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STREET STREET COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA

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Un linguaggio iconografico contemporaneo,quello estrapolato ed immortalato da 30 scatti fotografici e firmati da ben trenta autori. Linguaggi e culture, memorie di un territorio e di un vissuto, quello dello street. Il visibile e l'invisibile, la realtà sfuggente impressionata in un frame digitale. Momenti di vita, il quotidiano inafferrabile, poiché il tempo scorre sotto i nostri occhi e vive solo e grazie ad un istante, quell'istante visivo bloccato nel tempo e nello spazio di una foto.

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STREET COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA

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STREET COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA

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STREET COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA

DAL 11 AL 24 OTTOBRE 2015

MANSOURCING

SPAZIO CONTEMPORANEO

VIA ACQUANUOVA 244 - CALTAGIRONE (CT)

CURATORE

DEMETRIO DI GRADO

MOLLY NARCISO

TESTO IN CATALOGO

MOLLY NARCISO

FOTO

PROPRIETA’ DEGLI AUTORI

IMPAGINAZIONE E GRAFICA

DEMETRIO DI GRADO

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STREET

STREETTesto di Molly Narciso

Un linguaggio iconografico contemporaneo,quello estrapolato ed immortalato da 30 scatti fotografici e firmati da ben trenta autori. Linguaggi e culture, memorie di un territorio e di un vissuto, quello dello street. Il visibile e l'invisibile, la realtà sfuggente impressionata in un frame digitale. Momenti di vita, il quotidiano inafferrabile, poiché il tempo scorre sotto i nostri occhi e vive solo e grazie ad un istante, quell'istante visivo bloccato nel tempo e nello spazio di una foto. La lettura compositiva, l'interpretazione delle opere fotografiche, vuole solo essere una linea guida affinché qualunque spettatore possa fruirne visivamente e applicarne in modo semplice una propria logica di partenza, associata non solo alle proprie esperienze personali (poiché tutti viviamo la quotidianità dello street), noi in questa collettiva consigliamo una fruizione bidirezionale, che il confronto e il ragionamento sia i vostro strumento, non l' osservazione veloce ma la sosta. Uno sguardo che sia in grado di ascoltare e che sia in grado allo stesso tempo di superare i canoni del bello e del piacere personale. L'invito è quello di porsi delle domande, l'invito è quello di rivolgerne delle proprie, l'interazione, il confronto di opinioni, cogliere e portare con sé. Attraverso gli occhi di questi autori abbiamo la possibilità di fare un viaggio visivo faccia a faccia con la realtà, queste foto sono documento esplicito e contemporaneo della nostra società, sono poetica composizione, sono esperienza indiretta, siate voi i portatori di un messaggio, siate testimoni diretti del vostro sguardo verso le strade del mondo, che sia per voi inaspettata risorsa. Buon Viaggio! Tutto scorre mentre la lancetta virtuale batte il tempo, l'impronta dinamico futurista sembra essere una leva portante per molte opere di questa collettiva che vi presentiamo volutamente in ordine sparso: Una grande forza visiva si può cogliere nello scatto fotografico di "Tony Leone" intitolata dallo stesso autore I love shopping. Si presenta così con un primo piano dominante in cui la figura principale accoglie ogni sguardo, elementi visivi dichiarano la sua identità, la sua appartenenza, non un abito qualunque ma una divisa che descrive una sposa e la sua promessa. La foto sulla foto questo è l'altro taglio fotografico contenuto in questo frame, un immagine sacra stampata sul packaging della busta un chiaro messaggio o forse contenitore di domande e di risposte, l'imprinting riflessivo su questa foto sembra essere inevitabile. Conversazioni,una panchina,tre uomini sconosciuti, un cartello che riguarda le informazioni turistiche,sarà l'ironia del caso,chi meglio di loro rappresentanti di un vissuto, il patrimonio dell' esperienza, la garanzia del so tutto, qui l'attenta osservatrice "Daniela Tornello" ne coglie pienamente il senso. Tradizioni, quelle che non tramontano e si tramandano, un passato che si afferma e si sofferma, il folclore della spettacolarizzazione tace sotto gli occhi del suo autore "Davide Di Pasquale". L'imposizione di grandi competitor commerciali, la globalizzazione, le diverse culture ed etnie, "Walter Lupo" sembra averne colto in un solo istante il controsenso.

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Frutta e verdura, la vetrina-edicola in un coerente scatto notturno quello di "Daniele Tranchita", il concetto di trasmissione, che dallo street, si sofferma in uno street frame, l'attesa conseguenziale si trasmette all'ultimo fruitore, ai tanti fruitori inconsapevoli di "Chiara Licata". Il documento senza tempo di "Daniela Parisi", il momento del gioco che si tramanda e che non tramonta mai, la descrizione di un ambiente che nella scelta del suo bianco/nero confonde volutamente, non ad un occhio attento, protagonista il gioco tra autore e fruitore senza fare pari o dispari ed è tutto un equilibrio di ruoli. Non mancano i silenzi, "Valentina Curro" li propone marcandoli inconsapevolmente quasi come fossero sfumature di un fondale, line di fuga che portano ad un solo orizzonte, qui il dinamismo si è arrestato, aspetta di ripartire in un volo, in una passeggiata,in quella di un passante in bicicletta quasi congelato nel suo tempo,un unico e forzato protagonista, si trova li solo al centro del mondo, un lampione quasi simbolico,chissà quanti tramonti e quanti pensieri rubati pronto a ripartire quando il timer segnerà il tempo della luce. Passanti e passioni, un simbolismo esplicito quello di "Riccardo Colelli" grana d'argento tradotta in pixel tra grigi e neri fusi pienamente nella sua descrizione fotografica, il visibile in un quasi altare, per quell'idolo di molti nella sua azione sportiva, ed è linguaggio stampa è il business sotto gli occhi di chi fatica a fare goal. Reportage street ... l'indifferenza sotto gli occhi, la cultura di chi vuole emergere descritta in questo piano fotografico che vede tre elementi isolati,tre tempi apparentemente statici, "Sebastiano Bellomo Giovanni" li riassume in un solo aggettivo "impegnati". Avvolte basta solo un dettaglio, dettagli che raccontano e si intessono come losanghe, si mettono a fuco particolari incisi come fossero tratti di matita e si affermano rispetto alle figure in secondo piano, proprio lì dove cade l'occhio attento di "Gaetano Campoccia" che una nuova grammatica visiva prende vita. Cogli l'attimo, l'ispirazione di chi è artista ovunque, street e non, nessuna frontiera, niente limiti per chi è ispirato da un idea, colori della vita, emozioni, egocentrismo e creatività dell'autore trasmessi nell'opera fotografica di "Franceso Bonanno", 'attesa è la rinascita senza comparse, un solo protagonista, la vita reale. Dignità, un aggettivo alla portata di tutti. Fedeltà, una composizione dolce ed allo stesso tempo amara espressione di piena bellezza compositiva, un occhio attentoquello di "Paola Berretta", non si pronuncia , non denuncia, osserva chi la guarda compiaciuto e indispettito, immaginazione unico spazio libero concesso al fruitore per quelle note che mai sentiremo con le nostre orecchie di quell'istante. La definizione è sintassi compositiva, infatti in una visione apparentemente disorganizzata, si cambia prospettiva tante volte, l'opera di "Dell’Aversana&Varavallo" non è conseguenza, l'attenzione è per la causa,le regole le fa il gioco, solo uno il conduttore esperto. Una regia spontanea quella di "Sergio Giannotta", un linguaggio cinematografico celato in uno scatto, un solo frame per quellasfuggente ed unica sequenza di quell'attimo rubato, un senza nome percorre le strade notturne, tutto è un ritardo che infrange il tempo, custode di segreti e pensieri. Storia e condivisione di un viaggio tra le street del quartiere Mitte, oggi un grande centro commerciale e punto di raccordo dei trasporti,vittima della seconda guerra mondiale, nella sua rinascita divenuta il fiore all'occhiello, Alexanderplatz la più celebre piazza di Berlino che prende il nome da Alessandro I di Prussia "Palmira Pepi" la ripropone donandoci la preziosa emozione di un viaggio e ne accendetutta la nostra curiosità e voglia

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di conoscenza. Possiamo parlare di Foto-dinamismo futurista che già nel 1910 fu fortemente discusso grazie alle sperimentazioni dei fratelli Bragaglia che accesero non poche polemiche e si spensero grazie alla ricerca non più legata alla sola ricerca estetica e scientifica . In questa foto "Nicolò Barreca" coglie il fascino di una grande Capitale, Roma il cuore pulsante, un taglio fotografico dove tutto è dinamismocolto nei rari momenti di quotidiana tranquillità, si ripercorre via della conciliazione verso la Basilicata di San Pietro dove il fascino delle colonne di Bernini restano in un apparente secondo piano poiché tutto scorre e prende velocità. Uno scatto editoriale a prima vista dettato da una semplice composizione, un reportage spontaneo ed estremamente interessante soprattutto per la capacità di aver colto l'attimo,come il gioco del vento e della pioggia, si ritorna ad un dettaglio in cui si ripetono momenti vissuti, non vedremo l'espressione di quei volti ma a chi non è successo di ritrovarsi buffamente spostati dalla forza del vento, sembra quasi che gli ombrelli possano raccontare più di noi quanto sia difficile la convivenza con le avversità atmosferiche, "Salvatore Turez Nicastro" condivide l'attimo come un déjà vu. La Strada racconta, racconta la vita quotidiana, i piccoli gesti, in una foto che mette di buon umore l'autrice "Mariella Renda" senza veli, senza il bisogno di tagli particolari e completamente a crudo ci offre la visione popolare, un tempo ben preciso, protagonista ironico il molonaro (l'uomo dei meloni)il frutto, la sua affermata identità tramandata nel tempo, le regole del più buono del più grande, batti tre colpi ed ascolta. In questa foto si coglie la fierezza, il melone portato in spalla come fosse un oscar,l'emblema estivo a tavola si sà non fa distinzione di classi. "Alessandro Barrano" in questa foto propone il dualistico doppio punto di vista, un doppio asse visivo ed anche simbolico, la poetica si interrompe in un continuo andirivieni tra antico e moderno, poesia è quella lenta passeggiata che si contrappone con freddezza all'arrivo dell'automobile, un luogo riconoscibile per chi è di Caltagirone descritto da una luce esposta a tutto quadro, sul marciapiede nella sua piena personalità, l'uomo con l'ombrello, il saggio con la simbolica palma stretta a pugno chiuso. La metrò di "Chiara Di Salvatore", porta lo spettatore nei sotterranei, nella seconda città dove parallelamente si percorrono altre strade meno in vista, anche qui un viaggio che non ha un tempo ne una meta esplicita,se perdi una corsa sei sempre in tempo, un attesa ne troppo lunga ne troppo corta quando anche quando i pensieri percorrono i binari della fantasia. C'è sempre qualche impronta di urbana realtà,timidi tralicci voluti dall'autore poiché la maestosità e la bellezza di questo squarcio di tempo si è fermato li tra le strade e vicoli, il silenzio e la poesia nel totale trasporto di chi guarda con ammirazione e vanto la sua città amata, percezioni visive in unno slancio verso l'alto quelle di “Aldo Gattuso” e la maestosità domina su tutto. Siamo di fronte una only street, Only e l'attenzione ricade su SOLO, quel momento che racconta lo spazio da ritagliare e da concedersi in una corsa che infrange il tempo, strade in cui ricerchiamo anche in città quello che ci è stato tolto dall'evoluzione urbanistica, "Massimiliano Marchese" accentua e rafforza le ombre dando alla percezione visiva un dignitoso conflitto tra il vedo e il celato la comune e forse scontata corsa di un dilettante o di un atleta. La sensibilità di "Arianna Manuello" non è solo lettura di una cornice, non è solo l'immortalare le strade marginali di un cittàessa è piuttosto un immagine che da sola si racconta. Donne, piccole grandi donne. Uomini piccoli e grandi, non mancano i netti

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riferimenti di cultura, i difficili adattamenti culturali,si colgono minuziosi quei particolari impressionati dalla luce,chiari in questo frame, soprattutto ben visibili nella dignità e nei motivi degli abiti che indossanocon eleganza di passo,il sentimento e la forza che invade lo spazio colmo di solitudine la forza che arriva e domina lo spettatore senz'altro conquista. Non è tanto la ricerca di nuovi orizzonti ma il modo di guardare, queste in sintesi le parole di Marcel Proust scrittore e critico letterario francese, la capacità di guardare con nuovi occhi, questo scatto fotografico attraverso gli occhi di "Davide Ragusa" sembra accompagnarci innanzi ad un bivio,domande che si giustificano e si accusano,abuso di potere legalizzato? giustizia? Un chiaro appello al buon senso e di coscienza. Ironica e pungente,la foto di "Marco Petrino", benvenuti nel mondo dei divieti, molto interessante il taglio della foto e la scelta del suo personaggio,l'inequivocabile presenza del telefonino compagno di lavoro, di svago, di incanti. l'attore come unico protagonista di questa visione infrange forse con un pizzico di piacere le regola del tutto è perfetto, i tutto si mette in discussione ancora una volta. Un interessante taglio prospettico è quello di "Enrico Caricchio",l'autore di questa foto in qualche moto ci permette di attraversare e percorrere con il solo sguardola galleria aperta, un architettura urbana sovrasta in altezza e con eleganza sfoggia i suoi volumi geometrici ricoperti interamente da cemento armato, spazi aperti,pieni e vuoti,luci e ombre, degrado, timidi graffiti sulle pareti, le macchine in sosta ed un passante, c'è talmente silenzio da leggere nei suoi passi la solitudine. In questo scatto fotografico "Massimo Calcagno" ci offre una visone che sembra portarci in un luogo ben preciso, non è poca l'associazione alla pescheria di Catania, eppure l'aspetto che emerge non è tanto la riconoscibilità del luogo quanto la capacità di coglierne i particolari, un percorso a senso unico,tutti di spalle, ognuno accompagnato da un proprio gesto di vita quotidiana. L'umo che di fretta nasconde il suo portafoglio, l'umo che trascina con una corda la vasca contenente il pesce spada, tanti uomini e quell'unica donna protagonista domina ignara tutta la scena,guardare questa foto è come entrarci dentro, seguirne il flusso, puoi quasi sentire le spinte dei passanti, gli odori forti, i profumi del mare. "Noemi Amato" ci offre una visione che affascina l'insieme, una foto che sovrasta lo spettatore, ci porta di fronte a ben 46 scalini, la visione verticalizzata vienerimarcata dalla luce, la presenza di turisti e di ragazzi in un involontaria disposizione armonica quasi matematica come a seguire una fila indiana infatti tutta la visione dell'opera fotografica si rafforza sulla parte laterale della scalinata, lo street in questa foto coglie il fascino delle prospettive, non sembra la prima volta bensì una ricerca un ennesimo sguardo all'interessante taglio compositivo urbano e le sue geometrie. Guardando la foto di "Felice Privitera" la prima sensazione che mi viene in mente e che riesco a percepire è l'entusiasmo,una gioia che non è costruita ma spontanea, il concetto di gioco, quel gioco che negli adulti lascia spazio solo alle regole preconfezionate e convenzionali.In questo scatto fotografico non esistono regole sembra il riassunto di una favola vissuto in un tempo reale, il senso di libertà, l'assenza di malizia,sorrisi a cielo aperto, emozioni talmente evidenti che il trasporto dello spettatore non resta passivo approdando tra stati d'animo di nostalgica euforia che sfiora la mente concedendo spazio a soli pensieri che scorrono felici.

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30 Autori

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Noemi Amato

Alessandro Barrano

Nicolò Barreca

Sebastiano Bellomo

Paola Berretta

Francesco Bonanno

Gaetano Campoccia

Enrico Caricchio

Massimo Calcagno

Riccardo Colelli

Valentina Currò

Davide Di Pasquale

Chiara Di Salvatore

Aldo Gattuso

Sergio Giannotta

Tony Leone

ChiaraLicataWalterLup

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AriannaManuelloMassi

milianoMarchese

Salvatore

NicastroPalmira Pepi

DanielaParisiMarcoPetr

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Tony Leone

Chiara Licata

Walter Lupo

Arianna Manuello

Massimiliano Marchese

Salvatore Nicastro

Palmira Pepi

Daniela Parisi

Marco Petrino

Felice Privitera

DavideRagusa

Mariella Renda

Daniela Tornello

Daniele Tranchita

Dell’Aversana & Varavallo

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Noemi Amato – Dopo il 900 – Milano 2015

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Alessandro Barrano - Hermes

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Nicolò Barreca - Roma, 2012

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Sebastiano Bellomo - Giovani Impegnati

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Paola Berretta - Urban Soul, Lisbona 2014

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Francesco Bonanno - Millecolori

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Massimo Calcagno - Strascico

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Gaetano Campoccia - Berlin Wall – Postdammer Platz - Berlino

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Enrico Caricchio – Inside Geometry

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Riccardo Colelli - 10

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Valentina Currò - The Show, 2014

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Davide Di Pasquale - Rusedda

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Chiara Di Salvatore – Aspettare, Sentire, Viaggiare

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Aldo Gattuso – Senza Titolo

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Sergio Giannotta – Senza Titolo

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Tony Leone – I love shopping

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Chiara Licata - Scream, Lisboa, 2014

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Walter Lupo - The Wind of Globalization

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Arianna Manuello – Oltre il confine, Egitto 2008

STREET

Massimiliano Marchese - Only

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Salvatore Nicastro – Asimmetria – Rotterdam, 2014

STREET

Daniela Parisi – Mono Street

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Palmira Pepi–Time out in Alexanderplatz, Germania 2015

STREET

Marco Petrino – Roma, 2 maggio 2008

STREET

Felice Privitera – Pure Joy

STREET

Davide Ragusa – Prova a prendermi, San Francisco, Market street 2011

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Mariella Renda – Il Molonaro

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Daniela Tornello – Per le strade

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Daniele Tranchita - Street Market

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Dell’Aversana &Varavallo - Loading

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SETTEMBRE 2015

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