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BIODERMOGENESI®: NON-INVASIVE SOLUTION FOR STRETCH MARKS TREATMENT Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia U.O. Dermatologia chirurgica, fisioterapica e Follow Up Ustioni Università di Pisa – Direttore Prof. Gregorio Cervadoro “With the present study for the first time we found a real restructuring of stretch marks in total absence of side effects. e most important aspect certainly is the consistency of results, which allows us to declare how they are absolutely replicable on any subject as the working protocol is respected.” A. Artigiani1, G. Cervadoro2, B. Loggini3, A. Paolicchi 4 (1) Clinica Dermosifilopatica, Università di Pisa (2) Scuola di Specializzazione in dermatologia e Venerologia U.O. Dermatologia Chirurgica, fisioterapica e follow-up ustioni, Università di Pisa (3) Istituto di Anatomia Patologia III, Università di Pisa (4) Clinica radiologia I, Università di Pisa

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Biodermogenesi®: non-invasive solution for stretch marks treatment

Scuola di Specializzazione in Dermatologia e VenereologiaU.O. Dermatologia chirurgica, fisioterapica e Follow Up UstioniUniversità di Pisa – Direttore Prof. Gregorio Cervadoro

“With the present study for the first time we found a real restructuring of stretch marks in total absence of side effects. The most important aspect certainly is the consistency of results, which allows us to declare how they are absolutely replicable on any subject as the working protocol is respected.”

A. Artigiani1, G. Cervadoro2, B. Loggini3, A. Paolicchi 4

(1) Clinica Dermosifilopatica, Università di Pisa(2) Scuola di Specializzazione in dermatologia e Venerologia U.O. Dermatologia Chirurgica, fisioterapica e follow-up ustioni, Università di Pisa(3) Istituto di Anatomia Patologia III, Università di Pisa(4) Clinica radiologia I, Università di Pisa

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L’evoluzione delle conoscenze impone sempre maggiore attenzione alla diagnosi e alla classifi-cazione sia delle malattie che delle situazioni di

disagio, fra queste devono essere considerati anche tutti quegli inestetismi che alterano la qualità della vita.

Come un graffio in un bel quadro, le smagliature rovi-nano l’aspetto esteriore di giovani donne e giovani ragaz-zi, con una diffusione tale da costituire motivo di rifles-sione da parte del mondo medico. Infatti, troppo spesso questi giovani evitano di esporre il proprio corpo e limi-tano la loro vita di relazione, mentre tentano di corregge-re le smagliature con tutte le soluzioni possibili, comprese quelle non scientificamente validate ma sorrette solo da spinte mediatiche e pubblicitarie.

Per limitare la visibilità di quelle cicatrici cutanee, la dermatologia e la medicina estetica hanno cercato e proposto molte soluzioni, con studi interessanti e con mi-glioramenti significativi, ma sempre con metodiche più o meno invasive.

Va certamente dato merito all’azienda fiorentina Expo Italia per l’attenzione e la meticolosa revisione dell’etio-logia della smagliatura nelle sue varie e differenti fasi, ob-bligando a rivedere le attività ossigenativo-nutrizionali e metabolico-rigenerazionali della struttura dermoepider-mica e sottocutanea, attività che sono altamente legate a fattori costituzionali ed endocrinometabolici dell’organi-smo, senza disdegnare le correlazioni con alimentazione, ipossia, acidità e iperestrogenismo tipici degli stili di vita della nostra società.

Su questa revisione, iniziata più di dieci anni fa, si sono basati gli studi per il perfezionamento della Bioder-mogenesi®, la nuova soluzione che partiva da conoscenze ed esperienze consolidate, sia in dermatologia cosmetica, sia in medicina dello sport, fisioterapia e flebologia.

La proposta che ci fu fatta nel 2005 di prendere in esa-me una nuova soluzione non invasiva che ribaltava nella sua concezione gli atteggiamenti terapeutici quotidiana-mente utilizzati nel trattamento delle smagliature, tutti con una certa invasività, ci lasciò inizialmente perplessi, ma le prime riflessioni ci fecero capire che si stava apren-

Presentazione di Pier antonio Bacci

The evolution of knowledge requires ever grea-ter attention to diagnosis and classification of both diseases and situations of austerity. These

must also be considered all those imperfections that al-ter the quality of life.

Like a scratch in a beautiful painting, stretch marks ruin the look of young women and young men, in such a way as to constitute a reason for reflection on the part of the medical world.

In fact, more and more often these young people avoid exposing their bodies and limit their social life, trying to correct the stretch marks with all the possible solutions, including the ones only supported by com-mercial media campaigns and advertising and are not scientifically validated.

To limit the visibility of the skin scars, dermatology and aesthetic medicine have tried and proposed many solutions with interesting studies and with significant improvements, but always based on invasive methods.

Merit should certainly be given to an Italian com-pany “Expo Italia” for careful and meticulous review of stretch marks etiology in its various forms and different stages, causing the medical field to rethink about the oxygenation action, nourishment activities and meta-bolic regeneration of the dermal, epidermal and subcu-taneous structure, activities that are highly related to constitutional factors, endocrinology and metabolism of the organism. This review, began more than ten years ago. It was the basis for the perfection of the study of the Biodermogenesi® project, which is a new solution that started from consolidated knowledge and experiences, in cosmetic dermatology, sports medicine, physiothe-rapy and phlebology.

The proposal that was made in 2005 to consider a new non-invasive solution that replaces invasive and the-rapeutic treatments for stretch marks, left us initially perplexed. However, its preliminary views made us un-derstand that it was opening a new route forcing us to reconsider and re-study the pathophysiology and etio-logy of stretch marks. It especially made us re-evaluate

Presentation By Pier antonio Bacci

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do una nuova via che ci obbligava a rivedere e ristudiare la fisiopatologia e l’etiologia delle smagliature, soprat-tutto ci faceva rivalutare e maggiormente comprende-re l’importanza dell’ipossia, della tossiemia cellulare, dell’energia elettromagnetica e della fisioterapia.

Personalmente quest’avventura mi entusiasmò, anche perché andava perfettamente in linea con alcune rifles-sioni che avevo sottolineato nei miei studi sulla cellulite, sul lipolinfedema e sull’invecchiamento, ma soprattutto per il fatto che gli inestetismi devono sempre essere con-siderati delle vere e proprie patologie estetiche che chie-dono una diagnosi, un’interpretazione fisiopatologica ed una classificazione.

La nuova metodologia, infatti, non annullava le altre metodiche, ma proponeva una nuova via perfettamente in linea con le nuove conoscenze, cioè l’utilizzazione di ogni sforzo per vascolarizzare il tessuto, ottenendo un aumento della velocità del sangue ed una maggiore pos-sibilità ossigenativa, per una depurazione tessutale da quelle tossine che bloccano le attività joniche cellulari, la produzione energetica mitocondriale e la rigenerazione tessutale, infine per una riduzione dell’acidità tessutale e dello stress ossidativo.

La proposta di una metodica non invasiva basata sull’associazione di un parziale vuoto vascolarizzante con una particolare stimolazione elettromagnetica di-retta alle attività energetiche cellulari, riprendeva cono-scenze ed esperienze note in medicina, trasformandole in modo sinergico in una nuova terapia che ribaltava gli schemi concettuali di trattamento delle smagliature, ma che permetteva ai pazienti una migliore accettabilità con buona vita di relazione, per la possibilità, anzi per la ri-chiesta necessità di esporsi al sole.

Questa nuova strategia, assieme ai buoni risultati este-tici, costituì a quel tempo uno strumento utilissimo per coloro che erano affetti da smagliature, ma anche per coloro che si dedicavano allo studio e alla ricerca di nuo-ve soluzioni terapeutiche. Le nostre prime osservazioni cliniche, supportate da biopsie e da studi mirati, furono poi dimostrate e completate in vari centri universitari e clinici sotto il coordinamento del prof. Cervadoro dell’U-niversità di Pisa, con la produzione di una quantità di lavori scientifici che hanno infine portato la metodica ad avere il riconoscimento dell’Agenzia dell’Innovazione del Governo Italiano.

and understand better the importance of hypoxia, cel-lular toxemia, electromagnetic energy and physiothe-rapy.

Personally, this adventure impressed me, because it was also perfectly in line with some thoughts that I em-phasized in my studies on cellulite, on lipolymphedema and aging but above all for the fact that imperfections should always be considered real aesthetic diseases, which need a diagnosis, an interpretation and patho-physiological classification.

This new methodology indeed was not created to cancel the old methods, but to propose a new way per-fectly compatible with the new knowledge. Basically it is all about using every effort of tissue vascularization, achieving the increase of blood velocity and a greater oxygenation possibility, a tissue purification from those toxins that block the ionic activities of the cells, the mi-tochondrial energy production and tissue regeneration, and finally to a reduction in acidity and oxidative stress of tissue.

The proposal for a non-invasive method based on the association of a partial vascularizing vacuum with a particular electromagnetic stimulation applied directly to the energetic cellular activity, was taking again the knowledge and experience already known in medicine, thereby turning in a synergistic way to a new therapy that reverses the conceptual schemes of stretch marks, making the treatment pleasant and well accepted by pa-tients, without imposing limitations in social life, and even asks for exposure to the sun.

This new strategy, together with aesthetic results, for-med at that time a very useful tool for those who were suffering from stretch marks, but also for those of who dedicated themselves to the study and research of new therapeutic solutions.

Our first clinical observations, supported by focused studies and biopsies, were then successfully demon-strated and completed in several university centers and clinics under the coordination of Professor Cervado-ro from Pisa University, with the realization of a huge number of scientific studies that have finally gained our method the recognition of the Italian Government Agency for Innovation.

Biodermogenesi® constitutes an important innovation and a serious non-invasive treatment for stretch marks,

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La Biodermogenesi® costituisce un’importante novità e un serio trattamento non invasivo per le smagliature, per gli esiti di ustioni e per la lassità tessutale, ma rappresen-ta anche una vera dimostrazione che tutti gli inestetismi non devono essere mai considerati come dei capricci o delle vanità, ma come dei segnali che l’organismo lancia per dire che qualcosa non funziona o inizia a non fun-zionare.

Sempre più oggi riusciamo ad entrare dentro la strut-tura della cellula, comprendendo le alterazioni biochimi-che e biofisiche che stanno alla base di tutte le patologie, anche di quelle che alterano l’aspetto esteriore, come le rughe, la cellulite, le gambe gonfie, l’acne, l’alopecia, il sovrappeso, i capillari, le pigmentazioni, le adiposità lo-calizzate, il cedimento tessutale e le smagliature che, da sole, costituiscono il più diffuso e maltollerato inesteti-smo: una vera e propria patologia estetica.

Oltre all’indubbia valenza scientifica e rilevanza tera-peutica estetica del trattamento Biodermogenesi®, credo che sia questa la vera chiave di lettura di questa metodica che ha permesso a tutti noi di rivedere pagine importanti di biochimica, biofisica, fisiopatologia, anatomia, der-matologia, endocrinologia e medicina clinica, allargan-doci alle più recenti conoscenze di medicina rigenerativa.

La Biodermogenesi® non è una rivoluzione né una mi-racolosa terapia, costituisce invece un’intelligente e seria applicazione delle conoscenze fisiopatologiche e tecniche, con risultati che, pur nei limiti delle sue possibilità, riesce a dare soddisfazioni ad un’alta percentuale di pazienti che chiedono di tornare a sorridere con metodiche non invasive.

for burn scar and tissue laxity, but it also represents a real demonstration that all the imperfections should never be considered as vanity, but as signals sent by our organism that want to say something is not working correctly in our body.

Today more and more we are able to get inside the structure of the cell, understand the biochemical and biophysical changes that are the basis of all diseases, including those that alter the appearance, such as wrin-kles, cellulite, swollen legs, acne, alopecia, overweight, capillaries, pigmentation, localized fat, tissue failure and stretch marks that, by themselves, constitute the most widespread and poorly-tolerated imperfections: a proper aesthetics pathology.

Besides the undoubted scientific value and therapeu-tic significance of the Biodermogenesi® method, I be-lieve that the point to understand is that this technique has allowed all of us to revise important pages of bio-chemistry, biophysics, pathophysiology, anatomy, der-matology, endocrinology and clinical medicine, thus expanding our knowledge on the latest in regenerative medicine.

Biodermogenesi® is not a revolutionary nor a mira-culous therapy. Instead, it is an intelligent and serious application of pathophysiological knowledge and tech-niques, with results that, within the limits of its possi-bilities, is able to give satisfaction to a high percentage of patients who ask to smile again with non-invasive methods.

Pier Antonio BacciHead of Surgery in Maria Teresa Hospital in FlorenceLecturer in the Master Aesthetic Medicine at the Uni-versity of Siena, Pavia and BarcelonaProfessor of Aesthetic Surgery in the School of Surgery, University of Siena (93-11)

Pier Antonio BacciResponsabile UF Chirurgia nel Maria Teresa Hospital di FirenzeDocente nel Master Medicina Estetica nell’Università di Siena, Pavia e BarcellonaProf. di Chirurgia Estetica nella Scuola di Chirurgia dell’Università di Siena (93-11)

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Materiali e metodi

Il presente studio si pone quale obiettivo la verifi-ca dell’efficacia di Biodermogenesi® nel trattamento delle smagliature.

Sono state trattate 18 pazienti donne, di età com-presa tra 21 e 55 anni, 13 di razza bianca caucasica e 5 di colore, tutte gravate da strie di diversa localizza-zione, gravità e datazione compresa tra 7 e 35 anni. Il trattamento è stato effettuato con un apparecchio denominato Bi-one® eseguendo trattamenti di Bio-dermogenesi®, seguendo il protocollo ufficiale.

Nel corso delle sedute sono stati abbinati all’appa-recchio Bi-one® i cosmetici sinergici “Bi-one® step 1”, “Bi-one® step 2”, “Bi-one® step 3” e “Bi-one® breast” e gli specifici feltrini abrasivi monouso.

Nel corso della sperimentazione le pazienti non hanno effettuato altri trattamenti di tipo estetico, dermatologico o di medicina ad indirizzo estetico di alcun genere, né hanno fatto uso di cosmetici ad uso domiciliare. La ricerca è stata sottoposta ad appro-vazione preventiva da parte del competente Comita-to Etico, che ha seguito tutto lo sviluppo dei lavori.

Valutazione clinica

La valutazione sugli esiti dei trattamenti è stata ef-fettuata tramite biopsie ed ecografie (ecografo ESA-OTE Technos MTX, sonda LA 523 a 13 Mhz), fina-lizzate ad analizzare i seguenti parametri:

Ecografia a 13 MHz• valutazione della fibrosi indotta dalla stria

Materials and methods

The present study is an objective verification of the effectiveness of Biodermogenesi® in the tre-atment of stretch marks.

We have treated 18 patients, aged between 21 and 55 years, 13 Caucasians and 5 of black ethnicity, all of whom had stretch marks, ranging between 7 and 35 years, in different parts of their bodies. The tre-atments were carried out with a unit called Bi-one® adopting the official Biodermogenesi® protocols.

In the course of the sessions, synergistic cosme-tics “Bi-one® step 1”, “Bi-one® step 2”, “Bi-one® step 3”, “Bi-one® breast” and the specific abrasive dispo-sable felt pads were combined to the Bi-one® unit.

During the experimentation patients did not have any other cosmetic, cosmetic medicine or dermato-logical treatments of any kind nor used cosmetics for home use. The research had been subjected to prior approval by the Ethics Committee competent, which had followed the development of the scienti-fic research.

Clinical evaluation

The evaluation on the outcomes of treatments was performed by using biopsies and ultrasounds (Esa-ote Technos ultrasound MTX, LA probe 523 to 13 Mhz), aimed at analyzing the following parameters:

Ultrasound at 13 MHz:• evaluation of fibrosis induced by stria

Biodermogenesi®: la soluzione non invasiva nel trattamento delle smagliature

Biodermogenesi®: non-invasive solution for stretch marks treatment

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Biopsia• valutazione dello strato corneo• valutazione della membrana basale• valutazione delle fibre collagene, elastiche e

dell’organizzazione del derma

Tali valutazioni sono state effettuate all’inizio ed alla fine del programma dei trattamenti previsti. I punti di prelievo delle biopsie corrispondono al cen-tro della stria, ovvero il punto di maggior atrofia. In maniera analoga la sonda del rilievo ecografico è stata puntata sul centro della stria, con rilievi effet-tuati subito prima delle biopsie iniziali e finali.

Alla luce della documentazione esistente relativa a Biodermogenesi®, già in grado di dimostrare come con tale metodo si riesca a rivitalizzare e progres-sivamente riempire il solco della smagliatura (P.A. Bacci 2008/2010, R. Triola 2010), con un risultato che si stabilizza ad oltre tre anni dal termine del ciclo dei trattamenti effettuati (C. Calonzi 2010, A. Artigiani 2010, vedi appendice n° 1), si è ritenuto che la biopsia fosse l’analisi in grado di documentare de-finitivamente e senza alcun dubbio residuo la reale consistenza della rigenerazione e riorganizzazione della stria, con particolare attenzione allo spessore dello strato corneo, alla membrana basale ed alla sua rimodulazione ed alla ristrutturazione del der-ma.

Particolare interesse assume il confronto con le biopsie già presentate in ambito congressuale (Bacci, La Magra 2008) dove, dopo sole due applicazioni di Biodermogenesi® effettuate a due giorni di distanza, l’anatomopatologa evidenzia un blando incremento di collagene ed elastina, una rivascolarizzazione ed una iperplasia cellulare. Dal presente studio si no-terà come la riorganizzazione del tessuto esca ulte-riormente rafforzata, rendendolo simile a quanto normalmente riscontrabile su cute non smagliata.

In tutti i casi documentati le biopsie hanno posto l’attenzione sullo strato corneo ed il relativo spesso-re, sulla riorganizzazione della membrana basale e sulla struttura del derma.

Nella casistica esistente relativa alla Biodermoge-nesi® si nota che il cercine della stria tende ad am-morbidirsi, riducendo la percezione della fibrosi.

Biopsy:• evaluation of the stratum corneum• evaluation of the basal membrane• evaluation of the collagen fibers, elastic and

organization of the dermis

These assessments were made at the beginning and end of the program of the provided treatments. The sampling points of the biopsies correspond to the center of the stria, which is the place of maxi-mum atrophy. In a similar way, an ultrasound pro-be was pointed at the center of the stria, with me-asurements taken just before the first and the last biopsies.

In light of the existing documentation about Bio-dermogenesi®, it is already possible to demonstrate that this method is able to revitalize and gradual-ly fill the furrow of the stretch marks (P.A. Bacci 2008/2010, R. Triola 2010), with a stable result at more than three years after the end of the proces-sing cycle. (C. Calonzi 2010 A. Artigiani 2010, see Appendix # 1), it was considered that the biopsy analysis was able to document definitively and wi-thout any lingering doubts on the real consistency of regeneration and reorganization of the stria, with particular attention to the thickness of the stratum corneum to the basal membrane and its reshaping and restructuring of the dermis.

It’s very important to state that the confrontation with biopsies already presented during the con-ference (P.A.Bacci, La Magra 2008) in which the anatomical pathology showed a bland increase of collagen and elastin, revascularization and a cellu-lar hyperplasia, was achieved after only two appli-cations of Biodermogenesi® made two days apart. From this study it will be noticeable how the reor-ganization of the tissue becomes strengthened even further, making it similar to that found on normal skin where there is no sign of stretch marks.

In all documented cases biopsies have focused on the stratum corneum and its thickness, on the reorganization of the basement membrane and the structure of the dermis.

In the case histories relating to Biodermogenesi® it was noticeable that the labrum of the stria tends to

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Biopsie eseguite prima e dopo un ciclo di 15 sedute di Biodermogenesi® in 8 settimane su smagliature presenti sull’addome su N.C., donna di colore di 52 anniBiopsies taken before and after 15 sessions of Biodermogenesi® performed in 8 weeks (N.C., dark-skinned woman of 52 years – Abdomen)

Biopsie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 9 settimane su smagliature presenti sull’addome su C.P., donna bianca caucasica di 34 anni Biopsies taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 9 weeks (C.P., caucasian white woman of 34 years – Abdomen)

Biopsie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 9 settimane seguito dopo 3 mesi da un ciclo di 5 sedute in 2 settimane su smagliature presenti sui fianchi su R.E., donna bianca caucasica di 35 anniBiopsies taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 9 weeks and after 3 months of break 5 sessions in 2 weeks (R.E., caucasian white woman of 35 years – Hips)

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Biopsie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 10 settimane su smagliature presenti sull’addome su A.S., donna di colore di 45 anni Biopsies taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 10 weeks (A.S., – dark-skin-ned woman of 45 years – Abdomen)

Biopsie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 9 settimane su smagliature presenti sul seno su D.M., donna bianca caucasica di 21 anniBiopsies taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 9 weeks (D.M., caucasian white woman of 21 years – Breast)

Biopsie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 10 settimane su smagliature presenti sui fianchi su D.M., donna bianca caucasica di 27 anniBiopsies taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 10 weeks (D.M., caucasian white woman of 27 years – Hips)

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Volendo documentare anche questo aspetto, si è cercato nella letteratura clinica un test strumentale replicabile che avesse dimostrato la propria validi-tà nelle analisi delle fibrosi, pur se relative ad altri fenomeni o patologie. La nostra scelta è quindi an-data all’ecografia, che viene adottata per rilevare varie forme di fibrosi, dalle lesioni muscolari alle cirrosi epatiche. La fibrosi, per la propria particolare struttura rigida, determina un forte riflesso dell’on-da acustica (zona iperecogenica), portando alla let-tura di un’area bianca, generalmente netta, sotto la quale si determina un cono d’ombra, costituendo una zona anecoica. Più la fibrosi si presenta netta e rigida, maggiore sarà il riflesso del segnale sonoro, più evidente sarà il cono scuro sottostante. L’even-tuale regresso della fibrosi porta a un minore riflesso dell’onda ultrasonora, con un cono d’ombra sfuma-to. Alla luce di tali esperienze si è ritenuto di adotta-re un ecografo a 13 MHz (modello ESAOTE Technos MTX, sonda LA 523), al fine di documentare se la fi-brosi esistente nel solco della stria al momento dell’i-nizio del ciclo dei trattamenti di Biodermogenesi® sia soggetta o meno a variazioni.

Scopo del lavoro

Questo studio si propone di valutare l’efficacia di Biodermogenesi® nell’ambito della rigenerazione della smagliatura, anche in rapporto alla tipologia di pelle trattata. Il presente lavoro di distingue per l’uso dell’ecografo e per l’elevato numero di biopsie effettuate, tanto da essere in tal senso il più ampio lavoro mai effettuato non soltanto nel merito dello studio di Biodermogenesi® ma, anzi, nel generale contesto della conoscenza dell’alterata fisiologia cu-tanea che caratterizza la pelle smagliata.

A differenza degli altri metodi noti allo stato dell’arte, Biodermogenesi® ha anche un diverso ap-proccio al problema smagliatura, in quanto per la prima volta si ottiene un complessivo riequilibrio del tessuto trattato senza determinare un danno preven-tivo, strategia adottata dagli altri metodi che si sono confrontati con la tematica della stria sino ad oggi.

soften, reducing the perception of fibrosis. Wishing to document this aspect, we have looked for a repli-cable instrumental test that had already proved its worth in the clinical literature in the analysis of fi-brosis, although related to other phenomena or di-seases. Our choice then went to ecography, which is used to detect various forms from fibrosis to cirrho-sis or muscle injuries. The fibrosis, for its particular rigid structure, determines a strong reflection to the acoustic wave (hyperechogenic area), leading to the reading of the white area, generally clear, under which determines a shadow cone, constituting an anechoic area . The more that fibrosis presents clear and rigid, the greater will be the reflection of the signal sound, consequently looking darker below the cone. The eventual regression of fibrosis leads to a smaller reflection of the ultrasonic wave with a gradient shadow. In light of these experiences, it was decided to adopt ultrasound at 13 MHz (Esao-te Technos model MTX probe LA 523), in order to document if the fibrosis in the furrow of the stria at the start of the cycle of treatments of Biodermoge-nesi® is subject to variations or not.

Purpose of the work

This study aims to evaluate the effectiveness of Biodermogenesi® in the field of the stretch marks regeneration, also in relation to skin type being treated. This work is distinguished for the usage of ecography and for making high number of biopsies. Therefore It is the most extensive work ever carried out not only in substance of the study of Biodermo-genesi®, but rather in the general knowledge of alte-red physiology of the skin that characterizes with the presence of stretch marks.

In contrast to other methods known in the state of the art, Biodermogenesi® has a different appro-ach to stretch marks problems. For the first time, a comprehensive balance of the treated tissue was obtained without causing preventive damage, wich is the classic strategy adopted by other methods that were confronted with the theme of stria until today.

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Ecografie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 10 settimane su smagliature pre-senti sull’addome su A.S., donna di colore di 45 anniEcography taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 10 weeks present on the abdomen of (A.S., dark-skinned woman of 45 years – Abdomen)

Ecografie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 9 settimane su smagliature presen-ti sul seno su D.M., donna bianca caucasica di 21 anniEcography taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 9 weeks (D.M., caucasian white woman of 21 years – Breast)

Ecografie eseguite prima e dopo un ciclo di 15 sedute di Biodermogenesi® in 7 settimane su smagliature presenti sull’addome su N.C., donna di colore di 34 anniEcography taken before and after 15 sessions of Biodermogenesi® performed in 7 weeks (N.C., dark- skin-ned woman of 34 years – Abdomen)

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Infatti dalla dermoabrasione al trattamento con pe-eling, per arrivare alle varie proposte legate ai laser, si è sempre creato un danno, generalmente ritenuto essenziale per favorire un’azione autoriparativa.

Un’attenta lettura della fisiopatologia della sma-gliatura, soprattutto se bianca e datata, ci porta a riscontrare la costante carenza di due elementi es-senziali per ottenere l’azione riparativa: una buona qualità della matrice ed un congruo apporto di os-sigeno.

Come abbiamo potuto constatare la smagliatura datata si caratterizza da un lato per l’ischemia di-strettuale che ne causa un colorito bianco sempre più marcato (si ricorda che uno degli elementi che determina il colorito della pelle è dato dalla luce che riflette sui globuli rossi), dall’altro per l’eccessivo in-spessimento del corneo che ne limita, se non inibisce del tutto, la traspirazione cutanea. La complessiva riduzione dell’apporto di ossigeno non è quindi in grado di supportare l’eventuale maggiore attività del fibroblasto nella generazione di nuovo collagene.

Ricordiamo inoltre che la smagliatura datata si ca-ratterizza anche da un colorito madreperlaceo tipico del tessuto ricco di tossine. Si noti come la tossina si comporti alla stregua di un isolante elettrico presen-

In fact, previous proposals, from derma-abrasion to peeling treatment or various techniques related to lasers, have always created a damage, generally considered essential to encourage self-reparative action.

A careful reading of the pathophysiology of stretch marks, especially if they are white colored and dated, leads us to find the constant lack of two essential elements to achieve the restorative action: a good quality of matrix and sufficient supply of oxygen.

As we have seen, old stretch marks are characteri-zed on one hand with local ischemia which causes a more pronounced white color (remember that one of the factors that determines the color of the skin is given by the light reflecting on red blood cells), on the other the excessive thickening of the stratum corneum, which limits, if not completely inhibits, the cutaneous transpiration. The overall reduction in oxygen supply is therefore not capable of suppor-ting any higher activity of the fibroblast in the ge-neration of new collagen.

Furthermore it is important to underline that da-ted stretch marks are also characterized by a pearly white coloring typical of a skin with rich of toxins.

Fotografie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Bio-dermogenesi® in 9 settimane su smagliature presenti sul seno su D.M., donna bianca caucasica di 21 anni, seguite da una foto eseguita dopo 6 mesi dal ciclo di sedute nel corso dei qua-li la paziente si sottoposta a ripetute esposizioni solari Photographs taken before and after 20 sessions of Bioder-mogenesi® performed in 9 weeks and another photo taken after 6 months of the performed sessions during which the patient was submitted to repeated exposure to the sun (D.M., caucasian white woman of 21 years – Breast)

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te nella matrice della quale impoverisce la qualità e, al contempo, rallenta la mobilità di sodio (Na+) e potassio (K+), riducendo di fatto il nutrimento cellu-lare del tessuto striato.

Unendo la ridotta ossigenazione del tessuto striato allo scarso nutrimento cellulare che lo caratterizza si comprende perché la “filosofia del danno” dia in questo specifico campo di applicazione risultati il più delle volte marginali e non sempre replicabili mas-sivamente nei confronti della smagliatura, con esiti particolarmente limitati sulle strie bianche madre-perlacee.

La sinergia prodotta da Biodermogenesi® ha invece dimostrato di essere in grado di ridurre lo strato cor-neo della stria, di riorganizzare ipoderma e derma rigenerandoli progressivamente e di rivascolarizzare il tessuto. Dallo studio si è apprezzata la scelta del campo elettromagnetico biocompatibile quale stru-mento in grado di determinare una spinta calibra-ta, tale da permettere agli ioni di sodio e potassio di superare la maggiore resistenza indotta dalle tossi-ne presenti nel derma e di conseguenza riattivarne l’azione di pompaggio e di nutrire adeguatamente le cellule cutanee ed il fibroblasto, predisponendone una maggiore attività rigenerativa.

La Biodermogenesi®

La Biodermogenesi® viene effettuata con un appa-recchio denominato Bi-one® abbinato ad alcuni co-smetici sinergici.

Questa metodica, già ampiamente sperimentata da oltre 4 anni per il trattamento delle strie, sfrutta l’associazione di campi elettromagnetici di tipo bio-compatibile con l’effetto vacuum e con stimolazione elettrica ad onda quadra a frequenza di 5 Hz, eroga-ta a bassa intensità (max 3,5 V.P.P.).

Osservazioni cliniche e studi condotti in passato dal Professor P.A. Bacci ne hanno dimostrato l’efficacia e l’assenza di complicazioni su oltre 2.000 pazien-ti in più di 25.000 sedute complessive. Il protocollo del trattamento si basa su quattro fasi di lavoro: la prima costituita da un gommage destinato a ridurre

It is known as the toxin behaves as an electrical in-sulator present in the matrix of which impoverishes the quality and at the same time, slows down the mobility of sodium (Na +) and potassium (K +), and consequently reduces cell nourishment in the skin tissue.

The combination of reduced tissue oxygenation and poor cellular nutrition that characterizes the skin with stretch marks, makes us understand why the “philosophy of damage” most of the time gives, in this specific field of application, marginal and not always massively replicable results against the stretch marks, with particularly limited effects on the pearly white colored stria.

However the synergy produced by Biodermoge-nesi® has proven the ability to reduce the corneous layer of the stria, reorganize hypodermis and der-mis, regenerate progressively and re-vascularize the tissue. From this study, it is appreciated that the choice of the biocompatible electromagnetic field is the correct one. In fact electromagnetic field is able to determine a calibrated thrust, in order to allow sodium and potassium ions to surpass the increa-sed resistance induced by toxins present in dermis and consequently reactivate the pumping action and to adequately nourish the skin cells and fibro-blast, favouring a greater regenerative activity.

The Biodermogenesi®

The Biodermogenesi® is performed with a unit named “Bi-one®” in combination with some syner-gistic cosmetics.

This method, already widely tested for over 4 ye-ars for the treatment of striae, uses the combination of biocompatible type electromagnetic fields with the vacuum effect and the electrical stimulation square wave frequency of 5 Hz, supplied at low in-tensity (max 3.5 VPP).

Clinical observations and studies conducted in the past by Professor P.A. Bacci have demonstra-ted the efficacy and the absence of complications over 2000 patients in more than 25000 sessions.

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lo spessore dello strato corneo ed a permettere una migliore traspirazione cutanea, effettuato avvalen-dosi di una spugna abrasiva monouso; la seconda di stimolazione elettrica ad onda quadra a bassa in-tensità destinata a veicolare principi attivi apposita-mente formulati ed a riattivare la circolazione linfa-tica cutanea, grazie anche alla particolare forma del manipolo adottato ed all’azione di una serie di sfere di acciaio AISI 304 che stimolano meccanicamente il microcircolo, favorendo il recupero delle tossine pre-senti nella matrice. La terza fase rappresenta il nu-cleo del trattamento, dove l’abbinamento tra vuoto e campi elettromagnetici biocompatibili permette di incrementare il pompaggio sodio/potassio attraverso le proteine intrinseche ed i ponti idrosolubili costitu-iti dai precursori di aminoacidi, trasformando parte dell’energia cinetica in energia termica, tanto da sta-bilizzare la temperatura del derma tra 39 e 40° cen-tigradi. Alternando la polarità del campo magnetico si crea una interazione con sodio e potassio. Con un segnale a carica positiva si riattiva lo spostamento dei medesimi lungo i canali idrofili delle membrane cellulari verso l’interno delle cellule, favorendone il nutrimento; variando la polarità del segnale si crea una forte attrazione verso i medesimi ioni, che ten-deranno ad accelerare la normale azione di riequi-librio, riportandosi così all’esterno delle membrane, detossinando le cellule. Questo fenomeno, consolida-to da oltre trenta anni di letteratura clinica nella ri-generazione delle lesioni muscolari (marconiterapia

The treatment protocol is based on four stages of work: the first consists of a scrub destined to reduce the thickness of the stratum corneum and to allow a better cutaneous transpiration, effectively using a disposable abrasive sponge; the second phase is the application of electrical stimulation of square wave at low intensity, with which it is intended to vehicle the specially formulated active ingredients and reactivate the lymphatic circulation of the skin, thanks to the particular shape of the adopted pro-be and the action of a series of AISI 304 steel balls that mechanically stimulate the microcirculation, thereby promoting the recovery of toxins present in the matrix. The third phase is the heart of the treatment, where the combination of vacuum and biocompatible electromagnetic fields allow the in-crease of sodium / potassium pumping through the intrinsic protein and water-soluble gates constitu-ted from precursors of amino acids, transforming the kinetic energy into thermal energy, so as to stabilize the temperature of the dermis between 39 and 40° Celsius. Alternating the polarity of the ma-gnetic field creates an interaction with sodium and potassium. With a signal at positive charge, move-ment of sodium and potassium is reactivated along the hydrophilic channels of the cell membrane into the interior of the cells, promoting their nouri-shment; varying the polarity of the signal creates a strong attraction towards the same ions, which tend to accelerate the normal action of rebalan-

Fotografie eseguite prima e dopo un ciclo di 15 sedute di Biodermogenesi® in 8 settimane su smagliature pre-senti sul seno su G.F., donna di colore di 31 anniPhotographs taken before and after 15 sessions of Biodermogenesi® performed in 8 weeks (G.F., dark-skin-ned woman of 31 years – Breast)

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e derivati), in Biodermogenesi® è stato calibrato in frequenza affinché la sua azione si espleti nell’ambi-to cutaneo, evitando il coinvolgimento dei tessuti più profondi. Si ricorda come questa azione si presenti particolarmente interessante nei confronti del fibro-blasto, la cui membrana cellulare è caratterizzata dall’alto numero di canali idrofili. L’azione indotta, per essere efficace sulla stria, non può prescindere da un’attività volta ad incrementare il flusso ematico all’interno del derma.

Per raggiungere tale obiettivo Biodermogenesi® ha unito al campo elettromagnetico un’azione di vuo-to, efficace per riattivare una maggiore attività da parte del capillare cutaneo arterioso, preservandone comunque l’integrità. Pertanto l’azione di pompag-gio di sodio e potassio, unita alla riossigenazione del tessuto, permette di riattivare il fibroblasto, innesca-re la mitosi cellulare e favorire la capillarizzazione della stria, stabilizzandone progressivamente il mi-glioramento indotto.

Per finire si effettua una quarta fase, adottando nuovamente una stimolazione ad onda quadra, che permette, grazie alla sinergia data da uno specifico cosmetico, di ripristinare la normale barriera idroli-pidica ed il fisiologico pH di fatto evitando al pazien-te qualsiasi limitazione postuma al trattamento. Si noti anche come tale passaggio, ricreando in autono-mia le difese fisiologiche della cute, permetta di non distogliere energia e fattori nutrizionali dalla pelle, lasciandoli finalizzati alla massima rigenerazione del tessuto smagliato.

Conclusioni

Questo studio permette di individuare una serie di fattori e risultati evidenti e costanti su tutti i pazien-ti trattati, rendendo palese un dato nuovo, legato alla tipologia di pelle del paziente che si sottopone al trattamento di Biodermogenesi®. La letteratu-ra e la documentazione ad oggi esistenti sono tutte basate su pazienti di etnia bianca caucasica; l’aver verificato la risposta anche su pazienti di colore ci ha portato a constatare sulla totalità (cinque su di-

cing, thereby returning them to the outside of the membranes and detoxifying the cells. This pheno-menon, consolidated by over thirty years of clinical literature in the regeneration of muscle injury (dia-thermy and derivatives), in Biodermogenesi® was calibrated in frequency in order to work within the skin, avoiding the involvement of deeper tissues. It is important to recall that this action presents itself particularly interesting against the fibroblast, who-se cell membrane is characterized by the high num-ber of hydrophilic channels. The induced action, to be effective on the stria, cannot be separated from an activity aimed at increasing blood flow inside the dermis.

To achieve this target, Biodermogenesi® has com-bined the action of the electromagnetic field and vacuum that are effective to reactivate a superior activity by the arterial capillary of the skin, thereby preserving its integrity. Therefore, the pumping ac-tion of sodium and potassium, combined with re-oxygenation of the tissue, allows it to reactivate the fibroblast, ignite cell mitosis and promote the ca-pillarity of the stria, stabilizing progressive impro-vement of the esthetic problem. Lastly, there is the fourth phase, in which, once again, a square wave stimulation is adopted and permits, thanks to the synergy given from a specific cosmetic, restoration to normal hydrolipidic barrier and the physiologi-cal pH, thus preventing any posthumous treatment limitations to the patient. A very important point of this passage is that we obtain the autonomy of physiological defenses of the skin and at the same time we do not deflect the energy and nutritional factors of the skin but leave them aimed for maxi-mum regeneration of the stria.

Conclusions

This study makes it possible to identify serious factors and results that are clear and constant on all treated patients, by revealing a new data linked to the skin type of the patient that is subject to the Biodermogenesi® treatment. The literature and do-

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ciotto) una risposta più veloce ed evidente al trat-tamento di Biodermogenesi®. Analizzando i risultati ottenuti sui casi a campione, riportati nel presente documento, si nota come la risposta ecografica sia palesemente più netta sulla paziente N.C. di colore rispetto a quella della paziente D.M. di pelle bianca, a discapito di un’età maggiore (52 anni contro 21 di D.M.) e di un numero di sedute minore (15 contro 20 effettuate da D.M.). Questo dato viene inoltre confermato dalle biopsie, con particolare riferimen-to alla ristrutturazione della membrana basale, che abbiamo riscontrato essere generalmente migliore sulle pazienti di colore. Analizzando nel dettaglio gli esiti si pone l’attenzione sulle biopsie, con particola-re riferimento all’analisi comparata con il lavoro di Bacci, dove la rigenerazione già evidenziata viene, con le nostre biopsie, confermata senza alcun dub-bio. Si assiste ad un consolidamento di tale fenome-no, dove i deficit che caratterizzano le strie vengono in alcuni casi del tutto annullati, riportando la pelle ad una situazione analoga a quella che la caratteriz-zava prima dell’insorgenza dell’inestetismo. Si nota come lo strato corneo tenda a normalizzarsi. Alla ridotta ossigenazione si doveva in precedenza som-mare la scarsa traspirazione cutanea, a causa di uno strato corneo che si presentava in alcune biopsie sino a dieci volte più spesso rispetto ai parametri nor-mali ed a quanto riscontrato dopo il ciclo dei trat-tamenti effettuati. Dalle biopsie si nota inoltre come la membrana basale si presenti ristrutturata nei villi normalmente rilevati, ma anche nella presen-za di neomelanociti, giustificando la riattivazione del fenomeno dell’abbronzatura sulle strie trattate con Biodermogenesi®. Si apprezza inoltre la ristrut-turazione del derma, dove prima dei trattamenti si rilevavano strutture appiattite e parallele al corneo, conseguenza dell’alterazione del collagene. Dopo i trattamenti di Biodermogenesi® si nota un evidente miglioramento qualitativo e quantitativo di fibre col-lagene ed elastiche, protagoniste di una generale ri-strutturazione del derma, che appare del tutto simile al tessuto integro. L’indagine ecografica preliminare ha evidenziato una netta fibrosi del solco della stria, mentre il controllo effettuato al termine dei tratta-menti ha evidenziato una riduzione della fibrosi, che

cuments existing until recently were all based on Caucasian white ethnicity patients. As we verify the results after treatments on dark skinned patients (five out of eighteen) we observed a faster and more evident response to the treatment of Biodermoge-nesi® on all of them. Analyzing the results obtai-ned on sample cases reported in this paper shows the ecography answer is clearly sharper on the dark skinned patient N.C. than the white skinned pa-tient D.M., although N.C. is older than D.M. (52 years versus 21 years) and has made a smaller num-ber of sessions. (N.C. 15 sessions D.M. 20 sessions) This fact is also confirmed from biopsies, with par-ticular reference to the restructuring of the basal membrane, which we found to be generally better on dark skinned patients.

After analyzing the details of the biopsy results, we confirmed once again what was already proven evidence in the work of P.A. Bacci: skin regenera-tion. We observe a consolidation of this phenome-non, where the deficits that characterize the stria in some cases are completely eliminated, thereby re-storing the skin to its original state as it was before the onset of the imperfection. Stratum corneum ap-peared in all pre-treatment biopsies to be up to ten times higher than the normal parameters, which is the reason of poor skin perspiration and conse-quently reduced oxygenation. With this treatment, stratum corneum tends to visibly normalize. From the biopsies we see the basal membrane restructu-red, villus are more evident and the presence of neo –melanicits, the elements that make stretch marks able to get tanned by sunbathing naturally or arti-ficially once treated with Biodermogenesi®. We also see the restructuring of the dermis, which before treatment appeared to be compressed parallel to the corneum, as a consequence of the alteration of collagen. After the Biodermogenesi® treatment, the-re is a noticeable improvement in the quality and quantity of collagen and elastic fibers, protagonists of a general restructuring of the dermis, which be-comes very similar to the intact tissue.

The preliminary ultrasound examination show-ed a clear fibrosis on the furrow of the stria, whi-le the test carried out at the end of the treatment

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si presenta fortemente attenuata, sino a scomparire su alcuni pazienti trattati. La diagnosi ecografica conferma quanto già evidente al tatto, dimostrando oggettivamente come Biodermogenesi® sia in grado di far regredire la fibrosi cutanea superficiale. L’a-spetto più rilevante è che le indagini effettuate sono collimanti, riscontrando miglioramenti palesi su tutte le pazienti sottoposte alla sperimentazione. Possiamo affermare che la differenza maggiore che abbiamo constatato nell’applicare Biodermogenesi® sul tessuto smagliato non consiste nel risultato che si ottiene, oggettivamente più che soddisfacente su tutte le pazienti trattate, quanto piuttosto nel nu-mero delle sedute richieste. Nei 18 casi documentati abbiamo infatti effettuato da un minimo di 15 ad un massimo di 25 sedute, grazie alle quali si è comun-que ottenuto un evidente regresso della fibrosi, un ri-empimento del solco e la riattivazione della normale abbronzatura con l’esposizione agli ultravioletti. Ol-tre alle valutazioni strumentali su descritte abbiamo intervistato le pazienti al termine dei trattamenti e valutato il miglioramento con rilievi visivi e tattili. La valutazione soggettiva delle pazienti è avvenuta esprimendo il livello di soddisfazione su una scala da 0 a 100, con un risultato medio finale pari a 85,83%, risultato elevatissimo, in linea con un dato preceden-temente elaborato da Bacci, che aveva riscontrato il livello di soddisfazione medio dei pazienti sottoposti al trattamento di Biodermogenesi®, determinato su-gli stessi parametri, nella misura di 88,46%. La va-

showed a reduction of fibrosis, which is strongly attenuated until disappearing in some patients. The ecography diagnosis confirms what already is evi-dent to the touch, demonstrating objectively as Bio-dermogenesi® is able to reverse the superficial skin fibrosis. The most important aspect is that results of this research are collimating and giving evident improvements on all patients undergoing the expe-rimentation. We confirm that the main difference we found in applying Biodermogenesi® is not in the result that you get, objectively the results were sa-tisfactory on all treated patients, but rather in the number of required sessions. In fact, in the 18 do-cumented cases, in which we have performed from a minimum of 15 to a maximum of 25 sessions, we obtained a clear regression of fibrosis, a filling of furrow and the reactivation of the normal tan by exposure to ultraviolet rays.

In addition to the above described instrumental evaluations, we interviewed patients at the end of treatment and assessed the improvement in visual and tactile aspects. The subjective evaluation of the patients took place expressing the level of satisfac-tion on a scale of 0 to 100, with an average final result amounting to 85.83%, which is very high and in line with previous data processed by P.A. Bacci, who had found the average satisfaction level of pa-tients undergoing treatment for Biodermogenesi®, determined on the same parameters, to the value of 88.46%. The evaluation carried out by our team is

Fotografie eseguite prima e dopo un ciclo di 20 sedute di Biodermogenesi® in 10 settimane su smagliature pre-senti sull’addome su A.S., donna di colore di 45 anniPhotographs taken before and after 20 sessions of Biodermogenesi® performed in 10 weeks (A.S., dark-skinned woman of 45 years – Abdomen)

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lutazione effettuata invece dalla nostra equipe si è basata sull’assegnazione di un punteggio relativo ai vari aspetti visivamente e tattilmente riscontrabili, quali la rigidità del cercine e la profondità, il colo-re e l’opacità della stria. La scelta di tali parametri vuole costituire una valutazione per quanto possibile oggettiva e non legata all’impatto emotivo del risul-tato ottenuto. Ecco quindi che abbiamo dato valore pari a “0” alla smagliatura come si presentava pri-ma di iniziare il ciclo dei trattamenti, valutando i miglioranti ottenuti sino ad un massimo di 100, che corrisponde alla totale rigenerazione della stria ed uniformità della medesima con il tessuto cutaneo integro circostante. Il valore medio di miglioramento che abbiamo registrato sulle 18 pazienti è stato quin-di dell’83,55%, con un livello di attenuazione della stria minimo pari a 72% (C.P., 34 aa, pelle bianca, addome), ed un livello di attenuazione massima del 100% in due casi (E.M.C., 41 aa, pelle di colo-re, addome – S.A., 45 aa, pelle di colore, addome). Si conferma come le pazienti di colore abbiamo una risposta migliore e più veloce rispetto alle pazienti di pelle bianca, anche se si è notato su una ragazza di razza bianca un miglioramento da noi stimato nella misura del 98%, benché si sia lavorato su una zona generalmente più difficile da trattare e più lenta a re-agire (M.D., 21 aa, pelle bianca, area trattata seno). Abbiamo apprezzato il sistema di valutazione della gravità della smagliatura previsto dal protocollo che ci ha permesso di prevedere quante sedute sarebbe-ro risultate necessarie per ottenere esiti significativi. Questo strumento si è dimostrato attendibile nella proiezione del numero di sedute richieste e dei tempi di esecuzione. Abbiamo inoltre verificato la predi-sposizione all’abbronzatura della smagliatura, con esposizione agli ultravioletti volontaria. Hanno ade-rito a questo test facoltativo le tredici pazienti di pel-le bianca ed una delle pazienti di colore. La verifica visiva effettuata ha palesato su tutte le quattordici pazienti l’abbronzatura del solco delle strie, a con-ferma di quanto evidenziato dalle biopsie che hanno tutte marcato la rilevante presenza di neomelanociti nell’ambito di una membrana basale adeguatamen-te riorganizzata.

Si nota come la pigmentazione del solco delle strie

based rather on assigning a score relating to various aspects that are visually and tactilely verifiable such as the rigidity of the labrum, depth, color and opa-city of the stria. The choice of these parameters is intended to provide an evaluation as objective as possible and not linked to the emotional impact of the obtained result. Therefore we have given value of “0” to the condition of stria before the start of the cycle of treatments, considering the improve-ment obtained up to a maximum of 100, which cor-responds to the total regeneration of stria and its uniformity with the surrounding intact skin tissue. The average value of improvement we recorded on 18 patients was 83.55% with an attenuation of the stria minimum of 72% (C.P., age 34, white skin, tre-atment area: abdomen), and a maximum attenua-tion of 100% in two cases (EMC, age 41, black skin, treatment area: abdomen) - (SA, age 45, black skin, treatment area: abdomen). It is confirmed that the dark skinned patients have a better and faster re-sponse than white skinned patients. However, it has been noted on a girl of white race an improvement of 98%, even though we worked on a zone generally more difficult to treat and slower to react (MD, age 21, white skinned, treatment area: breast). We ap-preciated the system for assessing the difficulty le-vel of the stretch marks under the protocol that al-lowed us to predict how many sessions would have been necessary to obtain significant results. This tool has proved trustworthy in the projection of the number of sessions required and the duration of treatment. We have also checked the predisposition to tanning of stretch marks, with voluntary expo-sure to ultraviolet. To this optional test submitted one black skinned and thirteen white skinned pa-tients. The visual inspection carried out has reve-aled that all fourteen patients obtained tanning in the furrow of stretch marks, confirming what has been shown by all of the biopsies, demonstrating the significant presence of neomelanocits context of an adequately reorganized basement membrane.

We notice that pigmentation of the furrow of the treated stria presents itself usually less evidently than the surrounding intact skin, except in the case of DM (age-21 - treated area: breast). In this case

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trattate si è presentata generalmente inferiore rispet-to alla pelle integra circostante, fatto salvo il caso di D.M. (21 aa – area trattata seno). In questo caso la paziente, residente in località di mare, ha avuto la possibilità di esporsi a due cicli di abbronzatura, ot-tenendo un colorito analogo all’interno delle strie e nel tessuto adiacente. Tale differenza è nota allo stato dell’arte per quanto già in passato verificato ad esempio per le cicatrici da abrasione, dove con la nuova esposizione solare si ottiene un livello di abbronzatura minore al tessuto integro proprio per l’azione di rigenerazione ottenuta all’interno della alterazione cutanea. Generalmente in tali casi le successive esposizioni permettono di uniformare il colore cutaneo.

Su 280 sedute di Biodermogenesi® non abbiamo ri-levato alcun effetto collaterale, né le pazienti hanno riscontrato alcuna conseguenza indesiderata. Con il presente studio abbiamo per la prima volta con-statato una reale ristrutturazione della smagliatura in totale assenza di effetti collaterali. L’aspetto sicu-ramente più rilevante è dato dalla uniformità dei risultati, tali da portarci ad affermare come questi siano sicuramente replicabili su qualsiasi soggetto, a condizione di rispettare il protocollo operativo.

L’assoluta assenza di effetti collaterali e di limita-zioni al trattamento rendono Biodermogenesi® una risposta congrua ed interessante al problema della smagliatura, in quanto determina una concreta ri-generazione del derma agendo esclusivamente acce-lerandone le normali funzioni metaboliche, grave-mente rallentate all’interno della stria.

the patient, residing in a seaside town, has had the opportunity to be exposed to two cycles of tanning, getting a similar color inside the stretch marks as in the adjacent tissue. This difference is known to the state of the art, as it already occurred in the past. For example, for the scars from an abrasion, where, with the new solar exposure, is obtained a less le-vel of tanning compared to intact tissue, precisely by the action of regeneration obtained inside the cutaneous alteration. In such cases the subsequent exposures usually allow you to uniform the color of skin.

Of 280 Biodermogenesi® sessions we have not re-gistered any side effects nor have the patients had any undesirable consequences. With the present study, for the first time we found a real restructu-ring of stretch marks in the total absence of side effects. The more relevant aspect certainly is the uniformity of results, such that lead us to state that these are definitely replicable on any subject, pro-vided they comply with the operative protocol of Biodermogenesi®.

The absolute absence of side effects and limita-tions of the Biodermogenesi® treatment make an appropriate and interesting answer to the problem of stretch marks, because it determines a real rege-neration of the dermis acting exclusively accelera-ting the normal metabolic functions, severely slo-wed down within the stria.

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from the Present study are derived the following PuBlications:

La Medicina Estetica 2012 n° 1 gennaio-marzoAndrea Artigiani, Gregorio Cervadoro, Barbara Loggini, Alessandro PaolicchiBiodermogenesi®: la soluzione non invasiva nel trat-tamento delle smagliature – pp. 41/49

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dal Presente studio sono derivate le seguenti PuBBlicazioni:

La Medicina Estetica 2012 No. 1 January-MarchAndrea Artigiani, Gregorio Cervadoro, Barbara Loggini, Alessandro PaolicchiBiodermogenesi®: The non-invasive solution for the treatment of stretch marks – pp. 41/49

Cosmetic Surgery Times Spanish edit. August 2012Andrea Artigiani, Gregorio Cervadoro, Barbara Loggini, Alessandro PaolicchiBiodermogénesis®: la solución no invasiva en el tratamiento de las estrías – pp. 24/28

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Biodermogenesi® è stata presentata dal Prof. P.A. Bacci per la prima volta alla stampa l’8 maggio 2008, presso il Circolo della Stampa a Milano. Dopo 5 anni Bacci ha presentato al XXXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (Roma, 10-11-12 maggio 2013) un lavoro (Biodermogenesi®: follow-up a cinque anni) che ne analizza la resa e stabilità nel tempo.

Lo studio, realizzato con la collaborazione del Prof. A. Artigiani dell’Università di Pisa, ha documentato il fol-low up su trenta pazienti dopo cinque anni dal termine del trattamento.

Le conclusioni del follow-up sono le seguenti:

Cinque anni dopo

A cinque anni dalla sua nascita i promotori hanno vo-luto fare il punto sui risultati ottenuti e su eventuali ef-fetti collaterali in modo da migliorare metodica e tecnica di trattamento.

Sono state valutate le sensazioni iniziali con i dati at-tuali, che concordano nel rilevare come le smagliature più piccole, meno di sei - sette millimetri, vengono pres-soché eliminate, dato che si riempiono completamente e non si percepiscono più al tatto, salvo vedere al loro posto un filo biancastro se il paziente non si espone al sole.

In quelle medie si ottiene un miglioramento e una ri-duzione della visibilità, grazie anche ad un gradito au-mento della colorabilità della cute, mentre le strie di am-piezza maggiore ai sei - sette millimetri si riempiono, ma al tatto rimangono meno dense rispetto al tessuto circo-stante. In questi casi si consiglia un secondo ciclo di trat-tamenti a distanza di almeno tre mesi, durante i quali la differenza generalmente si attenua.

Grazie anche alla collaborazione del Prof. Artigiani di Pisa, della Dott.ssa Calonzi di Rieti e delle fisioterapiste dei nostri centri di Arezzo e Roma, Serena Leonardi e Sa-

Biodermogenesi® was presented to the press for the first time by Prof. P.A. Bacci on May, 8, 2008 at the press circle in Milan. After five years Bacci presented at the XXXIV National Congress of the Italian Society of Aesthetic Medicine (Rome 10-11-12 May 2013) a work (Biodermogenesi® Follow up at five years) that analyses the performance and stability over time.

The study is conducted and documented in collabora-tion with Prof. A. Artigiani of Pisa University and ex-plains five years follow up of thirty patients.

The conclusions of follow-up are the followings:

Five years later

Five years after its inception organizing committee of the project wanted to verify the results and possible side effects of Biodermogenesi® in order to improve the me-thod and technique of treatment.

Initial sensations were evaluated with current infor-mation. It is noted that the stretch marks smaller than 6:00 to 7:00 millimeters, are almost eliminated since they are completely filled and they are no longer per-ceived the touch, except it is visible a whitish line on the place of the stretch marks if the patient was not expo-sed to the sun. In those medium sized stretch marks an improvement and a reduction in visibility are obtained, thanks also to an acceptable increase in the coloring of the skin, while the stria of a greater amplitude from six-seven millimeters are filled, but remain less dense to the touch compared to the surrounding tissue. For the large stretch marks we recommend a second cycle of treatments at least a distance of three months from the first treatment, during which the difference gene-rally attenuates.

Thanks to the collaboration with Prof. A. Artigiani

aPPendice addendum

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brina Frappi, è stato possibile paragonare l’attuale stato della cute con quello rilevato alla fine del trattamento nel 2008 su 30 pazienti trattati allora con Biodermogenesi®, che sono stati rivisti e rivalutati.

I risultati rilevati hanno dimostrato un continuo mi-glioramento e una tenuta nel tempo del buon esito del trattamento a suo tempo eseguito, senza la presenza di effetti collaterali, a dimostrazione che tale metodica non invasiva può essere il trattamento di elezione per le sma-gliature perché permette, a differenza di altre soluzioni più invasive, di esporsi subito al sole e di fare una vita normale.

I risultati hanno evidenziato che alcune smagliature non sono più visibili ad occhio nudo e i cercini si presen-tano appiattiti e ravvicinati. La stria è quasi sempre ri-empita e compatta sino a renderne difficile la percezione al tatto, il colorito della pelle smagliata è più luminoso e non più opaco, di un rosato più simile al tessuto integro, spesso risultando nuovamente abbronzato su coloro che si sono sottoposti a bagni solari o lampade.

Il Prof A. Artigiani della Clinica Dermatologica dell’U-niversità di Pisa analizza così gli esiti del follow-up:

“Abbiamo ricontattato 30 pazienti trattati con Bioder-mogenesi® nel 2008 ed abbiamo notato come, a 5 anni di distanza, essi abbiano manifestato giudizi positivi sul ri-sultato estetico, per il fatto che le smagliature non si vedo-no più, non sono più identificabili né alla vista né al tatto, sono perfettamente riempite e del colore identico a quello della pelle circostante. Devo premettere che già all’inizio avevo rilevato una netta attenuazione delle smagliature, sia al tatto che alla visibilità, con un interessante livello di soddisfazione delle pazienti e in assenza di effetti col-laterali. Le stesse pazienti, a 5 anni di distanza, hanno manifestato giudizi positivi sul risultato estetico con mi-glioramenti della cute protratti nel tempo. Tutto ciò può far supporre che la riorganizzazione indotta da Bioder-mogenesi®, e documentata da decine di biopsie, potrebbe essere funzionale alla riattivazione dei normali processi metabolici che, a partire dal completamento del ciclo delle sedute, forse riprende a funzionare come se la stria non si fosse formata. E’ certamente una finestra di riflessione.”

of Pisa University, Dr. Calonzi of Rieti and our physio-therapists in Arezzo and Rome center, Serena Leonardi and Sabrina Frappi, it was possible to compare the cur-rent state of the skin to its condition in 2008, right after the end of Biodermogenesi® treatments. Thirty patients are reviewed and reanalyzed.

The checked outcomes have shown continuous im-provement and good stabilized results in time, without the presence of side effects. In this way it was showing to us that this non-invasive method may become the elec-tive treatment for stretch marks because in contrast to other invasive possible solutions, it allows the patients to give the possibility to have a normal life without any limitations such as sun exposure.

The results showed that some stretch marks are no longer visible to the naked eye and the labrums appear flattened and stay together. The stria is always filled and compact up to make it difficult to perceive to the touch. The skin complexion is brighter no more opaque, more likely to pinkish intact tissue, often resulting re-tanned on those who sunbaths or expose to solar lamp.

Prof. A. Artigiani from the Department of Dermato-logy of Pisa University analyzes the results of the five years follow-up:

“We re-contacted 30 patients treated in 2008 with Bio-dermogenesi® and we noted that, 5 years later, they have expressed positive opinions on the aesthetic result, for the fact that stretch marks are not seen, they are no longer iden-tifiable neither to view or to the touch, they are perfectly filled and the color is very similar to the surrounding skin. I should say that at the beginning I found a clear attenuation of stretch marks, both to the touch and the visibility, with an important level of satisfaction of patients in the absence of side effects. The same patients, 5 years later, have expres-sed positive opinions on the aesthetic result with improve-ment of the skin continued in the time. All this may sup-pose that the reorganization induced by Biodermogenesi®, documented by dozens of biopsies, may be functional to the reactivation of the normal metabolic processes, since the completion of the cycle of sessions, perhaps will continue to operate as if the stria was never been formed in that area. Certainly it’s the opening of new frontier in the esthetic and medical esthetic field.”

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Il follow-up è stato oggetto di pubblicazione su:

Hi.tech dermoanno VIII n° 5 – settembre/ottobre 2013P.A. BacciTrattamento di striae distensae con Biodermogenesi®pp. 29/36

Hi.tech dermoyear VIII No. 5 - September / October 2013P.A. BacciTreatment of striae distensae with Biodermogenesi®pp. 29/36

The follow-up has been the subject of publication on:

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Fotografie eseguite prima e dopo un ciclo di 12 sedute di Biodermogenesi® in 4 settimane su smagliature presenti sui glutei su C.P., donna bianca caucasica di 29 anni, seguite da una foto eseguita dopo 5 anni dal ciclo di sedute Photographs taken before and after a cycle of 12 sessions with Biodermogenesi® in 4 weeks of stretch marks present on the glutes on C.P., caucasian white woman of 29 years, followed by a photo performed 5 years after the series of sessions.

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Fotografie eseguite prima e dopo un ciclo di 15 sedute di Biodermogenesi® in 8 settimane su smagliature presenti sui fianchi su B.S., donna bianca caucasica di 34 anni, seguite da una foto eseguita dopo 5 anni dal ciclo di sedute Photographs taken before and after a cycle of 15 sessions with Biodermogenesi® in 8 weeks of stretch marks on the hips of B.S., caucasian white woman of 34 years, followed by a photo performed 5 years after the series of sessions.

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EXPO ITALIA s.r.l.Via Segantini, 34 - 50142 FIRENZE Tel. (+39) 055 7875341Fax (+39) 055 7875349 [email protected]

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