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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, CB-NO/ TORINO n° 1 anno XX - TAXE PERCUE – TASSA RISCOSSA TORINO CMP Direttore Responsabile: Padre Anastasio Roggero - BOSI KARMELITANI - KARMELITSKA 9 118 00 PRAHA 1 - CESKA REPUBLIKA Tel. (00420) 2 57 53 36 46 - Fax (00420) 2 57 53 03 70 [email protected] - www.pragjesu.info n.1 In diretta con il Santuario di Gesù Bambino di Praga e la sua missione nella Repubblica Centrafricana periodico bimestrale gennaio/febbraio 2010 ARENZANO CENTRAFRICA PRAGA

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In diretta con il Santuario di Gesù Bambino di Praga e la sua missione nella Repubblica Centrafricana ARENZANO PRAGA CENTRAFRICA Direttore Responsabile: Padre Anastasio Roggero - BOSI KARMELITANI - KARMELITSKA 9 118 00 PRAHA 1 - CESKA REPUBLIKA Tel. (00420) 2 57 53 36 46 - Fax (00420) 2 57 53 03 70 [email protected] - www.pragjesu.info Lettera di Padre Anastasio 12 gennaio 2010 16 gENNAIO 2010: LA CAPPELLA DI SANTA TERESA A PRAgA - PETRIN

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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonam

ento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, com

ma 2 e 3, CB-NO/ TORINO n° 1 anno XX - TAXE PERCUE – TASSA RISCOSSA TORINO CMP

Direttore Responsabile:Padre Anastasio Roggero - BOSI KARMELITANI - KARMELITSKA 9118 00 PRAHA 1 - CESKA REPUBLIKATel. (00420) 2 57 53 36 46 - Fax (00420) 2 57 53 03 [email protected] - www.pragjesu.info nn..11

In diretta con il Santuario di Gesù Bambino di Praga e la sua missione nella Repubblica Centrafricana

periodico bimestralegennaio/febbraio 2010

ARENZANO

CENTRAFRICA

PRAGA

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12 gennaio 2010

stiamo già “inseguendo” l’anno nuovo che corre velo-cemente. L’Europa è immersa nel freddo. Sono bloccatialcuni aeroporti e ci sono disfunzioni sulle auto-strade… Purtroppo non fa notizia il ghiaccio nel qualesono immersi molti cuori, insensibili alle urgenze deifratelli. Benedetto XVI cerca di portare calore alla no-stra società con il messaggio dell’Amore, di cui ilmondo ha oggi più che mai bisogno. Il Papa non cessadi proclamare questo messaggio dall’inizio del suo pon-tificato e lo ha voluto ancoraribadire pregando nella no-stra chiesa di Praga, dinanzialla statua di Gesù Bambino. Ecco le nostre ultime noti-zie. Sono ormai passate leFeste Natalizie, che ci hannolasciato un ricordo moltovivo. Da anni la piazza anti-stante alla chiesa s’intonaalle festività: grandi abetifanno da sfondo alle figurevivacemente colorate: i pa-stori con le pecore e i remagi che, con i cammelli, siavviano verso la porta d’ingresso della chiesa per tro-vare Gesù Bambino nel presepio. All’interno è tutto unosplendore grazie a molte ore di lavoro delle nostresuore, quest’anno aiutate dal P. Lancy, un giovane padrecarmelitano indiano, tra noi ormai da quasi tre anni. La notte della Vigilia, alle ore 22, il Nunzio Apostolico aPraga, Mons. DiegoCausero, ha celebratola Santa Messa in ita-liano; io celebro conlui. A mezzanotte laSanta Messa in linguaceca è celebrata dalnostro P. Priore, P.Petř Šleich; con luiconcelebrano P. Vic-tor e P. Lancy. Ilgiorno di Natale alle12 è uno spettacolovedere la chiesa gre-mita con volti di ognicolore: asiatici, afri-

cani e sudamericani. P. Lancy, in-diano, celebra la S. Messa animatadal coro di filippini residenti aPraga. Sono sempre di più lemamme e le nonne che vengono con i propri piccoli avedere Gesù Bambino: la visita del Papa dello scorso set-tembre ha senz’altro influito in questo fenomeno. Alle 17P. Victor celebra la messa in lingua spagnola con nutritapartecipazione di sudamericani. Alle 18 celebro la SantaMessa in italiano. Quando all’elevazione innalzo il caliceche racchiude il Sangue della Passione di Gesù vi uniscol’umanità sofferente, in particolare giovani amici africaniche sanno sorridere anche nelle dure prove. La gioia delNatale non può lasciarci insensibili al dolore dell’uma-

nità. Il presepio è fonte di gioia ma ilBimbo che adoriamo è il Crocifisso.Lascio la parola a P. Marcello che, con gliauguri, ci ha inviato buone nuove: “Il rin-novato clima di pace e sicurezza, pur conle difficoltà dovute alla mancanza di molteinfrastrutture, quest’anno ha favorito lariapertura di molte scuole di villaggio, conoltre dodicimila allievi presenti nellescuole seguite dai missionari in diocesi, lariapertura dopo diversi anni della scuoladei catechisti a Ngaoundaye, oltre che aBocaranga.Ci sono novità anche per quanto riguardala nostra comunità formativa di S. Elia

qui a Bouar: l’arrivo in pianta stabile di P. Federico Trin-chero, fresco di studi in Patrologia, e il ritorno tra noi diFra Giancarlo Cencio. Anche gli altri Padri dispensanocorsi, specialmente il P. Giovanni Tomasi, neo-professosolenne. L’impegno dei Carmelitani nell’insegnamento haconcretizzato anche l’intervento di due professori straor-

dinari: P. Marie-P h i l i p p e ,professore francesein teologia spiri-tuale, e P. Francis,professore indianoin bioetica.I nostri studenticarmelitani sono13, di cui 7 centra-fricani e gli altriruandesi e burun-desi.Con la Caritas, di-retta da P. Aurelio,promuoviamo le16 gENNAIO 2010: LA CAPPELLA DI SANTA TERESA A PRAgA - PETRIN

Lettera di Padre Anastasio

Carissimi amici,

Sono sempre più lemamme e le nonne chevengono con i propripiccoli a vedere Gesù

Bambino: la visita delPapa dello scorso

settembre ha senz’altroinfluito in questo

fenomeno.

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cooperative agricole, la formazione degli insegnanti e gliaiuti agli orfani. A S. Elia, da anni aiutiamo oltre 80 orfanicon aiuti caritativi e scolastici, grazie a singole famiglie eall’associazione di Arenzano “Amicizia Missionaria”. ABouar è stato aperto un “villaggio SOS” per orfani che al-loggia già i primi 72 bambini.Abbiamo avuto la visita del Nunzio apostolico in Centra-frica, Mons. Giuda Taddeo Okolo, legato da un’amiciziaparticolare al Carmelo, di cui porta lo scapolare; già du-rante il suo soggiorno diplomatico a Praga, P. Anastasiogli aveva parlato delle nostre missioni ed è stato contentodi poterle visitare di persona.È stato bello partecipare all’incontro per tutti i cristianidei villaggi nel settore di Bokayan organizzato da P.ierry-Charles di Bozoum... Il tema scelto era quellodella credenza nella stregoneria. Per l’occasione è stato in-vitato a parlare il Procuratore generale di Mbaiki, GervaisNgovon che, con pazienza, ha cercato di far capire comesiano semplicemente l’ignoranza e la paura a far credereche delle persone possano essere portatrici di poteri male-fici che provocano malattie e causano la morte. Purtroppoquesta credenza, diffusa a tutti i livelli, induce molta gentead agire irrazionalmente, e si arriva a far mettere in pri-

gione delle poverevittime, con l’avallodelle autorità”.

Avevo già prepa-rato queste righequando mi ègiunta la notizia daHaiti. Il pensiero ècorso all’arcive-scovo BernarditoAuza, NunzioApostolico, e alleCarmelitane diquel Paese. A lororiguardo ho avutobuone notizie, ma

di altri amici di Port au Prince non ho informazioni.Non ci resta che pregare e fare quanto possiamo per por-tare un aiuto a tanti sofferenti. Mi unisco alla costerna-zione della comunità di Haiti della quale ho incontratotanti membri nella nostra chiesa di Praga.

Saluto con questa pena nel cuore.Gesù Bambino ci benedica tutti.

Aff.mo

ARENZANO

CENTRAFRICA

PRAGA

CHIESA DI gESÙ BAMBINO - PRAGA (REPUBBLICA CECA)Orario SS. Messe

Dal lunedì al venerdì:ore 9,00 S. Messa in ceco ore 18,00 S. Messa in cecoSabato:ore 9,00 S. Messa in cecoore 17,00 S. Messa in spagnoloore 18,00 S. Messa in cecoDomenica:ore 10,00 S. Messa in ceco ore 12,00 S. Messa in ingleseore 17,00 S. Messa in francese ore 18,00 S. Messa in italianoore 19,00 S. Messa in ceco

Giovedì: ore 18,00 S. Messa in onore di gesù BambinoDOMENICA 2 MAggIO 2010: FESTA ANNUALE DI gESÙ BAMBINO

www.pragjesu.info • [email protected] per i pellegrini:

www.pilgrimages.cz • [email protected]

AMICIZIA MISSIONARIA O.N.L.U.S.Piazzale S. Bambino, 1 - 16011 Arenzano (GE)

Conto corrente postale N. 43276344Coordinate bancarie internazionali:

IBAN: IT 72 H 07601 01400 000043276344Dona il 5‰ ad “Amicizia Missionaria”

COD. FISC. 95021490107La ricevuta è un documento valido per la detrazione fiscale

Pubblicazione non commerciale d'informazione religiosa e promozionesociale in 6 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, ceco e tedesco)

gratuitamente spedita in 114 paesi nel mondo agli amici delle Missioni dei Padri Carmelitani

(Autorizzazione del Tribunale di Genova N.45 del 23/12/91).Per informazioni rivolgersi a:

Padre Davide SollamiMISSIONI CARMELITANE LIgURI

Santuario di gesù Bambino di PragaPiazzale S. Bambino, 1 - 16011 ARENZANO (genova)

Telefono (0039) 010.912.66.51 - Fax (0039) 010.913.45.05e-mail: [email protected]: www.amiciziamissionaria.it

Telefono Santuario: (0039) 010.912.73.86Per inviare offerte:

• Conto corrente postale n. 84953769 intestato a:Missioni Carmelitane Liguri

Convento dei Carmelitani Scalzi - 16011 Arenzano (GE)• Conto corrente bancario intestato a:

Missioni Carmelitane LiguriConvento dei Carmelitani Scalzi

Banca Popolare di Novara 16011 - Arenzano (GE) ItalyIBAN: IT 89 Y 05608 31830 000000010043

BIC/SWIFT CODE: NVRBIT21501Indicare il numero nella causale del versamento:

➀ Educazione dei ragazzi al Seminario della Yolé➁ Aiuto ai bambini orfani

➂Medicine per i dispensari di Bozoum e Yolé➃ Per la chiesa di gesù Bambino a Praga➄ Adozioni a distanza bambini➅ Per la celebrazione di SS. Messe

➆ Pozzi per villaggi che non hanno acqua potabile

17 gENNAIO 2010: PORT AU PRINCE - HAITI.QUALCUNO DIRà CHE è UN CASO, ALTRI CHE èUN MIRACOLO… MA, COME MOSTRA QUESTA

FOTO, IL CROCIFISSO è ANCORA Lì.

Progetto grafico e stampa: BDC Genova

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Album di Amicizia

4 dicembre 2009 - Dalla Cantabria (Spagna)“Siamo partiti da Santander con l’obiettivo di visitare il Bambino Gesù di

Praga. Da ventuno anni veniamo a Praga per la devozione della nostrafamiglia al Bambino Gesù. I Padri ci ricevono affettuosamente”.

Munariz, Chiese e Tezanos

7 dicembre 2009 - Filippini residenti a Milano“Arriviamo da Milano. La nostra devozione a Gesù Bambino ci fa sentire

vicini alla nostra patria. Siamo qui per rendere omaggio a Lui eringraziamo P. Anastasio che celebra la S. Messa per noi e P. Victor che ci

accoglie gentilmente per la benedizione dei nostri oggetti religiosi”.Teresita Rosario (a destra, con il giubbotto rosso)

17 dicembre 2009 – Pechino (Cina)Il P. Priore dona ai coniugi Jean-Charles e Chantal Dehaye

la statuina che la porteranno in Cina.

20 dicembre 2009 - dal LibanoAnna e Charbel Nawar (al centro) con gli amici.

“Gesù Bambino, ho una grande fiducia in te: al quarto mese di gravidanzaavevo perso un bambino, ma dopo una settimana ho cominciato la novena

e mi hai dato il piccolo Joe che ora ha due anni e mezzo”. Anna Nawar

24 dicembre 2009 - Natale a PragaSuor Itka e suor Joanis aiutano suor Gedeona a prelevare la statuina di

Gesù Bambino dal tempietto di cristallo sull’altare, per cambiare ilvestitino viola dell’avvento con quello bianco di Natale.

24 dicembre 2009, ore 21.30 - Natale a PragaSono venezuelani, argentini, filippini e di altri paesi i fedeli che hanno

partecipato alla Messa in lingua italiana celebrata da S. E. Mons. Diego Causero, Nunzio apostolico a Praga.

24 dicembre 2009 – Dal Libano.Il sig. Alain Chlala a colloquio con Sua Eccellenza il Nunzio Apostolico.

25 dicembre 2009 - Natale a PragaFra Pavel Pola, Direttore dell’Associazione missionaria “Siriri”, ha organizzato una piccola vendita in favore delle missioni.

25 dicembre 2009 - Natale a PragaBambini sulla piazza davanti alla chiesa.

25 dicembre 2009 - Natale a PragaLa chiesa era gremita per il tradizionale concerto natalizio che ha

presentato la “Missa Luba”, esempio d’incontro tra musica occidentale epatrimonio ritmico-vocale dell’Africa, la cui esecuzione era permessa

anche nell’epoca comunista.

2 gennaio 2010Filippini residenti a Bologna.

11 gennaio 2010 Da sinistra: suor Gedeona, suor Joanis e suor Doubravka fanno splendere

con il loro lavoro l’altare di Gesù Bambino.

17 DICEMBRE 2009

4 DICEMBRE 2009

7 DICEMBRE 2009

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2 GENNAIO 201024 DICEMBRE 2009

11 GENNAIO 2010

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L a Pace di Gesù riempia i vostri cuori! Sono arri-vato nella missione di Bozoum da 5 mesi e in ot-tobre ho affiancato Padre ierry-Charles nel

lavoro della pastorale dei villaggi di savana…I villaggi sono 36, distribuiti su piste di terra battuta.

Padre ierry aveva un bel da fare per riuscire a seguire tuttiquesti villaggi da solo. Il Signore ha voluto che trovasse unaiuto…

Il primo lavoro missionario è quello di portare Gesù! Inalcuni villaggi a volte ho potuto constatare che è un “ri-por-tare” Gesù… incoraggiare i cristiani af-finché riprendano sul serio la lorofede... ritornino a celebrare la fede nel-l’Amore infinito di Dio!

È bello incontrare le persone… so-prattutto nella confessione e nellaMessa. Storie difficili ma la gente è sem-plice e buona; ha sofferto per tanti pro-blemi: la guerra del 2003 e la presenzadei ribelli zaraguinas negli anni scorsi.In alcuni la fede si è rafforzata; in tanti si è affievolita…

In alcuni villaggi era parecchio tempo che non si riu-sciva ad andare… In due villaggi sulla pista “diretta” a sudverso Baoro, è dal 2003 che non andiamo, la strada è impra-ticabile. Nel villaggio di Ndonga ho celebrato la Messa ametà ottobre ed era 6 mesi che aspettavano… In un altro,Konkere, erano 2 mesi… È meraviglioso vedere come ognivolta che si arriva in un villaggio è sempre una festa... e bel-lissima è l’accoglienza che sanno riservare… A Marsaka, peresempio, quando sono arrivato per la prima volta, mi hannosalutato cominciando a urlare e danzare intorno a me e can-tando: “E wara fini Pere awe, Nzapa a toka lo na e, singuilana mo Nzapa!”. “Abbiamo un nuovo Padre, Dio ce l’hamandato! Grazie o Dio!”.

È un popolo che sa gioire… ma ha bisogno che la pro-pria fede metta bene le radici. In realtà, tutti siamo in cam-mino perché il seme della fede, che è stato posto in noi,cresca e il Vangelo non resti una bella parola, ma ridiventi

“carne” nella nostra vita concreta. Anche loro hanno biso-gno d’essere incoraggiati perché la mentalità comune spingein altri sensi…

La notte di Natale l’ho celebrata nel villaggio di Konkere,sull’asse Bozoum-Paoua. Ho portato con me un piccologruppo elettrogeno “portatile” per fare un po’ di luce nel vil-laggio e inoltre l’ho usato per far vedere nei villaggi un filmsulla Natività. La mattina di Natale ero nei villaggi di Mbokoe Tatale mentre Padre ierry ha celebrato il Natale nei vil-laggi di Bokpayan e Kayanga.

Sicuramente ci sarebbe bisogno ditante cose per aiutare i poveri, gli an-ziani soli o gli orfani dei villaggi. Alcentro di Bozoum abbiamo l'orfanotro-fio, ma nei villaggi di savana non c'èniente. In questo periodo l’escursionetermica tra la notte e il giorno fa sentirefreddo a tantianziani che mihanno chiestouna coperta o

un vestito pesante; per loro ne hocomprati un po’. Costano 2.750Franchi Cfa, cioè 4 euro.

Spesso un bambino orfano, po-vero o malato non può permettersidi andare all’ospedale. Per esempio,una ragazzina con una gamba ma-lata, all'osso, l'ho mandata a Paouacon i soldi delle offerte mandatedall’Italia... Andiamo avanti con co-raggio!

Siriri na Ndoye ti Nzapa a dutina be ti i! La Pace e l’Amore di Diosiano con voi!

Bara ala kwe!!! Un saluto a tutti

Padre Marco della Speranza

BARÀ (BOZOUM), 1 NOVE SOLENNITÀ DI TUT

IN ARGILL

Testimoni del Vangelo...

È bello incontrare le persone

soprattutto nella confessione

e nella Messa.

“Padre, t’aspettavamo da 6 mesi…”Un giorno nella savana con Padre Marco Poggi

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EMBRE 2009: PADRE THIERRY-CHARLES CELEBRA LA TTI I SANTI NELLA CAPPELLA DEL VILLAGGIO, LA E PAGLIA MA RICCA DI FASCINO.

Lettera dei LettoriDa questo numero potrete intervenire personalmente

scrivendo a: [email protected] “lo zio frate” vi risponderà.

Caro Padre, sono la mamma di Fedora, da 4 mesivolontaria presso la Missione Centroafricana diBaoro. Desidero ringraziare i Padri e le Suore diBaoro e Bozoum per la grande opportunità chedanno ai nostri ragazzi rendendoli più forti e con-sapevoli attraverso un’esperienza che lascerà ilsegno. Attraverso i racconti di mia figlia anche lanostra famiglia si sente maggiormente vicina aibisognosi. Un giovane volontario ha scritto: “negliocchi di quei bambini ho visto Dio”. Credo anch’ioche Dio si faccia bambino ogni giorno in quellemigliaia di piccoli… questo può aiutarci a perce-pire il suo grande amore: un Dio che si fa bam-bino per poterci sorridere!

Gloria

Cara Gloria,è bello condividere la bellezza dell’esperienza mis-sionaria! Lei che ha una figlia in missione vive mesidi grazia e, un po’ come una nuova gravidanza,sente sua figlia in modo speciale dentro sé. La mis-sione è un dono per tutta la famiglia: fatene tesoroe testimoniatene sempre la gioia!

Lo zio frate

BOZOUM, FOTO D’ARCHIVIO: PADRE AURELIO BATTEZZA NELGIORNO DI PASQUA. A BOZOUM IL PRIMO CRISTIANO FUBATTEZZATO SOLO 80 ANNI FA, NEL FEBBRAIO DEL 1929.

BETARÀ (BOZOUM), 30 OTTOBRE 2009:PADRE MARCO ASCOLTA CON PATERNA

PAZIENZA LE CONFESSIONI DEICRISTIANI “NASCOSTI” TRA IL SILENZIO E

IL VERDE DELLA SAVANA.

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Tre anni fa, a Praga, PadreAnastasio mi mostrò leimmagini delle missioni

carmelitane in Repubblica Centra-fricana e diede a tutta la mia fami-glia una giraffa di legnolavorato a mano dallagente di questo Paese. L’in-domani sarebbe partitoper l'Africa e mi invitò adunirmi a lui. Immediata-mente la mia risposta fu“no”. Dopo questo incon-tro non pensai più all’Africa. Finitigli studi in Ingegneria Gestionale,iniziai a lavorare presso una societàdi borsa a Città del Messico. Ungiorno, nonostante la mia vita pro-cedesse per il meglio, dal nulla ènata in me l'idea d’aiutare. Non im-piegai molto a capire che era Dio adavermi scelto per andare in Africa:tre mesi dopo ero già sull'aereo cheatterrava a Bangui, capitale della Re-pubblica Centrafricana. La miaesperienza è iniziata nel luglio del

2009 con l’intenzione di cambiare lavita degli altri e non avrei mai im-maginato che, più degli altri, sareicambiato io.

Ben presto mi resi conto della

grandezza delle missioni, dell’ampiocampo dei progetti dei CarmelitaniScalzi nel mondo, specialmente inRep. Centrafricana: ecco come uncuore pieno di amore e una grandeforza di volontà possono davverocambiare il mondo.

Ero orgoglioso di essere il primomissionario messicano qui a Bo-zoum, perché se l'amore di Dionon conosce confini, neanche noidovremmo conoscerli. Per sei mesiho avuto l’opportunità di collabo-

rare e contribuire a progetti diversi,come l’orfanotrofio di Bozoum“Arc-en-Ciel”, dove ho lavoratonell’educazione di bambini incredi-bili, nel Centro Sanitario di Bozoum,

dove ho toccato conmano le conse-guenze più gravidell’estrema povertàe della mancanzad’istruzione, e nelCentro Nutrizionaledi Baoro, dove ho

“lottato sul fronte” contro la fameche milioni di persone e di bambiniaffrontano ogni giorno. Non possodire che la mia permanenza inAfrica sia stata sempre facile, in re-altà è stata spesso molto difficile, maogni volta che ho incontrato delledifficoltà, è successo qualcosa chemi ha dato la forza di andare avanti.Penso al mio lavoro in RCA, e mivengono in mente tante esperienzebelle da condividere. Non possoperdere l’occasione di raccontare un

Raúl, fratello mio, vieni a mangiare con me…la sua mano che mi offriva la sua ciotola di riso

Volontari testimoni

Un giorno, nonostante la miavita procedesse per il meglio,

dal nulla è nata in me l’idea d’aiutare.

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PRAGAsabato all’“Arc-en-Ciel”. Stavamodistribuendo un po’ di riso adogni bambino; una volta finito, unragazzo mi dice: "Raúl, fratellomio, vieni a mangiare con me".Voltandomi ho visto la sua manoche mi offriva la sua ciotola di risoe in questa ciotola c’erano duecucchiai. Il fatto che lui mi abbiaconsiderato come un suo fratelloe mi abbia offerto, probabilmente,il suo unico pasto della giornata,ha fatto sì che tutto cambiassedentro di me. Non ho mai sentitouna felicità così intensa comequella che ho trovato qui. Ogniqual volta vedo il sorriso di un bambino è come se vedessi Dio

perché sonoconvinto chetutto ciò chefacciamo pergli altri è comese lo facessimoper Cristo!

Infine vor-rei ringraziaretutti coloroche, in unmodo o nell'al-tro, mi hannoaiutato: la mia

famiglia, il cui appoggio è semprestato incondizionato, ogni bam-bino che qui ha riso con me, per-ché mi ha dato la forza dicontinuare, inoltre mi piacerebbeinvitare tutti a non sprecare ungiorno in più della nostra “piccolavita” e iniziare un cammino percambiare il nostro mondo che neha tanto bisogno. Ascoltiamo lavoce di Dio che ci parla sempre,lavoriamo sodo per Lui, e ve-dremo come veramente i miracolipossono accadere.

Raúl De Anda Álvarez

BANGUI, 5 LUGLIO 2009: “LA MIA ESPERIENZA È INIZIATA CON L’INTENZIONE DI CAMBIARE LA VITA DEGLI ALTRI, MA NON AVREI IMMAGINATO CHE SAREI CAMBIATO IO”.

BOZOUM, 24 NOVEMBRE 2009: RAUL, FELICE DI ESSERE IL PRIMOMISSIONARIO MESSICANO A BOZOUM.

BAORO, 13 NOVEMBRE 2009: RAUL COLLABORA ALCENTRO NUTRIZIONALE, DOVE LA “LOTTA SUL FRONTE”

CONTRO LA FAME È QUOTIDIANA.

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Il silenzio dell’ippopotamo...

Il silenzio dell’ippopotamo è una raccolta di novellescritte e disegnate da due fratelli di Praga, David e Terezie Böhm. L’ispirazione nascedalla loro esperienza come volontari in terra di missione e si esprime anche attra-verso immagini grafiche ambientate in un villaggio africano.

la penTolamagica

TanTo Tempo fa, in un piccolovillaggio della foresTa, c ’era unpenTola… una penTola che canTava.

un giorno,chiacchierone arrivòin quel villaggio.

chiacchierone riTornò al villaggio dove, a gran voce, annunciò aTuTTi la scoperTa della penTola che canTava.

ma chiacchierone, anziché seguire il consiglio degli abiTanTi delvillaggio, andò al palazzo regale dando l ’ incredibile noTizia.

gli abiTanTi gli rivelarono che TuTTi lo sapevano ma nonera opporTuno parlarne perché nel loro villaggio eravieTaTo svelare i segreTi. e quindi anche lui , come TuTTi,doveva Tenere la bocca chiusa.

aveva orecchie lunghe esenTì che la penTolacanTava!

allora si mise a gridare: “cosa senTono le mie orecchie? una penTola checanTa? non mi sbaglio, è proprio una penTola che canTa”. e la penTolacanTava canzoni bellissime.

TuTTi la senTivano però nessuno aveva il coraggio di parlarne,era vieTaTo svelarne il segreTo.

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il re, seguiTo dai servi , andò a cercare la penTola che canTa.

ma quando arrivarono sul posTo la penTola non c ’era.si era infaTTi nascosTa denTro al Tronco di ungrande baobab.

la genTe non esiTò a giusTiziarlo.

TornaTa la calma e andaTavia TuTTa la genTe, lapenTola uscì dal suonascondiglio.

prima fece Tornare allaviTa chiacchierone poi glidisse: “per quesTa volTaTi salvo”.

“e ricorda bene, la prossimavolTa che vedi qualcosaaTTieniTi alla regola delvillaggio: i segreTi non sisvelano. ora vai!” .

chiacchierone non si fecepregare e scappò in freTTa efuria. la morale? èindispensabile sapere Tenere labocca chiusa.

“ci hai faTTi venire TuTTi fin qui per una Tua invenzione”, disse il remolTo deluso. “ora la pagherai cara”. chiacchierone giurò di aver visToveramenTe la penTola che canTava.

ma per mancanza di prove, accusaTo di avere deTTo una bugia, fucondannaTo.

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Il 5xmille funzionaIl 22 dicembre 2009 abbiamo ricevuto5.808 €. Sono frutto di 101 amici che nel2007 hanno scelto di devolvere il 5 permille dell’Irpef a Amicizia MissionariaONLUS (senza rinunciare all’8 per millealla Chiesa Cattolica).

Il 5xmille 2010Anche quest’anno c’è la possibilità didevolvere il 5xmille dell’Irpef persostenere l’opera missionaria dei FratiCarmelitani in Centrafrica: basta indicareil codice fiscale dell’Associazione ONLUS “Amicizia Missionaria”: 95021490107.Grazie a tutti gli amici delle missioni!

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Regaliamo un'ambulanzaal Centro Sanitario di Baoro!IL CENTRO SANITARIOI malati che si rivolgono a noi aumentanodi giorno in giorno: una piccola araba di 2kg, una donna tubercolotica di 26 anni,una ragazza di 18 anni malata di AIDS, unneonato di 1700 g. con la febbre e la madrepoco capace di allattare... Il “Centre de Santé” a Baoro ha riaperto ibattenti dal 1° dicembre, grazie alladottoressa Vittoria Mattei, all’infermiereGiorgio Grandicelli, insieme a dueinfermiere “securistes” centrafricane,Rachelle e Georgette e un tecnico dilaboratorio centrafricano, Benoit. Fannovisite, consultazioni, medicazioni di piaghee dispensano farmaci spiegando come

assumerli. Giorgio cura le piaghe e ustionia volte aggravate dalle "cure" di guaritorilocali che usano, come strumenti medici,punte di lancia arroventate o lamette dabarba… oltre a medicamenti a based’erbe e radici.L’addetto alle analisi Benoît è bravo: puòfare diagnosi certa di malaria, parassitosiintestinali e cutanee, malattie atrasmissione sessuale, tifo e paratifo,anemia... Gli esami permettono di fareterapie mirate piuttosto che prescrivere piùfarmaci di quelli necessari. Con pannelli colorati, studiati per unacomunicazione efficace, facciamoeducazione sanitaria e parliamo di

nutrizione e igiene.Anche il capo delquartiere, un’autoritàrispettata, aiuta adiffondere le nostrecomunicazioni.Nel solo mese didicembre abbiamofatto diagnosi dimalnutrizione a 21bambini (si aggiungequasi un malnutrito algiorno!) e i bambini incura sono diventati80, a vari livelli digravità. Ogni mattina

è un via vai di gente che entra ed esce dalCentro…Ci sono “giorni neri” in cui sembra tuttoinutile perché le difficoltà superano lenostre capacità ma crediamo nellaProvvidenza e non contiamo solo sullenostre forze.

OBIETTIVO DEL PROGETTOUn’ambulanza è il prossimo obiettivo:dev’essere una jeep perché operiamo inuna zona dove c’è una sola strada asfaltata(anche questa in pessime condizioni) edurante la stagione delle piogge il fangorende scivolose le piste di terra battuta.

COSTO DEL PROGETTOVogliamo acquistarla in loco, a Bangui, perrisparmiare il costo del viaggio e averladirettamente sul posto al più presto. Ilcosto supera i 45.200 € ma la nostra vogliadi aiutare non si arrende di fronte allespese.

Progetti per la missione

BOZOUM, 9 MARZO 2009: VITTORIA E GIORGIO HANNOCOLLABORATO NEI VILLAGGI DELLA SAVANA; LÌ È MATURATA

L’IDEA DI FARE QUALCOSA INSIEME PER I MALATI.

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