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Corso di Politica Economica Corso di Politica Economica Corso di laurea in Scienze Corso di laurea in Scienze Statistiche Statistiche Prof. Cristina Brasili Prof. Cristina Brasili Anno Accademico 2010-2011 Anno Accademico 2010-2011 TEORIA DELLO SVILUPPO TEORIA DELLO SVILUPPO

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Page 1: Corso di Politica Economica Corso di laurea in Scienze Statistiche Prof. Cristina Brasili Anno Accademico 2010-2011 TEORIA DELLO SVILUPPO

Corso di Politica EconomicaCorso di Politica Economica

Corso di laurea in Scienze Statistiche Corso di laurea in Scienze Statistiche

Prof. Cristina BrasiliProf. Cristina BrasiliAnno Accademico 2010-2011Anno Accademico 2010-2011

TEORIA DELLO TEORIA DELLO SVILUPPOSVILUPPO

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Teoria dello sviluppoTeoria dello sviluppo(frammenti)(frammenti)

CRESCITA E SVILUPPOCRESCITA E SVILUPPO((Growth and DevelopmentGrowth and Development))

Circoli viziosi della povertàCircoli viziosi della povertàPoli di sviluppoPoli di sviluppoDualismoDualismoMutamenti settorialiMutamenti settorialiDisoccupazione nascostaDisoccupazione nascostaSviluppo tardivoSviluppo tardivo

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CIRCOLI VIZIOSI DELLA CIRCOLI VIZIOSI DELLA POVERTA’POVERTA’

a) dal lato della domanda (bassa domanda)

b) dal lato dell’accumulazione (bassi risparmi)

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Ridotta dimensione delmercato e bassa crescitadella domanda globale

Ridotta crescita degliinvestimenti e/o dellaproduttività

Ridotta crescita del reddito pro-capite

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Bassa propensione alrisparmio e bassi livellidel risparmio

Pochi fondi per fi-nanziare investimenti

Basso livello di investimenti

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CIRCOLI VIZIOSI DELLA POVERTA’CIRCOLI VIZIOSI DELLA POVERTA’

c) dal lato delle infrastrutture sociali

d) dal lato del capitale umano

e) dal lato della popolazione (produttiva)

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Inadeguata formazione dicapitale umano aggravatoda “fughe di cervelli”verso i paesi più ricchi

Carenza di manodo-pera qualificata; fortedisuguaglianza deiredditi

Minor sviluppo

Basso livello e bassa dinamicadel reddito pro-capite

Probabile alto tasso di crescitadella popolazione

Basso livello ebassa dinamica delreddito pro-capite

Scarse infrastrutturesociali

Difficoltà nel processodi industrializzazione enell’ammodernamentodell’agricoltura

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POLI DI SVILUPPO: POLI DI SVILUPPO: BeneficiBenefici

Crescitadell’industria A

Espansione indu-stria B che acquistabeni o servizi da A

Espansione industria C cheproduce beni o servizi com-plementari a quelli prodottida A

Espansione indu-stria D che producebeni e servizi ac-quistati da A

Espansione industria E i cui prodottisono acquistati da individui i cuiredditi sono aumentati per l’espan-sione originaria di A e i relativieffetti indotti

Altri eventuali effettiAltri eventuali effetti

creazionecreazione di nuova imprenditorialità (ad esempio addetti di nuova imprenditorialità (ad esempio addetti dell’impresa A che acquisiscono una elevata professionalità e si dell’impresa A che acquisiscono una elevata professionalità e si mettono in proprio)mettono in proprio)

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POLI DI SVILUPPO: POLI DI SVILUPPO: Possibili problemiPossibili problemi

Crescita di A

Possibile sottrazio-ne di forza lavoroaddestrata ad altreimprese

Possibile aumento del costodella vita e quindi dei salarimonetari per altre imprese

Possibili effetti dicongestione e in-quinamento

Crisi di altre imprese più deboli

Altri eventuali effettiAltri eventuali effetti

DISTRUZIONEDISTRUZIONE di imprenditorialità, se prevalgono gli effetti di imprenditorialità, se prevalgono gli effetti negativinegativi

““Big push” - Rosertein Rodan, “Poli di sviluppo” - PerrouxBig push” - Rosertein Rodan, “Poli di sviluppo” - Perroux

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DUALISMO ECONOMICODUALISMO ECONOMICO

Dualismo territorialeDualismo territorialeDualismo nel mercato del lavoroDualismo nel mercato del lavoroDualismo industrialeDualismo industriale

Il combinarsi di questi dualismi ha Il combinarsi di questi dualismi ha creato un “creato un “mosaicomosaico” di situazioni che ” di situazioni che caratterizzano lo sviluppo economico caratterizzano lo sviluppo economico italiano.italiano.

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MUTAMENTI SETTORIALIMUTAMENTI SETTORIALI

Cambiamenti dell’ importanza Cambiamenti dell’ importanza relativa dei principali settorirelativa dei principali settori

AgricolturaAgricoltura IndustriaIndustria ServiziServizi

I sentieri di sviluppo non sono I sentieri di sviluppo non sono omogeneiomogenei(Colin Clark, Kutzets, Chenery)(Colin Clark, Kutzets, Chenery)

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SVILUPPO SETTORIALESVILUPPO SETTORIALE

DeindustrializzazioneDeindustrializzazione Anni ‘50-’60 USA-UK Anni ‘50-’60 USA-UK Anni ‘70 ITALIA Anni ‘70 ITALIA

Paesi quote elevate serviziPaesi quote elevate serviziSud Italia: quota elevata servizi Sud Italia: quota elevata servizi

ma poca industriama poca industriaI rapporti fra servizi e industria non I rapporti fra servizi e industria non

sono semplici da analizzare sono semplici da analizzare Il problema è analizzare i servizi in Il problema è analizzare i servizi in

funzione dell’apparato industrialefunzione dell’apparato industriale

((Pasinetti L.,Pasinetti L., “Mutamenti strutturali del “Mutamenti strutturali del sistema produttivo: integrazione fra sistema produttivo: integrazione fra industria e settore terziarioindustria e settore terziario”, il Mulino ”, il Mulino 19861986))

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SVILUPPO TARDIVOSVILUPPO TARDIVO (INDUSTRIALIZZAZIONE)(INDUSTRIALIZZAZIONE)

VANTAGGIVANTAGGI

Acquistare e imitare Acquistare e imitare tecnologietecnologie

SVANTAGGISVANTAGGI

Divario tecnologicoDivario tecnologico Concorrenza paesi Concorrenza paesi

industrializzatiindustrializzati Accentuato dualismoAccentuato dualismo Problemi occupazionaliProblemi occupazionali

(Fuà, “(Fuà, “Problemi dello sviluppo tardivo in Problemi dello sviluppo tardivo in EuropaEuropa” , il Mulino 1980)” , il Mulino 1980)

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DISOCCUPAZIONE NASCOSTADISOCCUPAZIONE NASCOSTA

Nell’agricoltura italiana non c’è stato un Nell’agricoltura italiana non c’è stato un esodo graduale come auspicato fattore esodo graduale come auspicato fattore di sviluppo industrialedi sviluppo industrialegrande esodo e migrazioni ‘50 - ‘60grande esodo e migrazioni ‘50 - ‘60sviluppo italiano (nord del paese), sviluppo italiano (nord del paese), sviluppo EUROPEO (Germania) sviluppo EUROPEO (Germania)

L’aumento della PLV: 2-3% annuo L’aumento della PLV: 2-3% annuo negli anni ‘ 50 - ‘60 negli anni ‘ 50 - ‘60

Aumento dei mezzi tecnici del 4 - 5 % Aumento dei mezzi tecnici del 4 - 5 % annuoannuo

- - (Mottura, Pugliese, “Mezzogiorno, agricoltura, mercato (Mottura, Pugliese, “Mezzogiorno, agricoltura, mercato del lavoro”, Il Mulino, 1970)del lavoro”, Il Mulino, 1970)

- (Barbero, Marotta., “Il mercato del lavoro- (Barbero, Marotta., “Il mercato del lavoro

agricolo”, il Mulino 1987)agricolo”, il Mulino 1987)

- Fanfani R. - Fanfani R. L’agricoltura in Italia, dalla riforma agraria L’agricoltura in Italia, dalla riforma agraria alla Parmalat,alla Parmalat, Il Mulino, Bologna 2004 Il Mulino, Bologna 2004

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POLITICHE DI AGGIUSTAMENTOPOLITICHE DI AGGIUSTAMENTO

Più successo sul lato del contenimento Più successo sul lato del contenimento della domandadella domanda (contraendo consumi, (contraendo consumi, investimenti e importazioni)investimenti e importazioni)

Più difficile sviluppo dell’offertaPiù difficile sviluppo dell’offerta (diversa allocazione delle risorse fra settori (diversa allocazione delle risorse fra settori produttivi, interventi di “riforma strutturale” produttivi, interventi di “riforma strutturale” duratura)duratura)

Effetti indesiderati su ampi strati di Effetti indesiderati su ampi strati di popolazione, portando alla ribalta i popolazione, portando alla ribalta i problemi sociali e distributiviproblemi sociali e distributivi

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ASCESA E DECLINO DELL’ECONOMIA ASCESA E DECLINO DELL’ECONOMIA DELLO SVILUPPO DELLO SVILUPPO (Rosemberg & Sellier)(Rosemberg & Sellier)

Nei paesi in via di sviluppo spesso esistono:

riserve occulte di lavororiserve occulte di lavoro (sottoccupazione agricola)(sottoccupazione agricola)

ma anche riserve occulte di: ma anche riserve occulte di: risparmirisparmi energie imprenditorialienergie imprenditoriali altre risorsealtre risorse

Occorre però mettere in atto Occorre però mettere in atto ““strategie di sviluppo non strategie di sviluppo non equilibrato”equilibrato”

(Cfr. Hirschman 1983)(Cfr. Hirschman 1983)

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PROGRESSO TECNICO –PROGRESSO TECNICO –INVESTIMENTIINVESTIMENTI

Gli investimenti agiscono direttamente sul ritmo dello sviluppo

Il progresso tecnico è agevolato da investimenti in :

Capitale fissoCapitale fisso : : impianti > capacità impianti > capacità produttiva > economie di scalaproduttiva > economie di scala

Capitale di esercizioCapitale di esercizio : macchinari più : macchinari più produttiviproduttivi

Ricerca e sviluppo di Ricerca e sviluppo di capitale umanocapitale umano

http://www.lavoce.info/

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Distribuzione del reddito e Distribuzione del reddito e benessere socialebenessere sociale

Definizione di Definizione di povero in senso assolutopovero in senso assoluto Colui che può contare in un reddito giornaliero Colui che può contare in un reddito giornaliero

non superiore ad non superiore ad 1 dollaro (2$ al giorno i valori 1 dollaro (2$ al giorno i valori correnti)correnti)

Definizione di Definizione di povero in senso relativo povero in senso relativo Quell’individuo il cui reddito equivalente è Quell’individuo il cui reddito equivalente è

inferiore al 50% del reddito individuale medio inferiore al 50% del reddito individuale medio della comunità di riferimentodella comunità di riferimento

Anni Novanta:Anni Novanta:diminuiscono le persone in condizioni di diminuiscono le persone in condizioni di

povertà assolutapovertà assolutaaumentano le persone in condizioni di aumentano le persone in condizioni di

povertà relativapovertà relativa

Roberto Cellini “Politica Economica” McGraw-Hill cap.12Roberto Cellini “Politica Economica” McGraw-Hill cap.12

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La distribuzione della ricchezza netta La distribuzione della ricchezza netta delle famiglie italiane: 1998-2008delle famiglie italiane: 1998-2008

% di ricchezza delle famiglie

1998 2000 2002 2004 2006 2008

- 10% famiglie più ricche

46,5 47,5 44,9 42,9 44,7 44,5

- 50% famiglie più povere

9,3 9,6 9,6 10,1 9,7 9,8

- % famiglie con ricchezza negativa

2,3 1,8 2,1 2,6 2,7 3,2

Fonte: Banca d’Italia: supplemento al Bollettino statistico nov.2009(elaborazione sui dati dell’indagine sui bilanci delle famiglie italiane)

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Il contributo di Amartya Sen Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppoalla teoria dello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

““Lo sviluppo può essere visto Lo sviluppo può essere visto come un processo di espansione come un processo di espansione delle libertà reali godute dagli delle libertà reali godute dagli esseri umani” (esseri umani” (Introduzione pag.9 )Introduzione pag.9 )

Questa definizione dello sviluppo si Questa definizione dello sviluppo si contrappone ad altre visioni più contrappone ad altre visioni più limitativelimitative

Amartya Sen “Amartya Sen “Lo sviluppo è libertàLo sviluppo è libertà” Oscar ” Oscar Saggi Mondadori 2000Saggi Mondadori 2000

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• La crescita del PNL e del reddito La crescita del PNL e del reddito individuale sono solo gli strumenti individuale sono solo gli strumenti per espandere le libertàper espandere le libertà

• Il punto fondamentale del Il punto fondamentale del ragionamento di Sen è costituito ragionamento di Sen è costituito dalle dalle capabilities (o tradotto dalle capabilities (o tradotto dalle capacitazioni)capacitazioni)

Povertà come INCAPACITAZIONEPovertà come INCAPACITAZIONE

Il reddito basso è significativo solo Il reddito basso è significativo solo sul piano strumentalesul piano strumentale

La relazione tra basso reddito e La relazione tra basso reddito e basse capacitazioni varia da una basse capacitazioni varia da una comunità all’altra:comunità all’altra: la relazione risente la relazione risente fortemente dell’età del soggetto, dei ruoli fortemente dell’età del soggetto, dei ruoli sessuali e sociali, della località, o di altri fattori di sessuali e sociali, della località, o di altri fattori di cui la persona non controlla le variazioni.cui la persona non controlla le variazioni.

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Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

Povertà come INCAPACITAZIONEPovertà come INCAPACITAZIONE

Anche la valutazione della disuguaglianza Anche la valutazione della disuguaglianza assume quindi connotati diversiassume quindi connotati diversi

La disuguaglianza dei redditi può differire anche La disuguaglianza dei redditi può differire anche in modo sostanziale dalle disuguaglianze in diversi in modo sostanziale dalle disuguaglianze in diversi spazi (spazi (mancanze di libertàmancanze di libertà))

L’esempio importante è la disuguaglianza nei livelli L’esempio importante è la disuguaglianza nei livelli di disoccupazionedi disoccupazione

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

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Il contributo di Amartya Sen alla teoria Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppodello sviluppo

premio Nobel per l’Economia 1998premio Nobel per l’Economia 1998

DISOCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE E INCAPACITAZIONEINCAPACITAZIONE

Nelle economie europee l’alto livello di Nelle economie europee l’alto livello di disoccupazione rappresenta un problema disoccupazione rappresenta un problema di disuguaglianza altrettanto importante di di disuguaglianza altrettanto importante di quello della distribuzione del redditoquello della distribuzione del reddito

Negli Stati Uniti c’è una situazione molto Negli Stati Uniti c’è una situazione molto diversa maggiore, disuguaglianza dei diversa maggiore, disuguaglianza dei redditi ma minore disoccupazioneredditi ma minore disoccupazione

Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000

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Perché il PIL pro capite non è un indicatore sufficiente per analizzare lo “sviluppo” di un Paese?

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Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppoIndicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo

INDICATORI FONTI

PIL pro capite in ppa Statistiche nazionali (ISTAT per l’Italia), EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD

HDI indice di sviluppo umano

UNDP (Human Development Report)

Indice di Gini Statistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD

Indici di povertà UNDP (Human Development Report)

Tasso d’occupazione Statistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD

Tasso d’attività Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD

Tasso di disoccupazione

Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD

Struttura del sistema produttivo

Statistiche nazionali, WB EUROSTAT, ONU, OECD

Grado di apertura Statistiche nazionali, WB EUROSTAT,

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Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo (continua)(continua)

INDICATORI FONTI

Indicatori sugli IDE Statistiche nazionali

Indicatori sulla formazione

Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, UNESCO OECD

Indicatori sulla R&S e la creatività economica

Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, OECD

Indicatori sul risparmio Statistiche nazionali, WB

Indicatori sugli investimenti

Statistiche nazionali, WB

Indicatori ambientali ONU, WB, UNDP, HDU, OECD

Indicatori sulla sanità OMS, ONU, WB

Indicatori demografici OMS, OIL, WB

Indicatori istituzionali ONU, WB, Trasparency International ecc.

OLTRE IL PIL: PER UN NUOVO INDICE DEL BENESSERERapporto “Stiglitz-Sen-Fitoussi”, Bologna, Dicembre 2009

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Riferimenti bibliografici:

Da studiare V. Valli, Politica Economica Carocci Ed.

2005; cap.1 e cap.4, esclusi i paragrafi 4.10 e seguenti.

Da leggere Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi

Mondadori 2000; Mondadori 2000; Introduzione e primo capitolo.Introduzione e primo capitolo.

TEORIA DELLO SVILUPPOTEORIA DELLO SVILUPPO