi ssa.Il wi-max non si presenta inoltrecome una tecnologia mobile, an-che se in teoria è possibile spostar-si con il proprio modem nel raggiod’azione della medesima antennae restare collegati in movimento.La sua vera vocazione è il nomadi-smo. In futuro, quando la copertu-ra sarà più estesa, sarà possibileutilizzare lo stesso modem per

collegarsi dalla propria casa incittà e dalla casa delle vacanze, seentrambe le zone saranno copertedallo stesso operatore.

Presente e futuroSul wi-max pende già la spadadi Damocle della cosiddetta Lte,Long Term Evolution, una defi ni-zione che di per sé non dice molto(Evoluzione a lungo termine), mache dovrebbe essere una sorta diumts migliore. Si parla di dati che

viaggiano a velocità supersoniche(fi no a 100 Mega in download, ea 50 Mega in upload) e di presta-zioni eccezionali. Gli operatoriwi-max tremano? Non proprio.Come fa notare uno di loro, anchedel wi-max si dicevano meraviglie:oggi sappiamo che i promessi 70Mb/s a 50 km dall’antenna eranosolo teoria, e gli operatori si ac-contentano di off rire ai clienti 4 o7 Mb/s di velocità, stando attenti

a non allontanarsi dalla stazionebase di oltre 5 o 6 km.*

Divario metropolitano:senza adsl in città“Ho iniziato a usare internet quando 

ho comprato il mio primo computer,

sei o sette anni fa. Consulto alcune 

riviste di fi losofi a, il sito di qualche 

quotidiano, ricevo e mando messag- 

gi di posta elettronica. Certo, quando 

sono collegato il mio telefono risulta 

occupato. Di recente poi ho avuto 

grossi problemi con la linea telefo- 

nica: potevo solo ricevere chiamate 

e ovviamente non potevo andare 

online. Le volte che ho chiamato il 

mio operatore per chiedere se c'è 

qualche speranza di avere l'adsl mi è stato risposto semplicemente di ri- 

chiamare qualche mese dopo”.

Gualberto Buonadonna insegnante

in pensione, vive nel centro di Genova.

Nel cuore dell'Umbriain rete col wi-max

“Ho provato di tutto, ma non c’era verso di avere un collegamento de- 

cente. All’inizio l’umts funzionava ab- 

bastanza, ma la qualità del servizio 

è andata peggiorando e il collega- 

mento non solo era lento, ma anche 

incostante: a volte era impossibile 

andare online".

"Appena ho saputo che arrivava il 

wi-max a Spoleto mi sono abbonato 

subito. Per me tirare fuori 18 euro al 

mese è un sogno. Finalmente ho la 

banda larga a una velocità di naviga- 

zione più che soddisfacente e non mi 

sento più tagliato fuori”.

Gian Maria Arcangeli impiegato, vive

in una casa isolata nella campagna nei

dintorni di Spoleto.

Gli operatori wi-max

attivi in Italia

Aemcom: aemcom.net

Aria: ariadsl.it

Comeser: comeser.it

Freemax: freemax.net

Linkem: linkem.com/max

Mandarin: mandarin.it

Politec: politecvaltellina.

it/home.jsp

Retelit: retelit.it

(specifi chiamo che Retelit

non opera direttamente

con il pubblico, ma tramiterivenditori, che cambiano

da città a città)

Wi+: wipiu.it