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L’Inghilterra elisabettiana

La Riforma in INGHILTERRA

Enrico VIII (1509-1547)

1534: ATTO DI SUPREMAZIA

piena autonomia da Roma da parte della Chiesa anglicana

Enrico VIII (1509-1547)

Edoardo VI (1547-1553)

ATTO DI SUPREMAZIA

BOOK OF COMMON PRAYER

Maria la Sanguinaria(1553-1558)

Edoardo VI (1547-1553)

BOOK OF COMMON PRAYER

alla base della liturgia anglicana

CATTOLICESIMO

Maria la Sanguinaria(1553-1558)

Elisabetta I (1558-1603)

CATTOLICESIMO

PROTESTANTESIMO

Dopo anni di improvvisi cambiamenti religiosi, Elisabetta riportò la stabilità religiosa:

• Scelse il PROTESTANTESIMO

• Ripristinò l’Atto di Supremazia e

il Book of common prayer

• Non adottò una politica di persecuzione

verso i cattolici VIDEO PAG. 59

POLITICA RELIGIOSA CONCILIANTE

Si incrementò l’allevamento degli ovini per la produzione di lana

sviluppo dell’industria tessile ed

esportazione dei tessuti inglesi in tutta Europa

RAPIDA CRESCITA ECONOMICA

Il governo di Elisabetta sostenne le manifatture

favorendo l’immigrazione di manodopera specializzata

(profughi protestanti).

Per migliorare il commercio interno fu fondamentale l’ampliamento della rete di strade carrozzabili

e di canali navigabili.

COMMERCIO INTERNAZIONALE

Un ruolo importante nell’acquisizione di ricchezza

da parte dell’Inghilterra fu svolta dai corsari.

CORSARI: avventurieri autorizzati dal sovrano ad assalire le navi

nemiche, allo scopo di danneggiarne il commercio

Francis DRAKE e John HAWKINS i più noti corsari

della regina Elisabetta

Assalivano i vascelli spagnoli e portoghesi

nelle acque dell’Atlantico, li depredavano dei metalli preziosi e riportavano il bottino in patria.

Durante il regno di Elisabetta, ci furono i primi insediamenti nell’America del Nord.

Nel 1584 fu fondata la prima colonia

da Walter Raleigh, il più noto navigatore inglese:

Virginia, in onore di Elisabetta, la «regina vergine».

Elisabetta scelse di non sposarsi mai, sebbene numerosi siano stati i suoi pretendenti

(tra cui Filippo II).

Ella stessa amò spesso definirsi

«la regina vergine» e non perse occasione per rammentare a tutti

che si era negata le gioie dell’amore pur di appartenere sempre e solo

all’Inghilterra.

«Non c’è gioiello, per quanto prezioso possa essere, che io

anteponga a quest’altro gioiello, cioè al vostro amore»

(discorso di Elisabetta del 1601 davanti al Parlamento)

Durante il regno di Elisabetta l’Inghilterra divenne una potenza economica e commerciale

La regina fece allestire una potente flotta militare che si scontrò con la flotta spagnola nel 1588.

ESPANSIONE ECONOMICA E COMMERCIALE

Nonostante la superiorità delle forze militari, l’Invincibile Armata spagnola,

assalita dai corsari e messa in difficoltà dalle tempeste, fu sconfitta

La Spagna perdeva il predominio navale, mentre l’Inghilterra diventava la nuova dominatrice dei mari.

Il lungo periodo di pace che la regina riuscì a garantire, unito alla prosperità economica,

favorì anche lo sviluppo della cultura

SVILUPPO DELLA CULTURA

Il periodo elisabettiano è stato definito da molti

«RINASCIMENTO INGLESE»

I maggiori successi si ebbero nel campo della letteratura e del teatro

con WILLIAM SHAKESPEARE e CHRISTOPHER MARLOWE.

Elisabetta morì il 24 marzo 1603, all’età di 70 anni,

pronunciando la famosa frase:

«Chiamatemi un prete:

ho intenzione di morire».

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