6:00am skateboard culture magazine

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OTTOBRE / NOVEMBRE 2011 / ITALY € 4.50 fabio bottelli / ollie in / ph.enrico rizzato Anno X bimestrale / Swiss chf 10.00 / Canton Ticino chf 10.50 / E € 7.00 / AT € 7.50 / D € 9.50 Poste Italiane Spa sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n°46) art. 1 comma 1 / DCB Milano

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Periodico di Skateboard - Numero 58

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Page 1: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

OTTOBRE / NOVEMBRE 2011 / ITALY € 4.50fabio bottelli / ollie in / ph.enrico rizzato

Anno X bimestrale / Swiss chf 10.00 / Canton Ticino chf 10.50 / E € 7.00 / AT € 7.50 / D € 9.50Poste Italiane Spa sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n°46) art. 1 comma 1 / DCB Milano

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DIRETTORE RESPONSABILECRISTIANO ZANNI / c r is t [email protected]

CAPO REDATTOREALESSANDRO REDAELLI / a ler@6am. i t

ART DIRECTORMATTEO DI NISIO / mat teod@6am. i t

IN REDAZIONEJACOPO ATZORI / jacopo@6am. i t

FOTOGRAFI SENIORCRISTIAN ‘OSDE’ BENZONI, ENRICO RIZZATO & FEDERICO ROMANELLO

TESTATAwww. lucabarce l lona.com

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROTESTI /ENRICO CEROVAC, DAVIDE FRASSINE,BORJA IRIARTE, BEATRICE SUGLIANI & SIMONE VERONA

IMMAGINI /ERIC ANTOINE, GIULIANO BERARDUCCI, DAVIDE FRASSINE,JOSE GONZALES, ANDRÉ LUCAT, SERGIO MARTIN, ELISA PEGORARO,OLAF PIGNATTARO, ADAM SELLO & BEATRICE SUGLIANI

EDITORE E PUBBLICITÀJohnsons Media - Via Valparaiso 4 - 20144 MilanoTel +39 02 43990087 Fax +39 02 [email protected] - www.johnsonsmedia.it

AMMINISTRATORE DELEGATOCristiano Zanni - [email protected]

SERVIZI GENERALILuisa Pagano - [email protected]

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIAPress-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. - 20090 Segrate (MI)

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTEROJohnsons International News Italia - Via Valparaiso 4 - 20144 Milano

SERVIZI ABBONAMENTI E ARRETRATIJohnsons Media - Via Valparaiso 4 - 20144 MilanoTel +39 02 43990087 Fax +39 02 48022901 [email protected]

Dovrà essere pesente la seguente dicitura:MODALITÀ DI PAGAMENTOBonifico Bancario intestato a:JOHNSONS MEDIAVia Valparaiso 4 - 20144 MilanoBANCA INTESA COORDINATE BANCARIE:IT 67 O 03069 09529 072402650199 / e-mail: [email protected]

Registrzione tribunale di Milano n°661 del 23/11/2001. Periodicità bimestrale: febbraio/marzo, aprile/maggio,giugno/luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre, dicembre/gennaio. Codice ISSN 1593-7011. RegistrzioneROC n.11243. Stampa Alfaprint - via Bellini, 24 - Busto Arsizio (VA). Prezzo di una copia Italia: 4,50 euro.Abbonamento annuale Italia (6 numeri): 18,00 euro. Tutti i diritti 6:00AM sono riservati e appartengono aJohnsons Media. Nessuna parte di 6:00AM può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autoriz-zazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti.L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile rag-giungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potrannoin alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uti-lizzo improprio delle informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L.353/2003 (Conv. L. 27.02.2004, n° 46), Art. 1 comma 1, DC B Milano.

6:00AM è una testata della casa editrice Johnsons Media che pubblicaanche gli annuari: Surfing (surf, windsurf, kite), Snowb (snowboard) e leriviste Funboard (windsurf), Surf Latino (surf), Sup Time (stand up pad-dle), Kite Magazine Stance (kite), 4Skiers (sci freestyle), Entry (snowbo-ard), Girland (girlie action sport).

EVERYTHING YOU NEED TO KNOW ONwww.skateon.it

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10 | waiting room

12 | facilities | wood for autumn

16 | c.i.s. | vicenza

22 | volcom | wild in the park

28 | behind the trick

30 | c.i.s. | montebelluna

32 | neighborhoods | carlo cassan

34 | un tranquillo week end da paura

36 | worldwide connection | francesco salini

38 | our thing | mc skateboards

40 | insider | andrea zolin

42 | report

44 | jart | stair wars

46 | european profile | abbe nyberg

54 | dc | kids going north

60 | itw | fabio bottelli & andrea munari

74 | tour | iuter

82 | vans | downtown showdown

88 | f.i.h.p. in berlin | road to clash

94 | display

96 | snapshot

CONTENTS | Abbe Nyberg | varial flip transfer | Barcellona © Eric Antoine

8 | CONTENTS | 6:00AM SKATEBOARD CULTURE MAGAZINE

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SKATEBOARDER.

Abbiamo imparato le regole della comuni-

cazione multimediale, sappiamo muoverci

con agilità all’interno della nostra contem-

poraneità e facciamo tutto questo sempli-

cemente applicandoci in ciò che amiamo.

Skateare nel 2011 significa parecchie cose:

significa filmare, produrre, fotografare,

bloggare e più in generale farsi quotidiana-

mente portavoce di una cultura che sa

difendersi dalle strumentalizzazioni e resta

sempre fortemente libera.

Ci rifiutiamo di mettere il ‘bavaglio’ che di

questi tempi sembra essere di gran moda e

continuiamo a spingere le nostre idee, la

nostra cultura e la nostra tavola del cazzo.

Uno spot alla volta.

Al diavolo i trend, i lifestyle, le ragioni esi-

stenziali e la percezione che il resto del

mondo ha di noi.

Le radici dello skateboarding nascono dalle

singole session: non c’è niente di più

importante della prossima occasione che

avremo di ‘shreddare’ con gli amici.

Essere davvero ‘radicali’ significa persegui-

re gli ideali di queste origini.

Sempre.

WAITING ROOMDANIELE GALLI / MAY DAY / STEPPE SIDE MALMO / PHOTO FEDERICO ROMANELLO / WORD ALESSANDRO REDAELLI

1 0 W A I T I N G R O O M

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SUPERIOR 8.0wi ld b lue

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Facilities / wood for autumn

12 // 6:00AM Skateboard Culture Magazine

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Ripensando a questa tappa delC.I.S., una delle prime cose che mipassa per la testa è: finalmente unbowl contest!Sì, perché Vicenza è stata l’unica tappa‘transition’ del Campionato Italiano, quando ormai le bowl nel ‘bel paese’ pianpiano aumentano e questo potrebbe portare inun futuro, speriamo abbastanza prossimo, aduna possibile serie di bowl contest.Lasciando da parte le considerazioni ‘più pro-fonde’, parliamo di cose pratiche...Una bowl nel bel mezzo di un parco, un soleda far scordare la pioggia che il week end pre-cedente aveva fatto rimandare la gara, l’im-mancabile musica e le immancabili birrette,una buona presenza di donzelle che non famai male, una discreta presenza di pubblico diappassionati e curiosi e lo skateboardingovviamente.La gara l’ha vinta, meritatamente, quel ‘male-fico moccioso ammerigano’ di Alex Sorgente,che ha fatto vedere numeri che a Vicenza nonsi erano ancora visti. A ruota si piazza il suocompagno di scorribande, pure lui ‘maleficomoccioso’, Ivan Federico. Terzo, l’immancabileSimone Verona che, a fine giornata, ha puredeciso che era giusto far lavorare i paramedi-ci... Niente di grave comunque.I local Bottelli e Munari hanno fatto vedere diessere i local e hanno sfoderato linee segrete, ilsecondo ha sicuramente vinto il premio ‘copped’oro’ della giornata con tre schianti al suolodi tutto rispetto.E poi solita storia: questo ha fatto quello equell’altro ha fatto quello etc etc... E potevatevenire...Sicuramente, la posticipazione di una settima-na e la gara di mini del giorno prima a Rivadel Garda (altro evento super riuscito delS.I.T.), hanno influito sul numero di parteci-panti, ma il livello è stato comunque buono, gliskater erano gasati ed hanno regalato spettaco-lo. Alex Sorgente è stato giustamente ‘smutan-dato’, la gente si è divertita e a fine giornataerano tutti contenti...Quindi chissenefrega e come si dice a Vicenza:“Pochi ma boni”!

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(Vicenza}cis: campionato italiano di skateboard

ivan federico / melon transfer / word & photo enrico rizzato

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volcom}wild in the parkword & photo courtesy volcom

Detto questo ci siamo rapidamente indirizzati verso la categoriaover quindici dove allo stesso modo i ragazzi hanno combattutoduramente come ‘cavalieri coraggiosi’. La battaglia per il podioè stata veramente dura: Orfeo Ranieri si è classificato primo,seguito da Alessandro Pistocchi e da Sandro Zacchini. Ma ilmeglio doveva ancora venire con la categoria pro-am.Le prime due hit di qualifica seguite dalle finali con i miglioriquindici skater: un’ondata di boati e festeggiamenti arrivavanodal pubblico emozionato dalla potenza dei trick. Guido Stazi èstato il più ‘solido’, senza dubbio.L’electric hype of the day’ è andato ad Elmehdi Contaki che siè sparato un fs overcrook super stiloso sul rail in discesa.

Quest’anno abbiamo deciso di organizzare la tappa italianadel WITP al Jurassic Park di Cesena. Lo skateshop localeKK double key, è uno dei più rispettati della zona ed è uncliente Volcom già dal 1998, quindi grazie mille a Karim e atutta la sua crew per l’aiuto che ci hanno dato. La famosariviera romagnola è solo a quindici minuti di distanza daCesena, ma niente può fermare gli skater che arrivano da tuttal’Italia. Le iscrizioni aprivano alle dieci del mattino ma sapetecom’è, la gente se la prende comoda la domenica mattina, spe-cialmente dopo un sabato sera folle... In due parole: gli skatersi sono ‘manifestati’ nel primo pomeriggio... Ma alla fine, piùdi ottanta rider iscritti hanno incendiato il park...

Abbiamo cominciato con la catego-ria under 14... C’erano un sacco digiovani talenti e parecchi hannospaccato, è una cosa davvero bella davedere: lo skateboarding ha ancoraun ‘appeal’ molto forte sui giovanis-simi. Siamo riusciti ad organizzaredue hit abbastanza affollate ed èstato molto difficile riuscire a sce-gliere i migliori quindici che avreb-bero avuto accesso alla finale.Il risultato è stato ottimo: i giovanihanno spinto al massimo mettendoin mostra alcuni trick pesanti.I due best rider sono stati DylanGagg in i e Pasquale Grispo.

dario federiconi360 flip

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N.D.I. TEL: +39 0464 514098 [email protected]

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A4 DISTRIBUTION +39 0342 683494 www.a4distribution.it

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Uno di quelli costruiti dalle società immobiliari per‘parruccare’ una speculazione dandole il colore ed ilsapore di un’azione per il sociale. Badilate di merdatirate su tutti, poveri sopraffatti e ricchi ignoranti,come vuole la miglior tradizione italiana.Ebbene laggiù in quel posto che per definizione èpiccolo borghese e ‘buonpensante’ per dirlo conOrwell, anche laggiù il germe dello skateboardingcresce, coccolato dalle occhiatacce della gente, dallerotture di coglioni delle vecchie col barboncino, dal-l’impossibilità di skateare quello che dovrebbe esserecostruito per noi e che in realtà e sbagliato, profon-damente sbagliato.

Sbagliato almeno quanto un campo da calcio con lefottute porte tonde.Insomma: questo schifo di park è costruito propriosotto casa mia e lo posso vedere dalla finestra, ognivolta che mi affaccio.Da un lato è triste vedere i ragazzini costretti adarrancare in mezzo a strutture a dir poco al limitedella dignità, ma dall’altro mi fa proprio pensare diappartenere ad un gruppo di privilegiati, un gruppodi persone destinate a sopravvivere, a qualunquecosto.In questa pagina trovate la risposta degli skater aldegenero della costruzione di park in Italia, speran-do che nelle orecchie di chi costruisce certi obbrobri,rimbombi un sentito vaffanculo...

Dx / Marco Balestreri / wallieOpposite / Daniele Galli / bs five - o

In una Milano frenetica edaffollata, al centro di quellache fra qualche anno saràmagari la nuova zona esclusi-va di questo o quell’altrocazzo, fra i cazzi che passanoper la mente delle personeinutili, sorge uno skateparkaltrettanto inutile e sbagliato...

(trick}Behind

theword ale redaelli

photo osde

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Skateboard Culture Magazine 6:00AM // 29

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Dopo la sfortunata tappa friulanadel mese di luglio, annullata causamaltempo, il sole decide di baciareMontebelluna nel weekend del 10-11settembre, rendendo disputabile laterza tappa del Campionato Italianodi Skateboard del 2011...Il sabato è giornata di demo dei ragazzi diStrange e di un ‘trick for cash’, gli inviati di6:00AM decidono di snobbarlo, riposandosiin vista del party serale che coincide con ifesteggiamenti per il compleanno di JacopoPicozza: il risultato è stato una patetica umi-liazione del malcapitato con tanto di crocefis-sione (lo smutandamento è sott’inteso).Il contest si è svolto nella sola giornata didomenica: ad aprire le danze la categoriajunior, che viene vinta da Davide Holzknocht,con un bel bagaglio di trick per i suoi solododici anni.Gli iscritti alla maggior categoria non risulta-no essere moltissimi, una quarantina, per lopiù provenienti dal triveneto. A ‘sto giro pare che la gente abbia avuto dimeglio da fare, mancano infatti tanti dei nomiche solitamente si vedono girare ai contest; tut-tavia i presenti, più o meno conosciuti, nonrisparmiano trick di un certo spessore durantele run.Prima di elencarvi le prime e gloriose tre posi-zioni, una dovuta menzione và a quello chepare essere il giovane skater italiano più inprogressione nell’ultimo periodo, che si classifi-ca quarto: Jacopino Carozzi, che dopo unfs feeble e un bs nosegrind in run sul railone,sullo stesso si porta a casa un bs noseblunt inmeno di dieci tentativi. Su le mani!Podio: Mattia Restante, tecnicissimosoprattutto sulla piramide, si piazza terzo. Fabio Montagner, secondo, potrebbe farela sua run ad occhi chiusi e potremmo chiuderegli occhi pure noi, da ritovarlo sempre ecomunque in vetta.E in testa chi ci sta? Qualcuno che secondome ha preso gusto a farsi smutandare e decidedi bissare il trionfo della serata precedente efesteggiare degnamente il suo compleanno: tantiauguri Jacopo Picozza.

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(Montebelluna}cis: campionato italiano di skateboard

andreo lopes / flip crookie / word & photo osde

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Ciao Carlo: raccontaci da quanto tempo vivi aGenova e da quanto la skatei?Ho sempre vissuto a Genova e ho sempre skateato qui anche senon sono sempre rimasto troppo a lungo casa...

Quali sono i lati positivi e negativi del tipicogenovese medio?Il genovese non è amichevole e neanche invadente, i negoziantisono quasi seccati nel venderti qualcosa... non ti assillanoinsomma: c’è una sorta di ‘scazzo’ che lascia alla vita urbanaquella tranquillità che ormai in molte città è difficile da trova-re.

Pensi che la tua città abbia abbastanza spot dadare in pasto agli skateboarder?Gli spot a Genova non mancano, ma spesso sono grezzi o diffi-cili... Quello che manca è uno spot in cui è tutto perfetto, lo spotdove poter ‘chillare’ con gli amici e dove imparare i ‘trickettini’sui muretti.Se poi hai voglia di fare qualche bel trick ignorante o una bella‘downhill fondi ruote’ sei nel posto giusto!

Andate sempre alla ricerca di nuovi spot o sietepiuttosto abitudinari?Diciamo che in zona abbiamo già scovato molti spot, anche dif-ficili da trovare. Addirittura ne abbiamo creati di nuovi...Spesso però, sopratutto in settimana quando si hanno degliimpegni, spendiamo i pomeriggi negli skatepark...

La scena è compatta o disgregata nei diversispot?Qui la scena sta tutta in un furgone da nove posti! Anche seultimamente vedo molti ragazzini che incominciano a skatearenel vero senso della parola, quindi dire che è disgregata sarebberidicolo...

Cosa faresti come prima cosa per migliorareGenova?L’unico problema è il poco spazio riservato ai giovani...

Raccontaci di un evento che ti lega particolar-mente a questa città.Non c’è un evento in particolare: oltre agli amici e alla famigliaciò che mi lega particolarmente a questa città è lo stile di vitache posso condurre. Svegliarmi, poter essere al mare in dieciminuti, andare a skateare, farmi un giro degli spot del centrosenza prendere la tavola... Tutte cose stupide, ma che ho ritro-vato in pochi altri posti...

In futuro ti vedrai sempre e comunque a Genova?Quando ci ritorno e dall’aereo vedo la città che si ‘arrampica’dal mare su per i monti in un groviglio inspiegabile, mi fa sem-pre piacere essere a casa. Mi chiedo dove altro possa ritrovareuna città del genere...

Indicaci tre posti sagaci per: skateare, mangiaree fare bordello...Per skateare la bowl di Sestri Ponente è proprio bella ora che èliscia... Altrimenti si può fare un paio di trick dalle scale delcentro. Per mangiare o vi prendete una focaccia nel posto che visembra meno nuovo e pulito, oppure venite da Mario a prender-vi una ciucca clamorosa e a mangiare una frittura di pesce bellaunta, a non più di una decina di euro: così poi siete già in cen-tro e se è mercoledì o venerdì, dopo qualche bevuta nei vicoli oin Piazza delle Erbe, si può andare in qualche circolo Arci,magari al Milk, a trasudare un po’ di alcool in compagnia inqualche festa erasmus... Che ne dite?

Grazie e a presto!

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NEIGHBORHOODS

Genova&Carlo Cassan

fs flip / photo osde

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week endda pauraUn tranquillo chris oliver - fs flip / word ale redaelli / photo giuliano berarducci

Avete mai sentito parlare di prontezza di riflessi?Ebbene direi che questa è la parola che meglio siabbina all’ultima edizione del Tranquillo WeekEnd Da Paura.

La pioggia che sembra essere qualcosa di dimen-ticato in questo autunno che di autunno ha dav-vero poco, è riuscita a manifestarsi esclusivamen-te durante il sopracitato week end.

Ora, in sette anni di quest’evento si era sempreriusciti a schivare le intemperie ed a portare acompimento il contest senza eccessivi problemi.Quest’anno si è dovuto purtroppo trovare unasoluzione repentina che permettesse lo svolgi-mento della gara nel giorno di domenica.

Il nome di questa soluzione è ‘Bastard bowl’ ed è la famosapiscina lignea che Geppo e soci hanno nel loro headquartermilanese. Quindi è servito solo il tempo di capire che la pioggiaera troppa per trasferire immediatamente il contest in modo dasalvarlo.

La gara vera e propria si può riassumere utilizzando un solonome: Alex Sorgente. L’undicenne italo americano ha infattidominato ed umiliato quasi tutti i partecipanti al contest. Nonci sorprende molto, dato che il copione è stato praticamente lostesso in tutte le gare a cui a preso parte nell’ultimo periodo.

Onestamente non nascondo un velo di felicità quando succedonoqueste cose: cose che servono a dare una bella ridimensionataagli skater italiani, che peccano di supponenza, di pigrizia, disindrome della lamentela e di frustrazione.

Nota di merito va comunque a Daniele Galli che ha spaccatopesantemente confermando di essere la macchina da guerra cheè, ed anche a Marchino Giordano che fra gli altri trick potentisi è sparato un fs air to wallride sul muro esterno veramentepesantissimo.

Nella foto vedete Chris Oliver (terzo classificato) ritrattodurante il suo fs flip. Di fs flip ‘tirati’ credo di averne vistiparecchi, ma lui ha sicuramente uno dei migliori. Due metrisenza grab!!! No sense...

Ringraziamenti e complimenti sono tutti per Mauro Colombo,il Pela e per tutta la Bomboclat Crew che nonostante la piog-gia, sono riusciti a mettere insieme l’evento alla grande, salvan-do persino gli show musicali del sabato sera.Un Tranquillo Week End Da Paura si conferma, ancora unavolta, un evento transition da non perdere.

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Ciao Salo, dacci qualche aggiornamento sulla tuavita a Barcellona...Qui va tutto liscio, si sta bene, ci si sbatte per andare avanti eper skateare sempre a bomba!

Hai avuto contatti con la scena spagnola? Qualisono le differenze tra Spagna ed Italia per viveree skateare?Sì, diciamo che questo ultimo periodo che sto masticando benelo spagnolo mi sono buttato in mezzo alla scena e da poco sonoentrato a far parte del team Rufus, uno degli skateshop piufamosi e che di più sta supportando la scena, con le proprietavole Rufus che sembrano spaccare i culi... E nel mettermi inmezzo, porto sempre con me un po’ di scena italiana, infattipotete trovarvi in negozio una tavola El Santo a rapresentarequi in Cataluya... Per me che vengo da una piccola e tranquillacittadina padana, vivere una realtà come Barcellona, ha appor-tato grandi differenze: il caldo clima mediterraneo, la festa chenon finisce mai, le belle donne, il caos stressante di una metro-poli piena di turisti, uno stile di vita completamente diverso...Per quanto riguarda lo skate, la grande differnza è che ininverno si può skateare tutti i giorni al sole in mezze maniche,in Emilia invece l’inverno ti mozza il pop! Poi oltre ai duemilaspot in più, ho notato che c’è molta apertura verso l’Europa:ospita gente da tutto mondo ed è figo potersi confrontare e sfrut-tare delle skateate con gente di tutto il pianeta...

Stai lavorando laggiù? Hai avuto difficoltà nell’in-serirti nella società?Sì che si lavora qua giù, per fortuna! Mi posso guadagnare lavita che voglio da solo e questo mi fa sentire bene...Nella società... qui si sa che i catalani non sono dei più simpa-tici e amichevoli, però comunque è una città aperta e pianopiano sono riuscito ad ambientarmi bene...

Come descriveresti il momento economico esociale in Spagna per quanto riguarda la crisi e illavoro?La Spagna è messa abbastanza ‘da culo’, c’è molta gente in cheviene licenziata, però a Barcellona va molto bene il turismo ecercano sempre personale...Si sente un po’ meno la crisi...

Vorrei che tu mi parlassi della vita notturna dellacittà...Mamma mia che bella!!! Ahahah! Ciao!È proprio facile farsi trascinare nella vita notturna qui...

C’è veramenta tante gente diversa in giro, sempre e a qualsiasiora: forse è piu affoltato alle quattro della mattina che alle duedel pomeriggio... Baretti stilosi, discoteche giganti, turiste ovun-que e già immagini! E la cosa bella è che anche se non sei intiro gessato come un pinguino, puoi uscire ed entrare nei localitranquillamente... Cioè, proprio che finisci di skateare e ‘vamosde fiesta’!!!

Descrivimi la tua giornata tipo a Barcelona...Sveglia non prima delle undici, Paolo Giannattasio che misuona il campanello, freneticamente viene su e mi fa uno deisuoi caffè napoletani bomba! Due cazzate, due risate, skatesotto i piedi e si va verso la spiaggia: clima da chilling, sole,una nuotata e relax... Quando iniziamo a riprenderci un po’,andiamo a farci una bella pasta, una bella mangiata in compa-gnia... Poi si chiama Jacopo per filmare, puntata al Macba oall’università, un paio di partitelle a s.k.a.t.e. per scaldarci eintanto si aggregano altre due o tre persone. Poi si decide unbello spot e si va, skateando a bomba fino a sera!Una buona dose di Estrella (birra spagnola) per finire bene, esi torna verso casa tutti insieme...Una doccetta, un’altra buona mangiata e ci si ritrava tutti alManolo o chissà dove, e al quel punto la notte fa il resto...

Skateboard e polizia: multe, spot chiusi, etc...Com’è il rapporto con le forze dell’ordine laggiù?Con la polizia il rapporto chiaramente è abbastanza teso, cisono rischi sempre, ti cacciano o almeno ci provano...Però chi dice che non si può piu skateare o che stanno chiuden-do tutti gli spot, lo dice solo perchè non vuole più gente qui.Se ti cacciano da un posto giri l’angolo e ne hai altri due anco-ra più fighi e ci sono così tanti skater all’anno che vengono, cheè veramente dura fermarci tutti: per loro è una guerra persa inpartenza! Ahahah!

Credi di essere diventato più maturo dopo questaesperienza all’estero?Penso di essere combiato davvero tanto qui... Penso che dopoche ti procuri la vita in un altro paese, capisci tante cose dellavita che prima neanche ti passavano per la testa...

sw heel flipphoto jose gonzales

Barcellona withFrancesco Salini

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worldwide connection}

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OurThingmc skateboardsword & photo courtesy mc skateboards

Johnatan Gallo “Le wheels vanno da paura: è un onore far partedi MC, oltre che essere uno stimolo per skateare ogni giorno”

Il marchio MC nasce nel 2001 e proprio in questi giorni celebriamo ilnostro decimo anno di ‘attività’. In dieci anni ne sono successe di cose...Mi piacerebbe citare il 2008 quando abbiamo avviato una produzione di ruote di altissimaqualità, cosa che ci ha permesso di creare un team in parallelo a quello già esistente. MC ècostruita con le emozioni e la vita quotidiana di chi skatea, lavora e passa il tempo con noi,non mi bastebbero queste due pagine per raccontarle tutte, quindi lascerò parlare i ragazzi cheskateano con noi: attraverso le immagini unite a piccole frasi spontanee che ci siamo appuntatidurante i viaggi e le session dell’ultimo periodo. Se volete saperne di più sulla nostra storia, suchi siamo e sui nostri prodotti, venite sulla pagina del nostro blog! www.mcskateboards.com

Edo Paris “Standard ammerigheno”

© G

iulia

no

Ber

ard

ucc

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Mattia Fancellu “Dio bò! Poppan da paura!”

Ale Martoriati: “Le migliori tavole che abbia mai usato!”

Page 41: 6:00AM Skateboard Culture Magazine

Skateboard Culture Magazine 6:00AM // 39

Simone Baffoni “MC Skateboards da na’ pista a tutti”

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Luca Locci “Vanno da sole”

Brian Londono: “La bomba tio!” (Sono una bomba zio...)

Ale Cesario: “Bisogna provare per credere... pop esplosivo!”

Luca Collu: “A Roma si dice: ’na crema, superano la prova del san pietrino”

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40 // 6:00AMSkateboard Culture Magazine

Ciao Andrew, presentati ai nostri lettori...Sono Andrea, uno skateboarder, ho ventisei anni e skateo daquando ne avevo quindici, mi manca il temutissimo esame dilatino per laurearmi e sto scrivendo la tesi sullo skateboarding.Ogni tanto lavoro come cameriere e ogni tanto esco a filmare,ultimamente però per fortuna passo più tempo a skateare chenon a filmare.

Quali sono i migliori filmer di tutti i tempi?Non so dirti i migliori, ti dico quelli che mi piacciono di più!Ty Evans, Mike Manzoori, Aaron Meza, RB Umali, GregHunt e Chase Gabor.

I migliori video di sempre?Sorry, i primi tre video Powell Peralta (Bones Brigade VideoShow, Future Primitive e Search For Animal Chin),Questionable, Video Days, Second Hand Smoke, Penal Code100A, Photosynthesis, Modus Operandi, First Love, Mouse,Goldfish, Hot Chocolate Tour, Las Nueve Vidas De Paco,Tim & Henry’s Pack Of Lies, Fully Flared, Yeah Right,Menikmati, The strongest of the strange, Der Bratwurst TourEver, Dylan e The end.

La migliore attrezzature per filmare?Per lo skateboarding la Sony VX1000; trovo che l’HD siatroppo per lo skateboard (poi cambio idea ogni cinque minuti).Per quanto riguarda il resto qualsiasi oggetto che sia in gradodi registrare frammenti di vita su un supporto fisico.

Che impressioni hai avuto dell’ultimo tourF.I.H.P. a Malaga?L’impressione migliore l’ho avuta da Jacopo. Sinceramente cre-devo fosse una persona diversa, ne peggiore ne migliore intendia-moci, semplicemente diversa come carattere. Mi sono trovatomolto bene con lui; è stato uno di quei casi in cui senti subito ilfeeling giusto con l’altra persona, insomma, ci vai molto d’accor-do. Poi vabbè, con Fabio ci si diverte sempre, è un casinista diprima categoria ma ci pensa sempre due volte prima di farecagate. La Bea la conoscevo già da un po’, e anche se non eromai stato in tour con lei sapevo che sarebbe stata un’ottima per-sona. Dal punto di vista dello skateboarding invece, mi aspetta-vo forse che gli spot fossero più semplici da skateare, cosa chesuccede il novanta per cento delle volte, ma non erano proprio‘easy’ da skateare! Hai presente il bank rosso (Nick Jansen fsnollie heel)? Super scivoloso e l’entrata del bank ti fa saltare leotturazioni in bocca. Lì vicino c’è anche il muretto in salitadove Arto Saari fa fs nosegrind in line, Mindfield, bè... è unapesata allucinante grindare fino lassù!

Cose da fare diverse dallo skateboarding?Leggere, fotografare, fare l’amore, bere del buon vino, ascoltareDavid Bowie, conoscere nuove persone, andare ad una mostrad’arte contemporanea, informarsi, pensare, tirarsi su le mani-che, sorridere, viaggiare, cercare di rimanere umili ma senzafarsi mettere i piedi in testa, fare la cacca, coltivare un orto,vivere nel presente pensando al futuro e laurearsi.

Migliori skater di tutti i tempi?Un giudizio qualitativo sugli skateboarder lo puoi ricavare dariviste, foto e video della storia dello skateboarding. Vi dicoquelli che preferisco io: Arto Saari, Bobby Puleo, Ricky Oyola,Dennis Busenitz, Emmanuel Guzman, Brandon Westgate,Andrew Reynolds, Eric Koston, Henry Sanchez, GeoffRowley degli anni ‘90, Lance Mountain, Danny Way, JeremyWray, Marc Gonzales, Guy Mariano, Rick McCrank, PJLadd e Julian Stranger.

Cosa contiene il tuo zaino fotografico recente-mente?La mia solita VX1000 con il mio Century MK1, le batterie,qualche velo per la pulizia delle lenti, una macchina fotograficacompatta e tanta speranza..

Come valuti il livello di filming italiano?Come quello dei viticoltori in Groenlandia, me incluso. Vogliodire, ci sono alcune persone che lavorano bene: Sergio Minnici èil più affidabile, ne sa un sacco, è bravissimo nell’editing e haun’attrezzatura professionale. Alessandro Palese è molto bravoad editare e il suo video è stato una figata sbucata dal nulla.Mi sono piaciuti dei lavori fatti da Geko, Alberto Chimenti,Renè Olivo e Andrea Serra. Il fatto è che sono un tradiziona-lista ed un video di skate mi piace filmato con un unico stan-dard (VX1000) e possibilmente da una mano unica, solo chein Italia non è mai nato un video che contenesse un alto livellodi skating filmato con un unico standard da una o due personeed editato da paura. Non voglio fare l’hater, è solo quello chepenso… ps. Mauro Peduto, big spin promo.

Ultimamente con cosa preferisci filmare?Sinceramente preferisco farmi filmare. Mi sono un po’ annoiatodi filmare gli altri, preferisco skateare il più possibile in questomomento. Il fatto è che non puoi fare tutte e due le cose assieme,altrimenti non le fai bene. O esci a skateare o esci a filmare edultimamente ho più voglia di skateare. Per rispondere alla tuadomanda nel modo corretto però ti dico che ultimamente preferi-sco filmare gente motivata a fare bene, non ho più voglia digirare a caso per trovare lo spot per filmare chissà cosa. Riderfigo, spot e trick. Vai e fai. That’s it.

È parecchio tempo che non esce un full lenghtvideo italiano: vedi delle possibilità nel futuro?Perché no?

Raccontaci di un fatto divertente che ti è capitatofilmando di skateboard...Una volta mi hanno regalato una scatola di ghiaccioli... Questoè divertente no?

Saluti, cazzi & mazzi?Mando un saluto a tutte le persone che mi amano e che mivogliono bene. Fanculo a chi mi odia.

INSIDERAndrea Zolinphoto elisa pegoraro

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ReportTHRASHER KING OF THE ROAD “Is it that time of the year again already?”

Con queste parole il misterioso trailer del King Of The Road2011 faceva venire l’acquolina in bocca alla comunità skaterpoco più di un mese fa. Bè, in una manciata di giorni d’agostosi sono sfidati sulle strade americane quattro dei team di scarpepiù incredibili del momento, dell’anno, del decennio. L’annunciodei partecipanti, dato in videoconferenza da Phelps e dai quat-tro rispettivi team manager, ha fatto saltare sulla sedia pres-sappoco chiunque...

Dekline, Vans, Nike SB e Lakai hanno racchiuso la crèmedei loro team in squadre da sette (di cui un fotografo e un fil-mer) e inviati a collezionare più punti possibili anche in que-st’edizione, che si preannuncia la più esageratamente grossa ericca. Dai pochi video usciti online fin’ora abbiamo captatopoche ma irresistibili news. Per esempio il MVP che quest’an-no è stato Gilbert Crockett (switch kickflip su da sei scale), ilworst haircut che probabilmente andrà a Mike Mo, le quattromistery guest che quest’anno sono quattro SOTY (Agah,Reynolds, Saari e Romero), e che il team uscito vittorioso ènientepopodimeno che Lakai.

Dunque, affamati di sole, iscrivetevi al canale Youtube diThrasher Magazine che pubblica i clip ogni settimana, formulaconfermata vincente dopo l’anno scorso. Probabilmente il videouscirà intero on-line dopo le video puntate, e c’è da aspettarsiuno dei migliori King Of The Road di sempre, garantisce JakePhelps!

YEAH SKATEBOARDSYunity Video

Nello scorso numero di 6:00AM, se ricordate, abbiamo cono-sciuto una delle maggiori company di skate nostrane, Yeah.In fondo alla loro cronostoria i più attenti non si saranno fattisfuggire l’annuncio di un full-lenght video, il primo in casaYeah, in uscita per quest’anno.Poche settimane dopo ed ecco ‘l’infuocato’ trailer online! Ce losiamo gustati appena sfornato, e a quanto pare il livello spingeparecchio.

Skatearanno per noi ‘il Grinch’ Luca Collu, Igor Cianti,Daniele Fenili, Massi Baratono con la presenza femminile diLottie Borra. I clip arrivano non solo dall’Italia ma da tutto ilmondo, come già dal trailer si può intuire, con contributi daitour di Lione, Barcellona, Los Angeles e Londra.

Il video sta per uscire, il periodo è quello giusto, l’unica cosa cheresta da fare è tenere sott’occhio il sito sempre aggiornato:www.yeahskateboards.com e non perdersi il download appenasarà il momento!

GAME CHANGERDarkstar

Game Changer potrebbe essere tradotto come ‘rivoluzionario’,ed è il nome della nuova tecnologia di Darkstar che fa proprioquesto: setta un nuovo standard di performance e costo per letavole da skateboard. Questo nuovo modo di costruire le tavoleabbassa il costo di una tavola tecnologicamente avanzata fino allivello di una tradizionale ‘seven ply’.

La strategia di DSM, il woodshop che produce le GameChanger, è quella di utilizzare una costruzione composita doveacero canadese e non canadese, vengono impiegati insieme allafibra di carbonio per ottenere una tavola migliore e meno costo-sa. Detta così sembra semplice: ma in realtà le cose sono piùincasinate... Le tavole tradizionali sono costruite con sette stratidi impiallacciatura e per coprire la lunghezza della tavola, ven-gono impiegati tre fogli di acero di larghezza standard posatiuno di fianco l’altro: i punti di giunzione dei vari fogli neglistrati, sono uno dei punti deboli delle tavole tradizionali. Laprima accortezza utilizzata nelle Game Changer, è quella diusare strati di acero canadese larghi quanto la lunghezza dellatavola, in questo modo, senza punti deboli negli strati trasversa-li, la struttura della tavola diviene molto meno vulnerabile. Inaggiunta a questo le nuove Darkstar hanno un ottavo strato(molto fine) insertato con una lamina in fibra di carbonio.

Sono le rilevazioni fisiche a parlare chiaro: un tavola tradizio-nale resiste a 394 kg di pressione, una tavola costruita con tec-nologia P2 resiste a 500 kg di pressione, una tavola GameChanger resiste fino a 780 kg di pressione... Allo stesso prezzodi una standard seven ply.

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TOY BOARDERS La prima cosa che mi è venuta in mente quandoho visto la prima volta questi toyboarders è statala parola: ‘geniale’...Che cosa succederebbe levando il fucile dalle mani dei giocattolipiù famosi del mondo? Può un soldatino avere lo stesso fascinosull’immaginario anche senza sparare? Sembra che i produttoridi questi ‘toyboarders’ siano convinti che possa funzionare. Ineffetti è un paradosso che la società moderna che si professapacifica e non violenta abbia la consuetudine di permettere ai

bambini di giocare con le armi giocattolo o con i soldatini chesono l’immagine della violenza. Ci piace immaginare che lapedagogia possa servire davvero in questo caso, che i nostri bam-bini se educati al non utilizzo delle armi, nemmeno quelle gio-cattolo, possano un domani trovarsi assolutamente alieni a qua-lunque forma di violenza e, perché no, assolutamente vicini allacultura dello skateboarding. Questi ‘toyboarders’ sono importa-to da Comvert, venduti nella classica busta di plastica e hannootto differenti pozioni... Pronti per non fare la guerra in tutte lecamerette del mondo?!? www.comvert.com

pmaticblog.blogspot.com

italianskateboarding.org

4qconditioning.blogspot.com

insearchofthemiraculous.se

mariottifilms.blogspot.com

5 BLOGS TO FOLLOW

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JART

WORD BORJA IRIARTE & PHOTO SERGIO MARTINFRIES TILLIEU // FLIP BS NOSEBLUNT

STAIR WARSEUROSHOPCONTEST FINALS

È passato un po’ da quando i negozi europei hanno comin-ciato ad incontrarsi dopo la prima edizione dello StairWars contest e i vincitori di ogni battaglia sono giunti aHondarrabia, nei Paesi Baschi, per la notte della finale...

Cominciamo dall’inizio: Jart Skateboards creò un videoclip con-test che coinvolgeva skateshop da Francia, Belgio, Germania,Spagna, Italia e Uk.Le regole erano semplici: ogni negozio doveva sceglier ilmiglior spot possibile con almeno sette scale, ed inviare unmontaggio di trick.I partecipanti potevano essere del team del nogozio o anchesolo amici: il contest era aperto a tutti, tranne che ai pro.Così la giuria di Stair Wars dovette scegliere tra quintali divideo giunti da questi paesi.Sarebbe stato impossibile far partecipare tutti e ventisei deimigliori video vennero selezionati per la seconda parte dellacompetizione.Nello stesso spot scelto, questi negozi hanno dovuto organiz-zare un contest dalle scale per pescare dei vincitori che avreb-bero rappresentato il negozio alle grandi finali! Ogni negozio èstato fornito con premi in denaro e materiale e i clip dei contestsono stati messi on-line, cosicchè ognuno potesse sentire lagenuina energia dello Stair Wars.

Così ventisei dei migliori skater da tutta Europa sono arrivati aHondarrabia per un week-end di intenso stair-set shredding.È cominciato in questo modo il countdown per le finali.Per l’Italia i due skater, che spaccano in quanto a gap che sonostati selezionati, sono: Claudio Santoro da Milano, vincitore delCash For Trick organizzato da Contest Boardshop, e PaoloManeglia, per WipeOut Boardshop, che ha attraversato il mareda Cagliari...Il giorno prima della battaglia finale, i partecipanti si sono fattiuna skateata in amicizia con Bastien Salabanzi nello skateparklocale, e l’hanno infuocato! Il tempo era ottimo ma sono ‘piovu-ti’ molti trick quel giorno: ottimo riscaldamento per la giornataseguente... Il contest ha preso luogo in un campo da basketindoor, nel quale è sorta una scalinata da otto affacciata sulpubblico. I partecipanti sono stati divisi in gruppi da cinque e sisono visti tanti trick fin da subito, ma è stato solo un assaggiodel round finale.

44 stair wars

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Chi ha potuto testimoniare la finale non poteva credere ai pro-pri occhi, gli skater atterravano trick ogni secondo, senzapause, penso si siano visti qualcosa come venti trick chiusi difila, inclusi banger come 360° pop shove it, 360° flip, inwardheeflip sex change e cab... La folla applaudiva in continuazio-ne, ogni trick atterrato era seguito da un altro altrettanto peso...

Poi è stato messo un rail in mezzo al set per il best trick, aper-to a tutti. I rider hanno attaccato lo spot ancora una volta, e ilrisultato è stato un altro festival di trick per la grande gioia di unpubblico mai quieto: il povero passamano è stato inflitto daogni manovra nel repertorio skateboard di oggi: kickflip lipslide,kickflip k, kickflip backside grind... Fries Tillieu di Zumiez(Wegelven, Belgio) ha vinto con kickflip nosebluntslide (quisotto), ha spaccato tutta la settimana e non è stata una sorpre-sa trovarlo al terzo posto della classifica di Stair Wars.

Il secondo posto è andato a Cristian Vanella da Barcellona, ilsuo stile discreto ma efficace gli ha fatto strada fino a questaposizione.

E il vincitore è stato Adrien Bullar da Hawaii Surf (Parigi),anche se perdeva gli occhiali ad ogni atterraggio, ha ucciso lascalinata e ha mostrato come non si è dimenticato a casa ilsuo grandissimo bagaglio di trick per il weekend...Infine tutti sono saltati dal contest alla discoteca dove il bigparty organizzato da Jart con birra gratis e barbecue, ha garan-tito il divertimento fino all’alba.

Grandissimo weekend... ci si vede l’anno prossimo?

stair wars 45

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a b b e n y b e r g

46 abbe nyberg interview

“Voglio crescere, skateare e divertirmi.

Non sono complicato, voglio solo

essere felice. Quando sarò più grande

non voglio essere insoddisfatto

di me stesso guardandomi indietro”

interview + photo eric antoine

bs smith

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abbe nyberg interview 47

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Chi sei tu?Sono Albert Nyberg e vengo da Linköping in Svezia, hodiciannove anni e mi piace skateare.Credo che sia questo il motivo per cui mi stai intervistando.

Ho sentito che vieni da una famiglia di skateboarder...Sì, il primo ad incominciare è stato mio fratello maggioreLego... Io ho preso spunto da lui e ho cominciato a miavolta. Per ultimo si è aggiunto l’altro fratello ed ora skatea-mo tutti e tre insieme.

Davvero tuo fratello maggiore si chiama Lego?Ahahah! In realtà si chiama Victor, ma il suo soprannomeè Lego perche la sua prima tavola aveva una grafica con ipersonaggi del Lego...

48 abbe nyberg interview

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Com’è skateare a Linköping?Ho iniziato a skateare questa città quando avevo otto anni.Non ci sono molti spot e la maggior parte di questi sonoveramente ‘sketchy’.Il lato positivo sono le persone, che sono davvero simpatiche,adesso abbiamo anche uno skatepark abbastanza figo.

La città è distante da Stoccolma?Purtroppo sì, noi cerchiamo di girare il più possiblile inSvezia: una volta all’anno ci dirigiamo nella capitale cheindubbiamente vanta i migliori spot della nazione. AncheMalmo è una bomba, però gli spot sono davvero difficili.

La scena svedese sembra abbastanza grossa vista dall’ester-no, ci sono parecchi skater lassù?Ci sono parecchi appassionati e tutti hanno un gran deside-rio di produrre qualcosa nella loro nazione, qualcosa di cuiessere fieri. È una scena davvero divertente: tanti skater,tanti skate brand, un sacco di eventi e un sacco di nuoviskater che ‘poppano’ in giro.

abbe nyberg interview 49

hardflip 360

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50 abbe nyberg interview

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Che cos’è Newsoul Skateboards?È la company che abbiamo creato io e Jean Marc Soulet.La cosa più bella è il poter fare tutto quello che si vuole perle proprie tavole. Decidiamo gli shape, le grafiche e le paginepubblicitarie. Tutto 100% home made. Newsoul è purodivertimento.

Come ti spieghi che la tua part per Newsoul Skateboardsabbia circa 450.000 visualizzazioni su Youtube?Bè non ne ho idea... ma sono felicissimo che le personeapprezzino il mio modo di pensare. Credo di essere statomolto fortunato ad aver fatto una parte che spacca. Credoche sarà molto difficile crearne un’altra così potente...

Ha avuto effetti positivi per Newsoul?Sicuramente sì. Ora siamo conosciuti in Spagna,Olanda,Germania e abbiamo intenzione di trovare dei distributori.La mia unica paura è quella di diventare troppo seri. Hopaura che la componente di ‘fun’ venga opressa dal business.

So che dopo la megavisualizzazione della tua part sono suc-cesse alcune cose strane...Bè un giorno un mio amico mi chiama e mi dice che SteveBerra sul suo Twitter chiedeva se qualcuno conoscesse AlbertNyberg...All’inizio non ci avevo creduto per niente, ma alla fine èsuccesso tutto davvero. Così sono andato in California!!!

Quanto tempo hai impiegato per fare tutti i trick del tuo‘Bangin’ al Berrics?Ho fatto tutto in un giorno eccetto il tailslide hardflip 270°out che ho dovuto chiudere due giorni dopo. Ma alla finel’ho fatto. È stato davvero divertente!

Ti hanno invitato ancora?Bè, onestamente sì. Niente di ufficiale o definitivo, ma disicuro ci andrò ancora. Non posso dire altro.

Com’è stato il game of skate contro PJ Ladd?Ero dannatamente nervoso!!!

E l’intervista con Reda?Oh no! Ero in una sorta di stato di black out, non volevodire niente di stupido. Quindi ho preferito mantenere ‘unbasso profilo’...

Meglio silenzioso che stupido...Esatto non volevo che gli europei ne uscissero con l’immaginedei ritardati.

Quanti mesi di inverno avete in Svezia?Da settembre a marzo lo skateboard è impensabile. Credoche sia per questo che noi Svedesi odiamo gli spot indoor.Siamo grati quando un po’ di sole si manifesta...

Come ti spieghi che ci siano così tanti skater Svedesi?Credo che quando gli svedesi possono davvero skateare glispot outdoor, li skateano davvero duro.Non danno niente per scontato e sanno che domani potrebbepiovere o nevicare ancora. In definitiva cerchiamo di tirarefuori il meglio dal poco tempo che abbiamo, quindi skateamoduro.

Quando hai comiciato fare tutti quei trick strani di cui èpiena la tua part? Ricordo che già una decina di anni fa eriun master dei no comply. Hai sempre avuto la fissa per quelgenere di trick?Lego mi ha fatto fatto vedere un sacco di video old schooltipo Powell Peralta o Questionable quando ero piccolo, quin-di ho sempre pensato che i no comply ed i casper fosserotrick ‘cool’ da fare.Secondo me il meglio sta nel fondere i due stili old e newschool nell’ottica di creare qualcosa di personale. Andare ingiro e fare trick differenti è bellissimo, conviene rischiare dinon essere stilosi ma sorprendere comunque le persone...

Ti piace spendere un sacco di tempo provando una manovraveramente tecnica?Credo che a nessuno piaccia passare un sacco di tempo aprovare un solo trick, ma alcuni sono molto difficili e neces-sitano magari di due giorni.

abbe nyberg interview 51

sx . ollie over allup . hardflip bs tail bigspin out

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52 abbe nyberg interview

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Alcune volte la felicità che ottieni ti da la spinta per conti-nuare, altre volte no. Non passo le giornate a fare half flipcasper giù da i rail al park, però mi piace sperimentare cosestrane, anche se non sto filmando...

Alcuni dei trick pesanti li fai facili... Per esempio l’harflip360° in questa intervista lo hai chiuso in sei tentativi ed afreddo... Ti capita spesso?Direi che è una questione casuale. Se sono abbastanza moti-vato posso essere molto veloce. La ‘fotta’ ti fa chiudere itrick in fretta. That’s it.

Tu sei il classico esempio di qualcuno che ha vissuto inprima persona la potenza di Internet: pensi che il fatto dellevisualizzazioni del video ti abbia reso le cose più semplici?Credo che sia molto più facile essere visti, tutti guardano leclip tutti i giorni e le cose circolano in fretta.Tutti hanno accesso alla ‘fama’ istantanea.

Tutto l’affare Berrics ne è un esempio, io non conoscevo queiragazzi ma mi hanno invitato semplicemente perchè il miovideo circolava parecchio. Ho avuto anche tante offerte disponsorizzazioni... ma l’importante in queste situazioni èmantenere la lucidità. Questo è ciò che faccio.

Il trick più peso che hai filmato per la part?Half flip casper fs bluntlide shove it out. Ci ho messo unacifra, ad essere onesti ci sono parecchi trick che mi hannoportato via tempo...

Trick preferito?Il sopracitato!!!

Viaggi molto?La storia dei viaggi nella mia famiglia è molto intensa, imiei genitori hanno visto un sacco di posti ed hanno giratoparecchio.

Io vorrei fare lo stesso, cosi quando sarò vecchio probabil-mente sarò contento di averlo fatto. Amo viaggiare!

Parlami del tuo rapporto con i video games?È tutto cio che faccio quando non skateo, amo sia quelli vec-chi che quelli nuovi... Li amo e basta... Skateboarding evideogame sono le mie priorità! Ahahah!!!

Sarà contenta la tua ragazza!Credo di no, ma troppo tardi ormai...

Che obiettivi hai per il futuro?In un futuro vicino voglio solo fare una nuova videopart. Voglio crescere, skateare e divertirmi. Non sono complicato,voglio solo essere felice. Quando sarò più grande non voglioessere insoddisfatto di me stesso guardandomi indietro.

sx . fs flip tailslideup . fs bigspin heel

abbe nyberg interview 53

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54 / DC K IDS GO ING NORTH

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DCKIDS

GOINGNORTH

WORD & PHOTO FEDERICO ROMANELLO

Prendete un furgone, riempitelo di cibo, tavole, scarpe,

attrezzatura foto & video e tutto quello che serve per

uno skate tour. Prendete anche un contest interna-

zionale come il CPH Pro da andare a vedere in veste di

ospiti, in una citta’ figa come Copenaghen.

Gi� che ci siete pianificate anche di fare un salto dal-

l�altra parte del ponte che separa la Danimarca dalla

Svezia, per visitare Malmo e i suoi concrete park, che

siano ufficiali o DIY.

Siete a un buon punto per organizzare un ottimo tour.

ANDREA CASASANTA / BS NOSEGR IND

DC K IDS GO ING NORTH / 55

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DCKIDS

GOINGNORTH

Mancano gli ingredienti principali però: gli skater.

Ok, prendete due giovani promesse delle skatebo-

arding italico, che nonostante abbiano rispettiva-

mente 11 e 13 anni, si sono già fatti notare ai vari

contest nazionali e non, e su diverse riviste.

Prendete Ivan Federico e Andrea Casasanta, i

due più giovani rider del team DC Shoes.

Ecco, ora ci siamo. State per partire con il tour dei

DC Kids heading north.

Prima di tutto, un consiglio: se volete andare

anche voi in Scandinavia a skateare, fatelo solo in

piena estate. Noi siamo andati a Luglio, e arrivati

a Copenaghen abbiamo scoperto che la combo

felpa e giacchetto bastava appena a sopportare il

freddo e la pioggia!

Disavventure meteorologiche a parte, appena arri-

vati siamo andati subito a vedere il nuovo concre-

te park della città, dove si sarebbe svolto il contest

di bowl...

I VAN FEDER ICO / FS MELON

56 / DC K IDS GO ING NORTH

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Il park è enorme, e c’è veramente di tutto da ska-

teare, dai manny pad di quindici centimetri di

altezza alla bowl di quattro metri con tanto di

sezione oververt. Ivan e Andrea non si sono

lasciati certo intimidire ed hanno skateato la bowl

in scioltezza, così come la pool che vedete nelle

foto. Per vostra informazione, la bowl durante il

contest è stata letteralmente annichilita, ma que-

sta è un’altra storia che avrete probabilmente già

letto sui vari report on-line...

Le giornate a Copenaghen sono passate veloci,

tra session mattutine al park, fughe dagli scrosci di

pioggia, e pomeriggi a godersi lo spettacolo del

contest, sia al concrete park che all’indoor park

dove si è svolta la gara di street.

Il meteo ha continuato a farci soffrire per tutto il

tempo, ma le previsioni per i giorni successivi ci

facevano ben sperare, e finito il contest ci siamo

spostati a Malmo, dove la mattina successiva

finalmente il clima è tornato estivo.

DC K IDS GO ING NORTH

ANDREA CASASANTA / FS LAYBACK

DC K IDS GO ING NORTH / 57

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Che dire di Malmo, per me è la quarta visita e

ogni volta ci sono nuove sorprese da skateare.

La tappa obbligatoria è ovviamente il concrete

park che ospitava il Bowlrider, ma la città offre

molto altro, a partire dal Sibbarp park di cemento

disegnato da Pontus Alv proprio dietro al campeg-

gio dove dormivamo.

Ovviamente le session mattutine e serali si sono

sprecate!

Ma la roba più figa da skateare che abbiamo

incontrato in questo viaggio è stato sicuramente

Steppe Side, il DIY costruito da proprio da Pontus.

Le strutture originali sono state demolite da qual-

che vandalo, ma a Malmo non si usa stare con le

mani in mano e nella stessa location si trova la

nuova versione di Steppe.

ANDREA CASASANTA / BS WALLR IDE

58 / DC K IDS GO ING NORTH

DC K IDS GO ING NORTH

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DCKIDS

GOINGNORTH

Una volta rimediato l’indirizzo siamo subito andati

e ci abbiamo trovato Pontus Alv in persona, che

come sempre si è dimostrato gentilissimo e ci ha

fatto fare un giro per gli spot che ha costruito intor-

no a Steppe, tutti nel quartiere dove vive.

I giorni sono volati e tra gli air di Ivan a

Stapelbäddsparken e i wallride di Andrea a

Steppe non saprei sinceramente dire chi è andato

più grosso.

La partenza è arrivata troppo presto, come sem-

pre, alla volta di Amsterdam e del Damn Am, ma

anche questa è un’altra storia.

La ricerca di transizioni da distruggere non finisce

mai, mi sto già chiedendo dove si dirigeranno i DC

kids l’anno prossimo...

DC K IDS GO ING NORTH / 59

IVAN FEDER ICO / BS CRA IL SL IDE

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FABIETTO&

MARCAIETTA

60 / escaped from the department of mental health

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ESCAPEDFROM THE DEPARTMENTOF MENTAL HEALTH

WORD & PHOTO ENRICO RIZZATO

escaped from the department of mental health / 61

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Ok, ora che vi ho sequestrato l’accendino, i petardi,le bacchette cinesi e legato le mani, possiamo ini-ziare l’intervista in sicurezza; visti i vostri proble-mi di espressione linguistica partiamo con una cosasemplice: presentatevi ai lettori di 6:00AM connome, cognome, età, dove vivete, da quanto skatea-te e che lavoro fate per mantenervi...

FB • Sono Fabio Bottelli e ho ventisei anni, vivonella metropoli di Carmignano di Brenta e skateo daotto anni e mezzo. Da due anni e mezzo, per vivere,lavoro nel laboratorio di ricerca e sviluppo diun’azienda che fa leghe per oreficeria, bigiotteria emetalli preziosi.

AM • Ciao, mi chiamo Andrea Munari, marcaietttaper gli amici, ho ventidue anni e abito a San Pietroin Gu nella contrà di Barche, abitata per la maggiorparte dell’anno da poche anime se non fosse per l’ul-tima settimana di agosto in cui ospita la sua rinoma-ta sagra alla quale siete tutti invitati a gustare unadeliziosa frittura di pesce! Lavoro in una carrozzeriae uso lo skateboard da ormai dieci anni… ah selpassa el tempo!

C’è un episodio che segna la vostra entrata nelmondo dello skate? Soprattutto tu marcaietta cheabiti a Barche, un paesino di poche centinaia dipersone...

FB • Eh! io skateavo già quando avevo cinque anni,oltretutto con la Zucka crew di Gonz, Ciacia eTrento. Poi un bel giorno ho deciso di giocare a cal-cio e da lì un buco di dodici anni fino a quandoMassimo o meglio Mingo è arrivato a casa mia conuna tavola semi professionale con la quale skateava-mo tutti i pomeriggi. E da lì non ho più smesso!

AM • Non so, come la maggior parte delle persone èstata una cosa abbastanza casuale, erano anni in cuigli adolescenti la domenica pomeriggio facevano spe-dizioni investigative su cosa succedeva nel paesevicino… e in questi sopralluoghi scoprimmo uno ska-tepark… chi avrebbe mai pensato di passarci cosìtanto tempo!

Cosa avete pensato rispettivamente uno dell’altroquando vi siete incontrati per la prima volta a ska-teare assieme?

FB • La prima volta che l’ho visto ho detto: “OuMingo a mi queo la me sta in cueo!!! el fa borslaid sua barra alta e basta e sea tira!” Ma da quella voltanon abbiamo più smesso di skateare insieme.

AM • Anche se forse senza fondamento, o almenocredo, c’è dall’alba dei tempi un odio innato tra gliadolescenti di San pietro in Gu e Carmignano diBrenta... e quindi si partiva già con un piede di diffi-denza e di certo le magliette smanicate della Metnon aiutavano, in più essendo un po’ più piccino civolle un po’ per maturare della confidenza...

Fin da subito avete avuto la possibilità di girare alzucka park, che negli anni avete contribuito amigliorare. Ora lo skatepark è un po’ a rischio nelsenso che il park rischia di chiudere: volete parlar-ci un pò di questa situazione?

FB • Che dire... è una situazione strana.Dopo più di dieci anni che siamo lì lo vogliono toglie-re per fare tornei di basket (dicono ci siano 180iscritti..), una balera estiva per gli anziani e altrecose che potrebbero benissimo fare da altre parti...Ma si sa! da che mondo è mondo quando una cosafunziona bisogna toglierla! Comunque amen, tanto ilcontratto di gestione del territorio scade tra un annoe per il momento siamo tranquilli. Anzi non sia maiche organizziamo uno Zucka vs tutti abusivo!

AM • Sì, il park è ormai come una seconda casa ocomunque un luogo in cui ho passato tanti beimomenti, per cui ne sono affezionato a priori. Daqualche tempo è arrivato a ‘dirigere’ l’area un uomoche assieme alla parola di cristo porta con se un odioinnato per i giovani... per cui non ci resta che prega-re per un colpo di scena: sì forse non è una spiega-zione ma più un ‘no comment’.

FABIETTO & MARCAIETTA

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FABIO BOTTELLIbs 50 / 50

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SX / ANDREA MUNARInollie bigspinbs nosepick

dx / FABIO BOTTELLIfs five / o

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Torniamo ad argomenti un po’ più felici: gli Zuckasono famosi per l’alto livello di ignoranza e di bor-dello alle feste e voi due rappresentate la fazionepiù estrema per quanto riguarda gli scherzi... quan-d’è stata la volta in cui l’avete fatta veramentegrossa?

FB • Eheheh!!! Una cosa che non dimenticherò maiè quel pover uomo basco al quale ha preso fuoco lagiacca! Una delle prime sere del tour a Bilbao erava-mo andati in discoteca e nel mezzo del delirio io eMarcaietta ci eravamo procurati dei rotoli di cartaigienica e degli adesivi per dare fuoco ai pantalonidei nostri amici. Ad un certo punto eravamo alsecondo piano su un terrazzino che dava sulla pistada ballo e Scapin che guardava se c’erano tipe, eraignaro che sarebbe stata la nostra prossima vittima!Fatto sta che in men che non si dica aveva presofuoco e cercando di liberarsi gli si era appiccicatol’adesivo che teneva la carta bruciandogli un dito.D’istinto, e un po’ volontariamente, ha lanciato unapalla infuocata al piano di sotto che è atterrata sullaspalla di ‘sto povero tipo scatenando un casinobestiale e una quasi rissa placata dal buon SimoneCarollo!

AM • Senza dubbio quella sera a Bilbao è stata unadelle più ignoranti che ricordo… E così a mente fred-da non me ne vengono in mente di particolarmentedannose, però vi posso raccontare di quella volta chead una festa in una discoteca del vicentino per ripic-ca verso il bar che a fine serata (quattro di mattina)non ci dissetava più, abbiamo preso un tavolinocome souvenir facendoci però scoprire da un butta-fuori che ci ha inseguito a perdifiato fino alla mac-china... ma ormai era gia caricato! Corri corri corriLuigi! Per farvi immaginare meglio il ridicolo dellascena vi dico solo che l’auto era molto piccola e concinque persone dentro, tipo Tetris...

Oltre agli scherzi il vostro curriculum mette inmostra la vostra abilità nello strappare le mutande,maneggiare fuoco e petardi. Partendo dallo ‘sbregamudande’, ricordate un’occasione particolare in cuine sono ‘partite’ in maniera esagerata? Quelle conmaggiore soddisfazione? Chi dell’ambiente skate ènel vostro mirino?

FB • Il miglior smutandamento di massa mai visto èstato al Punky Reagge Pub pochi mesi fa alla premie-re del video Strange! Ero partito da casa già sapendoche di mutande ne sarebbero partite a decine e infat-ti a metà serata dopo la proiezione del video lemutande sono cominciate a volare. C’erano mutandepersino dentro al forno a legna delle pizze! Non tidico che bontà! Anche se il top è stato raggiuntoquando un mio amico si è preso in faccia un paio dimutande con una super sgumma marrone e davantil’incredulità dei presenti se l’è leccata tutta! Peccatosolo che eravamo d’accordo e che quei mutandonibianchi sgummati li avessi preparati a casa con dellabuonissima nutella!!! Il prossimo? Rizzato ovviamen-te! Appena vedrò questo 6:00AM!

AM • Sì, confermo che alla premiere Strange ne sonvolate di belle… e in tante feste ne son partite a doz-zine… e poi si sa… le mutande sono come le ciliegie,una tira l’altra!!!

Qualche situazione esilarante legata ai petardi?

FB • Quella volta che il Gonz mi ha buttato dentro labowl di Brescia con uno schiaffo ed io per farglielapagare gli ho scoppiato un petardo nelle mutande.Aveva una piaga sulla chiappa e il lunedì quando mison fermato in carrozzeria da lui, era seduto conmezzo culo fuori dalla sedia.

AM • Avete mai esploso un raudo in macchina?...fidatevi porta sempre il buon umore!!! Ma stateattenti, in viaggi di più giorni può diventare pericolo-so, ci prenderete di sicuro il vizio!

FABIETTO & MARCAIETTA

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FABIO BOTTELLIfeeble

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In molti si chiedono: cos’è l’ice canyon? O il pati-bolo? C’era veramente il bisogno di inventare que-ste ‘macchine infernali’ per bere?

FB • Eh! Queste sono cose che non si possono spie-gare. Vedete di non mancare al prossimo Zuckaparty!

AM • Provare per credere! Spiegarli è inutile!!!Zucka rules…

È colpa vostra se Montagner ha iniziato a sbronzar-si?

FB • Chi? Montagner? No no, lui non beve! Chiedeteai suoi genitori!! Ahahah... bò, non so ma forse unpo’ sì. Mi ricordo la prima volta che l’abbiamo obbli-gato a bere delle birre al CIS a Sestri voleva rubareuna barca...

AM • Mah, chi lo sa, ma quello che mi chiedo io è:ma come hai fatto a convincere i tuoi che sei aste-mio dopo che sei tornato a casa in maniere rovinosecolorato di indelebile dalla testa ai piedi?

Ci sono ‘cricche’ di skateboarder con le quali vi tro-vate particolarmente a vostro agio? Se sì perchè?

FB • Non abbiamo delle preferenze, ma non si può dicerto negare che skateare e far festa con iMarciones di Brescia, i ragazzi di Conkster e di GoFast di Riva del Garda è sempre bello, perché non sisa mai come va a finire la giornata...

AM • Prime metterei quelle in famiglia, tra bulwarke rosangeles, che casino… però subito dopo ci sonosenza dubbio i Marciones… maledetti… Nelle freddenotti invernali non puoi sognare niente di megliodella Knodel bowl, e se oltre a questo trovi anche unbranco di animali, una skattinata da buon umore èsicura… un grazie a tutti voi… Canela fa el serio chete ghe na fameia!

È da qualche anno che snobbate la maggior partedei contest dove in genere potreste dire la vostra...troppo sbattimento muoversi e skateare in mezzoal bordello?

FB • Ho paura che la gente mi salti addosso... no daiè che lavorando tutta la settimana preferisco skatea-re durante il weekend e non andarmi ad imbucare inuno skatepark con mille persone.

AM • Non credo di poter avere così tanta voce incapitolo, ma grazie comunque! E poi cosa c’è dimeglio di una skateata in tranquillità tra amici…

Marcaietta: vogliamo spiegare una volta per tuttequesto tuo soprannome? In realtà in pochi ti cono-scono come Andrea Munari...

Semplice… il mio fratellone si chiama Marco e dasempre il suo soprannome è ‘marcaia’: da questo, inquanto più piccolo il mio è marcaietta.

Il tuo datore di lavoro è il Gonz (Andrea Conzato):avere il capo skater in qualche modo aiuta o rimanecomunque uno ‘il capo’?

Bè non lo so, sì di sicuro è comunque una personache conosco da sempre, per cui sì aiuta, ma quandosi è a lavoro si è a lavoro, quindi si tiene sempre uncerto distacco e professionalità… O almeno credo!!!Ma alle 18:00 ci si mette d’accordo sul dove andarea girare quando si può!

Da contratto svolgi la mansione di verniciatore maso che il tuo lavoro va molto più in là.Ce ne parli un po’?

Va ben che son veneto, ma basta parlar de laorare…nella vita le giornate feriali le passo nel reparto digrafica di una carrozzeria in cui si tratta la decora-zione di automezzi, quindi passo dalla preparazioneall’applicazione di adesivi, per finire con il ruolo dicarrozziere.

FABIETTO & MARCAIETTA

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ANDREA MUNARIfs feeble

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SX / ANDREA MUNARIollie up

dx / FABIO BOTTELLIalley oop

fakie nosegrind

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Sappiamo che i tuoi tre mezzi di trasporto fannopiù di cento anni messi assieme. Ci vuoi parlare unpo’ di come ti è venuta questa tua passione per ‘ilferro vecchio’ ed il restauro?

A partire dal fatto che ognuno ha i suoi problemi,questa passione ce l’ho da sempre, nata da teenagercon le vespe e portata avanti prima con il maggiolo-ne che ho regalato a mia mamma per fargli tornarein mente la gioventù, dato che il mio babbo ne haavuti due da pischello. Poi mi son tolto lo sfizio delTaunus, che ho fatto a pezzi e risistemato conmaniacalità in un anno di serate in garage e infine almio dolce rom van, un Bedford camperizzato deglianni ‘80 con il quale vengo schifato e prendo dello‘zingaro’ dalla maggior parte della gente che incro-cio… ma non è un problema perché mi salva nellenotti brave di festa smodata.

Fabio, ora che sei passato a Strange anche tudiventerai un fissato della bici fissa?

Bello il gioco di parole ‘fissato della bici fissa’!.Comunque no, la fissa è da gay! Eheheh scherzo! piùche altro il problema è che l’ho provata una solavolta e per frenare son sceso in corsa. Quindi meglioavere dei freni su cui fare affidamento... no?!?

Sappiamo che tuo padre pratica windsurf e snowbo-ard e i tuoi genitori hanno sempre visto bene loskataboard: una fortuna che non hanno in molti...

Sì, devo dire che i miei genitori mi hanno semprelasciato fare quello che volevo in ambito sportivo equesto grazie sicuramente a mio papà. Nonostanteabbia sessant anni e si lamenti per i vari acciacchi, èsempre in montagna a snowboardare o al lago a sur-fare. Soprattutto adesso che è in pensione...n°1!

Due anni fa sei stato in Australia, l’anno scorso inCalifornia, un mese fa a Parigi e prima ancora adAmsterdam: hai una certa passione per gli sposta-menti... Cosa ti è rimasto dentro dopo tutti questiviaggi?

Eh sì. Se potessi sarei sempre in giro per il mondo.Non so, ma la sensazione di essere anche solo tremetri fuori dal confine italiano mi da una sensazionedi libertà. Di tutti questi viaggi mi sono rimasti logi-camente ricordi bellissimi e anche fortunatamente ilnumero di qualche bella gnocca nella memoria deltelefono... non si sa mai in qualche ‘remember’!

Il viaggio dei tuoi sogni?

Cina! Non hanno inventato loro i petardi?!?

Dai, questa tortura è arrivata al termine. Potetesalutare, ringraziare insultare e minacciare chivolete...

FB • Saluto e ringrazio papà e mamma, mia sorellaMartina, Charlie e il fotografo Enrico Rizzato.E i miei sponsors: Pros Port, Action Now, Circa,Bones, Reds, Eastpak e Strange.

AM • In primis mando un bacio a mamma che salutoe ringrazio assieme a mio papà e a mio fratelloMarco che mi hanno sopportato fino ad oggi... grazie,un bel bacio a Biancaviola, ciao al Mostro e agli altrianimali di casa...Inoltre ringrazio sentitamente Macho di Prosport,Enimol Skateboards, Giulio di Murder e BlueDistribution con Emerica per il supporto.

Inoltre entrambi salutiamo il Gonz, Ciacia, Mirko,Trento, Bradi, la Zucka Crew, Gnesotto, Zilio, Sart,Mefiu, Conckreto e Gigi, Gioia e Giorgia, Vlad eStanley, la carrozzeria Conzato, Davide ‘Toretto’Martinazzo, Fabio ‘Bongo’ Montagner, Geko e tuttigli amici di Strange, il capo Simone Verona, tutto ilteam Enimol Skateboard, Bubu, Scapin, Jack e laBullwark Crew, Ube, zio Martino, Sket, Snano e laRos Angeles Crew, Belle, Canela, Guido, Lerri e tutti iMarciones, i Cerealix e la Conckster Crew, Penzo ela Krap Crew, la Enta Krew, Carmine e i ragazzi diUdine e Pordenone, Go fast Crew, Cesco da Lonigoche è diventato Cesco da Parigi e tutti gli amiciParigini, Raso, Bena, Boy, ‘tira pacco ai tour’ Cocco,Cappe, Charlie Bari e gli amici di Vicenza, i cuginiZuliani, Rigo, i Doria Doria, Leo, Brutus e tutti gliamici con cui facciamo festa e quelli che troviamosempre in giro a skateare!

FABIETTO & MARCAIETTA

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ANDREA MUNARIfs wall

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IUTER&TOUR

È BEN NOTO ORAMAI DA

TEMPO: QUANDO SI ORGANIZZA

UN TOUR DI SKATE, NON SI SA

MAI A COSA PUOI ANDARE

REALMENTE INCONTRO...

Quattro rider infortunati, unpieno di benzina al posto delgasolio nel bel mezzo della

Baviera, una valigia persa e unavideocamera rubata insieme adun tot di materiale girato. Sonosolo alcune delle piccole disav-venture che sono successe traGenova, Treviso e Berlino: le trecittà che sono state protagoni-ste del tour Iuter...

PIETRO STUPERFLIP FOOTPLANT

BERLINO

74 / IUTER TOUR

W O R D E N R I C O C E R O VAC & PHO T O O LA F P I G NA T TA R O

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IUTER TOUR / 75

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a prima tappa è stata la Liguria, piùprecisamente Genova, dove a fare glionori di casa è stato il buon FrancescoFerro: tre giorni su è giù per la costa,affamati di spot e focacce, il tutto con-

dito da una continua dose di rap freestyle delcomasco Simone Chiolerio, che si è aggiudicato ancheil titolo di miglior ‘giocatore sul campo’ skateandoin quei tre giorni ogni cosa possibile.

Sempre a bordo del nostro Fiat Doblò ci siamodiretti successivamente ad est... Meta finale Treviso,la capitale degli spritz, dove ad aspettarci a bracciaaperte c’era uno dei nostri più giovani skater, DevisFicara. Purtroppo il primo giorno siamo stati mar-toriati dalla pioggia e dallo strimpellare dell’ukuleledi Simone (altra sua grande passione)...

I giorni successivi, salvo il caldo torrido e le zanza-re voraci, abbiamo skateato un sacco di spot inte-ressanti, assaporato con piacere l’ospitalità trevigia-na (un grazie alla famiglia Ficara e alla Gio) e fattofesta in compagnia di vecchi amici.

Siamo riusciti anche a presenziare ad un contestche si svolgeva nelle vicinanze!Insomma una bella avventura, per alcuni di noianche formativa: infatti il piccolo Jacopo Carozzi(oltre ad aver acquisito in precedenza una padro-nanza del triestino), dopo questa esperienza haimparato ad usare anche alcuni ‘importanti vocabo-li’ del dialetto veneto!

FRANCESCO FERROSW FS BIGSPIN

GENOVA

L

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IUTER TOUR / 77

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IUTERTOUR

IACOPO CAROZZIBS LIPSLIDEBERLINO

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IUTER TOUR / 79

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SIMONE CHIOLERIOTAIL DROP TO POLE JAMTREVISO

80 / IUTER TOUR

IUTERTOUR

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Il viaggio più significativo e faticoso per noi è statosicuramente Berlino, che si riconferma una dellecittà più skateabili e affascinanti d’Europa.In occasione del Bright Tradeshow (dove presenta-vamo la nuova collezione primavera estate 2012),abbiamo organizzato anche una settimana di skate-boarding in compagnia di alcuni membri della skatefamily: un condensato di spot, eventi e feste (legatealla fiera), ci hanno fatto rimbalzare da un capoall’altro della capitale tedesca per tutto il periodo dipermanenza. In puro spirito berlinese si dormivapoco e si girava tanto!

Salvo le brutte cadute (era da tempo che non sivedevano tante cartelle in un solo tour), l’inagibilitàdi alcuni spot monitorati da custodi intransigenti eil problema di far entrare un minorenne ad alcunefeste, ce la siamo passata alla grande! Abbiamo ska-teateo in compagnia di un sacco di pro negli spotstorici della città, assaggiato la cucina vietnamita,fatto festa con i local e abbiamo fatto pure un paiodi wall ride sul muro di Berlino: fantastico.

Una nota di merito al ‘carroarmato sardo’ EnricoCarta e al ‘nano da battaglia’ Jacopo Carozzi, che sisono frullati per bene pur di portare a casa i trick! Al ritorno dalla Germania, ci siamo fermati a girareper un po’ di giorni gli spot di Milano e le zonelimitrofe, anche se acciaccati e stanchi eravamosempre insieme a skateare, ogni giorno ripensandoa tutti quei momenti... Sempre con il sorriso stam-pato in faccia!

ENRICO CARTAFEEBLEBERLINO

IUTER TOUR / 81

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82 // VANS DOWNTOWN SHOWDOWN

DANNY BRADYflip backward nosegrind

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VANS DOWNTOWN SHOWDOWN // 83

word and itw ale redaelli / photo osde

PER IL QUARTO ANNO CONSE-CUTIVO L’EUROPA OSPITA UNODEGLI EVENTI PIÙ POPOLARICHE VANS ABBIA PROPOSTONEL MONDO DELLO SKATEBO-ARDING DEGLI ULTIMI ANNI...

IL DOWNTOWN SHOWDOWN HALENTAMENTE ASSUNTO LAFORMA DI UN APPUNTAMENTOTRADIZIONALE, UN MEETINGANNUALE CHE RACCOGLIESKATEBOARDER DEL VECCHIOE DEL NUOVO CONTINENTE,UNA TAPPA FONDAMENTALENEL CALENDARIO ESTIVO DEICONTEST.

ANCHE QUEST’ANNO LA FOR-MULA PROPOSTA È STATA LAMEDESIMA: STRUTTURE DISE-GNATE DALLE COMPANY PAR-TECIPANTI ED UN FIUME DIRIDER PRONTI A DISTRUGGER-LE...

La città ospite quest’anno era Londra, chedire, credo che la maggior parte di voiabbia delle esperienze personali riguardo aquesta metropoli che è indiscutibilmenteuna delle più caotiche ed affollate per defi-nizione.

La coppia di parole che si sente più spessopronunciare in questa città è ‘next please’...Parole che presuppongono il fatto di trovar-si in fila. A Londra si fa coda per tutto:metropolitane, fast food, aree per fumatori,autobus.

VANSdowntownshowdown

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84 // VANS DOWNTOWN SHOWDOWN

Ogni attività del quotidiano è strettamente collega-ta ad una fila che si deve necessariamente supe-rare per poter incominciare.Per un ansioso patologico come me, la coda èsempre sinonimo di un peggioramento, e quindi mitrovo a dire, mio malgrado, che non ho apprezzatotroppo la location...Troppe regole, troppo stress e troppa ansia.

Ciò nonostante il contest è stato davvero interes-sante, le strutture erano di livello ed i rider hannodimostrato come al solito che lo skateboardingeuropeo cresce di anno in anno, anelando adessere presto riconosciuto come qualcosa di auto-nomo e differente dal ‘cliché’ made in U.S.

Vi dico un paio di nomi che mi hanno davverolasciato impressionato anche se non credo di sve-larvi niente di nuovo: Nassim Guammaz è unabestia disumana, la sua intervista sul Kingpin diluglio lo dimostra in pieno.Pochi skater hanno una media così alta dai gap.In breve: lui i suoi trick li fa tutti e sempre.

BEN REAMERStransfer to rock to fakie

VANSdowntownshowdown

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VANS DOWNTOWN SHOWDOWN // 85

Danny Brady che skatea per Blueprint è uno ska-ter inglese, lo ricorderete per la sua presenza in‘Fully Flared’. Non conoscevo la sua ‘contest atti-tude’ fino a che non lo ho visto in azione quest’an-no: tecnico, pulito e soprattutto capace di skatearecon una parte del corpo che gli altri skater faticanoad utilizzare: il cervello.

‘La fantasia al potere’ si gridava durante i ‘70, edanche se il buon Brady allora non era nato, sem-bra aver fatto di questo slogan un vero e proprioprincipio di skateboarding. Il terzo signore che miha sconvolto si chiama Chris Pfanner, lui è uno diquelli che davvero non ha bisogno di presentazio-ni: è uno dei migliori al mondo e basta vederloollare per intuirlo.

Anche se ormai è un pro per Anti Hero, ha potutopartecipare al contest in qualità di supporter diYama Skateboards, una piccola company austria-ca che lo sponsorizzava prima di passare ad una‘major’. Ne ha guadagnato lo spettacolo.Questo dovrebbe servire da insegnamento ai pole-mici italiani che girano i contest a squadre lamen-tandosi per la partecipazione dei ‘troppo bravi’...

N.D.R.

Non provate mai, e ripeto mai, ad infrangere leregole anti-fumo della città di Londra: chi mi cono-sce sa perfettamente che seguo una dieta vegeta-riana strettamente legata ai tacos di carta allajamaicana.

Ebbene avevo escogitato un piano diabolico perpotermi attenere alla dieta.Acqua bollente aperta a manetta dal lavandino,porta rigorosamente blindata e classica ‘bara’ nelbagno, nel tentativo di eludere le apparecchiaturerilevatrici di fumo dell’albergo.

Il risultato è stata una drammatica contravvenzio-ne da cento pound che abbiamo evitato solo sup-plicando il concierge dell’albergo...

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86 // VANS DOWNTOWN SHOWDOWN

ROB SMITHnoseblunt bs bomb drop

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VANS DOWNTOWN SHOWDOWN // 87

dustin dollininterview

“Chi saro’ nella mia prossima vita?

Me again! Non e’ possibile

rifare tutto di nuovo?”

Hey Dustin come va?Dammi i tuoi dati come se fossi uno sbirro...Tutto bene... splendidamente!Mi chiamo Dustin Dollin e vengo dall’Australia.

Stai vivendo in OZ attualmente?Bè sono ‘on the road’ da un bel po’, ormai giro peril mondo, ovunque...

Il posto migliore degli ultimi tempi?Una qualche isola greca: Astapalia o Astalupia...Io la chiamo semplicemente Astaplaya. È statobello: spiagge, mare e ho imparato a nuotare...

Quando e perchè hai cominciato a skateare?Bè... la prima che ho visto skateare è stata miamadre che si spengeva con qualunque tipo ditavola sulla strada davanti a casa, poi per l’influen-za di amici e compagni di classe che hannocominciato a skateare, dopodichè qualche skate-movie e la mia voglia di confrontarmi: lo skatebo-arding mi ha assuefatto.

Perchè ami così lo skateboarding?E c’è qualcosa che non ti piace?Onestaente amico non ne ho idea. Di sicuro è unmodo per scacciare le frustrazione, un modo perscappare. L’unica cosa invece di cui sono certo èche non mi piacciono che gli skater che si prendo-no troppo sul serio.

C’è qualcuno ti ispira nelle cose che fai, nellavita e nello skateboarding?Io estraggo linfa vitale dalla mia ‘crew’, tutti gliamici di Baker, Shake Junt e Deathwish.La mia crew è l’unica fonte di vera ispirazione...

Chi è secondo te, il miglior skater di questoperiodo?Andrew Reynolds, a mani basse.È il migliore street skater di sempre.

Le tue migliori esperienze legate allo skate?Tutta la mia vita direi! Che domanda malata!Lo skatebaoard mi conduce in posti meravigliosi,alla caccia di situazioni pazzesche, tanta gente,divertimento e belle ragazze... Wow! Non dovreiesser neanche qui in questo momento! Ahahah!

Qual è, di solito, la prima cosa che fai la matti-na appena ti svegli?Mmm... Di solito mi faccio una pisciata!

E l’ultima prima di addormentarti?Di solito una scopata se riesco! E mi lavo i denti.Un paio di incubi durante la notte e poi mi risveglioche sono distrutto...

La cosa più stupida che hai fatto da ubriaco?A Barcellona in un bar, ero con Dyrdek e qualcunaltro, c’erano un sacco di donne e l’ingredientemagico della serata era l’assenzio. Uno shot tiral’altro ed ad un certo punto il buco...Mi sveglio al mattino in ospedale con bende tutt’in-torno al braccio. Nel ricostruire la serata, mi sonopersuaso di aver skateato ubriaco di assenzio conuna mini tavola giocattolo che c’era la sera prima,ed essermi fatto molto male al braccio e alle dita,credo di aver skateato fino all’ospedale con que-sta mini tavola, per poi finalmente essere soccor-so dagli ospedalieri. La sala d’attesa il mattinoseguente era gremita di gente e c’erano anche deipoliziotti... Quando mi sono avvicinato al bancoper pagare con la carta di credito, per poco nonho tirato fuori tutta l’erba che avevo in tasca!Serata abbastanza stupida direi...

Whiskey o Jegermister?Jegermister, sempre. Lo amo davvero. Mi rendedavvero inventivo, pieno di immaginazione. Primalo bevevo in bicchieri pieni con ghiaccio, ora sonoabituato a prenderlo a shot, ma pochi alla volta.

Parlami di Shake Junt: molti ragazzi in Italia viseguono appassionatamente!Qualcosa di fresco, siamo una crew come altrema proponiamo qualcosa di nuovo. Il nuovo videoChickenbone, in uscita a Ottobre, sarà incredibile,tutte le part stanno venendo fuori veramente bene.Penso sia la prima volta che una company di har-dware e griptape metta in piedi un full video comequesto. Ci divertiamo tantissimo e sta venendo ungran bel lavoro grazie a Beagle e al suo filming,ad Andrew Reynolds, ma soprattutto grazie allamente di Shane Heyl: un fenomeno. Sono suegran parte delle idee, come quella delle ali dipollo: tutto nasce dal divertirsi insieme, riuscendoa sviluppare le idee dei singoli rider.

Sei mai stato in Italia, ti è piaciuto?Sì, sì! Good times... Sono stato a Roma e Milano,mi ricordo qualcosa riguardo ad un Rock Club maero davvero ubriaco. Però abbiamo mangiatobene: avevamo quattro chef diversi che cucinava-no ogni sera per noi, è stato un bel soggiorno!

Che ne pensi di questo evento, del DowntownShowdown? Prime impressioni?Organizzato splendidamente! Ieri c’è stato unmeeting con tutti gli skater ed hanno offerto a tuttibirra gratis. Posso dire che ci dovrebbero esserepìù strutture da skateare, ma non sono qui perskateare, quindi non me ne frega un cazzo! Ottimaorganizzazione, Vans ha fatto un bel lavoro.

Qual è la migliore ‘skate town’ che hai visitatorecentemente in giro per il mondo?Il mondo intero è la mia città da skateare...Non sto molto fermo in una città, mai abbastanzaper skateare tutto. Se guardi una mia video part,all’incirca ogni trick è filmato in tour.In tour mi sento più spontaneo, non ho molto dapianificare. Sicuramente per circa dieci anni hoskateato di più a Sidney e Melbourne...

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Il Berlin Clash è un evento da paura a partire dalla location.

Il park indoor che lo ospita ha tutto quello che uno skater

puó desiderare: street course, bowl, micro a spina, vert e

pure un D.I.Y. in concrete divertentissimo! Il tutto è immer-

so in un’area gigantesca di capannoni riqualificati dove

potete soddisfare ogni vostro interesse al di fuori dello

skateboard: piste da corsa, bar, club, zone relax, pareti

d’arrampicata e quant’altro!

Per questo motivo nei giorni del contest siamo rimasti piacevolmente cullati

dalla routine dell’evento ed anche se la voglia di street era parecchia, non ci

è affatto dispiaciuto spendere lì i primi giorni. Poi il livello era davvero alto e

penso che per tutti sia stata un’ottima esperienza prendere parte ad un con-

test del genere! Bè, insomma, devo ammettere che per quanto Berlino sia

una città interessante e ci siano pure un sacco di spot, la cosa che personal-

mente mi ha colpito di più è stato proprio il Berlin Clash! Simone Verona

Word Simone Verona & Beatrice Sugliani // photo Beatrice Sugliani // photo contest Adam Sello

ROAD TO CLASHF.I.H.P. IN BERLIN

88 • berlin road to clash

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dx // IVAN FEDERICObs crail

up // CURREN CAPLESfs melon

opposite // ENIZ FAZLIOVbs 180° fakie five-o

berlin road to clash • 89

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Era questa la prima volta che vedevo Berlino.

Ne sono rimasta affascinata. Ogni giorno abbiamo potuto

assaporare quella sensazione di libertà che in pochi posti

mi è capitato di vivere. La mentalità del meltin pot che

solo poche città europee hanno, mi ha rapita.

La gente che ti capita di incontrare in giro è unica, rara.

I giorni di contest sono stati pieni e le giornate in giro per la città ci hanno

riempito di un bagaglio da ricordare sicuramente. Primo tra tutti ricordo l’im-

patto architettonico, i poster per strada, i disegni, la musica, l’arte in generale,

libera, pura, diretta. I tetti ed i palazzoni della vecchia Berlino est, il muro e le

facciate dei luoghi più turistici, le panchine e gli anziani a passeggio...

90 • berlin road to clash

dx // IACOPO CAROZZIfeeble

up // sx // FABIO MONTAGNERbs smith

ROAD TO CLASHF.I.H.P. IN BERLIN

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berlin road to clash • 91

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Le biciclette, i nostri compaesani trasferiti, il reciclo delle bottiglie di birra e le

pins, la pizza al taglio sotto l’ostello...

La camerata da cinque, la moquettes dell’ostello, gli scherzi a Jacopino che

se la pigliava con gli altri mentre ero io a farglieli... sorry!!!

L’astuccio del Picozza ricavato da una custodia della vodka, Fabio e il Simo

su internet la sera. Le fototessere alle macchinette, i colori ed il grigio che

non sarà mai il grigio a cui siamo abituati. Insomma, da rivedere, da ritornar-

ci, da rivivere Berlino. Beatrice Sugliani

92 • berlin road to clash

dx // FABIO MONTAGNERbs backward nosegrind

ROAD TO CLASHF.I.H.P. IN BERLIN

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berlin road to clash • 93

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Emerica drifter shirt bluedistribution.com | Volcom condor brimmed hat volcomeurope.com | Altamont brian herman jkt bluedistribution.com | És focused tee bluedistribution.com

És justin eldridge denim bluedistribution.com | DVS friday socks frescodist.com | Lakai logo tee frescodist.com | Emerica hsu saratoga denim bluedistribution.com

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94 display

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Lakai carrol five frescodist.com | DVS daewon song 12er frescodist.com

Nike eric koston nikeskateboarding.com | Nike paul rodriguez five nikeskateboarding.com

És square two bluedistribution.com + Emerica hopi bluedistribution.com

display 95

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Snapshotskateboarders random pics

Santa Ana, California

28 febbraio 2011, ore 17:30 c ir ca , west 1st Stree t 3620, SantaAna, Cal i fornia. Tacos a 99 cent , NBA in TV e mess i cani cher idono quando chiedi un burr i to vegg ie , perché non es i s t e .Ovviamente i burr i to hanno la carne . . . Però i mess i cani sono ingamba e sanno comunque sempre accontentart i !Davide Frassine

96 - snapshot - skateboarders random pics

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