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BUONE PRATICHE PER COMBATTERE IL CYBER – BULLISMO IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Inquadramento del fenomeno
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COMBATTERE IL CYBER-BULLISMO
Inquadramento del fenomeno
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CYBERBULLISMO - DEFINIZIONI • “Atto aggressivo e intenzionale
compiuto da un gruppo di persone o da un solo individuo, utilizzando le tecnologie di comunicazione elettronica, contro una vittima che non può facilmente difendere”
Nazioni Unite(Rappresentante Speciale dell’Onu sulla Violenza contro l’infanzia, 2016)
• “Atto di violenza verbale o psicologica compiuto da un individuo o da un gruppo di individui contro terzi”
Unione Europea(Commissione Europea, 2009)
•“Atto aggressivo e intenzionale, non sporadico, compiuto utilizzando le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione – social network, e-mail, chat rooms, instant messaging – da un gruppo di persone o da un solo individuo nei confronti di terzi che non si possono facilmente difendere"
Accademia/ricerca (Smith ,2008)
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CONTESTUALIZZAZIONE DEL FENOMENOProgressivo
aumento della tecnologia
informatica e della comunicazione
online
I minori utilizzano sempre più la
tecnologia informatica e la comunicazione
online
Ruolo/peso crescente delle
tecnologie digitali nelle relazioni interpersonali
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COMBATTERE IL CYBERBULLISMO
Quadro normativo di riferimento
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LIVELLO INTERNAZIONALE – NAZIONI UNITE
MISURE VINCOLANTI
• 1989, Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (UNCRC), art. 19;• Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
MISURE NON VINCOLANTI
• 2014, Risoluzione ONU adottata dall’Assemblea Generale «Protecting Child from bullying»;• 2016, «Draft General Comment» alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia
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LIVELLO INTERNAZIONALE - CONSIGLIO D’EUROPA
MISURE VINCOLANTI
• 1950, Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (ECHR);• Corte Europea per i diritti dell’uomo;• 1961, Carta Sociale Europea, art. 17 (a)• 2001, Convenzione sul Cybercrime e suo Protocollo addizionale;• 2007, Convenzione sulla protezione dei minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali.
MISURE NON VINCOLANTI:
• 2016, Strategia 2016-2020 sui diritti dell’infanzia;• Varie iniziative (e.g. NoHate Speech Movement)
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LIVELLO INTERNAZIONALE – UNIONE EUROPEA
MISURE VINCOLANTI
• 2000, Carta dei diritti fondamentali, art 24: • 2007, Trattato di Lisbona, art. 3• 2011, Direttiva Europea contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori ;• 2013, Direttiva sul Cybercrime:• 2016, Direttiva sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati in procedimenti penali ;• 2016, Regolamento generale sul trattamento dei dati personali;
MISURE NON VINCOLANTI
• 2011, Agenda dell’Unione Europea per i diritti dell’infanzia (2011-2014);• 2012, Strategia della Commissione Europea “Better Internet for Kids” (BIK);• Programmi finanziati dall’Unione Europea (i.e. Safer Internet Programme)
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LIVELLO NAZIONALE
MISURE VINCOLANTI
• 1988, Decreto del Presidente della Repubblica n. 448• 2014, Disegno di legge 1261 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il
contrasto del fenomeno del cyberbullismo”
MISURE NON VINCOLANTI
• 2015, Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo
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LIVELLO REGIONALE - FVG
RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEL BULLISMO NELLE SCUOLE (USR 2014)
• Migliorare l’organizzazione scolastica in favore del benessere sociale di tutti gli attori coinvolti nei fenomeni di bullismo (i.e. allievi aggressori, vittime e spettatori);
• Consolidare sinergie locali tra le istituzioni scolastiche e quelle territoriali (i.e. aziende sanitarie, forze dell’ordine e enti locali).
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COMBATTERE IL CYBERBULLISMO
Ricerca: «Le Buone pratiche per contrastare il Cyberbullismo in FVG»
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LA RICERCA - OBIETTIVI
Realizzazione delle manifestazioni dell’Internet Day FVG – 29.04.2016
Conoscenza dei processi di diffusione delle TIC (i.e. Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)
Costruzione di strategie per superare problematiche legate ad un uso scorretto delle TIC (e.g. cyberbullismo)
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LA RICERCA - CONOSCERE PER CONTRASTARE
CONOSCERE IL FENOMENO
SENSIBILIZZARE
METTERE IN RETE
OSSERVATORIO REGIONALE DEL CYBERBULLISMO
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LE FASI DELLA RICERCA
FASE PRELIMINARE• Desk Research• Mappatura degli
stakeholder• Definizione
strumento - questionario
ID - DAY• Ampliamento n.
stakeholder• Revisione
partecipata dello strumento (i.e. focus-group)
RACCOLTA BUONE PRATICHE ED ANALISI• Coinvolgimento
stakeholder (invio questionario)
• Raccolta e analisi risposte
STATE OF THE NETRestiruzione risultati
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I CASI STUDIO RACCOLTI 1/2LA RACCOLTA DATI ON-LINE
• Settembre-ottobre 2016• 856 questionari inviati a:
• Enti Pubblici (Autorità locali/regionali, Forze dell’ordine, Aziende per l’Assistenza Sanitaria, Ordine degli avvocati e enti pubblici di altra natura);
• Associazioni No-Profit;• Centri di ricerca ed Università;• Istituti scolastici;• Enti di orientamento;• Biblioteche;• Altri enti che hanno aderito alle iniziative
dell’Internet Day 2016.• 73 Risposte - tra cui 49 con iniziative
rilevanti negli ultimi 5 anni
DISTRIBUZIONE RISPOSTE PER PROVINCIA (n. 49/73)
17/26
10/13
9/15
8/14
• 4/4 non identificabili• 1/1 fuori regione 15
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I CASI STUDIO RACCOLTI 2/2ENTE PROMOTORE (n. 49) INIZIATIVE SVOLTE NEGLI ULTIMI 5
ANNI (n.73)
Sì; 49; 67%
No; 24; 33%
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Ente di formazione
Ordine professionale
n.i.
Biblioteca pubblica
Informagiovani
Spa; impresa privata; liberi professionisti
Associazione/organizzazione no profit
Amm.locale/Ente pubblico
Istituzione scolastica
0 5 10 15 20 25
1
1
2
3
3
5
6
8
20
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FRAMEWORK DI RIFERIMENTO – ANALISI DATI 1/2
Cyberbulling among young people, DG for Internal Policies, EU,
2016
Starting Points for combating Hate
Speech Online, CoE, 2014
Linee di orientamento per azioni di
prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo,
MIUR, 2015
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FRAMEWORK DI RIFERIMENTO – ANALISI DATI 2/2
FRAMEWORK IL CICLO DI MONITORAGGIO
Promotori
Attività
Obiettivi
BeneficiariPartnership
Costi
Risultati
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TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ - COSA?FRAMEWORK
UE• Corsi di formazione
o Workshopo Corsi e-learning interattivi
MIUR• Analisi dei bisogni• Percorsi di formazione sulle
dinamiche di:o Bullismo o Cyberbullismo
• Sensibilizzazione sul cyberbullismoo Campagne pubblicitarie
(Messaggi video, locandine informative)
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ
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Ciclo di conferenze/seminari replicato in più edizioni/territori
Percorso formativo/training per genitori
Campagna di sensibilizzazione
Ciclo di conferenze/seminari
Conferenza/seminario replicato in più edizioni/territori
Percorso per più tipologie di beneficiari
Conferenza/seminario singolo
Percorso formativo/training per allievi/studenti
1
1
2
3
4
6
8
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BENEFICIARI DELL’INIZIATIVA - A CHI?FRAMEWORK
UE• Bambini e adolescenti
coinvolti attivamente• Genitori
MIUR• Insegnanti • Genitori
BENEFICIARI DELL’INIZIATIVA NEL FVG
Studenti universitari
Operatori settore socio-sanitario
Pubblica Amministrazione
Allievi scuola elementare
Rappresentanti della società civile
Cittadinanza
Allievi scuola superiore
Insegnanti/professori
Genitori
Allievi scuola media
0 5 10 15 20 25 301
3
3
5
5
6
12
20
24
28
20
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ATTIVITÀ E BENEFICIARI - SPECIFICITÀSPECIFICITÀ
• Le iniziative più numerose sono state dedicate a “Percorsi formativi per le scuole”, indirizzate principalmente a studenti adolescenti.
• Nessuna iniziativa tra quelle registrate è diretta specificatamente ai bambini.
• Solo un percorso formativo è indirizzato specificatamente ai genitori.
DA SEGNALARE
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“GIÙ LA MASCHERA” - COMUNE DI POLCENIGO
• Focus group con genitori e figli per un’analisi dei servizi dedicati ai giovani, presenti nel territorio.“BULLISMO, AGGRESSIVITÀ E SPORT” - ALEXIAPROJECT, TRIESTE
• Confronto tra diverse tipologie di beneficiari (studenti, insegnanti, famiglie).
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OBIETTIVI DELL’INIZIATIVAFRAMEWORK
UE• Promozione della sicurezza online
MIUR• Prevenzione del bullismo e del
cyber-bullismo• Contrasto del bullismo e del cyber-
bullismo• Valorizzazione del ruolo del
personale scolastico nella prevenzione del cyberbullismoo in particolare degli assistenti tecnici
al fine di un utilizzo sicuro di internet a scuola
OBIETTIVI DELL’INIZIATIVA
Altro
Contribuire al contrasto del fenomeno cyberbullismo
Aumentare la conoscenza del fenomeno del cyberbullismo
Contribuire alla prevenzione del fenomeno cyberbullismo
Aumentare la conoscenza sull’utilizzo responsabile degli strumenti informatici
0 5 10 15 20 25 30 35
5
15
19
30
31
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OBIETTIVI DELL’INIZIATIVA - SPECIFICITÀSPECIFICITÀ
• Le iniziative si sono concentrate su due principali obiettivi:
o Informare sul fenomeno del Cyberbullismo (i.e. caratteristiche, fattori scatenanti, ecc.)
o Informare e formare all’utilizzo responsabile delle tecnologie digitali e ad un comportamento responsabile sulla.
• È interessante notare come la maggior parte delle iniziative dichiarano di avere obiettivi informativi, ma di fatto hanno svolto proattivamente azioni di prevenzione/contrasto.
DA SEGNALARE
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“CONTRASTARE IL CYBERBULLISMO: UN APPROCCIO PEER TO PEER”- PSICOATTIVITÀ, PALMANOVA
• Promuovere nuove conoscenze e competenze tra gli insegnanti e nella popolazione, per individuare situazioni a rischio tra gli adolescenti.
“APP&GAME IL BENESSERE DEI GIOVANI VERSO COMUNITÀ MEDIA EDUCATIVE” - SALUSMUNDI, PORDENONE
• Potenziare/sviluppare l’uso delle tecnologie 2.0 in modo consapevole.
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PARTNER DELL’INIZIATIVA – CON CHI?FRAMEWORK
UE• ONG/Associazioni/Esperti• Giovani• Scuole / insegnanti• Genitori • Autorità/istituzioni pubbliche
MIUR• Comunità scolastica
o Insegnanti o Personale ATA
TIPOLOGIA DI PARTNER
Autorità regionali
Autorità nazionali
Istituti scolastici/di formazione
Autorità locali
Forze dell'0rdine
Organizzazioni della società civile
0 2 4 6 8 10 12
1
5
9
10
10
10
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PARTNER DELL’INIZIATIVA - SPECIFICITÀSPECIFICITÀ
• Tendenza di agire in partenariati con diverse tipologie di enti (solo 12 casi su 49 hanno svolto l’iniziativa in maniera individuale)
• I casi di partenariato con attori europei sono limitati
• La maggior parte delle iniziative destinate alle scuole sono state sviluppate attraverso la collaborazione con esperti esterni all’ente proponente (es. educatori, psicologi, rappresentanti delle forze dell’ordine)
DA SEGNALARE
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"JOIN FORCES TO COMBAT CYBERBULLIYNG IN SCHOOLS" - ASSOCIAZIONE MEC, UDINE
• Regione Friuli Venezia Giulia• I.C. di Gemona del Friuli, Pozzuolo del Friuli, scuola
paritaria Santa Maria degli Angeli, I.C. di Tolmezzo• partner Europei in 5 nazioni (Italia, Germania,
Slovenia, Polonia, Ungheria).
“PREVENZIONE DEL DISAGIO” - IC PORDENONE TORRE, PORDENONE
• Ordine degli Avvocati• Regione Friuli Venezia Giulia• Carabinieri, Polizia Postale• Arcigay
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COSTI E RISORSE DELL’INIZIATIVA – QUANTO?SPECIFICITÀ:
• Tendenza verso iniziative sviluppate in co-finanziamento • 4 casi: risorse proprie
dell’ente/della rete più fondi a valere su bandi europei
• Il costo è spesso inferiore al valore reale dell’iniziativa, grazie ad operatori specializzati che intervengono a titolo volontario nell’esercizio delle loro funzioni (es. interventi delle Forze dell’ordine)
• Alcune iniziative dedicate agli studenti sono state finanziate attraverso contributi dei genitori.
FONTI DI FINANZIAMENTO
Bando comunale
Bando nazionale
Bando europeo
Bando di Enti
Bando regionale
Risorse proprie
0 2 4 6 8 10 12 14
1
1
3
3
7
13
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RISULTATI E PRODOTTI DELL’INIZIATIVAFRAMEWORK
UE• Materiali formativi ed
educativi prodotti e disseminati
MIUR• Sul sito web della scuola sono
presenti: • sezione dedicata ai temi del
bullismo e/o cyberbullismo • spazio riservato alle
comunicazioni scuola-famiglia• una chat dedicata
• Sportello di ascolto (online e/o offline) attivati
TIPOLOGIA DI PRODOTTI
Prodotto rapp. scientifico
Prodottto materiale informativo cartaceo
Prodotto Canali online di comunicazione dedicati
Prodotto Linee guida/manuali/Vademecum
Prodotto Materiale informativo elettronico
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
2
2
2
5
9
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RISULTATI DELL’INIZIATIVA - SPECIFICITÀSPECIFICITÀ• Non tutte le iniziative hanno prodotto materiale
cartaceo o online per la disseminazione/ informazione
• Solo in 3 casi l’iniziativa ha incluso la creazione di strumenti di comunicazione on-line dedicati
• Tra i materiali informativi ed educativi vi sono soprattutto:
o Vademecum/ Linee Guida per diversi gruppi target
o pubblicazioni e rapporti scientifici.
• Le iniziative indirizzate a studenti/ragazzi hanno prodotto principalmente materiali video
DA SEGNALARE
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“CONTRASTARE IL CYBERBULLISMO: UN APPROCCIO PEER TO PEER” - PSICOATTIVITÀ, PORDENONE
• Video con i principali risultati
“GIUSTIZIA RIPARATIVA, BULLISMO E CYBERBULLISMO” - ISTITUTO COMPRENSIVO DI GEMONA DEL FRIULI
• Vademecum per insegnanti
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’INIZIATIVA – COME MIGLIORARE?FRAMEWORK
MIUR: • Somministrazione di questionari agli
studenti e ai genitori finalizzati al monitoraggio
• Piattaforme online con pubblicazione dei risultati sul sito web della scuola
INIZIATIVA SOTTOPOSTA A MONITORAGGIO E/O VALUTAZIONE
29
Si; 14
No; 29
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’INIZIATIVA - SPECIFICITÀ
SPECIFICITÀ
• Tra le iniziative registrate (43 risposte valide) solo 14 si sono sottoposte ad un’azione di monitoraggio e/o valutazione.
DA SEGNALARE
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• Riunione finale docenti e ragazzi per la valutazione peer to peer del progetto
SALUSMUNDI
• Questionario di gradimento
“COOPERATIVE EDUCATION” -COMUNE DI UDINE
• Questionario di soddisfazione - sistema di qualità - IRES FVG
“ORCO INTERNET” - IRES FVG
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COMBATTERE IL CYBERBULLISMO
Raccomandazioni preliminary per l’osservatorio regionale
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Il Sistema di monitoraggioIL CICLO DI MONITORAGGIO LE RISORSE DEL SISTEMA
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Promotori
Attività
Obiettivi
BeneficiariPartnership
Costi
Risultati
IL SISTEMA
CAPITALE UMANO
CAPITALE SOCIALE
CAPITALE ECONOMICO
CAPITALE FISICO
CAPITALE CULTURALE
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LA MATRICE DEL MONITORAGGIODimensioni Interno Esterno
+Sostenibilità economica
• Disponibilità e motivazione del personale interno a lavorare a titolo volontario alle iniziative
• Attori specializzati esterni collaborano volontariamente• Esistenza di fonti di finanziamento (regionali nazionali,
europee) • Volontà dei genitori di contribuire anche finanziariamente
Capitale umano • Valorizzazione delle esperienze tramite approccio ‘peer to peer’
• Esistenza di operatori altamente specializzati sul tema e sulla sua trasmissione
• Famiglie degli studenti come importante stakeholder per l’efficacia delle iniziative
Capitalizzazione • Volontà di fare sinergia con attori che possiedono competenze diversificate
• Valorizzazione e responsabilizzazione del personale interno
• Framework di riferimento e bandi di finanziamento premiano progetti svolti in rete
- Sostenibilità economica
• Difficoltà a promuovere iniziative durature con i soli fondi propri
• Conoscenza delle opportunità di finanziamento europeo poco diffusa
Capitale umano - • Iniziative dedicate a genitori/famiglia sottodimensionate
Capitalizzazione • Prevalenza di iniziative ‘a spot’ rispetto ad interventi di lungo termine
• Difficoltà gestionali nel lavoro effettivo in rete• Produzione di materiale informativo/divulgativo inferiore alle
iniziative effettivamente svolte
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RACCOMANDAZIONI – ATTIVITA’
COSA FUNZIONA?
• Incontri partecipati che promuovono un ruolo attivo dei destinatari
• Approccio peer to peer • Attività formazione comportamento
responsabile nel mondo digitale• Attività mirate all'informazione sul
fenomeno del cyberbullismo • Attività mirate alla motivazione degli
stakeholder (autorità locali, associazioni, ecc) ad agire proattivamente per la prevenzione
DI COSA C’E’ BISOGNO?
• Attività mirate al coinvolgimento delle famiglie/genitori
• Iniziative specifiche e di supporto alle vittime
• Attività di comunicazione:• Spot televisivi e radiofonici relativi a
regole del mondo digitale• Materiali video informativi/di
sensibilizzazione, realizzati in collaborazione con studenti/beneficiari
• Materiali informativi on-line (per i giovani)
• Materiali informativi cartacei (per i genitori)
• Attività di monitoraggio 34
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RACCOMANDAZIONI – DI COSA C’E’ BISOGNO?
ATTORI COINVOLTI
• Forze dell'ordine (es. Polizia Postale)• Aziende sanitarie (esperti/psicologi)• Mondo Scuola
(scuole/insegnanti/studenti• Enti pubblici
ATTORI DA COINVOLGERE
• Partner• Associazioni territoriali che possano
coinvolgere esperti/educatori specializzati in attività per specifiche fasce di età.
• Beneficiari• Genitori• Cittadinanza –
raggiunta/sensibilizzata attraverso attività di comunicazione
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Combattere il cyber-bullismoInquadramento del fenomeno