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Didattica inclusivaFermo 9-10 dicembre 2016Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Secondo incontro

Principi di didattica inclusiva

Tecnologie compensative e competenze

compensative

Compensare le difficoltà di lettura e scrittura

Metodo di studio, autonomia, successo

formativo

Un PDP efficace

Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Secondo incontro

Principi di didattica inclusiva

Tecnologie compensative e competenze

compensative

Compensare le difficoltà di lettura e scrittura

Metodo di studio, autonomia, successo

formativo

Un PDP efficace

Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Progettazione Universale

applicata all’Insegnamento:

Universal Design for

Learning (UDL)

UDL - Universal Design for LearningIndicazioni generali:

Didattica flessibile

Proposte ridondanti

La multimodalità è la capacità di un documento elettronico di essere consultato secondo modalità diverse, pur conservando lo stesso contenuto.

Multimodalità e Multimedialità

Testo letto

su

schermo

Testo

stampato

su carta

(inchiostro)

Testo

stampato

in braille

Testo letto

con sintesi

vocale

Testo letto

al

computer

con display

braille

Testo

adattato su

schermo:

ingrandito,

con colore,

font o sfondo

diverso…

Testo

trasformato

in audio

MP3 e

ascoltato

con telefono

o latro

riproduttore

Ecc…Documento digitale

Multimodalità

La multimedialità riguarda invece l'uso congiunto, non alternativo, di canali comunicativi diversi in uno stesso prodotto o documento.

Multimodalità e Multimedialità

Testo letto

su

schermo

Musica) Testo

registrato

Video con

immagini e

voci

Compo-

nenti

interattive

Animazioni Immagini

(foto,

disegni,

schemi,

mappe…)

Documento digitale

Multimedialità

Multimodalità e Multimedialità

La multimedialità è un potente sistema per

migliorare l'efficacia della comunicazione ma se mal

gestita può essere causa di problemi, se non di

vere barriere, per le persone con disabilità quando

ad esempio le informazioni che passano attraverso

un canale sensoriale, vista o udito, sono

indispensabili per la fruizione e non hanno

sistemi di comunicazione alternativi.

Multimodalità e Multimedialità

La multimodalità ha enormi potenzialità inclusive

che si concretizzano pienamente però solo se il

soggetto (l'alunno nel nostro caso) è veramente in

grado di fruirne con autonomia: dall'individuare tra

le diverse modalità di fruizione del documento quella

più adatta, al saper eseguire le trasformazioni se

necessario, fino ad accedere al nuovo formato

usando le tecnologie appropriate.

Multimodalità e Multimedialità

Il prodotto multimediale deve essere

pienamente fruibile per l’alunno destinatario

relativamente a

Comprensione (fruibilità per capire)

Produzione (fruibilità per fare)

Motivazione (fruibilità per coinvolgere)

NB: corrispondono ai principi dell’UDL,

Universal Design for Learning

Piena fruibilità

Il prodotto multimediale deve essere

pienamente fruibile per l’alunno destinatario

relativamente a

Comprensione (fruibilità per capire)

Produzione (fruibilità per fare)

Motivazione (fruibilità per coinvolgere)

NB: corrispondono ai principi dell’UDL,

Universal Design for Learning

Piena fruibilità

Comprensione

1Proporre le informazione nella modalità più adatta alle esigenze dell'utente, usando le sue specifiche periferiche di accesso (testo, voce, immagini, tatto…) e considerando tutti i suoi bisogni di fruizione

Piena fruibilità

Comprensione

2Il testo deve essere pienamente fruibile dal punto di vista visivo.

Leggibilità grafica

Piena fruibilità

Comprensione

3Progettare le schermate favorendo la corretta percezione

degli oggetti proposti e suggerendo anche visivamente la loro funzione.

Vanno evitate schermate confuse, troppo ricche di oggetti e suggerimenti.

È importante conservare per tutto il prodotto (ma possibilmente anche oltre, come regola generale) il rapporto tra l'aspetto grafico e la funzione: azioni simili si devono attivare sempre allo stesso modo, usando il medesimo pulsante, conservando la stessa posizione e lo stesso colore.

Piena fruibilità

Comprensione

4Scrivere in modo chiaro. Il linguaggio dei testi deve essere

pienamente comprensibile e rapportato alle capacità linguistiche e cognitive del destinatario.

Leggibilità linguistica.

Piena fruibilità

Vocabolario di base: circa 7000 parole che entrano nel

90% delle ricorrenze della lingua italiana e sono

conosciute quasi da tutti.

Linguaggio piano: scegliere sempre, tra più forme

equivalenti, quella più breve e semplice.

Leggibilità linguistica

Regole del linguaggio piano

Leggibilità linguistica

Usare parole di uso comune, in particolare quelle del

vocabolario di base («Questa norma vale per tutti» invece di

«Questa norma è vincolante per tutti»);

Usare sempre la stessa parola per indicare lo stesso

concetto (i sinonimi usati come puro espediente linguistico,

per evitare ripetizioni, possono generare espressioni di difficile

comprensione);

Evitare parole straniere inutili, soprattutto quando esiste una

parola italiana del tutto equivalente;

Se si deve usare obbligatoriamente una parola difficile o

inusuale, come quelle non inserite nel vocabolario di base, è

bene spiegarne il significato;

Regole del linguaggio piano (due)

Leggibilità linguistica

Evitare i verbi al passivo («Tutti i candidati hanno superato

gli esami» anziché «Gli esami sono stati superati da tutti i

candidati»);

Evitare ancora di più le doppie negazioni, come «Luca non

vuole smettere di giocare». Meglio «Luca vuole continuare a

giocare».

Evitare frasi negative («Domenica il supermercato sarà

aperto» anziché «Domenica il supermercato non sarà

chiuso»);

Regole del linguaggio piano (tre)

Leggibilità linguistica

Evitare l'uso del congiuntivo: non «È obbligatorio che tutti

indossino la divisa» ma «È obbligatorio indossare la divisa»

oppure «Tutti devono indossare la divisa»;

Fare attenzione ai modi di dire e alle metafore. Quando si

usano vanno spiegate. («Aveva un diavolo per capello». È un

modo di dire che significa essere molto nervoso e arrabbiato).

Evitare l'uso di periodi con subordinate

Nelle verifiche, e in generale nel contesto didattico, si

deciderà volta per volte, in base alle competenze e agli

obiettivi del destinatario, quali di queste regole andranno

applicate rigidamente, quali andranno considerate in modo

flessibile prevedendo eventualmente aiuti o suggerimenti,

quali andranno del tutto ignorate.

Leggibilità linguistica

Il prodotto multimediale deve essere

pienamente fruibile per l’alunno destinatario

relativamente a

Comprensione (fruibilità per capire)

Produzione (fruibilità per fare)

Motivazione (fruibilità per coinvolgere)

NB: corrispondono ai principi dell’UDL,

Universal Design for Learning

Piena fruibilità

Produzione

5Verificare che l'alunno destinatario possa interagire in

piena autonomia con il prodotto multimediale usando almeno una delle modalità previste (tastiera, mouse o altro).

Piena fruibilità

Produzione

6Verificare che il destinatario possa svolgere agevolmente le esercitazioni previste nel prodotto multimediale usando le modalità di accesso per lui più appropriate.

Piena fruibilità

Il prodotto multimediale deve essere

pienamente fruibile per l’alunno destinatario

relativamente a

Comprensione (fruibilità per capire)

Produzione (fruibilità per fare)

Motivazione (fruibilità per coinvolgere)

NB: corrispondono ai principi dell’UDL,

Universal Design for Learning

Piena fruibilità

Motivazione

7In un prodotto multimediale rivestono spesso notevole importanza i messaggi di feedback prodotti automaticamente dal sistema come risposta alle attività svolte dall'alunno.

Innanzitutto dovremo verificare che siano effettivamente compresi e percepiti correttamente, ossia che l'alunno destinatario sappia sempre distinguere tra un rinforzo positivo e uno negativo.

Piena fruibilità

Motivazione

8Verificare che i rinforzi siano efficaci e personalizzare di conseguenza le modalità di erogazione. Non basta quindi che il rinforzo sia semplicemente compreso come tale (punto 7), deve anche essere efficace, ossia condizionare in modo reale e positivo il processo di apprendimento.

Piena fruibilità

Motivazione

9Sostenere l'accettazione e la motivazione inserendo contenuti personalizzati e riferimenti al proprio vissuto. Uno dei vantaggi più apprezzati dei prodotti multimediali autocostruiti sta nella possibilità di inserire immagini, ma non solo, di persone e oggetti reali, ben noti al soggetto destinatario.

Piena fruibilità

Il prodotto multimediale deve essere

pienamente fruibile per l’alunno destinatario

relativamente a

Comprensione (fruibilità per capire)

Produzione (fruibilità per fare)

Motivazione (fruibilità per coinvolgere)

NB: corrispondono ai principi dell’UDL,

Universal Design for Learning

Piena fruibilità

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Secondo incontro

Principi di didattica inclusiva

Tecnologie compensative e competenze

compensative

Compensare le difficoltà di lettura e scrittura

Metodo di studio, autonomia, successo

formativo

Un PDP efficace

Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Rimuovere o

aggirare gli ostacoli?

Abilitare Compensare

Abilitazione Compensazione

Strumenti compensativiIntervento didattico

(Ri)Abilitazione

Compensazione

La compensazione offre un

vantaggio funzionale indiretto:

l’abilità non è recuperata ma si

punta su strategie alternative per

raggiungere analoghi risultati.

L’abilitazione mira direttamente

al potenziamento di un’abilità o di

una funzione.

Riabilitazione Compensazione

sono interventi di tipo opposto

sono interventi di tipo opposto

Riabilitazione Compensazione

La riabilitazione

interviene sulla

funzione deficitaria

La compensazione

sfrutta le funzioni

integre, ignora

quelle deficitarie

Riabilitazione Compensazione

La riabilitazione è

sempre limitata

nel tempo

La compensazione

è potenzialmente

permanente

Riabilitazione Compensazione

La riabilitazione

mira a benefici

futuri

La compensazione

punta

possibilmente su

benefici immediati

Riabilitazione Compensazione

Misure dispensative:

la mela avvelenata?

Abilitare Compensare

Dispensare

Abilitazione Compensazione

Strumenti compensativi

Misure dispensative

Intervento didattico

Abilitare Compensare

Dispensare

Abilitazione Compensazione

Strumenti compensativi

Misure dispensative

Dalle Linee Guida MIUR

per gli studenti con DSA

Le misure dispensative sono interventi

che consentono all’alunno o allo

studente di non svolgere alcune

prestazioni che, a causa del disturbo,

risultano particolarmente difficoltose e

che non migliorano l’apprendimento.

Problema: difficoltà ad imparare ad

allacciarsi le scarpe

Intervento di tipo

dispensativoIntervento di tipo

compensativoIntervento di tipo

abilitativo

Compensare

Strumenti

compensativi

Dispensare

Misure

dispensative

Le misure dispensative

rappresentano una

presa d'atto della

situazione ma non

modificano le

competenze.

Dipendono dagli altri e

non danno autonomia.

Hanno lo scopo di

evita-re che il disturbo

possa comportare un

generale insuccesso

scolastico con ricadute

personali, anche gravi.

La compensazione,

mira a ridurre gli effet-

ti negativi del distur-

bo per raggiungere

prestazioni funzional-

mente adeguate.

La loro efficacia dipen-

de molto più dalle abili-

tà d’uso dell’utente che

dallo strumento usato

(competenze

compensative).

In modo diverso, pos-

sono dare autonomia

AbilitareInsegnare

Didattica

personalizzata – ind.

Difficoltà di apprendi-

mento non significa

ovviamente impossibilità

ad imparare.

Un intervento didattico

personalizzato, che

punta a sviluppare

competenze in piena

autonomia, va sempre

previsto e sostenuto

Gli strumenti compensativi

devono “compensare”

Art. 4 – Misure educative e

didattiche4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego

degli opportuni strumenti compensativi, curando

particolarmente l’acquisizione, da parte

dell’alunno e dello studente, con DSA delle

competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.

DM 5669 2011

Art. 4 – Misure educative e

didattiche4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego

degli opportuni strumenti compensativi, curando

particolarmente l’acquisizione, da parte

dell’alunno e dello studente, con DSA delle

competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.

DM 5669 2011

Art. 4 – Misure educative e

didattiche4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego

degli opportuni strumenti compensativi, curando

particolarmente l’acquisizione, da parte

dell’alunno e dello studente, con DSA delle

competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.

DM 5669 2011

Per ogni disturbo il suo

strumento compensativo?

Computer o tablet con programma di scrittura

Correttori ortografici

Controllo con sintesi vocale (eco in scrittura)

Sistemi di predizione

Software con riconoscimento vocale…

Scrivere

Leggere

Sintesi vocali

Libri digitali

OCR e scanner

Scanner-mouse portatili e a penna

Audiolibri…

CalcolareCalcolatrice

Foglio elettronico

Programmi per la creazione di mappe e per organizzare le conoscenze

Studiare

Non tutto si può compensare.Prima di proporre strumenti compensativi

dobbiamo chiederci:

Esistono? Si può veramente compensare

quello specifico disturbo?

Funzionano? Ci sono le condizioni per un

uso efficace?

Sono convenienti? I vantaggi superano

le, spesso inevitabili, controindicazioni?

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Secondo incontro

Principi di didattica inclusiva

Tecnologie compensative e competenze

compensative

Compensare le difficoltà di lettura e scrittura

Metodo di studio, autonomia, successo

formativo

Un PDP efficace

Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Compensare la dislessia con

la sintesi vocale. Funziona?

La sintesi

legge maleperché è un macchina che

legge senza capire cosa

sta leggendo

Sono cose che capitano anche al capitano.

Questo è un ambito di ricerca molto

ambito.

Dopo aver subito il gol la squadra si è

ripresa e subito ha pareggiato.

Ma se perdono ancora, questa volta non li

perdono!

Presto, vestiti! I tuoi vestiti sono sulla

sedia.

Quella volta ho agito bene ma di solito in

questi casi mi agito e sbaglio.

Due programmi compensativi

per le difficoltà di lettura

ALFa READER Erickson

Commerciale

LeggiXme

LeggiXme SP

di Giuliano Serena

Gratuito

Compensare la dislessia con

computer e sintesi vocaleFunziona bene quando:

Ci sono adeguate capacità di comprensione da ascolto;

Si consente di sfruttare adeguatamente le informazioni di tipo visivo del testo (iconografia e formattazione);

Si consente il controllo del flusso della voce;

Il soggetto riesce a passare dall'ascolto(passivo) alla lettura (attiva)

Leggere con la sintesi non significa ascoltare una voce che parla ma saper gestire in modo attivo, integrato e intenzionale le informazioni che arrivano attraverso i due canali sensoriali:

- quello uditivo, con la sintesi vocale che informa sul contenuto del testo scritto evitando all'utente l'operazione di decodifica, per lui troppo difficoltosa;

- quello visivo, che mostra l'aspetto grafico del testo scritto, in particolare gli attributi e il contesto tipografico.

Compensare la dislessia con

computer e sintesi vocale

Disgrafia

In teoria, anche il disgrafico più

grave può redigere con un

computer un testo graficamente

perfetto e quindi compensare

pienamente la disgrafia.

Ma non basta l’efficacia, serve

anche efficienza.

Disgrafia

Perché la videoscrittura diventi un

sistema compensativo di uso

quotidiano è indispensabile

l'impostazione dattilografica

(dieci dita) altrimenti la velocità

non sarà mai adeguata ai bisogni.

Scrivere

correttamente

con la tastiera

La compensazione si valuta

anche in base all’efficacia, non

solo all’efficienza.

Da un manuale di dattilografia del 1949

Da un manuale di dattilografia del 1949

Come insegnare ad usare correttamente

la tastiera:

• seguire un “metodo”

• servirsi di appositi programmi tutor (es.

“10dita”, “Tutore Dattilo”, “Scrivere Veloci

con la tastiera”)

• organizzare brevi ma regolari momenti

di addestramento

Problemi più frequenti:

- forte rischio di calo di motivazione in

un'attività che è molto ripetitiva e può

risultare quindi noiosa;

- difficoltà a trovare il tempo necessario

per svolgere questo addestramento.

Disortografia

Il computer può aiutare soload individuare e correggere gli errori, usando gli strumenti di controllo:

correttore ortografico

sintesi vocale (sia come “eco” immediato che come controllo successivo)

Disortografia

Il correttore ortografico è

disponibile nei più comuni

programmi di scrittura.

È di uso facile e immediato

ma non fornisce indicazioni

univoche (va sempre

interpretato)

Disortografia

La sintesi vocale offre un

riscontro uditivo immediato

a quanto viene scritto.

Rivela anche errori di tipo

sintattico lessicale (non solo

ortografico) ed è molto

immediata ed efficace

Disortografia

La sintesi vocale è un ottimo metodo

per scoprire gli errori, ortografici e non,

in un testo, ma bisogna ricordare che:

si tratta di un sistema compensativo

non riabilitativo;

sapere che una parola non è scritta

come dovrebbe non significa aver

individuato l'errore (né, tanto meno,

saperlo correggere).

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Secondo incontro

Principi di didattica inclusiva

Tecnologie compensative e competenze

compensative

Compensare le difficoltà di lettura e scrittura

Metodo di studio, autonomia, successo

formativo

Un PDP efficace

Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Studiare non vuol dire…

Il garillio è diffuso ovunque ma particolarmente

nelle regioni più asfergiche, dette perciò anche

filogarilliche.

Si registra nelle fasi predottiche, ma in alcuni

casi anche nelle postdottiche.

È importante individuare subito i casi di garillio,

facendo però attenzione a non chiamare garillio

quello che non lo è. I casi di garillio improprio

sono chiamati paragarillismo. Per riconoscere

un vero garillio da un falso garillio bisogna

osservare attentamente alcuni importanti

indicatori di garillite:

Ecc. ecc.

Il garillio

Il garillio è diffuso ovunque ma particolarmente

nelle regioni più asfergiche, dette perciò anche

filogarilliche.

Si registra nelle fasi predottiche, ma in alcuni

casi anche nelle postdottiche.

È importante individuare subito i casi di garillio,

facendo però attenzione a non chiamare garillio

quello che non lo è. I casi di garillio improprio

sono chiamati paragarillismo. Per riconoscere

un vero garillio da un falso garillio bisogna

osservare attentamente alcuni importanti

indicatori di garillite:

Ecc. ecc.

Il garillio

Studiare vuol dire…

«Studiare è un particolare tipo di

apprendimento intenzionale in cui è

richiesto di leggere attentamente un

testo al fine di comprendere e

memorizzare le informazioni utili per

eseguire una prova»

(Anderson)

Studiare vuol dire…

Studiare è un particolare tipo di

Quindi serve Possibili criticità in alunni con DSA o difficoltà di apprendimento

1 apprendimento intenzionale

consapevolezza e motivazione

La motivazione può essere compromessa, anche pesantemente.

2 in cui è richiesto di leggere

un'efficace lettura funzionale

Nei DSA è un punto critico: servono

quasi sempre efficaci sistemi compensativi.

3 attentamente capacità di attenzione e concentrazione

Attenzione e concentrazione sono spesso carenti negli alunni con difficoltàdi apprendimento.

4 il testo stesso al fine di comprendere

comprensione del testo, a vari livelli: linguistico/ lessicale ma anche come capacità di selezionare e

organizzare le informazioni principali

Nei DSA la comprensione a livello linguistico/lessicale in genere non è un

problema (ma va verificato); può esserlo però come capacità di selezionare e organizzare i contenuti.

5 e memorizzare le informazioni

capacità di memorizzare (in

parte connessa a quella di selezionare e organizzare, ossia al punto precedente)

In caso di DSA la difficoltà di

memorizzazione si può presentare sotto forme diverse. Servono efficaci strategie e, in alcuni casi, anche supporti di tipo compensativo.

6 utili per eseguire una prova

capacità di esporre i

contenuti appresi (oralmente, per iscritto, svolgendo esercizi, sostenendo test…)

Criticità frequente e molto pericolosa perché influisce negativamente su tutto

il processo a partire dal punto 1, motivazione, e innescare quindi un circolo vizioso (impotenza appresa)

1 - Motivazione

Studiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale…

Quindi servono:

consapevolezza e motivazione

Possibili criticità:

La motivazione può essere compromessa,

anche pesantemente

2 - Efficace lettura funzionale

Studiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale in cui è richiesto di leggere…

Quindi serve:

un'efficace lettura funzionale

Possibili criticità:

La lettura può essere deficitaria; servono

efficaci sistemi compensativi e strategie

adeguate.

3- Capacità di attenzione e

concentrazioneStudiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente…

Quindi serve:

capacità di attenzione e concentrazione

Possibili criticità:

Attenzione e concentrazione sono spesso

carenti. Analizzare le cause, personali o

ambientali

4- Comprensione del testo

Studiare è un particolare tipo di apprendi-mento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente il testo al fine di comprendere…

Quindi serve: comprensione del testo, a vari livelli: linguistico/

lessicale ma anche come capacità di selezionare e

organizzare le informazioni principali

Possibili criticità: La comprensione a livello linguistico/lessicale può non

essere un problema (ma va verificato); può esserlo la

capacità di selezionare e organizzare i contenuti.

5- Memorizzazione

Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere at-tentamente il testo al fine di comprendere ememorizzare le informazioni…

Quindi serve: capacità di memorizzare (in parte connessa a quella di

selezionare e organizzare, ossia al punto precedente)

Possibili criticità: La difficoltà di memorizzazione si può presentare sotto

forme diverse. Servono efficaci strategie e, in alcuni

casi, anche supporti di tipo compensativo.

6- Capacità di rispondere alle domande e

saper esporre quanto appreso

Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere at-tentamente il testo al fine di comprendere e memorizzare le informazioni utili per eseguire una prova

Quindi serve: capacità di esporre i contenuti appresi (oralmente, per

iscritto, svolgendo esercizi, sostenendo test…)

Possibili criticità: È una criticità frequente e molto pericolosa perché

influisce negativamente su tutto il processo a partire

dal punto 1, motivazione, e può innescare un circolo

vizioso che si autoalimenta (impotenza appresa)

Valutazione educativa

Apprendimento Valutazione FINE

Apprendimento Valutazione

Ho passato il pomeriggio a studiare

e il giorno dopo a scuola ho preso un brutto voto

Ho passato il pomeriggio con le amiche

Sono stupida!

Non so fare

niente!

Se studiassi ce

la farei.

La scuola non

mi interessa.

Insuccesso che si autoalimenta

co

nfe

rma

fug

a

Ho passato il pomeriggio a studiare

e il giorno dopo a scuola ho preso un brutto voto

Ho passato il pomeriggio con le amiche

Sono stupida!

Non so fare

niente!

Se studiassi ce

la farei.

La scuola non

mi interessa.

Insuccesso che si autoalimenta

co

nfe

rma

fug

a

È inutile intervenire qui:

Qui sta il problema:

Studiare vuol dire leggere bene, non

leggere tante volte.

Leggere bene

=

Leggere in modo strategico

Studiare vuol dire…

Lettura strategica: lo schema PQ4RPreview: scorrere velocemente il testo per comprenderne la struttura,

argomenti e parti principali, titoli di paragrafi, eventuali indici o anticipazioni. Osservare le figure, i grafici, le cartine, gli schemi, prestare attenzione alle parole in grassetto…

Questions: provare a porsi delle domande sugli argomenti trattati nel testo.

Read: leggere il testo cercando di capire e, in particolare, di trovare le risposte alle domande del punto precedente. Non è prevista, in questa fase, l’individuazione delle parole chiave: si legge senza matita né evidenziatore.

Reflect: leggere di nuovo e, questa volta, evidenziare i punti importanti, trovare i collegamenti, mettere in relazione le nuove informazioni contenute nel testo con quello che già si sapeva.

Recite: ripetere a sé stessi quanto letto, senza guardare il testo. Poi controllare il tutto sul testo (rileggendolo quindi un’altra volta) e cercare le parti che eventualmente non si ricordavano bene.

Review: leggere ancora il testo per fissare i concetti principali e cercare di organizzare in una visione d'insieme i nuovi argomenti.

Lettura strategica: lo schema PQ4R

Preview:

Questions:

Read:

Reflect:

Recite:

Review:

Previewscorrere velocemente il testo per comprenderne la struttura, argomenti e parti principali, titoli di paragrafi, eventuali indici o anticipazioni. Osservare le figure, i grafici, le cartine, gli schemi, prestare attenzione alle parole in grassetto…

Lettura strategica: lo schema PQ4R

Preview:

Questions:

Read:

Reflect:

Recite:

Review:

Questionsprovare a porsi delle domande sugli argomenti trattati nel testo.

Cercare relazioni con quello che si sa, o si pensa di sapere, sull’argomento.

Lettura strategica: lo schema PQ4R

Preview:

Questions:

Read:

Reflect:

Recite:

Review:

Read: leggere il testo cercando di capire e, in particolare, di trovare le risposte alle domande del punto precedente. Non è prevista, in questa fase, l’individuazione delle parole chiave: si legge senza matita né evidenziatore.

Lettura strategica: lo schema PQ4R

Preview:

Questions:

Read:

Reflect:

Recite:

Review:

Reflect : leggere di nuovo e, questa volta, evidenziare i punti importanti, trovare i collegamenti, mettere in relazione le nuove informazioni contenute nel testo con quello che già si sapeva.

Lettura strategica: lo schema PQ4R

Preview:

Questions:

Read:

Reflect:

Recite:

Review:

Recite: ripetere a sé stessi quanto letto, senza guardare il testo. Poi controllare il tutto sul testo e cercare le parti che eventualmente non si ricordavano bene.

Lettura strategica: lo schema PQ4R

Preview:

Questions:

Read:

Reflect:

Recite:

Review:

Review : leggere ancora il testo per fissare i concetti principali e cercare di organizzare in una visione d'insieme i nuovi argomenti..

Mappe concettuali

(Novak)

Mappe mentali

(Buzan)

Mappe

Libere

schematizzazioni

Mappe

In generale, qualsiasi

sistema visivo

finalizzato alla

rappresentazione delle

conoscenze

Ma anche:

sistemi codificati,

strettamente

connessi a

specifiche teorie

sull’apprendimento

o la memoria.

Come possono essere classificate le mappe?

Mappe concettuali

(Novak)

Mappe mentali

(Buzan)

Mappe

Libere

schematizzazioni

Mappe

In generale, qualsiasi

sistema visivo

finalizzato alla

rappresentazione delle

conoscenze

Ma anche:

sistemi codificati,

strettamente

connessi a

specifiche teorie

sull’apprendimento

o la memoria.

LA RIFORMA PROTESTANTE

1500

LE CAUSE

CRISI DELLA

CHIESA

CATTOLICA

I TENTATIVI DI ALCUNI

RIFORMATORI

CATTOLICI VENIVANO

OSTACOLATI

CORRUZIONE

MORALE PER

INTERFERENZE DEL

POTERE POLITICO E

DELLA RICCHEZZA

SCANDALO

DELLE

INDULGENZE

NEPOTISMO

PER LA SALVEZZA

DELLE ANIME ERA

SUFFICIENTE

PAGARE

1517

LEONE X

COSTRUZIONE

DELLA CUPOLA

DI S. PIETRO

Mappe concettuali

(Novak)

Mappe mentali

(Buzan)

Mappe

Libere

schematizzazioni

Mappe

In generale, qualsiasi

sistema visivo

finalizzato alla

rappresentazione delle

conoscenze

Ma anche:

sistemi codificati,

strettamente

connessi a

specifiche teorie

sull’apprendimento

o la memoria.

Mappe concettuali

(Novak)

Mappe mentali

(Buzan)

Mappe

Libere

schematizzazioni

Mappe

In generale, qualsiasi

sistema visivo

finalizzato alla

rappresentazione delle

conoscenze

Ma anche:

sistemi codificati,

strettamente

connessi a

specifiche teorie

sull’apprendimento

o la memoria.

Mappe concettuali

(Novak)

Mappe mentali

(Buzan)

Mappe

Libere

schematizzazioni

Mappe

In generale, qualsiasi

sistema visivo

finalizzato alla

rappresentazione delle

conoscenze

Ma anche:

sistemi codificati,

strettamente

connessi a

specifiche teorie

sull’apprendimento

o la memoria.

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

Strumento

compensativo

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

INSEGNAMENTOProdotte dagli alunni, spesso con strategie cooperative, con la conduzione e/o la supervisione dell'insegnante.

Si realizzano prevalentemente in classe e sono finalizzate all'acquisizione di competenze generali nell'elaborazione delle conoscenze ma anche di specifici contenuti disciplinari.

Strumento

compensativo

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

SUPPORTO ALLO STUDIO Le mappe sono prodotte dagli alunni, di solito a casa in modo individuale, per organizzare visivamente le conoscenze e facilitarne la memorizzazione.

Strumento

compensativo

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

Strumento compensativo Se hanno lo scopo di ridurre gli effetti negativi di un disturbo di apprendimento le mappe possono svolgere un ruolo compensativo. Si usano nelle verifiche.

Strumento

compensativo

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

FACILITATORE La mappa non è prodotta dallo studente ma da un'altra persona (insegnante, familiare, tutor…) ed ha lo scopo di sostenere lo studio e la memorizzazione focalizzando l'attenzione sugli elementi principali da apprendere ed evidenziandone i collegamenti.

Strumento

compensativo

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

Strumento compensativo La facilitazione può avere una funzione compensativa se sostiene l'autonoma, pur parziale. Anche in questo caso le mappe si usano nelle verifiche.

Strumento

compensativo

Come possono essere usate le mappe?

Nell'inse-

gnamento

Come

supporto

allo studio

Strumento

compensativo

Come

facilitatore

Ruolo

dispensativo

Ruolo dispensativo Facilitatore deresponsabilizzante, con eccessiva e ingiustificata riduzione dei contenuti

Strumento

compensativo

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Secondo incontro

Principi di didattica inclusiva

Tecnologie compensative e competenze

compensative

Compensare le difficoltà di lettura e scrittura

Metodo di studio, autonomia, successo

formativo

Un PDP efficace

Fermo 9-10 dic. 2016 Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

Il Piano Didattico

Personalizzato non è un

elenco di strumenti

compensativi e misure

dispensative.

Il PDP non è…

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

Cosa va insegnato in modo

diverso?

Cosa va insegnato in più?

(competenze compensative)

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

La dispensa va ridotta al minimo, puntando

all’estinzione e prevedendo, per le attività

importanti, un’efficace alternativa

Nella vita adulta non esistono

misure dispensative!

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

La dispensa va ridotta al minimo, puntando

all’estinzione e prevedendo, per le attività

importanti, un’efficace alternativa

Ossia: promuovere vere Non si può solo dispensare!

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

La dispensa va ridotta al minimo, puntando

all’estinzione e prevedendo, per le attività

importanti, un’efficace alternativa

Ossia: promuovere vere Non si può solo dispensare!

Dalle Linee Guida MIUR

per gli studenti con DSA

Le misure dispensative sono interventi

che consentono all’alunno o allo

studente di non svolgere alcune

prestazioni che, a causa del disturbo,

risultano particolarmente difficoltose e

che non migliorano l’apprendimento.

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

Gli strumenti compensativi vanno individuati

seguendo criteri di efficacia, in un quadro di

sviluppo di autonomia e competenze

La dispensa va ridotta al minimo, puntando

all’estinzione e prevedendo, per le attività

importanti, un’efficace alternativa

Gli strumenti compensativi

devono compensare!!!

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

Gli strumenti compensativi vanno individuati

seguendo criteri di efficacia, in un quadro di

sviluppo di autonomia e competenze

La dispensa va ridotta al minimo, puntando

all’estinzione e prevedendo, per le attività

importanti, un’efficace alternativa

Prima di proporre strumenti compensativi è bene

chiedersi:

Esistono? Si può veramente compensare quello

specifico disturbo o quella difficoltà?

Funzionano? Ci sono le condizioni per un uso

efficace?

Sono convenienti? I vantaggi superano le,

spesso inevitabili, controindicazioni?

Il PDP non è un elenco di strumenti

compensativi e misure dispensative…

Va considerato sempre come prioritario

l’intervento didattico

Gli strumenti compensativi vanno individuati

seguendo criteri di efficacia, in un quadro di

sviluppo di autonomia e competenze

La dispensa va ridotta al minimo, puntando

all’estinzione e prevedendo, per le attività

importanti, un’efficace alternativa

Criteri e metodi di valutazione

Un documento come il PDP è

efficace se è in grado di

modificare i comportamenti e i

procedimenti attivati dagli

insegnanti e, per quanto di loro

competenza, dai genitori.

Un Piano efficace

Il piano deve quindi contenere

indicazioni:

– significative;

– realistiche;

– coerenti;

– concrete e verificabili.

Un Piano efficace

Le criticità

È difficile per le scuole redigere dei piani

didattici veramente efficaci

I modelli cartacei predisposti sono in

genere o troppo generici o troppo

dettagliati e complessi

Con il sistema a crocette è impossibile

graduare gli interventi, ma con campi

aperti è spesso troppo complesso

individuare quelli più adeguati

Privacy e operatività

Il PDP è un documento che contiene dati

sensibili (informazioni sulla salute) e come tale

va gestito e conservato: locale riservato,

accessibile solo a persone autorizzate,

fotocopie vietate.

Ma il PDP è anche uno strumento di lavoro

che per essere efficace deve essere spesso

consultato e quindi tenuto a portata di mano

(nel registro, nel cassetto…)

Il problema può essere superato prevedendo la

possibilità di estrarre dei documenti di lavoro

anonimi e senza riferimenti alla diagnosi.

Articolo 5

Interventi didattici individualizzati e

personalizzati

La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti

di alunni e studenti con DSA, interventi didattici

individualizzati e personalizzati, anche

attraverso la redazione di un Piano didattico

personalizzato, con l’indicazione degli strumenti

compensativi e delle misure dispensative

adottate.

DM 12 luglio 2011ESPLICITARE

comunicare in

modo chiaro qualcosa

a qualcuno

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che

non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline

coinvolte dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.…

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in

corso d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.…

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

1Per esplicitare gli

interventi è necessario

redigere uno specifico

documento

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

2Il documento va redatto

entro un tempo stabilito

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

3Vengono definiti i

contenuti minimi di

questo documento

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

4Le voci vanno articolate

per disciplina

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

5Il documento va steso in

raccordo con la famiglia

NB: “raccordo” non significa

necessariamente “accordo”!

Dalle Linee guida:

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla

scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente

anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.

La famiglia […] condivide le linee elaborate nella documentazione dei

percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a

formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda

l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto

della privacy e della riservatezza del caso - ad applicare ogni strumento

compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla

normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

7Il documento costituirà in futuro la base

per la predisposizione delle prove di

verifica, anche all’esame.

Deve pertanto essere redatto nel

rispetto della normativa sulla

valutazione

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

1La scuola può decidere

autonomamente come

redigere questo documento

e che forma dargli.

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

2L’affermazione è piuttosto

ambigua considerando che

nessuno ha mai definito “la

forma” del PDP.

Pag. 8

[…] la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non

superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà

contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte

dal disturbo:

– dati anagrafici dell’alunno;

– tipologia di disturbo;

– attività didattiche individualizzate;

– attività didattiche personalizzate;

– strumenti compensativi utilizzati;

– misure dispensative adottate;

– forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è

fondamentale il raccordo con la famiglia […].

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico

Personalizzato.

Linee Guida allegate al DM 12 luglio 2011

Costruire il Piano Didattico Personalizzato

Le criticità

È difficile per le scuole redigere dei piani

didattici veramente efficaci

I modelli predisposti sono in genere o troppo

generici o troppo dettagliati e complessi

Costruire il Piano Didattico Personalizzato

Le criticità

Con il sistema a crocette è impossibile

graduare gli interventi, ma con campi aperti è

spesso troppo complesso individuare quelli più

adeguati

Spesso il PDP si riduce a una lista di strumenti

compensativi e misure dispensative, perdendo

ogni riferimento al necessario processo

evolutivo che porta all’autonomia

In questo modo il PDP può rimanere identico,

anno dopo anno.

Possiamo applicare gli stessi

strumenti usati per i DSA?

Quale PDP per i BES?

Ha senso focalizzare l'intervento,

anche per i BES, su strategie di tipo

compensativo - dispensativo?

È proponibile un modello unico

di PDP per tutti i BES?

Abilitare Compensare

Intervento didattico

DispensareFacilitare

= rendere possibile l'apprendimento,

e quindi un vero successo formativo.

L’aiuto, necessariamente

temporaneo, porta a raggiungere

obiettivi che da solo l'alunno non

avrebbe mai potuto raggiungere.

Facilitazione

L'aiuto veramente finalizzato

all'autonomia

non è mai eccessivo

non è mai deresponsabilizzante

è programmato verso l'estinzione

Facilitazione

Grazie dell’attenzione!Per contatti/approfondimenti:

La mia mail:

flavio.fogarolo@tin.it

Sito personale con materiali vari: articoli, slide

e bibliografia:

www.flaviofogarolo.it

Gruppo Facebook di consulenza sulla

normativa: NORMATIVA INCLUSIONE

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