artscreation n8

52
ATMOSFERE PRIMAVERILI OKTOBERFEST DI PRIMAVERA HANS RUEDI GIGER JACK KEROUAC GRAN BALLO BELLINIANO UNA MOSTRA DAI TONI ROCK PATTERN PASQUALI MAKING OF “BURNING DREAMS” NUMERO 8 PHOTOSHOP ARTE DIGITALE EVENTI ARTISTICI GRANDI ARTISTI SPECIALE INTERVISTA A SIRENA MANUELA

Upload: arts-creation

Post on 23-Jul-2016

247 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

Numero di fine estate, questa edizione racchiude tutti gli articoli dell’ultima stagione. Troverete diversi tutorial, consigli ed eventi in tema. Troverete come sempre diversi tutorial per l’arte digitale, consigli sul fai da te, sulla fotografia, nuove idee e tanto altro ancora! Spero che apprezzerete questa edizione. Alla prossima. L’immagine in copertina è di Rose’s Creation (https://www.facebook.com/RosesCreation). Model: Sarah Farrell

TRANSCRIPT

Page 1: Artscreation n8

atmosfereprimaverili

oktoberfest di primavera

Hans ruedi GiGer

jack kerouac

Gran ballo belliniano

una mostra dai toni rock

pattern pasquali

makinG of “burninG dreams”

numero 8

p H o t o s H o pa r t e d i G i t a l eeventi artistici

Grandi artisti

specialeintervista a sirena manuela

Page 2: Artscreation n8
Page 3: Artscreation n8

art’s creation 08 | contenuti

art’s creation 08 | 3

il nostro teamart’s creation 08benvenuti

Rose

alessia

adames

Giulia

GRafica & aRte

Rachel

nicoletta

nicole

thelma

aRt’s Creation unisce le passioni e le qualità di artisti non professioni-sti e le mette al vostro servizio. La nostra mis-sione è quella di inco-raggiare l’uso dell’arte come uno sbocco crea-tivo per raccontare la propria storia e quella di altri che come noi hanno trovato il loro rifugio in un mondo ar-tistico.Numero di fine estate, que-sta edizione racchiude tutti gli articoli dell’ultima sta-gione.Troverete diversi tutorial, consigli ed eventi in tema.Troverete come sempre di-versi tutorial per l’arte di-gitale, consigli sul fai da te, sulla fotografia, nuove idee e tanto altro ancora!Spero che apprezzerete questa edizione.Alla prossima.

Rose’s creationEditore

seGuici online

Se vuoi unirti anche tu al nostro team invia una mail a [email protected]

L’immagine in copertina è di Rose’s Creation.Model: Sarah Farrell

Page 4: Artscreation n8

art’s creation 08 | contenuti

art’s creation 08 | 4

a r t ’ s c r e a t i o n 0 8c o n t e n u t i

arte diGitale06| Atmosfere Primaverili11| Creare un pattern pasquale19 | Duplica e Ruota26| Making of “ Burning Dreams”35 | Creare effetto foto strappata42 | Presentazione grafica di un biglietto50| Creare un biglietto per la festa del papà

eventi artistici07| #art08| Oktoberfest di Primavera18| Budapest Spring Festival22| Gran Ballo Belliniano36| Pasqua 2015 in mostra40| Una mostra dai toni rock

08

06

11

18

35

40

26

22

Page 5: Artscreation n8

art’s creation 08 | contenuti

art’s creation 08 | 5

fai da te20| Fiore origami

musica e cinema30| Primavera in Sol

Grandi artisti12| La primavera nell’arte24| In ricordo di Hans Ruedi Giger32 | Jack Kerouac

scrittura39| Primavera in prosa

fotoGrafia44| Intervista a sirena Manuela47| Lightroom in breve

30

19

12

24

20

32

44

47

Page 6: Artscreation n8

Per prima cosa apri la tua foto.01| Vai su Filtro > Nitidezza

> Nitidezza. Poi duplica il livello.02| Vai su Filtro > Sfocatura

> Controllo Sfocatura e seleziona un raggio di 2 pixel03|

Esempio con altre tonalità base

Prima

Prima

doPo

doPo

art’s creation 08 | arte digitale

art’s creation 08 | 6

atmosferep r i m a v e r i l i

autore: Rose’s Creation

arte digitale / consigli

Oggi vi mostrerò come trasformare una qualsiasi foto e cambiarle atmosfera, come se fosse scattata nel bel mezzo della primavera!

Page 7: Artscreation n8

Imposta il metodo di fu-sione su Luce Soffusa.04|

Crea un nuovo livello di regolazione Luminosi-

tà/Contrasto e aumenta di cir-ca 10 per entrambi i valori.

05|

Crea un nuovo livello di regolazione Correzione

colore selettiva e abbassa i valo-ri di Cyan del Rosso fino a -100.

06|

Crea un nuovo livello di regolazione Tonalità/

Saturazione e aumenta un po’ la saturazione.

07|

Crea un nuovo livello di regolazione Filtro foto-

grafico e scegli magenta con densità al 50%

08|

Aggiungi un nuovo li-vello Tinta Unita e sce-

gli il colore bianco, poi abbassa l’opacità del livello su 20%

09|

Aggiungi un nuovo li-vello Tinta Unita e sce-

gli un blu, poi imposta il meto-do di fusione su Esclusione.

10|

Ed ecco il risultato finale.11|

art’s creation 08 | 7

art’s creation 08 | arte digitale

#artUna selezione delle più belle e

diverse opere d’arte.

Fly by Nellena

Unicorn by ElenaDudina

Nerida by Gwendolyn1

Le immagini che appaiono in questa rubrica sono state sele-zionate tra quelle presenti nel gruppo aRts-Creation su de-viantArt.Vuoi suggerire un tutorial per il prossimo numero?

invia una e-mail a [email protected]

Page 8: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 8

oktoberfest di primaveraSe vi sembra che l’oktoberfest sia lontano, siete sulla strada sba-gliata. Infatti, tra Aprile e Maggio, le città di monaco e stoccar-da ospitano l’oktoberfest di Primavera!

La frühlingsfest, come viene chiamata, è una delle maggiori fe-ste che si svolgono in Germania. Le due città che la ospitano han-no caratteristiche differenti, ma tanta birra in comune!

MONACO

STOCCARDA

Quando sbocciano i fiori, le giornate sono più piacevoli e le temperature permettono giornate all’aperto, il there-sienwiese – il grande prato che ospita l’Oktoberfest – si po-pola di amici, famiglie, grandi e piccini.

Nella città di Stoccarda lo spa-zio adibito ad ospitare l’Okto-berfest di Primavera è il Wa-sen, che si trasforma in un luogo incantato. La cerimonia di apertura vede il Sindaco che stappa la prima botte di birra e dà inizio ai festeggiamenti.Non molto diverso da quello di Monaco, offre dolci prelibatez-ze tipiche, ma anche il comune zucchero filato; le giostre, così come la ruota panoramica, sono da togliere il fiato e l’atmosfera è raggiante e festosa.Ovviamente, anche a Stoccarda è possibile degustare le migliori birre, che si possono consuma-re anche al di fuori dei tendoni.

Nella città di Monaco, da oltre quarant’anni, viene allestito un parco divertimenti: molteplici sono le attrazioni, dalla ruo-ta panoramica alle giostre, alle tende in cui si vende birra. In particolare, l’evento si apre con una parata di cavalli che por-

tano negli stand i barili di birra.All’interno del Pravo vengono ospitati due tendoni della birra: l’Hyppodrom – presente anche all’Oktoberfest invernale – e la Festhalle Bayernland che offre birra Augustiner.

Ma non c’è solo la birra all’ordi-ne del giorno, sono infatti pos-sibili degustazioni di prodotti Photo by Thorsten Naeser

Fonte: http://inmuc.de/

Page 9: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 9

autore: Nicoletta Froechlich

eventi artisticioktoberfest di primaveraMentre a Monaco vengono al-lestiti due stand, a Stoccarda ne allestiscono tre: il Gran-dls hofbraü-Zelt, il Wa-senwirt e il Göckelesmaier.

Oltre ai divertimenti per i “nottambuli”, ogni mercole-dì dell’evento viene indetta la Family Day, durante la quale molti artisti di strada esibisco-

no il loro talento. Per i bambini, invece, c’è una piccola mascotte che rappresenta il Frühlingsfest di Stoccarda: il leprotto Wa-senhasi.

tipici – dal dolce al salato. Inoltre, ogni anno, ci sono in programma giornate a tema (ad esempio: la giornata dedi-cata alla famiglia) e il merca-tino delle Pulci che si tiene il primo sabato della festa.Lo spirito del Frühlingsfest è un po’ differente rispetto all’Oktoberfest invernale, l’at-mosfera è decisamente più tra-dizionale ed è molto più facile trovarvi persone del posto che non turisti.

Leprotto WasenhasiFonte foto: http://www.stuttgar-ter-fruehlingsfest.de/

The balancing actby Sacm88

2015 Sammarco - Hamonby nicolasammarco

Exotic by taylorbandy

Far From Worriesby DigitalDreams-Art

Page 10: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 10

Sagittarius by Wesley-Souza

1 by Makusheva

orange Bonsai Treeby NoriAnum

age of innocenceby AuroraWienhold

...Spring dance...by EsotericIllusion

Late summer by KellieArt

Page 11: Artscreation n8

art’s creation 08 | 11

art’s creation 08 | arte digitale

creare patternp a s q u a l ec o l o r econ la sovrapposiZione

Tutorial su come realizzare una texture pasquale, usan-do la sovrapposizione colore su delle immagini.

Iscriviti al canale di Grafica & Arte per altri Tutorial Video.

autore: Grafica & Arte

arte digitale / video tutorial

Page 12: Artscreation n8

art’s creation 08 | Grandi artisti

art’s creation 08 | 12

la primavera nell’arteautore: Rose’s Creation

Questa volta il nostro tradizio-nale viaggio tra i grandi movi-menti artistici non si soffermerà su un unico grande artista, ma ho preparato per voi un per-corso tra diverse opere d’arte accomunate dal tema della pri-mavera. La stagione fiorita ha ispirato per secoli artisti di tutto il mondo, ognuno ha colto qual-che suo aspetto, qualche sensa-zione, qualche ricordo legato ad essa. Le opere che trattano di primavera e più in generale di fiori sono davvero tante, io ho fatto una piccola selezione. Vi presenterò le opere seguendo un percorso cronologico.Il nostro viaggio comincia da molto vicino, sicuramente mol-to vicino a me, siamo nella mia terra, ma ci dobbiamo allonta-nare di qualche secolo. Il primo “segno” primaverile che ho rintracciato risale alla prima metà del i secolo, in piena epoca imperiale, fu dipin-to in un cubicolo di Villa arian-na nell’antica Stabiae, ed è anche l’opera più importante e famosa ritrovata nell’antica cit-tà romana. Sto parlando di Flo-ra, l’affresco conosciuto anche con il nome di Primavera, vi è raffigurata una figura femmi-nile posta di spalle su un fondo verde acqua. Si tratta di uno dei primi tentativi di impersonifi-cazione legati alle stagioni e alle divinità ad esse associate, che comunque continueremo a tro-vare anche più avanti nel tempo quando le divinità non avranno lo stesso significato dell’epoca romana.

Saliamo un po’ per la nostra penisola, siamo a Firenze, fac-ciamo un salto temporale di qualche secolo, ci lasciamo alle spalle i romani e l’epoca im-periale ma ritroviamo ancora come soggetto prediletto le divi-nità. è il 1482 quando Sandro Botticelli dipinge la Prima-vera, forse uno dei più famosi dipinti di tutto il rinascimen-to e sicuramente il capolavoro dell’artista. Il suo straordinario fascino è legato anche all’aura di mistero che circonda l’opera, il cui significato più profondo non è ancora stato completa-mente svelato. Come per altri grandi capolavori del Rinasci-mento, la Primavera nasconde vari livelli di lettura: uno mito-logico, legato ai soggetti rap-presentati; uno filosofico, lega-to all’accademia neoplatonica; uno storico-dinastico, legato alle vicende contemporanee e alla gratificazione del commit-

tente, Lorenzo de’ Medici, e della sua famiglia.Dopo 100 anni dalla Primave-ra, troviamo ancora diversi la-vori legati alla committenza, è il caso di Giuseppe Arcimbol-do che arrivato a Vienna diven-ta pittore di corte del principe Massimiliano II d’Asburgo. Le sue opere più celebri sono pro-prio le allegorie delle quattro stagioni. La Primavera, come la maggior parte dei dipinti dell’Arcimboldo è una sorta di “Testa Composta” da diversi elementi collegati metaforica-mente al soggetto rappresen-tato, in modo da desublimare il ritratto stesso; nel caso della Primavera, il ritratto raffigura una donna composta da una grande varietà di fiori. Ancora legato alle impersonificazioni e alle divinità è il periodo dell’oro olandese, che vede tra i suoi più

Flora, i secolo

Primavera, Sandro Botticelli, 1482 circa

Page 13: Artscreation n8

art’s creation 08 | grandi artisti

art’s creation 08 | 13

la primavera nell’artegrandi pittori, Rembrandt. Di questo autore troviamo due diversi dipinti raffiguranti lo stesso soggetto, Flora, dea ro-mana della primavera e della fertilità. In Saskia in veste di Flora, il pittore rappre-senta la divinità utilizzando come modella la prima moglie, Saskia, in attesa del loro primo figlio.

Ancora in tema prettamente allegorico è il dipinto di Gui-dobono Bartolomeo datato 1705, Allegoria della Pri-mavera, che si pone nella pro-duzione della maturità, quando a Torino, in qualità di pittore di corte dei Savoia, stimolato dagli esempi della pittura d’Oltralpe, arricchisce i suoi soggetti di dettagli eleganti e di una legge-rezza compositiva che prelude al trionfo del rococò. Proprio questa cura compositiva, l’insi-

stenza nella descrizione dei det-tagli, il soggetto trattato in ma-niera così accattivante, fanno dell’allegoria della Primavera uno fra i capolavori dell’artista italiano, in cui sembra cogliersi, nello sguardo malinconico del-la dea, la consapevolezza di una felicità fugace, di una vita desti-nata ad avviarsi, lungo la pro-spettiva del viale alberato, ad un finale dall’esito indefinito. Il ro-cocò accennato già da Guidobo-no trova il suo punto di culmine con Jean-Honoré Frago-nard, esponente del rococò e uno dei maggiori artisti francesi del XVIII secolo. I suoi dipinti

sono caratterizzati da un parti-colare uso della luce e dalla ra-refrazione di determinate parti, utilizzata come espediente per rendere la leggerezza di alcuni elementi, come i panneggi o le bianche acconciature femmi-nili. Molte opere di Fragonard ricordano l’atmosfera primave-rile forse per il suo stesso stile di dipingere o per i soggetti e i luoghi scelti, ma quella dichia-ratamente dedicata alla stagio-ne floreale è Primavera, detta anche anche Due putti con

Primavera, G. arcimboldo, 1573

allegoria della Primavera, Guidobo-no Bartolomeo, 1705

Saskia in veste di Flora, rembrandt, 1635

Primavera, Sandro Botticelli, 1482 circa

Primavera, Fragonard, 1748

Page 14: Artscreation n8

art’s creation 08 | Grandi artisti

art’s creation 08 | 14

quaderno di musica datata 1748.Nel 1800 la rappresentazione della primavera cambia, le divi-nità non sono più centro dell’at-tenzione dell’artista e anche i diversi tentativi di impersonifi-cazione vengono abbandonati, per prediligere soggetti lega-ti alla vita quotidiana e quasi sempre campestri. è il caso ad esempio di Arthur Hacker, un pittore classico inglese, che nel 1870 dipinge Les fleurs du printemps, raccontando la primavera con una scena bu-colica; vi è ancora la presenza dell’uomo, in questo caso una giovane donna intenta a racco-gliere fiori, ma l’attenzione ora si sposta sulla natura e sulle sensazioni che essa ci lascia.

Per certi versi vicina alla rap-presentazione di Hacker è quella dell’italiano Francesco Gioli, che qualche anno più

tardi dipinge la Primavera raccontandocela con la voce di una giovane donna che scam-bia i suoi pensieri con due fan-ciulli distesi in un prato fiorito. In pieno stile macchiaiolo, qui Gioli ci descrive nei minimi det-tagli il paesaggio e le diverse varietà di fiori che circondano i personaggi. Simile all’imposta-zione di Hacker e Gioli è quella di Walter Crane, uno dei pio-nieri del Liberty, noto princi-palmente per le sue illustrazio-ni di libri per l’infanzia. La sua Primavera è molto simile alle due appena citate, anche Cra-ne sceglie di rappresentare una giovane donna che raccoglie fio-ri in un prato e anche qui l’in-teresse per l’elemento floreale è molto forte.Ancora maggior attenzione ai luoghi e alla natura primaverile è data da Alfred Sisley, con-temporaneo di Gioli ma distan-te nello stile perchè di scuola

impressionista. Oggi Sisley è considerato come un autenti-co impressionista e l’elemento della sua ispirazione fu sicura-mente il paesaggio. Nel dipinto Primavera vicino Parigi. Meli in fiore, infatti l’artista ci descrive perfettamente il pa-esaggio e i colori della natura e l’uomo lo si percepisce soltanto perchè in lontananza c’è una piccola abitazione.

Parlando di Sisley non si può non parlare dell’Impressio-nismo, movimento che forse più di tutti descrive meglio la stagione primaverile. Dell’Im-pressionismo ne ho già parlato nel numero precedente, e forse se l’avete letto capirete già per-chè gli Impressionisti sono i più adatti a raccontare la primave-ra. Potrei fare un elenco davve-ro lungo di opere in tema, ma mi limito a citare le più dichia-ratamente primaverili. Quando si parla di impressioni il primo

Les fleurs du printemps, Arthur Hacker, 1870

Primavera vicino Parigi. Meli in fio-re, alfred Sisley 1879

Primavera, Francesco Gioli, 1879

La Primavera, Walter Crane, 1883

Page 15: Artscreation n8

art’s creation 08 | grandi artisti

art’s creation 08 | 15

artista che ci viene in mente è sicuramente Claude Monet. Quest’artista ha una produzio-ne vastissima ed è stato diffici-le selezionare solo tre dipinti. Ho scelto di mostrarvene al-cuni che sono perfettamente in linea con i precedenti che abbiamo analizzato ma che rendono ancora di più l’idea di come l’uomo sia si soggetto del dipinto ma che può fondersi con la natura quasi a perdersi in essa. è il caso ad esempio di Primavera, in cui le due sa-gome sedute nel prato si con-fondono con gli alberi in fiori che li sovrastano, o di Campi in Primavera, in cui le fi-gure sembrano emergere dal mare di prato che le circonda.

Di sensazioni simili, di ab-bandono totale alla natura, di connubio uomo-natura è sicu-ramente Campo di fiori, nel quale Monet rappresenta una giovane donna distesa in un

prato fiorito, i tocchi e le pen-nellate quasi evanescenti in al-cuni punti e decise in altre ci fanno sentire parte stessa del momento raccontato.

Vicino per molti aspetti agli im-pressionisti è il pittore olande-se Vincent Van Gogh, il suo modo di raccontare la realtà, la sua voglia di mostrare il colore e la natura in tutta la sua forza prorompente lo rendono uno dei pittori più adatti a descrive-re le emozioni e la stagione pri-maverile. Anche per Van Gogh ho selezionato solo tre dipinti, il primo da prendere in conside-razione è sicuramente Le peu-che au primetemps, Pont de Clichy, qui la primavera oltre che dal titolo la si coglie dai colori della natura e dalla serenità della scena. Ancora più primaverile potrebbe sembrare la Veduta di Arles con fiori in primo piano, qui il pittore olandese da enorme rilievo ai

fiori che sono in primo piano ma continua a raccontarci nei minimi dettagli anche tutti gli elementi del paesaggio e i ra-pidi passaggi di colore. Ai giag-gioli violacei in primo piano fanno da contrappunto i gialli ranuncoli; in tal modo l’acco-stamento dei complementari esalta i valori di luminosità del dipinto. Il medesimo effetto è cercato affogando i tetti rossi delle ultime case del paese nel verde degli alberi degli orti. Il cielo luminosissimo è dato dal-la sovrapposizione del celeste, del verde acqua e del violetto.

Primavera, Claude monet, 1886

Campo di fiori, Claude Monet

Le peuche au primetemps, Pont de Clichy, Vincent Van Gogh, 1887

Veduta di Arles con fiori in primo piano, Vincent Van Gogh, 1888

Campi in Primavera, Claude monet, 1887

Ramo di mandorlo fiorito, Vincent Van Gogh, 1890L’ultimo dipinto che ho scelto per raccontare la primavera di Van Gogh è Ramo di man-dorlo fiorito. Questa tela fu un regalo che lo stesso pittore fece al fratello Theo e alla mo-glie per la nascita del loro figlio. Come simbolo di vita, Van Gogh

Page 16: Artscreation n8

art’s creation 08 | Grandi artisti

art’s creation 08 | 16

scelse i rami del mandorlo, uno dei primi alberi in fiore che, nel soleggiato sud, in quel febbraio annunciava l’imminente pri-mavera. è uno dei tanti dipinti di Van Gogh che si concentra-no su un unico tipo di fiore e analizzano con attenzione la sua armonia e come sempre il suo valore cromatico; l’opera è la rappresentazione di un ramo di mandorlo fiorito, dai petali bianchi, quasi perlacei, che si stagliano in un cielo blu, dalle sfumature turchesi. Dello stesso periodo ma per cer-ti versi molto diverso dall’im-pressionismo è il puntinismo di George Seurat. La sua Ve-duta alla grande Jatte in primavera, è ancora legata al vedutismo impressionista ma è molto più statica e serena delle vedute di Van Gogh ad esempio. Ma molti sono ancora i tratti in comune con i vicini impressio-nisti; come il cromatismo ricco di infinite variazioni tonali che rende chiara e limpida l’atmo-sfera.

Siamo ancora sul finire del ‘800 ma cambiamo decisamente sti-le, abbandoniamo la natura e l’atmosfera olandese e francese e ritorniamo ad un classicismo definito quasi decadentista, a cui appartengono le opere ma-ture di Lawrence Alma-Ta-

dema, che rappresentano sce-ne di vita nell’antichità. Sono tutte caratterizzate da una par-ticolare luce, dall’atmosfera indolente e da soggetti prefe-ribilmente femminili, come in Promesse di primavera o Fiori di primavera. Per certi versi distante è invece

Primavera, dove il suo tocco “antico” è più evidente. Nell’o-pera di Alma-Tadema l’anti-chità viene ammantata da uno sguardo edonistico e nostalgi-co. I suoi quadri sono stati de-finiti come una sorta di musei, una galleria di oggetti archeo-logici perfettamente delineati, in sintonia con quella che era la cultura antiquaria e collezio-nista dell’epoca. In Primavera ritroviamo la minuzia e la ricer-catezza del pittore nella resa dei materiali; oggetti preziosi e ri-cercati, stoffe raffinate di cui ri-esce a rendere la consistenza e la qualità con sorprendente vir-tuosismo. La processione “fio-rita” raccontata da Alma-Tade-

Veduta alla grande Jatte in prima-vera, George Seurat, 1887

Promesse di primavera, Laurence alma-Tadema, 1890

Primavera, Laurence alma-Tade-ma, 1894

Fiori di primavera, Laurence al-ma-Tadema

Page 17: Artscreation n8

art’s creation 08 | grandi artisti

art’s creation 08 | 17

ma, è per certi versi simile a quella descritta da Charles Daniel Ward nell’Avanzare della Primavera. Per questo dipinto sembra che il pittore si sia ispirato alla poesia pastora-le dello scrittore romano Virgi-lio, Le Georgiche.Dopo un inverno grigio e triste, i fiori colorati, distribuiti dalle ninfe dei prati, portano un’al-legria contagiosa. Una dolce

musica nel vento, suonata dal piffero del giovane pastorello, apre il corteo delle fanciulle che procedono a piedi scalzi nell’er-ba e con fiori di lavanda tra i capelli. Anche l’amore sta per sbocciare in questo nuovo gior-no che porterà l’avanzare della Primavera. Si conclude così questo nostro viaggio primaverile nell’arte.

L’avanzare della Primavera, Charles daniel Ward, 1905

.: Her Secret Place :.by Pure-Poison89

The mystery by Carnegriff

Waterfalls by bwaworga

Page 18: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 18

autore: Nicoletta Froechlich

eventi artisticibudapests p r i n Gfestival

il Budapest spring festival (Budapesti Tavaszi Fesztivál) nasce nel 1981 come evento per celebrare la Primavera e, da allora, si tiene per la durata di due settimane nel mese di Apri-le. Infatti, l’edizione del 2015 si svolgerà dal 10 al 26 aprile.

Il Budapest Spring Festival è considerato il più prestigio-so festival d’europa e, ogni anno, attira milioni di persone. Gli appassionati di jazz, opera e musica classica possono goder-si incantevoli concerti sinfonici, spettacoli d’opera e serate da ca-mera; mentre gli amanti del cine-ma e del teatro possono svagarsi con spettacoli teatrali e film di ogni genere (assistendo spesso a prime visioni). Non mancano l’arte della danza – che va dal classico al contem-poraneo – e attività sinfoniche organizzate per i bambini che hanno come tema le fiabe.

Accanto agli artisti ungheresi (musicisti, attori, ballerini, diret-tori d’orchestra) anche numerose star internazionali si esibiscono nelle due settimane dell’evento. Il Festival prevede ben 135 pro-grammi in oltre 32 sedi, alcu-ne delle quali sono: il music aca-demy, il Palace of arts (muPa) e il Ludwig museum. I temi principali dell’edizione 2015 sono franz listz – composito-re, pianista, direttore d’orchestra ungherese – e la cultura italia-na; infatti, sono previste famose opere quali Nabucco, aida, ri-goletto e altre classiche e meravi-gliose pièce targate Italia.

Fonte: http://www.gobudapest.com/

Fonte: http://www.budapestbylocals.com/

Fonte: http://underguide.com/

Page 19: Artscreation n8

Apriamo Photoshop. Io ho impostato uno sfon-

do scuro ma potete usare quel-lo che preferite.

01|

Disegna una linea verti-cale.02|

Applica una maschera alla forma e cancella i

lati finali.03|

Premi Ctrl+T e ruota leggermente la linea di

qualche grado.04|

Premi contemporanea-mente Ctrl+Alt+Maiu-

sc+T e guada apparire il tuo ca-leidoscopico pattern.

05|

Puoi continuare a ruota-re e usare la scorciatoia

quante volte vuoi per creare ef-fetti sempre diversi.

06|

art’s creation 08 | 19

art’s creation 08 | arte digitale

duplicae ruota

autore: Rose’s Creation

arte digitale / consigli

Oggi vi mostro come creare velo-cemente un pattern caleidoscopi-co usando una semplice scorcia-toia da tastiera.

mad Tea Partyby Autonoe

mayfair witchby Kosataya

memoriesby alexnoreaga

Untitled by 1Creep

Page 20: Artscreation n8

Si comincia con un foglio quadrato. Io ne uso uno

più grande così si notano me-glio le pieghe. Voi potete usare le dimensioni che preferite.

01|

Piega il foglio a metà prima in orizzontale poi

riapri e piega in verticale. Ora riapri il foglio.

02|

Ora piega di nuovo lun-go le diagonali. 03|

Solleva il foglio e piega seguendo le linee appe-

na completate. Questa è la pri-ma base, la bomba.

04|

Concentriamoci sul-la prima ala. Piega in

modo da collegare la base con l’altezza del triangolo.

05|

Ora piega il lato esterno verso quello interno del

triangolino appena creato.06|

art’s creation 08 | fai da te

art’s creation 08| 20

f i o r eoriGamiEsistono diversi metodi per creare fiori di carta con l’arte dell’origami. Alcuni ve li ho già

mostrati in precedenza, questo che vi propongo oggi è un po’ più complesso. Partiremo da

due forme base, la bomba e la rana, e da queste costruiremo il nostro fiore.

autore: Rose’s Creation

fai da te / consigli

Come creare velocemen-te un fiore con la carta.

Page 21: Artscreation n8

Riapri queste due pie-ghe appena fatte.07|

Alza l’ala e infila le dita al di sotto, piega verso

il centro seguendo le linee gui-da.

08|

Piega al centro dove c’è la linea orizzontale, si

formeranno altri due triangoli.09|

Gira al contrario. Fai la stessa cosa con l’ala di

questo lato.10|

Continua così con tutti i lati rimanenti.11|

Quando hai completato tutti i lati avrai una cosa

del genere.12|

Piega verso il basso la prima “pagina” di trian-

goli.13|

Gira e fai la stessa cosa per tutti i lati.14|

Sfoglia il rombo e piega verso l’alto tutti i trian-

goli interni.15|

Infila il dito nella base del rombo e aprilo.16|

Con delicatezza apri pian piano i quattro rombi.17|

Spingi la punta verso l’interno e rivolta il fiore.18|

Otterrai questa forma con quattro petali.19|

Dai forma ai singoli pe-tali piegando il centro

verso il basso.20|

Continua a modellare i petali. Per aggiungere

anche le foglie, fanne un altro delle stesse dimensioni e infila uno dentro all’altro.

21|

art’s creation 08 | fai da te

art’s creation 08 | 21

Page 22: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 22

Sabato 21 marzo si è svolto il Gran Ballo Belliniano, de-dicato appunto a Vincenzo Bel-lini.Per chi è vecchietto come me, ricorderà sicuramente le famo-se 5 mila lire... beh, eccolo lì rappresentato, Bellini! Per chi non lo conoscesse, ne parlerò molto brevemente:Vincenzo Bellini è stato un com-positore italiano, nato a Cata-nia, e divenuto famoso in tutta Europa come compositore.Alcune sue opere ebbero un successo straordinario, in parti-colare a Parigi.Pare non parlasse molto bene il francese, ma scrisse le sue ope-re sia in italiano che in francese. Conobbe persino Chopin, am-pliando quindi le sue conoscen-ze. In patria, per fama, era pa-ragonato a Rossini.Ebbe una vita molto breve, mo-rendo a soli 34 anni a causa di una infezione.Fu sepolto in Francia, e per cir-ca 40 anni il suo corpo rimase lì, tra le tombe di Chopin e Che-rubini.Solo allora il corpo fu riportato in patria, nel 1876.Nelle varie tappe italiane, la fol-la lo accolse commossa, omag-giandolo, e a Catania, venne ac-colto da migliaia di cittadini in lutto. Venne sepolto nel Duomo di Catania.Si dice fosse comunque un uomo molto affascinante, da-gli occhi azzurro pallido e dai capelli ricci, biondi, e pare che

reincarnasse l’idea stessa di eroe romantico.Era infatti innamorato di una giovane fanciulla, il cui padre negò la mano, non avendo a ge-nio l’idea di un genero musici-sta.Il ballo è stato organizzato dalla Compagnia di Danza Stori-ca Nazionale, diretta da Nino Graziano Luca. È stata una se-rata dedicata anche alla ricerca, essendo il ballo organizzato in collaborazione con Telethon.Essendoci tanti articoli dedicati al ballo, voglio invece fare una sorta di report. Chi ha letto qualche mio artico-lo sa bene che organizzo più o meno gli stessi eventi a Paler-mo. Vivere quindi per una volta da spettatrice al ballo, mi è piaciu-to tantissimo!Siamo arrivati a Catania prima di pranzo. Girovagando nel de-lizioso centro cittadino, com-

pletamente immersi tra mo-numenti e giardini, abbiamo pranzato e pensato alla serata, disperandoci per l’indecisione sulla acconciatura e la preghie-ra che non cadessimo rovinosa-mente a terra. Abbiamo deciso quindi di non fare troppo tardi, per poter es-sere tutti puntuali a Palazzo Biscari. Alle 18,30 eravamo puntuali all’appuntamento, e siamo stati accolti all’ingresso da abiti stu-pendi, fedeli riproduzioni degli abiti dal taglio vittoriano.Dopo aver ricevuto i nostri car-net abbiamo scelto di girare le sale, leggendo che tipo di danze si sarebbero fatte e provando a ripassare velocemente quelle che conoscevamo già. Vedendo l’interno del Palazzo siamo rimasti abbagliati dallo splendore, non sapendo cosa fotografare prima.Alla fine, abbiamo optato per

Gran ballo belliniano

Page 23: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 23

Gran ballo bellinianoalcune foto in posa e altre meno formali, in attesa che il ballo iniziasse formalmente.Infatti, siamo stati chiamati poco dopo per iniziare con la famosa Promenade di in-gresso. Le coppie entrano a due, sfi-lando per la sala, per poi unirsi a quattro, dando vita ad ulte-riori coreografie. Per noi partecipanti esterni, all’inizio è stato un po’ diffici-le, ma fortunatamente basta guardare chi sta davanti per poter sapere cosa fare dopo.Subito dopo, è iniziato il primo valzer, cioè quello del Gatto-pardo. E subito, velocemente, le danze sono iniziate.Alcune erano state messe ap-positamente per gli allievi più esperti, per cui è stata una buona occasione per osservare, mentre alcune, erano segnate in grassetto, ed erano quelle in cui il pubblico sarebbe stato coinvolto.Sono infatti danze piuttosto semplici, come la mazurca del Gattopardo, e prima di ogni danza, il direttore spiegava i passi, in modo tale da aiutare tutti.Vi è stata una piccola pausa, dedicata al rinfresco e ad un piccolo aperitivo, dando anche ampio spazio alla lirica. Molti giovani cantanti si sono potuti esibire, incantando il pubblico con la loro bravura, accompagnati al pianoforte.La cena è stata servita intorno

alle 20.30, accompagnati dalla musica di sottofondo, o da qual-cuno che per gioco, si sedeva al pianoforte suonando, il tutto in un clima molto disteso e quasi familiare.Subito dopo la cena, sono ri-prese le danze, interrompendo-le nuovamente per due diversi spettacoli; una sfilata, con sei abiti ispirati a questo mondo e a Bellini, e una esecuzione di danza classica di due giovani al-lievi siciliani.Devo confessare che molte volte mi ricordavo del mondo ester-no solo perchè sentivo i clacson delle macchine e musica decisa-mente moderna.Perchè spesso anche con gli al-tri ci sentivamo di aver messo piede direttamente nel 1830.Dopo il ballo, finito intorno la mezzanotte (anche se molti di noi sono andati via all’una) ab-biamo ringraziato il Direttore nonché gli insegnanti di danza per la bellissima serata.Non ci sentivamo più i piedi, dopo aver ballato per tutte que-ste ore, e anche le crinoline, o corsetti, e le stesse acconciature stavano cominciando a creare un po’ di sofferenza: siamo tor-nati distrutti ma contenti, la-sciando Catania il giorno dopo prima di pranzo.L’età dei partecipanti era piut-tosto varia; giovani e meno gio-vani erano quindi presenti uniti da una sola passione, quella per la danza. Ma anche per questo mondo passato, per il suo bon-

ton, e perché no, per la sua vena di romanticismo.

Qualche ulteriore curiosi-tà legata a Bellini.Il famoso piatto di pasta alla norma, è dedicata proprio ad una delle sue opere, cioè la Norma, composta nel 1831. L’opera venne anche esportata nel 1833 a Vienna, e nello stesso anno, qualche mese più tardi, in Inghilterra.Paradossalmente, si dice che la prima della Norma fu un vero fiasco in Italia. Lo stesso pub-blico rimase spiazzato.Ad oggi è ricordata come una delle più belle opere di Bellini, che divennero il cavallo di bat-taglia di straordinari cantanti lirici come Maria Callas.Per un soprano, è una vera e propria sfida, essendo la Nor-ma, un personaggio dalle mille sfacettature e dalla difficile in-terpretazione.Conoscendo la storia romanti-ca e anche un po’ triste di que-sto “sfortunato” ma talentuoso compositore, non ho potuto fare a meno che chiedermi che cosa avrebbe pensato Bellini nel vedere tanti di noi, riuniti, nel 2015 per celebrare il suo genio.

autore: Thelma Aterno

eventi artistici

Page 24: Artscreation n8

art’s creation 08 | Grandi artisti

art’s creation 08 | 24

in ricordo diHans ruedi GiGer

autore: Rose’s Creation

Hans ruedi Giger (Coira, 5 febbraio 1940 – Zurigo, 12 maggio 2014)

Ad un anno dalla scomparsa del grande artista Hans rudolf Giger, più conosciuto con il suo nome d’arte Hans Ruedi Gi-ger, mi è sembrato giusto dedi-cargli qualche parola. Chi è stato Hans Ruedi Giger? Un artista che forse dici di non conoscere ma che avrai incon-trato nella tua infanzia…Hans Ruedi Giger è stato un pittore, scultore, designer, d’i-spirazione surrealista e simbo-lica, ed artista nel campo degli effetti speciali cinematografi-ci. Forse più noto ai molti per l’originalità ed il forte impatto emotivo della sua creatura più fortunata, la protagonista di “Alien“, film che tra l’altro gli ha regalato nel 1980 l’oscar per i migliori effetti speciali. Quello che è accaduto al mo-stro di H. R. Giger e alle “nuo-ve” figure iconiche di mostri è un fenomeno raro; è stupefa-cente vedere nascere una nuo-va creatura e vedere come resta identificabile per sempre, non importa quali variazioni ha su-bito per generazioni e genera-zioni. È quello che è accaduto ad esempio quando George rome-ro ha creato l’ultimo “zombie” nella sua “La notte dei morti viventi” nel 1968. I fan odierni di “Zombie apocalypse” forse non hanno mai sentito parla-re di George o non hanno mai visto l’originale “Notte”, ma gli zombie che loro amano, come anche quelli di “The Walking dead“, devono la loro esistenza

all’originale visione di Romero. Nel 1979, lo sceneggiatore Dan O’Bannon realizzò una sceneg-giatura horror senza avere una storia da cui partire, o idea o eroe protagonista da seguire.Costruì il copione intorno al mostro stesso, sapendo soltan-to che voleva far uscire fuori le paure che si rivelavano sempre più dagli scorci delle folli realiz-zazioni di H. R. Giger. Quel mo-stro, l’alieno in “Alien” (1979), ora è diventato quello che tut-

ti conoscono come un mostro spaziale alieno. La maggior parte dei film sui mostri alieni sono versioni modificate della creazione di Giger, che è oggi considerato il padre degli alie-ni, come Romero è il padre de-gli zombie. Giger era un artista notturno ed eremita, la cui forza è stata la traduzione di visioni da incubo nelle sue bizzarre opere d’arte, in molte delle quali trasuda-va una sessualità perversa. Di

Page 25: Artscreation n8

art’s creation 08 | grandi artisti

art’s creation 08 | 25

alien, Hans ruedi Giger

Brain Salad Surgery

solito la sua arte è classificata come “surreale”, ma lui l’ha in-vece chiamata “biomeccanica”, perché spesso i suoi soggetti appaiono come creature viven-ti organiche ibride con parti del corpo fuse con parti mecca-niche. Nel 1970 realizza una coperti-na per l’album “Brain Salad Surgery” di Emerson, Lake & Palmer, uno dei più celebri supergruppi di rock progres-sivo. H. R. Giger crea per la band l’immagine del viso di donna/teschio ispirandosi di-rettamente al titolo dell’album, che è il modo meno esplicito di riferirsi ad una fellatio in lin-gua inglese: tuttavia il pene, rappresentato esplicitamente dall’artista e molto evidente nel bozzetto che presentò al

gruppo, fu poi parzialmente censurato anche se è ancora piuttosto visibile in basso sul collo della donna, volutamente confuso da un effetto bagliore. Le tavole originali purtroppo sono state trafugate o smarrite nel viaggio di ritorno in occasio-ne di un’esposizione tenutasi a Praga nel 2005.

Il primo libro pubblicato delle opere di Giger fu del 1977, Ne-cronomicon, chiamato così in omaggio all0 scrittore horror H.P. Lovecraft.Giger è stato un artista di riferi-mento per quelli che negli anni ’70 e ’80 hanno cercato di scuo-tere le istituzioni con una pas-seggiata sul lato selvaggio. Oggi è considerato da molti artisti come un esempio di uomo che ha lasciato libera la mente, per esplorare sia la luce che il buio, e che non ha avuto paura di condividere ciò che ha trovato lì nella propria arte. Oggi la sua arte può essere considerata “si-cura”, ma è stata una vera ispi-razione per molti artisti odierni.

Page 26: Artscreation n8

art’s creation 08 | arte digitale

art’s creation 08 | 26

Making ofburning dreams

Page 27: Artscreation n8

art’s creation 08 | 27

art’s creation 08 | arte digitale

autore: Rose’s Creation

arte digitale / consigli

Più che un tutorial questa che vi propongo è un’analisi veloce del processo di produzione di una mia fotomanipolazione. Senza l’aiuto delle parole e con l’ausilio delle sole foto credo che si riesca ad apprendere bene come impostare un lavoro del genere.Semplice e veloce!per il video del making of visita il mio canale YouTube.

Immagine originale: http://fav.me/d8txsxn Model: Sarah Farrell [foto privata, non stock]Risorse usate:

1. PRePaRaRe lo sfondo

2. aGGiunGeRe la modella

Page 28: Artscreation n8

art’s creation 08 | arte digitale

art’s creation 08 | 28

3. aGGiunGeRe i dettaGli e unifoRmaRe i toni

4. aGGiunGeRe le faRfalle

5. aGGiunGeRe il fuoco

Page 29: Artscreation n8

art’s creation 08 | 29

art’s creation 08 | arte digitale

6. aGGiunGeRe la luce

7. unifoRmaRe i toni

8. aGGiunGeRe i dettaGli

Page 30: Artscreation n8

art’s creation 08 | musica e cinema

art’s creation 08 | 30

autore: Nicoletta Froechlich

musicaprimavera in solMolti cantanti e cantautori, nel corso degli anni, hanno dedica-to i loro testi alla primavera. Vi siete mai chiesti il perché? Io mi sono soffermata un momen-

to a rifletterci e ho tratto una mia personale conclusione: no-nostante abiti in una città che il verde lo vede dal binocolo, associo da sempre l’idea della

primavera ai prati verdi, i fiori colorati, gli alberi rigogliosi e pieni di frutti. Scommetto an-che voi, no?

Ora, immaginate di trovarvi in una vasta campagna, con una distesa di verde immensa, i fiori che vi sfiorano le caviglie, il sole tiepido e l’arcobaleno di colori che vi circonda.Ecco, credo sia per questo che i cantautori hanno dedicato al-cune canzoni alla bella stagio-ne… tutto ciò che ci circonda – da ottobre a marzo – è grigio, pesante, carico di smog; gli al-

beri spogli, le aiuole avvizzite… e poi – PUF – la magia! Tutto sboccia, tutto rifiorisce! Con l’arrivo della primavera arriva anche la nostra rinascita, per-ché con un bel sole a scaldarci il cuore e l’esplosione di colori intorno a noi, siamo diversi, più felici, più vivaci.Dopo questa mia considerazio-ne, vi starete domandando per-ché ho menzionato i cantanti/

cantautori. Con la stagione dei fiori che ci alita dolcemente sul collo, voglio immortalare in questo modesto articolo alcu-ne frasi tratte da testi famosi dedicati alla primavera, cosic-ché vi rendiate conto anche voi che – forse – ci ho visto lungo sulle motivazioni che spingono a buttar giù parole dedicate ad essa.

Page 31: Artscreation n8

art’s creation 08 | musica e cinema

art’s creation 08 | 31

“Primavera non bussa lei en-tra sicura come il fumo

lei penetra in ogni fessuraha le labbra di carne i capelli

di granoche paura, che voglia che ti

prenda per mano.Che paura, che voglia che ti

porti lontano”

Un chimico – Fabrizio De Andrè

“È primavera e mi prende un bisogno di leggerezza

E di pesanti passioni e un sentimento indefinibile

Al tramonto dalla finestra guardo il mondo

E mi viene voglia di tuffarmi dentro…

e mi viene voglia di non la-sciarlo mai più”

Primavera – Luca Carboni

“Fiori che nascono dai roviqui fuori cicatrizzano gli erro-

ri mieiSei tu senz’alcun dubbio

l’artefice di questa primavera che c’è in me

Qui fuorinell’autoscatto di noi”

Primavera in anticipo – Laura Pausini

“Seper innamorarmi ancora

torneraimaledetta primavera

che imbroglio seper innamorarmi basta un’ora

che fretta c’eramaledetta primavera

che fretta c’erase fa male solo a me”

Maledetta primavera – Loretta Goggi

“oh, respiriamo l’ariae viviamo aspettando prima-

vera, nananasiamo come i fiori prima

di vedere il sole a primavera, nanana

ci sentiamo prigioniere della nostra età

con i cuori in catene di felicità,sì, respiriamo nuovi amori

aspettando che sia primavera”

Primavera – Marina Rei

Spero che questo piccolo excur-sus vi sia piaciuto, non potevo menzionare troppe canzoni.Che dire più: W LA PRIMAVE-RA!!!

alice in the cup of teaby itsdanielle91

The breath of Springby Songes-et-crayons

matilde iiby Michela-Riva

seahorse 2by nastya-iv83

Page 32: Artscreation n8

art’s creation 08 | Grandi artisti

art’s creation 08 | 32

autore: Rachel Sandman

grandi artistijack kerouacL’anima beat che corre sulla strada“Sono nato […] in Lupine road, alle cinque di un pomeriggio tutto rosso del marzo 1922, all’ora di cena, mentre nei saloon […] si servivano stancamente boccali di birra alla spina e il fiume correva con il suo carico di ghiaccio sulle rocce scivolose e arrossate, e sulle rive ondeggiavano le canne tra materassi e stivali smessi, relitti del Tempo, […] sotto la neve fradicia della collina, scaldata dai raggi perduti del sole […] è lì che sono nato” – il dottor Sax

“a me piacciono troppe cose e io mi ritrovo sempre confuso

Jack Kerouac descrive così la sua nascita, inserendola nell’in-cipit del romanzo che considera il migliore di tutta la sua pro-duzione, ovvero Il Dottor Sax (pubblicato nel 1959). Ed è infatti il 12 marzo del 1922 che il piccolo Jean Louis Kerouac (soprannominato in seguito Jack) viene al mon-do, in una piccola cittadina del Massachussets, Lowell, nota per essere parte di una zona in-dustriale depressa da cui, se si vuole diventare artista o scrit-tore, l’unica possibilità è an-

darsene. Ed è proprio questo il destino che attende il giovane: la scrittura, il viaggio, la matita, la notorietà. Sin da adolescente sente dentro di sé la volontà di liberarsi, di dare un senso alla propria esi-stenza, di vagabondare alla ri-cerca del luogo in cui trovare la pace interiore che tanto brama. Tale è la sua smania di fuggire alla sensazione di vuoto che lo opprime nell’ambiente fami-liare (soprattutto a causa delle premature scomparse del fra-tello e del padre) che, sin da su-

bito, abbraccia l’idea di cavalca-re i grandi spazi del Nord e del Centro America. Colui che diventerà il ‘papà del movimento Beat‘ è un giovane come tanti altri, pieno di incertezze, di inquietudini, che cerca attraverso la scrittura di uscire da quella dimensione per mirare al brio, alla libertà, all’allegria del jazz, della mu-sica dei neri, piena di vita e di passione.

Page 33: Artscreation n8

art’s creation 08 | grandi artisti

art’s creation 08 | 33

e impegolato a correre da una stella cadente all’altra finché non precipito. Questa è la not-te e quel che ti combina. Non avevo niente da offrire a nes-suno eccetto la mia stessa con-fusione” – on the road

“[...] in una sera colorata di lilla […]

Vorrei essere un nero, perché so che tutto ciò che di meglio può offrire il mondo dei bian-chi non è abbastanza per me”

– on the road

Con la sua prosa crea delle vere e proprie esplosioni spon-tanee di parole: sin da subito pretende che i suoi dialoghi, i suoi scritti, esprimano il flus-so di energia, senza limitarsi alla pura descrizione attraver-so una distante osservazione. L’osservatore è un ente inutile: vivere, respirare, gioire, sof-frire… queste sono le uniche vie che Kerouac approva e che considera utili per la scrittu-ra. Egli scrive solo ciò che co-nosce, solo ciò che ha provato sulla sua pelle, solo ciò di cui è stato attore protagonista, non solo testimone. La scrittura, il rumore della matita che gratta sulla carta, il battere incessante dei tasti del-la macchina da scrivere… que-sti sono i soli modi che Jack Kerouac ha per esprimersi, ol-tre al viaggio. Quello di viaggiare verso Ovest è da sempre un suo sogno an-tico: attraversare il continente americano in autostop, sul-la Route 6, da Cape Cod sino a Los Angeles, passando per Denver. Proprio in On the Road, il romanzo che lo con-sacra come membro di spicco di un’intera generazione, come portavoce del movimento nato negli anni Quaranta, la Beat Generation, descrive la sua vo-glia, la sua necessità di gettarsi sulla strada.Nelle pagine del romanzo sro-

tola tutte le sue esperienze col-legate al nastro d’asfalto che sfreccia e si getta lontano, verso l’orizzonte e che hanno caratte-rizzato ben sette anni della sua vita. Nessun limite, nessun con-dizionamento. Solo aria, vento, respiro.

Nel suo capolavoro, Kerouac riesce a imprimere su carta l’A-merica vera, l’america come poesia, che si apre dinnanzi a un Jack venticinquenne, pieno di aspettative e di sogni che, passo dopo passo, iniziano a re-alizzarsi e a diventare concreta-mente reali. Sapeva sin da subito che il suo destino era quello di andarsene: “Sapevo che da qualche parte ci sarebbero state ragazze, visio-ni, tutto; da qualche parte la perla mi sarebbe stata offerta” – on the road. La sua vita sino ad allora pare ai suoi stessi occhi come piat-ta: “[...] non c’era abbastanza estasi per me, né abbastanza vita, gioia, eccitazione, buio, musica, non c’era abbastanza notte!” – on the road. Il viag-gio che intraprende il giovane

Kerouac non è solo un’espe-rienza di vita, in attesa del so-praggiungere della maturità e della stabilità, ma è un itine-rario spirituale, introspettivo, un cammino artistico in attesa “che Dio mostri il suo volto”. In questo, si inserisce perfetta-mente nella corrente beat che si sviluppa, a partire dagli anni Quaranta in America, con lui e grazie a lui: “la filosofia della Generazione Beat consiste nel desiderio di essere altrove, fuo-ri da questo mondo, puri, esta-tici, salvi”. Jack Kerouac si sente vittima di un mondo che sta crollando, di impalcature sociali che si reg-gono su colonne in fase di de-composizione, traballanti sotto il peso di nuovi spunti e nuove forme d’arte e di vita. La civiltà dei bianchi gli va stretta; invi-dia la libertà della musica nera, quella vera che entra nel corpo e dà vita.

Kerouac trova se stesso e la li-bertà che lo caratterizza solo sulla strada. “La grande casa dell’anima è la strada. – Lawrence, altro esponente della Beat Generation, sintetizza per-fettamente il pensiero del più famoso Kerouac – Non il cielo, non il paradiso. Non il ‘sopra’. Non il ‘dentro’. L’anima non è né ‘sopra’ né ‘dentro’. È un va-gabondo sulla strada. […] Non attraverso la carità. Non con il sacrificio. E nemmeno con l’a-

Page 34: Artscreation n8

art’s creation 08 | Grandi artisti

art’s creation 08 | 34

more. Non per mezzo di opere buone. Non è attraverso que-ste cose che l’anima si realizza. Solo con il viaggio sulla strada. il viaggio in se stesso, lungo la strada. Esposti al contatto. Su due piedi lenti. incontrando chiunque passi sulla strada. in compagnia di coloro che vaga-no nello stesso modo lungo lo stesso cammino. Verso nessun obiettivo. Sempre la strada”.

“Niente dietro di me, tutto davanti a me, come è sempre sulla strada” – on the road

“[...] le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di

parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non

sbadigliano mai e non dicono banalità ma bruciano, bru-ciano, bruciano come favo-losi fuochi d’artificio gialli

che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si

vede scoppiare la luce azzur-ra e tutti fanno «oooooh!»”

- on the road

“[...] feci una breve passeg-giata lungo i solitari muri

di mattoni illuminati da un solo lampione, con la prate-ria addormentata in fondo a ogni stradina e l’odore del

granturco come rugiada nella notte” – on the road

Kerouac sperimenta, sempre, in vita come sulla carta: la sua scrittura prende la forma di una prosa dai tratti poetici, di una musica eccitante, come quel-la che esce potente da uno dei dischi “di colore” che trasmet-tono alla radio dell’auto in cor-sa, che sfreccia con i finestrini abbassati a una velocità oltre i limiti consentiti, su una strada distesa laggiù, nel sud degli Sta-ti Uniti. È un uomo di sogni più che di progetti concreti, che si lascia travolgere dall’impeto del momento, dalla vita vera, dalla brezza che gli scompiglia i capelli, dalle boccate di aria fragrante che inala gettando la testa fuori dal finestrino. Ecco chi è Jack Kerouac. È un essere perennemente alla ricer-ca di un qualcosa, di una rispo-sta ad una domanda che si pone da una vita intera ma che nem-meno lui conosce. E’ materia che vibra, una personalità a più facce, ubriaco di vita e della calca umana che gli ruota attor-no.

Ma è anche il solitario che si im-merge nel proprio silenzio, che si perde nel nulla, che respira solo nella vasta immensità del continente.

Consigli di lettura:• on the road (1957) di J. Ke-rouac• Jack Kerouac – L’angelo ca-duto (1997) di S. Turner

Page 35: Artscreation n8

art’s creation 08 | 35

art’s creation 08 | arte digitale

creare effettofoto strappataCome realizzare un effetto stile strappo in una fotografia.

Iscriviti al canale di Grafica & Arte per altri Tutorial Video.

autore: Grafica & Arte

arte digitale / video tutorial

Guarda il video.

Page 36: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 36

pasqua 2015 in mostra“natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” e voi con chi volete passare Pasqua 2015?Magari in compagnia di qualche pittore? O di qualche fotografo? Beh, se volete trascorrere una Pasqua differente, all’insegna dell’arte e della cultura, vi consiglio di non perdervi i numerosi

appuntamenti “mostruosi” che sono sparsi per l’Italia!Sono sicura che troverete almeno una mostra che stuzzicherà la vostra fantasia e non vedrete l’ora di raggiungerla.

La città di Torino dedica due eccezionali esposizioni a due grandi artisti; si tratta di: ta-mara de lempicka, l’arti-sta polacca considerata un’i-cona della moda degli anni Venti e Trenta, le cui opere – a 37 anni dalla sua morte – saranno esposte a Palazzo chiablese (fino al 30 agosto 2015) [qui per maggiori det-tagli]; e modigliani che in-sieme alla bohème parigina faranno tappa alla Galleria di arte moderna e con-temporanea (fino al 19 lu-glio 2015) [qui per maggiori dettagli] Milano regala molte occasioni

al pubblico, eccone alcune:gli amanti della fotografia po-tranno ammirare a Palazzo morando ben 260 foto di Pa-rigi attraverso l’obiettivo di Gyula Halász, in arte Brassaï.Per chi invece vuole pregustare l’Expo 2015 troverà al museo civico di storia naturale ospita la mostra “food. cibo. dai semi ai piatti”, mentre a Palazzo moriggia il tema del cibo viene esplorato attraverso i mestieri di un tempo.

La patria delle Due Torri non è da meno e accoglie i turisti con una mostra dedicata agli etruschi; un’altra che contempla opere da Ci-mabue a morandi; e la mostra de-dicata all’olandese maurits cor-nelis escher, presso Palazzo albergati. [qui per maggiori det-tagli]

TORINO

BOLOGNA

MILANO

ritratto di Lunia Czechowska, 1919 – a. mo-digliani

Tour Eiffel al crepuscolo, Parigi, 1932 – Brassai

Mano con sfera riflettente – Escher

Page 37: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 37

pasqua 2015 in mostra

La città di Mantova offre, all’interno di Palazzo te, una grandiosa mostra dedicata al catalano Joan mirò fino al 3 maggio.

La Capitale, invece, ospita all’interno delle scuderie del Quirinale una mostra dedica-ta a henri matisse, e un’altra dedicata a Giorgio morandi al Vittoriano.

Nella città di Palermo sarà possibile ammirare la mostra “Via crucis. la Pasion de cristo” di fernando Bote-ro. [qui per maggiori dettagli]

La cara Venezia, invece, ospi-ta una mostra che celebra l’e-sotismo magico e selvaggio di henri Rousseau, con l’espo-sizione di cento opere uniche firmate sia dal Doganiere che da altri grandi dell’epoca. [qui per maggiori dettagli]

MANTOVA

ROMA

PALERMO

VENEZIA

donna e uccelli, 1968 – J.mirò

La danza – H. matisse

Una tappa della Via Crucis – F. Botero

donna che cammina in una foresta eso-tica – H. rousseau

autore: Nicoletta Froechlich

eventi artistici

Lunar mouseby NM-art

The raven Queenby KmyeChan

emptyby Avine

Page 38: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 38

memories by moonchild-ljilja

The dormouse: Jack of diamondsby maina

ascension by megatruh

distant memoriesby ImaginaryRosse

Slightly Steampunk ammoniteby magpie-poet

Sofia’s Dream by keecee

Summer..oil on linen by xxaihxx Limits 9 by MechanicalLazarus

Page 39: Artscreation n8

art’s creation 08 | scrittura

art’s creation 08 | 39

autore: Nicoletta Froechlich

scritturaprimavera in prosaCome i cantautori, anche poeti e scrittori hanno lasciato che la loro penna si dedicasse alla pri-mavera. A volte una poesia può sembrare noiosa, soprattutto ai più piccoli, ma col passare degli anni mi sono resa conto

che quando diventiamo adulti riusciamo ad apprezzarne ogni parola. Sarà perché non asso-ciamo più la poesia alla scuo-la, o perché quando l’abbiamo letta la prima volta eravamo troppo giovani e non siamo riu-

sciti a coglierne l’essenza. Fatto sta, che le poesie – in prosa, in enjambement, in rima – riesco-no a decifrare le cose più sem-plici e sensibili di tutto ciò che ci circonda.

marzo: nu poco chiovee n’ato ppoco stracqua

torna a chiòvere, schiove;ride ‘o sole cu ll’acqua.

mo nu cielo celeste,mo n’aria cupa e nera,

mo d’ ‘o vierno ‘e ‘tempeste,mo n’aria ‘e Primmavera.

N’auciello freddigliusoaspetta ch’esce o sole,

ncopp’ ‘o tterreno nfusosuspirano ‘e viole…

Catarì, che vuò cchiù?Ntienneme, core mio,

marzo, tu ‘o ssaje, si’ tu,e st’auciello song’ io.

Marzo – Salvatore Di Giacomo

traduzione:Marzo: un po’ piove / e dopo

un po’ cessa di piovere: / torna a piovere, spiove, / ride il sole con l’acqua. / Ora un cielo ce-

leste, / ora un’aria cupa e nera: / ora le tempeste dell’inverno, / ora un’aria di primavera. /

Un uccello freddoloso / atten-de che esca il sole: / sopra il

terreno bagnato / sospirano le viole… / Caterina!…Che vuoi di più? / Cerca di capirmi, cuore mio! / Marzo, lo sai, sei tu, / e

Sbocciano al tenue soledi marzo ed al tepor de’ primi venti,

folte, a mazzi, più larghe e più ridenti

de le viole.Pei campi e su le rive,

a piè de’ tronchi, ovunque, aprono a bere

aria e luce anelando di piacere, le bocche vive.

E son tutti esultanzaper esse i colli; ed io le colgo a piene

mani, mentre mi cantan per le vene

sangue e speranza.

Primule – Ada Negri

La primavera ritorna sul mon-do.

Guardo l’aprile, che non ha colori

Per me, finché tu venga,Come prima del giungere dell’a-

peRestano inerti i fiori,

destati all’esistenza da un ron-zio.

Emily Dickinson

Più morbida, più lievel’aiuola, ecco, s’inturgida;

candide come neve,ondeggian le campanule,

un vivo ardor di fuocova dispiegando il croco;il suol di sangue stilla,lo smeraldo sfavilla.

Le primule si gonfianocon borioso piglio;

mentre l’astuta mammolas’asconde ad ogni ciglio,

un alito possentescuote la vita intera.

E’ viva, è qui presenteormai la primavera.

Primavera vicina – J.W. Goethe

Guizzò la prima rondine dal nido

sotto la mia grondaia,vibrando al cielo il breve acuto

strido;e già ne strillan cento in frotta

gaia.Filan gli aerei stridi, intanto

pareche nei tetti vicini,

salterellando, col lor cianciu-gliare

bezzichin l’aria i passeri piccini.Giù, nel cortile, ostinasi un

gallettonel suo verso arrochito.

Zitto, signor dovere, ho già capito:

è ora, è ora di lasciare il letto.

Sveglia – Luigi Pirandello

Page 40: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 40

autore: Rachel Sandman

eventi artisticiu n a m o s t r a dai toni rockGli esordi degli U2 tra aneddoti, documenti e fotografie inediteIn principio fu il 1977. Quat-tro ragazzi di Dublino, uniti dalla comune passione per il rock, quello sano, quello posi-tivo, quello vitalista, decidono di mettersi insieme, formando così un complesso che, negli anni a seguire, diventerà il pun-to di riferimento di intere gene-razioni. In origine si chiamano Hype ma, poco dopo, scelgono di cambiare nome, ed è la gloria, l’inizio del successo: nascono infatti gli U2. Il cantante è tal Paul Hewson, in arte e per tutti Bono Vox (dal nome di un negozio di cornetti acustici); il chitarrista è David Evans (anche lui, ovviamente, con tanto di etichetta d’arte, ovvero “The Edge”, in inglese “Lo Spigolo”, “Il Bordo”, “Il Li-mite”); al basso Adam Clayton; alla batteria Larry Mullen Jr.Tale formazione nella sua im-magine più acerba, nella sua aura tipica degli esordi, è dal 22 Marzo 2015 in mostra ad Asti, con una serie di documen-ti, aneddoti e fotografie inedite realizzate e raccolte dall’artista Patrick Brocklebank (che dei quattro è stato anche ami-co) che lasciano trasparire l’aria di una Dublino condivisa da un gruppo di teenagers carico di voglia di esprimersi. È così che l’atmosfera di Boy (1980 – inserito da rolling Stone nella classifica dei 500 migliori album) e di october

(1981), ovvero i primi prodotti discografici della band irlande-se, rivive in U2 from 1978 to 1981, mostra organizzata a Pa-lazzo Ottolenghi (Corso Alfieri n° 350 – Asti), che durerà fino al 4 Maggio 2015 .

È l’unica tappa italiana per que-sto spettacolo d’arte che è sta-to in precedenza ospitato dal dublin Little museum e dal-la Hall of Fame of Cleveland, raccogliendo un numero pari a 100.000 visitatori.

Page 41: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 41

La mostra cattura l’essenza de-gli U2 nei loro primi tre anni, ma non solo. È anche il qua-dro perfetto che racchiude uno spaccato della società culturale dell’Irlanda del tempo, paese

Le sale sono intrise di un rock che sa di freschezza, che è pre-gno delle atmosfere del movi-mento beat che spopola in quel periodo in America. I brani

realizzati in quegli anni trat-tano temi importanti come le curiosità e i dubbi sulla vita, la fede, la guerra che incombe, le pulsioni affettive, i mali dell’uo-mo. L’intensità di canzoni come

i Will Follow e i Fall down si riflette qui non solo negli scat-ti di Brocklebank ma anche nel video che chiude il percorso ar-tistico organizzato nelle sale del palazzo piemontese e che riper-corre l’intero viaggio artistico degli U2, per dare una pano-ramica unica ma al contempo

completa, in ogni suo aspetto. È un evento non solo per i fans più sfegatati di Bono & Com-pany ma anche, e soprattutto, per coloro che apprezzano la musica in ogni sua forma, che colgono il suo senso di ribellio-ne poetica e di libertà di parola assoluta, che non conoscono la band ma sono aperti e curiosi e affamati di fronte a nuove e pie-ne esperienze.

che ospita una lotta intestina tra fazioni religiose che avrà il suo triste culmine nell’urlata preghiera Sunday Bloody Sun-day (1983).

“Noi vivevamo la stes-sa città – racconta Patrick Brocklebank – e avevamo la stessa età. Questa mo-stra cattura gli U2 nei loro primi tre anni e registra l’e-nergia e l’ambizione di una band locale che avrebbe poi conquistato il mondo. Per noi dubliners sono natural-mente molto di più di una rock band, sono diventati parte della nostra identità culturale”.

Colonna Sonora per la Visita:• I Will Follow (Boy)• The Ocean (Boy)• Stranger in a Strange Land (october)• Gloria (October)

Page 42: Artscreation n8

art’s creation 08 | arte digitale

art’s creation 08 | 42

presentaZione Grafica con effettospirale di un biGliettoCome realizzare la presentazione grafica di un prodotto che abbiamo realizzato, che in que-sto caso è un biglietto da visita. Questa presentazione è utile per un nostro portfolio :)

Guarda il video.

Iscriviti al canale di Grafica & Arte per altri Tutorial Video.

autore: Grafica & Arte

arte digitale / video tutorial

Page 43: Artscreation n8

art’s creation 08 | #art

art’s creation 08 | 43

dark enchantressby thornevald

suspended in the sky by Tazunee

Beautiful liarby ericadalmaso

Smoke and mirrorsby ChristabelleLAmort

‘dragon Sword’ handmade ster-ling silver pendant

by seralune

behind the window by BlueBitArt

Casares by TobiasRichter

moments of Joy by alkab-art

Captive by Brumae-Art

Page 44: Artscreation n8

art’s creation 08 | fotografia

art’s creation 08 | 44

intervista asirena manuela

autore: Thelma Aterno

Per questo numero ho scelto di intervistare una cara amica, Manuela. Come tutte le belle amicizie, io e Manuela ci siamo conosciute per caso un paio di anni fa. Mi ha sempre colpito la sua energia, in qualsiasi cosa fa-cesse. Da qualche tempo la mia amica si divide tra la sua vita sulla terra e quella negli abissi. No, non è diventata un dugon-go, ma una dolcissima sirena! Ecco quindi la mia intervista, con la quale, colgo l’occasione per augurare una felice estate a tutti i lettori!

È una vita un po’ strana. Da un lato molta gente è incu-riosita, dall’altro lato questa mia passione non è piena-mente compresa. Ho sempre avuto una grande passione per il mare, sin da picco-la. Questa mia passione è quindi la realizzazione di un sogno; e a giudicare dal nu-mero degli appassionati, non sono sola! Al momento vi sono più donne che uomini, e anche l’età media dei par-tecipanti è piuttosto giovane. In Italia purtroppo vi sono pochi raduni, e siamo tutti sparsi un po’ in giro per l’I-talia, quindi non è sempre facile vedersi. Inoltre... mol-ta gente forse non compren-de che gli umani sono molto

Circa un anno e mezzo fa. È stata una decisione graduale, iniziando ad usare la mono-pinna mentre nuotavo, e le code tecniche, che sono più facili da indossare. In segui-to a questa esperienza posi-tiva ho deciso di comprare la prima gonna in stoffa e la seconda coda è arrivata a no-vembre. Per quanto l’imma-ginario collettivo sulla sirena sia focalizzato sulla figura di ariel de la Sirenetta (la cui vera storia è abbastanza traumatizzante) il mio vero mito è madison, del film “Splash”.

Se si possiedono capacità sufficienti nell’ambito arti-

gianale, è possibile realizzare qualcosa da sé, come le code in stoffa o in lycra, o modi-ficare un bikini, per esem-pio. Le code in lattice o in silicone sono già più difficili da realizzare, per cui si do-vrebbero ordinare online e comprarle oltreoceano. Pur-

più vicini al mondo marino di quanto credano.

Non è da tutti poter inter-vistare una sirena. Parlaci allora di te e della tua vita in mare!

Quando hai deciso di in-dossare questi panni?

Dove trovi tutto il necessa-rio?

Page 45: Artscreation n8

art’s creation 08 | fotografia

art’s creation 08 | 45

Dipende dalle proprie atti-tudini. Io trovo questo mo-vimento molto naturale, ma è anche vero che sono stata aiutata da anni di danza del ventre, dove il movimento delle spalle è fondamentale. Anche qui le spalle ti aiutano molto, per cui non ho grosse difficoltà. I miei genitori sono abituati

alle mie pazzie. I miei ami-ci erano molto entusiasti... e ovviamente, ci sono state delle domande, più dettate dalla curiosità che d’altro. In Italia non vi è una grande cultura in merito, nonostan-te la ricchezza di mare ed isole. In genere comunque, questa mia passione viene accolta positivamente. La-voro come insegnante, per cui anche i miei bambini si divertono con me. Ho fatto nuove amicizie e ho parteci-pato ad un raduno a Livorno.

Dipende; se partecipi ad un raduno, o ad una serata di lavoro, allora si. Uso trucchi waterproof, giocando con la fantasia, in particolare in inverno, usando anche par-rucche. Se invece devo fare immersioni, posso anche evitare e lasciarmi al natu-

La storia della sirene è com-plessa. Posso comunque dire che non siamo creature com-pletamente cattive! Nella mitologia, le sirene erano più simili alle ninfe, che ad altro. Erano compagne di Perse-fone, e alla sua scomparsa, Demetra diede loro le ali, per aiutarla nella ricerca. Dispe-rate dalla perdita della loro compagna di giochi, le sire-ne si rifugiarono nelle isole. Nel Medioevo, come molte cose che non erano capite o comprese, vennero demo-nizzate. In ogni caso, il mito della sirena cambia a secon-da della sua provenienza; le sirene mediterranee per esempio hanno le ali, men-tre le loro colleghe dal Nord Europa no. Le ali spariscono, dato che l’immagine si viene a fondere, e il corpo per metà donna o uomo e per metà pesce prende forma. Con la fama della Sirenetta di an-dersen, anche l’immagine della sirena che si sacrifica,

rale. Dopotutto vado a mare per allenarmi e divertirmi, quindi non presto molta at-tenzione!

Si. Sono diventata vegeta-riana, anche per motivi etici. Nutro molto rispetto per gli animali e l’ambiente. A Golfo Aranci ho preso un brevetto

per aiutare a controllare l’e-cosistema marino (ESA Eco-Explorer) ma ho anche altri brevetti. La mia autostima è notevolmente aumentata, perchè se sono riuscita a re-alizzare questo sogno, sento di poter fare qualsiasi cosa nella vita.

troppo, è molto costosa sia la realizzazione che la spedi-zione, e come dicevo prima, questa passione è più famosa altrove che da noi. La parte superiore è sicuramente più facile!

Immagino che muovere una coda non sia molto semplice. Devi allenarti molto?

Cosa ne pensano i tuoi amici e conoscenti della tua passione per il mare?

Il look conta molto? Se si, in che modo?

Si dice che le sirene sia-no creature ammalianti, e generalmente, crudeli. Come puoi difendere la tua categoria da questo pregiudizio umano?

Essere una sirena, ti ha portato a vedere le cose in maniera diversa?

Page 46: Artscreation n8

art’s creation 08 | fotografia

art’s creation 08 | 46

e che quindi è buona, pren-de largo nell’immaginario collettivo, anche se sceglie di morire per amore. Come dicevo, io invece preferisco la sirena madison. Non si annichilisce per amore: è il suo innamorato umano che sceglie di seguirla negli abis-si marini. Splash è uscito nel 1984, mentre la Sirenetta nel 1989. I temi sono simili, ma le scelte diverse.

Mi affascina la grande biodi-versità: vi sono creature ma-rine che posseggono capacità che noi non abbiamo, come per esempio la biolumino-sità. In fondo al mar, come diceva Sebastian ad ariel, si vive molto meglio: pace, silenzio, quasi un pianeta di-verso, dove cerco di andare spesso.

Sono molto curiosi. I più pic-colini si spaventano, mentre superati i 9, 10 anni, cerca-no di essere indifferenti, ma alla fine la curiosità vince, e vogliono le foto. Tra i 7 e i 9 anni è l’età media in cui inve-ce sono più esaltati e voglio-no anche nuotare con noi. Al momento sto infatti cucendo una coda per una bimba di 9 anni. In genere durante le prime fasi dell’adolescenza, un periodo rinomato per la sua turbolenza, vi è scarso interesse, ma passata la fase, non è molto difficile vedere ragazze di 16, 17 anni, nuota-

Ho un sito: www.sirenetta.net ma potete trovarmi an-che su Facebook (Una Sire-na alla tua festa) su twitter, come sirena Manuela. Sono anche su Youtube con lo stesso nickname. Se invece volete vivere insieme a me l’esperienza da sirena, sarò a Palermo e dintorni per tutta l’estate: darò lezioni con la monopinna per grandi e pic-cini. Se volete scrivermi via email, potrete farlo scriven-do a “[email protected]”. Faccio anche animazio-ne; basta darmi una piscina o il mare, per rendere le vo-stre feste più particolari!

re con noi. I bambini comun-que sono molto contenti; alle feste in piscina mi chiedono se possono nuotare con me, arrivando ad aggrapparsi come se fossi un delfino. In-trattengo anche i bambini raccontando le storie, cattu-rando la loro attenzione.

Cosa ti affascina di più della vita in fondo al mar?

Che rapporto hai con i pic-coli bipedi umani? Sono bendisposti verso le sire-ne?

Infine, dove possiamo tro-varti per continuare a se-guire le tue avventure ma-rine?

Page 47: Artscreation n8

art’s creation 08 | fotografia

art’s creation 08 | 47

liGHtroomi n b r e v e

autore: Nicole

fotografia

Sei un appassionato di foto-grafia e non hai ancora trovato il tuo programma di fiducia? Hai provato di tutto, ma nulla che ti abbia colpito? Vi sarete chiesti mille volte come fanno i fotografi professionisti a mo-dificare le foto, come fanno ad ottenere quei bellissimi colori? Credo che sei capitato nel po-sto giusto. Oggi vi parlerò di un

software incredibile di Adobe, nonché lo straordinario “Li-tghroom”, lontano cugino di Photoshop che tutti conoscono, che non appena l’ho provere-te non vi stancherete mai. Un programma forse più semplice di Photoshop, ma anche questo c’è bisogno di un piccolo studio di approfondimento, cosi per sapere i comandi base. E’ que-

sto quello che voglio fare, rac-contarvi con poche parole, ma con tante immagini, la potenza di Lightroom attraverso tutto quello che ho potuto apprende-re dal mio essere autodidatta. Lightroom è formato da 5 mo-duli separati, che però ne stu-dieremo solo 2, forse i più usati (parlo sempre per esperienza da “fotografa per hobby”)

LIBRERIA (LIBRERY).Iniziamo con lo studio della prima facciata “Libreria” (Li-brery), che permette di ci per-mette di organizzare le foto, cosi da ritrovarle più semplice-mente. Una qualità di lightroom è senz’altro questa, cosi che le foto modificate potremo andare a ritoccarle quando vogliamo, senza dover salvare per forza un file specifico (come avviene in Photoshop quando salviamo

nel formato *PSD).Nella colonna a destra trovere-mo altri metodi per organizza-re le foto (Attraverso le parole chiave), un istogramma con scritti appena sotto i nostri dati di scatto e infine una scheda da compilare con i dati dello scat-to. In basso alla colonna a sini-stra troviamo due pulsanti mol-to importanti, che diventeranno molto presto i nostri migliori amici: Importa ed Esporta.

Page 48: Artscreation n8

art’s creation 08 | fotografia

art’s creation 08 | 48

IMPORTA Il pulsante “Importa” ci per-mette di caricare le foto nel

programma attraverso una sor-gente, ovvero la cartella dove si trovano gli scatti interessati e

con un semplice click si impor-tano.

ESPORTA

E anche per esportare un foto editata vi basterà un attimo, un semplice click per averla nel formato che vorrete. Vi ritro-verete davanti ad una finestra, dove vi sarà possibile modifi-

care le varie voci a vostro pia-cimento. Per esempio potrete scegliere la destinazione del vostro file, come dovrà essere rinominato e potrete anche ag-giungere un vostro copryright

semplicemente attivando la se-guente voce.

Page 49: Artscreation n8

art’s creation 08 | fotografia

art’s creation 08 | 49

sVILUppO

Ed eccoci giunti alla seconda parte. Ora siamo arrivati nel modulo “Sviluppo”, dove final-mente ci sarà permesso di mo-dificare la nostra foto. Questa parte risulterà molto simile a tanti programmi che conoscia-mo, ed è per questo che mi con-centrò di più sulle innovazioni di Lightroom. A sinistra, ap-pena sotto al classico “naviga-tore”, troveremo una finestra dal nome “Predefiniti”. Di cosa

si tratta? Si tratta di modifiche preimpostate di base (o che po-trete scaricare voi da siti spe-cifici), una sorte di action di photoshop che vi semplifiche-ranno il lavoro, se decidere di usarle. Come si sa le modifiche già impostante dal programma non sempre ci soddisfano, ed è proprio in quel momento che scegliamo di farle noi a mano, partendo da zero, ma questa ri-mane una vostra scelta.

Infine ancora più sotto (della funzione appena scritta sopra) troveremo due tasti: copia e in-colla. A cosa serviranno? Questa funzione è un’altra di quelle che mi sono piaciute fin da subito, che ci permette di copiare ogni regolazione fatta su una foto e incollarla in un’al-tra così da avere un immagine simile e con le stesse modifica-zioni.

Page 50: Artscreation n8

art’s creation 08 | arte digitale

art’s creation 08 | 50

creare un biGliettino a cravatta per festa del papàAttraverso questo tutorial, vi spiego come usare le forme e la penna di illustrator, e realizzare un biglietto per la festa del papà :)

Iscriviti al canale di Grafica & Arte per altri Tutorial Video.

autore: Grafica & Arte

arte digitale / video tutorial

Page 51: Artscreation n8

art’s creation 08 | contenuti

art’s creation 08 | 51

DOMANDE E RISPOSTEHai domande sui tutorial di questo mese?

Vuoi suggerire un tutorial per il prossimo numero?C’è un evento artistico che vuoi farci conoscere?

Hai seguito un nostro tutorial e vuoi mostrarci il risultato? O vuoi semplicemente dei consigli?

invia una e-mail a [email protected]

Cercheremo di affrontare tutti i temi richiesti e commenteremo i vostri lavori.

Page 52: Artscreation n8