aol magazine n3
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Direttore Responsabile
elmitosCaporedattore
AfroManGrafik Director
Fredvv
Collaboratore GraficoBaroneK
CorrispondenteisoKa
Freelanceugi
Giacomo411
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pag.4 Anime News
pag.8 Freaks!
pag.10 Thor
pag.14 Motostorm Apocalypse
pag.16 Red Faction Armageddon
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Per questa Primavera 2011 le uscite di ani-me Giapponesi sono state molto produttive. In questa prima parte di Anime News ve-dremo tre anime che hanno riscosso fin da subito un enorme successo di due tra i più importanti editori del sol levante, come la
Shueisha e la Kadokawa Shoten. Sul web erano già giunte voci da un anno a questa parte di una ripro-posizione animata dei rispettivi manga. Sono ani-me che si sviluppano tutti su una tipologia shou-nen (incentrata su un pubblico particolarmente maschile, dall’età scolare alla maggiore età, foca-lizzata sul genere azione con poco spazio al tema amoroso). Ecco a voi gli anime presi in esame su questo numero:• DeadmanWonderland• Toriko• Aonoexorcism
Anime 2011Parte 1Prendiamo contattocon le principali uscitedell’anno!
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Deadman WonderlandLa storia tratta di un ragazzo che in un normale gior-
no di scuola, dopo aver scherzato e giocato con i suoi
amici, entra in classe per fare lezione. Ad un certo punto, nella classe rimane vivo solo lui: vengono tutti uccisi da una figura apparsa fuori dalla scuola,
ricoperta di sangue, malvagia che invece di uccider-
lo, gli impianta un cristallo simile ad un rubino nel
petto. Dopo questo avvenimento Ganta Iragashi, vie-
ne processato per pluriomicidio e rinchiuso in una prigione di massima sicurezza, dove i detenuti sono
costretti a partecipare a dei giochi all’ultimo sangue
per sopravvivere. Di fatti detenuti di questa prigione
sono incatenati da un collare imbevuto di un veleno
assai letale, e l’antidoto viene venduto a caro prezzo
dal carcere stesso. Ganta, si vede costretto a lottare
per conquistare le Castcard, carte fatte appositamen-
te dal carcere che servono ai detenuti per comprare
caramelle che contrastano gli effetti del veleno. Il ra-
gazzo combattendo si rende conto di aver degli strani
super poteri, e così, entrando nell’occhio dei super-visori del carcere, entra a far parte di una squadra di combattenti chiamati i Deadman. Nel carcere conosce una ragazzina di nome Shiro, che sarà molto
vicino a Ganta, e un ragazzo di nome Yoh, che però
agisce sotto il controllo del promoter del carcere. Gli
scontri all’interno del carcere (chiamato Deadman wonderlan) sono cruenti e brutali, ma nonostante questo il ragazzo riesce a stringere un certa amicizia
nei confronti degli altri sfidanti, insieme ai quali si
unirà per scoprire l’identità dell’uomo ricoperto di sangue che lo ha cacciato in questa bruttissima si-tuazione, e per scoprire i misteri che si aggirano in
tutta la prigione.In anteprima, contemporaneamente in Italia, esce
l’ anime ripreso dalla produzione del grande duo
Jinsei Kataoka e Kazuma Kondou. L’annuncio della
trasposizione animata del manga era arrivato ormai
più di un anno fa ma da allora non se ne era saputo
più nulla. Non molto tempo fa, la Dynt acquistatò i
diritti per l’Italia, e annunciò che l’ anime doveva
iniziare la sua messa in onda nel mese di Aprile. Ed
infatti è stato proprio così: la prima puntata di questo
anime è stata trasmessa sulla piattaforma Popcorn.tv,
in anteprima e sottotitolata in italiano, il 22 Aprile
2011; la serie ha riscosso molto successo nel web,
tanto è vero che ormai molti forum ne parlano. Già
il manga, arrivato ormai all’ottavo volume, aveva
riscosso molto successo in Giappone fin dalle sue
prime uscite nel 2007. L’anime verrà realizzato dallo
studio Manglobe (Samurai Champloo, Ergo Proxy)
con la regia di Koichi Hatsumi che debutterà in que-
sto ruolo dopo un passato da animatore e regista di
alcuni episodi di varie serie animate (Ghost in the
Shell: Stand Alone Complex, alcuni episodi di Kimi
ni Todoke, Darker than Black). La composizione del-
la serie e la sceneggiatura saranno invece realizzate
da Yasuyuki Muto (Sengoku Basara, Bible Black)
mentre il character design è stato affidato a Masaki
Yamada (Appleseed).
Storia:Jins
Kataoka
Disegni:
Kazuma
Kondou
Tipologia:
Shounen
Genere:
Azione,Drammatico,
Fantascienza,Soprannaturale
Disponibilità Italiana:
Panini
Comics
Editore originale:
Kadokawa Shoten
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Toriko
In un mondo in cui il gusto e la consistenza
degli alimenti è estremamente importante
esistono individui conosciuti come Bishoku-ya
(fornitori di prodotti alimentari di lusso) che si
specializzano per l'acquisizione di ingredienti
e animali rari. Toriko è uno di questi caccia-
tori ed il suo sogno è quello di trovare i più
preziosi prodotti alimentari nel mondo e creare
il menù definitivo, ovviamente. Da cacciato-
re abilissimo egli è regolarmente assunto da
ristoranti e ricchi per cercare nuovi ingredienti
e animali rari. Un uomo con capacità sovran-
naturali, egli utilizza la sua incredibile forza e
la conoscenza del regno animale per catturare
bestie rare con l'obbietivo di realizzare il menù
più delizioso mai preparato. Attualmente è
accompagnato da un debole e timido chef (Ko-
matsu) che, ispirato dall'ambizione di Toriko,
viaggia con lui per migliorare le sue abilità
culinarie e trovare gli ingredienti più rari.
Dopo tanto aver parlato di una serie animata del manga di Toriko, viene riportato nel Weekly Sho-nen Jump l’annuncio della trasposizione animata per il manga di Mitsutoshi Shimabukuro. Il manga trova la sua nascita nel 2008, e la Shueisha ha sempre avuto una particolare attenzione per questa serie producendo ben due episodi speciali realizzati in occasione dei Jump Super Anime Tour del 2009 e del 2010, il che non è affatto male. Inoltre la stessa Shueisha, ha proclamato che in un film in 3D i suoi due fumetti di spicco (One Piece e Toriko) si incontreranno, passando avventure insieme nella gunter island. Di fatti la prima puntata della serie di Toriko inizia con il cross-over insieme a One Piece, che dura ben 40 minuti. Va comunque detto che questo nuovo ani-me ha una trama originale, e per quanto possano diventare scontate le puntate, l'anime ti lascia sempre con il fiato sospeso e l'attenzione impron-tata su di esso: la costruzione di questa serie è composta assai bene, con incontri mozza fiato e disegni realizzati benissimo. Se la Shueisha aveva ascquistato fama già con One Piece, si può dire che con Toriko ha confermato il suo valore.
Autore:Mitsutoshi
ShimabukuroTipologia:ShounenGenere:Demenziale, Commedia, Avventura, Fantastico, Azione
Disponibilità Italiana:NessunaEditore originale:Shueisha
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Ao No ExorcistE’ un manga di genere fantasy-soprannaturale che conta 4-5 tankobon (volumetti, praticamente sono 4 e 1 capitolo che non sanno dove mettere), disegnati da Kazue Kato e inediti in Italia, perciò si trova con relativa facilità su internet.
Nel mondo di Ao No Exorcist coesistono paral-lelamente due mondi: Assiah, il mondo degli umani, e Gehenna, quello dei demoni.Normalmente non si può viaggiare attraverso i
mondi, ma i demoni posso occasionalmente creare dei varchi per passare da Gehenna ad Assiah.Rin Okumura vive assieme al prete Fujimoto e al fratello gemello Yukio. Un giorno Satana, dio dei demoni, penetra ad Assiah e si impossessa del corpo del reverendo, uccidendolo. Prima di ritor-nare però, svela a Rin che lui e Yukio sono i suoi figli, ma che solo lui ha ricevuto il suo potere, quello di utilizzare il fuoco blu e di avere una for-ma diabolica, e quindi sarebbe stato lui a essere il suo contenitore, dato che qualsiasi umano sotto il potere di Satana non resiste e si putrefa. Rin quindi per vendicare il padre e uccidere Satana decide di diventare esorcista.
La grafica come ci si aspetta da un prodotto
del 2011, le animazioni, i colori, e anche quel
tocco di CG che non guasta mai rendono
l'opera visibilmente allettante. E anche il gioco
di ombre fa la sua porca figura.
Secondo poi, il comparto audio. L'ope-
ning è una rispettabilissima canzone degli
UVERworld - rock, se non sbaglio -, che ren-
de perfettamente quella che è l'atmosfera ge-
nerale in cui si viene a muovere Okumura Rin,
il nostro protagonista. L'ending è forse un po'
mediocre, ma ritengo che la sigla di apertura
da sola valga per due. Infine, la caratterizza-
zione dei personaggi. Sono quelli che riescono
a prenderti subito, Rin stesso su tutti, il che è
una nota positiva, perché solitamente i perso-
naggi principali vengono fatti risaltare troppo,
fino a renderli quasi fastidiosi. E' un adorabile
anime che non si può non amare, anche se
forse sono di parte, essendo una ragazza. Sono
personaggi che cominci ad amare presto, ai
quali ti affezioni subito, che prendono insom-
ma, non credo esista termine migliore.
Autore:
Kazue
Katou
Tipologia:
Shounen
Genere:
Avventura, Azione,
Soprannaturale, Demoni
Disponibilità Italiana:
Panini Comics
Editore originale:
Shueisha
ugi
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Freaks! è una web serie tutta all’italiana e tutta al giovanile,Composta da 5 fenomenali ragazzi che chel’hannopensataeportatanelWeb.Un Misto tra Misfist e Heroes , come hanno sotto-
lineato i protagonisti , che rivelano di aver preso spun-to da queste due serie.Ma andiamo a conoscere i nostri artisti “individua-li” che in questo progetto sono diventati una squadra formidabile.
Claudio Di Biagio(Silvio)
Conosciuto su You-Tubeconilnome(corto) di NonApritete QuestoTubo,hafattosuccessograziealleimitazionieallepa-rodie di film. La più famosa è quella di Eclipse, in cui interpreta sia Pattinson che Kristen Stewart.
Claudia Genolini(Viola)
SuYouTubeClau-dia si chiama Cic-ciasan e nel suo ca-nale potete trovareuna guida vera epropria all’universo femminile: occhio agli estrogeni, Cicciasan vi spiega come gestire l’affermazione di una fidanzata che chiede “Amore sono grassa”.
Guglielmo Scilla(Marco)
NotosuYouTubecomeWillwoosh,èda lì che si è fattoconoscere, con le
FREAKS!THE SERIES
The italian web-series
sue video parodie di film famosi e la sua galleria di personaggi molto italiani, molto stereotipati, molto azzeccati.
Ilaria Giachi(Giulia)
Non conosciuta suYouTube,Ilariaèuna giovane attrice.Profilo di Ilaria sulsito della sua agenzia.
Andrea Poggioli(Andrea)
Ha una band,ElectricDiorama,un myspace, untwitter, e un tumblrdove potete scopri-re altre cose su di lui, come per esempio i racconti che scrive.
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YouTubeèunluogodellacreativitàamatoriale.Equindi?Chemalec’èseiprodottidiYouTubecerca-no di innalzarsi a un livello più vicino al professioni-stico?Nessuno,soprattuttosel’intenzionediYouTubesembra essere quella di trasformarsi in una propria e vera televisione. Perciò, immaginarlo come un luo-go in cui convivono video di personaggi folkloristici che si filmano mentre compiono imprese improbabili e prodotti di alta qualità, realizzati da ragazzi che su YouTubecisononatiartisticamente,èunfuturomol-to interessante.
Freaks! The Series è identico a Misfits.Innanzitutto suggeriamo di aspettare la seconda, la terza e magari la quarta puntata prima di dirlo con certezza. E poi, pensiamoci un attimo, Misfits non era forse simile a Heroes come idea? Ma non per questo motivo è stato giudicato scadente o liquidato come una mera copia. In ogni caso, che l’ispirazione di Fre-aks! The Series sia simile a quella di Misfits poco im-porta, ciò che conta è il risultato (ottimo per ora) e prima di cestinarlo, aspettiamo a vedere qualche altra puntata.
I punti a vantaggio di Freaks! The Series sono tantissi-mi, dall’età dei protagonisti, tutti giovanissimi, alla re-alizzazione tecnica molto molto bella, ma aspettiamo almeno la seconda puntata per sbilanciarci del tutto, per ora guardate il pilot e diteci se anche a voi non sembra di vedere una serie tv coi controc…!
AfroMan
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THORUn Dio al cinema!
Cinquant’anni, per una divinità, non sono nulla. Per un personaggio tratto dai fumetti, invece, sono decisamente un bel traguardo. Un traguar-do che nel 2012 il possente Thor, storico eroe di
casa Marvel Comics, taglierà con la veemenza di un fulmine.Il dio del tuono è un personaggio molto amato dagli appassionati dei fumetti americani e i suoi albi, an-dandosi a piazzare a metà strada fra le storie classiche dei supereroi e i miti fantasy, raccolgono un pubblico trasversale. Strano dunque che il personaggio, a di-spetto del potenziale, non sia mai stato sfruttato mol-to al di fuori della carta stampata, con rare incursioni nei cartoni animati e un’unica presenza ‘live’ come co-protagonista de “La rivincita dell’Incredibile Hulk”, film tv del 1988. Il rin-novato interesse per i supere-roi al cinema di questi ultimi anni ha però fatto sì che gli venisse final-mente dato il giusto spazio, con un
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blockbuster ricco di grandi nomi e perfettamente in continuity con gli altri Marvel movies attuali. Signore e signori, è il momento di Thor! L’eroe del Mjolnir, possente martello...Nato dalla magica penna di Stan Lee e dalla eclettica matita di Jack Kirby nel ‘62 sulle pagine di Journey into Mystery, Thor incarna il mito nordico del dio del tuono, rielaborato in forma supere-roistica per il pub-blico moderno. Se è vero infatti che i fumetti rappre-sentano in un certo qual modo la mitologia odierna, Thor in particolare è un ponte fra l’antico e il moder-no, ricco com’è di simbo-logie che ricorrono e si rin-corrono. Si parte da un dualismo umano-divino che, per quanto semplifi-cato, è significativo: Donald Bla-ke è un bravo medico, dal cuore gentile, ma insicuro nei rapporti umani e per di più claudicante. Un uomo qualunque, dalle grandi potenzialità ma bloccato dai limitiumani.Tuttavia,grazieadunbastonemagicorinvenuto durante un viaggio in Norvegia, Blake è in grado di trasformarsi in un dio mitologico possente e quasi invincibile, quando il suo senso di giu-stizia gli intima di battersi per i più deboli con determina-zione. Al contempo Thor è una divinità po-tentissima eppure costretta a imparare il significato dell’umiltà, potendo ricorrere ai suoi poteri solo per giuste cause e altrimenti rinchiusa nel corpo di un umile umano, per di più all’apparenza insigni-ficante.Tuttotorna,dunque,nell’otticadel‘supereroeconsu-perproblemi’ tanto cara a Stan il sorridente Lee, pre-sentandoci un personaggio che naturalmente, in cin-quant’anni di vita, ha visto numerose trasfor-mazioni e incarnazioni, seguite in Italia dall’Editoriale Corno prima e da Play Press e Panini Comics poi, per arri-vare all’estrema e interessantissima versione new age presentata negli Ultimates, i Vendicatori dell’universo Marvel Ultimate, dove Thor è un hippie no global con un seguito di fede-lissimi attivisti politico-ecologici, che lo venerano come un semi-dio per i poteri sovru-mani che sca-tena grazie anche al suo martello tecno-magico Mjolnir. E proprio il martello, icona della divinità presa di peso dalla mitologia, è la costante delle avventure del personaggio in ogni sua versione: uno strumento da-gli immensi poteri ma che può essere utilizzato solo da coloro che ne sono degni. ...creato dalla magia e dall’onore di OdinoCome adattare per il grande schermo un personaggio complesso e sfaccettato come Thor, per di più inse-rendolo in continuity con storie dai toni diversificati come Captain America e Iron Man? Do-potutto, se finora non c’era stato un film su Thor, è anche per la difficoltà a rendere bene il tutto senza eccedere e ri-schiarediscaderenelridicolo.Tant’èverochelaMar-
vel, conscia della delicatezza dell’operazione, ha affi-dato la sceneggiatura del film ad uno dei suoi scrittori di punta, quel J. Michael Straczynski che tutti i lettori di comics conoscono per il suo lavoro su molteplici testate (tra cui, per l’appunto, Thor), ma famoso al grande pubblico grazie al pluripremiato Changeling di Clint Eastwood. In questa versione, Jane Foster (Natalie Portman) è una ricercatrice astrofisica al lavoro su alcuni strani fenomeniverificatisinelNewMexico.Grandeèilsuostupore quando una notte, insieme ad alcuni colleghi, si imbatte in un bellimbusto che si proclama Thor (Chris Hemsworth), principe di un fantastico regno situato in un altro piano d’esistenza. Il sedicente dio del tuono, in effetti, è stato esiliato dal padre Odino (AnthonyHopkins)sullaTerracomepunizioneperisuoi modi arroganti e precipitosi, che hanno portato il Regno di Asgard sull’orlo della guerra. Sul nostro pianeta il giovane semidio, privato dei suoi poteri, avrà modo di riflettere su cosa vuol dire agire da Re saggio e co-scienzioso, ma sempre all’erta e pronto a difendere il proprio popolo e i propri ideali...giusto in tempo per combattere una subdola minaccia cresciu-ta in seno alla stessa famiglia reale!
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Come adattare per il grande schermo un personaggio complesso e sfaccettato come Thor, per di più inse-rendolo in continuity con storie dai toni diversifica-ti come Captain America e Iron Man? Dopotutto, se finora non c’era stato un film su Thor, è anche per la difficoltà a rendere bene il tutto senza eccedere e ri-schiarediscaderenelridicolo.Tant’èverochelaMar-vel, conscia della delicatezza dell’operazione, ha affi-dato la sceneggiatura del film ad uno dei suoi scrittori di punta, quel J. Michael Straczynski che tutti i lettori di comics conoscono per il suo lavoro su molteplici testate (tra cui, per l’appunto, Thor), ma famoso al grande pubblico grazie al pluripremiato Changeling di Clint Eastwood. In questa versione, Jane Foster (Natalie Portman) è una ricercatrice astrofisica al lavoro su alcuni strani fenomeniverificatisinelNewMexico.Grandeèilsuostupore quando una notte, insieme ad alcuni colleghi, si imbatte in un bellimbusto che si proclama Thor (Chris Hemsworth), principe di un fantastico regno situato in un altro piano d’esistenza. Il sedicente dio del tuono, in effetti, è stato esiliato dal padre Odino (AnthonyHopkins)sullaTerracomepunizioneperisuoi modi arroganti e precipitosi, che hanno portato il Regno di Asgard sull’orlo della guerra. Sul nostro pia-neta il giovane semidio, privato dei suoi poteri, avrà modo di riflettere su cosa vuol dire agire da Re saggio e coscienzioso, ma sempre all’erta e pronto a difendere il proprio popolo e i propri ideali...giusto in tempo per combattere una subdola minaccia cresciuta in seno alla stessa famiglia reale!
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Commento Finale Thor è un film ricco e ben girato, realizzato con gran-de professionalità e dispendio di mezzi. Tecnicamentemantiene le promesse, anche se l’usotracotante della computer grafica nelle ambientazioni asgardiane e un 3D ben sfruttato ma di maniera lo rendono in molte scene ‘plasticoso’ e poco realistico. I nomi coinvolti nel progetto si sono dati senza riserve, ma al contempo senza grande estro, risultando spesso sacrificati. Dal film di Branagh non ci si aspettava certamente una reinterpretazione che ridefinisse il genere, ma avremmo gradito maggior coraggio e spinta emotiva: così com’è il suo Thor sembra perfetto per una serie tv, più che per un blockbuster. È probabilmente vero che la Marvel non abbia avuto pesanti ingerenze crea-tive sul lavoro del regista inglese e di Straczynski, ma è palese la sensazione che questi non abbiano voluto rischiare, all’interno di un progetto così complesso come quello dei Vendicatori.
AfroMan
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MOTORSTORMAPOCALYPSE
PRO-Struttura perfetta-Multiplayer molto vario-Sensazione di velocità
CONTRO-Caricamenti a volte lunghi-Sconsigliato ai cardio-patici
Motorstorm è diventata una delle pietre miliari dei giochi di guida su ps3. Questo successo è dovuto all’ottima realizzazione tecnica, la va-rietà di veicoli e i bellissimi scenari e circuiti.
In questo capitolo verranno abbandonate bellezze na-turali della Rift Valley e delle foreste incontaminate per lasciare spazio a una città scossa da sismi e attra-versata da tornado, il tutto con la solita eccezionale cura dei dettagli. Una modalità festival che racconta la storia di tre ragazzi (corrispondenti ai livelli di dif-ficoltà) è solo il contorno di un gioco che riserva mol-te chicche. Come detto prima, i punti forti della serie sono stati mantenuti e migliorati: nuovi tipi di mezzi (come superbike e chopper) che adesso raggiungono quota 13; i tracciati sono all’incirca 40, basati sul-le variazioni di 10 ambientazioni; sono presenti 150 carte da raccogliere nei circuiti; video stereoscopico, per chi può permettersi un tv 3D. E ancora: i controlli pressoché perfetti, sensazione di velocità da brivido ed effetti speciali spettacolari. Il gioco è rigiocabile in tutto e per tutto. Passando alle meccaniche di guida, l’utilizzo del tur-bo è stato diversificato: premendo L1 o R1 potrai spe-
La serie di Motorstorm si rinnova e cambia ambientazione con una città post apocalittica, introducendo stuzzicanti novità!
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ronare gli avversari vicini, surriscaldando il motore. Guidare nell’acqua lo farà però raffredare più veloce-mente. Diverse modalità di gara sono l’inseguimento e l’eliminazione.Le musiche si abbinano molto bene alle gare e il dop-piaggio, seppur una piccola parte del gioco, è molto buono. Gli effetti sonori si aggiungono allo spettacolo degli effetti speciali.Il multiplayer è molto ricco ed offre lo split screen per due giocatori offline e si arriva a 16 giocatori online. Il tuo mezzo saprà distinguersi dagli altri grazie a un editor dell’estetica molto vario a seconda degli obiet-tivicheconseguiraiperottenerepezziextra.Cisonoinoltre dei potenziamenti, massimo 3 per gara, che potrai scegliere per avvantaggiarti durante la gara. Un sistema per salire di livello si basa sull’esperienza che guadagnerai vincendo gare, sfide ed eventuali scom-messe.In conclusione, Motorstorm Apocalypse è uno dei mi-gliori giochi arcade di guida sulla piazza, un grande capolavoro per la struttura tecnica e per la profondi-tà delle sensazioni di guida quali senso di velocità e controllo. La longevità è pressoché infinita e i tracciati sono molto scenici. Se cercate un titolo di guida che vi dia adrenalina e velocità, questo è tra i migliori.Scaldate i motori!
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Grafica 9.4Dettagli curati ed effetti speciali da cinema. E in 3D!
Sonoro 8.9Doppiaggio, effetti e musiche convincenti.
Divertimento 9.4Gareggiare a velocità folli con unmixdidivertimentoespet-tacolarità.
Durata 9.4Online vario ma modalità Festi-val abbastanza corta.
GIUDIZIO FINALE 9.2Impeccabile nel complesso. Molto vario e curato neidettagli.
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RED FACTION: ARMAGEDDONMarte come non l’avete mai visto
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RED FACTION: ARMAGEDDONMarte come non l’avete mai visto
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Il ritorno sul pianeta rosso,con lo stesso spirito distruttivo della serie
ma con profondi cambiamenti
DariusMason,protagonistadiquestogioco,èunexmilitaredellaRedFaction,situatasuMarte.Adifferenzadel precedente capitolo, ci troviamo sotto la superficie, dimora di una sconosciuta razza aliena liberata per sbaglio dallo stesso Darius sotto consiglio del folle leader religioso dei Marauder. Da qui in poi inizieranno
i guai per il nostro eroe che dovrà rispondere di ciò che ha fatto con tutti gli altri coloni.Red Faction Armageddon si situa alcuni anni più tardi del prequel Guerrilla. Dal titolo pre-
cedente non ci sarà più l’azione free roaming ma un’avventura lineare sempre all’inse-gnadelladistruzionecreativaedellalibertàd’azione.Tuttalastrutturadigioco
si basa su questo e sull’enorme arsenale che avrai a disposizione. I naniti occuperanno un ruolo fondamentale come armi ma non solo:
aumentare i danni, creare degli scudi e riparare costruzio-ni distrutte. Oltre a questo ci saranno fucile, pistole e
Co. a bizzeffe di tipo più classico o meno. Se ciò non bastasse avrai anche il controllo su enormi walker
da guerra, ognuno con speciali caratteristiche. Chi non ricorda il martello spacca-tutto? In
questo capitolo avrà un ruolo secondario rispetto alla pistola magnetica, la tua
nuova arma tuttofare che permette di far attrarre fra loro qualunque cosa (esempio: un alieno duro a morire e un edificio farà fare un bello scontro
con demolizione)! Distruggere edifici e poi riparare strutture posso rivelare un
scopo tattico per seminare o far fuori i nemici.Il comparto grafico modella ottimamente i personaggi, mostri inclu-
si, e i luoghi sono molto d’atmosfera ma a lungo si rivelano monotoni. L’illuminazione a volte è molto bassa e per trovare oggetti a terra(come
le registrazioni audio) dovrai faticare per trovarli. La profondità di gioco ne risulta leggermente alterata ma niente di troppo pesante. Le demolizioni degli edifici sono rese molto belle da vedere. Il sonoro offre un buon doppiaggio in inglese ed effetti sonori che vanno a braccetto con le esplosioni. Le musiche sanno dare atmosfera.La modalità multiplayer prevede quattro giocatori che dovranno resistere a 30 ondate di alieni di intensità maggiore. Ci sarà anche un modalità a punti distruzione. In conclusione, Red Faction Armageddon sfiora il livello di capolavoro e un po’ di lavoro in più
da parte di Volition lo avrebbe fatto di-ventare tale. Il grande senso di libertà d’azione e l’atmosfera horror creano un titolo innovativo come pochi e che, una volta finito, vi lascerà la voglia di ritor-nare a spaccare edifici e a far fuori alieni in giro per il pianeta rosso.
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Il ritorno sul pianeta rosso,con lo stesso spirito distruttivo della serie
ma con profondi cambiamenti
Grafica 8.5Alcuni scenari sono piatti. I per-sonaggi e gli oggetti sono ben curati.
Sonoro 8.5Doppiaggio molto buono ed esplosioni rese molto bene.
Divertimento 9.2Mettere a ferro e fuoco gli sce-nari è insuperabile.
Durata 9.1L’avventura è ampiamente rigio-cabile. Poi c’è il multi.
GIUDIZIO FINALE 8.7Un gioco innovativo che sa mi-schiare bene la creatività, la di-struzione e l’horror.
Giacomo411
PRO-Grande arsenale-Giocabilità molto grande-Libertà d’azione
CONTRO-Ambientazioni a volte monotone e scure -Personaggi non tanto carismati-ci