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3rd Medical International Convention Performing Arts Medicine Rome, Italy : AGIS-Conference Hall, 2012, December : 7th, 8th and 9th Sabato 8 dicembre 2012 , 11.30 Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiato Posture and breathing directions in the arts of singing and of playing a wind instrument a cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

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3rd Medical International Convention Performing Arts MedicineRome, Italy : AGIS-Conference Hall, 2012, December : 7th, 8th and 9th

Sabato 8 dicembre 2012 , 11.30

Direzioni posturali e respiratorienel canto e nello strumento a fiato

Posture and breathing directions in the artsof singing and of playing a wind instrument

a cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• (...) Meissner, come lei sa, ha la brutta abitudine di far vibrarespesso la voce a bella posta. Nella nota tenuta distingue le

semiminime e perfino le crome. E questo non lʼho potuto maisoffrire in lui. Del resto è una cosa veramente orribile.

E un modo di cantare assolutamente contro natura.La voce umana vibra di per sè, ma in un modo e in unamisura tale che è bella. Questa è la natura della voce.

La si imita in questo modo non solo con gli strumenti a fiato,ma anche con quelli ad arco, e perfino con il pianoforte (…)

•Wolfgang Amadeus Mozart(lettera al padre, Parigi, 12 giugno 1778)

•W. A. Mozart, Lettere, a cura di Elisa Ranucci, Milano 1981, p.131.

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Quale relazione tra il vibrato di un cantante, quello diuno strumentista a fiato e … l’appoggio respiratorio?

• Perchè utilizzare il vibrato anche col clarinetto,considerato d’altronde il soprano… dell’orchestra?

• Delle precisioni sulla definizione dell’appogggio cheabbiamo adottato si impongono.

• Ai termini utilizzati abitualmente di appoggio e disostegno, ci pare utile di aggiungere il terzo termine di« affondo respiratorio » (da non confondere con quellolaringeo!) poichè permette una più grande chiarezzapedagogica!

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• In Italia, A. Juvarra dice che …• (…) occorrerebbe fare un pò di chiarezza

terminologica e concettuale , definendo la spintaverso l’alto come « sostegno » la spinta verso ilbasso come « affondo » e solo l’equilibrio vero traqueste due tendenze contrapposte (vero nel sensodi non essere più percepito come attivazionevolontaria) come « appoggio ». (p. 186/187)

Antonio Juvarra

Estratto da Antonio Juvarra (2005), La respirazione e l’appoggio nelcanto, in La voce del cantante, a cura di Franco Fussi, Volume terzo,Omega Edizioni, 2005, pp. 171-190

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

In questo senso si deve capire il concetto di« lotta vocale » ripresodal pedagogo americano Richard Millerda Francesco Lamperti che nella secondametà del XIX° secolo, ci diceva :

(…) i muscoli respiratori (inspiratori), nelcontinuare la loro azione, si sforzano ditrattenere l’aria nei polmoni e oppongonola loro azione a quella dei muscoliespiratori ; ciò che si chiama lotta vocale.Dal mantenimento di questo equilibriodipende la giusta emissione della voce (…)

Francesco LampertiSavona 1811 o 1813

- Como 1892

Francesco Lamperti , A Treatise on the Art of Singing. Translated by J. C. Griffith. London: Ricordi, 1877.

Revised edition: New York: Edward Schuberth, 1890, (p. 33 ? R. Miller) L'arte del canto. Milan: Ricordi, 1883.

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• « Negli Stati Uniti… - ci raccontava R. Miller -• per ottenere una buona tecnica respiratoria

una parte degli insegnanti di cantopreconizzano di spingerela muscolatura « antagonistaverso l’esterno (affondo),altri insegnano a spingereverso l’interno (sostegno),ed io vi dico : nè l’uno, nè l’altro ;bisogna mantenere ed equilibrare queste due forze oppostecon la muscolatura « antagonista ».Un modo semplice di evocare quell’appoggio che produceun suono facile, pieno, vibrante e malleabile » -

Richard Miller,Canton Ohio (USA) 1926 -2009

Dalla viva voce …. di R. Miller durante i corsi di formazione alla pedagogia vocaleche ha diretto a Parigi negli anni ‘90/’91, grazie alla complicità della direzionedella musica del ministero francese della cultura!

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• L’appoggio non si può definire, come si pensaspesso, in termini di « sostegno respiratorio »,

nel senso proprio di questa terminologia, poichèl’appoggio concerne sia il fenomeno della

risonanza che quello del fiato. La scuola italianadi canto storica non conosceva la distinzione tra

l’aspetto motorio e gli aspetti di risonanza che altrescuole hanno praticato. L’appoggio è unsistema che permette di combinare ed

equilibrare i muscoli del tronco e del collo,controllando le loro relazioni con i risuonatori

situati al di sopra della glottide, senza chel’esagerazione di una funzione rispetto alle

altre predomini il tutto. (…)

Richard MillerCanton Ohio (USA) 1926 -2009

Appoggio e risonanza :

Richard Miller , La structure du chant, pédagogie systématique de l'art du chant,Paris 1990, Editions ipmc, p. 26.

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Il vibrato, quando è ben definito, può essereuno dei migliori veicoli per verificare laqualità dell’appoggio…

• Un appoggio che dipende da unatteggiamento posturale in cui l’anteversionedel bacino ha un ruolo fondamentale,diventando un perno essenziale della serieposturale.

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• Vibrato nel repertorio classico e in quello moderno…

• estratto dell’aria di Agate : « Und ob die wolke »dal Freischutz di C. M. von Weber

• 1) Elisabeth Grümmer(vibrati di ottima qualità fisiologica in appoggio)

• 2) XXXXXXXXXX (trilli e/o voce che « balla »? )

• Barbra Streisand (alternanza di suoni vibrati e fissi) :• 3) G. F. Haendel : Dank sei Dir Herr• 4) Memory, estratto da Cats (in tessitura grave e acuta)

• Ella Fitzgerald (suoni fissi e vibrati come nello stile jazz e barocco) :• 5) George Gershwin, Oh Lady be good 1

tessitura media e voce « mista » di testa• 6) George Gershwin, Oh Lady be good 2

tessitura grave e voce « mista » di petto

Elisabeth Grümmer, (1911 – 1986)

Ella Fitzgerald, (1917 – 1996)

Barbra Streisand (1942)

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Riprendiamo adesso il discorso comparativo tra :• Il vibrato strumentale e quello vocale evocato da

Mozart, ed in relazione con l’appoggio...• Come realizzare questo vibrato strumentale?• Ci sono 3 tipi di vibrato possibili nel clarinetto :• - un vibrato di gola• - un vibrato di labbra o di mandibola• - un vibrato di fiato (con o senza appoggio)

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Tra il 1963 e il 1969, ascoltavo senza

sosta il mio primo disco a 33 giri del

clarinettista inglese Reginald KELL …

Eccone un estratto :

• W.A.MOZART: Quintetto per clarinetto

ed archi K.581, Larghetto(1951)

• la ricerca del vibrato è evidente e di chiara

ispirazione vocale, malgrado la lentezza

del vibrato eseguito con la mandibola…

Reginald Clifford Kell, York ,England, 1906 –

Frankfort, Kentucky (USA), 1981

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• Alla stessa epoca in Francia sipossono ascoltare :

Gervase de Peyer, F.SchubertSonata arpeggione(trascrizione): adagio

(court) Jacques Lancelot Rouen 1920 -2009

Gervase de Peyer,Londres 1926

Jacques LancelotJacques Ibert,Aria

(long)

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Richard Stoltzman : J.Brahms,Sonate n°1 (vibrato di mandibola)

Didier Delettre : C. Debussy,Beau soir (melodia trascritta)(vibrato di fiato con appoggio)

James Galway (flauto) :C. Nielsen, The fog is lifting(vibrato di fiato)

Albrecht Mayer (oboe): G. Fauré,Après un rêve (melodia trascritta)(vibrato di fiato)

Richard Stoltzman U.S.A 1942

James Galway, Belfast (Irlande) 1939

Albrecht Mayer, Erlangen (Germania)1965

In un epoca più recente !

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• Natura del vibrato in un cantante

• In un cantante lirico che ha una buona tecnicavocale si dovrebbero notare tra 5 e 7 vibrazioni alsecondo… (sopra 7 è troppo rapido, sotto 5 ètroppo lento) in un ampiezza massima intorno al1/4 di tono

• Questo vibrato è direttamente legato alla qualitàdell’appoggio respiratorio ed una conseguentepressione subglottica equilibrata e « bassa »…

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• David Finckel, violoncellista (nel sito: http://cellotalks.com

Video : Cello Talk 19)

• « Il Lied di Schubert« Du bist die Ruh »

« cantato dal baritono Dietrich Fischer-Dieskau… ci mostra dei bellissimi esempi di vibrato, variato con intelligenza, all’interno di un piccolo brano semplice, e mostra la gamma di velocità e d’ampiezza con le quali abordare la pratica del vibrato. »

David Finckel, U.S.A 1951

Dietrich Fischer-Dieskau, (Berlin 1925 – Berg en Bavière 2012)

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• Quantità di oscillazioni e tempo metronomicocorrispondente:

• all’inizio (prima frase) 90/92 = 4 semicrome

• nel mezzo del Lied: « Dies Augenzelt… »

Nell’acme della nota acuta 79 = 4 semicrome

• alla fine (« o füll es ganz ») 103 = 4 semicrome

Dietrich Fischer-Dieskau, (Berlin 1925 – Berg en Bavière 2012)

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Le variazioni del vibrato, secondo la frase cantatada Fischer-Dieskau, non sono dovuti secondo mea un controllo volontario e razionale da parte delcantante ma piuttosto:

• a dei cambiamenti fisiologici naturali legati aicambiamenti di pressione dell’aria secondo :

• la tessitura della nota• la sua dinamica• l’emozione espressa dal cantante.• Il cantante deve mantenere una qualità giusta dell’

appoggio per permettere la produzione spontaneadi queste variazioni.

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Al contrario, lo strumentista a fiato (come ilvioloncellista) deve agire sulla produzionedel vibrato per cambiarne la velocità (ol’intervallo).

• L’appoggio in questo caso è una ragionenecessaria, ma non sufficiente : facendo unvibrato di fiato, si devono rallentare oaccellerare le oscillazioni senza perdere lacapacità di mantenere l’appoggio fino allafine con una riserva d’aria.

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Il « mistero » della respirazione detta

« addominale » negli anni 1970 a Parigi…

• si praticava di più (e si pratica spesso ancora oggi;

però senza saperlo!), una respirazione di tipo

“ affondo respiratorio ” , piuttosto che una

respirazione corretta come viene descritta,

anche se con termini diversi, per esempio da Franco

Fussi, da Richard Miller e da Antonio Juvarra.

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Appoggio e sostegno (nel senso di F. Fussi) :

nel clarinetto la resistenza più o meno forte

dovuta ai movimenti dell’ancia che chiude ed

apre alternativamente l’orificio del bocchino, al

momento del passaggio dell’aria nello strumento,

necessita una mobilizzazione più forte dei

muscoli addominali che per il cantante.• Franco Fussi e Silvia Magnani: « Appoggio e Sostegno respiratorio». (Artìcoli scientifici del sito: « La voce artistica »)

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Come e perchè salvaguardare la posturacorporea nella gestione della gestualità deglistrumentisti a fiato?

• Molti strumentisti a fiato (la maggior parteinconsciamente) producono una gestualitàche è legata ad una respirazione di « tipoaffondo »:

• movimenti del clarinetto dall’alto verso ilbasso,

• piegamenti/flessioni delle gambe/ginocchia,

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• bascula/retroversione del bacino,

• avanzamento e rotazione delle spalle

(tipo « gorilla »),

• abbassamento della testa

(problema della lettura dello spartito).

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• Per di più c’è l’ideologia che per esseremusicalmente espressivi, il corpo devemuoversi…

- si « sentirebbe » così la sensibilitàdell’artista. -

• Mi sembra che l’osservazione e l’analisi delleprestazioni di eccellenti cantanti di Liederpuò essere una fonte ricca d’ispirazione pergli strumentisti al fine di privilegiare deimovimenti del corpo che preservano :

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• una postura eretta equilibrata (postura nobile)che permette di non uscire dal nostro mondo diimmagini e di sensazioni : è l’auditore che devevenire nel mio mondo, non io nel suo !

• una gestione della respirazione di tipo appoggiocome l’abbiamo definito più volte

• un’utilizzazione ottimale dell’energia muscolareper un conforto fisico e una calma interiore(fisica e mentale) massimi

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

- Un giusta economia della gestualità nonsignifica essere rigido come una statua,

- ma avere integrato un «pattern» della posturalegata all’appoggio che lascia liberi certimovimenti che si adattano all’immagine di unaespansione del suono nello spazio verso l’altoe a distanza :

- (come ce lo suggerisce l’immagine dei circoliconcentrici che si producono in una superficed’acqua calma dopo il lancio di una pietra).

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Il ruolo dell’antiversione del bacino nel buonappoggio !

• L’antiversione del bacino permette dunque :

- di mobilizzare con più libertà e più elasticità lamuscolatura dell’addome,

- di mantenere il torace più aperto e lo sterno altoprima dell’inspirazione e nel corso dell’espirazione

- di liberarsi, durante la prestazione, dellacontrazione dei muscoli che servono a mantenerela retroversione del bacino (bascula).

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

• Speriamo di essere riusciti :• ad esplicitare quale relazione può esistere

tra un cantante ed uno strumentista a fiato,malgrado alcune differenze fondamentali(per esempio una pressione sottoglotticaestremamente diversa, ecc...)

• ed incitarvi a mettere in relazione la serieposturale, equilibrata da un bacino inantiversione, con la tecnica respiratoria,in cui la possibilità di un vibrato ponderatodiventa un elemento essenziale per unaverifica dialogica : postura, fiato, vibrato…

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

E per finire … e ringraziarvi per l’ascolto

… un po’ di Mozart con :

« appoggio »,

vibratoe , beninteso , …

un bacino in antiversione !

W. A. MOZART : estratto dell’ adagio del concertoin la maggiore per clarinetto e orchestra K. 622

Direzioni posturali e respiratorie nel canto e nello strumento a fiatoa cura di Didier Delettre e Paolo Zedda

Sentiti ringraziamenti :

al CEIMArs

ed in particolare

al dottor Alfonso Gianluca Gucciardo

ed alla dottoressa Sophie Sammouth