antroponimi inglesi e traduzione

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Quaderni Internazionalidi RION 2 RION International Series 2 ILESSICO r ONOI\4iS]-lC-A 2l LESSICOGRAFTA E ONOMASTICA Atti delle Giornate internazionali di Studio Universitàdegli Studi Roma Tie 16-17febbraio 2006 LEXICOGRAPHY AND ONOMASTICS Proceedings from the International Study Days University of Roma Tre Februaryt6'n and 17'r, 2006 a cura (tl PAOLOD'ACHILLE _ ENZO Editors CAFFARELLI ilE r:rtr rttrtr recLr \ | t bt RoNt\ rRf =Ai un nrt trxruur rrcLlA\15|LaA EDITRICL ROMANA QU DRION 2 (2006)

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Page 1: Antroponimi inglesi e traduzione

Quaderni Internazionali di RION 2

RION International Series 2ILESSICO r ONOI\4iS]-lC-A 2l

LESSICOGRAFTA E ONOMASTICAAtti delle Giornate internazionali di StudioUniversità degli Studi Roma Tie16-17 febbraio 2006

LEXICOGRAPHY AND ONOMASTICSProceedings from the International Study Days

University of Roma TreFebruary t6'n and 17'r, 2006

a cura (tl

PAOLO D'ACHILLE _ ENZOEditors

CAFFARELLI

i lE r:rtr rttrtr recLr \ | t bt RoNt\ rRf=Ai un nr t t rxruur r rcL lA\15|LaAEDITRICL ROMANA

QU DRION 2 (2006)

Page 2: Antroponimi inglesi e traduzione

Antoponimi inglesi e traduzione

?atizia Pierinì (Roma)

SrNrEsI. Larticolo prende in esme in prospettin tradultologi.a alcuni dpefti deglianrroponitui. Dopo ave! esamioato i noni propri nel quadro dj una reoria della rra-duzione jntesa cone comunicazione transculrurale, espLora ne fenomeni in inglese;gLi eponini lesjcalizari oella lingua conune e nel linguaggio speciaÌisticoi gli ùùo-ponini in quanro aÌlusioni culturaìi; gli antroponini nelle esplessioDi idiomÀticheLobiettivo è quello di mertere a tuoco i problemi linguistici e culturali posd dalla re-sa degli mnoponini in ital;eno, e di discutere le stntegie uadunive per arIrontarli. Idati sono l.ati da dizionari nonolingui e bilingui, sia generali che sPectulisd.i, e daresri aurentici appanenend a vari generi tesùali.

l.Introduione

Morivati semanticam€nte sul piano diacronico, i nomi propri (Npr) sonoopachi sul pìano sincronico. Non avendo un significato lessicale, non sonoaaducibili e vanno lasciari inalterati in quanto segni di un identità nazionalee linguistica; sono owiamente traslitterati quardo la lingua di anivo ha un si-stema di scrittura diverso da quello della lingua di panenza.

La quesrione sembrerebbe esaurirsi qui e non rappr€s€ntare un argo-mento da esplorare. Ma quando si esaminano gli aspetri sist€mici e gli usi,la situazione cambia poiché in vari casi i Npr possono costituire un pro-blema traduttivo. In prospettiva tradurtologica sono stati Però scarsamen-te studiar i ; possiano r icordare NEvMARK 1981:70-72, B^NrAs 1994 eFoURMINr-BERNI CANANT 1995, e alcuni lavori sulla traduzione dei nomisignificanti nel testo letrerario, da e in inglese (MANINI 2002i CRISAFULI.I200r ) .

ll presente lavoro, dopo aver esaminato i Npr nel quadro di una teoria del-la traduzione, esplora tre fenomeni in inglese: gli eponimi lessicalizzati; gliantroponimi in quanto allusioni culturali; gli antroponirni nelle espressioniidiomatiche. Lobietrivo è quello di mettere a fuoco i problemi Ìingistici eculturali posti dalla resa degli antroponimi in italiano, e di discutere le strate-gie rradurtive per affrontàrli. I dati sono trad da dizionari monolingui e bi-l ingui. . ia gcncrJi che .pe. iJr.r i . i . e da te. t i " u ten r ic i ipPrrrenent i a vi t i ge-neri testuali.

225 QUADRION 2 (2006). 225-240

Page 3: Antroponimi inglesi e traduzione

Prrrizia lierini

2. I nomi propri nel quadro di una teoria della uaduzione

Nel presente lavoro il ouadro di riferimenro è cosriruito da una teoria dellatnduzione inresa corneiomunicazione transculturale, un processo comolessoi l cui . .opo è la re.a semanrica. . r i l istLa e culrur.Je di un resro di pr i renzr(TP) producendo un te*o di arrivo (TA) che tenga conro dei riceventi di ar-rivo (A-RCAINI 1992). la trasposizioîe presuppone una lenura fine, ossia un a-nalisi approfondita del Tf; e impone una ricerca che compensa le divergenzecon corrispondenze omologiche,r utilizzando le risorse a disposizione nellalingua-cultura cli arrivo. Può essere anche indipendente dagli aspenì formaliin quanto la forma è rilevante solo quando è significativa di per sé, come nel

Se il compito fondamentale di un modello teorico è spiegare la narura delprocesso tradurtivo e individuare i vari farrori che lo influenzano, un altrocompito è qùello sottolineato da NEVMÀR( 200 I : 2 1 :

The hean oftranslar ion theory is translar ion problems [ . . . ] ; t ranslat ion theorybroadly consisrs of, and can be denned as, a la.ge .umbe. o f serenlisario ns oftranslarion p.oblerns.

h teoria, quindi, deve individuare le aree della lingua che possono porre pro-blemi tradunivi e indicare le strategie per affronrarli, secondo una concezionedel compito rraduttivo come arrivirà, di ?nblenaol/t"g (PIERINT 2001). Al fi-ne di delimitare lo spazio problematico dei Npr, il traduttologo deve affronta-re il nodo teorico della loro narura e del loro tunzionamenro su cui si sonoconfrontati linguisti, filosofi, logici e anrropoÌogi; però gli studi prenamentelinguistici rispetto a quelli pretamente onomasrici non sono molti (Sloar1969; MouNo 1982; Mi\ÀMAxrDou 1989; GA-R.Y-PNEUR 1991).

I Npr sono elementi linguistici che costituiscono un sotrosistema organiz-zato secondo princìpi che variano da cultura a cultura, e occupano una posi-zione intermedia tra gli elementi deirrici e gli elem€nri lessicali (parole piene).A differenza dei nomi comuni che denotaao classi di referenti, i Npr si caracterizzaro per il fatto di indicare singoli referenri presenti nella realtàL exrralin-guistica (LYoNs 1977:219-22), e sor.o quindi classìficabili come elemenddeìtdci. Per quel che concerne i Npr che non rinviaro a un'entità reale, come

r îer "onolosii' ci si tfeíse al @ppofto raTP e TA, inGo @me equiràlcnE pegmaicaintenèstuale, o aDDrc$imúióne, indiùia cón il simboló =.

QUADzuON 2 (2006) 226

Page 4: Antroponimi inglesi e traduzione

Anrroponimi inglesi e raduzione

Santa Ckat o Leopotd Blaorz, sono segni che si riferiscono a entitèt che "esisto-

no" nel mondo discorsivo (irnmaginario, mitologico' lenerario)'

N e l l a o r u . ' i . o m u n i . a t i r " u n \ p r p u o e ' s e r e r r r r i b u i r o a p i u r e f e r e n ' i '

però nel lenuncir ione i l lo.utorc ' i r i t i r i "c: un rercrenre pre' i 'o 'o l locrro

i" un d.to 'pazio e un drro tcmpo Dal ,anro suo i ì r i .eventc per 'ompren'

dere a quale referente si riferisce i1 locutore' deve posedere' oltre a unacom-

oerenza l inpur. t ica det . i ' rema oer Npr ' le corro<cenze enciclopedi 'he che gJi

.on' .n,-Jai ' "S;t i ' . , "" 'e 'ar io"e ".r

Np'. 'e lerente :" lo quando r l r i 'e-

vente attiva le sue conoscenze enciclopediche il riferimenro "virtuale" si attua-

lizza e il Npr esplica la sua nalura di designarcre rigido.Data la loro natura enciclopedica, i NPr Presenri in un iesto Possono porre

un oroblemr en. i . lopcdico cul 'uraJe quando i r iLerenrrdi arr i ro non po*ie '

d";" l . -"-*"r . ;" . ic lopediche tpe. i f iche del la cuhur; di panenza per

idenificare iÌ relerente di un dato Npr.D'altro canto i Npr, in panicolare gli antroponimì, vengono utilizzÀti n€l

di .cor.o in modo f igurato come rcrJore metonrmie. anronomaie e tper-

boli, sia in espressioni lesicalizzate che in espressioni c€ative' assumendo lo

sratuto di nome comune. In questo caso veicolano un significato denotativo e

uno connotacivo, che hanno origine da una selezione delle conoscenze enci-

Jopediche ad e*i .ol leerre. .ome ncl . . rso deglì eporr imi ìe* i 'aJizzari oppu-

re 'ono f i$ar i .onven/ ion.r lmenrc. come nel cr 'o del le e'presr ioni id iom:tt '

che. Quindi, possono porre problemi lessicali, suddivisibili in semantico-

lessicali e lessico-culturariNei prossirni paragrafi prenderemo in esame una serie di esernpi che illu-

'trano va.i problimi i'aduìtivi e discuteremo le strategie per affrontarli'

3. Dagli antmponimi agli eponimi lessicalizzatt

! , l i e p o n r m i l e * i c a l i z z . r r r s r r a n n o r n a l i z z : r i p r i m a n e ì ì ; ì i n g u . ì c o m u n c e

poi nel l rngu:ggio.peciaJivico due rmbiLi in .ui pre*nr.rno camrrer idiver i

\el la l ingur .omunc.ono innumerevolr glr inrroPonrm' d Pe'\onaggr rerrr o

immaeinlr i .he nel cor.o dcl rempo hanno 'ubìLo un pr0Lr$0 di le$icJiTzl

z i o n e i o ' i . o n o - e i . r r a r i n e i d i z i o n a r i . S r . o m p o r r a n o . o m e n o m i c o m u n i

talvolta scritti con la lertera minuscola, indicanti enriràL connesse in vario mo-

ln ouòro Lvoo .r,,ta, qc " in eo nd , sr'" on'Ler, rn 'nbr'o anglo'^one dove

ilteìnine eranlzsì riÈtìsce sia aLNprche tunge dà has, sia aglielenenri fómàti dalNPr

nr le$icrli;ione. indicaticome &a"inii o dèo"oma$iì ìn:mbito ì61ìano'

227 QUADRION 2 (2006)

Page 5: Antroponimi inglesi e traduzione

PÀtrizia Pierini

do ai personaggi in questione. Si possono suddividere in due grupp;. Nel pri-mo coÌlochiamo gli eponimi che indicano enrità concrete (suumenti musica-li, capi di abbigliamento, cibi, aree geografiche) che hanno preso il nome inonore di personaggi famosi o da coloro che li harno scoperti o invenrati.

Le strategie traduttive che verrarno discusse sono le seguenti:

51: raÙiíone/rdaftamenro delÌ'elemoro (antroponimó) al sist€ma lilgrisdco di ùivoì

s l : ,o . r i ,u / ione del l e lemen,o.or una g o\" e.pt :c" , iÉ:54: uso di un equivalenre cufturale (divergente a ljvello lesico-gramnadcale, na

equilzlenîe pragnadqmenre netla cul$la dì arivo).

Iniziamo esaminando alcuni eponimi e la loro traduzione in itatiano:j

(r) a. sdophone srsofono'a

keyed wind insrrunenl IC 19: named afrer Adolphe Sd (t 8 14,94), Belsian nuicd,idsÍumenr maÌer, who invented n (1846)l

b. biro biro'a kind of ballpoinf tC20, naned afrer Laszlo Biró ( I 900,s5), Hungarìar invenrorl

'a nerinsue cal<e lopped wirh whipped cream and rruir' tC20: nahed atîer Anna

Sîetson / il ripico cappello dei corvboy'a type offek har rh abroad brin and hish c.own, worn mainly by cowboys fC20:nahed after lohn Srerion (1830-1906), American hamrakcr who designed itl

Come si può notare in (la e b), quando i referenti sono oggetti in uso archenella cuhura di arrivo, non ci sono problemi radutrivi: viene applicata 51,daro chc in ndiano r i ,ono eponimi . or i .ponden. i . In I Ic e d) i ; ferenri ,o-no esempi di quella che NE\TMARK 200t: 97-98 indica come "culrura mate-riale' e possono porre problemi lessico-cuhurali. In (1c) si può applicare 52ricorrendo a un iperonimo, menrre in (1d) S t, poiché questo ripo di cappelloè conosciuto 'visivamente" da gran parte dei riceventi italiani arÍaverso filme telefilm western, opoure 53.

r I dati ingl6i sonó úad da cra Le res sono le ùaduzioni prcpore da chi sùive.

QUADRION 2 (2006) 224

Page 6: Antroponimi inglesi e traduzione

Nel secondo gruppo riennano gli eponimi che indicano comportamenri oqualità ascritre ai personaggi da cui prendono iÌ nome. Il meccanismo di for-rnazione di eponimi è comunemente sfruaato in modo creativo nel discorsoperche cosrìrui 'ce un modo eff ìc iente ed cconomico per ÒPrimere un Pcnsi+ro complesso tramite le inferenze che il ricevente può uare dal Npr: il nome

di qualsiasi personaggio culturalmente rilevarrre può esere usato per indicare

comportamenri o proprietà. Gli eponirni lessicalizzati e quelli non lessicaliz-zari si fondano sullo resso neccanismo, che consiste nello stabilire un rap-porto di somigliarza tra una persona X e il refcrente dell'eponimo riguardo aun cerro arpefto, e occorrono nelle stesse costmzioni sintaaiche. Però pongo-no due diversi problemi tradunivi: i lessicalizzati possono porre un Problemadi naura lessicale, i non lessicalizzati un problema €nciclopedico, fungendo

da allusione culurale, e per qu€sta ragione saranno esaminati nel prossimoparagrafo.

Ponendo a confronto l'inglese e l'italiano, da un lato si osservano delleronversenre quJndo sl i eponimi brnno unr comune or igine: a que'r i ' i ap'olica Sít Do, Oui,o,i , Donrhiscionc, .ind"'lk Ccnrentak.l"/4! , Giu''da,

mentorc nintore. Dall'akro lato si osservano delle divergenze, causa diproblemi raduttivi, quando gli eponimi hanno origine da nomi di personaggi specifici della singola culura, come (,l.1rs) Gnnd! e Vahet Miq in ingles.,e perpauae nanantonio in iuJrano ln ingìese "ccorronn i î var ie rrrurru'e:

. V + SNpr Gintagna noninale con nome proprio): ra be d Ftore"u Nìshnrsah' taà! d Czrd,otd, to pldr Polbama. SN, SNpr, Mt heighboqL tk$ mf%fl|. Npt +Nt ah o,ati' ù?a. yu+Ny hllocrrtvo): You luha

Consideriamo alcuni esempi:

tutroponini inglesi e traduzione

u uticonfomista / m indHdu.[sta i u ene sciólto(2) a N4a*dck'a person ofindependenr or unorthodox views' [C19: after Samuel A. Maverick(1803-70),Texs nncher, who did not bmnd his catdel

b. Babbi$ (derog) un piccolo borghese / un borghae picolo pìcolo'a nano*'ninded and complacent menber ofrhe middle clars' [C20: after George

Babbiti, cenral chmcrer ;n t|'e rcvel Babbítt (1922) by Sinchn kwisl

c. Romeo un innamorato focoso / un Roneo (?)'an ardent ma lover' tfrom the hero ofShakespeaeì Ra nea and lLlkt (1594))

229 QU DRION 2 (200ó)

Page 7: Antroponimi inglesi e traduzione

Petrizia Pierini

d. Scrooge un avaro / ùno zio Paperone / un Arpagone'a mm or Ìniserly peson' lcl9, alìer Ebenezer Scrooge in Dickens' story,4 C/rur-na Cant (184a)l

e. (colonel) Blinp (chiefly Bft) un conser,arcrc orúo e bodoso'e person, especially a milirary office., vho is srupidly complacent and reactionary'.lC20: afrer a chdacrer in dtoons crcared by David I'wel

f. Jezebel una svergognara / un inlrigúte'a sharneless or schening woman lOld tstment. The wife of Ahrb, kjns of Israel:.he fo{ercd rhe .oship oF Bàal r rd u ied ,o de\ , ,o , ùe propheB o. r .m; t I r K ing.18:4-13)l

Si può notare che le marche di uso, che possono fornire inform^zioni udli altraduttore, non sono inserìre sisrematicamenre nei lemmi: su sei esemoi. so,lo-due Ie ;ncludono: rd e<cmpio. non r isuha che ,Razaa c urato in conresr i

Il problemaposto dagli eponimi in (2) è di narura semmticoJessicaÌe. (2f)esemplifica un primo tipo di problema: quando un lessema viene posto nelcontesto enunciativo, iÌ suo significaro potenziaÌe si artuaiizza assumendosensi diversi che richiedono rese tradunive divcrc.

Un altro problerna è connesso :lla connorazione. Nel discorso eli eponimih,rnno una tunzione ralurar iva. e 'pr imendo disol i ro una vr lurazione nesarivaseLondo i l punro di vrsr. t dcl locutore oppure,econdo norme cutruràt;en'rdeterminaÉ. Si possono considerare dei modi indireti per esprimere dellecr ir iche. una.ona d; mec, ani,mo eufem iv ico rMoo\ tqó8: 24t-+-/ che nelprocesso traduttivo va perduto poiché nella maggior parte dei casi il radutco-re è costretto a rendere il senso esplicitamente, come in (2e). Le straregie ap,plicabili sono essenzialmenre due: la resa del senso e, in alcuni casi. futilizodi un equivalente culturale. In (2a) le rese esprimono lo sresso wlorc semanri-co con valori connotazionali diverd. In (2b), per rendere la connorazione ne-g îlva di B.tbbitî si p!ò oprare per una resa semanrica oppùre per un riferi-m€nto inteîtesruale al titolo d; un famoso film con Aberto Sordi (Un botehe-

\egli alui esempi, in (2c) la trascrizione dell'antroponimo (Rarzea) suonain modo sn,rno poiche, anche,e i l penon.rggio lererur io è noro J r i .evenriiraliani, non viene usato come eponirno, né lessicalizzato né non lessicatizzato. In (2d), renendo conro del genere testuale e del regisrro, il traduttore puòoptare per la resa semantica (aaara) o per un equhdente culturale, scegliendo

QUADRION 2 (2006) 230

Page 8: Antroponimi inglesi e traduzione

zío Papennea se llTAha una funzione informariva e una nota umoîistica nondisturba il tono del discorso, oppv,re Arpagone (daì nome del protagonisradell'lzara di Molière) in un discorso di tono formale.

Passando ora a esaminare il discorso specialistico, gli eponimi sono presen-ti nel lessico di vari linguaggi specialistici. Come ha posto in evidelza Gorrt2003:37-40, a partire dal Settecento gli scienziati che operavano in vari am-bni Gotanica, chimica, biologia, medicina) elaborarono delle regole pet lor-rnare e ampliare il lessico specialistico, le cui caratterisriche di base sono lamonorefenzialitàL e l'assenza dj connotazione. îa le risorse maggiormente utì-lizzate vi sono ba.si e affisi di origine greca e ladna. Ma oltre a queste, I'alrrarisorsa sfrurtata è l'uso di eponimi: il cognome di coloro che hanno srudiacoun determinato lenomeno o hanno fano un'importante scoperta, occorre co-me base o parola derivata, da sola o all';nceroo di unità polirematiche, per iÍ-dicare mità di misura, strumenri elementi chimici, malattie, postulati. Uncdo particoiafe è rappresenraro dalla botanica, in cui gli eponimi costituisco-no i nomi scientifici di molte piante che, coniati in ladno, tungono da termi-ni "universali"r i oomi cornuni, ìnvece, variano da lingua a lingua, talvoln an-che all'inrerno di una stesa lingua, ponendo problemi tradunivi poiché nonsempre si riesce a individuare il referente.

Questi tecnicismi hanno una circolazione internazionale, nel senso chefanno parte del sapere sci€ntifico coniemporaneo e sono presenti nei lessicispecialistici delle lingue di cultura, anche se in forme divergenti perché co-struiti in conformitàL ai singoli sistemi linguistici. In prospettiva tradurtologi-ca tali tecnicismi sono traducibili senza alcun problema poiché è possibile sta-bilire conhpondenze semantiche in un rapporto 1:l úa termine di parrenza erermine di arrivo. Ecco alcuni esempi relativi a vari ambiti scientifìci:5

(3) DOTANTCÀa. Pointe îtìd ?u lchelrind

Antroponimi inglesi e rraduzione

tdaJoel Roben loinseÍllda CNpar wisrarl

poinsertia + stdla d; Narale

s.m,g, è sato utilizzab per ceae il noùe di un famoso pesonaggio dei tuneiii di WaltDìsney, Súoage M.D&ch, ticco nonché ,varc, noto i. Italia cone zt /aP'rra Qucfo Npr,usaro come eponino, può a$un*e iì sìgnifìcàto pesona moho ricca' oppurc

'penona

La pr€senrúion€ dei daii non riene conro deìla lìngu in cùi glì eponimi hanno a"uto origi-ne gli esempi inglesi sono posria sinisúa in qurnto Iingl6€ vien€ quiconsideÉ€ lingua dipùcna (in snrc ùadúblogico). I daii inglesi sono ùatti da cr4 e i tnducentì da PIccHI2002.

23r QUADRION 2 (2006)

Page 9: Antroponimi inglesi e traduzione

Patrizia Pierini

(4) ANAToML{

(5) MEDICTNA6

(6) FrsrcA

(7) cHIMIc\

(8) CEOMETRTAa. Pyrhagou theorem

lda Burclomeo Ectachiol[da Gabriele Falloppio]

tda lohn DaÌtonl

lda Chrles Richterl

lda Roben \flilheln Bunsenllda Luigi GÌvanil

ldaì mden. greco lnasoralldal úaten. sreco Euclidel

4. Gli antroponimi come allusioni culîurali

Per "allusione culturale" si intende un segmento di dimensione vatiabile chesi riferisce a un aspetto della cultura di partenza per comprendere il quale ilricevente doe possedere conoscenze enciclopediche culturalmente specifiche.Si trana di materiali linguistici di rario tipo (Npr, frxi famose, citazioni) cheveicolano un signi{ìcato implicito. Gli antroponini, che costituiscono un im-portante tipo di allusione, possono essere eponini non lessicalizzati oppurenomi nella loro tunzione standard di designatori di singoli referenti. In ingle'se le fond privilegiate sono la Bibbia,la rnnologia, la storia e la cronaca, la let'teratura classica (Shalespeare e Dickens in primo luogo) e quella di intrane'nimento (narradva gialla, letteratura per ragazzi), come pure fumetti, filrn etelef i lm. F un fenomeno di ampia ponrta .he si può o*enare in var i generitestuali, dal testo letterario atl'articolo di giornale.

6 Qu.sto è fose il seirore che ùriliza m io.menr€ gli eponimi, .ome ci si può rnd€F ón-to consukando il dizionario ,zrza degli eponimi nell ingl*e della nedicinà all indnizzo<http://w.whonmedi.com>.

QUADNON 2 (2006) 232

Page 10: Antroponimi inglesi e traduzione

Anrroponimi inslesi e rraduzione

Ii problema radunivo si pone quando il ricevente di arivo non possiede ìeconoscenze collegare al Npr. E un tipo di problema ben noto ai traduttori eoggeno di indagine nell'ampio e approfondito sùdio di LEPpTHALME 1997.lr strategie adottabili sono quanro:

S1: tmcrizione/adanamento dell eìemenro (antroponnor;\J: 'orr tuzrone del l e em.r 'o.on ur" glo"a e,pl icar i 'a,55: aggtunra di jnformùion; (nel corpo del resto o in nota);

Gli antroponimi possono occoúere in varie forme:

(9) Next day, rhings get nore lndiana lones, Lun Mario annources m all-day hikethrough the rainforest.(10) Kisinger: A TV ponrair fearuring a Merrernich of rodar(l l) She did Dor look like Caúv Nàdon.(12)There was a lor ofmore dúr in here. Plus cobwebs and woodwotn. Pennylooked uound. '\ltot your decoraror?" she sàid. "Mns Havishani"?

La scelta deÌla strategia da adonare dipende in larga parte dalla valutazioneche il cradunore fa sulle conoscenze in possesso dei riceventi a cui si rivolge ilTA. Ad esempio, i film di IndiaraJones sono ben nori ai ricrventi di arrivo, equind; ;n (9) ci si limiterà a trascrivere il nome. Se il traduttore ritiene che iriceventi non siano in posesso delle conoscenze enciclopediche necessarie percomprendere I'allusione dovràL inrervenire in vario modo. In (10) I'eponimoallude allo statisra ausrriaco Klemens Mecternich (1773-1859), ed essendonon lesicalizzato, pone anche un problema interprerativo: quale delle cono-scenze collegate all'anrroponimo è rilevante nel contesro enunciarivoi llanali-si testuale permetterà di stabilire se il locutore si riferisce alla sua srarura inrer-nazionale, alla sua abilità polirica o alla sua asruzia. Le alternarive sono:

(10) a. un Menernich dioggib- uno statisra di grande abilitàLc. uoo statista con Iabilità di Menernich

tsr lts3ltsl + s3ì

, CÌiesenpisono ùdri: (9) da MARîN SyMìNc roN, ,, ta" hnou th. aa! îo Stin Tanéa,

"Travel", Jànúary 2006, p. 97i (10) da NnvNraRK 2001: 105; (t l) e (12) da LEPPTHALME1997:93,22 .

233 QUADRION 2 (200ó)

Page 11: Antroponimi inglesi e traduzione

PaÚita Pierini

(l0a) lascia I'onere dell'interpretazione al ricevente coito, mentre (10b) facili-ta la comprensione al ricev€nte comune (lOc), che combina due srrategie(trascrizione + glossa esplicativa), illustra un procedimento utilizzabile in casidiversi e che soddisfa sia il ricevente colto che quello comune.

Un aspetto rilevante da considerare è la tunzione svolta dal Npr nel discorso(umoristica, intensificante, cantterizzante, ecc.). In (11) ùoviamo una simiii-tudine in cui si allude a un personaggio sconosciuú ai ricevend di arrivo' emolto probabilmente anche al rraduttore. In questi casi è nec€ssario consultaftùrienciclopediai ìn rr'rs si legge che l'americna Carry Nadon ( I 846- 191 1) eraurianivista della batraglia contro I'alcol e una fautrice del voto alle donne, altae robusta, che indosava abiti scuri che ricordavano una veste reÌigiosa Tale al-lusione veicola una connotazione negativa poiché fa riferimento a una donnanotoriamente non bella e piuttosto aggressiva. In (11) l'allusione ha la tunzio-ne di enfatizzare la sorpresa dell'ossenatore che vede una femminisa di oggi ilcui aspetto non risponde alle sue aspettadve. Eco le possibìli rese:

(11) a. Non sembnw uns su$rase a del p.ino Nove@m. tsutìtuione @n gl6mlh. Non era cone mi aspettavo tonissionel

In ( 12) il riferimento è a un personaggio di Great Expectaúans di Dickens'I archeripo delJa mogJie rbb:ndonara che dopo mni con.erva ogni co,a inratra dal giorno delle nozze. Lallusione, sicuramente non €òlta dai ric€venti diarrivo, è un commenro ;ronico che sortolin€a il senso della domanda prece-dente. Ci sembra un caso in cui si possa omettere in quanto l'elemento "estra-

neo" può costituire una fonte di disturbo per la comprensione del s€gmento:

(12) [...] Ma chi ti ha arrcdato la cua?

Il genere testuale è un altro farrore da prendere ìn considerazione Barln19921 246-47 cita. ll c so di un testo di saggis rica inritolato A*umn oftury the Assassínation ofSadar di Mohaned Heikal conrenente la seguenteallusione:

' IJ i fhe e\mpìe ofTruman *€l alwà\. Dre.enr i r my mind.

alla quale, nella traduzione in arabo, sono state aggiunte ben ono righe diinformazioni per far compreoder€ ai riceventi di arrivo l'analogia tra il presi-dente americano e Sadat delineata dall'autore: tucro ciò che nel TP era impli-cito è staro esplicitato nel TA.

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Artroponimi inglei e traduzione

Se I'aggiunta di informazioni, e in qualche misura l'omissione, sono strate-gie adottate nel giornalismo e nella narativa gialla, come osservato da LeP-pihalme, oppure nella saggistìca, come notaro da Baket nel testo letrerario,sopranuao se è un clasico, i úadurtori solitamente si limitano alla úascrizio-ne o all'adanarnento del Npr alla lingua di arrivo, come in (14):

(14) Their faces were powdered and they caught up their dreses, when they touchedeanh, l;ke alarned Atalantc.I visi e@o incipdati, e r@odo tem ese si ri:Jzamo la gonna one ^lalatte sPàvenate3

Ancora diversa è la siuazione nella traduzione per il doppiaggio dei film. Unesempio inreressante si trova in PAoLINELLIDI FoMUNATo 2005: 60-61; sitrarta di una battuta di /acbie Broun di QtentinTarantino, in cui chi parla pa-ragona un awocato che può salvarlo aJohn Cochran, l'awocato che ha difesoO. J. Simpson nel processo per omicidio, sconosciuto ai riceventi itrliani:

(15)This brother's name is Stacin Goirs and this njgga is a junkyard dog. He nyown penonal Iobooieloé:al. Matrer of facr, he ikick ]qh4ricloehra!Ìt as ,Andlike Jaharie&ebla!!, úis nigga hare cops.Qu.sro frarelìó cuuro si chima Ssc;n Goins... e îi giuro, cazzo, che è un dannatomastino 6gllo di punana come pochi. È il mio penonate &bqaEladal E-Suilumi dirai: ehi. Iohnnie ha saÌvato QJ-Siqpsorl Bè, sai cos'ha in comune con luì? Lo-dio Èrce per glì sbiri.

liadarrarore non gode della libertàL del tradunore di testi scrirti, ma è sottopo-sro a vincoli quali la durata della battuta e il sincronismo labiale. In (15) leinformazioni aggiuntive sono inserite nella bartuta in modo naturale e creati-vo, senza che sembri che il personaggio lo spieghi al suo interlocutore. Va os-servato che nella traduzione viene inserita l'allusione a O. J. Sinpson, con-tando sul fatto che molti riceventi iraliani ne hanno sentito parlare dato il cla-more internazionale che ha avuto il processo.

5. Gli anrroponimi nelle espressìoni idiomatiche

La fraseologia, che spazia dalle espressioni idiomatiche ai binomi itreversibili,dai proverbi alle forrnule di roudne, riveste un parricolare irter€sse per il tra-

3 Ck.l^Mrslc'tcE, D'bli"ert 'A liEle cìoúd , bndon, Pensuin Bools 1971, p. 69ì ID., G'tdi Dúliu "Una p\aola nth{, MilanÒ, Mondadoí 1964 (tnd. di lranca Gncosni), P. 73

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duttologo poiché è l'area dove ogni lingua articola e da forma alla propria vi-sione del mondo, dove si evidenziano i legami della lingua con la storia, lageografia, la memoria storica di un popolo. Da vari studi è emerso che leespressionì idiomatiche ruotano anorno a immagini che fanno rifer;mento adaspefti dell'esperienza e della vita quoddiana, quali parti del corpo, animali,cibi e bwande, fenomeni naturali. Quindì non sorprende che un certo nume-ro di uniù siano incentr:ìte sugli artroponimi che hanno un ruolo imponan-te nella comunicazione quotidiana.

Ia traduzione delle espressioni idiomadche è stata oggeao di srudio in varilavori (NE\vM{Rr< 1981:85-91; BAKER 1992.64-79. Le strat tie adonabili

57: tnduzione lenerale;

54: uso di un equidente culrurale;58: uso di un unita sin;le nelsisnificaro e rella fórna.

57 è stata usata in passato, e talvolta anche in tempi recenri, ma è una srrategiain contraddizione con la natura di quesre unità lessicalizzate, il cui signìficrrcglobale non è deducibile dal signìficato dei singoli elementi che le compongo-no. Lapplicazione di S8 dipende dalle risorse disponibili nella lingua di arivo.

Come in altri casi, la stmnura dell'espressione idiomatica (SN, SV, SP)non è riler,anre ai fini tradunivi, mentre sono centrali il significaro, sir deno-rativo che connotativo, il contesto enunciativo e la sua funzione nel discono.Consideriamo alcuni esempi rraúi da !Dr1, in cui viene fornira defìnizione,marca di uso, etimologia e in un caso gli esempi, per ciascuna espressione, af-fiancata dalla resa traduttiva che sara poi discussa:

{16) a. ro eise eai! (co[) fare un puriferio^@renarc ùn pandemonio'to hake a noise or îrouble, esp. by conplaining or a.guins. <Refering ro Cain inrhe Bible, who kiiled h;s b.orher Abel. Iî means m b.ins back rhe sp;rit ofcaiq bybehavìns or spealing violendy.

b. not know Gomone) &om 4d4s Goll) non conoscere affaao/non aver mai visro'nor ro kiow Goneone) aî all'. <Referins ro Adan ln rhe Bible, rhe firet man.rhereto,e.omonc whom ore (oJ ld nor k ,o$ { -

(11 the &hillc!' heel il talìone di Achille'a w€ak point ìn soherhins rhar is orherwise wilhour fault, e.g. in a person's charac-rei. <tuferring ro Achilles (iD Homeis lidò .

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( l8) Hobsonì choice (nór f,Ìl) una sceÌta obbligara./ siruùione seEa afternadve'no

cho;ce at all'. .Refering to Tobias Hobson, who kept a large nunber of horeesfor hire. \lhen anyone *ked to hire a hone, Hobson would always ofièr orly rhehorse nearest úe door of the sable.

(1 9) a. to keep up whh the loocsss (coll) cercare di essere all'ahezza dei vicini'ro

compete wnh orher people for a betrer social position, e.g. to buy nore or bertermarerìal rhings than oneì neighbouts ot friendí.

b. before one/you can say lEtr[ohiruor (coll)

(20) Go do) Gweer) Fanny Adams (euph)1o do nothingar all'. Often shonened to FA. <k stands for the nboo ph.aselrlzll= nothing at all.

Anrroponini inglesi e raduzione

c. an hon$î Jec Goll)in ordinaryhonest nan rvho is ofno special inreresr'

(zI)a. I<k of all rades (coll) factotum / uono nnroàre / Sig. faccio-runo-io'a peron who hx theabllity to do many diflerent kirds ofwod<, ahhough not necersarily very well'. Often in the phnse ldck of rn ,ad?' lanA naiter afhonè.

b. every &q, Djek and Harry / ary &rg, Dat ù Hllry (not fml) 'weryone / anyoneIti or ea't tn becohe d member ofthat dab. ThE aaat peoph who hate plenrr ofno"q'o .pc"d w pL e4-!tz-Dr-!-ud . un ,nio quJ ;.iFor qualif'ed gí.le: hete, therc t ka kgtktianfot gi"iîS then d li.ete, M thtt 4tlL1blaDnk or Harrr caa work as a gaíde. . ogai tizio cbe pxse per la sràdà.

In (16) sono presenri nomi bìblicì, in (t7) un personaggio della cultura classi-ca, in (18) il nome di una persona r€almente esistita, in (19) nomi personali ecognomi molto diffusi, io (20) un norne e un cognome la cui presenza è mo-tivata dalle iniziali, le stesse di unespresione tabùr, in (21) ipocoristici di no-mi personali. In (l9a) e (21) gli antroponimi sono utiÌizzati per indicar€ per'sone in senso generaìe oppure categorie di persone.

La specificità culturale delle espressioni inglesi emerge quando vengonotradone. In (17) è applicabile S8 poiché in italiano è disponibile un espressio-ne simile. l.e strategie utilizzate sono la resa del senso in (16b), (21c), e I'im-piego di apressioni con vado grado di idiomaticità, equivalenti culturalmen-re, negli altri casi. In (21a) le prime due sono rese semantiche che esprimono

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(parzialnentQ il senso, m€ntre Ìa tez,r esprim€ ironicamente la considerazio-ne che una persona fa tante cose, ma piuttosto male

C o n ' u l r a n d o L A f u c ( t l o - q e P i n A \ o l 9 q 2 . c i . i p u o r c n d e r e . o n r o c h ein italiano sono numerose le espressioni idiomatiche contenenti antroponi-mi, ma vi è una qtasi totale divergenza tra iraliano e ingiese, in quanco leespressioni italiane equivalenti a quelle inglesi, laddove individuabili, noncontengono antroponimi, tranne (17) e (21b) in cui l'antroPonimo /7zt ècollegato all'espressione tizio, cdio e sen?ronio. Ne consegue che le strategieadotrabiii sono la resa del valore semantico o I'uso di un equivalente cultura-le, tenendo conto della connotazione.

Un alùo ripo di esptessioni idiomatiche è rappresentaco dalle similitudiniconv€nzionali (MooN 1998: 150-52), unidL fisse av€Dti la sùuttura (r') + ó+ Aggenivo + a.r + SN, dove SN ha la funzione di intensificare il valore del-l'aggenivo. Consideriamo due esempi:

(22) a. o tich as Croesu ricco cone Creso/ essere un Creso

very rich. <Croesus vru r ruler ofthe mcienr ki"gdon of Lydia in Asià Minor in the6th century BC, who was seid to have great wed*

b. as plesed m lueh molto contento / contento cone una pasqúa'very pleased'. <Probably ftom rhe cheerful Picrures ofthe chgracter Punch, whoappeared on the coven of ,Dzn., magazine in ùe I 840s-

Il Npr in SN denota un personaggio ch€, in base 3l1e conoscenze encidopedi'che dei riceventi di partenza, è noto per la qualitàL espressa dall'aggenivo.

In (22a), è possibile applicare SB (similitudine convenzionale) oppute 52

Gesa del senso con un eponimo lessicalizzato) Lesempio (22b) consente difare alÍe consideúzioni. A nostro awiso questa espressione va ricondotta di-rettam€nt€ a Mr. Punch, personaggio del famoso spettacoto di burattini"Punch and Judy", il quale è sempre contento, specialmente quando combinaqualche tiro crudele agli altri personaggi. La resa semaf,trca motto ntento ol'equivalente culturale co tento come una Pasqu,rPossono essere usati in itaÌia-no per riferirsi a una contentezza per fatti positivi; quando ci si riferisce a unaconientezzr per i guai di qualche persona si può o ptare pef la resa godele delk

Parizia Pierini

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Page 16: Antroponimi inglesi e traduzione

Antroponimi inglesi e traduzione

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P ̂îNztA P|EPJNI, Enghú anthlap|flJt^ i" ttu1"îlati onTh;s paper invs.igates sone aspeca of uùroponlms in rranslarion. After qam-

ining pròpir nme withìn a theorericrl frmework which vim rranslation d cro$-

cul tuml ionnunicar ion, i t expLores three phenonena in Engl ish: lex ica l ised

eoonvms in eeneral laneuaee and specia l ized dr*orne: anrhropontm' À cuhural

i tu ' ion ' ; ,nÀ,oponv* in id iom' . i he a im of rhe ppe' i ' ro fo. ur on rhe l ingurLic

and .u lLuel probler . po 'ed by Lhe ender ing o l Engl :sh anrhroponyms inro lu l ian

and to disru' rhe smree:s ro .ol'e rl'em. I he data exmined are ralen hom ge ne !J-

purpose ar well ro specìalist nonolingual and bilingual dictionaries, and from au-

rhenric td$ belonging to urious genres

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Page 18: Antroponimi inglesi e traduzione

ÉsN rr24{090

Quaderni Internazionali di RION 2RION International Series 2

Connato d'onore / Honóur Committe€

sNroNì M. BADL1 ìMaRcrÀrr (Barcelona), MoNrauF BouruN (lads),

DUNIA BRozo!'ré RoNiE\rc (Zasreb), RlrA CaPRINI (Cen@a), L{uF{ Cas$ (lirenz),

Lurcì LucA C,{VALLÌ'SFoR7-{ (Srdnfoid), Jr N'PIERRT CHAtruoN (País),

ArEKS.{NDM Cr$rKowr. (Knków), ?AoLo D'ACHILE (Roúa), TLrLLro D! MAURo (Rona)

EÀN$ ErcHr-ER (L€ipzig), SHrrln M. EMBLFToN (To!onto), MH.{rY ruJDÚ (BudaPer),

Vor.FcANc HauBrucHs (Serb.úcken), MrLosL{vA KNAPPoVÀ (lnha),

DrF.r!:R KREMTR (Trier), ANDR! LaPIFRRT (o@wa), EDwrN D. LNrsoN (ledonia, l\rY),

tu óN LoRENzo (Santiaso de ComposteÌa), OrrÀvro LUR{rr (Bdel),'\ilLHrLM

F. H. NrcolArsrN (Abedeen), N[{\ fFIsrER {surbrúcken), Paolo PoccEm(Rona), SÈRcro RaTFAEú (Romx), voLFcANc ScHlrHc(^RD (sdbrùcken),

LlcA STRLINNì (Rona), HFjK(I SOLIN (HelsinKi), ALf-(SANDR,{ V 5UPFRANSKAYÀ (MOSCVA)'

]URCEN UNTERT{,{NN (KóIn), VILLY V,{N LANCENDONCK (LEUV€N)'

Mx|s \úÀHLBERG (Uppsla)

Diretore / Edito.in-chief

ENZo CAFhRflu (Roma)

Comitato scientifi@ di quesro mlm€ / Scientiffc Commine ofthis wlume

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ANNA M. THoRNToN (LAqùila)

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