cosmoprof 2016: retail & beauty

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COSMOPROF 2016 I CONVEGNI Estratto da Largo Consumo n. 6/2016 Retail & Beauty: i canali distributivi della bellezza alle prese con il consumatore multicanale © Editoriale Largo Consumo srl FIERE

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COSMOPROF 2016

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n.6/

2016

Retail & Beauty:i canali distributivi della bellezza alle prese

con il consumatore multicanale

© Editoriale Largo Consumo srl

FIERE

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FIERE

no confrontati sui trenddel mercato e sulle strate-gie di engagement delconsumatore moderno,sempre più multichanneled esigente anche in que-sto ambito. Ne è emersal’importanza di risponde-re con rapidità ed effica-cia alle richieste del con-sumatore (vedi la cre-scente attenzione alle te-matiche della sostenibi-lità), di valorizzare le spe-cificità di ciascun canale,ma anche di creare unasinergia tra di essi, dallaquale non è più possibileprescindere.

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COSMOPROF 2016Retail & Beauty:

i canali distributividella bellezza alle prese

con il consumatore multicanale

I l mercato della bellezzaè in movimento.

A confermarlo, i dati pre-sentati durante la scorsaedizione di Cosmoprof, al-l’interno della seconda edi-zione di Retail & Beauty,progetto nato da un’ideadel la f iera e di LargoConsumo per creareun’occasione di incontrodedicata ai canali distri-butivi della bellezza e alloro contributo al suc-cesso di un comparto im-portante dell’economiaitaliana.Il workshop, moderato daArmando Garosci, gior-

Largo Consumo 6/2016

A seguire, i rappresentan-ti di tre importanti canalidistributivi – departmentstore (Coin), erboristeria(L’Erbolario) ed e-com-merce (QVC Italia) – si so-

nalista di Largo Consumo,si è aperto con i risultatidel report annuale di Co-smetica Italia sull’anda-mento del mercato italia-no del Beauty.

Gian Andrea Positano, Statistics ManagerCosmetica Italia, ha indicato come il com-parto dimostri la sua vitalità, con un fatturatoche tocca i 10 mld di euro e un export a+14%, testimoniando una filiera virtuosa econfermando la competitività della cosmetica italiana. Da qual-che anno la sofferenza più evidente è nei canali professionali,acconciatura ed estetica, con una tenuta, dopo una precedenteflessione, della grande distribu-zione, per merito soprattuttodelle grandi catene specializza-te e delle piccole superfici,mentre restano negativi iper esuper. Si dimostra in ripresa laprofumeria, dopo una rimodu-lazione della sua stessa distri-buzione, così come positiva ap-pare l’erboristeria, anche se haavuto momenti migliori.“Anche i consumi interni au-mentano, dopo un bienniopiuttosto piatto, con una cresci-ta abbastanza costante in far-macia, una ripresa della profu-

meria, una grande distribuzione performantenelle superfici ridotte e un e-commerce che in-fluenza pesantemente le vendite dirette. Unfenomeno nuovo, quest’ultimo, ancora margi-nale in termini di quantità, ma anche un se-

gnale importante di come si stanno spostando gli acquisti daparte del consumatore”. Osservando come si distribuiscono iconsumi per canale, la parte principale è ancora detenuta dalla

Gd, seguita da profumeria e far-macia, ma con un’evoluzionenegli anni che premia la farma-cia, capace di erodere diversequote alla profumeria.“Il consumatore punta sul valo-re del prezzo, della promozio-ne, dell’aver visto il prodotto nelpunto vendita e l’abitudine. Inegozi monomarca sono untrend emergente; sul web sonole promozioni e il prezzo ad atti-rare maggiormente, mentre nel-la Gd vince sia la presenza delprodotto che l’abitudine delconsumatore”.

Cosmetica Italia: il comparto del Beauty mostra vitalità

Karl Schroeder, VP Merchandising QVC Italia illu-stra come “la clientela che caratterizza la nostrarealtà è per l’86% costituita da donne, quasi to-talmente fidelizzate ai marchi proposti. Tutto ciòche viene mandato in onda deve raccontare lastoria del prodotto, in modo che la consumatricecapisca tutto quello che vi sta dietro, ma ancheper sviluppare un rapporto pressoché diretto, comecon un personal shopper, sia che si guardi la televisio-ne che navigando in internet. Ovviamente si deve percepirela genuinità delle storie raccontate, tenendo conto che laproposta spazia su oltre 2.000 differenti prodotti per la cate-

goria beauty, con una rotazione regolare sia in tvche sul web”.Chiaramente per avere prodotti esclusivi occorreuna differenziazione, ma è proprio raccontandola referenza che alla fine si costruisce il marchioe si crea quel legame tra acquirente e brand. “Al-cuni brand scelgono canali alternativi a quello te-

levisivo o decidono di distribuire i loro prodotti altri-menti. Molto dipende anche dal tipo di relazione che si

riesce a creare con i vari fornitori, molti dei quali hanno lapossibilità di essere distribuiti non solo a livello nazionalema anche a livello globale dove QVC è presente”.

Fonte: Cosmetica Italia

QVC Italia: assortimento, affidabilità, fidelizzazione

Mercato Italia 2015

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Largo Consumo 6/2016

Un’immagine del workshop,che ha attirato un folto pubblico di addetti ai lavori

I PARTECIPANTI AL CONVEGNO

“Retail & Beauty:cosa chiedono i consumatori?”

Cosmoprof - Bologna, 18 marzo 2016

Gian Andrea Positano Statistics Manager, Cosmetica Italia

Rossana Corte Head of Beauty Department,Gruppo Coin

Karl Schroeder VP Merchandising, QVC Italia

Andrea Prange Amministratore Delegatodel retail di L’Erbolario

Moderatore: Armando Garosci, giornalista Largo Consumo

Le sintesi video degli interventi su:www.youtube.com/largoconsumo

Rossana Corte, Head ofBeauty Department di Grup-po Coin, testimonia come neldepartment store si ha la pos-sibilità di esprimere il mondodella bellezza consentendo aibrand di mostrarsi con unaforza e un’ampiezza maggio-re, per un’espe-rienza di acquistodifferente. Riflet-tendo sull’evolu-zione del pdv, sinota come il consumatore ab-bia cambiato la modalità difruizione, anche in relazioneall’età e alla disponibilità dimezzi e di accesso alle infor-mazioni.“Il concetto di bellezza è for-temente legato ai costumi ecambia nel tempo, anchemolto rapidamente. Quello at-tuale è ben diverso da quellodi un decennio fa, con unagrossa presa di consapevolez-za di tematiche come eco,bio, sostenibilità. Oggi parlaredi bellezza va oltre la ricercadel risultato, della gratificazio-ne e della rassicurazione. Staall’industria e al retail creareuna nuova cultura sulla bel-lezza e trasmettere al consu-matore un concetto di bellez-za consapevole differente”.Il servizio continua ad essere

una leva trainante per questosettore sebbene ad oggi glispazi in store dedicati al servi-zio stesso siano notevolmen-te inferiori rispetto a quelli de-dicati al prodotto. “Sarebbeinteressante affiancare allaconsulenza offerta dal perso-

nale di vendita for-mule in cui vi siaanche la possibi-lità di una speri-mentazione diret-

ta da parte del consumatorenel processo di creazio-ne/personalizzazione del pro-dotto. È necessario evolvereanche sul servizio per permet-tere al consumatore di ap-procciare anche nell’ambitoretail in maniera autonoma,per un’esperienza che può ri-sultare ancor più appagante eautentica”.

Coin: nella bellezza il consumatoreè attento a bio ed ecosostenibilità

Andrea Prange, Amministra-tore Delegato del retail diL’Erbolario, racconta comel’introduzione del canale inse-gna è stata vissuta all’iniziodagli erboristi con grande diffi-denza. “Il risultato netto dopouna dozzina d’anni è che il ca-nale tradizionale vende oggi il

50% rispetto all’apertura delprimo negozio. L’effetto è sta-to assolutamente sinergico eha consentito a L’Erbolario dal2003 al 2015 di più che rad-doppiare il fatturato totale, ar-rivando a circa 90 milioni dieuro di fatturato industriale.Ciò dimostra che i canali, cor-rettamente gestiti, possonocoesistere e il consumatore è

per definizione multicanale”.Per quanto un po’ di crisi deiconsumi si sia avvertita anchein erboristeria, il canale si staconsolidando. “Oggi un po’tutti i canali lanciano prodottilegati alla naturalità, per cuinon basta più avere la classicaerboristeria e il prodotto natu-

rale, ma dobbiamo offrire an-che noi una shopping expe-rience, una consulenza, unacompetenza e una qualità divendita che gli altri canali nonpossano raggiungere così age-volmente. La voce più impor-tante nel conto economico digestione è per noi il persona-le, proprio per garantire un’e-sperienza di acquisto assisti-ta da persone con notevolecompetenza tecnica a cui sisomma la nostra formazionespecifica. Tra contenuto emarca, quest’ultima conquistal’acquirente per un fattore difiducia, è un prerequisito, madeve esserci sempre un conte-nuto innovativo e di qualitàche noi otteniamo grazie allaricerca e controllando spessofino al 100% tutta la filiera”.

L’Erbolario: cresce la sinergiatra i diversi canali distributivi

Organizzato da BolognaFiere Cosmoprof SpaVia Cappuccini 2, 20122 Milano (Italy) Tel. 02.796.420 - Fax 02.795.036

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Fonte: Cosmetica Italia

I driver del consumatore

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