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Direttore artistico Sandro Cappelletto S I L E N Z I O , L A M U S I C A 2012/2013 GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013 TEATRO OLIMPICO ORE 21 ENSEMBLE CORDIA MONICA BACELLI

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Direttore artistico Sandro Cappelletto

S I L E N Z I O , L A M U S I C A

2012/

2013

GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013TEATRO OLIMPICO ORE 21

ENSEMBLE CORDIAMONICA BACELLI

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Si ringrazia per la collaborazione tecnica

La tua recensione per la tua Accademia

Vieni ai nostri concerti,invia un tuo commento all’email

[email protected]

o al numero di fax 06 3210410

e aspetta!

Potresti vederlo pubblicato nel programma di sala

del concerto successivo.

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Roma capitale barocca

Monica Bacelli mezzosopranoEnsemble Cordia

Stefano Veggetti direttore

Luigi Boccherini (1743-1805)Sinfonia in re minore G. 522 (1792)Allegro vivo assai

Christoph Willibald Gluck (1714-1787)«Di questa cetra in seno»,aria da Il Parnaso confuso (1765)

Luigi Boccherini Sinfonia in re minore G. 522Andantino

Christoph Willibald Gluck«Misera, dove son... Ah! non son io»,recitativo e aria da Ezio (1a vers. 1750)

Luigi BoccheriniSinfonia in mi bemolle maggiore G. 504Allegro con moto

Niccolò Jommelli (1714-1774)«Berenice dove sei?... Ombra pallida»,recitativo e aria da Vologeso (1766)prima esecuzione in tempi moderni

Luigi BoccheriniSinfonia in re minore G. 522Adagio - Allegro vivo assai

Christoph Willibald Gluck«Ah! taci barbaro... Come potesti, oh Dio!», recitativo e aria da La clemenza di Tito (1752)

Luigi BoccheriniSinfonia in re minore G. 522Minuetto. Allegro

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)«Parto, ma tu ben mio», aria da La clemenza di Tito (1791)Robert Oberaigner clarinetto solista

durata 1 h circa senza intervallo

nell’ambito del progetto

ASSESSORATO CULTURA, ARTE E SPORT

LA MUSICA DA CAMERAdal barocco al contemporaneo

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“Altezza reale... Mi sono sforzato di ricondurre la musica al suo verocompito di servire la poesia per mezzo della sua espressione...”Christoph Willibald Gluck, prefazione alla stampa di Alceste (1767)

Intorno al 1750 grandi cambiamenti av-vennero nel campo della musica vocale edell’opera seria. Lo stile italiano, con lasua rigida successione di recitativi ed arie,povero però di interventi corali ed indi-pendenti sezioni orchestrali, si contrap-poneva allo stile più opulento dei fran-cesi, che, pur raccogliendo tutte questecaratteristiche, mancava di qualità neitesti dei libretti.Christoph Willibald Gluck fu il primo a farsembrare come sua ideazione quella dicombinare la grande tradizione italianadell’aria con libretti di alta qualità poetica,insieme a scene corali, balletti, recitativiobbligati accompagnati, movimenti stru-mentali programmatici che caratterizza-vano l’opera francese, conferendo cosìall’opera una chiara struttura scenica.Questi cardini della riforma gluckianaerano però già presenti in alcune opereserie del 1750. Niccolò Jommelli, che du-rante il suo soggiorno a Vienna del 1749aveva stretto amicizia con Pietro Metasta-sio, fu uno dei più prolifici compositorinel campo operistico e si distinse per unospirito estremamente passionale. Le sueopere furono caratterizzate da un’ardenteimmaginazione, dalla ricchezza di pas-saggi melodici, da audaci ed efficaci mo-dulazioni, e da un inimitabile accompa-gnamento strumentale.

“Ciascun siegua il suo stile”Il nuovo gusto del belcanto italiano di Stefano Veggetti

Valeria Palumbo,La perfidia delle donne(Milano, Sonzogno, 2006)

Venti ritratti di donneche, pur di affermarsi,

hanno superato ogni limite di cru-deltà; fra queste anche Fulvia la“matrona armata” di cui la Bacelliinterpreta in questo concertoun’aria tratta dall’Ezio di Gluck. Unsaggio che descrive personalitàforti e affascinanti (che tanto han -no ispirato anche il mondo della li-rica), sfata errori e pregiudizi dellastoriografia, e spazia nel tempo enelle più importanti civiltà delmondo.

IL CONSIGLIO DEL LIBRO

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Fu soprattutto il genio di Mozart, il piùgrande drammaturgo musicale del se-colo, ad emergere con grande successo.La commissione del 1791 per comporreLa clemenza di Tito in occasione delle ce-lebrazioni per l’incoronazione a re di Boe-mia dell’imperatore Leopoldo II – su li-bretto di Metastasio giunto alla quaran-tesima trasposizione in musica ma perl’occasione riscritto da Caterino Mazzolà– fu l’ultima sua creatura del genere da luistesso definita quale lavoro «ridotto àvera opera» ed arrivò quando il composi-tore era rimasto ormai da dieci anniescluso dal mondo dell’opera seria e lecui fortune professionali erano triste-mente precipitate.

La ricchezza di immagini che la poesia diMetastasio e di altri librettisti portava consé diventa fonte inesauribile di stimolo edispirazione per questi compositori, “per il-luminare ed accrescere le alterazioni delcuore umano” e per l’urgenza espressivache acquista il predominio assoluto.

Il programma propone arie estratte daopere di questi tre compositori e presentale varie sfaccettature degli affetti causati eprovocati dall’Amore: follia, disperazione,fede incrollabile, pentimento, smarri-mento, speranza, ipnosi totale (rappresen-tata in Mozart dal clarinetto di bassetto). Ibrani sinfonici di Luigi Boccherini, allievoed ammiratore di Gluck, esaltano, arricchi-scono e collegano gli affetti musicali dellearie in un ideale pasticcio musicale.

Ottorino Respighi,Liriche da cameraInterpreti: Monica Bacellimezzosoprano, Aldo Orvieto pianoforte(Stradivarius STR 33887)

Pagine intime, fervide e raffinate.Monica Bacelli, accompagnata alpianoforte da Aldo Orvieto, inter-preta le liriche di Monteverdi “ar-monizzate” da un inedito Respighiche si cimenta anche con anonimicompositori popolari sardi, abruz-zesi o scozzesi “ritrascritti” secondoil gusto e lo stile del primo Nove-cento.

Passionate Baroque AriasInterpreti: Gemma Bertagnollisoprano, Ensemble Cordia,Stefano Veggettidirettore(Brilliant Classics 94071)

Le arie d’opera di Händel, Hasse,Veracini e Vivaldi, alcune più notealtre di raro ascolto, sono propostein un CD in cui l’Ensemble Cordiaè affiancato da uno dei migliori so-prani di questo repertorio. Conabilità vocale e tecnica GemmaBertagnolli interpreta i diversi “af-fetti”, differenti stati d’animo e pas-sioni di alcuni personaggi di operebarocche.

IL CONSIGLIO DEL CD

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I TESTI

«Di questa cetra in seno»

aria da Il Parnaso confuso (1765)libretto di Pietro Metastasio

ERATO

Di questa cetra in senopien di dolcezza, e pienod’amabili delirivieni, e t’ascondi, Amor.E tal di questa or siala tenera armonia,che immerso ognun sospirinel tuo felice ardor.

«Misera, dove son... Ah! non son io»

recitativo e aria da Ezio (1ª vers. 1750)libretto di Pietro Metastasio

FuLVIA

Misera, dove son! L’aure del Tebro son queste ch’io respiro?Per le strade m’aggiro di Tebe, e d’Argo; o dalle greche sponde,di tragedie feconde,le domestiche Furie venero a questi lididella prole di Cadmo e degli Atridi?Là d’un monarca ingiusto l’ingrata crudeltà m’empie d’orrore:d’un padre traditorequa la colpa m’agghiaccia;e lo sposo innocente ho sempre in faccia.Oh immagini funeste!

Oh memorie! Oh martiro!Ed io parlo, infelice, ed io respiro?

Ah! non son io che parlo;è il barbaro doloreche mi divide il core,che delirar mi fa.Non cura il ciel tirannol’affanno,in cui mi vedo:un fulmine gli chiedo,e un fulmine non ha.

«Berenice dove sei?...

Ombra pallida»

recitativo e aria da Vologeso (1766)libretto di Mattia Verazzi

BERENICE

Berenice dove sei? Qual lugubre apparato di spavento e di lutto? Qual di tenebre e d’ombre, regia dolente e fiera? Forse qui di Fieste di rinuovan le cene?O langue iol giorno fugitivo così, perché tra queste soglie funeste, oh Dio! Trucidato morì l’idolo mio? Ahimè! Sogno o son desta? Odo... o parmi di udir... la voce, il pianto del moribondo sposo. Ahi, son pur questi gemiti di chi langue, singulti di chi spira.

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E quella oscura caligine profonda che là s’innalza e mostra non so qualsimulacro agli occhi miei, quella, sì quella, oh Dei! Già la ravviso, è del mio Vologeso l’ombra mesta e dolente... ah barbaro tiranno, il mio sposo uccidesti, io non m’inganno.

Ombra che pallida fai qui soggiorno.Larva che squallidami giri intorno,perché mi chiami?Che vuoi da me?Che giri? Se pace brami,ombra infelice,in Berenicepace non v’è.

«Ah! taci barbaro...

Come potesti, oh Dio!»

recitativo e aria da La clemenza di Tito (1752)libretto di Pietro Metastasio

VITELLIA

Ah! taci barbaro, e del tuo fallonon volermi accusar. Dove apprendestia secondar di cieca donna irata un delirio d’amore?Empio! Se tu non eri. Oggi di Tito

la destra stringerei; leggi alla terradarei dal Campidoglio. Per tua cagioneson rea, perdo l’impero,non spero più conforto;e Tito, ah scellerato!, e Tito è morto.

Come potesti, oh Dio! Perfido traditor... Ah, che la rea son io! Sento gelarmi il cor, mancar mi sento. Pria di tradir la fè, Perchè, crudel, perchè... Ah, che del fallo mio tardi mi pento.

«Parto, ma tu ben mio»

aria da La clemenza di Tito (1791) libretto di Caterino Tommaso Mazzolà(basato su un dramma di Pietro Metastasio)

SESTO

Parto, ma tu ben mio,meco ritorna in pace;sarò qual più ti piace,quel che vorrai farò.Guardami, e tutto oblio,e a vendicarti io volo;a questo sguardo soloda me sì penserà.Ah, qual poter, oh Dei!Donaste alla beltà.

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Monica Bacelli

Si è diplomata con Maria Vittoria Romanoe Donato Martorella presso il Conservato-rio di Pescara e, vincitrice del ConcorsoBelli, ha debuttato allo Sperimentale diSpoleto come Cherubino ne Le nozze di Fi-garo e Dorabella in Così fan tutte. Da allorala sua carriera si è sviluppata nei principaliteatri italiani e internazionali e presso leprincipali istituzioni concertistiche, por-tandola a collaborare con direttori comeClaudio Abbado, Chailly, Chung, Mehta,Muti, Ozawa, Pappano e Rattle. Ricono-sciuta interprete del teatro musicale con-temporaneo, le sono state affidate nume-rose prime esecuzioni, tra cui il ruolo diAntigone nell’opera omonima di Ivan Fe-dele che ha inaugurato la 70ª edizione delFestival del Maggio Musicale Fiorentino.Particolarmente stretta è stata la sua col-

laborazione con Luciano Berio, che hascritto per lei i ruoli di Marina in Outis (Tea-tro alla Scala), di Orvid in Cronaca del luogoe il brano Altra voce, presentato al Festivaldi Salisburgo nel 1999, nell’ambito delProgetto Pollini. Dello stesso Berio ha inol-tre interpretato i Folksongs con la Filarmo-nica della Scala, con l’Ensemble Intercon-temporain, con i Berliner Philharmonikere ultimamente ai Proms di Londra.La sua curiosità d’interprete, l’interesse perla musica da camera, la ricerca nel reperto-rio vocale inconsueto l’hanno portata negliultimi anni ad affiancare all’intensa attivitàoperistica la realizzazione di progetti chespaziano dalla musica antica alla musicamoderna e contemporanea. Monica Ba-celli ha ottenuto il Premio Abbiati, ricono-scimento della critica musicale italiana.

Stefano Veggetti

Ha conseguito il diploma di violoncellopresso il Conservatorio dell’Aquila conDavid Cole. In seguito ha ricevuto unaborsa di studio per perfezionarsi con Or-lando Cole a Philadelphia. Affascinatodalle sonorità degli strumenti ad arco an-tichi ha frequentato corsi con Anner Bi-jlsma e ha suonato come solista e in com-plessi cameristici con musicisti specializ-zati nel repertorio di musica barocca eclassica (tra i quali Anner Bijlsma, L’Archi-budelli, Stanley Ritchie, Alfredo Bernar-dini, Ottavio Dantone, L’Astrée, Erich Hö-

barth, Rachel Podger) in Europa, Messicoe negli Stati Uniti. Come direttore dell’Ensemble Cordia, pro-pone programmi di musica da camera e or-chestrale scelti dal patrimonio di musichedel periodo barocco e classico meno fre-quentato. Come solista e direttore si è esi-bito per prestigiose istituzioni e festival ita-liani ed europei quali Stresa Festival, Kon-zerthaus di Vienna, Bachfest di Lipsia. Hapartecipato a trasmissioni televisive e radio-foniche per la Rai, ORF, RDF, RDP Antena2,RSI. Ha realizzato diverse registrazioni per

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l’etichetta Brilliant, accolte con entusiasmodalla critica specializzata; recentemente hainciso alcuni concerti inediti per violoncelloe archi di Giovanni Benedetto Platti. Ha inol-tre inciso per Nuova Era, Opus 111 e Accent.È stato docente di violoncello barocco pres -

so il Conservatorio di Verona e tiene master-class in Italia e in Europa. È direttore artisticodell’Accademia di Musica Antica di Brunico.Suona il violoncello Nicola Gagliano (1737)ex Oblach, gentilmente concessogli dallabaronessa Mariuccia Zerilli-Marimò.

Ensemble Cordia

Costituito e diretto dal violoncellista Ste-fano Veggetti per valorizzare opere pocoeseguite del repertorio barocco e classico,l’Ensemble Cordia ha la sua residenza a Bru-nico in Alto Adige ed è costituito da affer-mati concertisti europei e da musicisti sudtirolesi e delle regioni confinanti di culturaitalo-tedesca. Si avvale della collaborazionedi rinomati solisti (Stanley Ritchie, Erich Hö-barth, Alfredo Bernardini, Monika Mauch,Roberta Invernizzi, Christian Hilz, GemmaBertagnolli, Rachel Podger, Dorothee Ober-linger) con i quali propone programmi dimusica da camera e orchestrali di notevoleinteresse musicale di autori poco frequen-tati affiancati da opere tratte dal repertoriopiù conosciuto. Parte di queste opere sonostate registrate per l’etichetta Brilliant ri-scuotendo ovunque lusinghieri apprezza-menti dalla critica specializzata.Il gruppo utilizza pregiati strumenti origi-nali che permettono di sviluppare la pro-pria idea di “suono autentico”, abbinan-dolo ad esecuzioni moderne ed attuali. Dalsuo esordio internazionale nella sala gran -de della Konzerthaus di Vienna, l’ensembleha intrapreso una sempre più crescente at-tività concertistica ed ha già effettuato

concerti in Italia, Austria, Francia e Germa-nia accolti con entusiasmo dalla criticamusicale e dal pubblico.I prossimi impegni concertistici vedrannol’Ensemble Cordia ospite dei palcoscenicipiù importanti d’Europa quali il Bachfestdi Lipsia, Stresa Festival e nuovamentepresso la Konzerthaus di Vienna. Appari-zioni radiofoniche e televisive includonoRAI, ORF e RSI.

violini

Jenping Chien*Isabella BisonGiuseppe CabrioEsther CrazzolaraLorenzo GugoleAyako MatsunagaSara Uneback

viole

Stefano MarcocchiAlessandro Lanaro

violoncelli

Stefano VeggettiFranziska Romaner

oboi

Andreas HelmThomas Meraner

contrabbassi

Riccardo Coelati RamaBeltane Ruiz

liuto

Maurizio Piantelli

cembalo

Vittorio Zanon

clarinetto

Robert Oberaigner

corni

Egon LardschneiderAlexander Perathoner

fagotto

Elena Bianchi

*violino di spalla

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LA TUA RECENSIONE PER LA TUA ACCADEMIA

Tra classico e contemporaneo: il racconto di una storia attraverso la musicaL’Accademia Filarmonica Romana ha ospitato al Teatro Argentina la violinista Viktoria Mullovaper il concerto La ragazza del villaggio. Un titolo originale per un concerto di musica da camerainserito nell’ambito del progetto “La musica da camera dal Barocco al Contemporaneo”, untitolo che in qualche modo evoca il passato della violinista russa. “Solo due generazioni primai nonni di Viktoria vivevano come contadini in un piccolo villaggio dell’Ucraina – raccontaMatthew Barley compagno di vita di Viktoria e arrangiatore dei brani in programma –. Questarealtà è rimasta profondamente radicata in lei, trasmettendole un grande senso di calma,di onestà e di semplicità. Se tutto questo si abbina a una personalità che ha conquistato, nelcampo della musica classica, altissimi livelli di interpretazione (si pensi a Bach e Beethoven),ne viene fuori una combinazione davvero interessante. Mentre questa parte della sua vita èandata in scena sui palcoscenici di tutto il mondo per oltre venticinque anni, in questo pro-gramma c’è qualcosa che riguarda l’altra sua parte”.L’esperienza personale di Viktoria torna dunque prepotentemente nelle note dei brani mu-sicali che sembrano suggerire una storia di esilio alla ricerca della libertà come quella dellaviolinista russa, costretta ad abbandonare la propria terra natia nel 1983 per sfuggire al re-gime comunista sovietico. Una storia che ha inizio in un piccolo appartamento della Moscadegli anni ’60 nel quale Viktoria aveva la possibilità di suonare solamente uno strumentopiccolo e poco ingombrante come il violino, una storia che si sviluppa negli ambienti più pre-stigiosi della musica europea e che ora trova nel concerto romano l’occasione per raccontarsi. La ricerca etnomusicale e antropologica sviluppata da Barley e Mullova negli ambienti mu-sicali gitani, africani e ungheresi mira a far rivivere a chi ascolta quell’istinto dionisiaco di pri-mitivo attaccamento alla terra, attraverso la dimensione apollinea dello spartito musicale.Ne La ragazza del villaggio si incontrano il gusto classico e barocco con il contemporaneo e ilpostmoderno in un sapiente accostamento di brani provenienti dalle tradizioni musicali piùdisparate: dal jazz dei Weather Report, alle melodie gitane dei Bratsch, dai ritmi africani deiDuOud, alla musica classica di Bartók e Kodály. A fungere da elemento unificatore, oltre algrande amore per tutta la musica, quale espressione più libera dell’uomo, è la magistraleinterpretazione della Mullova, coadiuvata dal compagno arrangiatore e violoncellista Mat-thew Barley, dai percussionisti Paul Clarvis e Sam Walton, e dal pianista jazz Julian Joseph.

Chiara Di Pierri e Francesco Frisone

TEATRO ARGENTINA, 31 GENNAIO 2013

La ragazza del villaggioViktoria Mullova violino, Matthew Barley Ensemble

Musica di Bartók, Kodály, Lewis/Bratsch, Weather Report...

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I N O S T R I P R O S S I M I A P P U N T A M E N T I

Teatro Argentina giovedì 28 febbraio ore 21.15 musica da camera ti amo QUARTETTO DI VENEZIA Andrea Vio e Alberto Battiston violiniGiancarlo di Vacri violaAngelo Zanin violoncellomusica di Bartók, Hindemith, Šostakovič

Sala Casella (via Flaminia 118) domenica 3 marzo ore 11OMAGGIO A GOFFREDO PETRASSICarlotta Nobile violino - Antonello Farulli violaMarco Scolastra pianoforte - Cecilia D’Amico voce narranteQuartetto Berninimusica di Carter e Petrassi

Sala Casella giovedì 14 marzo ore 21IL PIANOFORTE DI BACH con Bach la gaia scienzaFabio Capriotti, Andrea Palermo, Alessandro Trapasso, Maria Luisa Venezianopianisti selezionati dalla masterclass “Il pianoforte di Bach” di Ramin Bahramimusica di Bach

Sala Casella lunedì 25 marzo ore 21PASSIO / CONCERTO DI PASQUA con Bach la gaia scienzaTiziana Guaglianone soprano - Federica Carnevale contraltoDaniele Parisi voce narranteEnsemble Edonè - Pier Paolo Cascioli direttore

musica di Cascioli e Bach

Il programma di sala è a cura di Sara Ciccarelli Finito di stampare nel mese di febbraio 2013 • Stampa O.GRA.RO. - Roma

Progetto grafico e impaginazione Studio Sismondo - Roma

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Via Flaminia, 118 • 00196 RomaTel. + 39 06 320 17 52www.filarmonicaromana.org

2012/

2013

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